sabato
20 Settembre 2025

Intervento terminato, Ponte Assi riaprirà prima del previsto

Secondo l’amministrazione la circolazione potrà essere ripristinata entro il 4 novembre, una settimana prima di quanto scritto nel contratto di appalto

Ponte AssiÈ pressoché terminato l’intervento di ripristino tecnologico e risanamento strutturale del ponte Assi, iniziato il 4 marzo e che ha richiesto un investimento di 700mila euro, ed è programmata per domani, giovedì 24 ottobre, a partire dalle 10, l’esecuzione delle prove di carico finalizzate al rilascio del certificato di transitabilità del ponte. Si tratta di un passo importante per la viabilità cittadina, visto che il ponte è nevralgico per la circolazione nella zona di via Ravegnana tra Ravenna e Madonna dell’Albero.

Dopo l’elaborazione dei risultati della prova di carico e il rilascio del certificato di transitabilità, a firma del collaudatore statico, potrà avvenire la riapertura del ponte, presumibilmente secondo l’amministrazione entro il 4 novembre, nel pieno rispetto del limite contrattuale del 12 novembre. «Si è trattato – scrive il Comune –  di un intervento necessario per la messa in sicurezza del manufatto e quindi per l’incolumità pubblica, inserito in una programmata e già avviata attività di monitoraggio di tutti i ponti, che comprende prove di carico, manutenzioni e adeguamenti Il progetto ha comportato la realizzazione di interventi di ripristino tecnologico e risanamento strutturale dell’impalcato per ristabilire la funzionalità dello stesso e togliere le limitazioni di portata a 40 tonnellate. Si è proceduto poi al taglio dei cordoli continui che sorreggevano il guard-rail al fine di sostituire gli appoggi delle travi. A completamento dell’opera sono stati rifatti il sistema di raccolta e convogliamento delle acque meteoriche, la ripavimentazione stradale e sono stati sostituiti i guard-rail».

Due ravennati sono i portabandiera del gelato italiano in un festival in Sud Corea

Nella città di Gohueng un evento dedicato al frutto locale noto come Yuzu che sarà utilizzato per diverse pietanze

IMG 20191018 170924 262Due gelatieri ravennati rappresenteranno il gelato artigianale italiano in Sud Corea. A fine ottobre si terrà a Gohueng un festival dedicato alla promozione di un particolare frutto locale: lo Yuzu. Durante il festival diversi esponenti provenienti da tutta Europa utilizzeranno questo frutto per realizzare diverse pietanze e non poteva mancare uno dei prodotti per cui l’Italia è famosa nel mondo: il gelato. A rappresentare il gelato artigianale italiano sono stati chiamati, di ritorno dallo Sherbeth Festival di Catania, Giorgio Urso Calè e Diletta Renna titolari della gelateria Divino di via Mazzini che dovranno cimentarsi in questa nuova avventura.

Acquedotto, risanamento della vasca da 2 milioni di litri: Hera spende 215mila euro

Con questo intervento sale a 700mila euro il totale degli investimenti sostenuto dalla multiutility per la centrale idrica di via Fusconi che serve il centro cittadino dal 1929

Fusconi Torre Panoramica EstCon un investimento di circa 215mila euro, Hera ha concluso l’ultimo importante intervento di manutenzione alla centrale dell’acquedotto di via Fusconi a Ravenna: si tratta del risanamento della seconda vasca di accumulo a terra, con una capacità di due milioni di litri. L’intervento consiste nel ripristino del cemento deteriorato e nell’inserimento di un nuovo strato impermeabile; inoltre è stato risanato anche il tetto delle vasche, compresi i caratteristici sfiati.

Fusconi Torre Nuova VascaLa centrale idrica che dal 1929 alimenta la rete del centro città è caratterizzata dal caratteristico edificio a torre, costruito nel secondo decennio del ‘900. L’impianto ha potenzialità rilevanti: contiene serbatoi in grado di accumulare fino a 5 milioni di litri di acqua, di cui 2 milioni nella vasca di stoccaggio a terra oggetto di quest’ultimo intervento. Anche se l’aspetto esteriore è rimasto sempre uguale nel corso degli anni, sono stati vari gli interventi di miglioramento che Hera ha eseguito nel tempo. All’interno della struttura batte un cuore tecnologico: tutto è automatizzato e controllato a distanza 24 ore su 24 dalla centrale operativa di Telecontrollo della multiutility, mentre un tempo per farla funzionare era necessaria la presenza di un operatore sul posto.

