Sorpreso da un autotrasportatore, gli agenti hanno trovato anche un coltello di 25 centimetri in auto. In tribunale condannato a quattro mesi
Un 34enne è stato arrestato perché sorpreso a fare da “palo” ad un complice. In via Romea Nord un autotrasportatore ha sorpreso una persona mentre cercava di rubare carburante dal serbatoio di un camion. Il ladro è riuscito a fuggire ma il camionista è riuscito a bloccare il complice che stava aspettando in auto, con la funzione di palo.
La polizia lo ha preso in consegna e identificato: si tratta di un 34enne romeno senza fissa dimora in Italia. L’uomo, non nuovo a questo tipo di reati, è stato arrestato per tentato furto aggravato in concorso e porto di armi od oggetti atti ad offendere in quanto a bordo del veicolo nella sua disponibilità, sul sedile del passeggero, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato un coltello della lunghezza complessiva di 25 centimetri. In tribunale è stato condannato a quattro mesi e cento euro di multa.
Era responsabile comunale della Confederazione degli artigiani. Dopo 17 anni torna all’ente di via Antico Squero
Mario Petrosino sarà il nuovo direttore operativo di Autorità portuale. È lui stesso ad annunciarlo con un post su Facebook in cui dopo 17 anni prende congedo dalla Cna di Ravenna. «Da giovedì – scrive – prenderò servizio presso l’Autorità di Sistema Portuale dove già avevo lavorato dal 1997 al 2002. In questi giorni sto salutando tantissimi colleghi e imprenditori con cui ho condiviso anni impegnativi e complicati, ma anche bei momenti e soddisfazioni. Non potendo farlo personalmente con tutti, utilizzo Facebook per salutare e ringraziare ancora una volta tutte le persone che ho conosciuto durante questi anni, che hanno creduto nelle mie capacità, e che mi hanno permesso di crescere sotto il profilo umano e professionale».
Petrosino, 49enne, ha vinto il concorso che ha tenuto l’ente di via Antico Squero e nella serata di oggi, mercoledì 15 gennaio, deciderà il suo successore. Attualmente era responsabile comunale dell’associazione. «Non tocca a me esprimere giudizi sul lavoro svolto, ma credo di poter affermare, con serenità, di averlo portato avanti con serietà e responsabilità (e tanto sacrificio). Da domani si apre un nuovo capitolo che scriverò con altrettanto impegno, trasparenza e umiltà».
Studiava alla scuola alberghiera di Cesenatico, dove aiutava già il padre nelle cucine dell’hotel Astor. Stava svolgendo uno stage al Touring di Milano Marittima
Lorenzo Forte nelle cucine dell’hotel Astor
Stava svolgendo uno stage al ristorante Touring di Milano Marittima il 17enne morto nel primo pomeriggio di ieri (14 gennaio) vicino a Lido di Savio, finito nello scolo Cupa con la minicar che utilizzava per i suoi spostamenti. Con tutta probabilità stava tornando a casa (abitava a Savio di Cervia) dopo aver preso servizio al ristorante.
Diventare uno chef era il sogno della giovane vittima dell’ennesimo incidente stradale, Lorenzo Forte (nato il 19 agosto del 2002), studente alla scuola alberghiera e di ristorazione di Cesenatico.
A Cesenatico il padre gestisce un albergo, l’hotel Astor, nelle cui cucine Lorenzo dava già una mano in maniera occasionale.
Anche la madre – scrive il Carlino Ravenna – lavora nel settore: è titolare del camping Romagna a Milano Marittima.
L’impianto sarà inaugurato alla presenza del senatore Vasco Errani il 19 gennaio. Presenti anche l’assessore Gianandrea Baroncini e il candidato Luca Ortolani
Articolo Uno ha eliminato la plastica dalla sua sezione di partito a Marina di Ravenna e installato un pannello solare. «Articolo Uno è una forza politica nuova, ambientalista e di sinistra che ha nel proprio programma fondamentale l’obiettivo della riconversione ecologica dello sviluppo e della società». Il partito, che ha costituito insieme ad altre forze di sinistra la Lista Coraggiosa che corre alle elezioni, ha deciso di dare «alcuni segnali concreti, coerenti e simbolici nella sezione di Articolo Uno alla Casa del Popolo di Marina di Ravenna».
