martedì
30 Settembre 2025

Le promesse del canottaggio italiano di scena il prossimo weekend alla Standiana

Canottaggio / Sabato 29 e domenica 30 giugno la Canottieri Ravenna organizza nella propria struttura i Campionati Italiani Under 23, Ragazzi ed Esordienti. 1028 atleti in gara, mentre i padroni di casa biancazzurri scendono in acqua con sette equipaggi

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Il bacino ravennate della Standiana

Nel prossimo weekend di sabato 29 e domenica 30 giugno il canottaggio italiano fa tappa a Ravenna per i Campionati Italiani Under 23, Ragazzi ed Esordienti. 107 le società in gara sul bacino remiero della Standiana, che sarà invaso da oltre mille atleti – 1028 per l’esattezza – pronti a giocarsi il tutto per tutto, su 553 imbarcazioni in totale, per aggiudicarsi un podio tricolore. Un grande spettacolo di sport in cui si sfideranno le migliori promesse del canottaggio italiano, alcune delle quali già stabilmente parte delle nazionali di categoria. E tra due settimane, il 13 e 14 luglio, sarà il turno dei Campionati Italiani Master, sempre nel bacino ravennate della Standiana.

Alexandra Kushnir
La portacolori della Canottieri Ravenna Alexandra Kushnir

Per la Canottieri Ravenna, padrona di casa e organizzatrice dell’evento, saranno sette gli equipaggi in gara. Per quanto riguarda i campionati Under 23, Nel singolo femminile scenderà in barca Alexandra Kushnir, ancora categoria Junior, che dovrà difendere la medaglia d’argento vinta a sorpresa lo scorso anno. Nel singolo maschile, invece, gareggerà Gergo Cziraki, dopo il sesto posto dell’anno scorso. Sempre Cziraki gareggerà nel quattro di coppia Under 23 insieme a Mattia Dari, Valerio Prestigiovanni e Gabriele Dionis. Nel doppio Pesi Leggeri Under 23 sarà la coppia Prestigiovanni e Dionis ad affrontare i migliori della categoria. Iscritto anche Federico Vannini nel singolo Under 23.

Gergo Cziraki
Gergo Cziraki gareggerà nel singolo Junior

Invece, nella categoria ragazzi, saranno in gara Victor Kushnir e Marco Prati nel doppio maschile dove sfideranno altri 22 equipaggi. Quest’anno la coppia ha ottenuto un argento al primo Meeting Nazionale e un undicesimo posto al secondo. Entrambi vengono dal quarto posto nel quattro di coppia Junior, la categoria superiore alla loro, ai Tricolori di tre settimane fa. Infine, nel singolo Ragazzi maschile gareggerà Valerio Ghetti.

Qualche curiosità: il CC Saturnia scende a Ravenna da Trieste con ben 39 atleti, conquistando la palma di sodalizio remiero più numeroso davanti al RYC Savoia, che compie il percorso inverso salendo all’ombra della ruota di Mirabilandia con 36 atleti al seguito. Sono 35 quelli della Canottieri Gavirate e della SC Lario, mentre tocca quota 30 il CC Aniene. Per quanto riguarda il numero degli equipaggi, in cima alla graduatoria c’è l’Esperia Torino, a caccia di titoli italiani con ben 18 barche, seguita dalle 17 del CC Saturnia e dalle 16 della Canottieri Gavirate.

Con un solo atleta in gara troviamo invece CT Aetna, SC Eridanea, La Sportiva, Pontemilvio, Villamarzana e Volontari del Garda, ai quali si aggiungono nella lista di chi ha iscritto ai Tricolori di Ravenna un solo equipaggio – multiplo – CUS Bari, SC Sebino, SC Telimar e Voltri.

L’Under 13 della Teodora Mib Service sale anche sul podio al “Pallavolo Domani”

Volley giovanile / Altro terzo posto per il gruppo allenato da Focchi dopo la vittoria del titolo regionale. Baby ravennati piegate solo in finale dal quotato Essegi Visette Milano

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L’Under 13 della Teodora Mib Service terza al torneo “Pallavolo Domani”

Le giovanissime Under 13 della Teodora Mib Service, fresche campionesse dell’Emilia Romagna, centrano il terzo posto al torneo “Pallavolo Domani” che si è tenuto nel weekend di metà giugno a Mareno di Piave, in provincia di Treviso. Il podio raggiunto nella più importante manifestazione prevista in ambito federale per questa categoria – a cui si qualificano le squadre campioni di Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino ed Alto Adige – è una ulteriore conferma per il gruppo condotto da Mattia Focchi che termina la stagione ufficiale dopo aver conosciuto la sconfitta soltanto una volta, peraltro contro Essegi Visette Milano, campione di Lombardia e per tradizione società molto competitiva a livello giovanile.

Le ravennati, comprese nel girone con Neugries Bolzano e Visette, hanno esordito perdendo 0-2 contro la squadra milanese, pagando qualcosa in termini di fisicità e non riuscendo a esprimersi come nella finale regionale di due settimane prima contro Anderlini Modena, e proseguito con un facile successo 2-0 ai danni delle bolzanine, risultato che ha consentito alle giallorosse di giocare la finale per il terzo posto dove hanno avuto la meglio 2-0 sull’Eurovolley Trieste.

Per Ravenna, con la direzione tecnica di Mariagrazia Montevecchi, si tratta della terza presenza a questa manifestazione negli ultimi quattro anni, la quarta negli ultimi sei, con la soddisfazione di essere sempre salita sul podio. Alla partecipazione precedente, due anni fa a Rovigo arrivò il secondo posto, mentre l’anno precedente nell’edizione giocata a Cervia le giallorosse si aggiudicarono il torneo. Queste le ragazze salite sul podio nella kermesse interregionale: Agnese Benzoni, Sara Caroli, Sofia Casali, Alessia Catalani, Asia Catalani, Emma Dall’Oppio, Giada D’Ischia, Miriam Kratou, Martina Matrone, Caterina Ravaioli, Rebecca Romboli.

Camp L’attività del sodalizio del presidente Palmiro Nardi non si ferma, continua infatti il “Teodora Camp estate 2019” con giochi, sport e divertimento riservato a ragazzi e ragazze dai sette ai 14 anni al centro sportivo AquaeSport Center Porto Fuori. Per la settimana dal 1° al 5 luglio sono ancora aperte le iscrizioni. Info: www.teodoratorrione.it, ufficiostampa@teodoraravenna.it, 339 6222823 e 338 1599957.

Reclutamento Prosegue anche l’attività di reclutamento per formare le squadre agonistiche che parteciperanno ai campionati Under 11, U12, U13 e U14 della prossima stagione, con la possibilità di provare gratuitamente nelle palestre di Ravenna. Info: www.teodoratorrione.it, ufficiostampa@teodoraravenna.it, 339 6222823 e 347 4526818.

Rischio classi numerose alla scuola Zignani: incontro con le famiglie il 27 giugno

Il Comune si schiera con i genitori preoccupati perché non sarà garantito per il prossimo anno il numero di quattro classi

ScuolaIl Comune di Cervia è contrario alla riduzione delle classi nella scuola media Zignani. Alcuni genitori di Castiglione di Cervia hanno contattato l’amministrazione, preoccupati perché nonostante le iscrizioni prevedano l’ingresso di circa ottanta ragazzi, quest’anno pare che non saranno garantite le quattro classi, come di solito avviene. I genitori hanno espresso la loro grande preoccupazione in merito alla composizione di classi numerose, alle difficoltà di seguire nei dovuti modi i ragazzi con particolari bisogni e alla conseguente difficoltà di accogliere anche durante l’anno nuove iscrizioni.

Tale scelta – scrive il Comune –  oltretutto inciderebbe negativamente sul percorso didattico e relazionale dei ragazzi. Il sindaco e la giunta si sono immediatamente attivati prendendo contatti con la dirigente dell’Istituto comprensivo Edera Fusconi, con la quale hanno condiviso la scelta di sostenere ed appoggiare e famiglie del territorio, ritenendo che la riduzione del numero delle classi, sarebbe fortemente penalizzante per i ragazzi, sia da un punto di vista dell’apprendimento, che da un punto di vista relazionale. Ci sarà un incontro pubblico domani, giovedì 27 giugno, al plesso Carducci a Castiglione di Cervia. Anche dall’amministrazione ravennate sono arrivati segnali di pieno appoggio alle famiglie.

Il plesso in questione, facente parte dell’Istituto Comprensivo Intercomunale Ravenna-Cervia, e pur trovandosi sotto il Comune di Ravenna, accoglie ragazzi che provengono da Pisignano, Castiglione di Cervia, Savio e zone limitrofe.

Musica (e non solo) nelle piazze del centro per “Ravenna Bella di sera”

Concerti, spettacoli, negozi aperti e mercatino il venerdì  fino alle 23:  l’estate della città dei mosaici

RAVENNA 23/09/2003. NUOVA ILLUMINAZIONE DI PIAZZA SN FRANCESCO
Piazza San Francesco

Torna la rassegna estiva “Ravenna Bella di Sera” per animare il centro cittadino durante l’estate, grazie a una collaborazione tra pubblico e gli esercenti privati. Tra i primi appuntamenti a cominciare quelli dei concerti in piazza del Popolo che ospita dal 3 luglio all’1 settembre Popolo della Musica, quindici serate tra funk, rock, jazz e cantautorato, con la direzione artistica di Andy Maggio, e “Volteggian le stelle sull’equilibrio degli opposti” (esibizioni di ginnastica artistica). Si comincia con i il folk dei Solmeriggio alle 21.

Musica anche in piazza San Francesco che propone, con Caffé Palumbo Music Live, sei date dall’11 luglio all’11 agosto, tra concorsi canori, musical, jazz, rock e due omaggi a Gershwin e De André. E nei fine settimana jazz dal vivo sotto i portici del caffè. Dal 19 luglio, sempre in piazza San Francesco, riparte Sotto le Stelle di Galla Placidia, otto appuntamenti tra blues, folk e grandi successi italiani, ma anche lirica, danza e un omaggio agli U2 (16 agosto).

Inaugura la rassegna l’Orchestra dei Giovani che, in collaborazione con Arar (Associazione ravennate astrofili Rheyta) e il Planetario, presenterà una serata all’insegna dell’astronomia, in occasione dei cinquant’anni dallo sbarco sulla Luna.
Nella medesima cornice Capit propone tre serate di Romagna Viva il 22, il 27 e il 29 luglio. La cultura romagnola sarà protagonista attraverso canzoni, Per concludere, alcune serate-evento tra musica e teatro: la Banda cittadina il 23 luglio, il concerto di lirica e operetta a cura di Amare Ravenna il 26 luglio, la Filarmonica Imolese il 28 luglio. Il 4 agosto Teatro in Controluce presenta Stefano Pelloni detto Il Passatore, mentre il 5 agosto La Corelli propone Dreaming Melodies, musiche dal mondo Disney.

In piazza Unità d’Italia musica soul, folk, blues, reggae e molto altro per Che Spettacolo la Piazza, dal 4 luglio al 5 settembre, a cura dell’associazione Blues Eye. Inoltre una serata a microfono aperto per tutti coloro che vorranno proporsi liberamente al pubblico, l’11 luglio, e la Notte degli Artisti, l’8 agosto, nell’ambito di Incontriamoci in Piazza, un’altra delle rassegne che animeranno piazza Unità d’Italia.

Spazio naturalmente anche ai bambini il 15 luglio, il 12 e il 19 agosto torna Burattini alla Riscossa, con la direzione artistica di Massimiliano Venturi. Tra le protagoniste, il 12 agosto, la storica compagnia fiorentina I Pupi di Stac, che porterà in piazza Unità d’Italia lo spettacolo “Il drago dalle sette teste”; mentre il 21 agosto serata di solidarietà con Andrea Lama per l’associazione Piccoli Grandi Cuori Onlus.

Inoltre ogni venerdì si conferma l’apertura serale dei negozi e fino alle 23 e tornano le bancarelle del mercatino Fatto ad Arte. Evento speciale è poi quello del 6 e 7 luglio ritorna ai giardini Speyer Garden Circus, due giorni di circo e arte di strada. Nel pomeriggio laboratori e incontri con gli ospiti; la sera spettacoli con artisti internazionali.

La banca guidata dall’ex ministro Passera acquisisce il 70% di It Auction

Accordo per 10,5 milioni di euro. Closing entro il 2019, l’attuale management resta in azienda per l’esecuzione del piano industriale

Corrado Passera
Corrado Passera

La banca guidata dell’ex ministro Corrado Passera rileva la maggioranza della società faentina It Auction. Illimity Bank – di cui Passera è amministratore delegato – ha sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 70 per cento del capitale sociale dell’azienda romagnola, specializzata nella gestione e commercializzazione di beni immobili e strumentali provenienti da procedure concorsuali ed esecuzioni immobiliari attraverso il proprio network di piattaforme/aste online e una rete di professionisti dislocati su tutto il territorio italiano.

Nel dettaglio, l’accordo prevede l’acquisizione del 70% del capitale sociale di IT Auction per un controvalore di 10,5 milioni di euro. Il closing dell’operazione, previsto entro il 2019, è subordinato tra l’altro alla preventiva autorizzazione dell’Autorità di Vigilanza, nonché alla positiva verifica delle altre condizioni sospensive, standard per questa tipologia di operazioni, previste dall’accordo.

Il restante 30 per cento di It Auction resterà detenuto dagli attuali soci, tra cui il top management della stessa società che resterà in azienda per l’esecuzione del piano industriale. illimity potrà acquistare tale ulteriore partecipazione al verificarsi di determinate circostanze secondo meccanismi concordati tra le parti nella logica dell’allineamento degli interessi al raggiungimento degli obiettivi di piano e alla massimizzazione del valore.

Ciccarelli
Renato Ciccarelli, ad di It Auction

Illimity opera, oltre che nel settore creditizio, in quello dei corporate Npl (non performing loans), ambito in cui, in pochi mesi dall’avvio dell’attività, ha acquisito Npl per circa 2 miliardi di euro. La banca opera come investitore e finanziatore oltre che come credit servicer attraverso Neprix, la piattaforma e specializzata su cui sono state già accentrate tutte le attività di servicing di illimity, sia sui crediti Npl acquistati direttamente dalla banca, sia per conto di acquirenti terzi. La società aveva avviato una collaborazione con It Auction lo scorso mese d’aprile, finalizzata alla commercializzazione dei beni aziendali in gestione e con l’acquisizione consolida un’alleanza strategica che porta illimity a contare complessivamente masse, tra crediti e beni, pari a circa 3,4 miliardi di euro.

It Auction è nata nel 2011 e collabora oggi con oltre 110 tribunali italiani, più di 1.500 professionisti e numerose società di leasing, risultando il punto di riferimento per oltre 500.000 compratori in Italia e all’estero. Nel 2018 ha registrato oltre 16 milioni di visite e ha gestito circa 48mila aste, per un controvalore complessivo di beni ceduti di oltre 200 milioni di euro, raggiungendo ricavi lordi consolidati per 10 milioni di euro ed un Ebitda di 2,1 milioni di euro. La società, che ad oggi ha in gestione attivi per un controvalore di 1,4 miliardi di euro, ha chiuso il 2018 con un patrimonio netto di circa 2 milioni di euro ed un utile netto di 1,2 milioni di euro. Lavorano in It Auction un centinaio di persone, inclusa una rete commerciale di 35 collaboratori presenti su tutto il territorio nazionale.

Renato Ciccarelli, fondatore di It Auction, ha dichiarato: «In pochi anni I’azienda è cresciuta rapidamente e in modo sostenibile attraverso un modello di business che punta alla valorizzazione trasparente dei beni attraverso le aste online. L’operazione di oggi rappresenta una nuova importante tappa della nostra storia e sono particolarmente orgoglioso di realizzarla con un partner come illimity, start up innovativa che ha già saputo affermarsi con successo sul mercato. L’alleanza che nasce oggi ci consentirà di lavorare insieme per raggiungere nuovi importanti traguardi sul mercato».

Andrea Clamer, responsabile divisione Npl Investment & Servicing di illimity, parla di «un’operazione mira a garantire una posizione di leadership nel mercato dei crediti deteriorati e ci permetterà di coprire l’intera catena del valore, dall’underwriting al servicing dei crediti fino alla valorizzazione ed al re-marketing degli asset sottostanti. Potremo attivare importanti sinergie ed economie di scala, aumentando la trasparenza e l’efficienza della gestione dei crediti acquistati e massimizzando il valore dei beni immobili e strumentali a garanzia».

 

Aperitivi e concerti al mercato agricolo di Ravenna: si parte con Lorenzo Kruger

Vini RavagliTre venerdì d’estate in un angolo di Ravenna che ha il sapore della campagna. Al Mercato Coperto agricolo di piazza dei Carabinieri (via Bovini-angolo via Canalazzo) parte una rassegna a base di cibo contadino e musica dal vivo.

Si parte il 28 giugno con il primo venerdì durante il quale il mercato resterà aperto ininterrottamente dalle ore 16 alle 22.30. Dalle 18.30 la piazzetta antistante diventerà un piccolo salotto dove sorseggiare agri-aperitivi a base di frutta di stagione a km0, vini autoctoni e birre agricole accompagnati da assaggi di formaggi e salumi contadini. La selezione musicale sarà curata dai dj Marco Petrini e Lucah P. Conti. Dalle ore 21 spazio al primo concerto del mini-festival ‘Cantautori al Mercato’. Sul palco Lorenzo Kruger. L’istrionico artista romagnolo riproporrà brani rivisti e rivisitati dei suoi Nobraino, ma anche monologhi e inediti.

Secondo appuntamento, venerdì 19 luglio, con la consueta formula agri-aperitivo e dj-set cui seguirà, sempre dalle ore 21, il concerto del cantautore ravennate Giacomo Scudellari che presenterà brani in versioni riarrangiate e non dall’album “Lo Stretto Necessario”. Con lui sul palco i fidati Francesco Giampaoli (basso) e Diego Sapignoli (batteria).

Si chiude venerdì 6 settembre, dopo la pausa d’agosto, con il live dei Solmeriggio, trio ravennate che si muove tra folk, world music ed elettronica composto da Agnese Alteri alla voce, Davide Santandrea alla chitarra e Marcella Trioschi al violoncello.

Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.

Caso Conami, sei sindaci fanno un esposto contro la presidente Sangiorgi

Al vertice dell’assemblea dei soci del Consorzio c’è la prima cittadina pentatellata di Imola che vorrebbe nominare un cda con tre consiglieri in quota M5s ma lo Statuto non lo consente. L’attività è in stallo da un anno e ora Faenza, Castel Bolognese, Massa Lombarda e Riolo si rivolgono a magistratura e prefetto

Giovanni MalpezziSei sindaci, tra cui quattro della provincia di Ravenna, dei 23 comuni soci del Conami, il Consorzio azienda multiservizi intercomunale, hanno presentato un esposto alla magistratura perché valuti l’operato della sindaca di Imola, Manuela Sangiorgi, nella sua veste di presidente dell’assemblea. I primi cittadini – tra cui Giovanni Malpezzi di Faenza, Luca Della Godenza di Castel Bolognese, Daniele Bassi di Massa Lombarda e Alfonso Nicolardi di Riolo Terme – si sono rivolti anche al prefetto «perché nomini un commissario per quella mediazione che la Sangiorgi, pur essendo presidente dell’assemblea, non ha voluto esercitare». Le spiegazioni di questa azione sono contenute in una lettera aperta rivolta ai cittadini di tutti i comuni soci del Conami.

Occorre un passo indietro per una premessa perché a molti ravennati il Conami dirà poco. Ma nel consorzio ci sono dieci dei diciotto comuni ravennati (oltre a quelli già citati anche Brisighella, Casola Valsenio, Bagnara di Romagna, Solarolo, Sant’Agata sul Santerno, Conselice) e si occupa di gestire le partecipazioni in Hera (è il terzo azionista e detiene il 7,2 percento della multiservizi) ma anche le farmacie con la società pubblica Sphera e la società If che si occupa del turismo su Imola e Faenza.

L’armonia all’interno del cda si è rotta quando la pentastellata Sangiorgi ha conquistato Imola trovandosi così alla guida del Comune che detiene la maggior parte del Consorzio. A causa di una modifica allo statuto avvenuta lo scorso mandato, però, nel Conami le decisioni non avvengono per quote ma per “testa”. In sostanza, pur avendo il 65 per cento delle azioni, Imola non può decidere da sola ma serve la maggioranza dei 23 sindaci che compongono l’assemblea. Lo scoglio è stato la nomina del nuovo cda: Sangiorgi ha proposto una rosa di nomi non condivisa dagli altri sindaci, quasi tutti del Pd. La quadra non si è trovata e la sindaca imolese non ha fatto passi in direzione degli altri. Lo scorso gennaio la svolta: appellandosi ad un cavillo del codice civile, in seconda convocazione, la sindaca ha nominato il suo consiglio di amministrazione nonostante le proteste dei pochi presenti (quattro sindaci) e le molte perplessità dei tecnici. Si è aperta così una battaglia legale.

«A oltre dieci mesi dall’insediamento della sindaca di Imola come presidente – scrivono i sindaci in rivolta – il Consorzio è ancora immobile, volutamente ingessato da atti di forza della Presidente, che riteniamo illegittimi e politicamente offensivi per tutti noi. La sindaca di Imola ha sempre preteso la maggioranza in consiglio, chiedendo di designare tre persone espressione del Movimento 5 stelle. A gennaio ha nominato da sola un consiglio, risultato poi delegittimato e di fatto inattivo. L’assemblea della settimana scorsa, convocata dalla Sangiorgi per la seconda volta in maniera strumentale e illegittima, violando lo Statuto, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Abbiamo sempre e solo chiesto il rispetto dello Statuto e una lista di nomi condivisa. A distanza di dieci mesi dall’inizio del confronto, abbiamo capito che un accordo è impossibile perché la Sangiorgi tratta il Consorzio come se fosse una cosa di sua proprietà. Al contrario, il Conami è di tutte le comunità che noi sindaci rappresentiamo in assemblea».

Vogliamo difendere questa straordinaria esperienza di buon governo locale, vogliamo che resti una eccellenza, un patrimonio che crea ricchezza per tutte le nostre comunità. Proprio per questo non permetteremo che venga distrutto per incapacità di mediazione della Presidente dell’Assemblea.

Ora basta! Chiediamo e auspichiamo un rapido intervento da parte degli organi di Giustizia perché venga ristabilita la legalità, sia data una guida qualificata e presto si possa tornare allo spirito di gestione collettiva e condivisa del nostro Consorzio.

«Attenti a cosa rispondete al telefono, basta un sì per un contratto truffa»

I consigli dell’avvocato che collabora con Federconsumatori. E nei casi di ricorsi il presidente provinciale invita i cittadini a fare attenzione a muoversi in autonomia: «È possibile ma vanno fatti tutti i passaggi»

Hand Macro Mobile Phone 116157Il mondo dei servizi di telefonia è il settore in cui più di tutti il cittadino deve stare attento al rischio di condotte truffaldine da parte a suo danno. È la constatazione che emerge dall’attività di Federconsumatori, associazione della Cgil che fornisce assistenza e informazioni ai consumatori.

«Sono in aumento i casi controversi che partono dai call center – spiega Vincenzo Fuschini, presidente provinciale –. Ci lavorano persone pagate a provvigione senza un mensile, stimolate a fare più contratti. E così si avventurano in comportamenti sul filo della legalità, magari trascurando la chiarezza». A volte però si sfocia palesemente nella truffa: «Sono capitati casi di persone che hanno ricevuto telefonate da qualcuno che si presentava come incaricato del loro operatore per annunciare un improvviso e immediato aumento delle tariffe. E poco dopo la telefonata di un nuovo operatore che offre prezzi più vantaggiosi. In realtà era sempre la stessa persona che lavorava per fare un nuovo contratto».

L’avvocato Dario Bonetti, da tempo collaboratore di Federconsumatori per seguire i casi che hanno bisogno di assisetnza legale, conferma la delicatezza del settore: «È un settore caldo. I grandi gruppi non hanno interesse a mettere in atto pratiche scorrette, l’attenzione bisogna dedicarla alle agenzie ingaggiate dai grandi gruppi che si preoccupano di procacciare clientela e nella logica più contratti uguale più percentuali finiscono per avere modalità aggressive o subdole». Il legale ripete più volte un concetto troppo spesso dimenticato: «Anche al telefono si può concludere un contratto, basta un sì e non è necessaria la firma di un documento. Quindi attenzione a cosa si dice in una telefonata, è sempre importante essere chiari. Il mio consiglio è di evitare questi contratti al telefono».

La casistica curata da Bonetti mostra un ventaglio di situazioni disparate. «La fantasia non ha limiti. Di recente è capitato un caso di un’azienda che vendeva materassi favoleggiando particolari caratteristiche per la cura di dolori vari. Nulla del genere ma quando il cliente si lamentava e chiedeva di esercitare il diritto di recesso si sentiva rispondere che il prodotto era stato fatto su misura e per la normativa del consumatore questo porta ad annullare il diritto di recesso. In realtà erano tutti materassi fatti in serie».

Fuschini guarda ai fascicoli dell’associazione e dice che sei su dieci riguardano la telefonia: «Purtroppo è anche un po’ imbarazzante per noi perché a qualcuno potrebbe venire da pensare che se il settore fosse più ordinato noi resteremmo senza lavoro. Ma la realtà dei fatti è che i problemi ci sono e spesso i cittadini in difficoltà non hanno competenze per avviare cause. Può sembrare facile ma ci sono passaggi formali, basta saltarne uno e non si ottiene nulla».

A parte i ricorsi al tribunale civile, per le questioni di utenze la strada del reclamo passa dalla richiesta alla controparte per una conciliazione o al Corecom che è l’autorità garante. Per i finanziamenti invece c’è l’arbitro bancario finanziario istituto a Bankitalia. «I costi delle vertenze sono contenuti – continua Fuschini –. Al consumatore chiediamo l’iscrizione all’associazione e una piccola percentuale sull’eventuale somma recuperata. Spesso gli organismi conciliativi non richiedono l’avvocato e quindi costano poco. Abbiamo accordi conciliativi diretti con tutti i principali gestori telefonici e di servizi». Di sicuro occorre armarsi di pazienza perché i tempi non sono così brevi.

La cronaca recente poi offre a Fuschini lo spunto per un tema che a suo parere sfiora il mondo della truffa: «Prendiamo il fallimento della Mercatone Uno. Come si fa a non vedere un comportamento scorretto in una azienda che fino al giorno prima della sentenza continuava a vendere prodotti ai clienti e incassava caparre? Qualcuno doveva essere al corrente della situazione richiosa». Anche per questo il 18 giugno Federconsumatori organizza un incontro pubblico con i clienti che hanno versato denaro ma non hanno ricevuto i beni acquistati: «Abbiamo una quarantina di casi, nessuno sopra ai duemila euro. Cercheremo di spiegare come muoversi».

Ravenna Fc, depositata la documentazione per l’iscrizione al prossimo campionato

Calcio C / Il materiale è stato consegnato ieri, lunedì 24 giugno, agli uffici competenti della Lega. Zignani: «Come tutti avremo riscontro ufficiale dopo il 5 luglio, ma non dovrebbero esserci sorprese»

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Il presidente del Ravenna Fc Alessandro Brunelli

Il Ravenna Fc ieri, lunedì 24 giugno, ha correttamente depositato negli uffici competenti della Lega Italiana Calcio Professionistico la documentazione relativa all’iscrizione al campionato di Serie C stagione sportiva 2019/20 congiuntamente a tutti gli adempimenti richiesti dal sistema delle licenze nazionali. «Abbiamo consegnato tutta la documentazione richiesta – spiega il direttore generale Claudia Zignani -. Rispetto allo scorso anno la scadenza è stata anticipata, pertanto ci siamo tenuti fino all’ultimo giorno per controllare ancora più attentamente ogni dettaglio. Come tutti avremo riscontro ufficiale dopo il 5 luglio, ma non dovrebbero esserci sorprese. Per quanto riguarda lo stadio “Benelli”, il comune di Ravenna si è attivato in anticipo per determinare i lavori relativi agli adeguamenti strutturali richiesti dalla sistema delle licenze nazionali. Lavori che partiranno appena terminato un evento prestigioso per la nostra città come le finali dei campionati nazionali giovanili organizzati dalla FIGC. Ci auspichiamo che tutto sia a posto per l’inizio del campionato».

Nel 2020 i lavori per un grande parco al posto dell’ex caserma Alighieri di Ravenna

Si tratta di un’area di 15mila metri quadri oggi completamente edificata che verrà resa verde e sarà per la prima volta resa fruibile alla cittadinanza. Bando entro l’anno

ExCaserma04Oltre al proseguimento del grande parco Baronio e l’avvio dei lavori del Cesarea c’è un altro progetto del Comune di Ravenna, seguito invece dall’Urbanistica, per cui è in preparazione il bando che deve essere presentato entro l’anno. Si tratta forse dell’intervento più impattante (per una volta in termini positivi) per il centro città in termini di verde.

Un grande parco sorgerà infatti dove oggi c’è l’ex Caserma Alighieri. La spesa complessiva di tre milioni di euro sarà coperta per metà dal Comune e per metà dalla Regione (grazie a un bando sulla rigenerazione urbana).

Su richiesta della Sovrintendenza rimarrà la facciata degli edifici storici su via Nino Bixio che è della Cassa Depositi e Prestiti che dovrebbe farne una struttura ricettiva di pregio, ma il resto dell’area, acquistata dal Comune, sarà completamente demolita e trasformata appunto in un terreno verde.

«Proprio in questi giorni stiamo perfezionando il progetto esecutivo» ci spiega l’assessora Federica Del Conte. «Si tratta di un’area di 15mila metri quadri oggi completamente edificata che verrà resa verde e sarà per la prima volta resa fruibile alla cittadinanza, ed è anche una risposta in termini ambientali anche per quanto riguarda la mitigazione climatica anche perché sorge in una zona della città dove è tutto molto costruito».

Il progetto infatti prevede la completa demolizione dei fabbricati (con relativa bonifica dall’eternit) e la “desigillazione” dell’area con la rimozione dell’asfalto del parcheggio e la realizzazione di un prato verde “permeabile” con strutture di arredo leggere e amovibili per permettere la ricerca archeologica preventiva, senza scavo. Si tratta infatti di un’area dalle alte potenzialità archeologiche in cui però non si è mai scavato. E il parco, almeno in parte, potrebbe in futuro diventare parco archeologico. Per questo, in prima battuta, per esempio, non saranno piantati alberi ad alto fusto.

E al cittadino comune corre il dubbio: non diventerà una spianata al sole a pochi passi dalla spianata di piazza Kennedy? «Innanzitutto, qui ci sarà prato e comunque pensiamo a pergolature, strutture a ombreggio leggere. Soprattutto recupereremo l’antica vocazione dell’area a orto botanico al servizio degli edifici circostanti, ci sarà un’area dedicata ad attività sportive e pensata anche per la didattica all’aria aperta al servizio del vicino Liceo Classico (la succursale di via Nino Bixio, ndr). Agli alberi penseremo quando sapremo quali eventuali reperti ci sono nel sottosuolo».

In piedi resteranno solo pochi edifici di servizio, a memoria di quel che c’era prima ma anche per ospitare inizialmente una zona per gli attrezzi e lasciare la possibilità di aprire un bar in un secondo tempo. Ci saranno anche i sempre tanto reclamati servizi igienici, naturalmente.

Per quanto riguarda i tempi, il Comune uscirà con il bando entro l’anno, i lavori inizieranno nel 2020 e potrebbero durare un anno, secondo le previsione di Del Conte: «È vero che non c’è nulla da costruire, ma ci sarà comunque moltissimo materiale da smaltire».

Un progetto di cui è a conoscenza anche Cassa Depositi e Prestiti e che potrebbe rappresentare un incentivo a realizzare quanto prima il progetto della struttura ricettiva. Anche perché, come spiega Del Conte, «oltre che per i cittadini, può avere un valore per il turista perché da qui inizia il giro sulle mura che passando per la polveriera arriva di fatto alla Rocca Brancaleone».

Anziani maltrattati nella casa famiglia, arrestati anche gestore e un’altra badante

Seconda ordinanza di custodia cautelare per rischio di inquinamento delle prove e reiterazione del reato, in precedenza era stata arrestata un’altra operatrice accusata di aver fatto ingerire feci a uno degli ospiti

Salgono a tre gli arresti nell’ambito dell’indagine di polizia locale e carabinieri per presunti maltrattamenti nella casa famiglia Villa Cesarea di Ravenna: a finire in carcere, per una seconda ordinanza di custodia cautelare, sono il gestore e una badante dopo che già un’altra operatrice in servizio nella struttura di via Cesarea era stata arrestata il 15 giugno scorso. In quel caso il gip aveva accordato il provvedimento per il pericolo di fuga visto che la donna, una 47enne romena, aveva preparato già le valigie. In questa seconda operazione invece le esigenze cautelari ravvisate dal giudice sono per il rischio di inquinamento probatorio e reiterazione del reato. Come noto la struttura che ospitava sei anziani era stata chiusa con un provvedimento amministrativo del Comune dopo il primo intervento dei vigili urbani entrati in azione dopo la denuncia di una lavoratrice che si era licenziata dopo aver avisto una delle due arrestate costringere un anziano a ingerire parte delle sue feci come punizione per la sua scarsa propensione all’igiene personale

La Cgil: «Così le imprese della logistica aggirano i contratti per risparmiare»

Il sindacato lancia l’allarme sul dilagare di alcuni fenomeni ormai in uso in vari settori: dalle pulizie al porto passando per i trasporti. La richiesta: «Più vigilanza da parte di tutti»

LogisticaUna lunga analisi dei fenomeni distorsivi del mercato del lavoro nei settori dei trasporti e della logistica. La Filt Cgil lancia l’allarme sul settore, dove ormai da un decennio si assiste ad una serie di violazioni contrattuali sul fronte dei subappalti. Un fenomeno che «rischia di minare alle radici il nostro sistema produttivo». Così il sindacato chiede più vigilanza e una collaborazione da parte di tutto il sistema. Le tariffe minime esistono: ad esempio nel facchinaggio non si dovrebbe scendere sotto i 20,25 euro l’ora. Tuttavia ci sono casi in cui gli importi scendono sotto i 16 euro.  Ora il sindacato annuncia la “tolleranza zero” per tali fenomeni che «che saranno oggetto di vertenze individuali e collettive, proposte nei confronti di aziende appaltatrici e committenti, ciascuna per il proprio titolo, a tutela dei diritti dei lavoratori».

Il sistema dei subappalti

Molti committenti chiedono alle imprese subappaltatrici tariffe al di sotto  dei parametri fissati dalla contrattazione di settore. «Una pratica che rende  di fatto impossibile il pieno rispetto della normativa previdenziale, assistenziale e fiscale, e più in generale, la corretta applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro».

Per soddisfare le richieste dei committenti ed ottenere il contratto, continua il sindacato, «le aziende appaltatrici sono costrette ad individuare modalità sempre nuove per conseguire i risparmi necessari e non esitano a sottrarre salario e tutele ai lavoratori addetti all’appalto, sui quali ricadono, in definitiva, gli effetti pregiudizievoli di tale meccanismo».  Un fenomeno che dilaga nei trasporti ma non si limita ad esso: «Caratterizza  tutti i settori produttivi dell’attuale mercato del lavoro dove gli appalti ed i fenomeni di esternalizzazione sono diventati sempre più diffusi e purtroppo sempre meno rispettosi delle normative».

Secondo la Cgil dall’inizio della crisi economica – anno 2008 – si sono diffusi i segnali «di questo utilizzo sempre meno lecito del contratto di appalto». Intere fasi della produzione – come facchinaggio e pulizie industriali – vengono esternalizzate, affidandole a società in appalto «secondo modalità non sempre corrette, che talora giungono sino alla vera e propria intermediazione illecita di manodopera». In questo contesto, «si è assistito al proliferare di società e cooperative, coinvolte nelle varie fasi della produzione industriale, spesso più di una per ciascun committente ed in concorrenza tra loro, disposte ad escogitare sempre nuovi escamotage per abbassare il costo del lavoro ed accordare sconti e tariffe orarie incompatibili con un mercato che sia al tempo stesso libero ma anche rispettoso delle leggi e dei contratti».

Come vengono aggirate le norme

Il contratto del settore dei trasporti merci e logistica prevede però che solo alcune attività possano essere esternalizzate «attraverso l’utilizzo di appalti e che ciò possa avvenire solo ed esclusivamente in favore di società che applicano quello stesso specifico contratto collettivo». Tra i fenomeni che sparirebbero per la Filt nel caso questa normativa fosse applicata ci sono la  la contrattazione al ribasso e  il dumping contrattuale.

I committenti – portuali e non – affidano i propri appalti «senza richiedere l’applicazione del contratto di settore o senza effettuare la dovuta vigilanza». Il ricorso al contratto “multiservizi” – che presenta tariffe e tutele assai inferiori rispetto a quello Merci e Logistica – è uno degli esempi.  «Si riscontrano, però, anche a veri e propri illeciti, quali il mancato versamento delle ritenute fiscali e dei contributi sulle somme indicate in busta paga, tramite artifici ed imputazioni fittizie». Una delle più frequenti è la retribuzione  corrisposta sotto forma di un rimborso forfettario, esente da imposte e contributi, delle finte spese di trasferta di lavoratori che in trasferta non vanno. C’è l’indicazione solo parziale delle ore lavorate, straordinari e indennità pagati “fuori busta” (cioè in contanti) o addirittura «con buoni benzina o buoni pasto in violazione della normativa in vigore».

Questo fenomeno «è particolarmente grave nel settore dei trasporti su gomma dove sempre più frequentemente si fa ricorso alla paga globale, cioè ad una paga mensile prefissata e forfetaria, che non tiene conto del numero di ore effettivamente prestate e degli istituti contrattuali quali tredicesima o ferie e permessi, ed a cui spesso non corrispondono trattenute fiscali e contributive corrette; in questo modo le aziende possono ancora una volta proporsi ai committenti offrendo viaggi ad un costo inferiore».

Fenomeni ancora più complessi, ed in evidente aumento, «sono quelli del distacco transnazionale e del ricorso a contratti stranieri, che consentono di utilizzare le normative più favorevoli di altri paesi, soprattutto comunitari, alla ricerca di una consistente riduzione dei costi.
Tali meccanismi, nei casi più gravi si spingono sino ad aziende che scientemente non versano Iva, altre imposte, oppure contributi previdenziali, per importi assai ingenti e che ciclicamente chiudono e riaprono con nuovi nomi e sedi, lasciando dietro di sé debiti enormi nei confronti dei lavoratori, dei clienti, dello Stato».

Concorrenza sleale e sicurezza

Il tutto ha «effetti devastanti» sulle aziende che invece intendono rispettare le regole e che subiscono la concorrenza sleale che « rischia di tagliarle fuori dal mercato, in una continua ricerca del massimo ribasso che poco concede a chi rispetta le regole e cerca la qualità del servizio e del prodotto». Fenomeni di questo tipo «richiedono una vigilanza strenua da parte delle parti sociali, delle organizzazioni imprenditoriali e degli enti pubblici, nel tentativo di arginare il fenomeno ed intervenire sanzionandone i responsabili, ripulendo il mercato dalle distorsioni e dalle illegalità». A questo proposito il sindacato ricorda che esista un tavolo tematico sul tema istituito all’ispettorato del lavoro che definisce tra le altre cose la tariffa minima di facchinaggio nella provincia di Ravenna.

Per l’anno 2019 il costo del lavoro complessivo per ogni lavoratore è di 20,25 euro per ogni ora lavorata. «Nella realtà però, si assiste quotidianamente a committenti che propongono contratti commerciali con importi orari compresi tra i 16 euro ed i 17,50 euro, o addirittura inferiori, In ultimo, va sottolineato un aspetto da non sottovalutare, ovvero che storicamente una delle prime voci di costo ad essere eliminata è da sempre quella relativa alla sicurezza sul lavoro, a scapito della incolumità e della salute dei lavoratori che ancora una volta pagano il prezzo di questo meccanismo assai poco virtuoso, sotto forma di infortuni e malattia professionali».

 

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