martedì
22 Luglio 2025

Ravenna, l’ultimo saluto a Mario Salvagiani in duomo con il maestro Muti – FOTO

Lo storico direttore dei teatri comunali e ideatore del Ravenna Festival è morto l’11 dicembre a 89 anni

È stato Riccardo Muti in persona a dare l’ultimo saluto a Mario Salvagiani nel corso dei funerali di oggi, 13 dicembre. Il maestro ha diretto, in duomo a Ravenna, l’Orchestra Cherubini per un toccante “Notturno”, dedicato al “signore dei teatri” scomparso lo scorso 11 dicembre a 89 anni.

Storico direttore dei teatri comunali di Ravenna, Salvagiani ha ricoperto un ruolo fondamentale per lo sviluppo della cultura ravennate, così come è stato ricordato nel corso dell’omelia.

Tra i presenti, lo staff al completo del Ravenna Festival, che Salvagiani aveva contribuito a ideare. Commossa, di fianco al marito, anche la presidente “dimissionaria” del Festival, Cristina Mazzavillani Muti.

Presenti anche il sindaco Michele de Pascale e l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Elsa Signorino.

Ravenna, tre secoli di giochi da tavolo in mostra alla biblioteca Classense

Dal 20 dicembre al 2 febbraio. Con tanto di un’edizione speciale prodotta per l’occasione e in vendita in cento esemplari

19 12 13 Gioco Di Cucagna Il Gioco Del Si Può
Il gioco prodotto per l’occasione della Classense in edizione speciale

Apre venerdì 20 dicembre alle 17.30 la mostra Oche, civette e dadi. La Collezione dei giochi da tavolo della Biblioteca Classense che sarà visitabile fino al 2 febbraio.

L’esposizione presenta al pubblico una scelta di pezzi dalla collezione dei Giochi classensi e, allo stesso tempo, offre uno spunto di riflessione sui cambiamenti intercorsi in tre secoli di storia del gioco da tavolo: nel suggestivo Corridoio Grande della biblioteca ravennate sarà possibile ammirare alcuni degli oltre trecento esemplari di gioco conservati in Classense e i volumi e i materiali relativi per un totale di circa sessanta documenti.

“Come i libri – si legge nella cartella stampa –, anche i giochi sono parte fondante della cultura e della civiltà dell’uomo e riconosciuti giustamente come formativi, e non solo durante l’infanzia: per questo non è singolare che una biblioteca come la Classense, prestigioso contenitore di un patrimonio eccellente di volumi, sia anche un’istituzione preposta alla conservazione dei giochi». La nascita della collezione – continua la nota inviata alla stampa – e il suo accrescimento nel corso degli anni “si devono alla sensibilità dei direttori Donatino Domini, Claudia Giuliani e Maurizio Tarantino”.

L’allestimento si compone soprattutto di giochi di percorso sul genere del Gioco dell’Oca ma è ricca la presenza di giochi di dadi e ad estrazione.

La maggioranza di essi è stampata in Italia ma si potranno vedere preziosi esemplari olandesi, fiamminghi, spagnoli, tedeschi e francesi dal Seicento ai giorni nostri, con pezzi a tema letterario, pubblicitari, di viaggio, legati alle raffigurazioni carnevalesche o di animali.

19 12 13 Classense 4 Jeu De L'oie 1890 1899 Francia
Un Gioco dell’oca francese del 1890

Saranno esposti anche alcuni pregevoli giochi incisi alla fine del Seicento dall’artista bolognese Giuseppe Maria Mitelli (1634-1718), pittore e incisore formatosi a bottega presso i principali pittori del suo tempo (Guercino, Albani, Cantarini e Torri) e autore di una fiorente produzione di immagini di tema popolare e di giochi da tavola dal gusto sovente satireggiante.

