giovedì
11 Settembre 2025

Reddito cittadinanza, i centri per l’impiego: «Non cambierà il mercato del lavoro»

Il dirigente Panzavolta spiega le criticità possibili: «Le aziende possono scegliere chi vogliono e spesso si tratta di un rapporto fiduciario. Gli sgravi per chi assume? Non sono competitivi rispetto a un contratto di apprendistato». In provincia nel 2017 secondo l’Istat c’erano 12.983 persone in cerca di occupazione e gli utenti degli uffici collocamento con disponibilità immediata erano 10.140

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L’interno del centro per l’impiego

Chiave di volta per l’erogazione del Reddito di cittadinanza (Rdc), ha spiegato più volte il ministro Luigi Di Maio, saranno i Centri per l’impiego: tanto spesso bistrattati, già coinvolti in altre iniziative come la Garanzia giovani del governo Renzi, ora gli uffici di collocamento sono al centro della riforma del governo Conte. Dovranno essere potenziati con nuove figure, come i navigator (consulenti per le persone in cerca di lavoro che riceveranno il Rdc), e si troveranno comunque a gestire una mole di lavoro che si prospetta in crescita. Basti dire che secondo alcune stime i potenziali beneficiari del Rdc nella provincia di Ravenna potrebbero essere oltre 10mila.

Si tratterà ora di capire quanti di questi sono già utenti dei tre centri per l’impiego del Ravennate (nel 2017 erano effettivamente poco più di 10mila quelli “disponibili al lavoro”), oggi afferenti a un’agenzia regionale e non più alla Provincia, e che hanno sede come noto nel capoluogo, a Lugo e a Faenza. Ne abbiamo parlato con Andrea Panzavolta, dirigente dei Servizi per il Lavoro di Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena che ci ha spiegato come già la Regione Emilia-Romagna abbia di recente provveduto a circa 140 assunzioni di personale tra stabilizzazioni e nuovi ingressi, che hanno riguardato in misura assai marginale il nostro territorio, dove già si era provveduto in questo senso negli anni passati. «Pare che i navigator saranno assunti dalla società di servizi Anpal in seno al ministero del Lavoro – ci spiega – ma è vero che altro personale dovrebbe essere invece assunto dalle Regioni. Tutto sembra dover avvenire con grandissima fretta ma ci sono tempi tecnici non comprimibili, perché per fare assunzioni di questo tipo tramite concorso pubblico servono molti mesi, tra procedure di mobilità, bando e selezioni. Per le ultime che abbiamo effettuato ci abbiamo messo, correndo, quasi otto mesi».

Ma cosa dovranno fare in più, vecchi e nuovi addetti dei Centri per l’impiego? E soprattutto, c’è davvero un’offerta che potrà soddisfare le eventuali nuove domande? «Questo è il vero problema – risponde Panzavolta – perché è chiaro che il reddito di cittadinanza è innanzitutto una misura di contrasto alla povertà, non servirà a cambiare il mercato del lavoro che, se non è più stagnante come sei anni fa, non ha comunque un’offerta così ampia come quella che si immagina per reinserire tutti i potenziali percettori del Rdc. Del resto un’attività simile a quella prospettata dal Rdc già la stavamo facendo con il Rei per una platea sicuramente più ridotta, ma anche con misure analoghe previste dalla Regione Emilia-Romagna e non sono mancati i casi in cui abbiamo verificato che non c’erano le condizioni per avviare le persone nel mondo del lavoro. Per tutte le persone che hanno abbiamo preso in carico nell’ambito di queste politiche, di concerto con i servizi sociali sono stati costruiti percorsi personalizzati di attivazione che a volte hanno previsto la partecipazione ad attività di formazione o a tirocini come si prevede anche per il Rdc».

Centro Per L'impiegojpg01Quello che Panzavolta lascia intendere, e che è ben noto a chi si occupa del tema, è che esistono anche persone particolarmente fragili e problematiche che non riescono a mantenere un posto di lavoro nemmeno qualora lo trovino. Certo, ora la platea è destinata ad allargarsi e soprattutto tante persone che magari si rivolgevano ai Centri solo per certificare la condizione di disoccupazione ora, per ricevere il Rdc, dovranno invece attivarsi per la ricerca del lavoro. Ma questo, pare di capire sentendo chi si occupa dell’incrocio domanda-offerta, non sarà necessariamente un vantaggio. «Quando cerchiamo una persona per un’azienda – spiega Panzavolta – facciamo prima di tutto anche un servizio all’azienda cercando il candidato più vicino alle caratteristiche ricercate. Siccome le aziende possono assumere chi ritengono più idoneo e più adatto non hanno nessun interesse ad assumere qualcuno motivato principalmente solo dal timore di perdere il Rdc. Soprattutto in un tessuto di piccole e medie aziende, dove il lavoro non è certo più quello di impostazione fordista in cui ognuno è sostituibile e in un contesto come il nostro nel quale le assunzioni hanno spesso il carattere di investimento fiduciario». Non a caso gran parte delle assunzioni in regione avviene soprattutto tramite la rete di conoscenze di imprenditori e candidati. I contratti che passano dai centri per l’impiego sono 20mila l’anno in tutta l’Emilia Romagna, di cui una parte consistente a tempo determinato e anche con caratteristiche stagionali. E del resto tra le persone che da più tempo cercano lavoro e sono iscritte ai centri ci sono over 45 e over 55 che le aziende tendono a non scegliere, preferendo giovani, più versatili sulle nuove tecnologie e inquadrabili come apprendisti, con enormi vantaggi contributivi fiscali.

