martedì
22 Luglio 2025

Continui ritardi sulla linea tra Ravenna e Ferrara. Il Pd: «Servono risposte celeri»

Il sindaco di Argenta ha sollevato il problema, ora i consiglieri Dem chiedono che vengano presi provvedimenti

TrenoContinui ritardi dei treni sulla tratta Ravenna-Ferrara. A far notare il caso è stato il sindaco di Argenta, località del Ferrarese ma che si trova circa a metà del tragitto. «Anche lo scorso anno  – scrive il primo cittadino argentano Antonio Fiorentini – sono stati moltissimi i ritardi, al punto che continuamente gli utenti si sono rivolti all’amministrazione per chiedere aiuto. La richiesta a Ferrovie dello Stato è quello di garantire che si tenga sotto controllo la tratta per evitare che questo problema continui a verificarsi».

Ora Mirco Bagnari, consigliere del Pd ravennate, e Paolo Calvano, suo collega di partito ferrarese, ha depositato un’interrogazione alla Giunta per capire quali azioni verranno messe in campo per risolvere i disagi di studenti e pendolari. «La sicurezza e l’adeguatezza dei servizi di trasporto pubblico devono essere garantiti agli utenti, per questo è fondamentale dare risposte celeri a chi ogni giorno utilizza i treni – dicono –. Analoghi disguidi si sono verificati anche lo scorso anno e la Rete Ferroviaria Italiana che gestisce la linea non ha ancora risposto, pertanto è necessario risolvere il problema. Nell’ottica di garantire il miglior servizio possibile ai pendolari, la Regione Emilia-Romagna attraverso il “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale per il triennio 2018-2020”, firmato nel dicembre 2017, sta attuando impegni e investimenti importanti sui servizi di trasporto pubblico, dal rinnovo del materiale rotabile, all’integrazione tariffaria e all’implementazione dell’uso integrato dei servizi di TPL. La Regione sta facendo la propria parte: ora dobbiamo pretendere dai gestori della rete lo stesso impegno per rispetto di chi usufruisce di questo servizio pubblico».

La maggioranza ad Ap: «Si attivi per i lavori nei paesi di Marina e Porto Corsini»

Il centrosinistra chiede ad Autorità portuale di intervenire: «Oltre all’escavo sui fondali, servono anche interventi di manutenzione. Si avvii un piano in proposito»

La maggioranza in consiglio comunale chiede alla giunta comunale di fare da pungolo verso Autorità portuale riguardo alle ampie aree che sono di sua competenza a Marina di Ravenna e a Porto Corsini. «Appaiono – scrive la maggioranza – assai significative anche le operazioni di sistemazione e riqualificazione delle aree di sua proprietà, con uno sguardo privilegiato al verde e all’arredo urbano, nelle località di Marina di Ravenna e Porto Corsini: area ex mercato del pesce, via Molo Dalmazia e zona imbarco traghetto nel primo caso, via Molo Sanfilippo, area scalo crociere e imbarco traghetto per Porto Corsini». Non sono mancate, anche dai cittadini, richieste in tal senso e il Pd insiste: « Si tratta, certo, di investimenti di minore rilevanza se rapportati a quelli per i fondali, ma rivestono ugualmente indubbia valenza perché volti al recupero e alla valorizzazione di aree strategiche per una piena espressione dell’elevato potenziale turistico e del benessere urbano delle due località».

Nell’ordine del giorno sottoscritto da tutta la maggioranza si chiede di dare attuazione concreta ad un piano di interventi in proposito.
Da qui, con un odg sottoscritto da tutta la maggioranza, un forte invito ad AP per dare attuazione concreta, d’intesa con l’Amministrazione comunale, a questo piano interventi di cui si avverte l’esigenza. Nel’Odg, sottoscritto da Pd, Articolo Uno, Ama Ravenna e Sinistra per Ravenna, si chiede al Comune di «farsi parte diligente presso l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-settentrionale affinché quest’ultima si impegni al recupero e alla valorizzazione di dette aree comunicando e condividendo con l’Amministrazione Comunale tempi e modalità e piano degli interventi».

