Tra gli aspetti critici quello degli incidenti con gli animali: «Stiamo studiando nuove modalità per tenere lontani gli animali dalle strade, compresa una app che stiamo sperimentando e che ci permette di raccogliere dati utili»
La Regione ha approvato il piano faunistico regionale che mette insieme tutte e nove i piani provinciali. Il piano ha tagliato il traguardo dopo un’istruttoria tecnico-amministrativa durata un paio d’anni e una consultazione con tutte le categorie interessate: cacciatori, agricoltori e ambientalisti. Tra gli obiettivi prioritari la tutela della biodiversità di tutte le specie, insieme alla salvaguardia delle attività agricole e alla riduzione del rischio per la circolazione sulle strade per l’eccessiva presenza della fauna selvatica sul territorio.
Tra i temi che interessano il territorio, e in particolare le colline faentine, il controllo della popolazione del cinghiale. «La questione dei danni all’agricoltura causati dagli ungulati, cinghiale in testa- ha spiegato l’assessore Simona Caselli- sta diventando per le aziende agricole una questione di vita o di morte soprattutto nelle zone di montagna, dove la prosecuzione della loro attività è fondamentale per evitare lo spopolamento e per la difesa dell’assetto idrogeologico del territorio. Per questo attraverso il piano faunistico interveniamo con una ‘stretta’ sulla gestione del cinghiale, in particolare con un abbassamento della soglia di danno superata la quale scatterà l’obbligo di intervento con i piani di abbattimento contro l’eccessiva proliferazione della specie».
Altro aspetto critico il numero crescente di incidenti sulle strade provocati dalla proliferazione della fauna selvatica. «In questa materia- ha insistito l’assessore- anche se la Regione non ha competenze dirette, stiamo studiando nuove modalità per tenere lontani gli animali dalle strade, compresa una app che stiamo sperimentando e che ci permette di raccogliere dati utili. Resta comunque fondamentale lavorare insieme alle Province per trovare le migliori soluzioni”
Infine, la presenza del lupo nelle zone di collina e montagna: «Premesso che, è bene sottolinearlo ancora una volta, la caccia sui valichi è proibita, noi- ha concluso Caselli- non siamo tra le Regioni che hanno chiesto di consentire di sparargli. In Emilia-Romagna facciamo prevenzione anche attraverso tecnici incaricati di andare sul posto e suggerire i più idonei sistemi di protezione degli allevamenti. Dove abbiamo utilizzato questo sistema la predazione non si è ripresentata: occorre quindi informare di più gli agricoltori. Non ci sono soluzioni facili, occorre ascoltare i tecnici e rispettare le regole. Con questo Piano ci mettiamo nella parte più avanzata del Paese».
Il bilancio è stato fatto durante la presentazione dei 30 nuovi agenti che andranno ad aumentare l’organico del corpo di polizia locale
Il sindaco Michele de Pascale e il comandante della polizia municipale Andrea Giacomini
La presentazione dei 30 nuovi agenti che entreranno in servizio nella polizia Municipale è l’occasione, per il Comune, di fare il punto della situazione dell’attività svolta nel 2018. I numeri sono stati presentati da Andrea Giacomini che ora guiderà una squadra di 200 vigili urbani, a cui si aggiungono i 34 che compongono il rinforzo estivo. L’obiettivo dell’amministrazione è arrivare a 220, numero minimo indicato della regione.
Per quanto riguarda la sicurezza urbana, il cosiddetto Daspo Urbano (il provvedimento di allontanamento della città) è stato dato ad un tottale di venti persone. Secondo Giacomini è uno dei dati più alti a livello nazionale. Per tutta l’estate gli agenti hanno controllato, con 990 pattuglie, tutto il litorale. In totale la merce sequestrata è stata pari a 9.378 pezzi, per un valore di 70mila euro. In totale le notizie di reato nei vari ambiti (codice della strada, ambiente, commercio, edilizia, reati comuni) sono state 535.
In strada le infrazione accertate sui mezzi pesanti sono state 88, per un totale di 35mila euro. Due le persone denunciate per manomissione del cronotachigrafo e un conducente segnalato all’Ispettorato del lavoro per irregolarità. Molto utilizzato anche il Targa System che ha permesso l’accertamento e la contestazione di 180 sanzioni per mancata revisione e e 26 sanzioni per mancata copertura assicurativa.
Una delle piaghe più gravi per la sicurezza riguarda l’uso dei cellulari alla guida: 169 gli automobilisti pizzicati mentre erano al telefono. Grave anche la mancata assicurazione (397 multe) mentre la mancata revisione è stata contestata 590 volte. La guida sotto l’effetto di alcol è stata contestata 84 volte, sei gli automobilisti sotto effetto di stupefacente. Negli ultimi nove mesi le sanzioni superano quindi il mezzo milione di euro (a cui si aggiungono quelle dei velox).