Vero è che il nuovo RdC prevede però che l’azienda che assuma un beneficiario dell’assegno potrà godere di sgravi pari a quella cifra per qualche mensilità. Questo potrebbe rendere i cinquantenni disoccupati più competitivi? E potrebbe spingere più aziende a rivolgersi al centro per l’impiego? «Lo sgravio rispetto a un apprendistato dal punto di vista economico non è per nulla competitivo, ma è vero che se le aziende vorranno godere di questo vantaggio non potranno fare a meno di rivolgersi a noi». E la “quota 100” per le pensioni potrebbe almeno liberare nuovi posti di lavoro, magari per chi prenderà il Rdc? «Mi sembra difficile, se non impossibile. Diciamo che per entrambe queste misure, che ovviamente mi astengo dal giudicare sotto il profilo politico e di opportunità generale, mi sembra poco realistico pensare che avranno un impatto espansivo sul mercato del lavoro se non attraverso gli eventuali effetti indotti da un incremento dei consumi».

La casa di produzione di “Gomorra” cerca a Ravenna ragazzi per una nuova serie tv

Casting di Cattleya per ruoli da co-protagonisti. Appuntamento al pala congressi il 4 e il 5 febbraio

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Una scena di Gomorra

Cattleya, principale casa di produzione indipendente italiana, già nota per titoli come  “Suburra”, “Gomorra” e “Tutto può succedere”, apre a Ravenna le selezioni per una nuova – si legge nella comunicazione pubblicata anche dal sito dedicato al cinema della Regione – «importante, serie televisiva di prossima realizzazione».
Per interpretare i ruoli da co-protagonisti si ricercano ragazzi e ragazze “che dimostrino un’età tra i 18 e i 21 anni”. Gli interessati si dovranno presentare al Palazzo del Cinema e dei Congressi, in Largo Firenze 1,  lunedì 4 e martedì 5 febbraio, dalle 13 alle 18. I minori dovranno essere accompagnati da un genitore o da un accompagnatore maggiorenne autorizzato, con documento che ne attesti la regolare e legale responsabilità.

Chi è interessato, ma impossibilitato a presentarsi in tali date può inoltrare una presentazione o un curriculum, alllegando due foto (primo piano e figura intera) a castingcattleyaemiliaromagna@gmail.com (sarà in questo caso la produzione a contattare i candidati ritenuti idonei).

Ravenna in Comune: «Serve subito un ragionamento di lungo periodo sui trasporti»

Secondo il gruppo la città dovrebbe aprire una riflessione per rendere più sostenibile il modo di muoversi dei ravennati

Autobus 4Servono soluzioni serie per la situazione della viabilità ravennate. Lo chiede Ravenna in Comune in una nota in cui, partendo dal caso Ravegnana, si dà atto all’amministrazione di «non aver adoperato toni trionfalistici e facili promesse nel presentare il problema alla cittadinanza» ma, in sintesi, di non voler aprire «una discussione seria e avviare proposte concrete per affrontare il problema della mobilità sostenibile in un orizzonte di medio periodo e – ancor più – di lungo periodo». .

Ravenna in Comune scrive: «Crediamo che non si possano rimandare in eterno la discussione e la proposta su come debbano essere i trasporti del futuro (ma non solo il futuro lontano, anche quello prossimo). E’ proprio impossibile mettere all’ordine del giorno un serio ragionamento sul potenziamento del trasporto pubblico, che renda possibile, conveniente e attraente lasciare la macchina a casa e prendere l’ autobus ? E’ così irrealistico predisporre più punti parcheggio per chi viene dal forese, dai quali far partire un vero servizio di bus-navetta per l’interno della città, in modo da limitare consistentemente il numero dei veicoli che si infilano verso il centro urbano ?»

Ancora: «È così insensato riprendere in mano una vecchia proposta dell’ambientalismo degli anni 80-90 (ma che aveva suscitato notevole interesse anche a livello dell’Amministrazione Regionale di allora, per esempio) per la costruzione di un sistema di “metropolitana di superficie”, a orario cadenzato, nella tratta Ravenna – Forlì, lungo l’asse dei lidi e in altri tratti “scoperti” del territorio urbano ed extraurbano? Ed è così assurdo mettersi a lavorare per l’organizzazione seria di un sistema di trasporto privato condiviso anziché esasperatamente individualista?»

Il gruppo sa che «non è nei poteri del Comune risolvere da solo questi problemi». Ma il Comune «potrebbe e dovrebbe – in tempi stretti – chiamare attorno a un tavolo tutti i soggetti interessati (Stato, Regione, Provincia, Agenzie della mobilità, Decentramento, comuni limitrofi, partecipazione popolare) e avviare un serrato confronto fin da subito. Il che sicuramente avrebbe un effetto a macchia d’olio e indurrebbe anche altri comuni a fare altrettanto. E siamo perfettamente consapevoli del fatto che ci vorrà anche una profonda “riforma” del modo di pensare e dei comportamenti delle comunità e dei singoli cittadini. Ma se non si comincia mai non si fa mai nulla, e saremo sempre più costretti a cimentarci, un’emergenza dietro l’altra, con una mobilità insostenibile e impazzita».

