mercoledì
20 Agosto 2025

Laurea triennale in chimica: nessun disoccupato un anno dopo il titolo di studio

La coordinatrice Erika Scavetta: «C’è un legame forte con le aziende del territorio che spesso offrono lavoro ai tirocinanti». I settori di sbocco professionale: motoristica, farmaceutica, cosmesi, vernici, metallurgia

Microchim

L’Università di Bologna dal 2001 ha una laurea triennale di primo livello in chimica a Faenza. I sondaggi svolti dall’ateneo tra i laureati dicono che a un anno dal titolo di studio nessuno è disoccupato: la metà è iscritto a una specialistica e l’altra metà si divide tra chi lavora e chi affianca la specializzazione al lavoro.

Gli iscritti di quest’anno sono 30, erano 37 l’anno scorso, suddivisi circa a metà tra maschi e femmine, principalmente provenienti dalla provincia. Negli ultimi anni c’è stato un aumento di adesioni dopo un’attività di promozione del corso. Ora c’è un 20 percento di iscritti dal resto della Regione e anche uno studente dall’estero.

È soddisfatta la professoressa Erika Scavetta, docente di Chimica analitica e coordinatrice del corso: «È interessante vedere che gli studenti ricevono offerte di lavoro dalle aziende dove hanno svolto il tirocinio di due-tre mesi che conclude il percorso della triennale. È un bel segnale di un rapporto ef cace tra università e lavoro».

Il corso fa parte del dipartimento di Chimica industriale di Bologna e propone due curriculum: quello di Faenza incentrato sulla chimica dei materiali e uno a Rimini rivolto ai temi ambientali. Dall’anno 2026-27 Faenza e Rimini diventeranno due corsi di laurea distinti.

«Vogliamo rendere ancora più riconoscibili i due orientamenti diversi per rendere più attrattivi i corsi. La proposta formativa di Faenza non esiste da altre parti nell’ambito dell’Università di Bologna, ma Faenza come città non può offrire la stessa attrattività di Bologna per un 19enne. Per questo vogliamo che si percepisca più possibile la peculiarità del corso».

Tra i punti forti del corso Scavetta cita la dimensione quasi scolastica degli spazi in via Granarolo 62: «Il numero contenuto consente un rapporto molto diretto tra studenti e docenti, sia per gli aspetti didattici e sia per gli aspetti umani. La “pizzata” di fine anno è una cosa frequente». Nel 2019 sono stati inaugurati nuovi laboratori con investimento sostenuto da Unibo, Regione, Comune, Romagna Tech e altri sponsor. Sono previsti inoltre lavori di ristrutturazione della sede.

È forte il legame del corso con il territorio, soprattutto con le aziende: «La provincia ha una vocazione molto orientata nel settore dei materiali, sia polimerici che compositi. Il Comune di Faenza ha ben chiaro il valore del corso per il tessuto economico e i rapporti sono ottimi. Così come con le aziende: Bucci Composite, Alpha Tauri, Cerdomus, Sacmi, Blacks, solo per citarne alcune. Sia il Comune che alcune aziende elargiscono borse di studio».

Ma non è solo l’offerta di lavoro locale quella che può attrarre il laureato: «Il corso forma un chimico dei materiali, quindi sono tanti i campi di sbocco, potenzialmente tutte le aziende che si occupano di materiali, tradizionali o avanzati: motoristica, farmaceutica, metallurgia, cosmesi, vernici». E poi c’è tutto l’aspetto legato alla transizione ecologica: «La ricerca di nuove fonti di energia sostenibili passa dalla conoscenza dei materiali. Un esempio: l’idrogeno è una delle nuove frontiere, ma per produrlo a costi sostenibili occorre progettare un materiale con le stesse prestazioni del platino, ma costi inferiori. L’orientamento verso gli aspetti green della chimica saranno ancora più marcati con l’aggiornamento del piano formativo che faremo con la divisione di corsi tra Faenza e Rimini».

Il 15 aprile open day in via Granarolo

Per il 15 aprile è in programma un open day alla sede del corso di laurea in chimica di Faenza. Dalle 15 alle 17 sarà possibile visitare gli spazi in via Granarolo 62 (ma sarà possibile seguire anche le presentazioni con collegamento da remoto). Per prenotazioni e informazioni si può consultare il sito del corso o scrivere all’indirizzo facchimind-pres.materiali@unibo.it.

Camini e stufe a “5 stelle” per l’ambiente (e il risparmio)

Ne parla Davide Giudizi della Edilblock di Bagnacavallo: «Grande spinta al mercato grazie agli eco-incentivi. Con i focolari di ultima generazione, in bolletta si può spendere in media il 38 percento in meno»

Edilblock
Un intervento di Edilblock

Camini e stufe sono sempre più orientati verso la sostenibilità energetica e ambientale: per accendere un impianto a legna o a pellet all’interno delle proprie case oggi è necessario che sia completamente a norma, ovvero senza fiamme libere, dotato di canna fumaria in acciaio inox certificata e installato da un professionista abilitato. A darci ulteriori dettagli è Davide Giudizi, titolare dell’azienda Edilblock di Bagnacavallo, specializzata nella vendita e installazione di stufe, camini caldaie, forni e barbecue. «Gli eco-incentivi che hanno preso il via nel 2021 stanno dando una grande spinta al mercato, tanto che negli ultimi anni la nostra squadra interna di montatori è passata da uno, massimo due, a quattro operai».

Grazie ai fondi del Conto Termico e al bando regionale dell’Emilia-Romagna per la sostituzione di impianti di riscaldamento civile a biomassa, chi sceglie di installare un generatore di calore a 5 stelle (il massimo livello di certificazione ambientale) può godere di una detrazione fiscale al 50 percento in dieci anni, mentre chi decide di sostituire il suo camino, stufa o caldaia con un impianto di ultima generazione avrà diritto negli 8 mesi successivi a un rimborso pari a un massimo del 65 percento del suo valore e un ulteriore rimborso (fino a 3mila euro per le stufe, fino 4mila per i camini e fino a 8mila per le caldaie) nel periodo successivo.

Le case dotate di caminetto tradizionale potranno anche adeguarsi alle normative installando appositi inserti con vetro protettivo e ventilazione integrata. «Attenzione però al rispetto delle corrette procedure – ricorda Giudizi – la certificazione del lavoro è fondamentale per garantire la sicurezza dell’impianto e accedere agli incentivi. In caso di sostituzione di un impianto esistente, il vecchio dispositivo deve essere rottamato e un operatore qualificato deve scattare foto dimostrative riconducibili alla casa interessata dalla sostituzione. Il settore si sta professionalizzando, e questo è un bene, soprattutto nell’ambito del pellet, che richiede un’assistenza preparata e competente. Gli installatori devono essere certificati e dotati di “lettera C”, un’abilitazione che si acquisisce con gli anni di esperienza».

I focolari di ultima generazione rappresentano una fonte di calore più sostenibile se confrontata al tradizionale riscaldamento a gas, sia a livello economico che ambientale: «Dopo l’impennata di legna e pellet del 2022 i valori sono rientrati nella norma e il risparmio in bolletta si può attestare su una media del 38 percento in meno – spiega l’esperto – la casa potrà godere inoltre di un caldo secco e asciutto, in grado di tenere lontano muffe e umidità. L’aspetto ambientale non è da trascurare: i bruciatori moderni sono sottoposti a rigidi standard qualitativi, soprattutto per quanto riguarda il pellet: da sempre noto per il basso impatto ambientale, è diventato senza dubbio il più richiesto dai consumatori, che oggi acquistano per il 70 percento impianti a biomassa compressa. I modelli più avanzati sono privi di braciere e possono stare accesi anche per 30 giorni di seguito senza essere puliti, un notevole passo avanti per avvicinare praticità, sostenibilità e risparmio. Per quanto riguarda la legna invece, la scelta più sostenibile può ricadere sul legname di qualità, come le querce dei nostri territori o sul faggio dell’est Europa, due combustibili dalle emissioni di Co2 contenute».

Riaperto dal 27 gennaio il bando per accedere ai contributi

Ha riaperto lunedì 27 gennaio il bando regionale che consente di accedere ai contributi per la sostituzione di caldaie, camini e stufe a legna o pellet con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore. Dopo il successo dei due bandi precedenti, quello del 2023 che ha sovvenzionato quasi 2.400 impianti e quello del 2024 (che si è concluso il 31 dicembrescorso), la Regione finanzia la riapertura per il 2025 grazie a circa 10 milioni di euro del Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica). Nel 2024 sono state più di 5.700 le domande presentate, per quasi 18,5 milioni di euro di contributi.

Il provvedimento è rivolto ai cittadini residenti nei comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna già assegnatari, dal 1^ gennaio 2023, del contributo ‘Conto termico’. Per accedere alla richiesta di contributo è necessario disporre delle credenziali di autenticazione Spid, Carta di identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns): le domande devono essere effettuate esclusivamente per via telematica dall’apposito applicativo informatico raggiungibile da questa pagina e potranno essere presentate alla Regione dalle ore 14 del giorno 27 gennaio alle ore 16 del 31 dicembre 2025, salvo esaurimento dei fondi prima del termine stabilito.

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto a integrazione del contributo riconosciuto dal Conto termico (Gse) per lo stesso intervento.

Nel 2024 record di visitatori alla basilica di San Vitale e ai monumenti della Curia

Sono stati oltre 526mila. Superato anche il numero del 2019 pre pandemia

Basilica San Vitale

Mai così tanti visitatori ai monumenti gestiti dalla Curia di Ravenna. Nel 2024 i biglietti staccati sono stati 526.737, in crescita del 6,26 percento rispetto al 2023, un dato (rivelato dal portavoce della diocesi l’avvocato Enrico Maria Saviotti, al Resto del Carlino) maggiore anche rispetto a quello finora record del 2019 pre pandemia, quando i visitatori furono quasi 510mila.

I monumenti di cui si parla sono tra i più importanti di Ravenna, patrimonio Unesco, a partire dalla Basilica di San Vitale e dal Mausoleo di Galla Placidia, passando per il Battistero Neoniano, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e il Museo e la Cappella Arcivescovile (con possibilità di effettuare un biglietto cumulativo per tutti o 5 o per solo 3).

Dati Istat alla mano, nel 2024 i turisti registrati nelle strutture ricettive del Comune di Ravenna sono stati 622.090, grossomodo stabili rispetto al 2023. Naturalmente tra i visitatori dei monumenti sono presenti anche tanti che hanno fatto visita a Ravenna senza soggiornarvi e quindi non considerati dalle statistiche del turismo.

Insegue l’ex e le distrugge il finestrino dell’auto con un pugno: arrestato

Un 38enne di Fosso Ghiaia trovato con una pistola in casa. Accusato di aver minacciato la donna per mesi

Stalking

Un operaio di 38 anni di Fosso Ghiaia è stato arrestato nei giorni scorsi, dopo mesi di stalking ai danni dell’ex compagna. Il culmine domenica sera, quando ha inseguito in auto la donna, tagliandole la strada per costringerla a fermarsi – in via di Roma, a Ravenna – per poi scendere e mandare in frantumi con un pugno il finestrino del mezzo di lei, prima di andarsene. Il tutto davanti agli occhi della figlia minorenne nata dal loro rapporto, terminato diversi mesi fa ma che andava avanti dal 2009. L’uomo è stato poi raggiunto nella propria abitazione, dove i carabinieri hanno ritrovato una pistola semiautomatica.

La notizia è riportata con ulteriori dettagli sui due quotidiani in edicola oggi (6 febbraio).

L’arresto sarebbe arrivato dopo mesi da incubo per la donna, seguita fino al lavoro e minacciata più volte, di morte o di finire sfregiata con l’acido. Minacce ancora più pesanti considerato il fatto che l’uomo aveva una pistola, di cui ha dichiarato di essere venuto in possesso per caso. È risultata intestata a una donna defunta. Per questo dovrà rispondere anche di ricettazione, oltre che di stalking e danneggiamenti.

In tribunale, ieri, il 38enne ha dichiarato di aver esagerato in diverse occasioni, pur non ammettendo tutti gli episodi contestati. Il giudice ha convalidato l’arresto, disponendo il carcere.

Al Pala De André la fiera delle imprese balneari. Con convegni di approfondimento

Due giornate di incontro tra fornitori e bagnini

Fiera Imprese Balneari
Il taglio del nastro del 6 febbraio in una foto di Confcommercio Ravenna

Ha aperto questa mattina la fiera delle imprese balneari al Pala De André di Ravenna, organizzata dalla Cooperativa Spiagge Ravenna per il 6 e 7 febbraio dalle 9 alle 17. Fulcro dell’iniziativa è l’ampia sezione espositiva nella quale aziende fornitrici di tutta Italia presentano le proprie novità tra arredi balneari, attrezzature per il bar e la ristorazione, food & beverage con anche degustazioni offerte.

Ma ci saranno anche occasioni di approfondimento sulle tematiche più importanti che interessano i concessionari balneari, ovvero il rinnovo dei titoli dopo il 2027, gli indennizzi economici ai gestori uscenti, le certificazioni Iso le strategie di difesa dall’erosione costiera. Gli incontri sono organizzati dalla stessa cooperativa in collaborazione con il portale di settore “Mondo Balneare”. Si inizia il 6 febbraio alle ore 10 nella Sala Rossa con “Imprese balneari, quali prospettive”, un convegno per discutere la recente normativa approvata dal governo Meloni, che ha disposto la proroga fino al 2027 delle concessioni, e le prospettive per il calcolo del valore aziendale che dovrà essere stabilito da un decreto da approvare entro il 31 marzo. Introducono l’iniziativa Michele De Pascale (presidente Regione Emilia-Romagna), Giacomo Costantini (assessore al turismo Comune di Ravenna) e Maurizio Rustignoli (presidente Cooperativa Spiagge Ravenna). Intervengono Umberto Buratti (commercialista, ex deputato Pd), Cristina Pozzi (avvocato, Università di Parma) e Francesco Bertuccelli (Università di Pisa). Modera Alex Giuzio di Mondo Balneare, collaboratore anche di Ravenna&Dintorni.

Il giorno successivo, il 7 febbraio, alle 10.30 nella Sala dei Marmi si terrà il convegno sulla “Protezione della costa emiliano-romagnola”, dedicato al tema dell’erosione costiera e delle opere di difesa e adattamento. Dopo le introduzioni di Maurizio Rustignoli (presidente Cooperativa Spiagge Ravenna) e Manuela Rontini (sottosegretaria alla presidenza della Regione Emilia-Romagna), interverranno Massimo Ponti (Università di Bologna) e Clara Armaroli (Università di Bologna). Modera Alex Giuzio. Nel pomeriggio si terrà infine l’incontro “Certificazione ISO 13009: un percorso verso la crescita del settore balneare“, con gli interventi di Gualtiero Fabbri e Veronica Antonelli. L’ingresso alla Fiera Imprese Balneari 2025 è libero e gratuito, ma è riservato ai titolari e gestori di stabilimenti balneari, campeggi, bar, ristoranti, alberghi, pubblici esercizi e settore ho.re.ca. Fonte: MondoBalneare.com

Inaugura la quarta edizione di Piazza Universale, dedicata al risorgimento

Incontri al museo Civico delle Cappuccine e segmenti speciali dedicati agli studenti

Piazza Universale Inaugurazione
La quarta edizione del seminario di alta formazione La Piazza Universale dedicata a “Risorgimento e risorgimenti in Emilia-Romagna” è stata inaugurata oggi (mercoledì 5 febbraio) con gli interventi della vicesindaca Caterina Corzani e dei professori Domenico De Martino, Giacomo Jori e Valerio Gigliotti.
Gli incontri proseguiranno domani, nella sede del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo: si parte alle 9.30 con l’intervento di Beatrice Masciotti (Normale di Pisa) che avrà per titolo “Risorgimenti letterari in Emilia-Romagna: Il capitolo dei Frati di Sebastiano Chiesa (1602-1666) e gli approcci filologici digitali a una vasta e travagliata tradizione testuale”. Seguiranno Ida Ferrero dell’Università di Torino con “Luigi Carlo Farini (1812-1866). L’opera di un medico e patriota romagnolo attraverso il suo carteggio” e, in collegamento, Carlo Ossola del Collège de France con “Cianciafruscole e mesmerismi: il Risorgimento a Bagnacavallo”. Chiuderà la mattinata Matteo Traverso (Università di Torino) con un focus sull’abolizione della pena di morte nel Regno d’Italia. Alle 15.30 la Sala di Palazzo Vecchio ospiterà invece un dialogo con gli studenti dei licei di Faenza e Lugo, preparato insieme agli insegnanti di queste scuole, concentrato sulla figura di Luigi Carlo Farini (medico e patriota, presidente del Consiglio dei Ministri del Regno d’Italia tra il 1862 e il 1863) e sul contributo della Romagna al Risorgimento, oggi documentato anche attraverso il Museo Byron e del Risorgimento di Palazzo Guiccioli di Ravenna. Altri appuntamenti sono in programma venerdì 7 a Ravenna, nella sala degli Antichi Chiostri Francescani, con un approfondimento sulla Profezia di Dante di Lord Byron,e a Palazzo Guiccioli, dove verrà illustrato l’allestimento del museo Byron e del Risorgimento. Sabato 8 la Piazza Universale si concluderà nella Sala consiliare di Bagnacavallo, dove i partecipanti presenteranno Bilanci e nuove prospettive insieme a Caterina Corzani, vicesindaca di Bagnacavallo e a Eleonora Proni, consigliera regionale.
La manifestazione, promossa dal Comune di Bagnacavallo con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, è diretta da Carlo Ossola (Collège de France, Accademia dei Lincei, presidente della Treccani), Domenico De Martino (Università di Pavia), Giacomo Jori (Università della Svizzera italiana, Lugano) e Valerio Gigliotti (Università di Torino).

Giovanissimi contro i maltrattamenti: il flash mob di Linea Rosa per San Valentino

L’evento organizzato da Linea Rosa vedrà protagonisti i ragazzi del Centro ricreativo Paradiso e dell’Istituto Baccarini che leggeranno i loro pensieri sulla violenza di genere

Progetto Senza Titolo 1

«Viviamo nel rispetto e non nella violenza» e «La violenza sulle donne è bruttissima, perché ti fa allontanare dalle persone che ami. L’amore è molto meglio perché le fa avvicinare»: questi i pensieri dei ragazzi del Centro educativo e ricreativo Paradiso di Russi, che sarà protagonista venerdì 14 febbraio dell’evento contro la violenza di genere organizzato dal Comune in collaborazione con Linea Rosa.

Alle ore 17, al Centro di via Roma 13, sarà inaugurata una nuova mattonella del progetto ideato da Linea Rosa, «I Fiori – Russi Città amica delle donne», un pezzo unico in mosaico che coniuga arte e solidarietà. Alle ore 17.30, invece, Piazzetta Dante si animerà grazie al flash mob One Billion Rising, organizzato dalle Associazioni, IdeaDanza Russi e Centro Paradiso, che vedrà i ragazzi del Centro Paradiso e dell’istituto Baccarini prendere parola per leggere i loro pensieri sulla violenza di genere. Il flash mob terminerà con l’esibizione della  Scuola di Musica Contarini.

«Il 14 di febbraio insieme a Linea Rosa abbiamo organizzato un evento per festeggiare in modo consapevole una data che celebra l’amore – spiega Eleonora Mazzoni, Assessora alle Politiche sociali e Pari opportunità -. Amore che troppo spesso è utilizzato come alibi per giustificare dinamiche fatte di violenza, che nulla hanno a che vedere con il significato autentico di questo sentimento. Con le ragazze e i ragazzi del Centro Paradiso abbiamo riflettuto proprio su questo tema: quale amore celebriamo il 14 febbraio? La stessa riflessione è stata condivisa da studentesse e dagli studenti della scuola secondaria dell’Istituto comprensivo Baccarini di Russi. Come sempre, ascoltando i più giovani, si ricevono risposte che contengono verità forti e autentiche».

Lavoro: in provincia aumentano denunce di infortuni e malattie, ma calano i morti

Nel 2024 le vittime sul lavoro a Ravenna e provincia sono state 8, tre in meno dell’anno precedente. Ma i casi denunciati sono aumentati del 2,1 percento, peggio della media regionale e nazionale

RAVENNA 15/03/2019. INFORTUNIO SU LAVORO ALLA RESIN PLAST. 2 Operai Ustionati Dalla Esplosione Di Un Quadro Elettrico.Gli infortuni sul lavoro denunciati in provincia di Ravenna nel 2024 sono stati il 2,1 percento in più dell’anno precedente, peggio della media regionale (-1,1) e nazionale (+0,7). Sono aumentati anche i casi di malattie professionali, da 579 a 626 (+8,1 percento). Ma sono calati i decessi: 11 nel 2023 e 8 nel 2024, al contrario dell’Emilia-Romagna e dell’Italia dove sono aumentati. I dati sono stati resi disponibili da Inail nella giornata di oggi, 5 febbraio.

La Cgil dell’Emilia-Romagna sottolinea che in cinque anni, dal 2020 al 2024, in Emilia-Romagna hanno perso la vita sul lavoro 576 lavoratrici e lavoratori: 69 nell’agricoltura, 90 nell’edilizia e 117 nel trasporto e magazzinaggio.

Nel 2024 crescono in Emilia-Romagna gli infortuni mortali delle lavoratrici donne (11, +57,1% rispetto al 2023), dei lavoratori nati all’estero (23, +21,1% rispetto al 2023) e dei lavoratori over 65 anni (15, +50% rispetto al 2023).

Come dimostrato dai dati nazionali relativi al periodo 2002-2022, il 55,8% degli infortuni mortali riguarda lavoratrici e lavoratori con contratti non standard, il 54,7% si verifica in aziende con meno di 10 addetti. Esattamente come 60 anni fa, il 33% degli infortuni mortali è causato da cadute dall’alto, il 15,7% dallo schiacciamento dovuto alla caduta di oggetti.

Il segretario generale della Cgil Emilia-Romagna, Massimo Bussandri, sottolinea che spesso nei casi recenti più gravi sono state protagoniste grandi imprese e aziende partecipate dallo Stato. «È inaccettabile che tre lavoratrici e lavoratori al giorno in Italia siano vittime dell’esasperazione del profitto, del disinteresse per i diritti e la sicurezza di chi lavora. In un paese civile questa sarebbe la priorità di qualsiasi Governo. Questo Governo invece, seguendo la retorica del “non disturbare chi produce”, appare assente e disinteressato».

Al Socjale uno spettacolo che racconta l’industrializzazione dei territori costieri

Lo spettacolo, creato da Area in collaborazione con il collettivo Re-common, parte dalla costa siciliana per raccontare la storia comune del prezzo pagato dai luoghi in nome del progresso,  alto in termini di inquinamento, devastazione ambientale e morti di cancro

FAVOLA INDUSTRIALE BLUES

Continua il viaggio di “Favola Industriale Blues”, lo spettacolo prodotto dalla compagnia siciliana Area Teatro che andrà in scena giovedì 6 febbraio, alle 21, al teatro Socjale di Piangipane. L’evento è organizzato da Cgil Ravenna e dal Comitato Ravennate per il Clima fuori dal fossile.

“Favola Industriale Blues” è la nuova versione di una rappresentazione di Area Teatro che vide la luce nel 2004, quando parlare di ambiente in certi contesti era tabù. Per preparare questo rilancio il cuntista Alessio Di Modica (interprete e autore) ha incontrato gruppi di F.F.F. e comitati sparsi in Italia condividendo con loro il testo. Lo spettacolo ha avuto la coproduzione del collettivo giornalistico di Re-common.

“Favola Industriale Blues” racconta l’industrializzazione della costa a sud est della Sicilia; con una lavoro di ricerca storico minuzioso ed unico nel suo genere, la compagnia ha raccolto le testimonianze della popolazione che ha vissuto il sogno del progresso come possibilità di uscire dalla miseria, si racconta il sogno e il prezzo che oggi i territori pagano; questo racconta diventa emblema universale da Taranto a Marghera, dall’Africa al sud America, dalla Cina al Giappone, del prezzo che pagano i luoghi in nome del progresso, un prezzo alto in termini di inquinamento, di devastazione ambientale e di morti di cancro.

«Narrare territori industrializzati è una responsabilità molto alta che pochi si prendono la briga di fare con ricerche approfondite – commenta la compagnia – inoltre le multinazionali dell’energia e del petrolio comprano il consenso degli ambienti culturali e artistici attraverso grandi operazioni di green washing, con la conseguenza che spesso si parla di ambiente in modo aleatorio e innocuo, per massimi sistemi, senza affrontare in modo concreto la questione, le storie parlano da sole se raccontate con sincerità e libertà».

San Valentino tra amore e natura con le escursioni del museo di Sant’Alberto

Due appuntamenti dedicati agli innamorati, alla scoperta della pineta di Classe e dell’oasi di Boscoforte

Image00025

Il Centro Visite di Sant’Alberto presenta due appuntamenti per vivere San Valentino tra amore e natura, alla scoperta di Boscoforte e della Pineta di San Vitale. Venerdì 14 febbraio, alle 16 è in programma una Romantica escursione al tramonto nella Pineta San Vitale, una passeggiata guidata nell’orario più suggestivo della giornata che culminerà con la cena allo storico ristorante Cà del Pino. Ai partecipanti verrà fornito un binocolo con cui ammirare le diverse specie animali della Piallassa, accompagnati da una Guida Ambientale Escursionistica. La cena invece è in programma per le 19 e si potrà scegliere tra un menù di terra o di mare (prenotazioni obbligatorie entro martedì 11 febbraio).

A Boscoforte invece, sempre alle 16, è in programma un’escursione a piedi nel cuore delle Valli di Comacchio (Parco Delta del Po) dove sarà possibile incontrare i cavalli Camargue-Delta che vagano ormai da molti anni allo stato brado su questo lembo di terra. Questo angolo di paradiso è un antico cordone dunoso formatosi in epoca etrusca e preservato da anni di chiusura al pubblico, che hanno permesso una ricchissima biodiversità di specie. L’area è caratterizzata da una notevole varietà di ambienti legati alla contemporanea presenza di acqua dolce e di acqua salmastra: canneti, salicorneti, barene, dossi sabbiosi e canali. (biglietti disponibili sul sito di Atlantide.

Esposito, FdI: «Degrado da radici, cambia la segnaletica ma non si ripara la strada»

Il capogruppo chiede spiegazioni sulla sostituzione dei cartelli con diciture analoghe a quelli già esistenti e sulla mancata manutenzione della carreggiata

Radici Affioranti

Renato Esposito, nuovo capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, ha presentato un question time riguardo alla segnaletica stradale sul degrado da radici, in particolar modo sulla sostituzione del cartello in via Bidente, che riporta ora la dicitura “Radici Affioranti”.

«Trattasi evidentemente dell’evoluzione, aggiornata e corretta, del famigerato cartello “degrado da radici” che da tempo ha invaso strade e marciapiedi della nostra città ed il cui unico risultato è stato solo quello di occupare suolo pubblico non certo quello di sanare la pessima manutenzione della nostra bella Ravenna – commenta Esposito – invece che cambiare i vecchi cartelli si dovrebbero sanare strade e marciapiedi».

Il question time che Esposito rivolge al sindaco facente funzione Fabio Sbaraglia e all’assessore competente in ambito urbanistico si articola in tre punti: il primo riguarda la volontà conoscenza del costo dei nuovi cartelli di pericolo e la ragione per cui affiancano i precedenti, il secondo chiede di procedere con un piano di manutenzione concreto, anche se parziale, e il terzo vuole indagare la competenza e la capacità delle aziende a cui è affidata la manutenzione stradale, basando la valutazione sull’evidenza dei risultati del lavoro.

Oltre 155mila pasti recuperati dall’avvio del progetto contro lo spreco “CiboAmico”

La multiutilty presenta i dati del percorso nato in collaborazione con Last Minute Market e Elior che devolve le eccedenze delle mense aziendali a enti no profit

Foto CiboAmico Orizz X Media (002)

In occasione del 5 febbraio, Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, Hera, Last Minute Market (impresa sociale e che promuove la sostenibilità) e la società di ristorazione Elior, comunicano i risultati del progetto CiboAmico, attivo dal 2009 per constare lo spreco alimentare e aiutare le persone in difficoltà, devolvendo i pasti non consumati nelle mense aziendali della multiutility agli enti no-profit che assistono persone.

In questi sedici anni sono stati recuperati quasi 155mila pasti: risultato che si traduce in 634mila euro di valore complessivo e oltre 68 tonnellate di rifiuti in meno, corrispondenti a circa 150 cassonetti e l’emissione di oltre 280 tonnellate di CO2. A cui si aggiunge il risparmio di di acqua, energia e terreno che sarebbero stati necessari per confezionare quei pasti.

Oggi il progetto è attivo in 8 mese dell’Emilia-Romagna e solo nel 2024 ha permesso di recuperare circa 17mila pasti, pari a 7,4 tonnellate di cibo e un valore di quasi 65mila euro. Sono sei invece le associazioni che beneficiano del progetto, assistendo complessivamente quasi 300 persone.

In particolare, nella mensa Hera di Ravenna, dove il progetto è partito nel 2022, è stato possibile recuperare quasi 5 mila pasti, per un valore complessivo che supera i 18mila euro. Un risparmio che ha consentito alla onlus locale coinvolta (Cooperativa sociale San Vitale) di investire le risorse così liberate in altri progetti. Si tratta della Cooperativa Sociale San Vitale che provvede al ritiro delle eccedenze alimentari e alla loro redistribuzione quotidiana.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi