lunedì
07 Luglio 2025

Dall’energia pulita alla sharing economy: ecco le start-up che entrano in CoLaboRa

Quattro le nuove realtà che dal 2 settembre entrano nell’incubatore in Darsena per un anno

19 08 02 StartupcoLABoRA 1DpA Nautical Wind Turbine, Touripp, Togovan e Airitage sono i quattro progetti d’impresa selezionati tra quelli pervenuti da tutta Italia e che dal 2 settembre avranno accesso agli spazi e ai servizi dell’ incubatore coLABoRa.
I quattro progetti che, dopo l’anno di incubazione, potranno diventare vere e proprie imprese, hanno partecipato al bando startup coLABoRA 2019 del Comune di Ravenna e sono stati selezionati da un Comitato scientifico a seguito della Startup School organizzata dalla Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem). L’iniziativa è resa possibile anche grazie ai contribuiti messi a disposizione da Eni nel quadro degli accordi di collaborazione con il Comune di Ravenna.

All’ evento finale, che si è tenuto a fine luglio e che ha selezionato le idee progettuali ritenute migliori, hanno partecipato tra gli altri Massimo Cameliani, assessore allo Sviluppo economico del Comune, Barbara Naldini della Camera di Commercio, Cecilia Mezzano della Feem.

Le idee d’impresa sono state valutate sulla base del lavoro svolto durante la StartUp School e secondo diversi criteri coerenti con il bando: dalla motivazione alla capacità espositiva, dalle potenzialità di successo dell’idea alle capacità del team di lavoro.

“E’ sempre una bella soddisfazione – ha affermato l’assessore Cameliani – conoscere e sostenere i progetti di giovani che grazie al nostro bando hanno l’opportunità di diventare imprenditori e realizzare le proprie idee, sempre originali e innovative, in grado di competere con le innumerevoli sfide che il mondo economico e produttivo pone oggi a chi vuole fare impresa. Auguriamo alle idee selezionate, tutte molto interessanti, di diventare imprese di successo utili alla crescita del territorio”.

Le prime quattro idee d’impresa classificate sono impegnate in diversi settori all’avanguardia: dpA Nautical Wind Turbine, propone un nuovo strumento capace di generare energia pulita quando non è possibile collegarsi a una rete; Touripp, prevede un portale di comparazione per la scelta del miglior viaggio organizzato; Togovan, predispone un progetto di sharing economy e marketing territoriale che mette in relazione gli appassionati di van e gli amanti del viaggiare slow;  Airitage, mette in campo un insieme di servizi rapidi e personalizzabili per la conservazione dei beni artistici privati.

Il Comitato scientifico era composto da Barbara Naldini, responsabile del Servizio Affari generali e promozione della Camera di Commercio, da Luca Mazzara, docente di economia aziendale e presidente del Campus di Forlì, da Alessandro Martinini, Capo Area Sviluppo Economico, Turismo e Sport del Comune di Ravenna.

Aggredisce e minaccia due ausiliarie del traffico per una multa

A Milano Marittima un uomo ha brandito anche un tubo di ferro contro le due donne e un ragazzo andato in loro soccorso. Denunciato

MultaUn 61enne originario di Reggio Calabria e residente a Cesena è stato denunciato per i reati di minacce aggravate e porto di armi o oggetti atti ad offendere. Nella serata di venerdì una Volante del Posto di Polizia di Cervia è intervenuta nel parcheggio di viale II Giugno, su richiesta al Numero Unico di Emergenza pervenuta da due ausiliare del traffico, dipendenti della ditta Azimut, che riferivano di essere vittime di un’aggressione.

Le due donne, subito dopo aver staccato una multa per un’autovettura parcheggiata negli stalli e priva di qualsiasi autorizzazione al parcheggio, erano state avvicinate da un uomo che, dopo essersi qualificato per il titolare di un ristorante della zona, ha strappato loro dalle mani la multa appena stampata e le ha spintonate, mettendo loro le mani sul petto e rivolgendo loro delle frasi offensive. In loro difesa è intervenuto un ragazzo a cui l’aggressore ha sferrato un pungo al volto. Dopodiché si è avvicinato all’auto e dal bagagliaio ha prelevato un tubo in ferro che ha brandito contro le due ausiliarie e il ragazzo.

