venerdì
15 Agosto 2025

Blue Whale, un altro caso nel Ravennate: lo psicologo scolastico salva un 13enne

Due episodi emersi a distanza di pochi giorni uno dall’altro del cosiddetto gioco del suicidio. Nel primo l’intervento della polizia per fermare una 14enne che aveva postato su Facebook le foto delle ferite al braccio

Un cambiamento nei soliti comportamenti di un adolescente ha attirato l’attenzione di uno psicologo di un centro ascolto scolastico nel Ravennate e la segnalazione fatta alla famiglia, dopo un primo periodo di ascolto, ha permesso di individuare un caso di “Blue Whale”, il cosiddetto gioco del suicidio fatto di 50 prove autolesioniste in 50 giorni fino al suicidio finale. Il caso di un 13enne riportato dalle pagine dell’edizione odierna del Corriere Romagna, in un articolo firmato da Alessandro Cicognani, sarebbe quindi il secondo nel Ravennate emerso in pochi giorni. Soltanto domenica infatti la stampa locale aveva riferito di un caso di una 14enne.

A destare sospetti sul 13enne sono state alcune azioni risultate piuttosto eclatanti e soprattutto lontane dalla sua quotidianità. In particolare alcuni tagli sulle braccia e sulle mani, una delle 50 provate di cui si compone il tragico gioco, ha acceso l’attenzione sulle condizioni dell’adolescente.

L’ideatore del gioco della morte sarebbe un 21enne studente di Psicologia recluso in un carcere russo dal 2016.  La figura del tutor è quella di chi tiene i contatti con i giovani aspiranti per condurli passo passo verso il suicidio. Il gioco consiste nell’attuare 50 azioni (una al giorno) come ‘preparazione alla morte’, che si concretizza con il gesto ultimo di lanciarsi nel vuoto da un edificio. Queste regole quotidiane sono caratterizzate da autolesionismo (incidersi la pelle o tentare di tagliarsi le vene dei polsi con lamette) e da altre pratiche come guardare film dell’orrore per 24 ore continuative, ascoltare una particolare musica con video psichedelici e non dormire.

A Cervia arriva Tamiko Shiraishi, sopravvissuta alla bomba atomica di Hiroshima

In programma incontri nelle scuole e un appuntamento aperto al pubblico al Magazzino del Sale

SkypeDal 30 maggio al 5 giugno sarà ospite a Cervia la signora Tamiko Shiraishi, sopravvissuta alla bomba atomica di Hiroshima. Fitto il suo programma di appuntamenti: dall’incontro con le scuole di Cervia, Istituto alberghiero e Istituti Comprensivi C2 e  C3, all’incontro ufficiale col sindaco Luca Coffari, alla visita alla città e alle saline. Il 2 giugno  sarà  alla Scuola  Primaria “M. Buonarroti” di Montaletto durante la cerimonia della Festa della Repubblica Italiana.

La cittadinanza potrà conoscerla e ascoltarla lunedì 5 giugno alle 20.30 al Magazzino del Sale Torre: un incontro pubblico con la presenza delle associazioni di volontariato cervesi.

L’ospite visiterà anche a Ravenna e sarà ricevuta per un saluto dal prefetto Francesco Russo, dal sindaco Michele de Pascale e da altre autorità provinciali.

«Il 13 settembre 2015 – riportiamo la nota del Comune di Cervia in cui viene ricostruita la storia – Cervia ha ricevuto da Aalen, città gemellata tedesca,una piantina di ginkgo biloba proveniente dai semi dell’unico albero che ora ha circa 200 anni, sopravvissuto alla bomba atomica di Hiroshima. La pianta è stata  consegnata dal sindaco di Aalen Thilo Rentschler alla delegazione cervese cui faceva parte anche la consigliera comunale Antonina Cenci. In Italia la pianticella ha trovato la sua dimora  nel parco della scuola elementare di Montaletto. È  stata piantata il 14 ottobre 2015 alla presenza del sindaco, di altre autorità  e dei bambini della scuola che hanno colto l’evento con grande gioia. La pianticella, a cui è  stato attribuito il nome di “Pacifico”, è  diventata essa stessa ambasciatrice di Pace. La piantina ha destato la curiosità dei bambini i quali si sono chiesti il perché  di tale collegamento Giappone-Germania-Italia e tante le domande sulla pace e sul perché  della necessità  che il mondo viva la Pace. A seguito di una corrispondenza tra il segretariato di “Mayors for Peace” (sindaci per la pace), a cui aderisce la città  di Cervia fin dal 2006, si è giunti a conoscenza delle testimoniane di sopravissuti alla bomba atomica. A fare da tramite in lingua inglese è stata la consigliera Cenci forte anche di reminiscenze universitarie di Giapponese. Il primo incontro via Skype con l’hibakusha (sopravvissuta all’esplosione atomica) giapponese, signora Tamiko Shiraishi, è avvenuto il 19 febbraio 2016 alla presenza del sindaco Luca Coffari, l’assessore Gianni Grandu e il dirigente scolastico Paola Falconi. Gli alunni delle classi quarta e quinta della scuola Primaria sono rimasti talmente toccati emotivamente ed entusiasti e incuriositi tanto da ripetere nuovi incontri con la signora fino ad invitarla a venire in Italia per conoscerla personalmente. Testimone di questa drammatica esperienza dovuta alla bomba atomica può  meglio descrivere gli effetti nocivi e portatori di morte della stessa e la terribile conseguenza del l’emarginazione e derisione vissuta da parte di coloro che la costringevano a vivere in un contesto di isolamento nel suo stesso ambiente. All’età  di 60 anni circa, appena pensionata ed in occasione della morte di sua madre, le sono riaffiorati con insistenza gli episodi del suo triste passato che erano dentro di lei ma che cercava sempre di soffocare. Il nuovo dolore ha riaperto le ferite di cui soffriva e nel contempo le hanno dato la forza di raccontarlo agli altri e di testimoniarlo con la propria persona diventando una attiva ambasciatrice di Pace attraverso le sue azioni nel volontariato».

Parcheggia il camper e fa prostituire la compagna 42enne: arrestato un 64enne

Accusato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Tutti i giorni il veicolo era nello stesso punto: l’uomo restava di guardia all’esterno

Tutti i giorni parcheggiava il camper nello stesso punto di Lido di Dante e restava di guardia a sorvegliare mentre la compagna si prostituiva a bordo. I carabinieri della compagnia di Ravenna, nella tarda serata di domenica 28 maggio, hanno arrestato un 64enne di origine campane per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

I militari della stazione di Lido Adriano, avendo notato un insolito afflusso e movimento di persone di ogni età in un camper parcheggiato sempre nelle stesse ore della giornata in un’area di Lido di Dante, hanno deciso di approfondire i controlli nella località balneare. E domenica sera i militari hanno deciso di irrompere nel camper ed hanno trovato la donna, una 42enne di origini pugliesi. Dvanti al giudice ieri mattina è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.

La magia delle lucciole nel bosco di Fusignano. LE FOTO

Il sindaco: «Lo spettacolo è completamente gratuito e va in onda tutte le sere…»

Lo spettacolo delle lucciole nel bosco di Fusignano in alcuni scatti che stanno facendo il giro del web. Le fotografie sono state pubblicate su Facebook da Marco Maccolini e condivise dal sindaco di Fusignano, Nicola Pasi, che commenta: «In queste settimane all’imbrunire il bosco di Fusignano offre uno spettacolo incredible: lo scintillante e magico tappeto di lucciole. Complimenti ai fotografi che ne hanno saputo cogliere l’intensità. Lo spettacolo è completamente gratuito e va in onda tutte le sere».

Questa è una piccola gallery delle foto realizzate da Maccolini che è riuscito a cogliere la scia luminosa delle lucciole utilizzando una Reflex su cavalletto e una lunga esposizione, da 15 a 30 secondi in base alla luce dell’ambiente.

Il sindaco: «Niente albergo nel palazzo della Provincia, puntiamo sull’ex caserma»

Sono una cinquantina gli immobili da valorizzare che finiranno al centro di un tavolo di coordinamento. Tra di essi anche il vecchio palazzo delle Anagrafe e diversi edifici in piazza Caduti

L’angolo tra piazza Caduti e via Mazzini

Una cinquantina di immobili in tutto il territorio comunale finiranno al centro di un tavolo tecnico che ne deciderà le sorti e la riqualificazione, in caso si trovino investitori. Lo strumento ha un nome – “Programma unitario di valorizzazione territoriale di immobili pubblici” (Puvat) – ed è stato presentato oggi, lunedì 29 maggio 2017, in Comune. Insieme a Michele De Pascale (nella doppia veste di sindaco e presidente della Provincia, uno degli enti coinvolti nel protocollo) c’era il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, e l’assessore comunale alle Attività Produttive, Massimo Cameliani.

In sintesi il Puvat sarà un tavolo tecnico di coordinamento nel quale Stato ed enti pubblici discuteranno degli immobili pubblici non in uso e di una loro riqualificazione, con il Demanio che pagherà gli studi di fattibilità. Non è una novità ravennate: altri Puvat sono stati firmati a Bologna, Ferrara, Piacenza e – nei giorni scorsi – a Udine. Semmai la particolarità nostrana è quella di non aver stilato l’elenco di questi immobili: saranno ufficializzati solo nel momento in cui si riunirà il tavolo.

In ogni caso De Pascale non fa mistero di quali siano gli edifici da valorizzare, citandone alcuni, quelli da tempo al centro dell’attenzione, a partire dall’ex caserma Dante Alighieri.  La vocazione che oggi ci vede il sindaco è quello di area archeologica, sempre che si trovino reperti da valorizzare e non «fondamenta dell’Ottocento sui quali poi si innesca il dibattito». Una parte dell’ex caserma è vincolata e questa sarà destinata ad albergo anche perché è ormai tramontata l’ipotesi – lanciata in campagna elettorale – di fare del palazzo della Provincia un hotel: «L’idea – dice De Pascale – di valorizzare beni pubblici trasformandola in hotel ha tre diversi fondi statali a cui si può fare richiesta.Chiaro però che dopo la mancata abrogazione delle Province al referendum bisogna puntare su un altro immobile». L’area dell’ex caserma potrebbe fare al caso del Comune che si accinge a normare tramite i nuovi strumenti urbanistici. Uno dei punti dell’accordo con il Demanio prevede tra l’altro che, nel caso la pianificazione urbanistica favorisca la riqualificazione di un’area statale, il Comune ottenga il 15 per cento del finanziamento. Nella contrattualistica privata si parlerebbe quasi di provvigione.

Tra gli immobili c’è anche l’ex Anagrafe (di proprietà comunale) o l’ex caserma di via di Roma (della Provincia). «Non pensiamo ad alienazioni ma piuttosto ad una concessione a lungo termine, magari con canoni calmierati o assenti nei primi anni, in caso venga riqualificato il bene pubblico oggetto dell’affidamento», aggiunge il sindaco. L’accordo è poi aperto ad altri enti pubblici, come l’Ausl (con sede nell’immobile di via Largo Chartres che è già oggetto di interesse da parte di Palazzo Merlato), Regione e Autorità Portuale. Secondo quanto prevede il primo cittadino l’area in cui il Puvat potrebbe avere più effetto è quella di piazza dei Caduti dove insistono diversi immobili appartenenti a diversi soggetti che in molti casi fanno capo a vari Ministeri. «Un’area che sarà decisiva nel 2021, quando ci saranno le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante». Chi fosse interessato alla riqualificazione di uno di questi palazzi, grazie al Puvat, avrà un solo interlocutore e, in questo modo, si dovrebbero evitare i veti incrociati che paralizzano gli investimenti. «Dove questo patto è stato applicato ha sempre prodotto buoni risultati», sottolinea Reggi.

«L’accordo sottoscritto oggi – conclude ill direttoree  – segna un primo e fondamentale passo per attivare fruttuose sinergie sul territorio di Ravenna e provincia. I programmi unitari di valorizzazione consentono, infatti, di inserire gli immobili di proprietà pubblica in una strategia complessiva e integrata di razionalizzazione e valorizzazione, per un utilizzo ottimale degli spazi e una riduzione della spesa legata agli affitti»

Casse di colmata, via al processo per i big del porto: tre richieste di prescrizione

Alla sbarra dieci manager e dirigenti pubblici e privati accusati di aver trasformato lasciato i depositi di fanghi dragati oltre le scadenze delle autorizzazioni creando di fatto delle discariche abusive. Imputati i massimi vertici di Autorità portuale, Cmc e Sapir. Presente in aula solo Di Marco, ex presidente di Ap

RAVENNA 10/04/2015. PUNTA TRATTAROLI, CASSE DI COLMATA SOTTO SEQUESTRO
L’area della penisola Trattaroli dove si trovano le casse di colmata sotto indagine

La prima udienza del processo che vede alla sbarra in tribunale a Ravenna dieci persone tra manager e dirigenti di enti pubblici e società private del mondo portuale per la nota vicenda della gestione dei fanghi di dragaggio dai fondali del canale e del loro stoccaggio nelle casse di colmata, con l’ipotesi di reati ambientali di varia natura, si è tenuta nel primo pomeriggio del 29 maggio e si chiusa dopo le richieste di prescrizioni presentate dai legali di tre imputati. Il giudice Federica Lipovscek si è riservato e l’udienza è stata rinviata al 21 giugno.

I big coinvolti fanno riferimento a tre realtà del settore: Autorità portuale, Cmc e Sapir. La prima in veste di stazione appaltante e le ultime due in veste di società esecutrici dei lavori. L’accusa della procura (pm Marilù Gattelli) ipotizza che i fanghi dragati siano stati collocati in casse di colmata e lì lasciati ben oltre la scadenza delle autorizzazioni realizzando quelle che a tutti gli effetti vanno considerate delle discariche.

I tre imputati che chiedono una sentenza di proscioglimento per avvenuta prescrizione sono Giuseppe Parrello (presidente dell’Autorità portuale fino a febbraio 2012), Giordano Angelini (presidente di Sapir fino a giugno 2011) e Guido Leoni (vicepresidente di Cmc fino a maggio 2011). Gli altri imputati sono: Massimo Matteucci (presidente di Cmc fino a poche settimane fa), Galliano Di Marco (presidente di Ap da marzo 2012 a marzo 2016), Matteo Casadio (presidente di Sapir da giugno 2011 fino a qualche mese fa), Roberto Rubboli (amministratore delegato di Sapir all’epoca dei fatti), Alfredo Fioretti (vicepresidente di Cmc all’epoca dei fatti e oggi presidente), Maurizio Fucchi (vicepresidente di Cmc da maggio 2011 a giugno 2014), Dario Foschini (amministratore delegato di Cmc dal 2009 a marzo 2015). Dei dieci l’unico presente in aula era Di Marco.

Ecco il festival “indie” di Marina di Ravenna. Attesi quasi mille turisti stranieri

Torna Beaches Brew: spettatori in arrivo anche dal Brasile. Sul palco rock band di culto, dagli Shellac agli australiani all’Hana-Bi in esclusiva per l’italia

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Uno scatto dalla passata edizione

L’anno scorso furono circa 700 i turisti stranieri a soggiornare appositamente a Marina di Ravenna (e dintorni) per quasi una settimana, quest’anno il dato sarà presumibilmente ritoccato al rialzo. A una settimana dall’inizio, le strutture ricettive della zona sono quasi tutte piene e stanno andando esauriti in queste ore gli oltre cento braccialetti speciali a disposizione in prevendita (che al costo di 40 euro forniscono una serie di benefit aggiuntivi agli spettatori), venduti anche in Stati Uniti, Brasile («ci hanno scritto per avere la certezza di riceverlo a Marina, dove verranno appositamente per il nostro festival») e Australia, oltre che nel resto dell’Europa (Inghilterra e Germania in primis). L’annuncio del programma sui social network ha prodotto oltre 100mila contatti in 24 ore, il triplo rispetto all’anno precedente.

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Uno scatto dal Beaches Brew 2016

Sono alcuni dati extra musicali della sesta edizione di Beaches Brew, il festival indie-rock di Marina di Ravenna ormai finito stabilmente nelle guide sulle rassegne da non perdere in Europa delle riviste di settore, italiane e straniere. Il segreto del successo lo svela durante la presentazione alla stampa in municipio Christopher Angiolini, patron di Bronson Produzioni e del bagno Hana-Bi di Marina, che organizza come abitudine il tutto in collaborazione con l’agenzia di concerti olandese Belmont Bookings. «Innanzitutto si tratta di un festival a ingresso gratuito e in spiaggia, in un ambiente che noi diamo per scontato ma che per il pubblico internazionale non lo è: la pineta, la duna, il mare. Poi l’atmosfera è rilassata (non si creano situazioni caotiche comuni agli altri festival internazionali del genere, ndr), le vibrazioni positive e l’aria che si respira internazionale, tanto che sento dire spesso che sembra di essere “da un’altra parte”…». E non nella piccola Marina che ospita quello che è diventato un vero e proprio festival (dopo le prime edizioni in tono minore) a partire dall’estate del 2014, con tanto di palco montato sulla spiaggia e, da quest’anno, un terzo palco, più piccolo, per le realtà emergenti (oltre alla tradizionale “tettoia” dell’Hana-Bi).

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Gli Shellac

L’unico problema – a fronte della gratuità dell’evento – pare ormai essere per gli organizzatori quello relativo alle risorse, con istituzioni (il festival è realizzato in compartecipazione con il Comune di Ravenna e con un contributo della Regione) e sponsor che complessivamente riescono a coprire solo poco più della metà del budget. «È molto dura – commenta Angiolini –, ma anche interessante cercare di proporre un cartellone di caratura internazionale con così pochi mezzi». La fortuna, invece, è che spesso sono gli stessi artisti a voler partecipare al festival grazie al passaparola e alle esperienze passate. E così anche quest’anno si segnalano diversi ritorni sulla spiaggia ravennate, a partire dagli americani Thee Oh Sees e Moon Duo (che qui hanno anche registrato un disco dal vivo) e le olandesi Blue Crime, tutti protagonisti dell’ultima serata del festival, l’8 giugno all’Hana-Bi, insieme ad altri invece per la prima volta a Marina come il ghanese King Ayisoba e due giovani realtà italiane, Matteo Vallicelli e Gomma.

Andando a ritroso nel programma torna la serata di apertura (lunedì 5 giugno) in paese, al molo Dalmazia (dove per l’occasione sarà allestito il mercatino vintage Garage Sale), con band da Giappone (Kikagaku Moyo), Turchia/Olanda (Altin Gun), India (Mandolin Sisters) e Canada (Operators); il giorno dopo (martedì 6 giugno) si parte all’Hana-Bi con il nome caldo della scena rock australiana, King Gizzard & The Lizard Wizard, in esclusiva per l’Italia (dove suonano per la prima volta), a fianco di altri nomi già noti anche in questo caso al pubblico ravennate come King Khan & The Shrines, le americane Death Valley Girls e Coathangers (i nomi femminili sono circa la metà di quelli in cartellone, sottolineano gli organizzatori) oltre agli italiani Lame e The Devils.

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Le Coathangers

Per molti appassionati la giornata più attesa sarà però quella di mercoledì grazie alla presenza degli Shellac di una figura di culto assoluto come Steve Albini («il produttore dei Nirvana, tanto per capirci», ha tagliato corto Angiolini). A completare il programma del 7 giugno poi i canadesi (altro ritorno, ma sotto un nuovo nome, ex Viet Cong) Preoccupations, le francesi Decibelles, l’americana Kaitlyn Aurelia Smith e la giovane e già chiacchierata (nei giorni scorsi ne ha parlato anche Repubblica) californiana Weyes Blood, oltre al duo italiano Mood.

Infine, da segnalare la prestigiosa partnership, per la prima volta quest’anno, con Rai Radio 1 e in particolare la trasmissione King Kong, che potrebbe trasmettere il 7 giugno direttamente dalla spiaggia di Marina, mentre tra le curiosità spicca la birra realizzata appositamente per il festival dal birrificio scozzese BrewDog e il piatto per vinili targato Beaches Brew (per poter ascoltare i dischi anche in spiaggia…) realizzato per l’occasione dall’azienda americana Crosley.

Info e programma completo del festival Beaches Brew 2017

Aziende ancora in difficoltà: nei primi tre mesi del 2017 chiuse altre 921 ditte

L’indagine di Cna evidenzia la contrazione del numero di imprese anche se in alcuni settori sta ripartendo l’occupazione. Il presidente: «L’Emilia-Romagna cresce più velocemente di Ravenna»

Edil8Le imprese artigiane sentono ancora il prezzo della crisi economica. A dirlo è l’indagine TrenRa della Cna di Ravenna. Nel 2016 le imprese artigiane sono diminuite di 103 unità (-0,95%) ma negli ultimi otto anni il comparto ha perso il 12,1 per cento delle aziende, pari a 1.470 realtà produttive. L’emorragia continua nel 2017: il movimento anagrafico complessivo delle imprese ha visto chiudere altre 921 ditte (-2,28%) con una consistente diminuzione nel settore artigiano: -164 unità imprenditoriali (1,53%, si è passati da 10.716 a 10.552 aziende).

Rispetto all’intero tessuto produttivo provinciale, l’incidenza delle imprese artigiane passa dal 26,61% del 31/12/2015 al 26,88% del 31/12/2016. Ciò a fronte del fatto che – rispetto al decremento del Registro Imprese di 794 unità – le imprese artigiane sono diminuite di 103 unità, assestando per questo l’incidenza percentuale rispetto al Registro Imprese ai livelli registrati nell’ultima parte del 2002.

I settori L’agricoltura e l’industria alimentare  registrano un incremento dell’1,76%. Si tratta di un settore che torna a crescere, probabilmente – ipotizza la Cna – anche grazie al consolidarsi di una certa riscoperta delle tradizioni. Il settore tessile-abbigliamento-calzaturiero registra una ulteriore contrazione e chiude a -1,95% rispetto al dato del 2015. «Tale dato va contestualizzato nel ridimensionamento che ha caratterizzato il comparto nell’ultimo decennio. Indicativi, a tal proposito, i dati relativi al periodo 2005-2016, che riflettono un decremento di oltre il 25%».

La meccanica di produzione, uno dei settori maggiormente penalizzato dalla crisi economica, vede un decremento delle imprese del settore pari al tre percento , confermando i trend negativi che hanno caratterizzato i quattro anni precedenti . Per quanto concerne il settore del legno (industria e lavorazione del legno e fabbricazione di mobili), dopo i forti decrementi dell’ultimo triennio, si registra un leggerissimo incremento, pari allo 0,6%. Ragionando per aggregati, il settore manifatturiero (agroalimentare, sistema moda, meccanica e legno/arredo) registra una diminuzione dell’1,17%.

L’edilizia, vero traino della crescita dell’Albo delle Imprese Artigiane fino al 2008, prosegue la contrazione (-1,24%), confermando le forti difficoltà del settore. Dal 2008, il comparto ha perso oltre il 14% delle imprese registrate. Per quanto concerne il settore dei trasporti, il 2015 si chiude con un decremento delle imprese iscritte all’Albo dell’1,95%, da ascriversi esclusivamente al trasporto merci (90% delle imprese del settore).  Nella manutenzione e riparazione di auto e motoveicoli si registra una diminuzione dell’1,71%. Nell’ambito delle attività professionali, si registra un -0,86% per il settore informatico: un ulteriore ridimensionamento dopo la battuta d’arresto di fine 2015 (-2,50%), per un settore che nel corso del 2014 era cresciuto di quasi il 2%.

Per quanto riguarda i servizi alla persona, oltre a un ulteriore decremento delle tinto-lavanderie (-5,95%), si registra un lieve decremento  delle imprese di acconciatura (-0,42%), mentre le imprese di estetica aumentano considerevolmente (4,62%). Va ricordato che questi due settori caratterizzano il comparto per quasi l’85% delle imprese registrate nell’ambito dei servizi alla persona.
A conferma della sempre maggiore tendenza  delle Imprese a strutturarsi in forme complesse di organizzazione, per quanto riguarda la forma giuridica, va segnalato il confermarsi del costante aumento delle Società di Capitale, aumentate nell’ultimo anno di una percentuale di poco inferiore al 6%.

Gli occupati I dati relativi all’occupazione rilevati nel corso del 2016 evidenziano un incremento della forza lavoro del 6,72%. Da fine 2008, l’occupazione segna una contrazione del 6,12%. L’edilizia ricomincia ad assumere (+9,04 percento) dopo cinque anni di calo, così come l’impiantistica (+4,12%).  Positivo l’andamento occupazionale per le attività inerenti all’auto e moto-riparazione (+12,91%), in controtendenza con la quasi costante contrazione registrata nell’ultimo quinquennio.  Il tessile calzaturiero registra un incremento occupazionale (+12,75%) ma va sottolineato che il settore ha perso, negli ultimi 10 anni, oltre il 40% di occupati.

La meccanica di produzione esprime valori molto positivi (+6,09%). Questo incremento occupazionale, unito al decremento delle imprese registrate, può essere letto come una tendenza delle imprese più strutturate a ricominciare ad assumere addetti. L’agricoltura e l’industria alimentare, registrano un forte incremento, pari al 48,03%, interrompendo la decrescita occupazionale che ha caratterizzato il settore a partire dal 2012.

Di segno decisamente positivo l’andamento occupazionale per il settore dei trasporti (+3,90%), che va ascritto esclusivamente al settore del trasporto merci. Va qui ricordato che il settore ha perso dal 2008 quasi il 15% della forza lavoro. Il settore dei servizi alla persona esprime un incremento sia per ciò che riguarda gli acconciatori (+7,62%), sia per gli estetisti (+1,85%).

Dopo una contrazione consecutiva per sette anni, per il secondo anno consecutivo cresce il numero di addetti stranieri ccupati dalle piccole e medie imprese e dall’artigianato (+3,94%). Dal 2008 si registra una diminuzione di questa forza lavoro pari circa al 20%. Le nazionalità più rappresentative in termini di dipendenti extra nazionali sono, nell’ordine, quella rumena, albanese,  marocchina, senegalese e moldava. Meccanica di produzione, trasporti e impiantistica, si confermano come quelle attività che di più, rispetto ad altre, assorbono manodopera extra nazionale.  Ragionamento analogo va fatto per gli apprendisti, tradizionale modalità appositamente normata per l’assunzione di giovani da parte delle imprese artigiane. Da inizio 2008 a fine 2016, le assunzioni di apprendisti da parte delle imprese artigiane hanno subìto una riduzione pari quasi al 40%

Il credito  Nel corso del 2016 sono stati concessi in ambito provinciale finanziamenti alle imprese per un valore inferiore dell’1,90% a quelli registrati al 31 dicembre dell’anno precedente. Negli ultimi 5 anni si riscontra una diminuzione dei finanziamenti erogati di quasi il 7 percento. In merito all’operatività dei finanziamenti concessi nel corso del 2016, circa il 75% dei finanziamenti si riferiscono a richieste per liquidità aziendale, consolidamento passività e acquisto scorte di magazzino, mentre solamente il 25% è stato invece impiegato per investimenti. Nel 2008, questa fetta era del 66%, mentre solo il 34% serviva per la liquidità.

Fatturato Il 2016 si chiude con una variazione negativa dello 0,44%, in controtendenza rispetto al trend di crescita del fatturato registrato a fine 2015. Se si confrontano i dati di fine 2016 con quelli disponibili al 31/12/2008 si riscontra, comunque, un calo del fatturato superiore al 17%. L’analisi del fatturato per settore evidenzia come le difficoltà di fine 2016 si concentrino nelle costruzioni e nei trasporti, anche se, meccanica e parte, tutti i settori sono lontani dal fatturato che avevano registrato nel 2008.

Il commento del presidente Il presidente della Cna Pierpaolo Burioli commenta:  «Il prodotto interno lordo della provincia di Ravenna  per il 2016 è stimato in crescita e dovrebbe attestarsi attorno all’1,0%. A livello settoriale si prevede una crescita del valore aggiunto del manifatturiero (1,3%), delle costruzioni (+4,6%), dei servizi (+ 0,7%). In flessione invece l’agricoltura (-5,6%). Il valore aggiunto ai prezzi base per il territorio provinciale è cresciuto complessivamente dello 0,7%».

In flessione anche l’export che, nel 2016, è calato dell’1,5 percento rispetto al 2015. Una diminuzione figlia soprattutto del primo trimestre dello scorso anno, quando le esporazioni crollarono (-10,5 percento. Con lo 0,86 percento del totale nazionale, Ravenna occupa il 43° posto in Italia (recuperando due posizioni rispetto al secondo trimestre) e il sesto in Emilia-Romagna nella graduatoria delle province esportatrici. Relativamente al mercato del lavoro  il numero medio di occupati è cresciuto dell’0,8% (1.400 unità), mentre il tasso di disoccupazione nel 2016 si è attestato attorno al 9,0%, con la previsione che per il 2017 possa scendere all’8,6%.

Burioli sottolinea che il quadro economico regionale «presenta dati nettamente migliori: nel 2016 il prodotto interno lordo dell’Emilia-Romagna è aumentato dell’1,4%, valore decisamente superiore all’1,0% del livello nazionale, che ne fa la prima regione italiana per crescita. I valori dell’Emilia-Romagna sono in linea con quelli degli Stati Uniti, dei Paesi dell’Area Euro e della Germania (+1,7%), e della Francia (+1,2%). La crescita del PIL della regione si deve però a fattori diversi rispetto al passato, quando la tenuta del sistema regionale era da attribuire quasi esclusivamente al commercio con l’estero», come la ripresa dei consumi e l’aumento degli investimenti.

 

Plastica e polistirolo alla Foce dei Fiumi Uniti: quasi 700 rifiuti in 100 metri

E intanto si preparano i volontari di Legambiente: domenica 4 giugno giornata di  pulizia delle spiagge

RifiutiLa campagna “Spiagge e Fondali puliti – Clean up the Med” di Legambiente è pronta per il week-end di grande pulizia degli arenili e delle spiagge. A Ravenna l’iniziativa si svolgerà domenica 4 giugno con ritrovo (alle 9.30) alla fine di via Manzoni tra Lido di Dante e Lido Adriano, per consegna dei guanti e dei sacchi e l’organizzazione dei gruppi. Alle 12.30 seguirà un rinfresco per i volontari che hanno partecipato alla pulizia presso la piazzetta in via Matelda a Lido di Dante. A seguire, visita guidata nella zona protetta della Foce Bevano, con partenza alle 15.

I dati dell’indagine Beach Litter 2017, condotta da Legambiente nei mesi di aprile e maggio confermano anche quest’anno una situazione critica per molti arenili: su 62 spiagge italiane, per un totale di oltre 200mila metri quadri pari a quasi 170 piscine olimpioniche, sono stati trovati una media di 670 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. La plastica si conferma il materiale più trovato (84% degli oggetti rinvenuti), seguita da vetro/ceramica (4,4%), metallo (4%), carta e cartone (3%).

In Emilia Romagna, a seguito dell’ultima indagine Beach Litter, sono stati rilevati 524 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia, caratterizzati perlopiù da frammenti di plastica, polistirolo, bottiglie di plastica e reti. A Ravenna, dall’indagine svolta il 15 aprile scorso alla Foce dei Fiumi Uniti, sono stati ritrovati 614 rifiuti su 100 metri lineari, perlopiù frammenti di plastica, polistirolo, imballaggi e reti.

«Le cause di questa situazione – si legge nel comunicato di Legambiente –, vengono ricercate in primis in una cattiva gestione dei rifiuti urbani a monte (49%), in particolare per quanto riguarda le attività turistiche e ricreative e gli abbandoni anche consapevoli che vedono la comparsa di imballaggi abbandonati e mozziconi di sigaretta; le attività di pesca e acquacoltura (14%) che contribuiscono all’invasione delle nostre spiagge da parte di reti e cassette di polistirolo; infine, l’inefficienza dei sistemi depurativi (7%) che porta nei corsi d’acqua e quindi sulla costa, cotton fioc, sanitari e altri piccoli oggetti per la pulizia».

Laboratori di teatro, fotografia e il concerto di Hugo Race al Cisim di Lido Adriano

Torna la “Festa della Repubblica”, giovedì 1 e venerdì 2 giugno. Il programma

Hugo Race Fatalists
Hugo Race

Giovedì 1 e venerdì 2 giugno al Cisim di Lido Adriano è in programma la nona edizione della “Festa della Repubblica” che vede come protagonisti, nella prima giornata, il laboratorio della non-scuola di Ravenna Teatro realizzato con i bambini e le bambine della scuola elementare “I. Masih” di Lido Adriano, “Al di qua e al di là dalle nuvole”, liberamente tratto dal libro “Il Mago di Oz” di L. Frank Baum (guide Matteo Cavezzali, Federica Francesca Vicari e Barbara Sansavini).

A seguire sarà presentato il progetto “Indissolubil nodi” a cura di Cristiano Sormani Valli, “4 racconti migranti per 4 luoghi della non-scuola”. «Un diario di viaggio, un racconto, una migrazione, un pellegrinaggio in 4 luoghi in cui la non-scuola vive, si trasforma e diventa», a Lido Adriano, Lamezia Terme, Roma e Milano.

Sarà inoltre presentato l’esito del laboratorio di fotografia a cura di Osservatorio Fotografico, condotto dalla fotografa ravennate Alessandra Dragoni, “Saluti da Lido Adriano”, al quale hanno partecipato i ragazzi e le ragazze del Spazio Sociale Polivalente Agorà di Lido Adriano.

Venerdì 2 giugno la “Festa della Repubblica a Lido Adriano” si concluderà con il concerto di Hugo Race, accompagnato sul palco da Giovanni Ferrario alla chitarra, Francesco Giampaoli al basso e Diego Sapignoli alla batteria, nell’ambito del tour europeo del disco “24 Hours to Nowhere”. Hugo Race è un musicista, cantautore e produttore discografico australiano, tra i membri fondatori dei Bad Seeds di Nick Cave.

Venerdì 2 e sabato 3 giugno sarà inoltre presente la Fiera del baratto e del riuso, in collaborazione con Villaggio Globale presso lo Spazio Sociale Polivalente Agorà di Lido Adriano.

L’ingresso per tutti gli eventi al Cisim di Lido Adriano è gratuito con tessera Entes 2016/17.

«Non si può chiudere la polizia postale ora che c’è una legge sul cyberbullismo»

Il sindacato provinciale Sap lancia l’allarme per il futuro del distaccamento ravennate: a rischio proprio le indagini sui temi di più scottante attualità

La segreteria provinciale di Ravenna del Sap (sindacato autonomo di polizia) esprime forti preoccupazioni per il progetto di chiusura della polizia postale che da tempo, in questo territorio, impiega un numero ridotto di agenti «con ricadute sulla rapidità della risposta nelle attività di specifica competenza». Il sindacato fa riferimento in particolare alla recente approvazione alla Camera della legge che introduce disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del cyberbullismo. A tal proposito è significativo un frammento del parere espresso dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sull’approvazione definitiva della legge: «C’è un lavoro da fare, sia dal punto di vista della polizia postale, sia nelle scuole e sia nel rapporto relazionale con i ragazzi».

La proposta di legge detta disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo, introducendo una serie di misure di carattere educativo e formativo, finalizzate in particolare a favorire una maggior consapevolezza tra i giovani del disvalore di comportamenti persecutori che possono portare a conseguenze anche molto gravi su vittime in situazione di particolare fragilità. Entra per la prima volta nell’ordinamento una puntuale definizione legislativa di cyberbullismo, viene istituito un tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del fenomeno ed è stata prevista l’adozione di apposite linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto degli eventi nelle scuole.

In ogni istituto scolastico dovrà essere designato un docente con funzioni di referente per le iniziative contro il cyberbullismo, il quale collaborerà con le forze di polizia, le associazioni e con i centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio in caso di necessità. Il questore può ammonire l’autore con un provvedimento analogo a quello adottato per lo stalking.

Il Sap «vuole informare l’opinione pubblica di quanto sta accadendo, rivolgendo a tutte le autorità coinvolte un invito ad opporsi a tale decisione che, oltre ad essere dannosa per la sicurezza, non consentirà alcun risparmio, in particolare a Ravenna. La chiusura delle sezioni della polizia postale rappresenta, tra l’altro, anche un preoccupante arretramento dello Stato. Una tale soluzione, un mero taglio alla sicurezza, rischia di allungare i tempi di risposta della polizia di Stato nel fronteggiare adeguatamente le esigenze delle comunità locali in tema di frodi, accessi abusivi a sistemi informatici, molestie, cyberbullismo, pedopornografia, terrorismo, spaccio di sostanze illecite ecc., fenomeni  di stretta attualità di cronaca anche a Ravenna».

Trionfo Ferrari a Montecarlo, domenica il premio alla Scuderia a Brisighella

Il Trofeo Lorenzo Bandini assegnato al team delle Rosse prima del Gran Premio. Atteso il terzo pilota Giovinazzi

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La premiazione a Montecarlo

Dopo il trionfo delle Ferrari (Vettel primo davanti al compagno di squadra Raikkonen) nel Gp di Monaco, l’attesa è tutta per domenica, 4 giugno, con la consegna a Brisighella del trofeo Lorenzo Bandini, a 50 anni dalla morte del pilota romagnolo Lorenzo Bandini, quest’anno assegnato alla Scuderia Ferrari, in un primo momento già a Montecarlo dal Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dal presidente del Trofeo Bandini, Franco Assirelli, e dal sindaco di Brisighella, Davide Missiroli, ai rappresentanti della rossa di Maranello, il Team principal, Maurizio Arrivabene, e i piloti Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi.

«Un premio che intreccia passione, amore per le corse e storia della nostra terra – ha affermato il presidente Bonaccini – e un riconoscimento a un nome, Ferrari, noto in tutto il mondo».

Rossa«È un onore essere qui – ha commentato il sindaco Missiroli –. Rendiamo omaggio a Bandini, un grande pilota della nostra terra e un grande uomo. Premiamo tutto il Team Ferrari, una storia di competenza e passione, ma ricordo i trofei già consegnati proprio a Raikkonen nel 2004 e a Vettel nel 2009. E il 4 giugno, a Brisighella, torneremo a fare festa con il giovane terzo pilota della Ferrari, Antonio Giovinazzi».

Il Trofeo Bandini è intitolato al pilota romagnolo di cui quest’anno ricorre il 50esimo anniversario della scomparsa, avvenuta dopo un incidente durante il Gran Premio di F1 di Monte Carlo nel 1967, alla guida di una monoposto Ferrari. Negli ultimi 24 anni Bandini è stato ricordato e onorato nella sua terra, Brisighella, in altrettante edizioni del Trofeo che porta il suo nome. Dallo scorso anno il Trofeo è entrato a far parte della Motor Valley e la Regione Emilia-Romagna sostiene la manifestazione legata al Trofeo stesso, prevista domenica 4 giugno (dalle 18) nell’anfiteatro Spada di Brisighella alla presenza del terzo pilota Giovinazzi e di una delegazione del Team Ferrari.

Fin dalla sua prima edizione, nel 1992, il Trofeo ha voluto premiare personalità di spicco della Formula 1. Tra i nomi nell’albo d’oro, Ivan Capelli (1992), Jacques Villeneuve (1996), Giancarlo Fisichella (1998), Iarno Trulli (2000), Michael Schumacher (2003), Fernando Alonso (2005), Felipe Massa (2007), Lewis Hamilton (2010), Bruno Senna (2012).

Lorenzo Bandini. Nato nell’allora colonia italiana di Barce, in Libia, il 21 dicembre del 1935, Bandini, orfano di padre dall’età di 9 anni, da Brisighella si trasferisce a Reggiolo (Re) dove lavora nell’officina di Elico Millenotti, meccanico esperto nella riparazione delle motociclette. All’età di 15 anni il trasferimento a Milano dove trova lavoro al Garage Rex di Goliardo Freddi. Partecipa alla Castell’Arquato-Vernasca del 1956 concludendo al 15° posto. Il primo risultato importante della carriera arriva nel 1958 alla guida di una Lancia Appia Coupé con la vittoria di classe, nella 2000cc Gran Turismo, alla Mille Miglia. Nel 1960 diventa pilota ufficiale della Stanguellini segnato dalla vittoria nel Gran Premio de la Libertad a Cuba. Il passaggio in Formula 1 avviene a Spa Francorchamps. Nel 1964 è pilota titolare della Ferrari nel Mondiale di Formula 1 e conquista in Austria la sua prima, purtroppo unica, vittoria nella serie più prestigiosa dell’automobilismo sportivo. Nel 1967 Bandini vince la “24 Ore di Daytona” e la “1000 km di Monza” in coppia con Chris Amon sulla Ferrari 330 P4. Poi il tragico epilogo al Gran Premio di Monte Carlo quando la sua monoposto all’ottantaduesimo giro esce di strada e si incendia. Bandini muore per le conseguenze dell’incidente il 10 maggio 1967.

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