domenica
14 Settembre 2025

Salvini torna in provincia di Ravenna per le Regionali: tappe a Faenza e Lugo

Il leader della Lega fra gli stand della Nott de’ Bisò. Nella città di Baracca invece cena e colazione con gli imprenditori

Salvini Ravenna 4Faenza e Lugo sono le tappe ravennati del tour di Matteo Salvini in Romagna in occasione dell’Epifania. Il segretario nazionale della Lega torna quindi in provincia di Ravenna – dove era stato nel capoluogo il 5 dicembre a inaugurare la sede del Carroccio – per la campagna elettorale a sostegno di Lucia Borgonzoni, candidata alla presidenza dell’Emilia-Romagna (si vota il 26 gennaio).

Il programma prevede verso le 16 il passaggio a Faenza: l’ex ministro farà visita agli stand della “Nott de’ Bisò” in piazza e poi una passeggiata nei Rioni con saluti ai negozianti di corso Mazzini e corso Saffi. Dopo un passaggio a Modigliana, Salvini è atteso in serata a Lugo per la cena al ristorante Rosa dei Venti. Il leghista resterà a Lugo questa notte da dove ripartirà domani mattina dopo aver preso un caffè con alcuni imprenditori locali alle 9 al hotel Ala d’Oro.

A proposito del passaggio tra gli stand della Nott de’ Bisò, sono nate alcune polemiche. Andrea Liverani, consigliere regionale uscente della Lega e candidato, commenta così: «Sconcerta leggere le affermazioni allarmate di cittadini che vedono nella presenza di un politico in città in concomitanza di un evento locale, una provocazione o, peggio, un attentato alla democrazia ma, come è noto, il pensiero malizioso o malevolo è espressione di coloro che lo esprimono. Sicuramente né Salvini né i suoi accompagnatori si permetteranno e, mai lo hanno pensato, di violare le norme di sicurezza della festa. Ci chiediamo, senza alcun spirito polemico, se domani Bonaccini o altri politici di sinistra fossero stati in visita a Faenza sarebbe stata a loro dedicata tale attenzione. Senza dimenticare che anno scorso venne, senza clamore, l’allora segretario del Pd, Maurizio Martina e noi della Lega non ci siamo permessi alcuna critica e nessun attacco alla sinistra e quantomeno ai Rioni che sono apartitici e apolitici».

Carabinieri, un anno di attività: 73 arresti e 600 denunce

La Compagnia ha competenza su sette comuni per un totale di 450 kmq. Controllate 28mila persone

carabinieri lugoNell’anno appena concluso nei sette comuni principali della Bassa Romagna l’attività dei carabinieri ha determinato l’arresto di 73 persone e la denuncia in stato di libertà di altre 600 tra le quali 48 per guida in stato d’ebbrezza e due per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. È il bilancio dell’attività 2019 dei carabinieri della compagnia di Lugo, la cui competenza si estende sui comuni di Lugo, Sant’Agata sul Santerno, Massa Lombarda, Fusignano, Conselice, Cotignola e Bagnacavallo per circa 450 chilometri quadrati. Nel dettaglio durante i servizi preventivi sono state identificate 28.840 e controllati 18.517 veicoli.

I numerosi servizi eseguiti su strada dedicati al contrasto del consumo di sostanze stupefacenti, specie fra i più giovani, hanno permesso, inoltre, di segnalare all’Autorità Amministrativa, per i successivi provvedimenti di competenza, 50 persone residenti nella provincia, quali assuntori di sostanze stupefacenti. Tale attività ha consentito, nel suo complesso, di sottrarre al consumo e sottoporre a sequestro 400 grammi di marijuana, 180 di hashish e 150 di cocaina. I controlli effettuati consentivano, inoltre, di ritirare 50 patenti di guida.

Degna di nota anche l’attività svolta nel recupero della refurtiva, che ha visto anche in questo settore il particolare impegno del personale del Nucleo Operativo e Radiomobile, tra i casi più significativi il rinvenimento e restituzione ai legittimi proprietari di una fiammante Alfa Romeo Stelvio nonché di due furgoni rubati carichi di materiale professionale per officina abbandonati dai malviventi a bordo strada poichè intercettati dalle gazzelle dell’Arma.

Ripristino area Lotras, M5s: «Servono controlli per ridurre i rischi ambientali»

I candidati alle Regionali hanno incontrato gli attivisti locali: la sede dell’azienda interessata da un incendio devastante, ora sono in corso le procedure di bonifica

Incendio Lotras 2«Per il ripristino dell’area della Lotras di Faenza, interessata da un devastante incendio lo scorso agosto, c’è bisogno che le realtà politiche comunali e regionali siano più presenti e cerchino di creare un piano di controlli più importante per ridurre al minimo i rischi». Lo affermano i candidati ravennati del Movimento 5 Stelle per le Regionali, Giancarlo Schiano e Igor Gallonetto. I due hanno incontrato di recente gli attivisti locali storici.

Alla Lotras sono stati investiti già due milioni di euro di cui uno dato dalla Regione Emilia- Romagna per sopperire alle spese delle azioni di bonifica già effettuate. «Si stima inoltre che circa 4,5 milioni di euro saranno disposti per il completo risanamento della zona».

I grillini si chiedono «quanto l’amministrazione locale e regionale vigili sulla questione ambientale, che in questo caso particolare, influisce anche su centinaia di posti di lavoro in bilico, e su un’azienda che ha subito un danno incalcolabile». Alla Lotras di Faenza lavorano 40 persone, che diventano un centinaio nei periodi ad alta intensità di lavoro.

Il Movimento 5 stelle porta avanti da anni la questione ambientale nel faentino: «Storiche sono le questioni a partire delle infiltrazioni inquinanti in zona ex Cisa, alla ex Sariaf (attuale sede della polizia di Stato) che viene frequentemente evacuata a causa delle esalazioni nocive, passando alla zona ex cava Zannona (zona di Modigliana) dove sono stoccati i rifiuti speciali, residui dell’incendio di qualche anno fa, concludendo con le frequenti segnalazioni per emissioni odorigene dovute ai 4 inceneritori presenti in zona».

Corsini (Pd): «È tempo per avere l’unità di trapianti di midollo osseo a Ravenna»

L’assessore regionale al Turismo e candidato al consiglio regionale per il Pd calcola che serva 1,3 milioni di euro e le risorse potrebbero essere già pronte

Ospedale Di Ravenna«Sono maturi i tempi per la realizzazione all’ospedale di Ravenna dell’ Unità Operativa per il Trapianto di Midollo Osseo Allogenico da Donatore». Ha dichiarato l’assessore regionale Andrea Corsini, con delega al Turismo, candidato Pd alle elezioni del 26 gennaio 2020. Il cervese ex assessore comunale a Ravenna ha aggiunto che «oggi da Bologna a Pesaro in nessun ospedale viene effettuato questo trapianto, nonostante la Tabella Balduzzi del Ministero della Salute preveda la presenza di una Unità di Ematologia completa ogni milione di abitanti e solo la Romagna ha 1,2 milioni di residenti».

Per Corsini il Santa Maria delle Croci è pressoché pronto, con qualche minimo aggiustamento: «Risorse già disponibili fra cui 250mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, 150mila euro da parte della Sezione ravennate dell’Ail ( Associazione Italiana contro le Leucemie) e la restante cifra per arrivare al budget necessario di 900mila euro, stanziato dall’Ausl Romagna».

Inaugurazione Pala Bubani, Forza Italia: «Prima delle elezioni, che coincidenza…»

Dopo due anni di cantiere è pronta la ristrutturazione del palazzetto e i candidati Ancarani e Mazzoni temono uno spot elettorale per Bonaccini a spese dei contribuenti

Alberto Ancarani
Alberto Ancarani

«L’inaugurazione della ristrutturazione del Pala Bubani di Faenza poteva essere fatta dopo le elezioni regionali del 26 gennaio per evitare uno spot elettorale a favore dell’amministrazione regionale uscente a spese dei contribuenti». È il commento di Alberto Ancarani e Daniela Mazzoni, candidati in provincia di Ravenna per Forza Italia al consiglio dell’Emilia-Romagna.

I due azzurri sottolineano che l’iniziativa, in programma alle 18.30 di oggi 4 gennaio dopo due anni di cantiere, «è giuridicamente lecita perché sul volantino non ci sono nomi di titolari di cariche politiche» e inoltre «si tratta di una ristrutturazione di cui lo sport faentino aveva assolutamente bisogno e dal nostro punto di vista ogni miglioramento in quella direzione è benemerito». Ma Ancarani e Mazzoni non ci stanno a far finta di niente: «Viviamo nel mondo reale e non in quello delle favole, è del tutto evidente che sarà solo l’occasione per fare campagna elettorale».

L’intervento di ristrutturazione costato 800mila euro è stato finanziato per metà con un contributo della Regione: «Sul volantino di presentazione spicca, oltre al logo della regione, la sottolineatura del contributo da essa erogato con il finanziamento del Credito Sportivo».

La Lega propone alla giunta di creare un cimitero per gli animali

Il Carroccio indica l’esperienza di Lugo come esempio e chiede al sindaco di individuare un terreno pubblico per le sepolture

CaneLa Lega propone alla maggioranza in consiglio comunale a Cervia la creazione di un cimitero per animali ispirato al “Parco Beato” di Lugo (ne parlammo in questo articolo). La proposta, presentata con una interrogazione al sindaco, è quelli di individuare un terreno pubblico anche nel forese o raccogliere le eventuali donazioni da privati.

«Riceviamo spesso segnalazioni di cittadini cervesi e non che, dopo la scomparsa dei loro animali d’affezione lamentano l’impossibilità di potergli dare una degna sepoltura in un luogo adeguato poiché, coloro che non hanno la possibilità di possedere un giardino, si trovavano obbligati a smaltire il proprio animale deceduto con le procedure previste, perdendone per sempre le tracce».

Nelle campagne di Zagonara di Lugo di Romagna esiste già, da vari anni, un prato immerso con tanto di siepi e alberi secolari denominato “Il Parco Beato” che sostanzialmente risulta essere il primo cimitero per animali d’affezione realizzato in Emilia-Romagna ove, al suo interno, possono trovare spazio circa settemila tombe di animali domestici di tutti i tipi. «In particolare il parco sopra citato è stato realizzato su una superficie di un ettaro ospitante oltre tremila piante e soprattutto, la cosa che ci ha colpito maggiormente, è che codesta area fu concepita come un classico parco inglese perfettamente attrezzato per ospitare le salme dei soli animali d’affezione».

Vegetali in regalo a chi porta mozziconi: raccolti 40 kg di “cicche” in due mesi

Iniziativa di un’azienda agricola, hanno partecipato 104 persone. E un artista del riuso ha ritirato alcuni degli scarti per le sue opere d’arte. Il progetto continua

Matteo Zini Con Domenico ErraniUn’azienda agricola di Bagnacavallo ha voluto incentivare i cittadini a raccogliere mozziconi di sigarette in cambio di vegetali e in due mesi sono stati raccolti 40 kg di “cicche” abbandonate nell’ambiente. È il bilancio della prima fase dell’iniziativa “5 kg di frutta e verdura per un pugno di mozziconi” lanciato nel mese di novembre da “La Valle delle Albicocche” in collaborazione con l’associazione Cambiavento di Imola. In totale hanno partecipato 104 persone dalla provincia di Firenze a quella di Rovigo, da Bologna a Ravenna fino a Ferrara e Rimini.

E ora l’azienda racconta alcune storie di quei cittadini ambientalisti. Claudio Vecchi e il fedele cane Willy Wonka hanno pulito San Giovanni in Persiceto consegnando 7,5 kg di mozziconi ricevendo in cambio 108 kg di prodotti che, attraverso due strutture di volontariato, sono stati donati a famiglie del luogo in difficoltà. Alcuni non hanno voluto nulla in cambio mentre tanti hanno detto che continueranno la raccolta.

«Questa proposta nata quasi per gioco – fanno sapere dall’azienda – ci ha portati a scoprire un mondo. Ricordiamo il giovane artista modenese, Matteo Zini, che produce opere partendo da materiale di scarto. Matteo ha ritirato quasi 15 kg di mozziconi per le sue opere, un bell’esempio di circolarità e riciclo dello scarto.
Poco dopo Matteo abbiamo conosciuto Oreste Marmo di Torino. Nel capoluogo piemontese lui e altri stanno raccogliendo mozziconi con il progetto “Adotta un posacenere per riciclare mozziconi”. Oreste e la sua azienda, Tetra, hanno seminato posacenere per Torino».

Gli agricoltori bagnacavallesi stanno avviando un progetto di riciclo dei mozziconi di sigarette. «Nelle prossime settimane effettueremo la prova di carbonizzazione idrotermale per la quale utilizzeremo i restanti kg di mozziconi e quelli che continuerete a portarci, perchè la raccolta continua, proprio in previsione di questa seconda fase, per tutto il mese di gennaio. Per i 5 kg di frutta e verdura chiediamo un po’ più di mozziconi, almeno mezzochilo».

Per aderire alla campagna scrivete a info@lavalledellealbicocche.it. Una volta raggiunto il peso dei mozziconi lo comunicate e la consegna con conseguente ritiro dei 5 kg di prodotti potrà avvenire il lunedì e giovedì a Imola, dalle 17.30 alle 18.30, nella sede dell’associazione Primola, in via Lippi 2/C a Imola. Oppure tutti i giorni (previo accordo telefonico) direttamente in azienda in via Granaroli 8 a Bagnacavallo (RA). Per ulteriori informazioni tel. 334.1308514 – www.lavalledellealbicocche.it

La Befana porta la lotteria Advs: in palio una Ford, ricavato pro donazione sangue

Il 6 gennaio in piazza San Francesco animazione per i bambini e l’estrazione dei biglietti vincenti

Lotteriabefana2018 AdvsCome ogni anno il Villaggio di Natale della Advs di Ravenna, una delle associazioni che riunisce donatori di sangue, si conclude con l’estrazione dei numeri fortunati della Lotteria della Befana 2020 in palio una Ford Fiesta. Il ricavato dei biglietti e di tutte le offerte saranno utilizzati per la promozione della donazione. Estrazione alle 16.30 del giorno dell’Epifania in piazza San Francesco (ticket in vendita fino alle 16).

Questi i premi: 1) Ford Fiesta bianca a benzina. 2) Buono spesa 700 euro agenzia viaggi Millepiedi. 3) Buono spesa 300 euro Mediaworld. 4-5-6) Buono spesa 200 euro Conad. 7) Buono spesa 200 euro autofficina Casadio. 8) Buono soggiorno 2 notti per 2 persone a Roma. 9-10) Buono palestra 3 mesi Open day Sporting Club. 11-12) Smartbox “incantevole evasione”. 13-14-15-16) Prosciutto nostrano.

Durante tutto il pomeriggio di lunedì  6 gennaio, in piazza San Francesco, saranno presenti anche le Befane che distribuiranno le caramelle a tutti i bambini e in più pop corn, zucchero filato, dolci, thè caldo, vin brulè, musica e tanti palloncini colorati per i più piccoli.

A Montaletto il 2020 inizia con il porta a porta integrale: 106 utenze coinvolte

Dal 7 gennaio la raccolta rifiuti sarà fatta a domicilio per ogni tipologia di scarto

PAP 2Per 62 imprese e 44 famiglie cervesi il 2020 si aprirà con  la modifica delle modalità di raccolta rifiuti con una maggiore attenzione richiesta da Hera per la differenziata. Le 106 utenze coinvolte nella zona artigianale-industriale di Montaletto, dove dal 7 gennaio sarà introdotto il porta a porta integrale: raccolta a domicilio di tutte le tipologie di rifiuti.

Le utenze coinvolte sono state contattate da metà dicembre in poi da tutor incaricati e formati da Hera che hanno consegnato alle famiglie  il materiale informativo e il kit per il porta a porta, mentre alle attività sono stati consegnati i contenitori più idonei alla raccolta definiti assieme ai titolati durante il sopralluogo di censimento, in base alle caratteristiche di ogni singola azienda.

Nel caso in cui non sia stato possibile fare la consegna a domicilio, si può ritirare il kit alla stazione ecologica (centro di raccolta) sulla statale Adriatica (loc. Bassona), aperta il lunedì-mercoledì-venerdì dalle 11.30 alle 17.30 e il martedì-giovedì-sabato dalle 8.30 alle 14.30, o in quella di via Traversa (loc. Pisignano), aperta il lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 14.30e il sabato dalle 11.30 alle 17.30. Inoltre, sempre nei centri di raccolta, le famiglie possono ritirare gratuitamente la compostiera, per ridurre i rifiuti prodotti. La compostiera consente di trasformare il rifiuto organico in terriccio per migliorare la fertilità del terreno che si può quindi riutilizzare a Km0. L’utilizzo della compostiera o di una concimaia inoltre da diritto a sconti significativi sulla bolletta TARI (per il 2019 5 euro o 10 euro rispettivamente per abitante/anno).

La modifica del sistema rientra nella strategia per aumentare le percentuali di differenziata in provincia. Va ricordato infatti che alla fine del 2018 era arrivata al 55,9 percento con un aumento dell’1,1 percento rispetto all’anno precedente. Un risultato però ben al di sotto della media regionale del 68 percento e che infatti lasciava Ravenna all’ultimo posto per differenziata tra le nove province dell’Emilia-Romagna. E ancora più distante da quel 73 percento fissato come obiettivo per il 2020 dal Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr) che invece è già stato raggiunto da tre province (Ferrara, Parma, Reggio Emilia). Anche il forese del comune di Ravenna è stato coinvolto da una riorganizzazione partita a maggio 2019 che ha già mostrato i suoi frutti: la raccolta differenziata è passata dal 46 percento all’82 in sei mesi.

Per eventuali richieste di chiarimenti sull’avvio dei nuovi servizi è possibile contattare il numero verde dedicato 800.862.328 o scrivere alla mail dedicata: differenziatacervia2021@gruppohera.it. Per informazioni e segnalazioni sono inoltre disponibili l’apposita sezione del sito www.gruppohera.it e l’app di Hera Il Rifiutologo, scaricabile gratuitamente per iPhone/iPad e Android su www.ilrifiutologo.it.

LpRa: «Quattro incidenti da quando è stato riaperto Ponte Assi, serve sicurezza»

Alvaro Ancisi ha chiesto che siano presi provvedimenti relativi ad una diminuzione del tasso di incidentalità della zona

Dal 4 novembre, quando è stato riaperto sulla Ravegnana il Ponte Assi, si sono registrati, all’incrocio con via Falconieri, quattro incidenti in 20 giorni, di cui uno con feriti. Lo dice Alvaro Ancisi, di LpRa. «Da qui l’esposto in data 23 novembre alle autorità comunali, l’ennesimo in una decina d’anni, trasmesso da chi, vivendo in quei pressi e dovendo attraversare più volte al giorno quel tratto stradale, rischia di essere investito dalle auto private e anche dai mezzi pubblici, sfreccianti a velocità molto superiore al limite imposto dei 50 km/h. Ennesime anche le richieste, mai ascoltate: controlli intensi e severi sul rispetto del codice stradale; messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale gravemente pericoloso».

Ancisi ne ha parlato con il comandante della polizia municipale, Andrea Giacomini, «ricevendone condivisione sulla necessità di fronteggiare adeguatamente questa situazione». Questo quanto chiesto dal comandante alla polizia Municipale al capo infrastrutture civili:  “La via Ravegnana, come noto, è una strada statale (SS67 Tosco Romagnola) che attraversa il centro abitato di Ravenna, zona Sud/est, costituendo importante arteria di collegamento fra il centro città e la periferia, ivi compreso il collegamento alla SS16 Adriatica. La viabile è pertanto interessata da un flusso di traffico veicolare intenso, sia negli orari consueti, considerati di punta, sia nelle ore pomeridiane/serali, allorquando si realizza un continuo flusso di utenti diretti alle strutture sportive e ricreative ubicate via Falconieri (campo di atletica, piscina comunale, palestra di scherma ed altro). Ciò posto, ai fini della sicurezza dei pedoni, pregasi voler valutare, nella porzione di strada compresa fra la via Falconieri ed il viale Galileo Galilei, l’installazione di un dispositivo cosiddetto ‘attraversamento pedonale di sicurezza’ (sistema per la segnalazione ed illuminazione dei passaggi pedonali che prevede l’illuminazione dei pedoni con contrasto positivo ed un elevato illuminamento verticale) analogamente a quanto già sperimentato in altri tratti della rete viaria del Comune di Ravenna”.

Si tratta ora – sottolinea Ancisi – «di passare all’azione con urgenza. Chiedo pertanto al sindaco se intende disporre affinché l’Area infrastrutture civili dia seguito immediato all’installazione, nel tratto di strada in questione, dell’ “attraversamento pedonale di sicurezza” richiesto dal comandante della Polizia municipale, senza tuttavia escludere che si attivino sul posto programmi o interventi atti a rilevare e a sanzionare il superamento del limite di velocità da parte dei veicoli in corsa sfrenata».

Pescava vongole in zona portuale, multato un pescatore non professionale

Maximulta in arrivo: tra i mille e i tremila euro. I mitili, ancora vivi, ributtati in mare

Guardia Costiera2Nella tarda serata di ieri, 2 gennaio, un cittadino ha segnalato alla sala operativa della guardia costiera attività di pesca illecita nei pressi del canale portuale della Baiona, a Porto Corsini. Prontamente è stata inviata via terra a perlustrare l’area genericamente indicata una radiomobile della Guardia Costiera nonché via mare la dipendente motovedetta CP847, al fine di individuare il possibile trasgressore stante le condizioni di ridotta visibilità notturna.

Così grazie all’attività congiunta mare-terra è stato sorpreso in flagranza, ancora in prossimità della riva, un pescatore non professionale, il quale aveva appena iniziato l’attività illecita di raccolta in tempi e zone vietati dalla normativa nazionale. La Guardia Costiera ha così proceduto alla immediata contestazione di un verbale di sanzione amministrativa pecuniaria che comporta il pagamento di una somma da mille a tremila euro nonché al sequestro di diversi chilogrammi delle notorie vongole, poi subito buttate in mare in quanto ancora vive e vitali.

 

Furto all’Esp: arrestate due persone, madre e figlio

Hanno nascosto merce sotto due casse d’acqua, tentando di uscire senza pagare. Sorpresi dalla vigilanza

PoliziaLa polizia ha indagato in stato di libertà due cittadini romeni., rispettivamente madre e figlio di 41 e 24 anni, per il reato di furto aggravato. Qualche giorno fa una Volante della Questura è intervenuta presso il supermercato di via Bussato a Ravenna, per la segnalazione di un furto.

Al loro arrivo i poliziotti hanno raccolto le dichiarazioni dell’addetta alla sicurezza del predetto esercizio commerciale, la quale ha raccontato loro che poco prima, mentre si trovava all’interno della stanza ove sono installati i monitor di videosorveglianza del negozio, aveva notato due persone che maneggiavano della merce con fare sospetto. La vigilante ha atteso i due oltre le casse ove ha proceduto al controllo dello scontrino di acquisto.

Infatti, sotto le confezioni dell’acqua contenute nel carrello l’addetta alla sicurezza ha rinvenuto della merce che non risultava pagata. Per quanto sopra, madre e figlio sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato in concorso.

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