Bobo Vieri, debutto in consolle al Pineta: l’ex bomber sarà il dj per Halloween

Tutto è nato per caso, da alcuni motivetti postati su Instagram. «Ma nello spettacolo non c’è spazio per l’improvvisazione»

Bobo Dj
La locandina dell’evento al Pineta

L’ex bomber Bobo Vieri sarà al Pineta il 31 ottobre alla consolle. Un’avventura inedita nata da Instagram, dove l’ex calciatore ha postato celebri ritornelli subito diventati virali. «A quel punto il mio amico Fox (Andrea Guidi, direttore del Pineta Disco di Milano Marittima, ndr) ha iniziato a dirmi che con il mio talento potevo fare il dj. E, come sempre, ha insistito talmente tanto che, alla fine, ho cominciato a crederci pure io»,  racconta lo stesso Vieri.

Così al Pineta arriverà il debutto ufficiale, dopo un primo assaggio ad Ibiza, quando è salito in consolle invitato dal dj e il pubblico ha cominciato a chiedere la Bobo Dance. «A quel punto mi sono convinto – racconta ancora Vieri -. Come ogni cosa che faccio, anche in questo progetto non c’è improvvisazione. Sono due mesi che faccio pratica alla consolle. E vi assicuro che non è un gioco da ragazzi. Abbiamo strutturato lo show con il supporto di un vero e proprio staff di professionisti. Oggi lavoro con un vocalist, un trombettista ed un produttore dj. E con questa formazione sarò mercoledì prossimo al Pineta». Il genere preferito è l’house

 

Controlli a Porto Fuori: rinvenuti sette grammi di droga nascosti in un cespuglio

Tutto regolare al Kojak, sotto ogni aspetto. La questura ha in programma diverse ispezioni nei locali della provincia di Ravenna

MarijuanaContinua ad essere sotto osservazione la notte di Porto Fuori, in particolare quando è aperta la discoteca Kojak che tanti giovani attira nella piccola località ravennate. La questura insieme alla guardia di finanza e alla Muncipale ha controllato il club sotto tutti i profili: regolarità di esercizio delle licenze, il rispetto dei limiti di capienza, dei limiti di rumorosità, l’osservanza del divieto di somministrare bevande alcoliche ai minori ed altro. Nessuna violazione è stata riscontrata. 

In un cespuglio all’esterno della sala da ballo sono stati trovati circa 7 grammi tra hashish e marijuana. “I controlli nei locali della movida – fa sapere la Questura –  presenti nella provincia ravennate, finalizzati anche al rafforzamento della sicurezza nelle discoteche, proseguiranno per tutta la prossima stagione invernale”. 

La baby Stella brilla all’esordio stagionale internazionale di Coppa Europa

Scherma / Buon piazzamento nella seconda prova Under 17 del circuito per l’atleta del Circolo Ravennate della Spada

Sophia Eloisa Stella CRS
La baby spadista ravennate Sophia Eloisa Stella

Sophia Eloisa Stella, tra le atlete di spicco del Circolo Ravennate della Spada, era tra le venti spadiste italiane ammesse a partecipare alla seconda prova Under 17 del Circuito di Coppa Europa: 172 atlete di venti nazionalità diverse si sono date appuntamento a Klagenfurt, in Austria, per partecipare al prestigioso Trofeo Maestro Dario Codarin, in ricordo del compianto Maestro friulano. L’atleta ravennate ha dato buona prova di sé fin dalla fase dei gironi. La sua 19ª posizione le ha consentito di accedere di diritto nei 128. La vittoria contro l’atleta greca Christou per 15 a 11 ha portato Stella a contendersi l’accesso ai sedicesimi di finale con la statunitense Choi: purtroppo, per sole due stoccate, Sophia si è fermata alla 38ª posizione. Ottima prestazione di gara e grande esordio internazionale per la spadista bizantina in vista della Prima Prova Nazionale Giovani che Ravenna ospiterà tra meno di un mese.

