Nel Ravennate la media è 55,9 percento sul totale dei rifiuti solidi urbani, ancora lontano dall’obbiettivo del 73 fissato per il 2020. Massa Lombarda la più green, Brisighella maglia nera
Cresce la raccolta differenziata dei rifiuti in provincia di Ravenna: alla fine del 2018 è arrivata al 55,9 percento con un aumento dell’1,1 percento rispetto all’anno precedente. Un risultato però ben al di sotto della media regionale del 68 percento e che infatti lascia Ravenna all’ultimo posto per differenziata tra le nove province dell’Emilia-Romagna. E ancora più distante da quel 73 percento fissato come obiettivo per il 2020 dal Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr) che invece è già stato raggiunto da tre province (Ferrara, Parma, Reggio Emilia). Sono dati divulgati dalla Regione.
Dai numeri emerge che la produzione totale dei rifiuti urbani in regione nel 2018 è stata pari a 3 milioni di tonnellate (con un aumento contenuto rispetto al 2017) e la raccolta differenziata ha avuto incrementi in tutte le province. Ma la variazione ravennate dell’1,1 percento è migliore solo di Forlì-Cesena (dove è appena entrata in funzione la nuova gestione in-house con Alea) e di Parma (che vanta già un 78,3 percento). Questo il dettaglio di tutte le province: a Parma la differenziata si attesta al 78,3% (+0,7% sul 2017), a Reggio Emilia al 77% (+5,7%), Ferrara al 76,2% (+8,2%), Modena al 70,7% (+2,9%), Piacenza al 68,7% (+7,6%), Rimini al 66,6% (+3,1%), Bologna al 63,8% (+4,8%), Forlì-Cesena al 56,6% (+0,2%).
Scendendo nel dettaglio delle amministrazioni locali, 128 Comuni della regione (il 39 percento dei 329 totali) hanno già raggiunto il target del 73 percento fissato dal Prgr. In 93 Comuni (il 30 percento degli enti) la soglia è oltre quota 80 percento di raccolta differenziata, mentre in 14 Comuni (4%)addirittura oltre il 90 percento. Tra i diciotto comuni ravennati la performance migliore è di Massa Lombarda che arriva al 67,9, in fondo c’è Brisighella con solo il 36,1.
Il ponte sul fiume Lamone alla chiusa di Errano, nel territorio faentino, non è più sicuro nemmeno per pedoni e biciclette: già chiuso al transito degli autoveicoli in via precauzionale da luglio 2018, a distanza di un anno viene chiuso completamente. Il provvedimento è in vigore da oggi, 21 giugno, ed è in corso il posizionamento dell’apposita segnaletica e di alcune barriere new jersey in cemento per impedire l’accesso.



Torna la pioggia. Almeno secondo una nuova allerta meteo della Protezione civile regionale, che prevede temporali nella giornata di sabato 22 giugno. L’allerta è gialla per tutta la provincia di Ravenna.
Uno stanziamento di 335mila euro dalla Regione per quattro interventi in provincia di Ravenna in risposta alle criticità più gravi aperte dalle piogge intense che hanno colpito l’Emilia-Romagna nel mese di maggio. La giunta regionale ha deliberato gli stanziamenti, in totale 1,8 milioni per tutta la Regione.
Lavorava come cameriera per una famiglia di Ravenna e si impossessò di un assegno di 900 euro che andò a incassare. A distanza di otto anni da quell’episodio una 42enne è stata arrestata ieri, 19 giugno, per furto aggravato e falsità in scrittura privata. La polizia ha infatti eseguito le sentenze di condanna divenute definitive: nel dicembre 2014 venne riconosciuta colpevole del reato di furto aggravato e condannata alla pena di mesi otto e giorni dieci di reclusione; nel 2016 è stata riconosciuta colpevole anche per il reato di falsità in scrittura privata che ha unificato le due pene quantificandole in un anno di reclusione. Trascorsi i termini per Appello e ricorso in Cassazione, l’Ufficio Esecuzione Penali della Procura della Repubblica di Ravenna ha emesso l’ordine di esecuzione per la carcerazione. La donna è stata rintracciata nella giornata di ieri dagli investigatori della squadra mobile che, dopo le formalità di legge, l’hanno condotta alla propria abitazione, in regime di detenzione domiciliare, dove dovrà restare per tutto il periodo della condanna.
Omicidio colposo in cooperazione è l’ipotesi di reato con cui la procura di Ravenna ha aperto l’inchiesta per fare luce sulle eventuali responsabilità nella morte di Edoardo Bassani, il bambino di 4 anni di Castrocaro deceduto ieri, 19 giugno, per le conseguenze di 
Ma mentre Mirabilandia forniva pochi dettagli sulla vicenda, sulla pagina Fb del parco veniva pubblicato un invito alla festa dedicata a Dragon Ball, il celebre manga, in programma per il 29 giugno. Un post apparso su Facebook verso le 18, due ore dopo il decesso di Edoardo: si apprende che si tratta di un post la cui pubblicazione era stata programmata con ampio anticipo e non è stato disattivato in tempo (non una pubblicazione fatta da qualcuno in quel momento). Molte persone, già informate dai media locali e nazionali, non hanno gradito la concomitanza: tra i commenti sono comparse critiche ma anche insulti al parco e agli operatori del parco, così come critiche e lezioni su come si badano i bambini rivolti ai parenti della piccola vittima. Il parco non ha replicato e non ha rimosso il post.