Fusconi Torre Nuova Vasca Durante I LavoriCon quest’ultimo intervento alla vasca dell’acquedotto sale a oltre 700mila euro l’investimento effettuato da Hera negli ultimi cinque anni per potenziare la centrale di via Fusconi. I lavori, nello specifico, hanno riguardato: nel 2014 il risanamento della sala e del sistema di pompaggio con un investimento di 80mila euro; nel 2015 il rifacimento delle condotte di alimentazione delle vasche di stoccaggio a terra per 130mila euro; nel 2017 il risanamento della sezione interna dei sei serbatoi di accumulo situati nella parte alta della struttura, la manutenzione delle tubazioni che collegano i serbatoi alla rete idrica e l’aggiornamento della parte tecnologica che regola l’uscita dell’acqua in funzione ai consumi degli utenti per un totale di 100mila euro e nel 2018 il risanamento della prima vasca di accumulo a terra per oltre 170mila euro.

Hera è il secondo operatore in Italia per volumi di acqua erogata (303 milioni di metri cubi all’anno). L’azienda dispone da tempo di strutture impiantistiche, laboratori di analisi e sistemi di monitoraggio che operano quotidianamente per consentire a oltre 3,6 milioni di cittadini serviti di poter bere con assoluta tranquillità l’acqua del rubinetto di casa.

La Guardia di Finanza sequestra 1.250 articoli privi degli standard di sicurezza

Si tratta di articoli di bigiotteria e prodotti per l’estetica, nonché accessori di abbigliamento. Ora il titolare della rivendita sarà sanzionato

Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Ravenna ha volto un mirato controllo in materia di sicurezza dei prodotti, sequestrando circa 1.250 articoli privi degli standard minimi previsti dalla normativa a tutela dei consumatori. In particolare, i Finanzieri di Ravenna hanno sottoposto a controllo un’attività commerciale gestita da un imprenditore di origine bengalese, individuando tra gli scaffali prodotti di bigiotteria, per l’estetica nonché vari accessori di abbigliamento non conformi alle norme del Codice del Consumo in materia di sicurezza e, dunque, potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.

I prodotti sono stati sequestrati e ritirati dal mercato ed il responsabile dell’attività commerciale è stato segnalato alla Camera di Commercio per la definizione della sanzione amministrativa.

Il freddo e la neve protagonisti della mostra partecipativa «Ti racconto una cosa»

L’invito è quello di dare in prestito un oggetto e un pensiero a tema. L’allestimento sarà ai Magazzini del Sale

FreddoL’Ecomuseo del Sale e del Mare di Cervia sta organizzando l’annuale mostra partecipativa “Ti racconto una cosa…”, che nella sua nona edizione avrà come filo conduttore il freddo e la neve. Come per le edizioni precedenti dell’iniziativa, tutti sono invitati a partecipare in maniera attiva, per raccogliere emozioni e ricordi dell’intera comunità.

Come partecipare? L’invito dell’Ecomuseo è quello di dare in prestito alla mostra un oggetto che ricordi il freddo, la neve e l’inverno (una sciarpa particolare, il plaid preferito, la tazza della cioccolata calda o il libro indimenticabile che ha accompagnato i lunghi pomeriggi invernali, ecc). L’oggetto dovrà essere accompagnato da un racconto o un pensiero di qualche riga che spieghi il legame con l’oggetto, il tema della mostra e il territorio. Della mostra verrà prodotto un catalogo che sarà donato a tutti i partecipanti.

Gli oggetti possono essere consegnati all’Ufficio IAT, alla Torre San Michele, fino a domenica 10 novembre; saranno poi riconsegnati al termine della mostra. L’Ufficio IAT di Cervia è aperto tutti i giorni: dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 16.00, domenica e festivi dalle ore 11.00 alle 17.00. Per maggiori info: 0544/974400 (IAT Cervia), ecomuseocervia@comunecervia.it

Come ogni anno la mostra sarà allestita nella suggestiva cornice dei Magazzini del Sale in occasione delle festività natalizie, con inaugurazione sabato 7 dicembre, alle ore 18, dopo l’accensione del grande albero di Natale di piazza Garibaldi.

Da Vulcaflex premio in busta paga per chi ha fronteggiato l’emergenza incendio

Alcune giacenze erano conservate nel magazzino Lotras andato distrutto dalle fiamme. I lavoratori sono rientrati in anticipo per fronteggiare il problema

Incendio 2La Vulcaflex di Cotignola, leader nella produzione di pelli sintetiche per il mercato automobilistico e moda, ha riconosciuto un premio ai dipendenti che hanno contribuito a fronteggiare la distruzione delle giacenze dovute all’incendio del magazzino Lotras di Faenza, avvenuto nella notte del 9 agosto scorso. Un’emergenza che ha portato molti lavoratori a rientrare anticipatamente dal periodo di ferie.

«Dovrà passare qualche mese prima di un bilancio definitivo delle conseguenze dell’incendio – spiega il consigliere delegato dell’azienda, Roberto Bozzi – ma la capacità di reazione dimostrata, la compattezza e lo spirito di squadra sono stati sorprendenti, al punto che abbiamo ricevuto anche i complimenti di alcuni clienti»

L’azienda ha rimborsato nella busta paga di settembre le spese sostenute per il rientro a Cotignola e una cifra una tantum per ogni giornata di lavoro anticipata rispetto alla programmazione delle ferie. «Da un evento negativo siamo riusciti ad avere un risvolto positivo, cementando l’unità interna e consentendo all’azienda di accettare nuove sfide e consolidare la propria posizione di mercato – conclude Bozzi – è con orgoglio e rinnovata fiducia quindi che abbiamo stretto una nuova, importantissima partnership con Fca. Con questo team, nessun traguardo ci è precluso».

Aggredito il gestore del Baccara. «Vendetta per aver lasciato fuori un giovane»

Mattia Malpassi accerchiato e picchiato da una banda guidata da un ragazzo che il giorno stesso lo aveva accusato di razzismo

CarabinieriUno dei soci del Baccara di Lugo, Mattia Malpassi, è stato aggredito da una banda di ragazzi nella serata di Lugo, mentre era con alcuni amici in un ristorante in via Orsini. A ricostruire la vicenda sulla propria pagina Facebook è la stessa discoteca che spiega come uno dei loro titolari sia stato accerchiato da una banda di ragazzi, alcuni dei quali incappucciati, che lo ha aggredito.  A fermarli sono stati i dipendenti del ristorante insieme ai clienti. La gang – continua la nota pubblicata dal locale – era guidata da un ragazzo di origine marocchina, poi fuggito insieme agli altri all’arrivo della polizia ma riconosciuto dal titolare del Baccara.

Si tratterebbe dello stesso ragazzo che nella mattinata di lunedì, sulle pagine lughesi di un quotidiano locale. E’ stato spiegato alle forze dell’ordine intervenute dopo l’aggressione – continua la discoteca – l’esatta dinamica dei fatti: ovvero che al ragazzo non era stato impedito l’ingresso, bensì allontanato nella serata di sabato 19 ottobre dall’interno del locale in quanto aveva avuto comportamenti palesemente non idonei, cioè ritenuti potenzialmente pericolosi per l’incolumità dei clienti»

«Dopo aver fatto passare per razzista la gestione del Baccara sui giornali – spiega Mattia Malpassi – la presunta ‘vittima’ ha pensato bene di chiarire subito le idee all’estensore dell’articolo rivelando il suo vero volto, cioè quello di un picchiatore senza scrupoli che, con l’aiuto di una banda di ragazzotti locali, ha messo in atto una vera e propria imboscata. E’ questo – vale ribadirlo – il profilo della persona che il giornale ieri ha difeso, dipingendolo come una povera vittima di razzismo. Io, che sabato mi trovavo al locale, come sempre, ho solo cercato di fare il mio lavoro al meglio, garantendo la sicurezza della mia clientela. Lunedì notte ho rischiato la pelle per la follia di una banda di delinquenti che vedono nella violenza il loro unico motto di vita». Il tutto ora avrà probabilmente un risvolto giudiziario.

«La gestione del locale Baccara ci tiene a ribadire la propria linea di lavoro e sicurezza che non muterà di una virgola dopo questo grave atto intimidatorio, anzi, sarà nostra premura, aumentare i controlli di sicurezza per impedire l’accesso sin da subito a tutti quegli avventori identificati come possibili pericoli per la nostra clientela. La Discoteca deve rimanere un’ambiente di sano divertimento ed ogni forma di violenza o di pericolo va respinta con rigida fermezza».

