martedì
09 Settembre 2025

Coronavirus, rinviato anche il concerto di Bugo al Bronson

Bugo.sanremo2020.750x450Continuano a essere rinviati eventi anche sul territorio provinciale e anche dopo la data dell’1 marzo, finora prevista nell’ordinanza regionale. Per contenere la diffusione del cosiddetto coronavirus, infatti, è stato rinviato anche il concerto del 7 marzo di Bugo al Bronson di Madonna dell’Albero.

Un concerto piuttosto atteso in virtù dell’ondata di popolarità che sta travolgendo il cantautore dopo l’apparizione a Sarnemo, e in particolare il litigio in diretta tv con Morgan.

Il concerto è stato posticipato al 24 aprile.

I biglietti acquistati per la data del 7 marzo rimangono validi per la nuova data. L’eventuale rimborso può essere richiesto: per biglietti acquistati sui circuiti Vivaticket e Ticketone,  direttamente al punto vendita o sul portale entro e non oltre il 16 marzo; per i biglietti acquistati direttamente al Bronson o al Fargo e al Bronson Cafè, è possibile chiedere il rimborso dal 7 fino al 16 marzo.

I biglietti per la nuova data sono già disponibili sui circuiti vivaticket e ticketone.

Coldiretti contro il picchio: «Sono troppi, danni all’agricoltura per 400mila euro»

L’associazione chiede alla Regione di intervenire

Picchio RossoTriplicato negli ultimi anni il numero di esemplari di picchio nelle campagne ravennati. Lo dice la Coldiretti Ravenna, che denuncia i danni che provocherebbe l’uccello alle colture.

«Con la sua azione ‘martellante’ sta continuando a causare diverse criticità – si legge in una nota dell’associazione di categoria –: dallo spreco di acqua, risorsa sempre più importante visto che con gli sfasamenti stagionali diminuiscono precipitazioni e aumenta il rischio siccità, ai danni sugli impianti frutticoli, ci riferiamo ad esempio alle ferite ‘mortali’ sui tronchi delle piante da frutto, ma anche all’asfissia delle radici provocata dall’eccesso di acqua tra i filari per via delle tubature ‘a goccia’ ridotte a degli inutili budelli colabrodo».

Al fine di mettere un freno a questa presenza sempre più invadente, Coldiretti Ravenna non solo ha sollecitato con una nota ufficiale l’intervento del Servizio provinciale all’Agricoltura gestito dalla Regione Emilia-Romagna e segnalato il problema anche al Presidente della Provincia Michele De Pascale, ma anche interessato della questione il neo assessore regionale all’Agricoltura Mammi.

«Dal 2012 a oggi il picchio – sottolinea il Presidente di Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte – solo nella nostra provincia ha provocato danni accertati per più di 400mila euro. Essendo una specie protetta e non cacciabile si ritiene indispensabile intervenire con l’introduzione di uno specifico piano di controllo, altrimenti l’agricoltura continuerà a dover pagare il conto di danni sempre più ingenti, che peraltro si andranno ad assommare a quanto clima e insetti alieni stanno provocando nelle campagne».

Il Comune di Cervia ha un piano delle “azioni positive”, contro le discriminazioni

Tra gli obiettivi anche la formazione ai dipendenti dell’Amministrazione che lavorano al  front office e incentivi a chi va al lavoro usando la bicicletta

Cervia Capodanno Romagna (4)Il comune di Cervia ha adottato un piano triennale delle “azioni positive”.

«La strategia delle “azioni positive” – spiega in una nota l’Amministrazione – ha l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli che le persone incontrano a causa delle caratteristiche familiari, etniche, di genere, di età, di abilità, ideologiche, culturali, fisiche e rispetto ai diritti universali di cittadinanza, favorendo politiche di conciliazione. Tutela ogni persona nella propria libertà di espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, nonché a prevenire e superare le situazioni di dileggio, discriminazione, violenza verbale, psicologica e fisica».

