venerdì
12 Settembre 2025

Coronavirus, nuovi 37 casi in provincia di Ravenna. In totale i contagiati sono 489

I dati diffusi in anteprima dal sindaco di Alfonsine. Quasi la metà sono residenti nel comune capoluogo

Coronavirus TamponeAlle 12 di oggi, 27 marzo, sono 37 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in provincia di Ravenna. In attesa della conferma da parte della Regione, i numeri sono diffusi in anteprima dal sindaco di Alfonsine, Riccardo Graziani, che sottolinea come non ci siano nuovi casi nel proprio comune, fermo quindi agli 11 di ieri.

Complessivamente in provincia salgono così a 488 i contagiati dall’inizio dell’emergenza.

Di questi, quasi la metà (214) sono stati registrati nel comune capoluogo, Ravenn.

Per la prima volta nella storia, quest’anno non si correrà la 100 km del Passatore

Gli organizzatori rinviano la 48esima edizione dell’ultramaratona al 2021

Salita FiesoleL’Asd 100 km del Passatore comunica ufficialmente l’annullamento dell’edizione 2020 dell’ultramaratona non essendo possibile rinviare ad altra data la Firenze-Faenza.

Per la prima volta nella sua lunga e gloriosa storia, iniziata nel 1973, l’ultramaratona intitolata a Stefano Pelloni non verrà disputata causa emergenza mondiale scatenata dalla pandemia Covid-19.

La 48esima edizione è rinviata a fine maggio 2021.

Come noto, l’organizzazione della 100 km del Passatore coinvolge, oltre a migliaia di atleti provenienti da tutto il mondo anche personale sanitario, della protezione civile e delle Forze dell’Ordine sempre più impegnate in questioni di fortissima emergenza.

«Confermata l’impossibilità di rinviare entro l’anno 2020 la Firenze-Faenza per motivi logistici e organizzativi, unitamente a manifestazioni già fissate nel periodo autunnale nel calendario del comune di Faenza, l’Asd 100 km del Passatore ha ritenuto giusto comunicare con anticipo l’annullamento della gara», si legge in una nota.

Le iscrizioni già effettuate per l’edizione 2020 della 100 km del Passatore saranno pertanto considerate valide per il 2021.

Bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio in tutta Italia il 31 marzo

Lo chiede il presidente dell’associazione dei Comuni per ricordare le vittime della pandemia

Camera Ardente Bandiere MezzastaMartedì 31 marzo alle 12 bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio osservato dai sindaci d’Italia con la fascia tricolore davanti al proprio Comune.

Lo scrive il presidente dell’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, su twitter.

«Ci uniamo al presidente della Provincia di Bergamo (che aveva invitato tutti i comuni della provincia di Bergamo a esporre bandiere a mezz’asta, ndr) in segno di lutto per le tante vittime dell’epidemia».

E tizzador, ragazzo del 68 critico del 68: Saturno Carnoli, non riconciliato

Una testimonianza di Guido Pasi, amico dell’intellettuale ravennate scomparso a 79 anni

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una testimonianza, un ricordo di Nino Carnoli, a cura di Guido Pasi, ex assessore regionale, comunicatore e giallista, volto noto della sinistra ravennate. Pasi e Carnoli sono stati amici fin dalla comune militanza politica a partire dal ’68.  Qualche anno fa avevano scritto assieme un libro intitolato Il nero e il rosso (come da foto emblematica qui sotto), un racconto a due mani dedicato a due personaggi romagnoli di tendenza politica opposta, legati però dall’arte del mosaico.

Nino Carnoli Rosso E NeroNon credo che qualcuno sia stato a lungo d’accordo con Nino. Se succedeva lui si smarcava, prendeva una posizione inaspettata, a volte irritante, quasi sempre stimolante. È questa sua mutevolezza, che non era trasformismo, a rendere difficile definirlo, fissarlo in qualche modo su un epitaffio.

Come definirlo: falegname come il padre? Ne era capace, ha creato opere bellissime col legno e ha curato un albo delle “armi del mestiere”.

Sarto come sua madre? Ne era capace e si disegnava le giacche.

Grafico? Chi non lo ha conosciuto come uno dei primi a Ravenna?

Insegnante? Lo ricordano allievi di molte generazioni e anche di diversi paesi.

Scrittore? Storico? Saggista? Ci sono libri suoi che resteranno a lungo e anche alcuni che non ha avuto il tempo di scrivere.