Chiusura Ravegnana, i percorsi alternativi. I tempi dei lavori non saranno rapidi

Il sindaco: «Probabilmente andrà rifatto l’argine. Tutela della pubblica incolumità e indagini sono la priorità assoluta»

Un Tavolo tecnico e un Comitato operativo per la viabilità, entrambi istituiti dalla Prefettura presso il Comune di Ravenna per gestire i lavori e il sistema viario alternativo alla Ravegnana, a seguito del crollo parziale della chiusa di San Bartolo, si riuniranno in settimana per individuare le migliori soluzioni di intervento. Del tavolo faranno parte Comune, Anas e Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, avrà il compito di individuare le soluzioni tecniche più efficaci, avendo come primo obiettivo la sicurezza e la buona riuscita dei lavori di ripristino di una situazione molto compromessa e che non si prevede di rapida soluzione.

«Le due esigenze primarie – afferma il sindaco Michele de Pascale – sono la tutela dell’incolumità pubblica e le indagini. Immediatamente dopo viene il ripristino della mobilità su una strada che rappresenta l’unico vero collegamento fra due capoluoghi di provincia. Una strada fondamentale per l’economia e per la vita di migliaia di persone. In questo senso abbiamo chiesto il massimo della solerzia ad Anas e alla Regione per realizzare gli interventi nel minor tempo possibile. Siamo consapevoli che la necessità molto probabile di rifacimento dell’argine, per garantire il massimo della sicurezza, non è un lavoro di poco conto, ma siamo certi che tutti gli sforzi sono rivolti perché si svolga nel minor tempo possibile»

Il Tavolo tecnico, di cui faranno parte Comune, Anas e Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, avrà il compito di individuare le soluzioni tecniche più efficaci, avendo come primo obiettivo la sicurezza e la buona riuscita dei lavori di ripristino di una situazione molto compromessa e che non si prevede di rapida soluzione.

Attuali percorsi alternativi

I veicoli che provengono da Forlì diretti verso Ravenna vengono fatti deviare a Ghibullo con direzione Ragone, S.Pancrazio, Russi, Ravenna, percorrendo la strada provinciale 5.

Altra alternativa: all’altezza di Ghibullo, sempre provenendo da Forlì, svoltare a destra verso Gambellara percorrendo la strada provinciale 3, proseguire per S. Pietro in VIncoli e percorrere la via del Sale fino a S. Pietro in Campiano; giunti all’intersezione con via Cella voltare a sinistra e proseguire fino a San Bartolo, Madonna dell’Albero, Ravenna; oppure proseguire verso San Zaccaria fino a svoltare a sinistra sulla via Dismano direzione Ravenna.

Per i mezzi pesanti: percorso privilegiato E45 fino alla statale 16.

Per raggiungere Forlì da Ravenna percorrere la via Dismano direzione Cesena fino all’abitato di Casemurate e all’intersezione con la strada provinciale 2 Cervese svoltare a destra in direzione Forlì.

Trasporto pubblico locale

Per i cittadini di Longana e Ghibullo è attivo un servizio di trasporto pubblico alternativo.

Le corse partono da Ghibullo con direzione Ravenna-piazza Caduti alle 7.08, 8.13, 9.58, 12.13, 15.48, 17.33; e da Ravenna-piazza Caduti con direzione Ghibullo alle 8.50, 11.00, 12.35, 13.25, 14.15, 16.25, 18.35.

Tragedia sul Ronco, tre indagati. Omicidio e disastro colposi le ipotesi di reato

Si tratta di persone della ditta che avevano eseguito i lavori alla chiusa sul fiume, parzialmente crollata

I funerali di Danilo Zavatta
I funerali di Danilo Zavatta

Tre persone della ditta che aveva eseguito lavori alla chiusa sul fiume Ronco sono state indagate a piede libero per il crollo parziale del ponte della diga nei pressi di San Bartolo che giovedì scorso è costata la vita al tecnico 52enne della protezione civile Danilo Zavatta, impegnato in un sopralluogo dopo la segnalazione proprio di alcune anomalie legate all’opera. Lo scrive l’Ansa.

Secondo quanto riporta l’agenzia, si tratta di un avviso di garanzia per omicidio colposo in cooperazione e disastro colposo, partito in ragione dell’accertamento tecnico irripetibile affidato nel tardo pomeriggio a due ingegneri dai Pm Alessandro Mancini e Lucrezia Ciriello, titolari del fascicolo, per fare luce sulla dinamica del repentino crollo.  Il cantiere resta intanto sotto sequestro preventivo, sorvegliato dai carabinieri forestali e dalla polizia municipale. La procura ha comunque garantito al prefetto e agli enti locali che il dissequestro sarà disposto il prima possibile. Intanto oggi pomeriggio, lunedì 29 ottobre, si sono tenuti i funerali di Zavatta nella chiesa di Savio, dove l’uomo abitava con moglie e figlia.

Maltempo, sacchi di sabbia a Lido Adriano e Lido di Dante. Scuole aperte martedì

Il sindaco Michele de Pascale ha attivato il Centro operativo comunale e il volontariato di protezione civile in caso di necessità

L'ingressione a Marina di Ravenna
L’ingressione a Marina di Ravenna
La velocità del vento resta forte, seppure in diminuzione e con previsioni di ulteriore miglioramento. La direzione del vento stesso sta cambiando progressivamente, spostandosi da sud/ sud-est a nord/nord-est.  Questi gli ultimi aggiornamenti, per quanto riguarda l’attuale condizione di tempo perturbato, provenienti dal Centro operativo comunale, riunito alla presenza del sindaco Michele de Pascale, degli assessori alla Protezione civile Gianandrea Baroncini e alla mobilità Roberto Fagnani, dei rispettivi dirigenti e tecnici, nonché della Polizia municipale.

Salvo diverse indicazioni, nella giornata di domani, martedì 30 ottobre, le scuole saranno aperte.
A Lido Adriano e a Lido di Dante sono stati effettuati alcuni interventi di protezione degli abitati da ingressione marina, con sacchi di sabbia.
A Casal Borsetti è stata chiusa via Lacchini, per smottamenti sul canale Destra Reno. Un paio di alberi sono caduti su via delle Valli a Marina Romea. In via Salara sono caduti alcuni rami su due auto.  Acqua è presente sulla sede stradale di via Molo Dalmazia a Marina di Ravenna. Si tratta dell’ingressione marina che molto spesso si presenta con alta marea, pioggia e vento. Anche lungo la diga foranea, in pratica all’inizio del tratto del litorale, il mare è arrivato a lambire la duna di protezione ed ha in parte invaso il piazzale.
Molo Cervia
Molo Cervia

 

A Cervia, nessuna grossa criticità, in serata. «La situazione – scrive il Comune –  sta tornando alla normalità, il livello del canale sta lentamente calando. Non si segnalano al momento danni agli stabilimenti balneari.  I punti maggiormente critici e monitorati rimarranno la zona del porto canale e Milano Marittima, punti nel quale il mare colpisce maggiormente le protezioni dunose e gli elementi di difesa che al momento stanno reggendo. Sono state risolte le criticità alla pubblica illuminazione in viale due giugno».

Si segnalano inoltre black out in varie zone del Lughese. 

Si ricorda che fino alla mezzanotte di domani, martedì 30 ottobre, è in vigore l’allerta meteo 97, arancione per stato del mare e criticità costiera, gialla per criticità idraulica per temporali e vento. Si raccomanda la massima attenzione e prudenza e in particolare di non accedere alle dighe foranee, ai moli e alle spiagge. Le forze dell’ordine, la Polizia municipale, i tecnici e i volontari di protezione civile continuano a monitorare costantemente la situazione, soprattutto lungo la costa.

Tragedia del Ronco, secondo incontro in prefettura. La Ravegnana resta ancora chiusa

La Procura ha assicurato celerità per il completo dissequestro. Incontri al comando della Municipale per individuare le misure alternative e attenuare il disagio degli utenti

Secondo incontro in prefettura per fare il punto dei lavori e la riapertura della Ravegnana. La priorità è quella di riaprire al più presto l’unico collegamento diretto con Forlì. Non si tratta di questione di poco conto: il traffico deviato sulla cosiddetta “viabilità secondaria” (comunale o provinciale) di forti flussi di traffico preoccupa, tanto che all’incontro oltre al prefetto, al sindaco e alle forze dell’ordine ha partecipato anche l’assessore regionale Paola Gazzolo. Il prefetto Enrico Caterino ha invitato a trovare una soluzione condivisa per la riapertura della Statale, «revia la prioritaria effettuazione di tutte le verifiche e gli adempimenti necessari per garantire la piena sicurezza dell’area e dei relativi interventi di ripristino».