Inoltre, il pianto punta «alla valorizzazione e soddisfazione del personale dell’amministrazione dal punto di vista professionale con  occasioni di maggiore coinvolgimento e socializzazione dei dipendenti, per creare le migliori condizioni possibili di benessere organizzativo».

Ecco le principali iniziative adottate e ritenute valide nel “Piano delle azioni positive 2020-2022”.

– Armonizzazione dei tempi di vita personale, familiare e lavorativa, con flessibilità dell’orario di lavoro e permessi personali, ispirandosi a criteri di equità e imparzialità, cercando di contemperare le esigenze della persona con le necessità di funzionalità dell’Amministrazione.

– Non vi sono discriminazioni fra uomini e donne In materia di valutazione e nei regolamenti adottati relativi all’ordinamento degli uffici e dei servizi, garantendo pari opportunità di valorizzazione della professionalità e delle capacità individuali.

– Formazione ai dipendenti che lavorano al front office in modo da affrontare sia i temi dell’accoglienza che la gestione di contenuti: comportamenti da tenere allo sportello, ascolto dei cittadini, gestione dei conflitti, sensibilizzazione su tematiche di pari opportunità e contrasto alle discriminazioni.

– Lavoro Agile o Smart Working.

– Formazione in materia di sicurezza e maggiore attenzione alle attrezzature di lavoro.

– Mobilità sostenibile e attenzione all’ambiente: progetto rivolto a tutti i dipendenti che vanno al lavoro usando la bicicletta potendo ricevere in cambio, in base ai chilometri percorsi, un incentivo economico o un bonus minutaggio da recuperare.

Gianluca Ricci, dalle sfide con Baggio in serie A fino al vivaio del Ravenna

L’ex calciatore, protagonista anche al reality “Campioni”, si racconta

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Il Bari in serie A, Gianluca Ricci è il terzo in basso da destra, abbracciato a Igor Protti

Ha vissuto tante avventure calcistiche in carriera, Gianluca Ricci, e solo l’ultima sembra averlo portato in modo definitivo a Ravenna, la sua città.

Con le scarpe chiodate ha vestito per un’unica stagione la maglia giallorossa, tra l’altro esaltante, mentre per il resto è stato quasi un rincorrersi senza trovarsi mai. Fino a quando, un anno e mezzo fa, ecco arrivare la chiamata attesa da una vita, seguita dalla decisione di ricoprire il ruolo di responsabile organizzativo del settore giovanile della società bizantina. Una veste importante e adeguata, per uno che nel curriculum può contare ben 52 presenze in Serie A (tutte a Bari), 80 in B (spalmate tra Bari, Padova e Ancona) e 210 in C2 (Gubbio, Centese, Viareggio, Fasano e Russi).

Gianluca RicciRicci, come si trova nel “suo” Ravenna?
«Tutta la mia vita è sempre girata attorno al calcio, anche dopo il ritiro. Da dirigente ho lavorato per qualche anno all’Imolese, dall’amico Spagnoli, mentre da allenatore c’è stata la breve parentesi come vice di Bardi a Forlì. Sono stato contentissimo della chiamata arrivata dal Ravenna, è stato come avverare un sogno. Sto vivendo una bellissima esperienza con i giovani e il mio obiettivo è quello di creare qualcosa di buono».

Qual è il suo compito, nello specifico?
«È quello di affiancare il responsabile del vivaio, Nevio Valdifiori, seguendo tutti i giovani tesserati, da quelli nati dal 2002 fino al 2010. Oltre ai calciatori devo tenere i rapporti con i loro genitori, e ovviamente con gli allenatori».

Come è la situazione del settore giovanile giallorosso?
«Sappiamo che ci vuole tempo per portarlo a certi livelli. Nella storia il vivaio del Ravenna è sempre stato al di sotto delle proprie possibilità e il nostro compito è quello di dargli una maggiore credibilità. Da quando sono arrivato ho visto già dei piccoli ma significativi miglioramenti un po’ in tutte le categorie di età».

Quali sono le strade da percorrere?
«Due, in particolare: migliorare le strutture, tenendo a stretto contatto la prima squadra e le giovanili, e il livello degli allenatori. Dobbiamo anche avere una maggiore fiducia in quello che facciamo, con l’obiettivo di “allevare” calciatori di prospettiva. Bisogna credere anche di più nei nostri ragazzi e aiutarli nell’affrontare il difficile mondo che li circonda».

Si spieghi meglio…
«I giovani d’oggi hanno degli svaghi che ai nostri tempi, quando avevamo 14-15 anni, non esistevano. Per noi esisteva solo il pallone, mentre adesso ci sono troppe cose che li portano via dal calcio. Per loro entrare nello spogliatoio con il telefonino acceso in mano è la normalità. C’è meno spirito di sacrificio e alla prima difficoltà si arrendono. Bisogna lavorare anche su questo e aiutarli».

E la storia del ragazzino Gianluca Ricci da dove inizia?
«Dall’Endas Monti, in quanto il settore giovanile del Ravenna era come se non esistesse. Poi in età da Esordienti vado a Russi, per infine compiere il salto nella Primavera del Cesena. Era un altro mondo, da lì erano stati lanciati calciatori come Bianchi e Minotti. Anche io, nel mio piccolo, ho fatto un buon percorso, affrontandoli in seguito da avversari in Serie A».

A Bari, giusto?
«Sì, dopo una esaltante promozione, una delle gioie più belle della mia carriera. Ho disputato due stagioni nel massimo campionato, centrando la salvezza, giocando negli stadi più importanti d’Italia e marcando campioni come Signori, Weah, Vialli, Baggio e Boksic, giusto per citarne alcuni. Finita quella splendida esperienza sono tornato in B, a Padova e Ancona, per infine fare parte del Perugia in A, senza però mai scendere in campo».

Dopo qualche anno in C2 è arrivata la chiamata dal Ravenna, allora in D…
«Sì, nel 2002, e in panchina c’era Gadda. Dopo il fallimento di un paio di anni prima si era tornati a vivere un clima di entusiasmo. Mi chiamò Pelliccioni, che riuscì a costruire una squadra competitiva e propositiva, bella da vedere giocare. Arrivò un’altra grande soddisfazione, la promozione in C2, ma la mia esperienza finì dopo un solo campionato».

In seguito, nel 2004, l’avventura nei “Campioni” del Cervia. Cosa si ricorda?
«Fu una scelta dura, non ci volevo proprio andare, ma Graziani e Magrini insistettero tantissimo, fino a farmi cambiare idea. L’inizio, poi, fu molto negativo, dentro ma soprattutto fuori dal campo da calcio. A un certo punto, però, gli autori capirono che la cosa più importante era focalizzarsi sul pallone, sulle partite, e fu da lì che la trasmissione riuscì a ottenere il successo. Per noi calciatori fu una bellissima opportunità, perché ci diede la possibilità di girare per tutta l’Italia. A Palermo per vederci c’erano più di 40mila spettatori, a Udine 20mila, e catalizzammo anche l’attenzione del grande calcio. Ancora oggi, per la strada, c’è gente che mi riconosce e mi ferma».

Come capita spesso, fu un’esperienza che durò lo spazio di una stagione…
«Sì, io decisi di andarmene, così come fecero anche tanti altri calciatori che nel frattempo erano diventati miei amici. La trasmissione proseguì per un altro anno, ma i costi erano troppo alti e l’interesse attorno al Cervia calò in maniera progressiva».

Seguirono alcune altre stagioni nei campionati dilettantistici, tra cui anche una parentesi nel campionato sammarinese, e l’inizio dell’attività da dirigente all’Imolese, come già raccontato prima. Ma Ricci cosa vuole fare da grande?
«Quello che sto facendo adesso, stare con i giovani. Non mi interessa intraprendere l’attività di allenatore, non ho preso nemmeno il patentino. Mi piace tantissimo il ruolo che ho adesso, anche perché mi dà la possibilità di dare una mano dove c’è bisogno».