Tra questi – ed è la prima sorpresa offerta al pubblico – il Gioco della Cucagna che mai si perde, e sempre si guadagna (1691). Il prezioso manufatto è stato acquisito sul mercato antiquario e donato alla biblioteca grazie alla munificenza dell’associazione Amici della Biblioteca Classense, e va ad integrare il corpus mitelliano della Biblioteca.
Si tratta di un’acquaforte di mm 310 x 441 stampata a Bologna che presenta una serie di 20 caselle che consentono ai giocatori di vincere la posta in denaro segnata in ogni casella. All’interno di esse, venti personaggi rappresentativi di altrettante città italiane propongono ciascuno un prodotto alimentare tipico del loro luogo d’origine, con un’ambientazione complessiva nell’utopico e carnevalesco Paese di Cuccagna, dove regnava un’eterna abbondanza.
Mitelli compone così un percorso eno-gastronomico che si snoda tra il torrone di Cremona, la provatura di Roma (un particolare formaggio di bufala), i cantucci di Pisa e la casella “regina”, quella che assegnava tutta la posta: le gustose mortadelle di Bologna.
Tra le città, quasi tutte del centro-nord Italia, si trova anche Ravenna, identificata con i suoi “pignoli”, anticamente molto importanti per la città insieme all’economia legata allo sfruttamento delle pinete; una felice circostanza, questa, insieme al fatto notevole che la città bizantina sia l’unica della Romagna ad esser rappresentata nella Cucagna.
Ciò conferisce al raro gioco, qui esposto per la prima volta, un particolare segno identitario all’interno delle collezioni classensi.

Uno dei fogli più antichi in mostra è un Gioco dell’oca tedesco datato agli anni Ottanta del Seicento, mentre tra i più recenti si annovera un’opera creata da Jacovitti negli anni Ottanta del Novecento: con pezzi che si collocano in un arco temporale di ben trecento anni, grazie a questa esposizione il visitatore potrà divertirsi a scoprire affinità e differenze tra la sensibilità odierna e quella di chi visse (e giocò) nel cosiddetto “Secolo di Ferro”.

In realtà il piacere di divertirsi con questi giochi antichi verrà offerto nuovamente al pubblico grazie a una particolare iniziativa – ed è la seconda sorpresa della mostra: la Classense, infatti, produrrà per l’occasione un gioco in edizione speciale di soli 100 esemplari che verrà presentato e posto in vendita durante la mostra.

Anzi, il piacere sarà doppio: la plancia, infatti, riprodurrà in un verso l’antico Gioco della Cucagna del 1691 e nell’altro Il gioco del si può, realizzato dal funambolico Jacovitti nel 1980 e quantomai attuale perché promuoveva la riduzione dei consumi elettrici: insomma, un tuffo nell’antico e insieme una lezione valida anche oggi, appresa con un po’ di sano divertimento.

Oltre al gioco – un’edizione limitata in vendita a 15 euro – sarà disponibile un catalogo di 64 pagine al prezzo speciale di 5 euro.

Si tratta di un volumetto parte di una collana editoriale già ben avviata che si propone di mettere a disposizione del pubblico uno strumento agile ed economico, realizzato con la competenza dei bibliotecari classensi e con linguaggio divulgativo ma autorevole.

All’inaugurazione oltre a Daniela Poggiali, curatrice della mostra e dei fondi d’arte e di grafica della biblioteca, saranno presenti un rappresentante dell’amministrazione comunale, la presidente dell’Istituzione Biblioteca Classense, Patrizia Ravagli, e il direttore, Maurizio Tarantino.

Oche, civette e dadi. La Collezione dei giochi da tavolo della Biblioteca Classense
Ravenna, Biblioteca Classense, Corridoio Grande
Dal 20 dicembre 2019 al 2 febbraio 2020
Orari: da martedì a sabato dalle 9 alle 19, domenica e lunedì dalle 14 alle 19. Chiuso i festivi (25, 26 e 31 dicembre, 1 e 6 gennaio), 24 e 31 dicembre chiusura alle 14.
Ingresso libero

L’economista Bagnai, senatore della Lega, a Ravenna contro «il Governo delle tasse»

Alberto Bagnai
Alberto Bagnai

Domani, sabato 14 dicembre, alle 16.30, a Ravenna, nella Sala D’Attorre di via Ponte Marino 2, si terrà l’evento “#Notaxday” promosso dalla Lega in tutte le regioni italiane per spiegare la manovra definita «lacrime e sangue» del governo, secondo il Carroccio, «delle tasse».