Tutto vero, e certamente manca qualcosa, ma non basta. Alla fine la migliore definizione di Saturno Carnoli è quella di un suo amico di sempre, Franco Chiarini: e tizzador.

I romagnoli sanno cosa vuole dire. Non significa provocatore, L’attizzatoio, e tizadur, è uno strumento per ravvivare il fuoco, non provoca incendi, tiene viva la fiamma. Uno che ti da e tezz, ti da la sveglia, ti costringe a riprenderti dal conformismo a cui stavi cedendo. Sì così va bene, forse questo bisognerebbe scrivere sulla sua tomba, quando potrà averne una sulla quale ricordarlo e piangerlo, portando un libro, spaccando una bottiglia di quello buono.

Saturno si chiamava così perché un tempo c’era chi, come suo padre, voleva evitare a tutti i costi di dare al figlio il nome di un santo. Così Nino è nato Saturno, un dio antico che per i Romani rappresentava l’età dell’oro. Una mitica era felice che per lui è stata il sessantotto. L’ha celebrato come gli antichi ad ogni ricorrenza, sentendola, al tempo stesso, lontana e vivente. Tragica anche, per la vicenda giudiziaria che dovette affrontare da militare e che ha raccontato di recente. Poi, come sempre, occasione di critica, perché gli esiti di quell’età dovevano essere demoliti.

Ragazzo del sessantotto critico del sessantotto. Un altro epitaffio allora, si deve scrivere, uno che gli piaceva e che gli sarebbe piaciuto, preso di peso da quegli anni, questa volta in tedesco: Nicht versöhnt, non riconciliato.

Saturno Carnoli, non riconciliato.

Guido Pasi

Raccolta fondi della comunità islamica. E il negozio multietnico dona 5mila euro

Per l’ospedale di Lugo. «È l’occasione di poter dare un vero contribuito a questa terra che tanto ha dato a noi»

Hamel
Hamel Reduoane

Tra le tantissime donazioni registrate in questo periodo nella nostra provincia a favore del sistema sanitario in questa emergenza, il sindaco di Fusignano Nicola Pasi ha tra gli altri ringraziato anche Hamel Reduoane, cittadino marocchino che vive in Italia da molti anni e a Fusignano ha aperto e gestisce un negozio multietnico.

«Un gesto generoso – commenta il sindaco – effettuato da una persona che stimo molto e che ci dimostra come l’attaccamento e l’affetto per la nostra comunità animi profondamente anche il cuore di chi a Fusignano ci è venuto a vivere e non solo di chi ci è nato».

L’imprenditore ha donato 5mila euro all’ospedale di Lugo per affrontare l’emergenza Covid-19. «Con la consapevolezza dell’importanza di essere tutti uniti nella la lotta alla pandemia in corso – ha commentato su Facebook – e convinto che in questo momento drammatico è più che fondamentale agire con senso civico e spirito di cittadinanza attiva ho deciso di contribuire con la mia donazione destinata all’ospedale Umberto di Lugo una somma di 5.000 euro».

«Come lui – è un commento postato su Facebook invece dall’avvocato Lina Taddei, eletta in consiglio comunale con il Pd alle ultime amministrative e ora nel consiglio d’amministrazione di Acer, esperta sul tema immigrazione – anche altri mi hanno contattata con lo stesso spirito, lo stesso che ha mosso e muove molti cittadini anche di origine straniera a compiere gesti di solidarietà e di amore verso questa terra, cittadini attivi parte di un tutto. Uno scrittore diceva che casa non è dove sei nato, ma dove ti senti a casa. Per ora, non posso che ringraziarli. Quando sarà tutto finito, continueremo a condividere questa casa».

E tra le raccolte fondi da segnalare in questo senso anche quella lanciata dalle comunità islamiche di Fusignano, Lugo, Bagnacavallo, Conselice, Massalombarda, Cotignola, Lavezzola, Russi, Alfonsine «perché ci sentiamo parte integrante delle nostre città e del nostro paese. Il nostro – si legge su Facebook – è un gesto doveroso in questa emergenza che si ripercuote su tutti noi. Vorremmo dare il nostro supporto ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari e ai volontari che stanno mettendo a rischio la loro vita per difendere tutti noi. Tutto il fondo raccolta verrà donato all’Ospedale di Lugo, che sia di aiuto ad affrontare questa difficile emergenza generata dal Covid19. È l’occasione di poter dare un vero contribuito a questa terra che tanto ha dato a noi».