Alla polizia giunta sul posto le due donne hanno indicato l’uomo, presente all’interno di un vicino ristorante, che è stato identificato e condotto negli uffici del Posto di Polizia di Cervia. Qui è stato denunciato, a piede libero, alla Procura della Repubblica di Ravenna per i reati di minacce aggravate e porto di armi o oggetti atti ad offendere.

Il sindaco: «Le ossa di Dante restano a Ravenna, troppe divisioni e difficoltà»

De Pascale chiude all’idea lanciata da Cristina Muti e recentemente ripresa da un articolo di La Repubblica che aveva dato origine anche a una raccolta firme

Dante Chioschi RavennaEra già iniziata una raccolta firme, dopo un articolo de La Repubblica, per evitare che le spoglie di Dante lasciassero Ravenna. Ora l’intervento del sindaco Michele de Pascale sembra mettere fino all’idea originariamente lanciata da Cristina Muti in occasione del 2021: riportare per un periodo le spoglie del Sommo Poeta nella sua amata Firenze che però lo aveva ingiustamente accusato ed esiliato.

“L’esilio di Dante dalla patria, la privazione dei beni, degli affetti, della incolumità e della dignità di intellettuale a servizio della città, è un fatto storico, una vergogna grandissima, ma non è compito nostro revocare il bando, perché l’esilio è già finito da tempo. Finito da quasi 160 anni, nel momento in cui nel 1860, sotto la bandiera tricolore del costituendo Regno d’Italia, la patria non fu più Firenze, ma divenne l’Italia e quindi anche Ravenna” scrive de Pascale. “Quell’Italia che trova la sua prima unità nella straordinaria lingua creata da Dante e donata a noi tutti che ancora oggi la parliamo, portando nella nostra quotidianità tantissima parte dell’elaborazione dantesca. L’esilio è finito nella straordinaria fortuna della sua opera e nel tributo delle edizioni, delle traduzioni e dei commenti e soprattutto nell’immenso patrimonio di arte e di pensiero che è stato generato nei secoli. Il bel paese ha l’onore e il dovere di fare memoria di Dante, ancor più in questi anni vicini all’anniversario del settimo centenario della morte nel 2021 e chi ha responsabilità politiche ha il dovere di ascoltare con rispetto il dibattito della società civile e i contributi degli studiosi e degli artisti, cogliendo da ogni proposta ciò che di positivo possa esserci. La suggestione della signora Cristina Mazzavillani Muti, che reca in sé la potenza di un forte gesto d’amore simbolico, l’emozione della creazione artistica, e un forte invito alla generosità, incontra peró problematiche etiche e giuridiche molto complesse e mi sembra crei forti divisioni. Con il triste e povero dibattito scaturito in questi giorni, rischiano infatti di apparire strumentali sia l’assunzione di una missione riparatrice, che le vicende storiche hanno già reso vana, sia, ancora peggio, la costruzione di spettacolarizzazioni mediatiche. Credo tuttavia che se ne possa e debba comunque ascoltare il senso profondo mettendosi in dialogo e cercando insieme altre occasioni di progettazione comune con una città meravigliosa come Firenze, per mettere in valore il patrimonio di ciascuno e farne bene comune per Dante”.

Insomma, le ossa di Dante, anche per questa volta, non lasceranno Ravenna e con Firenze si cercheranno altre sinergie e strategia per cerebrare il settecentenario della morte nel 2021.

Giammai spostare le spoglie di Dante Alighieri da Ravenna a Firenze

Lista per Ravenna ha lanciato una petizione online contro questa eventualità svelata da un articolo di “Repubblica”. Oltre 500 le firme raccolte per ora

Tomba Di Dante Ravenna

Riportare le spoglie mortali di Dante a Firenze? Non se ne parla nemmeno!
La contarietà a questa ipotesi, anche se si tratterebbe solo di un gesto simbolico, di una “esposizione” temporanea, in occasione delle celebrazioni del 700ensesimo centenario della morte nel 2021, ha addirittura suscitato a Ravenna una petizione online.

Primo firmatario di una fazione di contrari a questa eventualità Nicola Grandi, segretario del gruppo politico di opposizione Lista per Ravenna, che lancia un appello ai ravennati dopo la recente uscita di un articolo apparso sul quotidiano “La Repubblica” che racconta di una trattativa “riservata” fra il sindaco De Pascale e quello di Firenze Nardella per accordarsi sull’evento.
Dell’idea di una “ostesione” delle ossa del Poeta, che sono conservate nella tomba ravennate, ne aveva già abbozzato lo studioso ed editore Ivan Simoni, e recentemente ne aveva parlato la presidente del Ravenna Festival, Cristina Mazzavillani Muti, immaginandola per l’appunto come un gesto di riconciliazione fra le città di Firenze e Ravenna. Si potrebbe dire anche un’azione di marketing culturale e turistico dall’indubbia eco nazionale e internazionale.

Un gesto che in qualche modo era stato valutato positivamente anche dal sindaco di Ravenna, ma che sui media locali aveva già suscitato non poche perplessità se non vere e proprie contrarietà fra personalità culturali e cittadini. Insomma, un tema divisivo, ancora capace, settecento anni dopo la diatriba su chi debba custodire i resti mortali del padre della lingua italiana, di far discutere animatamente e spaccare la citta.

Dante Chioschi RavennaIl testo della petizione di Lista per Ravenna – che recita “Le ossa di Dante non si muovano da Ravenna dove Fiorenza l’ha gittato” e chiede formalmente “al sindaco di Ravenna di chiudere subito negativamente questa trattativa” – prende spunto da un servizio giornalistico di “Repubblica” che svelerebbe di «Trattative in corso per spostare i resti del sommo poeta da Ravenna… È un desiderio antico, che Firenze insegue da secoli: riportare i resti di Dante nella sua città, quella stessa che in vita lo aveva cacciato e condannato all’esilio. Pare che adesso ci stia riprovando. Sottotraccia, muovendo le “diplomazie” in vista del 2021… La notizia filtra da Palazzo Vecchio».

Sempre la petizione condivide, per suffragare la contrarietà alla presunta trattativa, anche un testo polemico del critico d’arte Tomaso Montanari: «“Quello ingrato popolo maligno/ che discese di Fiesole ab antico,/ e tiene ancor del monte e del macigno,/ ti si farà, per tuo ben far, nemico”: la profezia dell’esilio che l’ombra di Brunetto Latini fa calare su Dante nel XV canto dell’Inferno torna oggi vera, parola per parola. L’idea di riportare a Firenze, per un “evento” del 2021 (settecentesimo anniversario della morte del massimo poeta italiano), le spoglie dantesche che riposano a Ravenna qualifica i fiorentini di oggi per quello che sono: duri di cuore e di comprendonio come i sassi fiesolani da cui scesero a valle i nostri padri etruschi…».

Per chi volesse firmare la petizione, che mentre scriviamo ha raccolto 503 adesioni, si puo collegare online a questa pagina.

Alla Fattoria Guiccioli di Madriole si commemora la morte di Anita Garibaldi

Domenica 4 agosto la cerimonia in ricordo della trafila garibaldina, con incontri, video e uno spettacolo sulla vicenda

Anita Garibaldi
Anita Garibaldi

Domenica 4 agosto, alla Fattoria Guiccioli di Mandriole, si svolgonoo le tradizionali celebrazioni in ricordo della morte di Anita Garibaldi, occasione anche per commemorare il 170° anniversario della trafila garibaldina nel 1849.
L’evento, che avrà inizio alle 18, sarà introdotto dal vicesindaco Eugenio Fusignani e da Lorenzo Cottignoli, presidente della Federazione delle cooperative della provincia di Ravenna, che presenteranno un breve documentario di fotografie storiche legate alla lunga fuga da Roma verso Ravenna nell’estate del 1849. Il video è stato realizzato grazie alla collaborazione con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano di Roma.
Le celebrazioni proseguiranno, alle 18.30, con la presentazione di Fulvia Missiroli del libro Storia e mito di Anita Garibaldi, alla presenza dell’autrice Silvia Cavicchioli. Al tramonto, alle 19.30, sarà allestita una sobria cerimonia in ricordo della morte di Anita Garibaldi che vedrà coinvolti il gruppo storico dei garibaldini, coordinati da Pietro Compagni e la banda musicale Città di Ravenna.
In particolare quest’anno, che segna la dodicesima rassegna della Festa della Trafila Garibaldina, alle 21 sarà possibile assistere allo spettacolo Anita Donna dei Due Mondi interpretato da Lucia Vasini, accompagnata dalla fisarmonica di Luciano Titi. Dalle 20 verrà allestito uno stand gastronomico.

Apre il terzo supermarket Famila in città, 1.500 mq dove c’era una Coop

Investimento della società Arca di Cesena. Entro fine anno il taglio del nastro in via Aquileia a Ravenna con trenta occupati

Sacaffale SupermercatoNel panorama della grande distribuzione organizzata a Ravenna una delle prossime novità sarà l’apertura di un nuovo Famila. Dopo quelli già presenti nel capoluogo in via Faentina e in via Argirocastro, ne aprirà uno in via Aquileia negli spazi che fino a qualche mese fa erano marchiati Coop . L’investimento è portato avanti dalla società Arca di Cesena, realtà attiva nel settore da oltre 45 anni: l’azienda di Pievesestina oggi conta più di mille dipendenti, con un centinaio di supermercati tra Romagna e Marche, ed è presente dal 2005 nel Ravennate con i due Famila già ricordati e un Cash and Carry alle Bassette.

«Con Famila siamo presenti nella parte nord della città – ragiona Marcello Amaduzzi, responsabile marketing di Arca – e la chiusura di quel punto vendita Coop ci ha offerto la possibilità di ampliare la nostra rete in un punto della città non ancora presidiato. La dimensione di circa 1.500 mq era perfetta per il nuovo format di punti vendita che stiamo realizzando nell’ultimo periodo e abbiamo ritenuto conveniente prendere la posizione». L’obiettivo è arrivare all’apertura entro il 2019, dopo aver completato l’allestimento: «Sarà un intervento massiccio, anche all’esterno ci sarà un po’ di riqualificazione». Tra corsie e magazzino saranno impiegate circa trenta persone.

Senza entrare nel dettaglio dei numeri specifici, Amaduzzi ci spiega cosa c’è a monte di una decisione aziendale come l’apertura di nuovo punto vendita: «Ci appoggiamo a società di consulenza, facciamo analisi di geomarketing, si analizza il territorio partendo dai dati Istat per capire la popolazione e quanto fatturato si può sviluppare anche in base alla concorrenza già presente. Ravenna finora ci ha dato grandi soddisfazioni, siamo in crescita continua da quando abbiamo aperto».

Alla notizia di nuove aperture di supermercati consegue spesso la lamentela di chi ritiene che siano troppi. Amaduzzi non ha dubbi: «Mi rendo conto che sono di parte ma penso che sia un buon segno se in una fase di crisi ci sono aziende italiane del territorio che vanno bene. In più c’è un altro aspetto: più insegne e più supermercati vogliono dire più concorrenza quindi maggiori vantaggi per il consumatore. A Ravenna si sta prospettando una bella battaglia con nuovi ingressi: nei prossimi anni ci sarà una gara per misurarsi nel confronto e il consumatore non può che beneficiarne».

Ma cosa contraddistingue il nuovo format Famila? «Storicamente per noi ha grande importanza il reparto dei freschi e sarà così in maniera ancora più significativa. L’ortrofrutta è all’entrata, con prodotti da fornitori locali che proprio per le caratteristiche possono fornire solo due o tre punti vendita. E poi non mancherà la cucina interna per il banco gastronomia con cibi preparati e pronti solo da riscaldare».
Perché dall’osservatorio Arca è questa la tendenza sempre più marcata del consumatore: «Il cliente cerca sconti e prezzi vantaggiosi ma è disposto a spendere qualcosa in più per il prodotto pronto, sia per la qualità che per la comodità di chi sicuramente a fine giornata ha poco tempo per cucinare ai fornelli».

Lunga attesa per la Camera di Commercio: «Personale ridotto, assunzioni bloccate»

Parla il nuovo presidente Giorgio Guberti: «Per l’accorpamento con Ferrara attendiamo il responso della Corte costituzionale»

Giorgio GubertiSe volete metterla giù in termini da leguleio dovete ricorrere al latino prorogatio, se volete essere molto più prosaici basta dire che si va avanti senza sapere il proprio destino. È quanto sta vivendo la Camera di Commercio di Ravenna, ancora in attesa di sapere se dovrà accorparsi con quella di Ferrara. Intanto gli organi dirigenziali sono in carica da un anno oltre la scadenza del mandato quinquennale. E nei giorni scorsi Giorgio Guberti è stato nominato nuovo presidente dopo le dimissioni di Natalino Gigante.

Guberti, ha fatto sei anni da vice e ora è al vertice. Conosce bene la situazione che state vivendo. Riepiloghiamo…
«Siamo in attesa di una decisione della Corte costituzionale che deve pronunciarsi sulle novità arrivate dopo la legge Madia del 2015 che prevedeva la riforma delle Camere: quelle con meno di 75mila imprese iscritte (Ravenna ne ha 48mila, ndr) dovevano accorparsi per averne al massimo 60 in Italia dalle circa 105 che erano. In Emilia-Romagna questo doveva significare Ravenna-Ferrara e Parma-Reggio-Piacenza. Sei Camere in Italia hanno fatto ricorso al Tar e il Tar, ravvisando estremi di incostituzionalità della legge, si è rivolto alla Corte. In attesa del giudizio, la Regione ha sospeso gli accorpamenti».

Intanto non si è mosso nulla?
«Abbiamo incontrato il Mise per risolvere la situazione, è in corso un confronto con l’Unioncamere per vedere se c’è la possibilità della volontarietà degli accorpamenti o di alzare il numero massimo delle Camere in Italia. Già oggi siamo arrivati a circa 80 per volontarietà».

Che ricadute ha questa situazione?
«Non possiamo bandire alcun concorso per assunzioni: la pianta organica contava 71 dipendenti nel 2013 e oggi siamo a 56. Nonostante questo la Camera di Ravenna è perfettamente funzionante e di questo devo fare un plauso a tutti i funzionari che si adoperano per il risultato. E bisogna fare i conti con le riduzioni delle quote associative, la principale entrata: gradualmente dal 30 percento si è arrivati al 50 percento di riduzione».

Pur in questa situazione c’è stato modo di erogare negli ultimi sei anni 23,5 milioni di euro. Tra questi, 3 andranno per il nuovo palazzetto dello sport. È una destinazione corretta?
«Un intervento di quel tipo non va visto solo per l’aspetto sportivo ma piuttosto sotto il profilo culturale e congressuale: uno spazio di quel genere dovrà attrarre molte iniziative che portano persone e indotto a Ravenna, quindi nell’interesse delle imprese. Prima di decidere sono state sentite le associazioni di categoria e hanno risposto positivamente».

Nel suo discorso di insediamento ha sottolineato la necessità delle infrastrutture per il territorio. L’aeroporto di Forlì è una scelta vincente?
«Un aeroporto in più a 25 km da noi credo che male non possa fare, soprattutto per il turismo. Ma anche per collegamenti merci. E poi non c’è investimento del pubblico ma una cordata di privati».

Il problema forse è come percorrere quei 25 km…
«Ecco, questo è un tema cruciale. Nuovo tracciato o sistemazione dell’attuale non spetta alla Camera dirlo ma l’importante è che la situazione venga risolta e la strada venga aperta. Poi manca il collegamento con il nord. E abbiamo visto quanto pesi la E45 per il nostro territorio».

Divieto di avvicinamento alla vittima per un uomo indagato per violenza sessuale

Nell’ambiente lavorativo l’uomo era descritto come “persona dai modi volgari e prepotenti, soprattutto con le donne”

Violenza donneLa Polizia di Stato, in seguito alle indagini condotte dalla Squadra Mobile, nel pomeriggio dell’1 agosto ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa delle misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla parte offesa, emessa dal Gip del Tribunale di Ravenna il 31 luglio, nei confronti di un uomo bolognese indiziato del delitto di violenza sessuale.

Dalle indagini effettuate è emerso che l’uomo, a metà dello scorso giugno, ha costretto la vittima, a subire atti sessuali. Gli approfondimenti investigativi avviati a seguito della denuncia della giovane, consistiti in acquisizioni di chat whatsapp ed escussioni di testimonianze, hanno permesso agli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dalla procura della Repubblica di Ravenna, di raccogliere importanti elementi di riscontro circa il racconto della ragazza, nonché delineare il profilo dell’indagato, descritto nell’ambiente lavorativo come persona dai modi volgari e prepotenti, specialmente con le donne, e con problemi nel contenere la “smania di allungare le mani” che veniva attuata dall’uomo con il ricorso a viscidi abbracci e strusciamenti per palpeggiare la preda di turno.

Il provvedimento coercitivo prescrive all’indagato di mantenere dai luoghi indicati una distanza non inferiore ai 500 metri ed il divieto di comunicare con la vittima.

La polizia locale cerca un possibile testimone di un incidente mortale

Diffusa la foto di un uomo che potrebbe avere informazioni su quanto accaduto il 20 luglio in via Sant’Alberto

RicercatestimoneLa polizia locale ha diffuso ai mezzi di informazione la foto qui pubblicata in cerca di testimonianze. In particolare, si legge, cerca collaborazione per rintracciare la persona a bordo dello scooter che non indossa il caso perché “potrebbe fornire particolari importanti relativi all’incidente fra auto e moto avvenuto il 20 luglio alle 00,16 sulla via Sant’Alberto in corrispondenza dell’incrocio con la via Guiccioli, in cui ha perso la vita un motociclista”.
La vittima era un noto imprenditore di Cesena: Maurizio Borghetti di 62 anni. Qualora qualcuno fosse in grado di fornire informazioni in merito è pregato di contattare la Polizia Locale di Ravenna al numero delle urgenze 0544/219219.

Aumentano i posti letto per gli universitari, bando aperto fino al 28 agosto

La Fondazione Flaminia ha acquistato altri tre appartamenti per soddisfare le richieste di alloggio degli studenti

Università Studenti 2 2Aumentano i posti letto per studenti universitari messi a disposizione da Fondazione Flaminia per l’anno accademico 2019/2020: da 60 passano a 74.

Per far fronte all’aumento di richieste di alloggio, Fondazione Flaminia ha di recente acquisito 3 nuove unità immobiliari da destinare agli studenti portando a 13 gli appartamenti disponibili in via Nino Bixio, più i 4 in via Le Corbusier di proprietà del Comune di Ravenna.

Al tradizionale bando di assegnazione posti alloggio, a cui possono concorrere indistintamente tutti gli studenti iscritti ai corsi di laurea del Campus di Ravenna, dell’Accademia di Belle Arti e dell’Istituto superiore di Studi Musicale Verdi, è stato inoltre necessario aggiungere un secondo bando riservato esclusivamente agli studenti internazionali. L’utenza internazionale risulta infatti quella in maggiore difficoltà nel reperimento di posti letto e negli ultimi anni in forte crescita nel Campus di Ravenna.

Questo secondo bando si è chiuso a fine giugno con 33 domande pervenute per un totale di 14 posti disponibili ed è la conseguenza della rinnovata convenzione per la gestione del servizio abitativo tra Comune di Ravenna e Fondazione Flaminia approvata nel 2018 che riconosce l’importanza di potenziare la capacità di accoglienza degli studenti universitari.

Il bando alloggi destinato a tutti prevede invece l’assegnazione di 60 posti letto e resterà aperto fino al 28 agosto.

Le domande di partecipazione (su www.fondazioneflaminia.it) dovranno pervenire a Fondazione Flaminia, in via Baccarini 27, Ravenna, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30; il martedì e il giovedì dalle 14.30 alle 17.30 (tel. 0544 34345/fax 0544 35650).

Il prezzo della retta è, nel caso di via Nino Bixio, 250 euro mensili per la stanza singola e 210 per la stanza doppia più le spese; nel caso di via le Corbusier, 165 euro mensili per la stanza singola e 140 per la stanza doppia più le spese.

 

Dal Comune 92mila euro per gli impianti sportivi

Interventi al centro tennis di via Marani, all’ex ippodromo, a Fosso Ghiaia e a Savarna

IppodromoSu proposta dell’assessore ai Lavori pubblici e Sport Roberto Fagnani, la giunta ha approvato interventi straordinari negli impianti sportivi per oltre 92 mila euro.
Il primo intervento riguarda il centro tennis di via Marani dove verrà sistemato il muro di recinzione verso le aree private confinanti. I lavori ammontano a 43mila400 euro.
Il secondo intervento è relativo alla sistemazione dei terreni dei campi gioco ex ippodromo, delle recinzioni dei campi di calcio a Fosso Ghiaia e a Savarna e della gabbia di lancio del martello nel campo della scuola comunale di via Falconieri.
Le opere, il cui valore ammonta a 49mila290 euro, sono mirate a migliorare gli impianti dal punto di vista funzionale e della sicurezza.

La nuova presidente dell’Asp è Fabiola Gardelli

Nel cda anche Gianni Cortesi e Francesca Benini. Gardelli è stata capo di Gabinetto di Luca Coffari e assessore sempre a Cervia

Gardelli
Fabiola Gardelli

L’Assemblea dei Soci dell’Azienda di Servizi alla Persona “Asp Ravenna Cervia e Russi”, composta dai
Sindaci dei tre Comuni, ha nominato i componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione nelle persone di:
Gianni Cortesi, Fabiola Gardelli e Francesca Benini.
«Nella designazione – si legge in una nota inviata dall’Asp – i Sindaci hanno tenuto conto dei requisiti generali, professionali e morali nonché dei curriculum che evidenziano il possesso di competenze, professionalità ed esperienze specificatamente
attinenti all’incarico da ricoprire».
Nella seduta di insediamento, presieduta dal Presidente dell’Assemblea dei Soci, il Sindaco Michele de Pascale, il cda. ha condiviso le indicazioni formulate dal Presidente e ha nominato all’unanimità l’Avv. Fabiola Gardelli Presidente e Francesca Benini Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Asp.
«Anche a nome dei sindaci di Russi, Valentina Palli e di Cervia Massimo Medri – ha dichiarato il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, presidente dell’assemblea dei soci – auguro un buon lavoro alla neo presidente Fabiola Gardelli, alla vice presidente Francesca Benini e a tutti i componenti del nuovo Consiglio d’amministrazione di Asp. Sono certo che sapranno offrire con competenza e professionalità un contributo importante a servizio delle nostre comunità».
L’Avvocato Fabiola Gardelli, Capo di Gabinetto dell’ex Sindaco di Cervia Luca Coffari, aveva ricoperto il ruolo di Assessore alle Politiche socio- sanitarie del Comune di Cervia dal 2004 al 2014 e di Presidente del Distretto Sanitario di Ravenna, Cervia e Russi dal 2011 al 2014.

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