A Marina di Ravenna si rifà viale Zara: più spazio per i pini, meno per le auto

Il cantiere verrà sospeso nella stagione estiva. In arrivo il senso unico

Viale Zara Marina RavennaPrenderanno il via mercoledì 4 marzo a Marina di Ravenna i lavori di rifacimento del manto stradale di viale Zara particolarmente ammalorato, nel tratto da viale Ciro Menotti a viale dei Mille per una lunghezza di 660 metri.

L’intervento, per un investimento di 850mila euro da parte del Comune, avrà una durata di circa 360 giorni e terminerà a febbraio 2021, essendo prevista una sospensione durante la stagione estiva, dall’1 giugno al 15 settembre.

La prima fase dei lavori, che terminerà prima dell’avvio della stagione estiva, interesserà il tratto dall’incrocio con via dei Mille fino all’incrocio con via Volturno e sarà realizzata anche la nuova fognatura, in sostituzione di quella esistente, nel tratto tra via Volturno e via IV Novembre. L’accesso in questo tratto di strada sarà interdetto a tutti i veicoli, sarà comunque consentito il traffico pedonale e l’accesso alle abitazioni poste in fregio all’area interessata dai lavori.

La nuova geometria del viale prevede una carreggiata per il transito veicoli con larghezza costante di 3 metri e mezzo, fasce laterali per i pedoni di larghezza variabile. Il nuovo intervento impone un ridimensionamento delle aree di sosta delle auto rispetto alla situazione attuale e sarà istituita una regolamentazione a senso unico su tutta la viabilità. Nell’ambito dell’intervento le lavorazioni previste interesseranno anche il rifacimento delle reti tecnologiche, in particolare sono previsti la demolizione e la ricostruzione della fognatura bianca, il rifacimento della condotta dell’acqua in ghisa per un tratto di circa 400 metri (quest’ultimo previsto solo nella seconda fase dei lavori), nonché la realizzazione di nuovo impianto di illuminazione su di un lato, con punti luce a Led.

Su viale Zara sono presenti alberature di Pinus pinea (pino domestico) che presentano una valenza estetica e paesaggistica e costituiscono l’elemento caratterizzante dell’intero viale. Attualmente i pini sono delimitati da modeste aiuole che ne condizionano lo sviluppo. Per migliorare le condizioni di sviluppo e vivibilità delle alberature verrà realizzata una suddivisione delle superfici tra aree di netta pertinenza degli alberi ed aree riservate al traffico o alla sosta dei veicoli. A tal fine verranno eseguiti gli allargamenti delle aiuole, che avranno una lunghezza massima di 3 metri e una larghezza minima di 1,80 metri.

«Inoltre – termina la nota del Comune –, durante le lavorazioni relative alle varie fasi di cantiere, la direzione dei lavori sarà affiancata da un agronomo che valuterà e darà le opportune indicazioni per evitare e comunque contenere al massimo eventuali danneggiamenti agli apparati radicali e altri danni meccanici sulle alberature stesse. In caso si riscontrasse la compromissione degli apparati radicali, verranno eseguite le necessarie prove a trazione sulle alberature al fine di potere adottare gli opportuni accorgimenti in modo da garantire la stabilità dei pini. Solo nell’eventualità in cui l’agronomo appurasse condizioni critiche e apparati radicali irrimediabilmente compromessi si potrebbe procedere all’abbattimento per garantire la sicurezza dei cittadini».

Hera: «Discarica a cielo aperto al mercato coperto? La colpa è dei cittadini…»

La multiutility denuncia un utilizzo non corretto dell’isola ecologica interrata. Verrà ripetuta l’attività di tutoraggio

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La discarica a cielo aperto denunciata da Ancisi davanti al mercato coperto, dove c’è l’isola ecologica interrata

Una discarica a cielo aperto di fronte al nuovo mercato coperto, in centro a Ravenna? La colpa sarebbe dei cittadini che non utilizzano correttamente l’isola ecologica interrata di piazza Costa.