Ad introdurre sarà il segretario della Lega Romagna, Jacopo Morrone, a seguire ci sarà l’intervento dell’economista Alberto Bagnai, senatore della Lega.

Il cantante (e scrittore) Gio Evan in ospedale a Ravenna per la rassegna letteraria

Gio Evan 800x531Domenica 15 dicembre alle 14.45 un altro ospite d’eccezione all’ospedale di Ravenna per la rassegna culturale “Rianimazione letteraria”. Si tratta di Gio Evan, all’anagrafe Giovanni Giancaspro, artista poliedrico: scrittore e poeta, filosofo, umorista, performer, cantautore e artista di strada. Dal 27 novembre è impegnato in un tour di concerti nei principali club italiani.

All’interno della rassegna, in un’ottica di umanizzazione delle cure, Gio Evan dialogherà di scrittura, musica e ispirazione con la fondatrice di “Rianimazione letteraria” Livia Santini, con la giornalista Silvia Manzani e con Bruce Labbruzzo.

Le letture saranno a cura  di Sandra Melandri mentre la curatrice dell’evento è Patrizia Baratoni.

Come sempre l’ingresso è libero e rivolto ai degenti, ai familiari, al personale ospedaliero e alla cittadinanza presso la sala conferenze Dea al settimo piano dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna (Viale Randi, 5).

Sanità, nuovo parcheggio al Cmp di Ravenna. Cantiere di 5 mesi al via dopo le feste

In arrivo 240 nuovi posti auto per cercare di risolvere il cronico problema di spazi di via Fiume Abbandonato

Cmp RavennaAl via i lavori per la realizzazione, a corredo del Cmp, il centro Ausl di via Fiume Montone Abbandonato, a Ravenna di un nuovo parcheggio per circa 240 posti  macchina. Un importante contributo, che l’Ausl – scrive in una nota – spera sia «risolutivo» rispetto al problema della difficoltà di parcheggiare da parte soprattutto degli utenti della struttura, ma anche degli operatori. A fronte di un investimento dell’Azienda di circa 700mila euro.

Al Cmp trovano sede servizi distrettuali, servizi ambulatoriali, uffici del Dipartimento di Sanità pubblica, oltre a Cup e sportelli amministrativi di altro tipo. Una struttura dunque molto rilevante e oggetto di un forte afflusso di pubblico. Gli spazi per parcheggio sono costituiti, attualmente, di 300 posti auto, di cui 63 riservati a quelle aziendali. Una dotazione che nel corso degli anni si è rivelata insufficiente.

In un’area attigua è già stato organizzato un parcheggio, non asfaltato, capace di circa 50 posti; proprio in questi giorni tale area è stata ripristinata con nuovi apporti di ghiaia per far fronte ad alcune pozzanghere che si sono create a seguito della copiose piogge.

Ma il progetto principale riguarda il nuovo parcheggio. Attualmente sono in corso le operazioni preliminari di verifica relativa a presenza di eventuali ordigni bellici. Al termine di questa prenderanno il via le ruspe: il momento di inizio lavori è stimabile subito dopo la fine delle festività natalizie. La durata dei lavori è prevista in circa cinque  mesi.

Conseguentemente si può prevedere che i nuovi posti auto saranno utilizzabili in maggio, andando così a contribuire alla risoluzione di una problematica storica per il Cmp.

I nuovi 240 posti auto prevedono  una zona, delimitata, ove è previsto siano spostati 52 dei 63 posti auto
oggi riservati alle auto aziendali nel parcheggio attuale. Di questi 52 ne sono previsti  20 predisposti per alimentare  auto elettriche.

A Natale videomapping in piazza con le emozioni del ciclismo per annunciare il Giro

Il 22 maggio 2020 la città del Sale sarà partenza di tappa: dal 14 dicembre al 6 gennaio sotto i portici del municipio le immagini storiche delle tre passate tappe della corsa rosa

Giro 1997 Arrivo Cipollini
Mario Cipollini sul traguardo di Cervia nel 1997

Sotto il portico del municipio di Cervia durante il periodo natalizio sarà proiettato un videomapping con una carrellata emozionale di immagini storiche delle passate tappe del Giro d’Italia nella città del Sale, fra cui l’arrivo di Cipollini a braccia alzate nel 1997, l’ultima volta in cui la carovana rosa toccò Cervia. Inaugurazione delle proiezioni il 14 dicembre alle 17 con il sindaco Massimo Medri che si è impegnato in prima persona per avere di nuovo la competizione ciclistica in paese.