Nel 2019 «abbiamo fatto la scelta di dotarci delle attrezzature e delle stoviglie necessarie per rendere le attività e le feste della nostra sezione plastic-free, eliminando totalmente l’uso di bottiglie o stoviglie di plastica usa e getta. Da qualche settimana la nostra Sezione è diventata anche solare»
Il 19 gennaio del 2020 «alle ore 12,15 inauguriamo presso la Casa del Popolo di Marina di Ravenna un piccolo impianto fotovoltaico, idoneo a compensare i nostri consumi energetici, acquistato e installato grazie all’attività e all’impegno di iscritti e simpatizzanti di Articolo Uno di Marina di Ravenna e di tutta la provincia di Ravenna».
All’inaugurazione, che sarà coordinata da Pierangelo Orselli, segretario della sezione di Articolo Uno di Marina di Ravenna, saranno presenti e interverranno sul tema delle politiche per la salvaguardia del clima e per l’ ambiente: Vasco Errani, senatore di Articolo Uno-Leu, Martina Draghi, responsabile nazionale Ambiente di Articolo Uno, Gianandrea Baroncini assessore all’Ambiente del Comune di Ravenna, Luca Ortolani Candidato della Lista Coraggiosa per le elezioni regionali dell’Emilia-Romagna
Le due associazioni partono da presupposti diversi ma ritengono entrambe inutile la misura che limita il traffico visti i valori sballati dell’aria
Tra i primi fattori dell’inquinamento dell’aria c’è il traffico veicolare
Il secondo blocco delle auto in due giorni causa opposte reazioni. Da una parte Legambiente chiede provvedimenti più severi rispetto a quelle che ritiene «misure tampone» che hanno «un impatto minimo sulla qualità dell’aria e la salute dei cittadini». Dall’altra il Codacons ritiene le misure inammissibili e suggerisce di fare ricorso contro le eventuali multe.
Legambiente fa notare che dall’inizio del 2020 «sono stati più i giorni i cui l’aria è stata irrespirabile rispetto a quelli in cui le polveri sottili sono rimaste, anche se di poco, entro i limiti di legge – come fa notare Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente A. Cederna – i dati Arpae di questi giorni parlano di un problema per la salute dei cittadini che riguarda praticamente l’intera Regione. Come si può pensare quindi di risolverlo limitando il traffico in poche strade?». Rambelli si riferisce in particolare a Lugo ma il blocco è esteso anche a Ravenna ea Faenza.
«Siamo di fronte ad un problema che riguarda oramai da tempo l’intera pianura padana. Non è realistico pensare di risolverlo con qualche misura tampone, estremamente limitata nella portata e nell’estensione. La mobilitazione dei ragazzi dei “Fridays for Future” ci dice che l’attuale modello di sviluppo non è più sostenibile e dobbiamo cambiarlo rapidamente. A Lugo invece nelle ultime settimane è stata addirittura avviata una raccolta firme contro la pista ciclabile di via Emaldi perché elimina qualche decina di parcheggi, togliendo un po’ di posto alle auto in centro». Secondo Legambiente non ci si può più fermare ai buoni propositi, ma “è necessario adoperarsi davvero contro un modello di mobilità non più sostenibile e investire in trasporto pubblico, itinerari ciclopedonali protetti e più verde nei centri abitati. Molte città europee in questi anni hanno introdotto misure per togliere spazio alle auto con ZTL, zone 30 e zone pedonali con effetti positivi per tutta la collettività. È tempo di introdurre queste misure in maniera strutturale anche nella “Bassa Romagna”, invece di provvedimenti “spot” che non risolvono il problema».