Dopo la denuncia, con tanto di foto, di Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, Hera cerca di fare chiarezza.

«Alcuni utenti – scrive in una nota inviata alla stampa la multiutility – tendono ad utilizzare sacchi o scatoloni di cartone troppo grandi che, non entrando nelle bocche di carico (apribili sia attraverso un pulsante elettrico, sia manualmente mediante maniglia), bloccano il torrino di conferimento. Per questo motivo, d’accordo con l’Amministrazione comunale, si è deciso di ripetere l’attività di tutoraggio, già attivata in occasione della riapertura dell’infrastruttura, presidiata da un operatore di Hera».

Riguardo all’abbandono dei sacchi dei rifiuti, che oltre a provocare il degrado dell’ambiente e del territorio urbano è un reato sanzionabile per legge, «in accordo con la Polizia Municipale sono stati individuati i responsabili, nei confronti dei quali è prevista un’adeguata sensibilizzazione».

«Trattandosi di una delle vie principali del centro storico, la stazione ecologica interrata venne scelta assieme all’Amministrazione comunale in quanto soluzione originale e di minore impatto visivo rispetto ai cassonetti, ed è dotata di appositi allarmi, che consentono un intervento tempestivo in caso di malfunzionamento», sottolineano da Hera.

«La stazione – continua la nota – è curata in ogni minimo dettaglio: gli operatori ecologici Hera adibiti allo spazzamento manuale della zona, a inizio servizio mattutino e pomeridiano passano regolarmente a controllare il corretto funzionamento dei torrini dell’isola ecologica interrata e a rispristinare la situazione in caso di bisogno; qualora non fossero in grado di risolvere il problema, avvisano i tecnici dei servizi ambientali. Stesso riguardo viene adottato per le frequenze di raccolta: l’Isola interrata a fianco dell’edicola viene infatti svuotata regolarmente 2 volte la settimana (generalmente il lunedì e venerdì), in modo da non risultare mai piena, stessa cosa vale per i cassonetti interrati per la plastica che vengono svuotati 2 volte al giorno (la mattina ed il pomeriggio), quelli per la raccolta di vetro/lattine e organico giornalmente, mentre il rifiuto indifferenziato e la carta/cartone vengono raccolti 2 volte la settimana».

Hera ricorda infine che per segnalazioni e informazioni è sufficiente chiamare il servizio clienti 800 999500, numero verde gratuito da fisso e cellulare, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 ed il sabato dalle 8 alle 18. Inoltre si può visitare il sito www.gruppohera.it  o utilizzare l’App Il Rifiutologo – scaricabile gratuitamente su www.ilrifiutologo.it e disponibile per iPhone/iPad e Android – per inviare segnalazioni ambientali: basta scattare una foto, la segnalazione è georeferenziata e permette ai servizi ambientali di Hera di ripristinare il decoro in tempi rapidi.

Presidio all’ingresso dell’ospedale per isolare pazienti con sintomi da coronavirus

Moduli provvisori per il triage dove sottoporre le persone ai primi controlli

Ospedale Di RavennaAll’ospedale di Ravenna la protezione civile regionale ha predisposto un presidio a protezione degli operatori sanitari per dividere già all’ingresso i pazienti con possibili sintomi da coronavirus dagli altri. Si tratta di nuovi moduli provvisori per il triage dove poter sottoporre le persone ai primi controlli prima di accoglierle all’interno dei servizi ospedalieri. Oltre a Ravenna ne sono stati allestiti tre in provincia di Modena e uno a Ferrara, che si aggiungo a quelli già installati a Piacenza. Altri sono previsti nelle altre province della regione

Intanto in Emilia-Romagna il numero di casi positivi al nuovo Sars-Cov-2 sale a 47 (aggiornato alla serata del 26 febbraio) su quasi 630 test tampone refertati: 28 a Piacenza, 8 a Parma, 8 a Modena – tutti riconducibili al focolaio lombardo – e 3 a Rimini, sui quali sono in corso approfondimenti epidemiologici. Dei 47, sono 3 i pazienti in terapia intensiva, quasi la metà sono in isolamento domiciliare a casa.