Il Giro tornerà il 22 maggio in una grande festa della città e fra diversi eventi. Ad annunciarlo oltre al videomapping, che resterà fino al 6 gennaio, la torre San Michele si colorerà di rosa a 100 giorni dal giro. A breve inoltre verrà aperto un percorso partecipativo per raccogliere idee e adesioni per arricchire il calendario degli eventi. Quella del 22 maggio, Cervia-Monselice, sarà una tappa lunga 190 km. Dopo quasi 160 km di pianura, per raggiungere la cittadina euganea si affrontano due impegnative salite dei Colli Euganei. I ciclisti lasceranno Cervia e si dirigeranno a nord lungo la statale Adriatica, toccando Savio, Classe, Ravenna, Mezzano, Alfonsine, Lavezzola e poi entrando in provincia di Ferrara.

Cervia ha ospitato il Giro d’Italia già tre volte in passato. La prima volta risale il 28 maggio 1955 con la tappa Ancona-Cervia vinta da Giuseppe Minardi. Il 29 maggio si è svolta la partenza da via Martiri Fantini per la tappa a cronometro Cervia-Ospedaletto-Ravenna vinta da Pasquale Fornara. Al secondo posto Fausto Coppi. La seconda è stata il 22 maggio 1985 con arrivo sul Lungomare D’Annunzio: la tappa Vittorio Veneto-Cervia, vinta da Franck Hoste. Il 23 maggio ci fu la partenza da Piazza Garibaldi per il tratto Cervia-Iesi. La terza e la più recente si è tenuta il 18 maggio 1997. Si tratta della tappa Mestre-Cervia con circuito cittadino e arrivo sul Lungomare D’Annunzio vinta da Mario Cipollini.

 

Rifiuti: a Montaletto porta a porta integrale, coinvolte 62 aziende e 44 famiglie

Nella zona artigianale-industriale dal 7 gennaio il nuovo sistema di raccolta per aumentare le percentuali di differenziata. Comune e Hera stanno scrivendo alle utenze e consegneranno i contenitori

PAP 2Ai blocchi di partenza la riorganizzazione del sistema di raccolta rifiuti per aumentare la differenziata nel comune di Cervia. Si parte dalla zona artigianale-industriale di Montaletto dove dal 7 gennaio 2020 sarà introdotto il porta a porta  integrale che prevede la raccolta a domicilio di tutte le tipologie di rifiuti. Coinvolte in totale 106 utenze 62 attività e 44 famiglie) che riceveranno una lettera dall’amministrazione comunale e Hera per informarle sugli obiettivi da conseguire e sulle novità di servizio introdotte.

Per la consegna del materiale informativo e del kit per il porta a porta, tutor incaricati e formati da Hera si stanno recando in questi giorni da tutte le utenze (abitazioni e attività): questi operatori sono dotati di un tesserino nominativo e non chiederanno mai né di entrare in casa né denaro. Per essere certi che si tratti di un incaricato Hera è possibile chiamare il Servizio Clienti Hera al numero verde gratuito 800.862.328 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18).

Alle attività saranno consegnati i contenitori definiti durante il sopralluogo di censimento, durante il quale gli operatori di Hera hanno definito con i titolari i contenitori più idonei alla raccolta, in base alle caratteristiche di ogni singola azienda. Nel caso in cui non sia stato possibile fare la consegna a domicilio, si può ritirare il kit alla stazione ecologica (centro di raccolta) sulla statale Adriatica (località Bassona), aperta il lunedi-mercoledì-venerdì dalle 11.30 alle 17.30 e il martedì-giovedì-sabato dalle 8.30 alle 14.30, o in quella di via Traversa (loc. Pisignano), aperta il lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 14.30e il sabato dalle 11.30 alle 17.30. Sempre nei centri di raccolta è possibile ritirare gratuitamente la compostiera, per ridurre i rifiuti prodotti. La compostiera consente di trasformare il rifiuto organico in terriccio per migliorare la fertilità del terreno che si può quindi riutilizzare a Km0. L’utilizzo della compostiera o di una concimaia inoltre da diritto a sconti significativi sulla bolletta Tari (per il 2019 5 euro o 10 euro rispettivamente per abitante/anno).