Dopo l’albero di Natale a uncinetto, le “cucitrici” di Voltana fanno le mascherine

Su consigli di medici e tecnici ambientali. Verranno distribuite gratuitamente il 28 marzo

Volta Natale Uncinetto
L’albero di Natale a uncinetto realizzato dal Club delle Cucitrici di Voltana

Dopo la realizzazione dell’albero di Natale interamente ricoperto all’uncinetto, il Club delle Cucitrici di Voltana si è messo di nuovo all’opera per dare una mano a seguito dell’emergenza coronavirus.

È in lavorazione, infatti, la produzione di mascherine, rigorosamente fatte a mano, al fine di dare un contributo tangibile per affrontare questa terribile pandemia.

Dopo aver intervistato medici e tecnici ambientali sulla miglior modalità e materiale per eseguire mascherine fatte in casa, sono entrate in fase di produzione a decine. Saranno fatte di uno strato di cotone e di uno di “tessuto non tessuto”.
Prima di essere consegnate, le mascherine saranno igienizzate in una macchina ad ozono; trattamento offerto gratuitamente dalla lavanderia Lavaflash di Ravenna.

«Questo tipo di mascherina – si legge in una nota inviata alla stampa – non garantisce, ovviamente, alcuna certezza di protezione ma può rappresentare una barriera per aiutare a proteggersi, meglio di una sciarpa o un fazzoletto, senza sostituire le ulteriori forme di protezione e tutela che devono continuare ad esser messe in atto».

Le mascherine verranno distribuite, gratuitamente, da sabato 28 marzo, presso la Delegazione comunale di Voltana.
Chi vorrà effettuare un’offerta, i proventi saranno devoluti all’ospedale di Lugo per contribuire ad affrontare le necessità contingenti.

Il cordoglio per “Nino” Carnoli: «Creativo, genio, anticonformista, eclettico»

Da Marescotti a Simonini, da Signorino a Fusignani: i ricordi del 79enne scomparso per complicanze da coronavirus

Carnoli Marescotti«Esempio di anticonformista, di fascino dell’avventura intellettuale, di dirittura etica e politica». È come il celebre attore Ivano Marescotti ricorda quello che viene definito «amico di una vita giovanile» Saturno “Nino” Carnoli, l’intellettuale ravennate morto a 79 anni per complicanze causate dal coronavirus.

«Dopo una vita così densa come la tua – scrive Marescotti su Facebook – poi in un attimo arriva un virus e tutto svanisce. Una morte banale, al di sotto della realtà epica della vita vissuta. Ciao Nino». Quello di Marescotti è solo uno dei tanti messaggi di cordoglio che stanno arrivando alle redazioni dalle autorità e personalità cittadine.

L’assessora comunale alla Cultura Elsa Signorino esprime il cordoglio proprio e di tutta l’Amministrazione: «Le perdite di vite umane che la nostra comunità, l’intero Paese e tutto il mondo vivono purtroppo quotidianamente in queste giornate suscitano un dolore ugualmente sincero e profondo. Ma inevitabilmente, quando a lasciarci sono persone che conosciamo, la consapevolezza di quanto sta accadendo diventa, se possibile, ancora maggiore. Del percorso di Nino Carnoli ricordiamo tra l’altro l’esperienza come uno dei docenti di punta, sul versante della grafica, dello straordinario centro professionale Albe Steiner. E l’amore per il mosaico; Carnoli è stato infatti un appassionato difensore della tradizione musiva ravennate e al contempo uno sperimentatore. Questa sua poliedricità lo ha portato ad essere un intellettuale molto presente nella vita culturale ravennate, vigile, sempre pronto a difendere energicamente le posizioni nelle quali credeva. La sua voce incalzante ci mancherà. Un pensiero affettuoso alla compagna Elisabetta e alla figlia Marianna».