Coronavirus, l’assessore: «Probabile chiusura delle scuole per un’altra settimana»

Gli istituti di ogni ordine e grado sono fermi dal 24 febbraio fino all’1 marzo ma Venturi lascia intendere che serva una proroga. Al rientro niente certificato medico

Potrebbe essere prorogata per un’altra settimana la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado in Emilia-Romagna disposta già per una settimana fino all’1 marzo tra le misure straordinarie di contrasto alla diffusione del nuovo coronavirus. È quanto emerge dalle dichiarazioni dell’assessore regionale alla Salute, Sergio Venturi, nel corso della conferenza stampa di oggi, 26 febbraio, per fare il punto sull’emergenza Covid-19.

«Mi pare molto probabile che la chiusura delle scuole possa essere prorogata per un’altra settimana – ha detto Venturi, ancora titolare della delega Salute per la giunta Bonaccini in attesa del passaggio di consegne a Raffaele Donini –. Una volta che hai chiuso credo che chiudere per una settimana sola avrebbe poco senso». Venturi inoltre fa sapere che gli alunni al rientro in classe non dovranno presentare alcun certificato medico.

Al momento quindi la chiusura delle scuole è valida fino all’1 marzo ma le parole di Venturi lasciano ipotizzare che nei prossimi giorni sia in arrivo un provvedimento ufficiale per allungare l’interruzione del servizio.

Italia Viva: «Coinvolgere la sanità privata per i controlli del coronavirus»

Il partito dei renziani propone che le cliniche accreditate facciano la loro parte per affrontare l’emergenza a tutti i livelli

Medico«Per sostenere lo sforzo encomiabile di tutti i professionisti della sanità pubblica che stanno affrontando con generosità e impegno questa sfida, pensiamo sia utile valutare l’opportunità di coinvolgere direttamente anche le strutture private accreditate per lo svolgimento dei controlli e per sostenere lo sforzo del sistema. È un momento straordinario, serve il contributo di ogni articolazione del mondo sanitario». È la proposta che viene da Italia Viva a Ravenna, attraverso il coordinatore provinciale Roberto Fagnani, a proposito delle esigenze per la gestione dell’emergenza coronavirus.

I renziani invitano ad affrontare i fatti con regole di buon senso e rispettando le indicazioni dettate dagli organismi preposti: «Il contrasto al virus in questa fase impone un rapido patto fra pubblico e privato sotto l’egida del pubblico per affrontare insieme tutte le iniziative di prevenzione e controllo decise, come i tamponi faringei e quanto altro sarà stabilito nelle prossime ore, questo patto non solo in Emilia-Romagna ma anche su tutto il territorio nazionale».

Infine un appello all’unità politica per l’interesse della collettività: «Si lascino da parte i distinguo e si lavori per affrontare insieme non solo la fase di contrasto del virus, ma anche quella successiva di sostegno all’economia, alle imprese, ai lavoratori».

Grandine e vento, campagna imbiancata: colpiti frutteti in fiore e colture precoci

Una veloce perturbazione sulla Bassa Romagna. Coldiretti fa la conta dei danni

Una veloce perturbazione, caratterizzata da grandine e vento forte, ha interessato nella tarda mattinata di oggi 26 febbraio la Bassa Romagn: la grandinata si è abbattuta su impianti di pesco, albicocco e susino in fase di inizio fioritura. Le campagne interessate ricadono nei comuni di Massa Lombarda, Conselice, Sant’Agata sul Santerno, Lugo (Bizzuno), Fusignano (Maiano) e Bagnacavallo (Masiera). Da un primo monitoraggio avviato da Coldiretti risultano danneggiate colture orticole precoci, come lattughe, cavoli, bietole da seme.

Con l’obiettivo di delineare con precisione il territorio colpito dal maltempo, Coldiretti Ravenna sta invitando gli associati a segnalare eventuali danni. Successivamente verrà interpellata la Dirigenza territoriale per l’Agricoltura della provincia di Ravenna chiedendo una rapida e puntuale verifica della situazione al fine di accertare le reali perdite economiche e fondiarie subite con la conseguente individuazione dei benefici di legge applicabili.

Sequestrati in un caseificio fermenti lattici scaduti e olio custodito nella ruggine

I Nas in provincia di Ravenna. Oltre 70 kg di merce ritirata e 2mila euro di multa per il titolare

Caseificio 147540.660x368Il Nas di Bologna, nel corso di un’ispezione effettuata presso un caseificio in provincia di Ravenna, ha sequestrato 36 kg di fermenti lattici scaduti. Una quantità sufficiente per la lavorazione di 6.000 litri di latte.

Sequestrati anche 36 kg di olio di semi di lino alimentare custoditi all’interno di un fusto metallico totalmente corroso dalla ruggine.

Il valore complessivo della merce sequestrata è stimato in 3.000 euro.

I carabinieri hanno segnalato alle Autorità competenti “le carenze riscontrate richiedendo l’emissione di provvedimenti prescrittivi”.

Il responsabile del caseificio è stato sanzionato con una multa da 2mila euro.

Altri 4 nuovi casi di coronavirus in regione, 30 in totale (uno solo in Romagna)

Un decesso all’ospedale di Piacenza: un 70enne lombardo proveniente dalla zona rossa. Dei contagiati ora solo 2 in terapia intensiva, 13 in isolamento domiciliare

Venturi In Conferenza Stampa 25 FebbraioQuattro nuovi casi di positività al nuovo coronavirus in Emilia-Romagna (2 a Piacenza e 2 nella provincia di Modena): si tratta di contagi tutti riconducibili al focolaio lombardo, nessuno di questi è in condizioni critiche. Complessivamente, sale così a 30 il numero dei casi sul territorio regionale: 20 a Piacenza, 4 a Parma, 5 a Modena e 1 a Rimini. L’aggiornamento al 26 febbraio è divulgato dalla Regione.

Da registrare anche un decesso: il paziente era un cittadino lombardo, un 70enne già affetto da importanti patologie pregresse. Proveniente da uno dei comuni della “zona rossa” lombarda, era stato ricoverato all’ospedale di Piacenza, poi trasferito in terapia intensiva a Parma. Per quanto riguarda le condizioni degli altri casi positivi rilevati nei giorni scorsi, 2 soli sono in terapia intensiva, 14 ricoverati in condizioni non critiche presso i reparti di malattie infettive e 13 – di cui 9 asintomatici – si trovano in isolamento al proprio domicilio.

Venturi Conferenza StampaA scopo precauzionale, la Protezione civile regionale è già pronta ad allestire nuovi moduli provvisori per il triage, dove poter sottoporre le persone ai primi controlli prima di accoglierle all’interno dei servizi ospedalieri. Soprattutto a tutela degli operatori sanitari. Oltre alle 3 già messe in campo nel piacentino, ne sono in arrivo altre all’esterno di diversi nosocomi della regione.

Intanto si apprende che la seduta d’insediamento dell’assemblea legislativa, che inaugurerà l’undicesima legislatura regionale, si terrà venerdì 28 febbraio alle 10 e per ragioni di sicurezza, dopo un approfondimento dell’ordinanza ministeriale emanata per prevenire e contrastare la diffusione del coronavirus, l’elezione del presidente e dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa si svolgeranno a porte chiuse, quindi senza pubblico e giornalisti. L’attività d’informazione sarà garantita dall’ufficio stampa dell’Assemblea legislativa.

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