Per eventuali richieste di chiarimenti sull’avvio dei nuovi servizi è possibile contattare il numero verde dedicato 800.862.328 o scrivere alla mail differenziatacervia2021@gruppohera.it.

«Africa non ti ho amato, non ti ho capito, ma ti ho accettato. E mi hai aiutato»

I fratelli Giovanni e Francesco Gondolini, impegnati nel loro giro del mondo in bicicletta, sono sbarcati in Europa. «Dopo il deserto e il Marocco con un ferry sullo stretto di Gibilterra siamo arrivati in Spagna», ci scrivono in una mail l’11 dicembre.

Pubblichiamo qui due riflessioni di Giovanni sull’Africa e il deserto di Sahara.

Quello che mi porto dall’Africa
Sedici mesi di Africa. Sedici mesi duri.
Dal Mozambico al Marocco, da Sud a Nord, dall’oceano Indiano all’oceano Atlantico, dall’Africa nera al Maghreb, dalla foresta impenetrabile al deserto inospitale. Sedici mesi duri.
Oltre lo stretto di Gibilterra vedo le coste spagnole desiderate a lungo. L’Europa è vicina ma prima devo salutare questo continente lento, questo continente povero, questo continente crudo.
Non ti ho follemente amato Africa, ma ti ho rispettato. Non ti ho pienamente compreso Africa ma ti ho accettato. Non mi hai fatto riposare Africa, ma mi hai rafforzato.
Ora che i miei piedi poggiano ancora sulla tua terra fertile non posso concedermi il lusso di rilassarmi, non posso ancora togliermi la corazza che mi hai costretto ad indossare, non posso abbassare la guardia, non ancora.
Porto con me l’irrisolto delle tue infinite contraddizioni, specchio atroce delle mie. Porto con me il tuo sguardo che implora aiuto e il tuo sorriso che tradisce una dubbia indifferenza. Porto con me un gran senso di sicurezza perché seppur difficili le tue strade sono sicure. Porto con me la magia della vita nella sua più nuda crudeltà. La vita in quell’attimo struggente tra la nascita e la morte. Porto con me il tuo odore pungente, ti ho vissuto così da dentro che anch’io sudato odoro di te.
Io sono Africa e ne scappo.

Il deserto
Vorrei un cammello sotto di me per attraversare questo caldo deserto. Vorrei un aquilone sopra di me che mi tiri fuori dal ventoso Sahara. Vorrei essere più forte per faticare meno. Vorrei essere più veloce per passarti rapido. Vorrei essere un serpente insensibile al sole. Vorrei essere sabbia semplicemente per stare fermo.
Invece sono solo un uomo sopra una bicicletta, con la gola secca e gli occhi rossi dal sole. Sono una vela in balia del vento contro e un fanciullo in preda alle paure. Sono un viaggiatore affamato nella più grande distesa arida del mondo.
Quaranta giorni e quaranta notti tra la Mauritania e il Marocco, dal fiume Senegal al Porto di Agadir. Il deserto è nello stesso tempo una sfida personale e una naturale barriera tra i tropici e la mia casa europea.
Calma Gio, calma. Qui non si corre, qui si deve usare più il cervello che le gambe, qui non si scherza. E così pedalata dopo pedalata, duna dopo duna, giorno dopo giorno, ti attraverso.
Mio fratello è a fianco a me, con le stesse paure e la stessa determinazione. Ci hai sfinito e poi ci hai rigenerato.
Grazie Sahara perché nel tempo in cui tutti corrono ci hai insegnato la calma.