Nino Carnoli Andavamo Al CaffTra Carnoli e Ivan Simonini l’amicizia durava da 50 anni: «Frequentazioni in cui non saprei dire se siano state più numerose le litigate o le collaborazioni – dice oggi l’editore –. Né saprei dire se le collaborazioni siano state più importanti delle litigate stesse. Molte volte litigate e collaborazioni convivevano. Nino era un creativo allo stato puro e nello stesso tempo uno sperimentatore che aveva il bisogno interiore di condividere con chi stimava le sue idee di partenza che spesso modificava dopo il confronto. Non è un caso che i libri più importanti che gli ho pubblicato come editore del Girasole siano stati scritti da lui a quattro o a sei mani, con altri studiosi di pari livello, coi quali l’esperienza scritturale rinsaldava sempre l’amicizia, da Nero Ravenna. La vera storia dell’attentato a Muty, con Paolo Cavassini, a L’ala di Berardi. Storia di un grattacielo mai costruito a Lido Adriano, con Cesare Albertano e Domenico Mollura… Subito prima di essere ricoverato a Faenza  mi aveva fatto avere la splendida copertina  di un volumetto di prossima pubblicazione Andavamo al caffè, tratto da una sua recente conversazione e dedicato ad alcuni storici bar ravennati che negli anni ’60 erano divenuti veri e propri “centri di vita formativa” proprio nel periodo decisivo della sua formazione intellettuale e politica: dal Bar Mosaico al Grand’Italia, dal Bar Zenith al Bar Belli al Bar Byron.».

Il vicesindaco di Ravenna, Eugenio Fusignani, scrive: «Un’altra personalità ci lascia a causa del contagio da Covid-19. Scompare una personalità di spicco nel panorama culturale ravennate. Insegnante appassionato, difficile non ricordare il suo impegno per il mosaico e per l’opera di Signorini in primo luogo. In questi ultimi anni abbiamo lavorato molto insieme e insieme abbiamo organizzato il ricordo del giovane partigiano Repubblicano Marino Pascoli. Con Saturno non scompare solo un intellettuale eclettico ma una risorsa che avrebbe contribuito da par suo a sostenere le celebrazioni del VII centenario Dantesco».

La biblioteca di storia contemporanea Oriani di Ravenna da Facebook scrive: «Genio anarchico, poliedrico, creativo instancabile, intellettuale libero e disorganico.cCon lui se ne va una delle menti più brillanti della cultura ravennate. E un grande, sincero amico della Biblioteca Oriani. Che tante volte è stata la sua casa.
Ciao Nino. Ti ricorderemo come meriti quando tutto questo orrore sarà passato».

«Nino è stato per me, come per molti, un maestro di vita – dice lo scrittore Matteo Cavezzali –. Lo vedevo ogni volta che passavo davanti al bar di via IV novembre. Il bar aveva cambiato gestioni e nomi, ma lui era sempre rimasto fedele a quel angolo di mondo. Era lì, con il suo gruppo di intellettuali dissidenti, che si riunivano, ed aveva continuamente idee strabilianti. Nino aveva fatto il ’68 ed era un pezzo di controcultura vivente, sempre arrabbiato con il potere e innamorato di qualche folle progetto».

La faentina Rontini presidente della commissione Politiche economiche della Regione

Tutti i presidenti eletti dall’assemblea legislativa

Rontini
Manuela Rontini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha provveduto all’elezione dei presidenti delle commissioni. Alle sei permanenti si aggiunge la commissione Statuto e Regolamento, di nuova istituzione.

I presidenti sono: Massimiliano Pompignoli (Lega), riconfermato alla commissione Bilancio, affari generali e istituzionali; la faentina Manuela Rontini (Pd), che passa dalla presidenza della 3^ commissione guidata nella scorsa legislatura alla commissione Politiche economiche; Stefano Caliandro (Pd), già capogruppo dem che va presiedere la commissione Territorio, ambiente e mobilità. E ancora: Ottavia Soncini (Pd) è stata eletta presidente della commissione Politiche per la salute e politiche sociali; la dem Francesca Marchetti diventa titolare della commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità; a Federico Alessandro Amico (ERCoraggiosa) va la presidenza della commissione per la Parità e per i diritti delle persone. La neoistituita commissione Statuto e Regolamento, infine, viene guidata da Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle).

Lucia Borgonzoni lascia la Regione per mantenere il proprio posto in Senato

Formalizzate le dimissioni della candidata a Presidente sconfitta da Bonaccini due mesi fa, così come quelle di Vittorio Sgarbi

Lucia BorgonzoniCome previsto, e nonostante durante la campagna elettorale avesse più volte dichiarato di volerci restare, Lucia Borgonzoni lascia la Regione per mantenere il proprio posto in Senato, incompatibile con quello di consigliere regionale.

