Insulti omofobi alla fermata dell’autobus, campagna di solidarietà di Arcigay

Il presidente del circolo ravennate: «Non state zitti, abbiamo anche uno sportello contro le discriminazioni»

ArcigayMartedì mattina è stato insultato con frasi omofobe alla fermata dell’autobus. Appresa la notizia, Ciro di Maio, presidente di Arcigay Ravenna, ha esortato i soci a dare un segnale di vicinanza a Marco, parrucchiere ravennate vittima della vicenda e attivista di Arcigay. È così nata sui social (e anche nella “vita reale” con cartelli di solidarietà come quello nella foto qui sopra) una campagna di solidarietà.

«A ridosso del 2019 c’è ancora chi è convinto che offendere una persona sulla base del suo orientamento sessuale sia normale – ha commentato Di Maio su Facebook –, a ridosso del 2019 serve ancora un lavoro culturale per sensibilizzare verso le diversità di genere e di orientamenti sessuali, a ridosso del 2019 serve ancora una nota inviata da un attivista di Arcigay a nome di una comunità per esprimere delusione e rabbia verso quello che accade, e per esprimere solidarietà e vicinanza a chi lo subisce».

Il consiglio che dà il presidente di Arcigay Ravenna a chi subisce atti omofobi è «di non tacerli e di non vivere in solitudine il problema. Come Arcigay Ravenna abbiamo uno sportello contro le discriminazioni operativo a Cittattiva, in via Carducci 14, dalle 18.30 alle 20.30 ogni martedì oltre alla possibilità di richiedere assistenza attraverso i canali social e la mail ravenna@arcigay.it. Allo sportello è possibile accedere anche per prendere informazione sull’attività che i nostri volontari e le nostre volontarie svolgono ogni giorno sul territorio, oltre ad informazioni sulle tematiche a cui l’associazione è sensibile».

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