Comunisti, europeisti, sovranisti, antivaccinisti: chi ci prova per la prima volta

Il punto sulla raccolta firme delle liste che non hanno già rappresentanti in consiglio: servono almeno 500 persone in provincia pronte a sottoscrivere simbolo e candidati

Chi non ha già un gruppo consiliare insediato o un consigliere, per presentarsi alle elezioni regionali del 26 gennaio deve riuscire a raccogliere le firme in almeno cinque province. Il numero, rispetto al passato, è stato dimezzato e oggi per il territorio ravennate sono richieste 500 firme valide. Sono diversi i simboli impegnati in questa operazione con la scadenza ultima comune del 24 dicembre.

Partito Comunista LogoTra questi c’è l’unica falce e martello che comparirà sulla scheda, il Partito Comunista (Pc) di Marco Rizzo. A Ravenna la federazione si sta strutturando e la raccolta quindi non è cosa semplice ma al mercato non mancano i banchetti, ci spiega Canzio Visentin, capolista nella circoscrizione ravennate nonché rappresentante legale e tesoriere del partito a livello nazionale. Un partito comunista, dunque, che si distingue dalle altre forze radicali di sinistra per «l’assoluta e totale negazione di qualsiasi mediazione con il Pd, responsabile di un massacro nei confronti dei diritti dei lavoratori, anche pubblici». Precariato, sistema dei subappalti, sanità tra i temi formi di questo partito che alle ultime Europee in provincia di Ravenna riuscì a ottenere l’1,3 percento. A prescindere dalle elezioni, la raccolta firme, spiega ancora Visentin «è un momento per noi irrinunciabile per radicare il partito sul territorio». Oltre a lui, i candidati ravennati sono Tito Gambi (dalla giovanile dl partito) e Arianna Ballotta.

Potere Al PopoloSempre a sinistra, se L’Altra Emilia Romagna (supportata da Pci e Prc e sempre alternativi al Pd) non ha bisogno di raccogliere firme in quanto già presente in consiglio regionale, Potere al Popolo (Pap) ha già raggiunto l’obiettivo su Ravenna. «Siamo a 640 firme e abbiamo deciso di fermarci» racconta Gabriele Abrotini che sarà capolista (gli altri candidati sono Andrea Casadio, Roberto Gentilini e Lorenza Milesi), e che, all’obiezione del voto utile e del rischio di favorire la destra con la propria presenza spiega: «Noi in realtà vogliamo proprio andare a cercare l’elettorato operaio che è passato alla Lega, che ha perso rappresentanza a sinistra. Chi vota noi non voterebbe Pd per nessuna ragione al mondo». Pd e Lega dunque sono la stessa cosa? «No, ma non sono nemmeno troppo differenti nelle politiche di precarizzazione del lavoro e di liberismo economico».

Movimento 3vUn’altra lista che ha già superato le 600 firme e ha chiuso la raccolta è quella civica del Movimento 3V – Vaccini Vogliamo Verità, che chiede l’abolizione dell’obbligo vaccinale . Un segnale importante, da tutto il territorio. «Abbiamo fatto le raccolte in modo capillare nei comuni e qualche banchetto a Faenza, ma l’adesione è stata piuttosto uniforme. Abbiamo riscontrato un interesse diffuso» ci spiega la faentina Elena Fabbri, capolista a Ravenna (gli altri candidati sono Fabio Servidei, Ugo D’Alberto e Maria Luisa Biolcati Rinaldi). Il Movimento 3 V si autodefinisce un «partito di popolo costituito da cittadini con spirito civico».

FsiChi invece è ancora impegnato è un altro simbolo alla prima contesa da queste parti, il Fsi – Fronte Sovranista Italiano che corre anch’esso da solo. «Siamo un partito – ci raccontano – nato nel 2016, dopo un’intensa attività divulgativa e formativa. Ci stiamo presentando alle elezioni regionali e intendiamo partecipare alle prossime politiche». L’obiettivo dichiarato è quello di «realizzare il programma economico previsto dalla nostra Costituzione e oggi vietato dall’adesione all’Unione Europea». E parlano di «natura antidemocratica» e «irriformabilità» della Ue. È possibile sottoscrivere per la presentazione della lista recandosi in orario d’ufficio in qualsiasi sede dei Comuni della provincia di Ravenna, incluse le sedi del decentramento, o a un banchetto. Capolista è Alessandro Bucci, Eva Germani, Matteo Rossini e Barbara Monti.

VoltPer un partito antieuropeista, ce ne sono altri che hanno invece l’europeismo nel Dna, che stanno raccogliendo firme e che, a differenze delle liste precedenti, sono in coalizione con il Pd e quindi non devono affrontare l’ostacolo del 3 percento alle elezioni. Volt, che già aveva tentato l’impresa alle europee, sta concludendo la raccolta firme «Speriamo di superare la soglia il 14 dicembre, quando avremo un banchetto dalle 10 alle 12 in piazza Einaudi. Molte ne abbiamo raccolte anche sabato 7 dicembre alla manifestazione per Bonaccini. All’inizio ci chiedevano tutti “chi siete”, ma le persone sono attirate dal nome e dal simbolo» ci dice Erbin Berisha. Ma che ci fa un partito transnazionale a un’elezione amministrativa? «Volt ha l’obiettivo di presentarsi a tutti i livelli, per questo eravamo a Novi Ligure e ci presentiamo alle Regionali. Le elezioni di Faenza? Stiamo valutando, sarebbe interessante». I candidati sono Emanuela Serri, Francesco Vuocolo e Luca Conficconi.

Più Europa BonacciniEuropeista fin dal nome è la lista +Europa che, sulla scia anche dell’esperienza alle Europee, si presenta questa volta con dentro due simboli storici che potrebbero fare la differenza, almeno da queste parti, il Psi e soprattutto il Pri. A coordinare la lista è Nevio Salimbeni che non sarà però candidato e che annuncia anche la nascita di un comitato di +Europa in provincia di Ravenna dopo le elezioni. «È un’operazione che vuole mettere insieme forze dalla forte identità europeista, laica liberale, una lista liberal-democratica sul modello europeo». L’accordo con Bonaccini è arrivato tardi anche perché non sarebbe stato accettabile per +Europa alcun accordo con i «populisti grillini». E Calenda? «Siamo su posizioni vicine, ma hanno fatto la scelta di non presentare il simbolo. In futuro chissà, l’obiettivo di +Europa è anche quello di contenitore, perché se quest’area che esiste e oggi è tanto frammentata non trova un collante rischia di non contare poi a sufficienza». Intanto, di sicuro a Ravenna la lista conta anche sui numeri importanti dei repubblicani e sull’attrattività del simbolo dell’edera.

Verdi (politica).svgSempre nella coalizione di Bonaccini correranno, un po’ a sorpresa, anche i Verdi grazie a un accordo stretto di recente. Come le altre liste alleate, potranno sicuramente contare sull’aiuto del partito principale, ma le firme vanno raccolte. Il capolista per la circoscrizione di Ravenna, che sta seguendo anche questo passaggio, è un volto noto sia del mondo ambientalista sia del mondo legato alla pedagogia più innovativa e sperimentale: Roberto Papetti, autore di libri per ragazzi, per trent’anni a capo del centro La Lucertola, educatore ambientale. «Ho accettato di metterci la faccia perché sono convinto che stiamo vivendo la seconda ondata ecologica in Italia e voglio solo aiutare i movimenti ecologisti, ho solo una ragione leale». Papetti peraltro non nasconde i malumori nel mondo ambientalista dopo le ultime vicende del territorio (valle della Canna in primis), ma resto convinto che sia bene provarci. Con lui sono candidati Linda Maggiori, Dino Tartagni e Fernanda Useri.

Naturalmente le firme sono da raccogliere anche per le liste dei due presidenti, ma per loro problemi davvero non ce ne possono essere, potendo appunto contare sul sostegno dei colleghi di coalizione forse più che tutte le altre.

Possono invece presentarsi senza raccogliere firme le altre liste che parteciperanno alla corsa: il Movimento 5Stelle, nella coalizione del centrosinistra il Pd e Coraggiosa, nel centrodestra Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia. In tutto ci saranno infatti sedici liste per otto candidati alla presidenza.