Le dimissioni della candidata a Presidente leghista, sconfitta alle urne da Stefano Bonaccini due mesi fa, verranno ufficializzate oggi (27 marzo) nel corso dell’assemblea regionale “telematica”. Al suo posto entrerà in Regione Marco Mastacchi, ex sindaco di Monzuno, risultato il più votato nella lista Borgonzoni.

Il suo addio era già stato annunciato dallo stesso Matteo Salvini, che all’indomani delle elezioni aveva assicurato che «Lucia vorrebbe restare, ma a me serve a livello nazionale», avendola anche già nominata responsabile Cultura della Lega.

Nel corso della seduta virtuale di oggi verranno anche formalizzate le dimissioni (ampiamente previste) di Vittorio Sgarbi, eletto nelle liste di Forza Italia e dei consiglieri Andrea Corsini (Pd) ed Elly Schlein (Lista Coraggiosa), questi ultimi nominati da Bonaccini nella propria squadra di governo.

Ruba 190 euro di profumi alla Coop, addosso un coltello e un manganello: denunciato

PoliziaTenta di rubare 190 euro di profumi e quando la polizia lo perquisisce trova un manganello e un coltello: un 42enne residente a Ravenna è stato arrestato ieri, 26 marzo, per furto aggravato e porto d’armi. L’uomo ha tentato il furto alla Coop dentro l’Esp.

Una volante della questura è intervenuta per la segnalazione dell’addetta alla sicurezza: mentre si trovava all’interno della stanza dove sono installati i monitor di videosorveglianza del negozio, aveva notato un uomo che maneggiava della merce con fare sospetto. Lo stesso uomo, poi, rompeva gli involucri della merce prelevata dagli scaffali e la occultava all’interno di un borsello. Dopo aver varcato le casse, l’uomo è stato fermato dagli addetti antitaccheggio.

Al loro arrivo gli agenti hanno proceduto a perquisire il borsello dell’uomo che dopo l’arresto è stato poi rimesso in libertà atteso il processo sarà celebrato in data da destinarsi. La merce sottratta è stata restituita alla direzione della Coop di via Bussato.

Sette coop del consorzio Ciclat donano 10mila euro all’ospedale di Ravenna

Le aziende hanno aderito alla raccolta fondi promossa dall’associazione Cuore e Territorio

PulizieLe cooperative di Ravenna aderenti al Consorzio Ciclat hanno donato diecimila euro all’associazione Cuore e Territorio che, nei giorni scorsi, ha attivato una raccolta fondi da destinare all’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna per l’acquisto di dispositivi per la gestione dell’emergenza coronavirus.

«Un gesto di solidarietà – si legge in una nota con cui le coop hanno divulgato la circostanza – pur in un momento di forte incertezza economica per le aziende che operano nel settore della movimentazione merci, trasporto e pulizie, che i consigli di amministrazione hanno sentito necessario e urgente per sostenere la propria comunità in un momento così difficile come quello che stiamo attraversando».

Le cooperative coinvolte nella donazione sono Ciclat Trasporti Ambiente, Cofa, Colas Pulizie Industriali, Colas Vigilanza, Colas Pulizie Locali e Rafar Multiservice (Consorzio Ciclat). Da loro un ringraziamento a medici, infermieri, volontari e tutte le persone che, quotidianamente, con il proprio lavoro, contribuiscono a gestire questa difficile emergenza sanitaria.

Per aderire alla donazione si può fare un bonifico bancario intestato a Cuore e Territorio presso Cassa di Risparmio Ravenna – Iban IT02F0627013100CC0000027952. La causale è: donazione per coronavirus.

A casa bombolette e disegni: identificato presunto autore di molte scritte sui muri

È un ventenne che avrebbe realizzato molte scritte in città

AttachmentBombolette spray, disegni, pennarelli, tutto sotto sequestro: è il materiale, trovato dalla polizia locale di Ravenna, che aggrava la posizione di un ventenne ritenuto l’autore di numerose scritte sui muri della città. Gli agenti hanno perquisito la sua abitazione ieri mattina, 26 marzo, su delega della procura. Al giovane sarebbero riconducibili le scritte “dray”, “sbt”, “amen”, “ydra”, “hora”, “krod”, “pork” e “over”. Secondo quanto ricostruito con le indagini, circa metà degli imbrattamenti distribuiti sull’intero territorio cittadino sarebbero opera di questo giovane. Chi volesse denunciare l’imbrattamento del proprio immobile e costituirsi parte civile nel procedimento, potrà rivolgersi alla polizia locale.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi