Tanti ricordano Gambi: «Orgoglioso ingegnere, fiero cooperatore, stimato manager»

Dal sindaco di Ravenna al presidente di Ravenna Holding, dal Pri a Legacoop fino a Arco Lavori: il cordoglio per la scomparsa del dg di Romagna Acque, morto per coronavirus

BILANCIO ROMAGNA ACQUE

Andrea Gambi e Tonino Bernabè

«Orgoglioso Ingegnere, fiero cooperatore, stimatissimo manager pubblico, accreditato come una delle voci più autorevoli a livello nazionale sulla gestione delle fonti idriche». Sono le parole che il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, usa per ricordare il ravennate Andrea Gambi, direttore generale della società Romagna Acque proprietaria delle fonti pubbliche potabili per usi civili. Il dg è morto all’età di 64 anni all’ospedale di Ravenna dove era ricoverato per Covid-19.

De Pascale, che nel ricordo si firma “amico di Andrea”, parte dalle parole di Sergio Zavoli: «Durante le guerre si smette di morire uno per uno, per lasciare spazio ai bollettini e alle statistiche. In questa guerra assurda, noi non lo permetteremo, vale per Andrea, per la sua umanità, per le cose straordinarie che ha realizzato in vita, per la sua famiglia e per la stima e la simpatia che ha suscitato in chiunque abbia avuto l’onore e la fortuna di lavorare con lui, e vale per tutte le altre vittime di questa malattia violenta, che ci toglie non solo il respiro, ma anche l’ultimo abbraccio dei nostri affetti. Alla fine di questo doloroso momento troveremo insieme il modo di riabbracciare nel ricordo tutti e tutte».

Per il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè, «è difficile pensare a Andrea come a una presenza che non sarà più, fisicamente, nell’ufficio accanto al mio, giorno dopo giorno». Il numero uno della società sceglie di ricordare le doti umane «che ne facevano un piacevolissimo compagno, un interlocutore mai banale, spesso divertente e arguto, un romagnolo nel senso più nobile del termine». Secondo Bernabè, Gambi guardava volentieri ai giovani così come guardava sempre al futuro, «senza mai fermarsi ai soli problemi del presente: univa l’esperienza di un’attività ormai quarantennale al cuore e all’entusiasmo di un adolescente».

Il sindaco di Cervia, Massimo Medri, dice che Gambi «è stato per Cervia un importante punto di riferimento, un uomo sempre pronto al confronto e ad ascoltare le esigenze della città. Una persona molto accorta, studiosa ed un grande lavoratore».

Legacoop Romagna piange la prematura scomparsa: «Dopo la laurea in ingegneria nel 1981 all’Università di Bologna, Gambi aveva cominciato la propria carriera all’Acmar di Ravenna, dove era rimasto fino al 2005. Era quindi passato alla Iter di Lugo, dove era giunto a ricoprire la carica di direttore generale. Aveva quindi svolto attività di consulenza dirigenziale in società collegate alla Federazione delle Cooperative di Ravenna».

Il cordoglio del presidente di Ravenna Holding, Carlo Pezzi: «Uno stimatissimo e autorevole manager, e rappresenta una gravissima perdita per il sistema romagnolo dei servizi pubblici locali, che si caratterizza, grazie anche al suo lavoro, come un’eccellenza a livello nazionale nella gestione delle fonti idriche. Negli anni in cui l’ho frequentato ho potuto apprezzarne innanzitutto le grandi doti dal punto di vista professionale; era un professionista preciso, preparatissimo e lungimirante».

Il Partito repubblicano si esprime per voce dei segretari comunale e provinciale, Stefano Ravaglia e Eugenio Fusignani: «Soprattutto Andrea era un carissimo amico che lascerà in tutti noi, che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo e di apprezzarne le doti professionali e umane, un vuoto incolmabile. Nel rivolgere un ultimo commosso pensiero ad Andrea ci stringiamo in un ideale abbraccio alla moglie Antonella, al figlio Piero, ai fratelli Paolo, Stefano e Rita e alla mamma Marisa».

La presidenza e la direzione del consorzio Arco Lavori si uniscono al dolore della famiglia per la prematura scomparsa di Gambi che dal 2013 a metà del 2016 aveva collaborato con il consorzio. «Andrea era un ottimo professionista e una persona di grande competenza, dotata di una capacità manageriale davvero non comune – lo ricorda Emanuele Battistini, direttore generale di Arco -. Negli anni in cui ha collaborato con noi, il suo apporto alla parte organizzativa del Consorzio è stato corposo e significativo, e ha certamente aiutato anche gli sviluppi successivi di Arco. Ravenna e la Romagna perdono una persona preziosa, mancherà a tutti».

«Il coronavirus ha ucciso un uomo di valore. Lo dico come l’oppositore politico di Romagna Acque, dove ha speso le sue doti migliori negli ultimi otto anni». Così Alvaro Ancisi, consigliere comunale a Ravenna, ricorda Gambi. «Ho potuto apprezzare da lontano le competenze e le capacità tecniche, unite ad una visione strategica della pianificazione, che, pur nella funzione politica di amministratore delegato, ha mostrato ed espresso. Nel gennaio 2018, quando Romagna Acque decise di istituire, con qualche controversia interna, la nuova figura di direttore generale da assumere per cinque anni, ne dissentii drasticamente, non perché parve subito a lui destinata, bensì ritenendo, tra l’altro, che una responsabilità di questa portata dovesse aspettare l’opportunità di legge, allora assente, di essere assegnata con un’assunzione stabile, tramite un vero concorso pubblico, non una di quelle “selezioni” che rimettono la scelta del vincitore ad un organo politico. Gli si è fatto forse un torto, giacché nessuno più di lui avrebbe potuto vincere quel posto con pieno merito. Ed è per questo che ho chiuso lì la mia “indagine” sui fatti».

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