venerdì
15 Agosto 2025

Preso con due manganelli di oltre sessanta centimetri: denunciato un cuoco

Il manganello sequestato dai carabinieri
Il manganello sequestato dai carabinieri

Un ventinovenne fermato per un controllo finisce nei guai per porto abusivo di oggetti atti a offendere. Una delle due armi era nel sedile di fianco

Stava girando in cerca di una discoteca ma non ha saputo dare spiegazione per i suoi due particolari compagni di viaggio: due manganelli di oltre sessanta centimetri che erano in auto con lui. Per questo un cuoco di 29 anni, oroginario di Santarcangelo, è stato denunciato dai carabinieri della compagnia di Cervia-Milano Marittima.

Il giovane, alle ore 23 circa di venerdì 12 maggio, in via Pinarella, controllato dagli uomini della “gazzella”,  ha spiegato nervoso che si stava aggirando a quelle parti in cerca di una nota discoteca. Il suo atteggiamento ha insospettito i militari che hanno perquisito l’auto.

Il 29enne è stato trovato in possesso di un manganello estraibile in ferro lunghezza 61 centimetri  (a fianco del sedile anteriore lato guida, proprio a portata di mano) e di manganello artigianale in legno lunghezza 68 centimetri (nel baule del mezzo). Per lui la denuncia, il sequestro dei manganelli e la segnalazione per il foglio di via dal Comune di Cervia.

La misteriosa storia del mosaico sepolto sotto il parcheggio comunale

Dalle carte di Arnaldo Roncuzzi emerge una vicenda sconosciuta: negli anni Settanta fu ritrovato ma non estrapolato un bel pavimento che Ave Ravenna pensa sia della chiesa del Beato Eusebio. Si trova nel parcheggio Romolo Augostolo

 

Arnaldo Roncuzzi
Arnaldo Roncuzzi

Un magnifico mosaico figurato multicolore, con prevalenza del rosso, sepolto dal cemento di un parcheggio. Una storia in parte simile a quella di piazza Kennedy, sconosciuta alla quasi totalità dei ravennati. Il mosaico fu ritrovato dall’ingegner Arnaldo Roncuzzi – scomparso all’età di 89 anni lo scorso dicembre – grande esperto d’idraulica e cultore di archeologia in grado di legare il proprio nome alle scoperte archeologiche di Classe, dove contribuì al ritrovamento dell’Antico porto.

Roncuzzi ne parla nei documenti raccolti e conservati dal comitato Ave Ravenna, che abbiamo avuto modo di consultare. In particolare la scoperta di cui sopra avvenne durante i sondaggi realizzati negli anni Settanta per i rilievi dei murazzi costieri romani che costituivano la difesa per l’erosione marina e che da Classe arrivavano fin oltre la Rocca Brancaleone. E in questa zona, sopra a un murazzo alla profondità di circa due metri, Roncuzzi rinvenne il pavimento mosaicato («che mi pento di non aver fotografato», si legge nei documenti storici) appartenente ai resti di una chiesa del V-VI secolo. «Probabilmente – ci scrivono da Ave Ravenna sulla base dei loro studi – si tratta della chiesa consacrata al Beato Eusebio, la stessa in cui dimorò Massimiano (il primo arcivescovo di Ravenna, dal 546 al 556, ndr) prima di essere accettato in città».

Città che in quel periodo vedeva infatti il vescovo istriano come una sorta di usurpatore, un rappresentante del potere imperiale, essendo stato inviato a Ravenna dall’imperatore bizantino Giustiniano. «Per questo motivo – continua il comitato – dimorò per anni nella chiesa ariana, lui invece vescovo cristiano, del Beato Eusebio, fuori dalle mura, a nord della città, non lontano dalla Porta Anastasia». In questo caso – ricordava Roncuzzi – sotto l’altare potrebbe trovarsi il deposito dell’oro di Massimiano. Il riferimento è all’oro dei mosaici di San Vitale, la basilica che lo stesso Massimiano contribuì fortemente a costruire e dove curò la realizzazione dei celebri mosaici con i ritratti di corte di Giustiniano e dell’imperatrice Teodora in cui si fece ritrarre accanto all’imperatore e con il nome scritto a chiare lettere.