La Statale era stata chiusa a causa di alcune infiltrazioni d’acqua dall’argine sotto la sede stradale. Movimenti franosi che i tecnici stavano controllando quando è avvenuto il crollo della diga in cui ha perso la vita il tecnico 52enne Danilo Zavatta. Proprio per indagare sulla sua morte la Procura ha disposto il sequestro dell’area, provvedimento che non è stato ancora ritirato, al contrario di quanto filtrato nei giorni scorsi. Alessandro Mancini, procuratore capo, ha spiegato alla prefettura che «l’Autorità Giudiziaria sta effettuando gli adempimenti di competenza con la massima celerità e che, a breve, verrà disposto il dissequestro dell’area». Si è poi deciso di istituire un tavolo tecnico istituito nel Comune di Ravenna, al quale parteciperanno i rappresentanti degli Enti direttamente coinvolti nei lavori, per il monitoraggio degli interventi programmati.

Per quanto concerne la viabilità e la regolamentazione della circolazione nel periodo di interdizione della SS67, verranno organizzati specifici incontri al comando della Polizia Municipale di Ravenna, per l’individuazione di tutte le misure alternative per attenuare il disagio degli utenti.

Appena scarcerato per stalking, si presenta di nuovo dalla ex: arrestato un 33enne

La donna ha avvisato la polizia che lo ha di nuovo allontanato ma è servito a poco: dopo pochi giorni è andato sul luogo di lavoro

Foto Commissariato
Il commissariato di Faenza

Un uomo di 33 anni è stato arrestato per stalking dalla polizia. L’uomo, appena scarcerato per il medesimo reato, aveva forzato il portone di casa ed era entrato nell’abitazione dove abitava con la sua ex compagna.  La donna, spaventata e intimorita, aveva chiesto aiuto alle forze dell’ordine, che sono immediatamente intervenute arrestando l’uomo per i reati di minacce e stalking.

Successivamente il 33enne è stato rimesso in libertà con il divieto di avvicinarsi alla vittima, comportamento che invece ha reiterato. Quest’ultimo, nel pomeriggio del 24 ottobre scorso, si è presentato nel luogo di lavoro della donna pretendendo, in modo minaccioso, la restituzione di una somma di denaro e di alcuni capi di abbigliamento. Alla vista dell’ex compagno la donna, terrorizzata, ha telefonato al Centrale Operativa del Commissariato di Faenza, che ha inviato una volante sul posto. Arrestato di nuovo, questa volta è stato accompagnato in carcere su disposizione del giudice Corrado Schiaretti.

Asppi: «Cedolare secca anche sulle botteghe per aiutare il commercio in difficoltà»

L’associazione che riunisce i piccoli proprietari immobiliari chiede che sia estesa questo sgravio economico per facilitare gli affitti

Fisco 2015 10 Affitto Casa Tasse BigAsppi chiede che la cedolare secca al 21 per cento sia estesa anche ai canoni commerciali. «Sarebbe una boccata di ossigeno per le “botteghe” perché potrebbe consentire un sensibile abbassamento degli affitti e quindi la convenienza ad aprire – dice il presidente provinciale Silvio Piraccini -. Da parte nostra stiamo da tempo richiedendo anche la possibilità di avere canoni concordati anche per gli affitti commerciali e una Imu ridotta o ridottissima per chi non riesce, o non può per motivi seri, affittare l’alloggio o il negozio».

Piraccini ricorda che da tempo si parla di crisi del commercio e del piccolo artigianato, «soprattutto quelle delle periferie o anche di zone del centro poco frequentate. Le ragioni le conosciamo tutti: la crisi economica e la crescita della povertà in primo luogo, lo spopolamento dei centri cittadini, ma, soprattutto il proliferare dei centri commerciali». E’ nota la battaglia di Asppi e delle altre associazioni di settore a sostegno del piccolo commercio e del piccolo artigianato, proponendo ai Comuni un intervento di sollievo sulle imposte. «Ed è soprattutto sulle difficoltà di poter affittare che più volte abbiamo puntato il dito, rammaricandoci della insensibilità dei Comuni a voler comprendere che, a fronte di un mancato introito, le tasse diventano balzello incomprensibile e inaccettabile».

Pare che dall’attuale Governo stia arrivando una parziale risposta alla crisi del commercio. «Una cedolare secca anche per le locazioni per gli “usi diversi”, cioè gli edifici non ad uso abitativo, ma utilizzati per attività commerciali, artigianali e amministrative. Crediamo che questo possa servire a far diminuire i canoni di locazione e quindi a favorire l’apertura di nuove, piccole attività. Ma occorre fare di più, soprattutto sul fronte dell’IMU, soprattutto per quei locali che non si riescono ad affittare. Per Asppi va definita una proposta, condivisa con altri soggetti del settore, Governo ed Amministrazioni per una normativa che possa alleviare sofferenze che sul tema sono molto più diffuse di quello che potrebbe apparire».

La mostra di Max Klinger va verso quota cinquemila visitatori

Inconscio, mito e passioni alle origini del destino dell’uomo: questo il titolo dell’esposizione al museo civico delle Cappuccine

La mostra a BagnacavalloSta registrando un notevole favore di pubblico la mostra Max Klinger. Inconscio, mito e passioni alle origini del destino dell’uomo, allestita al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo. A poco più di un mese dall’apertura, sfiorano quota cinquemila i visitatori che hanno raggiunto il museo bagnacavallese per ammirare le opere grafiche del grande maestro del Simbolismo europeo esposte in mostra.

Dopo lo straordinario interesse suscitato dalla mostra dedicata a Francisco Goya nel 2017, quest’anno a trascinare il flusso dei visitatori al museo è Max Klinger, un maestro che con la sua innovativa ed eclettica proposta artistica ha segnato un capitolo fondamentale dell’arte europea tra Otto e Novecento. «Ciò che più affascina dell’artista tedesco – commenta Diego Galizzi, direttore del museo e curatore della mostra insieme alla storica dell’arte Patrizia Foglia – è che si tratta di una personalità difficilmente inquadrabile, che ci ha lasciato opere enigmatiche in cui ha fuso motivi contrastanti e stranianti, recuperando temi dalla tradizione rinascimentale italiana e rivisitandoli alla luce della cultura tedesca e delle tensioni sociali dell’epoca. Nella sua arte si avverte sempre un senso di ambiguità, che proviene dal fatto che le sue immagini sono frutto di una costante tensione tra mondi interiori e realtà quotidiana, in un dialogo tra dentro e fuori che è motivo del suo genio creativo.»

Pittore, scultore, teorico, musicista oltre che incisore abilissimo e di profonda cultura, Klinger fu definito da Giorgio De Chirico «l’artista moderno per eccellenza, moderno nel senso di uomo cosciente che sente l’eredità di secoli e secoli d’arte e di pensiero, che vede chiaramente nel passato, nel presente e in se stesso». Quello di Klinger fu un contributo totalmente nuovo e originale, che attirò seguaci lungo tutto il Novecento e seppe anticipare le ricerche di Sigmund Freud e di alcune tra le principali correnti d’avanguardia, dal Surrealismo alla Metafisica.

Provenienti da prestigiose collezioni italiane, in mostra sono esposti undici dei quattordici cicli grafici realizzati da Klinger nel corso della sua carriera, per un totale di circa 150 opere. Ripercorrerle significa entrare in mondi fantastici nati da leggende antiche, in cui è possibile sentire gli echi di un romanticismo visionario, di un simbolismo inquieto, di citazioni letterarie e di numerosi riferimenti autobiografici.

La mostra resterà aperta fino al 13 gennaio 2019 nei seguenti orari: martedì e mercoledì: 15-18; giovedì: 10-12 e 15-18; venerdì, sabato e domenica: 10-12 e 15-19. Chiuso il lunedì e post-festivi. Ingresso gratuito. Rimarrà regolarmente aperta giovedì 1 novembre, sabato 3 e domenica 4, mentre osserverà come giorno di chiusura venerdì 2 novembre.

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