I volontari di Avvocato di Strada: «Le donne senzatetto spesso sono vittime di chi offre un rifugio “sicuro”. Vivono lo stigma della loro situazione, molto volte non sono consapevoli della violenza subita»
Giovedì 8 novembre si tiene a Ravenna, per tutta la giornata, un convegno su un tema particolarmente specifico nell’ambito delle iniziative in vista della giornata contro la violenza sulle donne. La Scuola di Giurisprudenza dell’Alma Mater Studiorum, Campus di Ravenna e Avvocato di Strada, con il patrocinio del Comune e nell’ambito del cartellone “Una società per relazioni” dà infatti vita a “Donne, persone lgbt, violenza e marginalità sociale: quali diritti e quali percorsi?”.
L’appuntamento è alla sala don Minzoni di piazza Duomo 4.
Francesca Curi, professoressa di Diritto Penale, curatrice scientifica dell’iniziativa, dichiara: «Il Dipartimento di Scienze giuridiche, Università di Bologna, Campus di Ravenna, ha collaborato alla realizzazione di questo importante convegno nell’ottica di rafforzare la propria terza missione, la quale comporta un impegno attivo nella trasformazione dei risultati dell’attività di ricerca in conoscenza produttiva, suscettibile di applicazioni di natura sociale, educativa e culturale. Si è voluto così mettere a disposizione del territorio, delle istituzioni locali e delle organizzazioni private il prodotto delle ricerche scientifiche maturate in seno al Dipartimento». Per fare questo, come si vede dal programma si sono coinvolte diverse realtà che lavorano sul territorio sotto profili diversi. Non sarà, insomma, un evento per accademici. E infatti, insieme all’Università, a organizzare il convegno i volontari di Avvocato di strada Onlus, associazione che offre consulenza gratuita a un’utenza debole e spesso ai margini. Abbiamo rivolto loro qualche domanda per approfondire meglio il tema, incontrando Ilaria Morigi, Sonia Lama e la coordinatrice Emanuela Casadio.
Perché un convegno su un tema così specifico? Quali sono i bisogni che rendono queste vittime di violenza diverse dalle altre? «La situazione di marginalità, disagio economico, culturale e condizioni di fragilità come la tossicodipendenza e il disagio mentale rendono queste persone più esposte di altre al rischio di violenza. Abbiamo sentito i il bisogno di analizzare questo problema che esiste, seppur in bassa percentuale . L’esigenza è quella di coinvolgere quanti più interlocutori possibili (associazioni , forze dell’ordine, assistenti sociali e operatori sanitari e operatori giuridici e istituzionali) per analizzare le criticità e rafforzare e migliorare le capacità d’intervento. Anche perché la violenza di genere contro le donne senza fissa dimora che vivono in strada o di strada sottende sempre ad una ulteriore colpevolizzazione della vittima. Le donne homeless che spesso sono vittime di violenza da parte di chi offre loro un rifugio “sicuro” vivono lo stigma della loro situazione, molte volte loro stesse non hanno consapevolezza della violenza subita. Essere per strada vuole dire essere costantemente ricattate, non avere servizi sociali e sanitari adeguati , essere senza residenza , senza assistenza sociale. Se si denuncia la violenza spesso si ritorna a vivere nel posto da dove si era partite, in una sorta di coazione a ripetere. Vivere per strada vuole dire non avere la forza di entrare in una questura in un pronto soccorso, non sapere che esistono centri anti violenza, avere difficoltà burocratiche spesso superiori a tante altre persone. Con questo convegno vorremmo auspicare che venga considerata questa particolare situazione nei protocolli di intesa fra istituzioni che si occupano di violenza per individuare reti è prassi ad hoc». C’è paura a denunciare? Quando la vittima è straniera e irregolare, può temere che, andando a denunciare l’aggressione, finisca con il denunciare se stessa? «Se un soggetto che subisce violenza è un soggetto extra Ue priva di titolo di soggiorno che lo autorizzi alla permanenza in Italia verrà contestato il reato di clandestinità e anche quello di non aver lasciato il territorio nazionale come ordinato dal Questore se destinatario di un decreto di espulsione. L’unica protezione è l’inserimento e la partecipazione in un percorso programma al quale, se poi per un qualsiasi ci si sottrae si perde l’autorizzazione alla permanenza. Sul piano legislativo manca un approccio che prenda atto dell’esistenza delle difficoltà specifiche in cui vivono queste persone». E dal punto di vista della protezione sociale? Esistono oggi strutture ad hoc dove accogliere le vittime di violenza? Come si assistono queste persone? «Ci sono strutture per donne che subiscono violenza, non, ad esempio per persone transgender. Non sono necessarie strutture ad hoc, bensì si avverte la necessità di creare percorsi ad hoc con personale che ha ricevuto anche una formazione ad hoc». Qual è la situazione a Ravenna? Siamo adeguatamente pronti a questo tipo di assistenza, anche dal punto di vista dell’eventuale necessità di un sostegno psicologico? «Ravenna è una realtà virtuosa. La sessione pomeridiana articolata in tavoli di lavoro, prenderà spunto dal protocollo già sottoscritto dalle istituzioni nel 2011. Scopo del convegno è quello di elaborare piani d’intervento interdisciplinare che meglio possano rispondere alle specifiche esigenze dei casi che, di volta in volta, si prospettano».
Secondo il racconto del bambino quattro ragazzi di terza media lo avrebbero aggredito fuori dall’istituto e anche nei bagni della scuola
Un bambino di 11 anni è stato trascinato in un vicolo, minacciato con un coltello e molestato sessualmente da quattro ragazzini di terza media fuori da una scuola di Ravenna. E lo stesso sarebbe successo alcuni giorni dopo nei bagni della stessa scuola, dove la vittima dei bulli (che gli avrebbero puntato anche la lama alla gola) sarebbe anche stata minacciata di morte.
La denuncia arriva direttamente dai genitori dell’undicenne, intervistati sul Carlino Ravenna in edicola oggi, martedì 6 novembre. La mamma, in particolare, rivela come il figlio (che frequenta la prima media) abbia confessato tutto solo alla psicologa dell’ospedale di Ravenna, dove era stato ricoverato in pediatria per alcuni giorni a causa dello shock provocato dalle aggressioni, avvenute attorno a metà del mese di ottobre. La madre lamenta anche il fatto che la scuola non sia intervenuta in alcun modo, limitandosi a parlare con i presunti colpevoli che però hanno negato tutto. «Ci è stato detto che sono ragazzi problematici ma non è stato fatto nulla. E intanto mio figlio è spaventato e ci chiede di cambiare scuola», dichiara amareggiata la madre al Carlino.
Sul caso stanno cercando di fare chiarezza anche gli agenti della questura di Ravenna, dove il padre ha denunciato l’accaduto.
Dramma claustrofobico di Lucia Franchi e Luca Ricci della compagnia Capotrave. Mercoledì 7 novembre al Palazzo Rasponi dalle Teste di Ravenna
L’annuncio di un attacco terroristico in un paesino di provincia provoca sgomento in coloro che devono assumersi la responsabilità di decisioni disperate, in un consesso ad alta tensione che assume anche toni grotteschi. Come testimoni infiltrati, li osserviamo nel corso di un’ora concitata che si trasforma in una sospensione del tempo. Il terrore scava nelle paure più profonde, dove i luoghi comuni corrodono la capacità di comprendere le pieghe della realtà.
Lo spettacolo è ideato e diretto da Lucia Franchi e Luca Ricci, con gli attori del gruppo teatrale toscano Capotrave. Sipario mercoledì 7 novembre, alle 21, a Palazzo Rasponi dalle Teste, per la Stagione dei Teatri 2018-19 di Ravenna.
In arrivo la ventesima edizione della manifestazione con partecipanti da 50 Paesi di tutto il mondo. Tra le novità anche un ristorante temporaneo della Campaza
Il responsabile dell’organizzazione Stefano Righini con il sindaco e gli assessori Costantini e Fagnani
È tutto pronto per la ventesima edizione della maratona di Ravenna “Città d’arte”, il grande evento, non solo sportivo, che invaderà il capoluogo e tutto il territorio circostante con l’afflusso di migliaia di runner, famiglie, turisti e curiosi da venerdì 9 a domenica 11 novembre.
Gli appuntamenti e gli orari
Venerdì 9 novembre dalle 12 si aprirà l’Expò Marathon Village, la grande struttura da oltre 1.200 mq allestita nei giardini pubblici di viale Santi Baldini a Ravenna che rappresenterà il fulcro degli eventi ed ospiterà gli stand dei servizi messi a disposizione, dei partner della Maratona e degli sponsor. L’inaugurazione della struttura si terrà sempre venerdì ma alle 16.
Sabato 10 Novembre ai giardini alle 10.30 la partenza della “Conad Family Run”, la manifestazione ludico-motoria da 2 km aperta a tutti, bambini compresi. A seguire, alle 12, il via della “Dogs & Run”, la maratonina a sei zampe con cani e padroni.
Sempre sabato, all’Expò Marathon Village alle 13.30 la presentazione delle band musicali che, dislocate sul percorso, allieteranno con la loro musica la giornata della maratona e accompagneranno i runner al loro passaggio. Alle 16 la presentazione dei “top runner”, i migliori atleti che parteciperanno alla gara sui 42,195 Km e sui 21,0975 Km, e alle 17 la sfilata dei Pacer, gli assistenti di gara.
Domenica 11 novembre alle 9 la partenza della “Correndo senza frontiere – Tutti insieme”, la 3 km riservata ai disabili che partirà da Porta Serrata. Alle 9.30 infine, davanti al Mar, il Museo d’Arte della Città di Ravenna, in via di Roma, lo start della 20esima edizione della “Maratona di Ravenna Città d’Arte” valida quest’anno anche come Campionato Italiano Assoluto di Maratona e, in contemporanea, della “Half Marathon” e della “Martini Good Morning Ravenna” (la 10,5 km non competitiva aperta a tutti, podisti e non). All’arrivo (sempre su via di Roma), le premiazioni e il pasta party Delverde.
Gli iscritti
Sono già oltre 3.500 gli iscritti alle due gare competitive, 1.650 alla maratona e 1.850 alla mezza maratona, in rappresentanza di ben 50 nazioni. A questi si aggiungono anche coloro che prenderanno parte alle altre manifestazioni sportive previste nel weekend che porteranno il numero complessivo di partecipanti ben oltre quello dello scorso anno che raggiunse i 10.000 partenti totali. Sarà possibile effettuare l’iscrizione fino al giorno precedente il via.
All’edizione 2018 della Maratona di Ravenna non mancheranno nemmeno i top runner, atleti che cercheranno di migliorare i precedenti record della corsa. Tra questi saranno al via, in campo maschile, atleti del Kenia come Murgor, Limo e Lagat, dell’Etiopia come Tigu e del Marocco come Bamaarouf. Per quanto riguarda la gara tricolore invece sarà al via il campione italiano in carica, dopo i successi del 2016 e 2017, l’italo-magrebino Ahmed Nasef, oltre ad atleti che hanno già vestito la maglia azzurra della nazionale italiana. Segnalazione doverosa per Francesco Bona e Domenico Ricatti dell’Aeronautica Militare. In campo femminile occhi puntati sull’etiope Ayana Mulisa e sulla nazionale croata Nikolina Stepan. Tra le italiane iscritte, menzione per Linda Pojani ed Eleonora Gardelli. Inoltre, nella mezza maratona nel settore femminile una presenza di prestigio sarà la più volte campionessa italiana Rosaria Console.
Il percorso
La maratona si snoderà ancora tra le vie della città per toccare tutti gli otto monumenti Unesco e non solo. Il percorso sarà interamente pianeggiante e dunque veloce, nel cuore del centro storico e nelle zone più caratteristiche, poi si allungherà prima verso Classe toccando la Basilica di S. Apollinare e successivamente prenderà la direzione di Punta Marina Terme prima del rientro verso Ravenna.
La mezza maratona percorrerà le stesse strade della 42,195 km per i suoi primi 18 km, poi, all’altezza della Rotonda Gran Bretagna, nei pressi della frazione di Ponte Nuovo, le due strade si divideranno per incontrarsi nuovamente in via di Roma sotto l’arco del traguardo.
La medaglia
La medaglia realizzata da Annafietta è un autentico gioiello che per l’ottavo anno consecutivo sarà messo al collo di tutti i finisher della maratona e della mezza maratona, oltre ai primi duemila iscritti della Martini Good Morning Ravenna. Una medaglia prestigiosa che nel corso del 22esimo Congresso Mondiale di AIMS, Association of International Marathons and Distance Races, svoltosi a Tallinn, in Estonia, è stata giudicata come la seconda più bella al mondo, alle spalle solamente a quella riservata ai finisher della US Marine Corps Marathon di Washington.
La medaglia 2018 si ispira ad un’immagine dei mosaici della Basilica di San Vitale, il cerchio raggiato sorretto da angeli in volo che rappresenta l’ostensione del sole fonte di luce, vita e calore, ovvero la Trinità. Il colore predominante è il rosso, legato concettualmente al calore ed all’energia e la medaglia sarà realizzata anche quest’anno in tre diverse versioni. Tra i segni distintivi da sottolineare, la medaglia di dimensioni maggiori, quella riservata ai maratoneti della 42km, ha incastonato nel centro un tassello di metallo con XX inciso, ad evidenziare il traguardo della 20esima edizione della manifestazione.
Le medaglie sono state assemblate con i rispettivi cordoncini tricolori da un gruppo di detenuti del carcere di Ravenna nell’ambito di una collaborazione tra lo staff della maratona e la direzione della casa circondariale.
La t-shirt
La t-shirt ufficiale targata Joma della Maratona di Ravenna 2018 è stata creata utilizzando un prodotto estremamente elastico come il polyestere sportivo. La tecnologia utilizzata è la Mesh che conferisce al tessuto un’ottima traspirabilità e una maggiore capacità di mantenere il corpo sempre fresco e asciutto.
Tra le altre caratteristiche occorre ricordare il colletto a giro, il taglio raglan della manica e il fitting slim. Il colore scelto è il rosso, simbolo della passione e del calore, componente essenziale, insieme alla tonalità giallo oro, dello stemma della città di Ravenna. Un altro dettaglio estetico è il tricolore posizionato sulla manica ed evidenziare che nel 2018 Ravenna assegnerà i titoli del Campionato Italiano assoluto 2018 di Maratona.
Servizi e pacco gara La Maratona di Ravenna avrà una borsa dedicata, griffata Air France, che dovrà essere utilizzata per la custodia degli indumenti al deposito borse. L’iscrizione comprende oltre al pacco gara, t-shirt tecnica ufficiale Joma, noleggio chip, rilevazioni cronometriche, medaglia in mosaico per i finisher, convenzioni per l’accesso ai musei cittadini previa presentazione del pettorale, assicurazione, bus navetta gratuito, servizio pacer, deposito borse, ristori, spogliatoi, assistenza medica, servizio massaggi, docce e wc. Da non dimenticare assolutamente il “pieno di carboidrati” con il Pasta Party offerto da Delverde. Tutti i runner alla fine delle loro fatiche potranno gustare un piatto di pasta realizzato al momento dai cuochi nel FoodBus Delverde posizionato in piazzale Segurini presentando semplicemente il coupon inserito nel pacco gara.
Inoltre, giovani laureandi del corso di Fisioterapia dell’Università di Bologna, presteranno gratuitamente il loro servizio di massaggi ai runner che vorranno sottoporsi volontariamente.
Trofeo Avis
Anche quest’anno gli iscritti alla mezza maratona che sono anche donatori Avis potranno aggiudicarsi il trofeo dedicato ai donatori di sangue. In particolare, saranno premiati il primo donatore uomo e la prima donatrice donna assoluti con un trofeo che sarà realizzato da un artigiano locale appositamente per la collaborazione.
I convegni al museo Mar
Nel pomeriggio di sabato 10 novembre la sala Martini del Museo Mar ospiterà infatti due interessanti convegni. Alle 16.30 “Le donne lo fanno meglio?”, la rivista specializzata Correre presenterà tre esperienze di corsa al femminile. Un anno di allenamenti per partecipare alla maratona di Ravenna effettuati da tre lettrici in rappresentanza di tre distinte fasce d’età: F30 (30-39 anni); F40 (40-49 anni); F50 (50 anni e oltre). Alle ore 18 invece Carlo Grippo presenterà “Sportupp: una nuova opportunità per l’autofinanziamento delle società sportive” e, a seguire, la relazione tecnico-sportiva del dottor Luca De Ponti “Oltre l’infortunio, la prevenzione biomeccanica nella corsa”.
La diretta video
Tra i tanti modi con i quali verrà raccontato il grande evento un posto di rilievo lo occuperà certamente la diretta streaming, curata da Piper Vision srl. Le telecamere seguiranno costantemente la corsa e rilanceranno il segnale che verrà trasmesso in tempo reale sulle official fan page Facebook e YouTube di «Maratona di Ravenna Città d’Arte» e «Timing Data Service TDS». In contemporanea, dallo studio allestito a pochi passi dal traguardo di via di Roma, la giornata verrà raccontata da tre commentatori d’eccezione come Francesco Panetta, Medaglia d’oro ai Mondiali di Roma del 1987 nei 3000 siepi e vincitore nella stessa disciplina agli Europei di Spalato nel 1990, Marco Marchei, giornalista sportivo ed ex azzurro olimpionico a Mosca nel 1980 e Los Angeles nel 1984, Giovanni Ruggiero, ex nazionale azzurro di Maratona con diversi risultati di prestigio alle spalle. E sempre nel salottino creato nelle vicinanze del rettilineo di partenza ed arrivo interverranno tanti ospiti che animeranno la mattinata ravennate.
Beneficenza
Si rinnova per il terzo anno consecutivo la partnership tra Maratona di Ravenna e Istituto Oncologico Romagnolo contro il cancro. Anche quest’anno, per ogni iscrizione alla corsa, Ravenna Runners Club riserverà 1 euro da dedicare ai servizi gratuiti che lo Ior offre ai pazienti bisognosi: un contributo che, negli ultimi due anni, ha portato ad una cifra superiore ai 10mila euro. Al fine di aumentare il più possibile il contributo che Maratona di Ravenna elargirà nel 2018, lo Ior ha istituito una vera e propria gara di beneficenza tra quattro realtà del running: Passo Capponi, 9.92, Corri Forrest e Io non ho paura del buio APS. La squadra che l’11 novembre percorrerà più Km vincerà il premio più importante: quello di team più solidale.
Scuole
Saranno molte le scuole che affiancheranno l’organizzazione di Ravenna Runners Club durante il weekend dal 9 all’11 novembre realizzando i servizi pre, post e durante l’evento. Il Liceo Scientifico Sportivo Oriani parteciperà con le classi Terza e Quarta nell’ambito del progetto di Alternanza Scuola Lavoro e a questi si aggiungeranno i tanti giovani degli altri istituti scolastici della città che nella veste di volontari forniranno il loro contributo per l’ottenimento dei Crediti Formativi.
“Il potenziale educativo nell’attività motoria e sportiva attraverso la Peer Education nella Scuola Secondaria di Secondo Grado” è inoltre il progetto ideato e coordinato dalla professoressa Emanuela Caprarulo, docente di Scienze Motorie all’Itis Baldini Ravenna, e approvato dall’Ufficio Scolastico della Provincia di Ravenna che punta a creare una vera e propria “Pedagogia della Sport” per favorire la crescita degli studenti. Ad aderire al progetto, oltre all’ITIS Nullo Baldini di Ravenna che figura come istituto capofila, sono il Liceo Scientifico Sportivo Oriani, IPS Olivetti-Callegari, IT Morigia Perdisa Ravenna Geometri, l’intero Polo Tecnico di Lugo ed infine l’Istituto Alberghiero “Tonino Guerra” di Cervia.
Servizio navetta
Dall’8 al 14 Novembre, nel periodo della Maratona di Ravenna, sarà attivato il servizio estivo “Shuttle CRAB” che collegherà Cervia, Ravenna e l’aeroporto di Bologna.
Per l’occasione sarà attivata una fermata aggiuntiva a Ravenna davanti al Grand Hotel Mattei oltre alle consuete fermate nel piazzale della Stazione Ferroviaria ed in quello del Cinema City.
Domenica 11 novembre per gli atleti e i familiari è disponibile inoltre un servizio gratuito di bus navetta per spostarsi dentro Ravenna dal parcheggio del Pala De Andrè (2.500 posti auto) alla zona di partenza e arrivo e ritorno.
Baby parking
Un’attenzione particolare verrà prestata anche ai bambini dei runner. Tutti gli iscritti alla Maratona di Ravenna, potranno affidarsi gratuitamente al «Marathon Baby Parking», uno spazio pensato appositamente per i più piccoli, mentre mamma e papà si mettono alla prova sulle strade. Operatori qualificati della Uisp seguiranno passo dopo passo i bambini che potranno essere affidati loro dalle 8 alle 16. Un’area ricreativa, sorvegliata e riservata a bambini dai 4 ai 12 anni che verranno coinvolti in attività ludiche, laboratori e giochi di ogni genere. Servizio gratuito compreso nella quota di iscrizione all’evento.
Il ristorante
Una delle grandi novità dell’edizione 2018 sarà la grande struttura di oltre 200 mq allestita in Piazzale Segurini che ospiterà al suo interno, da venerdì 9 a domenica 11 novembre, un vero e proprio ristorante gestito da La Campaza dedicato alla tradizione romagnola. Un luogo dove troveranno ospitalità sia i runner che le loro famiglie, sia i turisti che gli stessi ravennati. Sarà possibile sedersi ai tavoli e gustare un pranzo oppure una cena a tutti gli effetti, oppure optare per uno spuntino più veloce e anche per un piatto da asporto.
I volontari
I volontari rappresentano un elemento essenziale e fondamentale per la realizzazione della manifestazione. Le società sportive che hanno deciso di dare il loro supporto sono Podistica Alfonsinese, Podistica S. Casadei Ravenna, Polisportiva Camerlona ed Asd Atletica Mameli Ravenna, presenti con numeri differenti, ma comunque tutti fondamentali per la buona riuscita dell’evento.
A loro si aggiungono gruppi non solamente legati al mondo podistico come Advs Ravenna, Avis Ravenna, Comitato cittadino di Ponte Nuovo, Comitato cittadino di Classe, Pro Loco Punta Marina Terme, Ravenna Belarus A.V. Onlus, Pro Loco Lido Adriano, Gruppo ciclistico Classense, I Radioamatori Ravenna, Guzzi Club Ravenna, I Moschitari, Sport City Ssd Srl, Marathon Team Bergamo. Inoltre, quest’anno scenderanno sulle strade in forza i ragazzi delle Cooperative Sociali impegnate nei servizi di accoglienza ai richiedenti asilo e rifugiati. Tra le Coop impegnate a sostegno della Maratona saranno presenti: Coop Camelot, Coop Terzo Millennio, ZeroCento Ravenna, Faenza e Cervia, Coop Teranga, Coop Aurora e Coop Dolce.
Spotify
Volete allenarvi in vista della Maratona ascoltando buona musica? Radio International, in collaborazione con Ravenna Tourism, ha realizzato e reso disponibile su Spotify la playlist «XX Maratona di Ravenna Città d’Arte».
In manette un 24enne: le aggressioni tra via Serra, via Castel San Pietro e via Candiano. In un caso ha suonato a una casa e poi ha cercato di afferrare la collana dal collo di un giovane che si è affacciato alla finestra al piano terra
Due rapine tentate e una riuscita per le strade del centro di Ravenna in una sera: un 24enne italiano senza fissa dimora è stato arrestato dalla polizia ieri a Ravenna e si trova in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Attorno alle 22.30 un equipaggio delle volanti è intervenuto in via Renato Serra per una tentata rapina. Dopo aver sentito suonare il campanello di casa, un 19enne si è affacciato alla finestra e si è trovato di fronte un giovane, che prima gli ha chiesto di farlo entrare in casa e poi ha allungato una mano e ha tentato di strappargli la catenina dal collo senza riuscirci ma rompendo il gioiello e graffiandolo. L’aggressore si è più dileguato in bici. Mentre i poliziotti stavano raccogliendo le informazioni, al 112 è arrivata una richiesta di intervento da un esercizio pubblico di via Cesarea per la presenza di un giovane che verso le 20 aveva rapinato in via Candiano due adolescenti sottraendo 20 euro. La descrizione del rapinatore corrispondeva a quella appena ricevuta dalla vittima di via Renato Serra. Nel locale gli agenti hanno individuato il sospettato e l’hanno condotto in questura. Mentre erano in corso gli accertamenti sull’identità del giovane perchè sprovvisto di documenti di identificazione, si presentava in questura un’altra persona per denunciare un tentativo di rapina avvenuto verso le 21.30 in via Castel San Pietro ad opera di un ragazzo la cui descrizione corriscondeva, ancora un volta, a quella già raccolta.
Un modo innovativo per avvicinare a questo sport più persone possibile, in collaborazione con l’Asd Golf per tutti
Dopo anni di attesa finalmente da qualche mese anche Ravenna ha un campo pratica di golf. Un’idea innovativa – sviluppata sulla base dell’esperienza diffusa in particolare all’estero e sperimentata positivamente tra l’altro già a Forlì – che vede i giocatori allenarsi non sul classico campo in erba, ma sull’acqua, a bordo lago. Sono già un’ottantina gli iscritti, provenienti anche da fuori provincia, che si ritrovano al laghetto sportivo dell’Aquae Sport Center, la struttura sportiva di Porto Fuori che nel corso degli ultimi anni ha rilanciato in grande stile la propria attività con piscina, sala corsi per corpo libero, sei campi “beach”, due da tennis in terra rossa, altri due da calcetto e un altro, unico in provincia per il calcio a 7.
L’esperienza del golf è partita grazie alla collaborazione con l’associazione sportiva dilettantistica “Golf per tutti” che si propone come obiettivo quello appunto di avvicinare più persone possibili a uno sport considerato da molti, probabilmente erroneamente, d’élite, tramite corsi in palestra (al Ginanni Nuovo, in via San Giovanni Bosco a Ravenna) e ora anche all’aperto, al nuovo campo pratica di Porto Fuori. La particolarità di questo campo è la sua realizzazione sull’acqua: il giocatore effettuando il suo swing lancia la pallina nel lago che è appositamente allestito con obiettivi, isole e bandierine galleggianti. Vengono utilizzate palline tedesche anch’esse galleggianti che successivamente vengono recuperate dagli addetti. In questo modo il costo di manutenzione, rispetto a un campo pratica tradizionale, praticamente si azzera e l’allenamento non ne risente. Coloro che partecipano ai corsi, al termine di un percorso prefissato, avranno la possibilità di essere abilitati al gioco e di poter quindi accedere ai campi da gioco di tutto il mondo, tra cui quelli in zona di Faenza, Argenta, Cervia, Forlì, Villa Verucchio e San Giovanni in Marignano.
Inoltre tutti i tesserati di “Golf per tutti” e ai corsi di golf di Aquae Sport Center potranno beneficiare di “greenfee” agevolati all’Argenta Golf Club di Argenta, a I Fiordalisi di Forlì, al Rimini Verucchio Golf Club di Villa Verucchio, al Riviera Golf Club di San Giovanni in Marignano e all’Albarella Golf Club sull’Isola di Albarella, in Veneto.
Torna l’antica giostra dei cavalli a Ravenna: ad ospitarla è quest’anno piazza Kennedy dal momento che nella piazza XX Settembre, dove veniva installata di solito, non è possibile per i lavori in corso.
La giostra rimarrà attiva fino alla fine di marzo e sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 19.30 mentre sabato, domenica e festivi funzionerà dalle 10 alle 19.30.
A chiederlo è la deputata di Forza Italia Simona Vietina: «Tariffa annuale molto cara, i professori dovrebbero poter pagare la metà»
Prevedere un abbonamento agevolato per il parcheggio per i docenti degli Istituti superiori di Faenza che si trovano dentro le mura del centro storico. A chiederlo, con una lettera indirizzata al sindaco Giovanni Malpezzi e all’assessore all’istruzione Simona Sangiorgi è l’onorevole Simona Vietina, sindaca di Tredozio e deputata di Forza Italia.
«Penso in particolare ai docenti dell’Istituto Oriani di via Manzoni – spiega Vietina -. Un tema che è stato sottoposto già in varie occasioni alla giunta senza che sia stata ancora individuata una soluzione. A oggi esiste solo una tariffa molto cara per chi lavora in centro, che è di 325 euro per l’abbonamento annuale e 170 euro per quello trimestrale. Ma l’azienda Movs, che ha in gestione i parcheggi, già prevede abbonamenti agevolati per le zone che, soprattutto in orari mattutini, restano praticamente vuote, e una di queste è proprio via Manzoni».
Pertanto – dice Vietina, «l’auspicio è che i docenti, dato anche l’alto valore del lavoro svolto, possano usufruire di un abbonamento agevolato del costo di circa 100 euro per quello semestrale e 180 euro per quello annuale. Mi auguro che possa essere trovata una pronta soluzione a tale criticità. Sarebbe un segnale di grande sensibilità e di grande valorizzazione del sistema scolastico faentino»,
Sono 17 i dipendenti assunti nel punto vendita che aprirà in via Emilia Ponente, con un’area prevista di 950 metri quadri
Apre un nuovo supermercato a Faenza. Aldi, multinazionale attiva nella Gdo, inaugurerà giovedì il suo quinto negozio in Emilia-Romagna. Sono stati assunti 17 dipendenti. Il nuovo punto vendita si trova in viale Emilia Ponente 15 e avrà un’area vendita di 950 metri quadri, con un parcheggio di 112 posti auto.
L’apertura del punto vendita di Faenza – si legge in una nota – «rientra nel più ampio piano di sviluppo di ALDI per l’Italia che prevede l’apertura di più di 45 negozi nel Nord Italia entro il 2018. Oltre al negozio di Faenza, l’8 novembre inaugurerà anche il punto vendita di Bergamo. Con queste nuove aperture, Aldi raggiunge quota 43 punti vendita totali nel Nord Italia».
L’assessore comunale è tra i fedelissimi dell’ex segretario nazionale, non ha perso neanche una edizione della Leopolda e si dice pronto a sostenere una candidatura dell’ex ministro degli Interni. Ipotesi scissione? «Non lasceremo il partito. I comitati civici sono uno strumento nuovo per avvicinare più persone alla politica». Il futuro di Renzi? «Senatore di Scandicci…»
Roberto Fagnani al tavolo sulle infrastrutture alla Leopolda che si è tenuta a Firenze dal 19 al 21 ottobre
Dal cosiddetto “Big Bang” a oggi. Roberto Fagnani, assessore ai Lavori pubblici e allo Sport del Comune di Ravenna, non se n’è persa una di “Leopolda” da renziano della prima ora qual è stato (tra i pochi in provincia e i pochissimi a provenire dagli ex Ds) e renziano doc, vicino al cosiddetto Giglio magico, qual è ora. Insomma, con l’ex premier nella buona e nella cattiva sorte, a differenza di molti che da Renzi dopo le ultime sconfitte elettorali hanno preso le distanze, in primis il sindaco Michele de Pascale che appoggia al congresso Nicola Zingaretti.
Assessore, allora, com’è andata questa Leopolda?
«È stata la Leopolda più partecipata di sempre, c’erano tantissimi giovani e meno opportunisti, quelli che si sono visti quando “Il carattere di Renzi non era un problema”, per citare una battuta dello stesso Renzi. Il venerdì ho fatto l’una di notte a discutere con tanti ragazzi di sport… Mi fanno ridere quelli che vogliono minimizzare quello che è successo a Firenze».
Ma cosa sono questi comitati civici lanciati da Renzi? Un embrione di nuovo partito, come dicono alcuni? Qualcosa di simile ai meet-up di Beppe Grillo?
«Sono uno strumento nuovo per avvicinare persone che magari non si riconoscono in un partito. Sono una cosa positiva, non c’è nessuna intenzione di lasciare il Pd o di fondare un nuovo partito. Noi, come diceva lo slogan, siamo “quelli che restiamo” e dopo il congresso, a differenza di quanto hanno fatto altri, noi sosterremo chiunque vincerà».
Alla Leopolda il tema congresso è stato piuttosto trascurato…
«La cosa fondamentale è che questo congresso non sia, come l’ultima volta, una semplice conta».
Roberto Fagnani e Matteo Renzi nelle cucine della Festa dell’Unità nazionale a Ravenna
Ma voi renziani chi sosterrete? C’è la candidatura di Matteo Richetti e circola con insistenza il nome di Marco Minniti…
«Sono due nomi importanti. Matteo è un amico che ho sostenuto anche per le primarie per la Regione, prima che si ritirasse. Minniti farebbe bene alla causa, è un nome autorevole, ha affrontato un tema come l’immigrazione in modo equilibrato e intelligente. Lo ritengo sicuramente un eventuale candidato vincente e sono pronto a sostenere una sua candidatura».
Intanto il sindaco Michele de Pascale sosterrà invece Zingaretti. Aria di maretta in casa a Palazzo Merlato?
«Ma no, come ha detto alla recente festa nazionale dell’Unità Ravenna il nostro ottimo segretario Alessandro Barattoni, che per inciso spero si ricandidi, questo territorio deve rappresentare un modello: tra noi si discute e poi si fa sintesi. Oltre al rapporto di amicizia che c’è fra noi, con Michele dobbiamo occuparci di amministrazione locale e visioni anche diverse a livello nazionale non rappresentano un problema».
Ma lei cosa pensa di Nicola Zingaretti candidato segretario?
«Una persona rispettabilissima, ma la sua proposta, rispetto alla spinta riformista data da Renzi al partito, mi sembra un po’ un tornare indietro. Sono però contento perché a Roma ha assunto toni diversi da quelli di qualche mese fa».
A proposito di spinta riformista di Renzi. Minniti fa pensare a una svolta securitaria, non certo a uno slancio economico…
«In realtà potrebbe essere proprio una candidatura che scardina anche alcune etichette… a questa Leopolda non c’erano solo renziani. La cosa importante è che grazie a iniziative come Piazza Grande di Zingaretti a Roma, la Leopolda a Firenze, il Forum il prossimo fine settimana a Milano il Pd sta tornando a mettere in campo idee e tornare protagonista».
I romagnoli del Pd all’ultima edizione della Leopolda
Si è capito, alla fine, perché il Pd di Renzi ha perso tanti voti?
«Come ha detto lui stesso, la sinistra sta perdendo ovunque, non è un problema solo italiano. E quello che è mancato a noi, così come agli altri, è la capacità di dare una visione di futuro. La sinistra vince quando riesce a parlare di futuro».
Il 9 e 10 novembre sarete a Salsomaggiore, sempre convocati da Renzi. Quale sarà il suo futuro nel partito?
«Il senatore di Scandicci».
Come no. E con le truppe pronte nei comitati. Come saranno organizzati e quando vedremo il primo a Ravenna?
«Ma no, come ho già detto, quelli sono uno strumento per tornare ad avvicinare più persone possibili alla politica. Sicuramente a Salsomaggiore avremo più indicazioni e capiremo meglio come incoraggiarne la nascita, senza, ripeto, nessuna tentazione a lasciare il Pd».