Romagna faentina, ogni due giorni nel 2019 sequestrata un’auto senza assicurazione

Nell’anno che si avvia a conclusione i vigili urbani hanno fermato 158 veicoli senza copertura: 5 punti in patente e sanzioni da 868 euro se la polizza è scaduta da oltre 30 giorni

Image.497301991926L’ultima è stata una Kia Picanto che per sfuggire al controllo ha ingaggiato un inseguimento a tutta velocità per le strade di Faenza, imboccando vie contromano e tagliando incroci e semafori. Nel 2019 la polizia locale dei sei comuni dell’Unione della Romagna faentina ha fermato e sequestrato 158 veicoli sorpresi a circolare senza assicurazione. Alla patente del trasgressore sono decurtati 5 punti ed è prevista una sanzione di 868 euro se la polizza è scaduta da oltre 30 giorni.

«Sulle strade italiane – fanno sapere dal corpo dei vigili urbani – circolano ogni giorno, oltre un milione di veicoli pirata fuorilegge, privi sia di assicurazione che di revisione. Centinaia di migliaia di auto e moto sono quelle che circolano ogni anno anche nella nostra provincia. Si tratta di moto, auto, pullman e camion che, in caso d’incidente, non avranno una polizza assicurativa per poter risarcire le vittime (per queste resta la tortuosa strada del fondo di garanzia dello Stato, ndr)».

Per tutelare gli altri utenti della strada la polizia locale della Romagna Faentina ha messo in campo una serie di controlli mirati al fine di fermare il maggior numero possibile di questi veicoli: «Per individuarli si siamo avvalsi anche di  sistemi, sia mobili che fissi, che permettono il controllo da remoto della validità della copertura assicurativa e della revisione. Il sistema avverte la pattuglia se il veicolo che transita davanti a loro non risulta assicurato, dando così la possibilità agli operatori di fermarlo immediatamente per la verifica».

Ravenna, torna la fiera del disco. Dove si può andare anche con i propri cd usati…

Alta Fedeltà 1024x555
Una scena del film “Alta Fedeltà”, uno dei più celebri sulla passione per i dischi

Nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 dicembre si terrà la terza edizione della Fiera del Disco di Ravenna, organizzata da Zamusica in collaborazione con la Confartigianato della provincia di Ravenna e realizzata con il patrocinio del Comune di Ravenna.

Saranno presenti numerosi espositori da tutta Italia a proporre i propri vinili e compact disc, ma anche dvd, t-shirt, giradischi e memorabilia musicale in genere.

Ogni visitatore potrà inoltre portare i propri vinili o i propri compact disc da scambiare, vendere, o anche semplicemente per farli valutare dagli espositori stessi.

L’evento si svolgerà presso le Artificerie Almagià in Via Dell’Almagià, 2 a Ravenna, con orario continuato per entrambi i giorni dalle ore 10 alle 19.

Ingresso 3 euro.

Ravenna, il 15 dicembre la prima festa di Natale di via della Lirica

Tra artisti di strada, musica dal vivo e caramelle per i bambini. Anche con finalità benefiche

Babbo Natale Lirica
In via della Lirica arriverà anche Babbo Natale in carrozza…

«Un quartiere vivo, pieno di attività fiorenti, che vogliono fare un regalo alla città e ai tanti ravennati che le frequentano ogni giorno». A parlare sono gli organizzatori della prima festa di via della Lirica, a cui parteciperanno tutte le 25 attività della zona, divenuta in questi ultimi anni una delle più dinamiche di Ravenna, tra bar, ristoranti, negozi, botteghe artigiane, banche, assicurazioni.

L’appuntamento è per domenica 15 dicembre, dalle 11 alle 16, per una festa di Natale, dicono sempre gli organizzatori, che mostrerà ancor di più il lato umano delle attività coinvolte. A partire dalle finalità benefiche, con una parte degli incassi che saranno devoluti allo Ior e all’associazione onlus La Ruota Magica.

In programma musica dal vivo, spettacoli itineranti di artisti di strada, pensati per i più piccoli (come quello del celebre Clown Billo) ma non solo, letture, laboratori e naturalmente l’arrivo di Babbo Natale, con tanto di slitta, a cui i più piccoli potranno consegnare anche le loro letterine. E poi ancora street food, palloncini, caramelle, accanto a sorprese da scoprire direttamente il 15 dicembre tra le varie attività coinvolte.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi