lunedì
06 Ottobre 2025

Marescotti al teatro Socjale con un recital per raccontare il suo primo libro

Appuntamento lunedì 29 aprile alle 20.30. “Fatti veri” è una raccolta di racconti autobiografici tra aneddoti e momenti difficili

Ivano Marescotti RitrattoDopo una decina di giorni dall’uscita nelle librerie, il libro Fatti Veri (Vague Edizioni, Torino), scritto dall’attore Ivano Marescotti è già alla sua prima ristampa. Ma il battesimo ufficiale dell’opera avverrà lunedì 29 aprile, alle 20.30 al Teatro Socjale di Piangipane con il recital “Rìdar par no piénzar”, a ingresso gratuito, dove Marescotti offrirà al pubblico brani del suo vasto repertorio dialettale e non, assime all’attrice Elena Bucci che ne ha anche curato la prefazione. Saranno presenti Nicola Feo e Gabriella Montanari di Vague Edizioni, e Carla Fabbri, presidente dell’istituto Friedrich Schürr per la valorizzazione del patrimonio del dialetto romagnolo.

«Per iniziativa di Gabriella Montanari, delle edizioni Vague Edizioni di Torino – spiega Marescotti – le mie storie sono oggi racchiuse nelle 112 pagine del libro. Sono davvero fatti veri quelli narrati, o “fèt evéra” per dirla in vernacolo, dove, come accade spesso nei miei recital sul palcoscenico, è la mia vita quella che racconto. Ma in questo caso sono “fatti veri” sconosciuti ai più, che ripercorrono episodi a volte umoristici a volte drammatici della mia vita avventurosa».

L’opera prima di Marescotti scrittore è un viaggio nel passato che vede come protagonisti la terra d’origine (la Bassa Romagna), i suoi abitanti e il suo dialetto. Si apre con la nascita dell’autore e si chiude con la morte prematura del figlio. Passa dai banchi della scuola elementare e fa tappa sul palco del Teatro Alighieri di Ravenna dove avviene la consacrazione ad attore professionista.
Nel mezzo, un susseguirsi di aneddoti esilaranti, ricordi sofferti, momenti teneri e ambientazioni surreali. Marescotti, con naturalezza, senza maschere e senza falsi pudori, orchestrando i dialoghi e le narrazioni con la maestria di chi sa muoversi sulla scena, svela la miseria familiare negli anni del dopoguerra, l’insofferenza per il lavoro impiegatizio, gli esordi teatrali dettati dal caso, le passioni politiche, i viaggi rocamboleschi, i drammi personali. Una narrazione che affonda le radici nella cultura della terra romagnola, ma che comunica nella lingua universale dell’arte e della creazione.

Raccolta fondi per restaurare Santa Maria in Porto, servono 750mila euro

La basilica santuario in via di Roma è di proprietà del Demanio, sotto la gestione della Soprintendenza per i beni culturali: di recente sono crollati alcuni pinnacoli della facciata

68 Santa Maria In Porto 01 1È partita una raccolta fondi per il restauro della basilica di Santa Maria in Porto in via di Roma a Ravenna, santuario della Madonna Greca. Secondo quanto rende noto la onlus che ha lanciato l’iniziativa, l’intervento di recupero e consolidamento richiede circa 750mila euro.

«La basilica non appartiene nè alla curia nè al Comune di Ravenna – si legge in un post sulla pagina Facebook dell’associazione – ma è un bene di proprietà demaniale dello Stato, sotto la gestione dalla Sovrintendenza per conto del ministero dei Beni culturali. Il progetto per i lavori è pronto da decenni, ma non trova fondi statali neppure per poterlo iniziare. Ora dopo gli ultimi crolli di parte dei pinnacoli della facciata, non si può più attendere, occorre intervenire per effettuare il consolidamento e il restauro. Vogliamo contribuire a che il santuario ritorni al suo splendore e ad essere un bene di tutti i cittadini e di tutti gli italiani che così numerosi lo frequentano. Se non ci occupiamo noi della nostra chiesa, nessuno lo farà».

L’OraSì comincia i playoff con un ko a Capo d’Orlando. Lunedì è subito rivincita

Basket A2 / In terra siciliana ravennati sconfitti al termine di un match sempre condotto dai padroni di casa. Gara2 degli ottavi in programma il 29 aprile ancora in trasferta (palla a due ore 21). Lotesoriere: «Dobbiamo fare tesoro di quanto accaduto nella prima sfida»

Capo d’Orlando-Ravenna 94-79
(28-18, 52-41, 71-61)
BENFAPP CAPO D’ORLANDO: Triche 20, Mei 5, Bellan, Parks 31, Bruttini 15, Mobio 7, Trapani 16, Laganà, Murabito. All.: Sodini.
ORASI’ RAVENNA: Marino 7, Smith 22, Cardillo 10, Masciadri 14, Hairston 11, Montano 4, Jurkatamm 9, Seck 2, Baldassi, Rubbini, Tartamella. All.: Mazzon.
ARBITRI: Salustri, Foti e De Biase.
NOTE – Capo d’Orlando: tiri da due 28/39, da tre 8/24, rimbalzi 35. Ravenna: tiri da due 24/37, da tre 4/19, rimbalzi 31.

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Il giallorosso Adam Smith ha realizzato 22 punti

Pronostico rispettato in Gara1 degli ottavi di finale dei playoff, disputato in terra siciliana. A Capo d’Orlando, nel messinese, la Benfapp guida dall’inizio e si afferma 94-79 su una OraSi che comunque non ha mai mollato chiudendo la seconda metà della partita praticamente in parità nonostante una serata difficile nel tiro dalla distanza. La serie comunque è appena iniziata e per i giallorossi c’è subito la possibilità di un pronto riscatto, in quanto domani, lunedì 29 aprile alle ore 21 sempre a Capo d’Orlando, è in programma Gara2. La sfida in seguito si trasferirà in Romagna, con Gara3 che si giocherà giovedì 2 maggio al Pala De André.

All’inizio è Smith contro Benfapp (4-6), poi si aggiunge anche Hairston (7-8) al duello tutto Usa contro Treche e Parks. L’OraSì va avanti 10-13 ma sbaglia un paio di attacchi da sotto e viene rimontata da Bruttini e Mei (17-13). Montano avvicenda Masciadri ma Triche e Parks insistono dalla lunga (23-15) mentre Ravenna si stoppa a lungo. Hairston riavvicina l’OraSì ma Parks è implacabile e spinge la Benfapp al massimo vantaggio (35-24 al 13′). Entra anche Seck mentre Trapani schiaccia il +14 poco prima del terzo fallo di Triche. Poco prima di metà gara Masciadri e Smith in contropiede riducono uno svantaggio che aveva toccato anche i 16 punti. Terzo quarto con la Benfapp che scappa ma l’OraSì non molla con Montano e Masciadri e chiude a meno dieci. Ultimo quarto combattuto ed equilibrato, Smith dalla lunetta tiene botta ma la Benfapp ha più soluzioni e chiude senza affanno.
Questa la presentazione di Gara2 di Alessandro Lotesoriere, assistant coach dell’OraSì: «In Gara1 è emersa una differenza di fisicità che sapevamo esserci a causa dell’assenza di Gandini, enfatizzata poi dall’innesto di Trapani, un vero e proprio terzo “americano”. Dovremo essere bravi a far tesoro di quanto accaduto in alcune parti della partita, rinforzando quanto di buono fatto per lunghi tratti nel primo match. Nonostante il gap fisico abbiamo giocato tre quarti alla pari andando a fare quello che avevamo preparato, ma nelle sfide di playoff la costanza è fondamentale, dovremo fare una partita speciale per 40 minuti. Nei playoff si ragiona per piccoli obiettivi quotidiani: dopo aver perso Gara1 il nostro obiettivo a breve termine diventa garantirci una partita in più davanti al nostro pubblico e abbiamo due opportunità per raggiungerlo, sperando poi di poterne programmarne poi un altro ancora più grande».

Il Faventia si congeda dal proprio pubblico con un largo successo sull’Ascoli

Calcio a 5 B / Netta vittoria dei manfredi, trascinati da Piallini, Revert Cortes e Catalano, al termine di una sfida che ha visto le due formazioni giocare senza tatticismi

Faventia-Futsal Aski Ascoli 15-3
FAVENTIA: Carpino, Garbin, Piallini, Barbieri, Catalano, Bouhamadi, Hassane, Tronconi, Maccolini, Revert Cortes, Matteuzzi, Pozzovivo. All.: Placuzzi.
FUTSAL ASKI ASCOLI: Balzamo, Stipa, Galanti, Sestili C., Regnicoli, Ricci, Bottolini, Chittarini, Di Lorenzo, Capolongo, Sestili N. All.: Fusco.
ARBITRI: Paolino di Siena e Puvia di Carrara.
RETI: 3’ pt (aut.) Sestili C., 4’ pt, 14’ pt e 19’ pt Piallini, 12’ pt, 16’ pt, 1’ st e 3’ st Revert Cortes, 12’ pt Chitarrini, 6’ pt Bottolini, 18’ pt e 7’ st Catalano, 6’ st Matteuzzi, 7’ st e 17’ st Garbin, 14’ st (rig) Tronconi, 14’ st Balzamo, 16’ st (aut.) Balzamo.
NOTE – Ammoniti Bottolini e Stipa. Espulsi Sestili N. per somma di ammonizioni e Chittarini per proteste.

Jose Revert Corte
Quattro reti per il biancazzurro José Revert Cortes

Si chiude con una larga vittoria casalinga il campionato del Faventia, congedatosi dal proprio pubblico con un netto 15-3 sul Futsal Aski Ascoli. Un risultato che permette ai faentini di terminare la stagione all’ottavo posto in classifica. Senza tanti tatticismi e con la testa libera da pensieri (entrambe le squadre non avevano più obiettivi di classifica), va in scena un match divertente e ricco di reti. Dopo un buon avvio di gara degli ospiti, con Carpino bravo in un paio di occasioni a salvare la propria porta, sale in cattedra il Faventia che passa in vantaggio al 3’. Pozzovivo calcia il pallone su Di Lorenzo in uscita, con la sfera che carambola addosso a Cristiano Sestili, insaccandosi nella porta sguarnita. Il raddoppio arriva al 4’ con un’azione tutta di prima iniziata dall’angolo di Revert Cortes e finalizzata da Piallini, bravo a sfruttare un assist di Garbin. Il tris lo cala Revert Cortes al 12’, servito da Pozzovivo, ma nell’azione successiva l’Ascoli accorcia le distanze con Chittarini, abile nel beffare Carpino con un tiro a fil di palo scagliato dall’out destro.

Il Faventia continua a dettare legge ed è Piallini a fissare il 4-1. Il Futsal Aski crea occasioni, ma non trova la rete, e infatti il gol di Bottolini del 4-2 arriva da tiro libero (16’). Il Faventia spinge sull’acceleratore e trova altri tre gol: Revert Cortes fissa il 5-2 servendo poi un preciso assist a Catalano, che ringrazia spedendo la sfera all’incrocio dei pali (6-2), poi a chiudere un pirotecnico primo tempo è Piallini per il 7-2. Ad aprire le danze nella ripresa è Revert Cortes con un tap in a pochi passi da Di Lorenzo, ripetendosi poi pochi minuti dopo con una rete in fotocopia. C’è gloria anche per il giovane Matteuzzi (10-2) che non fallisce il preciso passaggio del solito Revert Cortes. Il monologo faentino si conclude con le reti di Catalano, Garbin (due volte) e di Tronconi su rigore. Per l’Ascoli va a segno Balzamo, protagonista anche di una sfortunata autorete. Finisce 15-3 per il Faventia.

Il Ravenna Women viene travolto dalla leader Inter e dice addio al sogno promozione

Calcio B femminile / A Milano non c’è partita, con le giallorosse sotto di tre reti in soli undici minuti e con le nerazzurre che dilagano. Sfuma così la possibilità di raggiungere la seconda posizione occupata dall’Empoli

Inter-Ravenna Women 7-0
FC INTERNAZIONALE MILANO: Capelletti, D’Adda, Pisano (20’ st Santi), Capucci, Locatelli, Marinelli (7’ st Rognoni), Brustia, Baresi, Regazzoli, Merlo (20’ st Pellens), Pandini (7’ st Costi). A disp.: Schroffenegger, Crespi. All.: De La Fuente.
RAVENNA WOMEN FC: Copetti, Cameron, Colini, Giovagnoli, Bouby, Burbassi, Barbaresi, Filippi, Carrozzi (1’ st Haanpaa), Cimatti, Montecucco (1’ st Raggi). A disp.: Benelli, Balladelli, Matteucci. All.: Piras.
RETI: 7’ pt, 40′ pt e 36′ st Regazzoli, 9’ pt e 11’ pt Marinelli, 31’ pt Pandini, 27’ st Brustia.

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La giallorossa Giorgia Filippi

Brutto ko per il Ravenna Women FC che soccombe in casa della capolista Inter e dice così addio al sogno promozione. Questa sconfitta, unita alla vittoria dell’Empoli contro la Lazio, porta a sei le lunghezze di distanza dal secondo posto occupato dalle toscane. L’ultima partita di campionato in programma domenica 5 maggio al “Soprani” di San Zaccaria proprio contro le biancazzurre avrà quindi valore solo per l’orgoglio e la voglia di rimettersi in piedi da parte delle giallorosse.

Le nerazzurre sembrano non aver digerito l’ultimo (e unico pareggio per ora in campionato) con la Lazio Women e hanno deciso di rifarsi in casa, congedandosi dal loro pubblico nel migliore dei modi. Le leonesse nonostante l’impegno non sono riuscite a tenere testa alle prime in classifica e hanno provato a limitare le avversarie, che a tratti parevano indiavolate. Nonostante i sette gol subiti, un plauso a Copetti che ha mantenuto la concentrazione fino alla fine evitando un passivo più pesante, e anche a Colini, che ha difeso con onore la propria area.

La gara inizia subito a ritmi altissimi per opera delle padrone di casa che la vogliono sbloccare il prima possibile. Al 3’ Copetti è già impegnata da Marinelli che fa sfracelli in area giallorossa e due minuti dopo ci mette il guantone sulla conclusione di Brustia. Al 7’ l’Inter passa in vantaggio con Regazzoli e il Ravenna reagisce con Barbaresi che impensierisce Capelletti. Ma poi Marinelli si scatena e in due minuti segna una doppietta che porta la squadra di De La Fuente sul 3-0. Il Ravenna non riesce a costruire nulla e prova a chiudere tutti i varchi, ma prima del termine della prima frazione di gioco anche Pandini e Regazzoli al 31’ e al 40’ vogliono mettere la firma sul successo casalingo e portano l’Inter sul 5-0. Alla ripresa calano i ritmi della gara, con il Ravenna che prova a spingersi in avanti con pochi risultati e le nerazzurre che spingono meno e si limitano ad amministrare il risultato. Al 18’ Burbassi prova ad accorciare le distanze ma trova la risposta di Capelletti che salva la sua porta. Brustia e Regazzoli non fanno sconti e la gara finisce 7-0 per le padrone di casa.

Notte d’Oro di primavera, ecco le foto della serata in centro a Ravenna

Va in archivio anche la seconda edizione primaverile della Notte d’Oro con buoni numeri di presenze in centro a Ravenna, favoriti dal clima e dai tanti turisti presenti in città in occasione del ponte del 25 aprile. Ecco qualche foto dalle principali iniziative che hanno animato Ravenna.

A Riolo il parco termale è in crescita grazie al centro benessere

Il nuovo direttore sanitario è Andrea Flamigni, candidato sindaco a Russi: «Nel giro delle ultime due stagioni abbiamo registrato quattromila presenze in più»

Riolo2È il parco termale più antico del nostro territorio e il prossimo anno si festeggeranno i 150 anni della sua nascita. Era il 10 luglio del 1870 quando il consiglio comunale approvò il progetto dell’ingegnere Antonio Zannoni per la costruzione dello stabilimento termale, che aprì però ufficialmente i cancelli solo sette anni dopo. Secondo gli storici le acque e i fanghi di Riolo Terme sono però noti fin dagli Etruschi, con evidenze di studi empirici negli ultimi anni dello Stato Pontificio, quando iniziarono a essere utilizzate sistematicamente per le loro proprietà curative. La notorietà delle acque di Riolo si diffuse in tutta Europa, tanto che qui pare abbiano soggiornato ospiti illustri come Lord Byron, Gioacchino Murat e i principi Bonaparte fino a Pellegrino Artusi e Giosuè Carducci.

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Andrea Flamigni, direttore sanitario delle terme di Riolo

Completamente distrutto dai bombardamenti, il parco termale è stato ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale nello stesso stile Liberty del precedente, di cui ha mantenuto l’aspetto originario. Oggi è un centro termale tradizionale, improntato in particolare sull’aspetto curativo (con terapie per un po’ tutte le problematiche che è possibile trattare con acque e fanghi) ma in grado di offrire anche un centro benessere, soluzioni per il wellness e l’estetica, momenti di svago, trattamenti di fisioterapia, processi di riabilitazione e anche ospitalità alberghiera.

Ne abbiamo parlato con Andrea Flamigni, noto anche per essere attualmente il candidato a sindaco del centrodestra a Russi, da poco più di un anno direttore sanitario della struttura e con un decennio di esperienza nella direzione sanitaria delle terme di Cervia e Brisighella.

«Siamo un centro termale tradizionale votato alla prevenzione e alla cura – conferma – ma chi mi ha preceduto fortunatamente ha investito con lungimiranza, circa dieci anni fa, anche nella parte wellness, con un thermarium con piscina (costruita nel 1993, con idromassaggi e divani sommersi e acqua riscaldata a 34 gradi, ndr) aperto tutto l’anno». Mentre la parte prettamente curativa che lavora, come da disposizioni ministeriali, circa nove mesi abbondanti l’anno (la stagione termale vera e proprio a Riolo è ripartita l’8 aprile), con clienti in convenzione con il sistema sanitario nazionale, «che arrivano con l’impegnativa del medico curante ma poi spesso aggiungono di tasca loro altri cicli di cura».

Riolo1I numeri della struttura sono in crescita, con il 2018 che si è chiuso con quasi 22mila presenze, aumentate di circa 4mila rispetto al 2016. La clientela si divide tra un blocco locale che proviene dalla nostra regione (Faenza, Imola, Lugo, Bologna e distretto di Ferrara) e una grossa fetta di utenti da altre regioni, in particolare Marche e Puglia. Ad aiutare questa crescita proprio il comparto benessere, con la spa/thermarium che nel 2018 ha registrato quasi cinquemila presenze, contro le 2.700 di appena due anni prima e gli 8.200 ingressi registrati in piscina, tremila in più di quelli del 2016. I restanti (circa 11mila ingressi) sono pazienti convenzionati (che non è detto che non siano poi gli stessi che comprano anche gli altri servizi).

Senza contare gli alberghi (all’interno del parco sono presenti un 3 stelle e un 4 stelle con circa 115 camere complessive), le terme di Riolo fatturano in media circa 3,2 milioni di euro l’anno e impiegano nei momenti di picco (alberghi compresi) un centinaio di addetti.

La curiosità. Le acque delle terme di Riolo nascono nel parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, dove si contano una sessantina di sorgenti differenti tra loro. Quelle convogliate nel parco termale, pronte per essere bevute, sono l’Acqua Breta (solfurea), l’Acqua Margherita (salsobromoiodica con piccole quantità di idrogeno solforato) e l’Acqua Vittoria (salsobromoiodica con piccole queantità di idrogeno solforato, notevoli quantità di magnesio e una maggiore concentrazione di cloruro di sodio). A caratterizzare le terme di Riolo è anche il fango sorgivo utilizzato per le terapie, composto da argilla, acqua salsobromoiodica, sostanze organiche e minerali presenti nel terreno. Si tratta dell’unico fango sorgivo della regione: nasce dalle viscere della terra attraverso piccoli coni naturali situati in località Bergullo. Il fango viene raccolto in una vasca protetta e da lì di volta in volta prelevato.

Grandi soddisfazioni per l’Atletica Ravenna al 17° Trofeo Liberazione di Bologna

Atletica leggera / Oltre a essere premiato come società più numerosa, il team giallorosso festeggia per le vittorie di Fantini nei 1000 metri Cadetti e Ricci sulla stessa distanza, ma categoria Ragazzi

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Atletica Ravenna premiata a Bologna come società più numerosa

Grandi soddisfazioni arrivano da Bologna, al 17° Trofeo Liberazione, per l’Atletica Ravenna, premiata come la società più numerosa e sugli scudi anche grazie ai risultati individuali dei suoi ragazzi. Portando in gara al meeting regionale riservato al settore giovanile ben 51 atleti dagli 8 ai 15 anni, l’Atletica Ravenna conferma sempre di più la sua missione: far avvicinare i giovani all’atletica leggera e farli crescere tecnicamente, divertendosi e nel rispetto dei valori sportivi. Anche la UISP Bologna, organizzatore dell’evento, lo ha riconosciuto con un bellissimo trofeo, una ceramica di Faenza realizzata per l’occasione.

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Il ravennate Filippo Fantini ha vinto i 100 metri Cadetti al Trofeo Liberazione

Inoltre sono giunti molti buoni i risultati (successi, record personali e podi) per i portacolori della società giallorossa. Una vittoria su tutte è quella di Filippo Fantini nei 1000 metri Cadetti: una bellissima gara in cui ha stabilito il suo terzo record personale consecutivo e con 2’44”45 realizza il quinto crono di categoria a livello nazionale nel 2019. Secondo posto per Federico Sabbatani nel salto in alto Cadetti: 1,51 che vale il suo nuovo record personale. Altra vittoria e record personale nei 1000 Ragazzi per Enrico Ricci, con un ottimo 3’13”04. Tra gli esordienti (Under 10) secondo e terzo posto per Lorenzo Bianchi e Davide Danese sia nel salto in lungo, sia nei 50 metri. Primo e secondo posto nei 50 (Under 8) per Davide Benini e Giulio Cerrato. Quarto posto per Anna Papetti nei 50 (Under 8) e sesto posto per Filippo Salbaroli nel vortex (Under 10).

Gulli street art, ecco i nuovi messaggi visionari alti come un palazzo

Ormai completati i murales degli artisti Ericailcane, Bastardilla, Basic e Nemo’s sulle facciate delle case popolari in Darsena. Visita guidata in notturna

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Ericailcane, murales in via Gulli

Nonostante qualche giornata di pioggia, gli street artist di levatura internazionale come Ericailcane, Bastardilla, Basic e Nemo’s, convocati per la quinta edizione festival di arte urbana Subsidenze, concluderanno come previsto entro questo fine settimana i loro grandiosi lavori creativi (ad altezza di palazzo di tre piani) concentrati sui condomini popolari di via Gulli (paralleli al canale Lama, davanti al Pala De De André) e di via Grado, nel quartiere Darsena. Un’inziativa artistica ma anche sociale che ha ha visto la partecipazione attiva dei residenti delle abitazioni coinvolte.

In occasione della Notte d’Oro primaverile, è in programma, anche un visita notturna alle opere realizzate negli ultimi anni nella periferia est della città, con partenza alle ore 21 (torce elettriche alla mano) con partenza dal Magazzeno Art Gallery e la guida del direttore artistico del festival Marco Miccoli. Per questioni logistiche (visto che il percorso è a piedi) fra le nuove opere realizzate di questi ultimi giorni si visiterà, per l’occasione, solo quella di Nemo’s in via Grado.

Altri eventi legati al festival Subsidenze (visite guidate, laboratori, mostre) sono in programma nelle prossime settimane fino alla prossima estate.

Nella tana di una Ternana in difficoltà il Ravenna va a caccia di punti pesanti

Calcio C / Domani, domenica 28 aprile (ore 18), i giallorossi fanno visita agli umbri, costruiti per primeggiare ma ancora a digiuno di vittorie nel 2019. Foschi: «Conquistare l’intera posta in palio ci permetterebbe di fare un ulteriore salto in classifica»

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L’attaccante giallorosso Manuel Nocciolini in azione nella gara d’andata

Il Ravenna non vuole fermare la sua corsa e domani, domenica 28 aprile (ore 18, arbitro Zufferli di Udine), si presenta al “Liberati” di Terni per cercare di compiere altri passi in avanti in classifica. Neppure nella più originale delle sceneggiature ci si poteva aspettare una trasferta in terra umbra in queste condizioni, con i giallorossi già proiettati ai playoff, con la voglia di migliorare in modo la già ottima sesta posizione, e la Ternana, squadra che si pensava potesse essere l’ammazza-campionato, ancora a digiuno di vittorie nel 2019. Una situazione ancora più paradossale se si pensa che a 180 minuti dal termine di questo torneo avvincente i rossoverdi facendo sei punti potrebbero ancora agganciare un inatteso treno playoff, che sicuramente li vedrebbe come una temibile mina vagante anche in ottica di promozione.

Gli ingredienti per una partita tutt’altro che scontata ci sono tutti, e non potrebbe essere altrimenti pensando anche al tourbillon di emozioni della gara di andata con i bizantini inizialmente dominatori del primo tempo poi ripresi a cavallo dell’intervallo infine abili nel trovare all’ultimo respiro la stoccata vincente grazie a Boccaccini. Il campo del Liberati non è particolarmente favorevole ai romagnoli, che su sette trasferte umbre hanno collezionato una sola vittoria per 1-0 (Chianese) nella stagione 2006/07 conclusasi con la vittoria del campionato di C1 e conseguente promozione in B.

L’andamento stagionale degli umbri non rispecchia la grande qualità della rosa, che vede giocatori con notevoli esperienze nelle serie maggiori come Diakitè o Marilungo, solo per citarne due, mentre a gennaio sono arrivati come rinforzi Castiglia, Palumbo, Boateng, Paghera. L’andamento al di sotto delle aspettative si è concretizzato in ben tre avvicendamenti alla guida tecnica: iniziata la stagione con De Canio, la panchina è ora affidata a Fabio Gallo (ex Spezia), subentrato a Calori nel mese di febbraio.

In casa giallorossa Luciano Foschi dovrà fare a meno dei tre squalificati Lelj, Venturi e Ronchi, che torneranno a disposizione per l’ultima di campionato contro l’Imolese, e non recupera Bresciani alle prese con un problema muscolare all’adduttore. Prima convocazione per due giovani della Beretti: Mattoni e Mancini. «Questa settimana abbiamo lavorato molto sul riuscire a tornare a proporci in un certo modo – spiega il tecnico – nel ritrovare una certa creatività. Vogliamo andare a fare una buonissima prestazione e una partita aggressiva e propositiva, cercando l’intera posta in palio che ci permetterebbe di fare un ulteriore salto in classifica. Giochiamo contro una squadra che sulla carta è più forte di noi, ma che quest’anno ha fatto nettamente peggio di noi. Dobbiamo puntare sulle difficoltà dei nostri avversari e cercare di amplificarle se vogliamo fare risultato».

De Pascale in Vaticano con le Province: «Le parole del Papa ci danno coraggio»

Il sindaco di Ravenna è anche presidente dell’Unione province italiane, in udienza da Bergoglio

600A59AB BAEC 4BD2 985A 86294250E706«Le parole di Papa Francesco ci hanno riempito di coraggio: ci ha esortato a continuare con determinazione perché le Province sono il presidio della difesa del territorio», così il sindaco di Ravenna e presidente della stessa Provincia, Michele de Pascale, ha commentato al termine dell’udienza con il Pontefice a cui ha preso parte in Vaticano. Bergoglio ha accolto i rappresentanti dell’Unione province italiane (Upi) di cui De Pascale è presidente.

«Il Papa – continua il primo cittadino ravennate – ha ribadito l’importanza delle funzioni che ci sono assegnate, ha parlato di istituzioni necessarie. L’incontro di oggi ci dà nuova forza per proseguire, rispondendo all’invito del Santo Padre a presidiare la cura della Casa Comune e garantire  l’opera di manutenzione e di messa in sicurezza delle scuole, delle strade e dell’ambiente ponendo questo come una delle questioni centrali della nostra missione di governo».

Coltello piantato nella porta degli uffici del 118. Uil: «Atto intimidatorio»

Il ritrovamento al mattino del 25 aprile, allertati i carabinieri. Il sindacato descrive un clima interno di contrasti e caccia alle streghe

118Un coltello è stato trovato conficcato in una delle porte degli uffici dei coordinatori infermieristici nella centrale operativa di Ravenna del 118 Romagna. A segnalare l’episodio è la Uil-Fpl che teme si possa trattare di un atto intimidatorio «come in una scena della nota serie tv Gomorra». Il ritrovamento è avvenuto nelle prime ore del mattino del 25 aprile e sono stati allertati i carabinieri.

Il sindacato parla di «atto vile e inqualificabile che non fa altro che ulteriormente minare la serenità in un ambiente già messo a dura prova dalle condizioni di lavoro quotidiane». La Uil coglie l’occasione per criticare duramente il clima in casa 118: «L’Ausl da tempo non garantisce risposte alle istanze avanzate dal personale. E soggetti fomentano una insulsa e costante propaganda che mette i dipendenti l’uno contro gli altri». Addirittura il sindacato parla di persone che «sentendosi sceriffi senza distintivo o datori di lavoro senza essere, intraprendono una caccia alle streghe contro i colleghi per superbia e presunzione».

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