Ricostruita la storia, arriviamo al cemento. Le fondamenta della chiesa dove dimorò Massimiano e dove Roncuzzi dichiara di aver ritrovato il mosaico sono infatti individuabili nell’area del parcheggio comunale Romolo Augustolo, adiacente la casa di cura San Francesco di Ravenna. La chiesa con il tempo ha poi cambiato nome in San Giovanni in Marmorario in quanto posizionata di fronte al bacino commerciale (nei terreni dell’area ex Amga di via Venezia) adibito principalmente allo scarico, deposito e lavorazione dei marmi. Chiesa che diventa poi sede della Compagnia della Buona Morte – un ordine religioso che aveva il compito di accompagnare al patibolo i condannati a morte, di donargli l’ultima preghiera e curarne la sepoltura –, distrutta verso l’anno 1000 e trasferita nella piazzetta delle antiche carceri, dove se ne perdono definitivamente le tracce con l’edificazione della prefettura.

L’appello di Ave Ravenna è quello – oltre che di tenerne conto nella Carta delle potenzialità archeologiche, in ultima fase di realizzazione – che i mosaici pavimentali in tessere rosse della chiesa di San Giovanni in Marmorario siano estrapolati ed esposti, magari nella chiesa di San Nicolò (sede del museo Tamo), «riconoscendone con una targa la scoperta all’ingegner Roncuzzi».

Inaugurata la casa della salute di S. Pietro in Vincoli. Cinque medici disponibili

Ora si guarda al litorale: il sindaco Michele De Pascale chiede all’Ausl due sedi, una a Marina di Ravenna e l’altra a Lido Adriano

 

Casa Salute San Pietro in VincoliTaglio del nastro per la casa della salute di San Pietro in Vincoli, dopo l’inaugurazione – circa due mesi fa – di quella a Sant’Alberto. La casa della salute si trova in via Pistocchi e l’Ausl ha investito 200mila euro.   All’interno  è presente una Medicina di gruppo formata da cinque medici di Medicina Generale che garantiranno già in questa prima fase di avvio, una presenza di cinque giorni su sette dalle 8 alle 19.

E’ inoltre attivo l’ambulatorio infermierisco osservazione e terapia ed è stata avviata la gestione integrata con il Medico di Medicina Generale della patologia cronica, per ora rivolta a pazienti affetti da Diabete Mellito tipo 2, per poi continuare con la gestione dei pazienti affetti da scompenso cardiaco, Bpco, ipertension. Inoltre sono presenti l’ambulatorio del pediatra di libera scelta, il punto prelievi, il servizio infermieristico domiciliare, la neuropsichiatria infantile e il servizio/sportello sociale.

A breve si attiverà inoltre un ambulatorio territoriale di continuità assistenziale per l’assistenza medica primaria che opererà in connessione informatica coi medici di medicina generale in loro assenza nelle giornate del sabato e dei prefestivi.

«Grazie al lavoro intrapreso con i medici di medicina generale, il Comune, il volontariato, il personale infermieristico – ha spiegato Roberta Mazzoni, direttore del distretto di Ravenna – si è riusciti a realizzare il progetto operativo per l’avvio della casa della salute di San Pietro in Vincoli. L’integrazione multiprofessionale è il pilastro di questi servizi e i cittadini potranno così in una unica sede trovare risposta ai bisogni sanitari e sociali».

La road map del sindaco «Con l’inaugurazione della Casa della salute di San Pietro in Vincoli – ha affermato il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale – insieme alla recente apertura di quella di Sant’Alberto, portiamo a termine la prima fase d’insediamento di nuovi servizi nel forese. Siamo oggi nelle condizioni di aprire la seconda fase che vedrà il completamento della rete di servizi territoriali in tutta la mappa del forese della città di Ravenna. Come primo step di questa seconda fase potenzieremo le attuali case della salute, collegando la seconda sede della casa salute di Sant’Alberto a Mezzano e consolidando il punto prelievi di Savarna».

Il secondo step «riguarderà il mare, dove abbiamo spazi e opportunità. La zona nord del mare terrà una relazione con Sant’Alberto, mentre per quel che riguarda la parte centrale dei nostri lidi, lo diciamo chiaramente, non possiamo organizzare i servizi facendo una scelta tra Marina di Ravenna e Lido Adriano, chiediamo dunque all’Azienda di pensare a due poli, come per Sant’Alberto-Mezzano. In particolare a Marina di Ravenna, il Comune è disponibile a mettere in campo grandi spazi di qualità nella sede civica, mentre su Lido Adriano probabilmente si tratterà di ragionare su investimenti per realizzare strutture idonee».

Il terzo step di questa seconda fase «riguarderà l’organizzazione delle relazioni tra il nostro territorio e gli altri comuni del distretto: una tra Piangipane e il comune di Russi, dove si è insediata la prima casa della salute della provincia, e l’altra tra Castiglione e il Comune di Cervia, al quale abbiamo già avanzato la proposta di strutturare, attorno al territorio di Castiglione, l’insediamento di una nuova casa della salute»

Tuttinbarcabili 2017: ecco l’arrivo delle barche in testata di Darsena

Nel weekend l’evento dedicato al mare e alla disabilità. Iniziative in città e domani veleggiata e premiazione a Marina di Ravenna

Tuttinbarcabili 2017Si sta svolgendo in queste ore Tuttinbarcabili ”, la manifestazione promossa dall’associazione Marinando. Decine di barche con persone affette da varia disabilità hanno partecipato questa mattina alla “candianata” che da Marina di Ravenna ha portato i natanti nella testata di Darsena. Un bel colpo d’occhio, come testimona la fotogallery.

L’evento prosegue fino alle 18: sono allestiti spazi con diverse discipline parolimpiche dove chiunque lo desideri può cimentarsi con il supporto di atleti esperti. Questa sera concerto dei Ladri di Carrozzelle e domani alle 13 le barche rippartiranno per Marina dove, alle 14.30, è in programma la veleggiata e la premiazione.

Prevista una domenica di temporali: la protezione civile dirama l’allerta meteo

Fase di attenzione gialla dalla mezzanotte di sabato per le successive 24 ore. Criticità idrogeologiche in tutta la Romagna

 071736 Meteo Nord EstDalla mezzanotte di oggi, sabato 13 maggio, alla mezzanotte di domani, domenica 14 maggio, sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna, così come in tutta la Romagna, l’allerta meteo numero 38 emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia Romagna. Si tratta di allerta gialla (ex fase di attenzione) per criticità idrogeologica per temporali.

La Protezione civile raccomanda a tutti i cittadini di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso, fissare gli oggetti sensibili agli effetti del vento e della grandine o suscettibili di essere danneggiati.

Il centesimo giro d’Italia attraverserà il centro di Faenza giovedì 18 maggio

In programma una grande festa con un pensiero particolare ai bambini. La 12esima tappa porterà i corridori da Forlì a Reggio Emilia. Attraversate anche Fognano e Brisighella

Una grande festa dedicata soprattutto ai bambini. Così sarà la tappa del Giro d’Italia, il 100° Giro d’Italia, che il 18 maggio attraverserà Faenza, all’interno della 12° tappa che porterà i corridori da Forlì a Reggio Emilia, 240 km, durante i quali verranno attraversate anche Fognano e Brisighella. L’arrivo a Faenza è previsto intorno alle 11.45 dalla via Emilia, il Giro entrerà quindi a Faenza imboccando via Fratelli Rosselli e poi viale delle Ceramiche. All’incrocio con Corso Garibaldi il gruppo svolterà per il centro storico e attraverserà Piazza del Popolo.

La Camera di commercio aumenta la sua “tassa” del 20%, Spadoni protesta

Il diritto camerale costerà di più alle aziende. Il consigliere: «Decisione ingiusta con un pretesto debole e davvero discutibile»

La Camera di commercio ha deciso l’aumento del 20 percento del diritto camerale. I rappresentanti delle associazioni imprenditoriali – fatta eccezione di Confesercenti – hanno deliberato a larga maggioranza questo aumento e ora Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale dei Civici per Ravenna, parla di un atto «profondamente ingiusto e ingiustificato», con una motivazione che «appare davvero molto debole e discutibile».

Sarebbe stato infatti spiegato che l’aumento è dovuto a progetti nazionali promossi da Unioncamere ma secondo Spadoni « in questo caso sarebbe stata sufficiente la richiesta alle imprese di un contributo eccezionale una tantum e non invece, com’ è accaduto, un aumento rigorosamente determinato e irreversibile che le aziende dovranno sopportare alla scadenza di ogni anno».

Inoltre, «in questo quadro emerge l’atteggiamento incoerente e contradditorio di tutte le rappresentanze presenti in questo ente di tradizione storica, le quali, da una parte ad ogni favorevole occasione evidenziano le difficoltà oggettive delle imprese, dall’altra avallano l’ennesimo balzello con l’incremento di una gabella che va solo nella direzione di aumentare la tassazione in capo agli imprenditori già gravati da un’ elevata pressione fiscale».

Olimpia Cmc, superare l’ostacolo Aprilia per iniziare col piede giusto i playoff

Volley Serie B1 femminile playoff / Domani al PalaCosta (inizio ore 18, ingresso gratuito) la squadra ravennate ospita la Giovolley in gara1 dei quarti di finale. Coach Breviglieri: «Sfruttare la carica che arriva da simili partite»

VOLLEY PALLAVOLO. OLIMPIA CMC RAVENNA TEODORA RAVENNA 1 3.
Il coach dell’Olimpia Cmc Marco Breviglieri con il capitano Francesca Babbi

Inizia una nuova avventura per l’Olimpia Cmc, che dopo essersi piazzata al terzo posto al termine della regular season si tuffa nei playoff promozione che mettono in palio un posto nel prossimo campionato di Serie A2 femminile. Nel match di andata dei quarti di finale le ravennati affrontano domani al PalaCosta la Giovolley Aprilia (inizio ore 18, arbitri Marinelli e Albergamo, ingresso gratuito), quarta classificata nel girone D e avversario tutto da scoprire. La serie si svolge al meglio delle due vittorie su tre e la gara di ritorno è prevista in terra laziale mercoledì 17 maggio (ore 20.30), mentre l’eventuale spareggio si terrà di nuovo a Ravenna sabato 20 maggio (ore 18).

Con le regular season terminata sabato scorso, non c’è stato molto tempo per ricaricare le pile in casa Olimpia Cmc, che si presenterà comunque carica per la sfida di domani contro Aprilia. «Queste sono gare che creano adrenalina in automatico – inizia il coach Marco Breviglieri – e quindi che danno entusiasmo a tutto l’ambiente. L’importante sarà sfruttare al massimo questa carica, mantenendo alto il livello di attenzione e concentrazione e utilizzando la tensione nel modo giusto. Sono sicuro che l’approccio sarà buono, in un match dove vincerà chi avrà una maggiore ‘rabbia’ agonistica».

L’Olimpia Cmc si presenta a questa partita con un bel biglietto da visita, rappresentato dal terzo posto nella regular season frutto della bella volata finale che ha visto Babbi e compagne vincere sette gare di seguito, conquistando ben 18 dei 21 punti messi in palio. «Considero positiva la nostra posizione finale, raggiunta in un girone molto difficile ed equilibrato. Bastava una sconfitta in più e si stava fuori dai playoff, con l’esempio di San Lazzaro davvero clamoroso: primo in classifica al termine dell’andata, non è poi riuscito a qualificarsi, piazzandosi quinto. E’ chiaro che avrei sperato anche fare meglio del terzo posto, ma guardiamo avanti con ottimismo».

Per quanto riguarda le avversarie, la Giovolley allenata dal tecnico Tonino Federici è una squadra con una rosa molto ristretta, ma anche esperta e di qualità. Sono solo nove le giocatrici in rosa, tre delle quali in passato hanno giocato nei campionati di Serie A: si tratta dell’opposto Caterina Gioia, che nel sestetto titolare è in diagonale con la palleggiatrice Eleonora Gatto, della schiacciatrice Deborah Liguori, in posto 4 assieme a una tra Martina Kranner e Roberta Borelli, e soprattutto della centrale Viviana Corvese, classe ’78 con alle spalle un’esperienza in A1 con la maglia del Chieri. Completano la formazione titolare l’altra centrale Veronica Guidozzi e il libero Martina Lorenzini, mentre in panchina è a disposizione la regista Margherita Muzi. «Da adesso in poi ci troveremo di fronte tutte avversarie di alto livello, che scenderanno in campo il nostro stesso obiettivo e che quindi che daranno battaglia. Aprilia è una squadra di categoria, con qualche elemento di serie superiore. Ha un gioco veloce e riceve bene, è solida e ben organizzata – termina Breviglieri – e quindi per batterla ci vorrà la migliore Olimpia Cmc».

Festa non autorizzata, Localito Clandestino chiuso per una settimana

Il provvedimento è scattato a causa di quanto organizzato lo scorso 8 marzo. Uno dei soci lamenta lo scarso preavviso: «Avevamo i frigoriferi pieni»

LocalitoAvrebbe organizzato la festa della donna senza essere autorizzato. Per questo motivo il Localito Clandestino, il popolare locale di viale delle Nazioni a Marina di Ravenna, dovrà restare chiuso una settimana. Ieri, venerdì 12 maggio, i carabinieri hanno notificato il provvedimento emesso dal questore.

Secondo quanto ricostruito, l’Arma ha accertato che l’8 marzo a Marina era in corso un evento “danzante” non autorizzato che era stato pubblicizzato anche su Facebook. I carabinieri hanno notato la presenza di un dj, di ballerini animatori e di balli di gruppo latino-americani, con la strumentazione necessaria per la gestione dell’impianto musicale. La Commisisone Pubblico Spettacolo non aveva dato il parere, necessario per qusti eventi, e hanno proposto la sospensione di somministrazioni di cibi e bevande ed attività danzanti per una settimana, approvata dal Questore al termine dell’istruttoria.

Uno dei soci del locale – Gianfranco Cortesi – ha rilasciato una dichiarazione al Resto del Carlino in cui ricorda la serata: «Eravamo al gran completo: 150 al ristorante e 20 all’aperitivo. Tutte queste persone che ballano danno l’impressione di un gran volume». Cortesi lamenta soprattutto lo scarso preavviso con il quale è stato notificato il provvedimento che ora costringerà l’attività a annullare una settimana di prenotazioni, con conseguente danno d’immagine, e a non consumare il cibo nei frigoriferi che non sarà buttato ma «dato in beneficenza». Infine il titolare annuncia che pochi giorni fa la Commissione ha accettato l’istanza del Localito. Quando riaprirà potrà dare feste e non temere altri provvedimenti.

Raccolta rifiuti, turbativa d’asta: chiesto rinvio a giudizio per Mazzoni (Hera)

Il ravennate in pensione da alcuni mesi è accusato di aver fatto pressioni per escludere una ditta dal raggruppamento di imprese in gara per l’appalto da 90 milioni per la raccolta dei rifiuti a Bologna

La procura della Repubblica di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio per il 60enne ravennate Tiziano Mazzoni, direttore dei servizi ambientali di Hera fino all’autunno 2016 quando è andato in pensione, nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto da 90 milioni di euro per la raccolta rifiuti nell’area del capoluogo regionale messo a gara dalla multiutility nel 2015.  L’accusa, come si legge dal sito dell’agenzia Ansa che riporta la notizia, è turbata libertà del procedimento di scelta del contraente per «condotte atte a interferire, con pressioni e minacce indebite, sulla ritualità» del procedimento diretto a stabilire il contenuto del bando.

In altre parole Mazzoni è accusato di aver fatto pressioni perché dalla cordata d’imprese guidata dalla Brodolini di Comoacchio, in gara per la gestione della raccolta dei rifiuti, ne uscisse una: la Borelli Orlando che poi presentò un esposto da cui è nata l’inchiesta della magistratura. All’epoca dei fatti il servizio era gestito da una rete temporanea d’imprese capitanata dalla società ferrarese. Secondo la procura, Hera stava valutando la proroga del contratto o un nuovo bando. L’indagato avrebbe tra l’altro informato i legali rappresentanti della volontà di Hera di non prorogare il contratto del 2012 se dalla cordata non fosse uscita la Borelli. Secondo quanto riporta l’Ansa, Hera «sembra aver concordato con alcune imprese se inserire una clausola in un bando e ne ha dato comunque notizia ad altre imprese» dello stesso raggruppamento aggiudicatario «prima della sua pubblicazione».

Trofeo delle Province, si alza il sipario: le due selezioni ravennati a Cesenatico

Volley giovanile / Sabato e domenica sono in programma le “Kinderiadi”, competizione dove scendono in campo i migliori giovani talenti dell’Emilia Romagna. L’elenco dei ragazzi delle due formazioni che rappresentano Ravenna

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Un’immagine della scorsa edizione del Trofeo delle Province

I migliori baby pallavolisti ravennati Under 15 sono impegnati domani e domenica nel Trofeo delle Province “Kinderiadi” in programma a Cesenatico. Sia in ambito maschile, sia in quello femminile, la competizione giovanile mette a confronto le squadre delle nove province dell’Emilia Romagna, in una prima fase che prevede tre gironi da tre squadre, una seconda fase sempre a gironi e una fase conclusiva con semifinali e finale.

In campo femminile la selezione ravennate è stata inserita nel girone C e sabato mattina sfiderà prima la rappresentativa bolognese (ore 8.45) e a seguire quella riminese (ore 10). Questo l’elenco delle giocatrici: Valentina Vecchi della Fulgur Bagnacavallo, Virginia Gadoni dell’Involley Lugo, Licia Peluso, Caterina Turroni, Greta Corrado, Matilde Peroni ed Elena Missiroli del Master Olimpia Garavini, Beatrice Gardini, Anna Melody Gbola, Elena Maria Ballardini, Giorgia Candolfini, Alessia Masotti, Sofia Greggi e Vittoria Balducci della Teodora Casadio.

In campo maschile la rappresentativa ravennate è stata inserita nel girone B e sabato mattina se la vedrà con Ferrara (ore 8.45) e Bologna (ore 11.15). Questo l’elenco dei giocatori convocati dal selezionatore Paolo Pelloni: palleggiatori Lorenzo Ricci Maccarini (classe 2003, Involley Lugo), Matteo Camerani (2002, Porto Robur Costa) e Michele Gardini (2002, Porto Robur Costa); gli schiacciatori Alessandro Ghini (2002, Porto Robur Costa), Matteo Baroni (2002, Porto Robur Costa) e Luca Poletti (2002, Porto Robur Costa); centrali Alessandro Fenati (2003, Involley Lugo), Luca Vincenzi (2002, Porto Robur Costa) e Lorenzo Filippi (2002, Porto Robur Costa); liberi Luca Passanti (2002, Involley Lugo) e Giacomo Ravaioli (2002, Spem Faenza).

Ravenna e quell’esempio di quasi 60 anni fa: in lizza per lo scudetto come la Sarom

Serie D poule scudetto / Comincia domani sera con la trasferta contro la Fermana la corsa dei giallorossi verso il titolo di campione d’Italia dei Dilettanti. Antonioli: «Affrontiamo questa post season con la massima serenità, senza l’assillo del risultato a tutti i costi»

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La festa finale del giallorossi per la promozione in Lega Pro

Il Ravenna comincia domani sera al “B. Recchioni” di Fermo la sua corsa allo scudetto dei Dilettanti (fischio d’inizio alle ore 20.30, arbitro Daniele Perenzoni di Rovereto). L’ultima volta che ci ha provato, nella stagione 2002/03, i giallorossi sono stati eliminati nella semifinale della poule scudetto dall’Isernia, dopo aver chiuso al primo posto il girone a tre della prima fase. L’obiettivo è quello di fare meglio di quella squadra, arrivando dunque in finale, e magari provare a imitare la Sarom Ravenna che seppe conquistare il titolo di campione d’Italia della D quasi sessanta anni fa, nel ‘57/58.

Il primo avversario è una Fermana che ha conquistato una promozione in Lega Pro al termine di un cammino che ha molte similitudini con quello dei bizantini: un distacco dalla vetta più o meno sensibile (all’ottava il massimo divario: 5 punti), la conquista per la prima volta della testa della classifica all’ultima d’andata, un’accelerazione nel girone di ritorno, tanto che dopo i 32 punti in 16 gare dell’andata, ecco i 37 punti del ritorno, ovvero una marcia identica a quella dei giallorossi (38 in 17). «Andiamo a  caccia di nuovi obiettivi – spiega il mister Mauro Antonioli – in una appendice di stagione che per noi deve essere un modo per fare intanto bella figura, per confrontarci con altre vincitrici, alcune delle quali saranno poi con noi nel prossimo girone di Lega Pro, e per capire sul campo il valore tecnico e agonistico di altri gironi di Serie D. Affrontiamo questa partita e questa post season con la massima serenità, senza l’assillo del risultato a tutti i costi, e con la consapevolezza che si tratta di una bella vetrina per continuare questa stagione già adesso da incorniciare».

Il Ravenna partirà alla volta di Fermo nel primo pomeriggio di domani: sul pullman saliranno venti giocatori. Unico indisponibile Boschetti, afflitto in settimana dall’influenza e non al meglio. In caso di pareggio o di vittoria, il Ravenna tornerà in campo mercoledì 24 al Benelli contro il Gavorrano; in caso di sconfitta giallorossi in campo domenica 21. «Una squadra che vince il campionato ha valori assoluti ed è dunque chiaro che troveremo un’ottimo avversario. Da quanto abbiamo visto e dalle relazioni che abbiamo la Fermana è una squadra con grande fisicità in difesa e a centrocampo e davanti ha giocatori che possono trovare soluzioni in ogni momento. Come noi ha preso pochi gol in generale e come noi ha fatto un girone di ritorno su altissimi ritmi, e questo dà ulteriore valore al match di domani. Il fatto di giocare di sera non ci creerà problemi, anche se non abbiamo disputato partite in notturna in questa annata. Giocheremo davanti a una discreta cornice di pubblico – termina Antonioli – e questo sarà di sicuro ancor più stimolante”.

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