Dall’altra parte della barricata c’è il Codacons che, però, giunge alle stesse conclusioni: « Qualsiasi limitazione della circolazione stradale è illegittima se non accompagnata da misure per garantire i diritti degli automobilisti coinvolti». L’associazione dei consumatori si dice «a favore di provvedimenti per migliorare la qualità dell’aria e tutelare la salute dei cittadini, ma le misure devono essere preventive e rispettose dei diritti degli utenti. I limiti alla circolazione veicolare, adottati quando oramai i valori di inquinamento sono già alle stelle, hanno come unico effetto quello di danneggiare i proprietari di automobili coinvolte nelle limitazioni, soprattutto se non sono accompagnati da ordinanze che prevedano la gratuità dei trasporti pubblici locali o indennizzi per i soggetti lesi».
Per tale motivo il Codacons ha pubblicato sul proprio sito i moduli attraverso i quali gli automobilisti «possono impugnare le contravvenzioni ricevute, qualora non intendano rispettare i divieti, o chiedere indennizzi per i danni subiti, nei casi in cui siano stati impossibilitati a spostarsi come conseguenza delle limitazioni alla circolazione».
Il giovane ha perso il controllo del mezzo finendo nel fosso lungo via Baldini. A estrarlo sono stati gli agenti della polizia locale ma per lui non c’era più nulla da fare
Tragedia nel pomeriggio di oggi, 14 gennaio, poco prima delle 15 a Lido di Savio: un 17enne residente a Savio, Lorenzo Forte, è stato trovato senza vita a bordo di una minicar che stava guidando e con cui è finito nel canale Cupa che costeggia via Baldini. Non è ancora chiaro se il decesso sia avvenuto per annegamento, per l’urto o per un malore improvviso mentre era al volante. Il ragazzo, uscendo da una rotonda nei pressi dell’ex Stork ha perso il controllo del mezzo mentre stava imboccando via Baldini, provenendo da via Marina e probabilmente diretto a casa. Secondo l’ipotesi della polizia locale di Cervia, intervenuta per i rilievi, la minicar è prima finita sullo spartitraffico e poi sull’erba, finendo ribaltata nel canale Cupa.
La polizia locale di Cervia ha estratto il suo corpo dall’abitacolo già privo di vita: sono stati i vigili urbani infatti i primi a intervenire sul posto dopo la segnalazione di un automobilista di passaggio che ha visto la vettura ribaltata in acqua. Il 118 è stato avvisato immediatamente ed è intervenuto insieme ai pompieri, compresa una squadra di sommozzatori per accertarsi che non ci fossero altre persone a bordo, ma è stato solo possibile constatare il decesso.
Sono stati i vigili urbani a comunicare la notizia al padre dell’adolescente che si trovava a casa: quando lo ha saputo, l’uomo si è sentito male ed è stato soccorso dal personale del 118.
Colazione nella Città del Sale poi con il Popolo della Famiglia al teatrino del Vecchio Mercato per presentare varie iniziative
Lucia Borgonzoni sarà a Cervia domani, mercoledì 15 gennaio, alle 9.30 alle Officine del Sale, accompagnata da Jacopo Morrone, parlamentare e segretario della Lega Romagna. Borgonzoni, candidata a presidente della Regione per il centrodestra incontrerà gli elettori cervesi. Più tardi – alle 11.15 – la candidata sarà invece a Castel Bolognese al teatrino del Vecchio Mercato (Via Natale Rondanini, 19) dove insieme al coordinatore nazionale Alta Italia del Popolo della Famiglia, Mirko De Carli, presenterà il “Pacchetto Famiglia Emilia-Romagna”. Previsti anche interventi di saluti di imprenditori e operatori del territorio che promuovono e condividono l’iniziativa, oltre naturalmente ai candidati della lista de “Il Popolo della Famiglia – Cambiamo! Insieme per l’Emilia-Romagna”. A seguire ci sarà pranzo al Ristorante Kiwi e visita all’azienda Dalpane Vivai Summerfruit e Wellness Fruit.