Un Marsala dolcissimo per la Conad: vittoria e qualificazione alla Pool Promozione

Volley A2 femminile / Le biancorosse stendono a domicilio in tre set le siciliane e superano in volata Sassuolo, salendo al quinto posto che vale l’accesso alla fase che mette in palio la promozione in A1

Marsala-Ravenna 0-3
(21-25, 21-25, 13-25)
SIGEL MARSALA: Cosi 4, Luzzi, Ameri (L), Gabrieli 7, Turlà, Schwan 4, Angeloni 9, Avenia, Taborelli 11, Salvestrini 2. Ne: Donarelli, Vaccaro (L). All.: Aiuto.
CONAD OLIMPIA TEODORA RAVENNA: Bacchi 10, Mendaro 11, Gioli 16, Torcolacci 8, Agrifoglio 2, Calisesi, Rocchi (L), Lotti 10. Ne: Altini, Ubertini, Vallicelli. All.: Caliendo.
ARBITRI: Armandola e Santoro.
NOTE – Marsala: bs 8, bv 0, errori 17, muri 6; Ravenna: bs 6, bv 4, errori 10, muri 10. Durata set: 24′, 25′, 20′ (tot. 69′).

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Una esultanza delle giocatrici della Conad

La Conad batte in trasferta il fanalino di coda Marsala e realizza il grande sorpasso ai danni del Sassuolo, strappandogli all’ultima giornata il quinto posto che vale la partecipazione alla Pool Promozione. Il 3-0 in terra siciliana, in concomitanza con il ko delle emiliane con lo stesso punteggio, permette infatti alle ravennati di chiudere la regular season con 24 punti, uno in più delle emiliane. Nei prossimi giorni la Lega comunicherà il calendario della seconda fase del torneo di A2 che inizierà domenica 10 febbraio.

Sestetti titolari Il coach del Marsala Fabio Aiuto fa scendere in campo Avenia al palleggio, Taborelli in diagonale, Gabrieli e Cosi al centro, Schwan e Angeloni attaccanti di posto 4, con libero Ameri. Al fischio d’inizio Caliendo schiera lo starting six composto da capitan Bacchi e Lotti sulle bande (con la schiacciatrice toscana proveniente da Cutrofiano all’esordio con la maglia della Conad Ravenna), Mendaro opposto, Agrifoglio al palleggio, Torcolacci e Gioli centrali, Rocchi libero.

Primo set Si parte in grande equilibrio con Ravenna sempre avanti fino al 3-4 ottenuto con un’ace di capitan Bacchi. Sono poi le padrone di casa a provare a distendersi portandosi avanti di due lunghezze (6-4) ma Ravenna è ben determinata a non cedere il passo e con grande autorevolezza si riporta in vantaggio (6-8). Si procede punto a punto fino al 10 pari, poi la Conad fa un primo tentativo di fuga e con due muri vincenti allunga sul 10-13, costringendo il tecnico della formazione siciliana a chiamare il primo time out della giornata. Con la Sigel che riprende vigore, si torna a combattere sul filo di lana fino al 19 pari. Nel finale è Ravenna a salire in cattedra e con una fast di Gioli, i muri di Torcolacci e capitan Bacchi chiude il set sul 21-25.

Secondo set Fino al 7 pari si procede punto a punto, ancora un paio di palle a terra per Ravenna (8-11), poi le padrone di casa infilano un break di 4 punti e trovano il vantaggio sul 12-11. Chiama la sospensione del gioco Caliendo e riesce a dare la giusta carica alle sue ragazze. Si torna a giocare con Gioli e Bacchi che prendono per mano le compagne e grazie anche ai colpi imprendibili di Mendaro e Lotti si portano avanti di +5 (13-18). Ci provano le siciliane a ricondurre il set in equilibrio, tuttavia nel finale un errore al servizio e uno in attacco delle avversarie, permettono a Ravenna di chiudere senza problemi sul 21-25.

Terzo set Si comprende immediatamente che l’Olimpia Teodora ha in pugno la vittoria (3-7 e 4-11) e non basta il time out chiamato da Aiuto a riportare le padrone di casa in partita. Le biancorosse prendono il volo e con una doppia segnatura di Torcolacci allungano a +9 (5-14). Non riescono a reagire le siciliane e la Conad ne approfitta con Gioli che, dopo un lunghissimo scambio, mette a terra la palla del 7-19. Il finale non porta altre sorprese. Tutta la squadra romagnola è compatta e non si disunisce fino al 13-24: con undici match point a disposizione è significativo che la palla del 13-25 venga messa a terra dalla capitana Lucia Bacchi che, tra l’altro, ha giocato l’intero match febbricitante. Dopo pochi minuti arriva da Trento la conferma della sconfitta di Sassuolo per 3-0 e con questa notizia scoppia l’entusiasmo e la gioia delle ragazze e di tutti i sostenitori della Conad.

Dichiarazioni del dopo-gara
Nello Caliendo
(allenatore Conad Ravenna): «E’ stata una prestazione di squadra molto convincente. Le ragazze erano tutte concentrate come avevo chiesto loro alla vigilia. Abbiamo dato vita a una gara molto attenta, in cui abbiamo giocato con molta precisione. I miei complimenti e il mio applauso va a tutto il gruppo, a tutte le ragazze. Anche se nella seconda fase del campionato non partiremo con un punteggio alto, la soddisfazione di essere tra le prime dieci e continuare a giocare per la promozione è un grande motivo d’orgoglio. Questo risultato ripaga i sacrifici fatti dall’intero staff, dalle ragazze, comprese le ragazze purtroppo infortunate. Sicuramente è un premio soprattutto per la società che anche nei momenti più bui e delicati non ha mai smesso di credere in noi e di supportarci».

Paolo Delorenzi (presidente della Conad Olimpia Teodora Ravenna): «Sono felicissimo per tutti, la società, le ragazze, lo staff… Nel 2019 finalmente la malasorte sembrerebbe averci abbandonato. Finora la squadra ha sofferto in silenzio, la società ha sofferto in silenzio, l’allenatore è rimasto aggrappato alla squadra per lottare per questo risultato. Un ringraziamento particolare va a tutta l’équipe medica che ha lavorato per recuperare quante più ragazze possibile per quest’ultima partita. Ora inizia il nostro campionato e vogliamo toglierci qualche soddisfazione. La soddisfazione è tanta anche perché abbiamo raggiunto il nostro obiettivo minimo di inizio stagione che era quello di entrare nel pool delle dieci squadre che si giocheranno la promozione. La squadra ora ha anche molto più morale e sono certo che potremo assistere a un bel gioco e a belle partite in casa per riuscire ad appassionare il nostro pubblico. Il progetto Olimpia Teodora va avanti».

Classifica: Bartoccini Gioiellerie Perugia 34 punti, Delta Informatica Trentino 33, Barricalla CUS Torino 32, Omag S. Giov. in Marignano 29, Conad Olimpia Teodora Ravenna 24, Canovi Coperture Nolo 2000 Sassuolo 23, Cuore Di Mamma Cutrofiano 18, Sorelle Ramonda Ipag Montecchio 17, Sigel Marsala 6.

I sindacati: «Vigili del fuoco, una sola squadra operativa per tutta la provincia»

Una situazione «drammatica ed estremamente rischiosa» per una provincia che ha al suo interno un polo chimico e industriale di primo livello

RAVENNA 23/12/2018. INCENDIO IN UNA CASA DI VIA PAOLO COSTA

Carenza di vigili del fuoco in provincia. Lo scrivono  in una nota unitaria i sindacati (Fp Cisl, Uil Pa, Cgil Fp, Cisal Vvfra) che prendono spunto dall‘episodio di cronaca di venerdì scorso, quando un violento incendio nel condominio di fronte alla sede dei vigili del fuoco.  Quel giorno però, dicono i sindacati, l’unica squadra operativa  era impegnata in un incidente stradale con esito mortale a 20 chilometri dalla sede, a Casal Borsetti.

L’incendio «è stato quindi inizialmente affrontato dai soli due vigili del fuoco rimasti in sede ed altri ad orario giornaliero presenti perché giorno feriale. Successivamente, e con i tempi necessari al trasferimento, sono poi intervenute la squadra impegnata a Casal Borsetti e quella del Distaccamento di Cervia, che fortunatamente non stava operando in altri interventi. Un intero palazzo è stato evacuato e persone con difficoltà deambulatorie sono state portate all’esterno. Per quanto devastante l’incendio non ha causato danni significativi alle persone».

Ravenna – ricordano i sindacati – è un comune «con oltre 160.000 abitanti, con un importante sito industriale e portuale e la presenza di un polo chimico con industrie a rischio di incidente rilevante. La sede centrale dei vigili del fuoco di Ravenna copre un’area che va da Alfonsine a Mirabilandia e da Coccolia al Canale di Bellocchio».

Per le organizzazioni è «drammatico ed estremamente rischioso che un bacino di utenza tanto vasto e pericoloso possa contare su  una sola squadra operativa.  Non sono valse a nulla, ad oggi, le continue e ripetute segnalazioni, le richieste e le sollecitazioni fatte, in più occasioni, alle Istituzioni, compresa la locale Prefettura, per implementare l’organico del Comando Provinciale. Questa volta è andata (quasi) bene ma è necessario una nuova tragedia affinché i nostri appelli siano ascoltati e presi in considerazione?».

Taccheggiatrice fermata all’Esp. In auto aveva anche due coltelli e un cutter

Arrestata una 35enne. Era stata sorpresa dopo aver rubato 213 euro di merce, compreso un ferro da stiro

Furto SupermercatoAveva rubato un ferro da stiro, una fascia portacellulare e due tazze di ceramica. Poi aveva passato le casse pagando solamente due confezioni di acqua. Fermata per un controllo dagli addetti alla sorveglianza, la refurtiva è stata trovata nascosta sotto la giacca e abilmente occultata in un carrello. Così una 35enne albanese residente nel Ravennate è stata portata in questura e denunciata a piede libero. La merce aveva un valore di 213 euro. Oltre alla denuncia per furto aggravato è scattata anche quella per porto di oggetti atti a offendere. In auto aveva infatti un cutter e due coltelli, ritrovati nel controllo dalla polizia.