 

Gli studenti leggono la Divina Commedia in 14 lingue a San Francesco

L’incontro è promosso dal Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna

Dante Esilio RitrattoA conclusione della XXV rassegna internazionale La Divina Commedia nel Mondo, domani alle 21 nella basilica di San Francesco, gli studenti delle scuole superiori di Ravenna di origine straniera leggeranno il canto XXXIV dell’Inferno, nella loro rispettiva lingua madre. L’incontro è promosso dal Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna e realizzato grazie al prezioso contributo di Dante in rete e dei Frati minori conventuali, che ospitano l’evento nella basilica di San Francesco.

Il progetto vede coinvolti diversi istituti scolastici quali: l’Istituto professionale statale “Olivetti – Callegari”, sotto la guida della stessa Fabiola Donzella e l’Istituto tecnico commerciale “Ginanni” con il professor Piergiorgio Bentini. La serata, condotta da Anna De Lutiis, si aprirà con un intervento della professoressa Mambelli, coordinatrice di questo importante progetto di integrazione culturale e di coinvolgimento nella lettura di Dante da parte delle nuove generazioni.

I 45 studenti che partecipano al progetto in rappresentanza di 15 nazioni faranno risuonare la poesia del XXXIV canto dell’Inferno in 14 lingue (albanese, inglese, bulgaro, moldavo, serbo, spagnolo, macedone, wolof, francese, arabo, rumeno, russo, turco, ucraino).

Casa di riposo impiegava oss senza titolo professionale e permesso di soggiorno

Denunciata la titolare della struttura dai carabinieri del Nas di Bologna. Due pazienti allettati erano in condizioni non compatibili con i requisiti strutturali

Casa Famiglia Per Anziani In Via GermanicoOperavano all’interno di una casa di riposo senza avere l’abilitazione professionale adatta. Per questo la titolare dell’attività è stata denunciata dai carabinieri del Nas di Bologna. Le due dipendenti, di origine moldava, di fatto svolgevano la mansione di operatrici socio-sanitarie senza alcun titolo e, inoltre, erano anche prive del permesso di soggiorno. Nella struttura tra gli ospiti c’erano due persone allettate le cui condizioni cliniche non erano compatibili con i requisiti strutturali e gestionali della casa famiglia che è stata segnalata all’autorità giudiziaria per eventuali provvedimenti.

Una tartaruga liuto da 300 kg al largo di Ravenna – VIDEO – È la più grande al mondo

Recuperata dalla fondazione Cetacea di Riccione e poi liberata di nuovo in mare

Liuto
La tartaruga liuto al momento della liberazione

Recuperato, ieri (22 ottobre) dagli esperti della Fondazione Cetacea di Riccione, un esemplare di grandi dimensioni di tartaruga liuto – una specie presente in piccolo numero nel Mediterraneo e che è possibile incrociare solamente in via quasi eccezionale nell’Alto Adriatico – rimasto incagliato accidentalmente nelle reti di un peschereccio di Cesenatico, il “Michela”, al largo di Ravenna.

I veterinari della fondazione riccionese – una volta giunto in porto il peschereccio – hanno visitato a bordo la tartaruga di circa 300 chili di peso e 140 centimetri di carapace, probabilmente una giovane di sesso femminile, che presentava qualche escoriazione superficiale a causa della cattura nelle reti.

Constatato il buono stato di salute dell’animale, ribattezzato Priscilla, è stato organizzato il rilascio – in collaborazione con il motopeschereccio e la Capitaneria di Porto di Cesenatico – a tre miglia e mezzo dalla costa.

La tartaruga liuto è la tartaruga più grande del mondo. (Ansa.it)

Cambiamento climatico, Conselice scelta come caso di studio

Un progetto europeo mette la località al centro delle ricerche sulla capacità di resilienza del territorio

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Paola Pula

Il Comune di Conselice è stato scelto nell’ambito del progetto europeo Crisi Adapt II (Climate Risk Information for SupportIng ADAptation Planning and operaTion), finanziato dall’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia, come territorio di analisi e sperimentazione all’interno del programma di azione per il clima denominato Climate-Kic e dedicato agli InnovationDemonstrators. Obiettivo del progetto è monitorare e migliorare la pianificazione dell’adattamento attraverso l’implementazione e la convalida in tempo reale dei pericoli naturali legati al clima in base a previsioni stagionali e di breve termine.

In tale contesto, Conselice rientra nello studio come caso di test e sperimentazione degli effetti dei cambiamenti climatici e di analisi della capacità di resilienza del territorio. Inaugurato con il meeting internazionale di avvio a Siviglia (Spagna) il 30 settembre scorso, il progetto vede una compagine nutrita di partner europei tra Università e centri di ricerca, coordinati dalla Climate Research Fundation; tra i partner italiani Nomisma Energia. Nei prossimi due anni si prevede la realizzazione di sei diversi workshops internazionali, di cui uno sarà ospitato a Conselice nel 2021.

Parole di apprezzamento arrivano dal Sindaco di Conselice Paola Pula, referente per le politiche ambientali dell’Unione della Bassa Romagna: «È una grande soddisfazione per il nostro territorio entrare a far parte di un progetto europeo ambizioso e promettente dal punto di vista scientifico. Credo che la consapevolezza sui cambiamenti climatici stia aumentando sempre di più, soprattutto tra i giovani, e che anche le piccole realtà territoriali come la nostra possano diventare esempio per costruire e promuovere modelli e comportamenti finalizzati a preservare le risorse del Pianeta».

«Bollette acqua, le nuove tariffe di Hera entrate in vigore con effetto retroattivo»

Esposto di un cittadino all’Autorità per Energia Reti e Ambiente. Al suo fianco Alvaro Ancisi (LpRA) presenta al sindaco i suoi dubbi sul tema

1446994 BolletteLe tariffe di Hera sull’acqua potabile scattate ad inizio anno sono al centro di una interrogazione di Alvaro Ancisi (LpRa) che si è trovato a fianco di un cittadino di Lido Adriano – Riccardo Merendi – che, dice il capogruppo della lista civica, «non essendo riuscito ad ottenere risposta da Hera sulle nuove tariffe ha avviato una collaborazione a più largo raggio con LpRa e ha inviato l’8 ottobre un esposto ad Arera, l’ente pubblico che per legge tutela gli interessi dei consumatori».

Diversi i dubbi: «Solo con la bolletta di aprile 2019 Hera ha comunicato ai suoi utenti del servizio idrico integrato di avere dal 1 gennaio 2019 adeguato “le tariffe del servizio idrico, in linea con quanto previsto dall’Autorità nazionale di regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). La modifica, con l’obiettivo di uniformare le categorie di utilizzo del servizio idrico su tutto il territorio nazionale, verrà completata nel corso del secondo semestre 2019 sulla base delle rilevazioni dei consumi effettuata nel primo semestre, anche per gli adeguamenti riferiti al 2018”. Di qui la voce: “Dettaglio calcoli dal 01.12.2017 al 27.05.2019. Ricalcolo importi fatturati per adeguamenti tariffari”. Il provvedimento di ARERA è stato però deliberato il 28 settembre 2017. Appare dunque evidente che Hera ha informato i suoi utenti di questo provvedimento solo un anno e mezzo dopo la sua adozione, effettuando il ricalcolo delle tariffe addirittura da dicembre 2017. Hera avrebbe dunque potuto informarli già a partire dal 2017, eventualmente senza quantificare ancora gli importi, se da definire. I consumatori avrebbero potuto mettersi meglio al corrente delle nuove disposizioni, assumere decisioni, regolare i propri usi. Tutto ciò è stato loro precluso per totale mancanza di informazione e trasparenza. Molti si sono improvvisamente trovati di fronte a sorprese sgradite!.

In altre parole, segnala Ancisi, le nuove tariffe sono state retrodatate a tutto il 2018 con ricadute «non tutte così favorevoli  come si recita (“premiati i consumi corretti”, “graduazione dei prezzi secondo il numero dei famigliari conviventi”), bastando dire, ad esempio, che sono nettamente penalizzate, tranne che si lavino poco, le persone che vivono sole, non di rado anziane e con reddito scarso».

Le domande che Merendi rivolge ad Arera e Ancisi al sindaco in qualità di componente di Atersir (Agenzia territoriale per i Servizi Idrici e Rifiuti) )sono tre: in primis la regolarità del conguaglio retroattivo, arrivato «dopo che i consumi erano stati effettuati e modificato unilateralmente le condizioni contrattuali». In secondo battutasi chiede se sia sufficiente una stringata nota sulle bollette perché Hera «abbia potuto vendere l’acqua a tariffe sconosciute, di cui gli utenti si sono resi conto solo dopo averla consumata?». Infine, «qualora fossero rilevate irregolarità, Arera intende prendere i provvedimenti necessari affinché venga stornata dalle bollette la quota di conguaglio relativa ai consumi rilevati prima della comunicazione dell’adeguamento tariffario?»

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