Federconsumatori chiede un incontro «urgente» ai ministri per tutelare i diritti delle famiglie
La vicenda del fallimento della Shernon Holding, il gruppo maltese che aveva acquistato i negozi con marchio “Mercatone Uno”, sembra ormai conclusa nel modo peggiore per i clienti: il curatore del fallimento, infatti, ha comunicato il mese scorso che i mobili acquistati e pagati non saranno consegnati ai clienti. Circa 20.000 quelli in Italia (tra cui anche clienti del punto vendita di Russi) che ancora aspettavano la consegna di cucine, camere da letto e mobili acquistati da Mercatone Uno, per un totale di circa quattro milioni di euro.
Le domande di restituzione dei beni mobili in custodia del curatore, presentate anche con l’assistenza della Federconsumatori di Ravenna, non sono state prese in considerazione. Il curatore ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione a sciogliere tutti i contratti, vendendo i mobili presenti nei magazzini a blocchi, probabilmente per somme assai inferiori al prezzo.
Ai clienti è semplicemente riconosciuto il diritto di presentare la domanda di insinuazione nel passivo, come creditori, con scarsissime speranze di ottenere qualcosa.
«Considerando la gravità dei fatti – si legge in una nota della Cgil – la Federconsumatori ha chiesto un incontro urgente al ministro dell’Economia Gualtieri e al ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli per discutere degli strumenti idonei ad affrontare la situazione e a tutelare i diritti delle famiglie. L’incontro non è stato ancora concesso. Riteniamo gravissimo che si sia consentito alla Shernon Holding di effettuare le operazioni di vendita pur essendo pienamente consapevole dell’effettiva impossibilità di rispettare gli obblighi contrattuali, mettendo in atto una vera e propria azione truffaldina a danno degli utenti».
Modera l’incontro il candidato ravennate Pietro Vandini
Pietro Vandini e Federico Pizzarotti
Quali sono gli impatti delle decisioni regionali sulle amministrazioni locali? Ne parlano due importanti sindaci dell’Emilia-Romagna: quello di Parma Federico Pizzarotti e il “padrone di casa” Michele de Pascale, che daranno le loro visioni, confrontandosi come controparte “civica” e “partitica”.
Entrambi sostengono Stefano Bonaccini, candidato presidente del centrosinistra alle Regionali del 26 gennaio.
Modera l’incontro Pietro Vandini, candidato consigliere della circoscrizione provinciale di Ravenna nella lista a sostegno di Bonaccini.
L’appuntamento è per domenica 19 gennaio, ore 18, al piano superiore del Mercato Coperto di Ravenna.
L’Ausl Romagna fa il punto sull’aumento della vigilanza nella delicata zona portuale. Nel 2016 gli interventi erano stati 53, nel 2019 oltre cento
Una veduta aerea della darsena San Vitale del canale Candiano (foto Sapir)
L’Ausl Romagna ha raddoppiato i controlli al porto di Ravenna, riscontrando irregolarità nel 15% dei casi. Il dato è emerso in mattinata durante una conferenza stampa in cui si è fatto il bilancio dei progetti attivati dall’unità operativa Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro. Si tratta di un progetto – scrive l’Ausl – che «coniuga i doverosi controlli ad un’attività informativa e formativa per gli operatori e le aziende, mirato ad intervenire anche in termini preventivi rispetto al fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali». Sul tema sono intervenuti il direttore sanitario dell’Ausl Romagna Stefano Busetti, il direttore del dipartimento di Sanità pubblica Raffaella Angelini, il direttore dell’unità operata “Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro” di Ravenna Gianpiero Mancini.
Come illustrato da Mancini, in virtù del progetto attuato al porto che ha visto anche la realizzazione di una apposita sede del servizio in zona, grazie ad una convenzione con Autorità Portuale, l’attività di prevenzione svolta nell’area portuale di Ravenna negli ultimi tre anni si è progressivamente sviluppata. Nato nel 2017 dal «presupposto secondo il quale l’Ausl ha la necessità e il vincolo di mantenere gli stessi elevati standard di vigilanza e controllo in tutti i settori produttivi a rischio (edilizia, agricoltura e altro) ma, allo stesso tempo, deve affrontare le complesse problematiche e le situazioni rischiose peculiari del settore portuale che sono presenti unicamente in modo significativo, nell’ambito dell’Area Vasta, nel territorio ravennate. La realizzazione deI progetto ha prevesto l’aumento delle risorse dedicate (2 tecnici della prevenzione e 1 ingegnere) oltre al riorientamento delle risorse già presenti verso i nuovi obiettivi».
Gli interventi di vigilanza sulla sicurezza del lavoro nel porto di Ravenna sono raddoppiati nel triennio passando da 53 interventi nel 2016, anno precedente l’attivazione del progetto a 86 nel 2017 ad oltre 100 nel 2018 e 2019, il 15 per cento dei quali ha consentito di individuare criticità. Anche le modalità di vigilanza sono state modificate adottando, accanto alla vigilanza tradizionale, anche la cosiddetta modalità con “ronda” ossia la perlustrazione nello stesso giorno di più terminal portuali, «determinando la percezione di una presenza più continuativa del Servizio e consentendo un frequente scambio tecnico professionale con le figure della prevenzione».
L’esperienza – aggiunge l’Ausl – ha favorito la definizione di un sistema di monitoraggio delle misure di prevenzione e protezione adottate dalle imprese dell’area portuale, «strumento adottato per assicurare equità e trasparenza dell’azione di controllo ma anche al fine di operare alcune valutazioni di efficacia in termini di tenuta delle misure di prevenzione adottate (e fatte adottare) da parte delle imprese». L’attività di vigilanza può da qualche mese avvalersi di una sede distaccata a Marina di Ravenna, messa a disposizione dall’Autorità Portuale, migliorando così la prossimità degli operatori rispetto alle aree produttive, utile in determinate situazioni di controllo o di scambio informativo.
Inoltre è stata sviluppata l’informazione e l’assistenza a favore delle imprese portuali, in collaborazione con altri enti della Pubblica Amministrazione. «L’attività riguarda tutte le figure coinvolte nella prevenzione, in particolare i datori di lavoro, i responsabili dei servizi di prevenzione e protezione e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, con le quali sono state discusse e condivise linee di indirizzo su temi di interesse prioritario con l’obiettivo di sviluppare all’interno delle aziende una maggiore capacità di valutare i rischi e individuare soluzioni efficaci». Tra le iniziative messe in campo anche alcune che riguardano la formazione e la comunicazione e nel prossimo biennio, l’istituzione di un master universitario in salute e sicurezza nel lavoro portuale. «L’esperienza e le competenze maturate negli anni, nonché il sistema di tipo integrato nel quale si svolgono le attività di prevenzione nel porto di Ravenna, hanno indotto a proporre l’istituzione di questo Master, il cui avvio, a Ravenna, è previsto con l’inizio dell’anno accademico 2020-2021 e vedrà come docenti sia accademici dell’Università di Bologna sia professionisti della nostra Azienda e del territorio. Il Master, della durata di un anno, si rivolge a tutti i professionisti e agli operatori che, in Romagna ma anche altrove, si occupano o intendono occuparsi di tutela della salute del lavoro portuale».
Per quanto riguarda i fattori di rischio riscontrati, riguardano questioni correlate alla viabilità, alla presenza di carichi sospesi, alla caduta dall’alto, alla predisposizione delle misure di emergenza e all’adeguatezza dei mezzi e attrezzature messe a disposizione dei lavoratori, intesi sia come salubrità degli ambienti al fine di mantenere lo stato di salute (cabine di lavoro, cabine comando e altro) che come prevenzione degli infortuni da contatti accidentali (assenza carter protettivi organi in movimento e altro).
«Un’attenta analisi degli interventi eseguiti, delle prescrizioni impartite e dalle risultanze ottenute nel periodo intercorso 2016-2019, hanno reso possibile l’attivazione di modelli organizzativi innovativi in grado di coniugare l’appropriatezza della attività ispettiva con l’efficienza degli interventi eseguiti attraverso l’esecuzione di interventi mirati su rischi specifici».
Questo tipo di attività – ha spiegato il dottor Busetti – «che talvolta rischia di passare ‘inosservata’ a fronte di quella ospedaliera o della medicina territoriale che hanno maggiore notorietà, è però a sua volta molto importante. E da questa consapevolezza si è partiti per questo importante progetto che coniuga controllo e prevenzione». Due aspetti importanti evidenziati anche dalla dottoressa Angelini, la quale ne ha aggiunto un terzo non meno rilevante: «Con questo progetto – ha detto – stiamo facendo scuola in Italia: il dottor Mancini e la sua squadra sono stati chiamati a relazionarlo al più importante congresso della medicina del lavoro nelle città portuali che si svolge tutti gli anni a Trieste».
Nicola Zingaretti e Dario Franceschini saranno entrambi a Ravenna in occasione delle ultime tappe prima del voto regionale del 26 gennaio
Il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, sarà all’Almagià sabato 18 gennaio alle 20.30. Accanto a lui sul palco Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, e il presidente della Regione e candidato alla riconferma Stefano Bonaccini. Sempre quel giorno, alle 10.30, alla Sala Strocchi di Ravenna (Via Maggiore 71) sui progetti per la cultura e il turismo a Ravenna, con il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e l’assessore regionale al turismo e candidato consigliere in Regione Andrea Corsini. Insieme a loro anche il segretario provinciale del Pd Alessandro Barattoni e il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale.
Domenica 19 gennaio alle 17.30 sempre alla Sala Strocchi ci sarà un incontro sulle proposte a sostegno delle donne con i candidati consiglieri Pd Andrea Corsini e Mirella Dalfiume, coordinatrice delle Donne democratiche; seguirà “Mettiti comodo”, divertente recital sul vissuto femminile.
Protesta contro la pista ciclabile di via Emaldi. «Questi gesti non fanno altro che creare e alimentare un clima di tensione e astio»
Davide Ranalli
Sacchi di carbone davanti alla scuola per criticare l’intervento di realizzazione della pista ciclabile di via Emaldi. Sono stati lasciati questa notte davanti all’Istituto San Giuseppe di Lugo. Sul tema interviene il sindaco Davide Ranalli: «Fare il Sindaco porta con sé onori ed oneri e uno di questi è prendersi la responsabilità delle scelte che si fanno. Scelte che, giustamente, possono essere oggetto di critica e confronto».
Secondo Ranalli, «questa notte è successo qualcosa che non ha nulla a che vedere con la disapprovazione civile ed educata. Qualche persona, che vigliaccamente si è nascosta in maniera anonima dietro al nome di un sedicente movimento, ha scaricato dei sacchi di carbone davanti agli ingressi dell’Istituto San Giuseppe, intralciando il lavoro del personale scolastico, e ha appeso varie lettere che criticavano l’intervento di realizzazione della pista ciclabile di via Emaldi. Questi gesti non fanno altro che creare e alimentare un clima di tensione e astio che non appartiene alla comunità lughese e che i cittadini stessi di Lugo non meritano».
Secondo quanto ricostruito dalla stessa amministrazione questa mattina sono stati trovati dei sacchi di carboni con vari fogli da un gruppo anonimo. Sui fogli erano riportate scritte contro il Comune in merito all’intervento relativo alla pista ciclabile. Questo gesto, tra l’altro, si aggiunge a quello accaduto il 23 dicembre quando è stato intralciato e rallentato l’avanzamento dei lavori.