 

 

Trovati in auto con arnesi da scasso: denunciato trio di presunti ladri

I tre sono stati controllati dalla polizia locale che, una volta scoperti gli strumenti e le chiavi alterate, ha avvisato i colleghi del commissariato

Foto Commissariato

Si aggiravano a bordo di una Golf nel Lughese con in auto grimaldelli, cacciavite, pinze e chiavi alterate. Arnesi di cui il trio che era in auto non ha saputo giustificare il possesso. A sorprenderli durante un controllo è stata la polizia municipale della Bassa Romagna che ha fatto intervenire la polizia di Stato per un controllo più approfondito. I tre, albanesi e senza fissa dimora in Italia, sono stati portati negli uffici del commissariato. Nessuno di loro risultava gravato da precedenti, perciò è scattata solo una denuncia a piede libero per possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli. Il Questore ha emesso per loro il provvedimento del divieto di ritorno per tre anni nel comune di Lugo.

 

Elezioni: Sagrini corre per il Pd a Casola, Garavini candidata M5S ad Alfonsine

Nel Comune faentino scelto il sostituto di Marco Unibosi che ha rinunciato. Sul fronte Cinque Stelle primi nomi ufficiali

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Giorgio Sagrini, candidato sindaco Pd a Casola Valsenio

E’ Giorgio Sagrini il candidato del Partito Democratico alle elezioni di Casola Valsenio. Dopo l’annuncio di Marco Unibosi di ritirare la propria candidatura a sindaco, il segretario Gaudenzio Mancurti ha nuovamente riunito il comitato direttivo venerdì  25 gennaio, per confrontarsi e definire gli orientamenti sulla candidatura a sindaco in occasione delle elezioni amministrative del 26 maggio. I componenti hanno deciso di ripartire da quanto emerso dalla consultazione interna dello scorso novembre e quindi dal nome di Sagrini che, con serietà e passione, ha confermato la sua disponibilità a servizio del centrosinistra e della comunità Casola Valsenio.

E’ questa la candidatura che verrà sottoposta all’approvazione dell’Assemblea degli iscritti convocata nel pomeriggio di sabato 2 febbraio e che dovrà poi essere condivisa con le altre componenti della coalizione civica di centrosinistra “Uniti per Casola”. Sagrini, casolano, politico noto anche in ambito regionale, è stato un apprezzato Sindaco di Casola Valsenio per dieci anni fino al 2009.

Il neo segretario Gaudenzio Mancurti rileva con soddisfazione che «dopo la rinuncia di Marco, possiamo contare da subito su una disponibilità di rilievo; sulla disponibilità di una persona esperta e stimata. Ringraziamo Giorgio per aver lavorato con tutti noi, in questi mesi, per costruire la proposta politica e programmatica del Pd e del centrosinistra e ora, per la disponibilità a impegnarsi in prima persona».

Donatella Garavini, candidata M5S ad Alfonsine
Donatella Garavini, candidata M5S ad Alfonsine

Ad Alfonsine invece il Movimento 5 Stelle si presenterà con Donatella Garavini, eletta giovedì  scorso dal Meetup Alfonsine in movimento.  Garavini, 47enne, sposata, mamma di una figlia, laureata in pedagogia all’Università degli Studi di Ferrara. E’ consulente nella Tutela dei diritti dei minori con un Master Universitario di II Livello conseguito al Cariddi Ferrara. “Donatella Garavini è la nostra miglior candidata e sarà lei a colorare di giallo il Comune di Alfonsine  – dichiarano dal meetup – ora, siamo pronti ad amministrare la nostra città”.

Dopo una lunga fase programmatica di lavoro cominciata nel Maggio 2018 che vedrà a breve concretizzarsi nel manifesto elettorale da presentare ai cittadini, Donatella Garavini, è stata scelta dal Meetup alfonsinese attraverso una votazione unanime al termine di un intenso percorso di frequentazione e conoscenza reciproca.

«Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese – le sue prime parole da candidata, citando un libro di Kennedy –  questa frase  cambia totalmente il paradigma a cui siamo stati abituati a vivere, sposando l’ideale del Movimento 5 Stelle nel rendere i Cittadini consapevoli di un ruolo di primo piano nella res publica. Ringrazio di cuore tutti gli appartenenti del meetup di Alfonsine per la fiducia riposta nella mia persona e sono pronta a lavorare fin d’ora a fianco di tutto il gruppo al fine di raggiungere i nostri obiettivi».

Già completa la lista dei nomi candidati in Consiglio Comunale, in dirittura di arrivo quella degli assessori; ora il gruppo si prepara alla certificazione da parte dello Staff del Movimento 5 Stelle nazionale, nel frattempo si presenterà alla cittadinanza, alle associazioni di categoria, di volontariato e del terzo settore. «E’ un momento straordinario, quello che stiamo vivendo oggi – conclude Stefano Gemignani, Capogruppo M5S Alfonsine – i concretizzarsi di un sogno, frutto di tanta forza d’animo e grande passione da parte di tutti noi».

A Faenza anche l’OraSì è costretta a inchinarsi al rullo compressore Cagliari

Basket A2 / Al PalaCattani i giallorossi pagano caro un avvio di partita troppo molle, con una clamorosa rimonta solo sfiorata nel finale

Ravenna-Cagliari 90-94
(17-30, 33-51, 62-67)
ORASI’ RAVENNA: Laganà 16, Smith 38, Cardillo 2, Masciadri, Hairston 24, Montano 3, Jurkatamm 6, Gandini 1, Rubbini. Ne: Seck, Baldassi, Tartamella. All.: Mazzon.
HERTZ CAGLIARI: Miles 30, Rovatti 9, Rullo 26, Janelidze 9, Johnson 8, Bucarelli 3, Allegretti 4, Picarelli 5. All.: Iacozza.
ARBITRI: Brindisi, Centonza, Barbiero.
NOTE – Spettatori 2400. Ravenna: tiri da due 21/48 da tre 13/32, liberi 9/12, rimbalzi 39. Cagliari: tiri da due 17/41, da tre 14/23, liberi 18/23, rimbalzi 39.

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Il giallorosso Josh Hairston lotta tra due avversari dell’Hertz Cagliari

Continua il momento magico della Hertz Cagliari, alla quinta vittoria nelle ultime sette gare, costruita con un clamoroso 61% nel tiro da tre. Questa volta la vittima è un’OraSì (90-94 il finale) che al PalaCattani di Faenza deve rimpiangere l’avvio troppo molle, perché nella seconda metà della gara uno Smith stratosferico e una squadra completamente diversa sul piano dell’intensità e della determinazione hanno permesso a Ravenna di rimontare 16 punti. Troppo tardi, però, per vincere una gara che la classe di Miles e il cecchino Rullo hanno siglato alla fine.

Avvio inizialmente molto combattuto, soprattutto sotto le plance, dove la Hertz costruisce il 12-18 dopo 7’. Rullo da tre segna il 14-23 che costringe Ravenna al time-out, ma quando Smith commette il terzo fallo (inesistente il secondo) la situazione si fa pesante dopo un solo quarto (17-30), dominato dalla Hertz anche e soprattutto grazie a 14 rimbalzi (7+7) a 6. Ravenna si riavvicina sul 28-40 ma poi viene respinta con perdite dalle due triple consecutive di Rullo, manca solo la beffa che arriva sulla sirena con il canestro di Miles da oltre metà campo.
Spinta emotiva di Cardillo all’inizio del terzo quarto e canestri di Smith, Hairston e Laganà per il 46-60, poi ancora Smith per il 49-60 che accende il Palasport faentino. Ci si mettono anche gli arbitri, però, non sanzionando un fallaccio su Cardillo che provoca la vivace reazione di Mazzon e il tecnico che rilancia Cagliari. Ormai, però, l’OraSì è finalmente dentro il match e arriva a meno sei (56-62) , Smith non si ferma più (19 punti nel quarto!) e a 10’ dalla fine arriva il minimo scarto (62-67).

Si riparte e arrivano due bombe di Rullo a complicare nuovamente il quadro (62-73). Il resto della Hertz, però, non trova più il canestro, mentre nell’OraSì Hairston domina adesso in attacco e recupera due stoppate su Smith portando Ravenna sul 78-80 a tre minuti dalla fine. Triple di Laganà e Miles, poi entrambi da due, liberi di Smith a 55” (85-87), Miles da sotto e liberi ancora di Smith a 29”, poi di Rullo a 15” (87-91). Ravenna non segna più e finisce con un ridicolo tecnico a Montano sull’ultima rimessa ospite, a coronare una pessima prova della terna arbitrale.

La Consar si rialza a Bari e centra contro Castellana Grotte un successo d’oro

Volley Superlega / I ravennati reagiscono alla grande dopo aver perso il primo set, riprendendosi e spuntandola in una terza frazione che si rivela decisiva. Pochi problemi nel secondo e nel quarto e ultimo parziale

Castellana Grotte-Ravenna 1-3
(25-20, 18-25, 28-30, 19-25)
BCC CASTELLANA GROTTE: Falaschi 3, Kruzhkov, Zingel 9, De Togni 1, Wlodarczyk 12,  Mirzajanpour 12, Cavaccini (L), Scopelliti 2, Renan 29. Ne: Pace (L), Agrusti, Studzinski, Quartarone. All.: Di Pinto.
CONSAR RAVENNA: Saitta, Rychlicki 24, Verhees 8, Russo 7, Raffaelli 17, Poglajen 16, Goi (L), Di Tommaso, Argenta 1, Lavia. Ne: Elia, Smidl, Marchini. All.: Graziosi.
ARBITRI: Cesare di Roma e Piana di Carpi.
NOTE – Castellana Grotte: 7 bv, 15 bs, 12 muri, 12 errori; Ravenna: 5 bv, 14 bs, 13 muri, 8 errori. Durata set: 27’, 26’, 40’, 24’ (tot. 117’). Spettatori: 1000. Mvp: Poglajen.

Esultanza Consar
Una esultanza dei giocatori della Consar

La Consar getta in campo tutta la rabbia accumulata dopo il ko di Vibo Valentia e con una prestazione di squadra, in cui tutti, nel loro fondamentale, portano acqua al mulino, conquista a Bari una vittoria quasi decisiva per la salvezza contro il Castellana Grotte, riuscendo anche a gestire la delusione per un primo set perso nonostante sette punti di vantaggio. Per la formazione ravennate, compatta, concreta e lucida, è l’ottava vittoria in SuperLega, la seconda in trasferta su un campo dove molte grandi avevano lasciato punti: la certezza della permanenza nel massimo campionato è ormai dietro l’angolo.

Sestetti iniziali Graziosi torna all’antico, riportando Rychlicki nel ruolo di opposto e Raffaelli in attacco con Poglajen, Verhees e Russo sono i centrali, Saitta l’alzatore e Goi è il libero. Di Pinto parte con Kruzhkov in diagonale con Falaschi. De Togni e Zingel sono i centrali, Wlodarczyk e Mirzajanpour i due schiacciatori. Cavaccini è il libero.

Primo set Ravenna parte col piede pigiato sull’acceleratore: Rychlicki e due errori avversari fissano subito il 0-3 e inducono Di Pinto al sollecito time-out. Rychlicki firma anche il 0-4, un vantaggio che Ravenna incrementa fino al 4-11, con nuovo time-out di Di Pinto che nel frattempo ha inserito Renan. E’ la mossa che cambia il set perché l’ex Ravenna, con un sostanzioso turno al servizio, porta i suoi in parità a quota 12. E Mirza con due ace e un attacco vincente firma il sorpasso e l’allungo della BCC (17-14). Dopo il nuovo time-out Graziosi manda in campo Argenta per Rychlicki ma l’inerzia, anche psicologica, del match è finita dalla parte di Castellana, che chiude il parziale con l’imprendibile Renan (attacco vincente e nuovo ace, per un totale di otto punti e tre ace).

Secondo set Rychlicki e Raffaelli sono di nuovo in campo e si va avanti punto a punto fino a quota 6, quando Rychlicki e Verhees, col turno al servizio di Russo, provano a far scappare la Consar (6-10). Questa volta il sestetto di Graziosi non presta il fianco ad alcun tentativo di rimonta dei pugliesi, in cui si fa notare Renan, aumentando il vantaggio e chiudendo bene il set, con Poglajen sugli scudi nel finale (con tre attacchi vincenti) a suggellare un set sontuoso (sei punti, 60% in ricezione e 56% in attacco), anticamera dell’mvp che porterà a casa a fine gara.

Terzo set Sulle ali dell’entusiasmo e di un Rychlicki concreto la Consar vola subito sul 0-3, costringendo Di Pinto al time-out. Castellana si sblocca, risale la corrente e con il solito Renan agguanta il pari a quota 6 e con un muro su Poglajen mette la freccia (8-7). La Consar alza il muro e prende un nuovo margine di tre lunghezze (10-13) che Castellana riesce a ricucire i nuovo agganciando la parità a quota 20. Sono due ‘muroni’ di Verhees e Raffaelli su Renan a riportare Ravenna davanti, ma ancora una volta Castellana recupera (23-23). Finale di set palpitante, a cui contribuisce anche il videocheck che non riesce a giudicare un attacco di Renan, considerato buono dagli arbitri ma non dalla Consar, con quattro set ball annullati a Castellana. Poglajen (ace con l’aiuto del nastro) porta avanti i suoi, Raffaelli prende il secondo set ball e l’attacco out di Renan (confermato dal videocheck) dà il 2-1 alla Consar.

Quarto set Raffaelli e un muro di Russo scrivono il +2 poi Poglajen e lo stesso Russo con un ace mandano Ravenna a + 4 (5-9). Castellana non molla e agguanta la parità a quota 11. Si procede ancora punto a punto fino al 17 pari, quando Ravenna piazza lo scatto che lascia ai blocchi la BCC. Ravenna stacca il biglietto della seconda vittoria in trasferta di questo campionato e vede stagliarsi all’orizzonte nitida la permanenza in Superlega, Poglajen si porta a casa il premio come MVP (16 punti, con tre ace, e 52% in attacco).

Dichiarazioni post-gara
Gianluca Graziosi
(allenatore Consar Ravenna): «Devo fare i complimenti ai ragazzi perché venivamo da una settimana complicata, in quanto avevamo accusato in modo particolare la sconfitta di Vibo. L’inizio della partita è stato lo specchio della settimana, siamo partiti bene ma alla prima difficoltà abbiamo giocato con tanta tensione. Poi i ragazzi sono stati bravi e ci hanno creduto: qui in questo campo squadre come Modena, Trento, Monza e Milano hanno lasciato punti. Noi ne portiamo via tre. Non abbiamo giocato una grande partita tecnicamente ma dal punto di vista della mentalità e dell’atteggiamento oggi siamo stati una grande squadra».

A Monza un rigore molto contestato verso la fine del match punisce il Ravenna

Calcio C / Sotto nel primo tempo per la rete di Chiricò, i giallorossi reagiscono nella ripresa pareggiando con Nocciolini. A decidere la sfida è la realizzazione dal dischetto da D’Errico

Monza-Ravenna 2-1
MONZA: Guarna, Anastasio, Fossati (24′ st Palazzi), Chiricò, Brighenti (34′ st Reginaldo), D’Errico, Armellino, Marconi, Scaglia, Giudici (18′ st Bearzotti), Marchi. A disp.: Sommariva, Galli, Palesi, Lora, Tomaselli, Negro, Tentardini, Adorni. All.: Brocchi.
RAVENNA: Venturi, Barzaghi, Boccaccini, Pellizzari (1′ st Eleuteri), Nocciolini (32′ st Magrassi), Selleri (8′ st Martorelli), Lelj, Raffini (1′ st Galuppini), Jidayi, Papa, Esposito (24′ st Trovade). A disp.: Spurio, Ronchi, Scatozza, Siani, Sabba. All.: Foschi.
ARBITRO: D’Ascanio di Ancona.
RETI: 16′ pt Chiricò, 16′ st Nocciolini, 38′ st (rig.) D’Errico.
NOTE – Ammoniti Armellino e Pellizzari. Angoli: 5-6. Recupero: 1’ pt, 4’ st.

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Una rete nella ripresa di Manuel Nocciolini aveva pareggiato il conto a Monza (foto Monza Calcio)

Un rigore molto contestato a pochi minuti dalla fine stende il Ravenna nella trasferta di Monza al termine di una partita equilibrata. In svantaggio nel primo tempo per la rete di Chiricò, i giallorossi reagiscono nella ripresa acciuffando i brianzoli grazie a Nocciolini, per infine inchinarsi al penalty realizzato da D’Errico quando sembrava che la sfida finisse con un giusto pareggio.

Partono subito forte i padroni di casa che già al 3′ con un ispirato Chiricò mettono i brividi alla difesa giallorossa e ci vuole il miglior Venturi per mantenere la porta inviolata. Monza di nuovo pericoloso al 9′ con una staffilata di Anastasio su punizione. E’ il preludio del gol che arriva al 16′ con Chiricò che entra in area, scarta due avversari e mette alle spalle di Venturi. Il Ravenna non ci sta e già dopo due minuti si rende pericoloso con Nocciolini che aggancia dal limite e impegna severamente Guarna dal limite. Al 27′ grandissima occasione per i padroni di casa, che scappano in contropiede con Brighenti che serve Marchi in area ma il suo destro si stampa sul palo.

Nella ripresa Foschi inserisce Galuppini ed Eleuteri per dare più brio in attacco, ed è proprio il numero 7 giallorosso a sfiorare il pareggio con un tiro da 40 metri che per poco non sorprende l’estremo difensore brianzolo. Al 16′ c’è il pareggio del Ravenna: corner che arriva sulla testa di Nocciolini, la cui incornata non sembra irresistibile, ma l’insicurezza di Guarna è imperdonabile e il pallone termina in rete. Passano due minuti e Galuppini ha il pallone del vantaggio, ma viene recuperato in extremis nell’area piccola prima di concludere a rete. Al 37′ l’episodio chiave della partita, con il contatto in area tra Barzaghi e Marchi che viene giudicato irregolare dal direttore di gara e D’Errico è freddissimo a spiazzare Venturi dal dischetto a sancire il vantaggio del Monza. Ci sarebbe tempo per un episodio dubbio anche in area brianzola su un presunto fallo di mano, ma non è di questo parere il direttore di gara e questa volta al Ravenna non riesce la rimonta.

Le dichiarazioni del dopo-gara
Luciano Foschi (allenatore Ravenna): «Abbiamo fatto una buona partita, restando sempre in gara. Abbiamo solo concesso i primi 20 minuti dove i nostri avversari sono partiti forti. Ma da lì in poi siamo stati noi a fare la gara e ad avere anche le occasioni per pareggiare nel primo tempo. Nella ripresa stavamo mettendo in difficoltà il Monza e avevamo messo i presupposti per vincere il match, ma anche oggi siamo stati puniti da un rigore molto molto dubbio.  Questo non toglie che dobbiamo migliorare in fretta, perché pensare di fare punti prendendo due gol a partita non è facile».

Riforniva il Ravennate di droga: arrestato un 33enne residente a Forlì

A ottobre un uomo era stato trovato in possesso di cinque chilogrammi di marijuana. Ora si è scoperto che gliela aveva venduta

Marijuana
La marijuana sequestrata a ottobre

La Polizia di Stato ha arrestato un 33enne residente a Forlì per il reati di spaccio di sostanze stupefacenti.  A seguito dell’arresto di un altra persona residente a Lido Adriano, che era stata trovata con cinque chili di marijuana nell’ottobre scorso durante i festeggiamenti della Notte d’Oro, gli investigatori dell’Antidroga hanno hanno effettuato le indagini che hanno consentito di individuare il fornitore della droga. Si tratterebbe proprio del 33enne, di origine albanese, portato in carcere nella città di San Mercuriale.

 

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