A Palazzo Rasponi 2 la mostra di Abdulazez Dukhan, secondo classificato del concorso indetto dal Comune con l’Università
Uno degli scatti in mostra a Palazzo Rasponi 2
Venerdì 7 aprile alle 18 sarà inaugurata la mostra “Through refugee’s eyes” di Abdulazez Dukhan, secondo classificato al concorso fotografico PR2 Camera Work, indetto dal Comune di Ravenna in collaborazione con l’Università.
La mostra, allestita nella sala espositiva di palazzo Rasponi 2, in via Massimo D’Azeglio 2, in centro a Ravenna, sarà visitabile fino a domenica 30 aprile, dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Il giovane Abdulazez Dukhan è nato nella città di Homs, in Siria, dove ha vissuto con la sua famiglia fino agli inizi del 2016. Con l’aggravarsi della guerra è stato costretto a fuggire dalla città natale, rifugiandosi in Grecia, dieci giorni prima che il confine venisse chiuso definitivamente. Da quel momento è diventato ufficialmente un rifugiato, rinchiuso tra le invisibili mura di un campo profughi. «Colto da un forte senso di riconoscenza nei confronti della vita e contemporaneamente da un profondo sconforto – si legge nella cartella stampa –, si è fatto largo in lui il desiderio di raccontare al mondo quello che la sua e molte altre famiglie di siriani stavano vivendo. Ha iniziato quindi a studiare fotografia da autodidatta, prendendo in prestito libri, macchine fotografiche e computer».
“Through Refugees’s Eyes” rappresenta dunque, in maniera nitida e priva di filtri, il mondo visto attraverso gli occhi – e l’obiettivo fotografico – di chi la guerra e la condizione di rifugiato l’ha vissuta e la sta ancora vivendo in prima persona, in attesa di poter finalmente ricostruire la propria vita altrove, fuori da ogni tipo di barriera o confine.
Un mese di attesa per l’autorizzazione ma la bonifica dei fondali dagli ordigni bellici impedisce i lavori di dragaggio per rimuovere il dosso all’imboccatura. Cambierà: «Stiamo scadendo nel ridicolo»
Il Comune di Ravenna, in sinergia con l’Autorità di sistema portuale, sta sollecitando le sedi competenti per ottenere prima possibile l’autorizzazione all’avvio dei lavori di dragaggio che dovranno rimuovere il dosso accumulatosi sul fondale all’imboccatura del Candiano e che riduce il pescaggio delle navi per cui è consentito l’ingresso. Lo fa sapere il vicesindaco con delega al Porto, Eugenio Fusignani, dopo che la draga Cucco ha lasciato lo scalo ravennate per tornare alla base a Chioggia in quanto da un mese attendeva l’autorizzazione non ancora arrivata.
L’intoppo burocratico è dovuto alla bonifica dei fondali da eventuali ordigni bellici, con la competenza in materia che è cambiata: «Siamo consapevoli della necessità di effettuare le bonifiche degli ordigni bellici, affinché si possa lavorare in sicurezza, cosa che per noi rappresenta un’altra priorità assoluta, ma allo stesso tempo chiediamo con forza che vengano individuate procedure che consentano iter più celeri. Autorità di sistema e Capitaneria di porto hanno agito correttamente e celermente, per poter garantire il normale accesso alle aree portuali, e ora è inaccettabile che per un intervenuto passaggio di competenze in relazione alla bonifica degli ordigni bellici si crei questa ulteriore attesa».
Il movimento civico Cambierà critica la mancanza di pianificazione degli enti coinvolti: «Il porto di Ravenna è soggetto a continui accumuli di sabbia. Questa situazione quindi non può essere etichettata come emergenza perché è solo questione di organizzazione. Gli insabbiamenti infatti sono normali per imbocchi come il nostro, e sarebbe normale avere a disposizione in breve tempo, il mezzo atto alla sua manutenzione». Il consigliere comunale Marco Maiolini attacca: «Giustificare questa carenza verso gli operatori stranieri, che si vedono costretti ad operazioni alternative nonché costose, è già di per sé complicato, figuriamoci dover spiegare che la pulizia dell’imbocco viene rimandata perché la valutazione della bonifica degli ordigni bellici, prima valutata dalla Capitaneria di Porto locale, ora è compito di un ufficio della Marina Militare con sede a Napoli che deve verificare e valutare gli escavi di tutti i porti italiani. Si sta scadendo nel ridicolo. Non possiamo farci seppellire dalla burocrazia, oltre che dalla sabbia».
Prosegue la rassegna “Primavera marittima” dedicata in particolare alle famiglie
Silvia Elena Resta sarà protagonista con i cavalli nel centro di Cervia
Mastri falconieri, addestratori cinofili e fattorie itineranti a Cervia nell’ambito della rassegna Primavera Marittima, per la gioia in particolare delle famiglie con bambini, in centro storico per tutto il weekend.
Si parte sabato 8 aprile alle 10 del mattino con la Fattoria Didattica rivolta ai più piccoli, che potranno conoscere dal vivo gli animali della campagna come mucche, capre e pecore. Dalle 14 al via gli spettacoli pomeridiani, con Silvia Elena Resta e la compagnia di teatro equestre “Le Zebre”. Il gruppo di perfomer (umani e non) ha al suo attivo numerose manifestazioni di importanza nazionale e internazionale tra cui il Gran Ballo della Cavalchina al teatro la Fenice di Venezia e il gala per la coppa Gucci al Salone del Cavallo di Parigi. Ad accompagnare Silvia il suo falco El Cid. A seguire si presenterà sulle vie del centro e in piazza la Fattoria Ambulante di Romano Baldassarri, col suo carro e il fedele seguito di oche, anatre, gatti, galline, capre e cani.
Lo show continua domenica 9 aprile dalle 10 di nuovo con la Fattoria Didattica e con gli uccelli rapaci della Falconeria Freddy di Predappio. Le aquile di Freddy tornano poi il pomeriggio dalle 15.30, con uno spettacolo. A seguire, dalle 16.30, esibizione a cura del Centro di Addestramento Cinofilo Max Vismara.
Girando per il centro grandi e piccini avranno poi l’opportunità di meravigliarsi di fronte all’uovo gigante collocato per tutto il mese al centro della piazza e di incontrare Alice del Paese delle Meraviglie e i suoi amici, mascotte dell’evento.
Primavera Marittima a Cervia proseguirà poi dal 14 al 17 aprile con Uova d’arte, l’appuntamento a tema pasquale dove tanti artigiani daranno sfoggio della propria abilità creando uova di ogni materiale e dimensione. Dal 22 al 25 aprile Antichi Mestieri, un tuffo nel passato alla scoperta delle professioni dimenticate, con tanto intrattenimento a tema. Ultimo appuntamento sarà quello del 30 aprile e 1 maggio, prima con il tradizionale appuntamento dell’ultima domenica del mese con A Spass par Zirvia, mercatino dell’artigianato e dei sapori sul viale Roma e in centro, e infine con Sapore Country, evento dedicato al vecchio west, con balli musica e banchi a tema.
Serie A2 Girone Est / La squadra di Martino esalta ancora il Pala De André con un’ottima prestazione che vale un successo che la riporta in terza posizione. Ben sei i giocatori in doppia cifra
ANDREA COSTA IMOLA: Cohn 15 (3/6, 2/5), Maggioli 15 (7/12, 0/1), Rogic 12 (2/4, 1/5), Hassan 11 (1/4, 3/5), Ranuzzi 11 (2/7, 2/4), Tassinari 6 (3/4, 0/3), Dri 3, Paolo Paci 2 (1/5), Cai 0. Ne: Wiltshire, Preti. All.: Ticchi.
ARBITRI: Brindisi di Torino, Wassermann di Trieste e Centonza di Grottammare.
NOTE – Tiri da due: Ra 31/50 (62%), Im 19/42 (45%); tiri da tre: Ra 7/15 (47%), Im 8/23 (35); tiri liberi: Ra 7/11 (64%), Im 13/17 (76%); Rimbalzi: Ra 34 (7+27, Smith 8), Im 28 (10+18, Ranuzzi 10); Assist: Ra 19 (Sabatini 5), Im 12 (Rogic 5).
16 punti per il top scorer del match Marks
È un’ottima prestazione collettiva quella con cui nel posticipo della 27esima giornata una convincente OraSì conquista il derby contro Imola per 90-75. Dopo un primo quarto di bassa intensità difensiva, i giallorossi prendono il controllo del match con un secondo parziale da 27-8, si ripetono anche nella terza frazione e poi chiudono la sfida senza problemi esaltando il pubblico del Pala De Andrè. Ravenna tira il 58,5% dal campo e manda sei giocatori in doppia cifra: Smith (10), Chiumenti (15), Masciadri (12), Raschi e Tambone (11), con Marks top scorer a quota 16. Per Imola 15 punti per Maggioli e Cohn, 11 per Hassan e Ranuzzi e 12 per Rogic, che segna però solo nel quarto periodo, quando tra le fila giallorosse trovano largo spazio anche i più giovani. Grazie a questi due punti i giallorossi raggiungono al terzo posto Trieste e si portano a due lunghezze di distanza dalla vetta occupata da Virtus Bologna e Treviso.
Nel primo quarto l’OraSì entra in campo con l’atteggiamento giusto e grazie a 5 punti di Masciadri si porta subito sul 7-4. I giallorossi allentano però la tensione e regalano qualche punto di troppo in contropiede, permettendo agli ospiti di trovare il sorpasso sul 9-11 dopo 5’. La partita prosegue su ritmi alti, con Imola trascinata da Maggioli (9 nel primo quarto) e Ravenna che trova il pareggio a quota 18 con la tripla di Tambone. Cohn risponde subito per il 18-21, prima che l’apporto di Chiumenti permetta ai padroni di casa di chiudere a -1 il primo periodo sul 23-24.
I ragazzi di Coach Antimo Martino rientrano in campo con più energia nel secondo periodo e, guidati da una solida difesa e dai canestri di Marks, firmano un gran parziale di 12-1, trovando sorpasso e allungo sul +10 (35-25). Imola prova a reagire affidandosi ancora a Maggioli per il 38-31, ma l’OraSì costruisce canestri facili grazie alla difesa e al contropiede. La bomba in transizione di Masciadri vale il +14 sul 45-31 e il nuovo parziale di 12-0 porta i padroni di casa al +19 (50-31). Un tiro libero di Cohn arrotonda il punteggio (50-32) sul quale le squadre rientrano negli spogliatoi.
Ravenna non abbassa la tensione in apertura di secondo tempo e con 8 punti di Smith trova subito il +24 sul 58-34. Imola prova un’ultima reazione con le triple di Cohn e Ranuzzi (58-40), ma i canestri di Chiumenti e due liberi di Raschi chiudono un altro parziale di 12-2 che fissa il massimo vantaggio a +26 (68-42). Ranuzzi segna ancora da tre, ma la partita è ormai in mano ai ragazzi del coach Antimo Martino che dà spazio anche a Fadilou Seck. Il terzo quarto si chiude sulla bomba di Tambone che vale il 74-49 e l’ultimo periodo è utile solo per dare spazio a chi di solito ne ha meno. Il pubblico del Pala De Andrè si esalta per il canestro e la stoppata di Seck, mentre in campo vola qualche scintilla e Imola riduce il passivo al -15 finale, con il tabellone che segna 90-75.
Pochi giorni fa l’episodio di violenza. Ha violato il divieto di avvicinamento. Ora è ai domiciliari
Aveva aggredito la ex: 28enne ai domiciliari
Pochi giorni fa fa aveva tentato di strangolare la ex compagna ed era stato arrestato. Per questo nei suoi confronti era stato deciso il divieto di avvicinamento alla donna, residente in una località litoranea del Ravennate. Nella serata di ieri, martedì 4 aprile, è però tornato dalla ex violando l’interdizione. Per questo un 28enne originario del Lazio, ma da tempo residente a Ravenna, è stato arrestato.
Ad avvisare i carabinieri è stato un vicino di casa che ha sentito un’accesa discussione nella casa di fronte. Quando sono arrivati gli uomini dell’aliquota Radiomobile il 28enne ha tentato la fuga ma è stato bloccato e arrestato. Il giudice in mattinata ha disposto per l’uomo gli arresti domiciliari.
Alla presentazione pubblica del nuovo Ravennaedintorni.it la ricetta dell’inviato del quotidiano e di Giulia Bosetti (Presa Diretta) per arginare il dilagare delle fake news
Carlo Bonini e Giulia Bosetti intervistati da Andrea Alberizia e Federica Angelini di R&D
Un completo restyling grafico e strutturale, più amichevole per i lettori e più efficace per gli inserzionisti, dove trovano spazio la cronaca dell’ultimora e gli approfondimenti tematici ma anche blog e opinioni. Dal 4 aprile è online il nuovo Ravennaedintorni.it. L’ultima tappa nell’evoluzione della specie nata nel 2005 – per dare spazio in formato digitale ai contenuti del settimanale di informazione Ravenna&Dintorni, pubblicato dal 2002 dalla società editrice e di comunicazione Reclam – è un portale articolato in più testate: con il progetto elaborato dall’agenzia Cambiamenti che ha curato il rinnovamento si aggiungono R&DCult (cultura e spettacoli in Romagna), Casa Premium (architettura, urbanistica, design e storia del territorio) e R&DGusto (enogastronomia e benessere a tavola in Romagna).
La presentazione del nuovo corso – partito pubblicando un’intervista allo scrittore Roberto Saviano, che sarà a Ravenna l’11 aprile per presentare il suo libro – è avvenuta a Casa Melandri con un incontro aperto al pubblico dedicato al giornalismo e all’informazione, tra fake news e inchiesta: ospiti della serata, che ha visto una platea gremita, erano gli inviati Giulia Bosetti di Presa Diretta e Carlo Bonini di Repubblica, intervistati dalla nostra redazione.
Bonini ha cominciato mettendo sul tavolo la questione della disintermediazione, definendola senza mezzi termini «il presupposto catastrofico del punto in cui siamo oggi in cui arriviamo a chiederci cos’è una fake news». La convinzione diffusa che chiunque potesse essere un giornalista per il semplice fatto di poter mettere in rete contenuti ha «instillato un retropensiero per cui nulla è più attendibile fino in fondo anche quando lo è». Questa la previsione del giornalista romano sugli sviluppi futuri: «Quando sarà passata la sbornia del citizen journalism sono convinto che torneremo a una fase di grande mediazione». In tema di giornalismo online, Bonini ha poi puntato l’attenzione sulla frenesia dell’aggiornamento, quella che ha definito «l’ossessione del refresh continuo»: le nuove piattaforme offrono spazi importanti per seguire la cronaca degli eventi in tempo reale «ma non deve essere bulimia con la convinzione che si fa sempre in tempo a togliere perché tanto è sul web». E l’esempio portato è quello del New York Times: «Quattro-cinque anni fa ha deciso che il loro sito non avrebbe avuto più di 7-8 aggiornamenti della nell’arco delle 24 ore sostenendo che l’avrebbero fatto solo quando qualcosa meritava davvero di disturbare i lettori. Si può pensare che siano degli snob ma è comunque un punto di vista».
Con l’inviata della trasmissione Presa Diretta di Riccardo Iacona invece si è affrontato il tema, storico, del complicato rapporto fra politica e Rai: «La politica si sente da sempre. Ho lavorato ad Anno Zero e lì capitava che cercassero di bloccare quasi ogni puntata. Oggi il meccanismo è un po’ diverso, la politica si sente ancora ma per quanto mi riguarda posso dire che ho sempre potuto lavorare come volevo, non hanno mai bloccato una mia inchiesta per questioni politiche».
Con due giornalisti d’inchiesta inevitabile ragionare su quale sia il ruolo del giornalismo nella società, se abbia ancora un peso nel cambiare gli eventi. Bonini risponde citando il capo del team Spotlight che vinse il Pulitzer per l’inchiesta sugli abusi sessuali della Chiesa di Boston: «L’unica soddisfazione per un giornalista investigativo dovrebbe essere che le sua storia serva a porre le condizioni per cui ciò che ha denunciato non accada mai più».
In una serata che ragionava attorno alle bufale non poteva mancare chi della bufala satirica ha fatto una missione: Federico Righi, autore di Lercio.it, ha svelato alcuni aneddoti legati alle fictional news pubblicate sul loro sito, a come la politica e la stampa più seria siano caduti nei loro tranelli. E lo stesso Righi è poi salito sul palco del Mariani Lifestyle tutto esaurito a cena: in compagnia del collega Silvio Perfetti ha messo in scena lo spettacolo live che ha concluso la serata strappando risate con i titoli più irriverenti del Tg Lercio.
La donna ha al suo attivo una condanna per episodi tra il 2013 e il 2014
La polizia ha arrestato per arresto una 65enne
Ha 65 anni e un nutrito curriculum criminale a cui si è aggiunto un episodio nella giornata di ieri, martedì 4 aprile. Una donna è stata arrestata dalla polizia perché, al momento del controllo per i domiciliari, non era in casa. L’attempata signora deve scontare una pena residuale di quattro anni e otto mesi per undici furti in abitazione commessi tra il 2013 e il 2014. La donna è stata rintracciata a casa di conoscenti e arrestata per evasione.
Al circolo Endas la prima personale del regista ravennate dopo il premio speciale della giuria ricevuto al festival di Locarno
Marco Müller e Alice Rohrwacher lo scorso anno al Pancotto
Torna all’Osteria del Pancotto di Gambellara il Cinema Km Zero, la rassegna prodotta da Marco Müller, critico e produttore cinematografico di fama internazionale che è stato stregato dal circolo Endas tanto da proporre la rassegna ai gestori. Quella che si apre venerdì 7 aprile è la seconda edizione dopo quella del gennaio 2016 che ha avuto tra gli ospiti la regista Alice Rohrwacher.
Il festival si apre con una novità già dalle prime due giornate del 7 e 8 aprile, che vedranno presenti il regista Yuri Ancarani con quattro pellicole (Ricordi per moderni e una proiezione a sorpresa il primo giorno; Il Capo e Piattaforma sulla luna nel secondo) e il curatore della rassegna Marco Müller. Si tratta della prima personale retrospettiva a Ravenna per l’autore, dopo il premio speciale della giuria ricevuto al festival di Locarno, che sarà anticipata il 6 aprile con la proiezione di The Challenge al CinemaCity di Ravenna all’interno del festival Enter di Ravenna Teatro-Teatro delle Albe.
Per i successivi appuntamenti il curatore della kermesse ha chiesto a due importanti realtà teatrali romagnole di selezionare un film per loro centrale nella relazione con il territorio. La prima scelta ha coinvolto la compagnia Motus, rappresentata da Daniela Nicolò e Enrico Casagrande, che domenica 30 aprile presenteranno Gerry di Gus Van Sant. Infine, sabato 20 maggio Fanny&Alexander, con Luigi De Angelis e Chiara Lagani, chiuderanno la rassegna con Grizzly Man di Werner Herzog. Entrambe le proiezioni saranno seguite da un dialogo aperto con il pubblico che avrà per protagonisti i rappresentanti delle due compagnie.
Ad ogni serata sarà abbinato una cena in piedi a cura dello chef Pierpaolo Spadoni, come ponte del concetto di “chilometro zero” tra grande schermo e tavola.
Rischiano il posto in 104: la cooperativa ha già annunciato i licenziamenti. Incontro con prefettura e Comune per evitare la mobilità
La protesta Acmar (foto dal profilo Twitter Cgil Ravena)
«Si prende atto che allo sciopero odierno ha partecipato meno dell’8 percento del personale. Riteniamo che questo risultato sia un chiaro segnale su quale sia la volontà dei lavoratori». Con queste parole la cooperativa Acmar sminuisce la manifestazione di oggi, 5 aprile, che ha visto i sindacati portare in piazza i lavoratori della cooperativa edile per protestare contro il licenziamento di 104 posti dipendenti. L’azienda si dice aperta al confronto: «A questo punto auspichiamo un incontro al fine di giungere ad un’intesa nel più breve tempo possibile».
Ilavoratori Acmar sono scesi in piazza per chiedere la cassa integrazione straordinaria ed evitare i 104 licenziamenti annunciati dalla cooperativa di costruzioni. L’obiettivo è evitare la mobilità tramite il ricorso alla Cigs. I funzionari delle organizzazioni sindacali (Fellea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil), insieme alla Rsu, sono state ricevute in prefettura e in Comune. L’impegno è quello di portare il caso davanti al Ministero del Lavoro.
Sul tema interviene il deputato di Possibile Andrea Maestri: «Affianchiamo e sosteniamo l’azione del Comune e spingiamo perché il Governo assuma un’iniziativa nei confronti della storica azienda ravennate, per garantire la continuità occupazionale, tutelare la dignità e i diritti dei lavoratori, sostenere l’impresa in crisi».
In tre anni 195mila euro in più, la delibera andrà in Consiglio. In totale contributo di oltre 2,5 milioni. L’assessore: «Tassello fondamentale dell’offerta formativa»
Asili Fism, aumentati i contributi
Il Comune aumenta il contributo alla Fism, la Federazione italiana scuole materne, per un totale di 195mila euro (50mila euro per i due anni e 95mila per quello successivo). Lo annuncia Ouidad Bakkali, assessore all’Infanzia del Comune, spiegando che la concenzione triennale sarà rinnovata. Il contributo complessivo per le scuole private paritarie sarà quindi di poco superiore a 2,5 milioni di euro, cifra a cui si arriva conteggiando 820.700 euro per il 2017 e il 2018 e 861.700 euro per il terzo anno.
Nel dettaglio, spiega l’assessore, «il contributo annuo a sezione di scuola dell’infanzia sarà di 14mila euro per gli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018 e di 15mila per l’anno scolastico 2018/2019, comprendendo il sostegno per le spese di funzionamento, la parziale compensazione delle minori entrate derivanti dagli sconti applicati alle famiglie in condizioni economiche disagiate, il sostegno ai processi di inclusione. Il contributo annuo per le sezioni primavera sarà di 13mila euro. Il contributo annuo a scuola sarà di 4.500 euro». Quest’ultimo contributo è una novità dell’ultima convenzione e serve, spiega il Comune, a sostenere le scuole di dimensione più ridotta.
La convenzione dovrà ora essere approvata dal consiglio comunale e il tema è da sempre spinoso nella larga coalizione di centrosinistra. Contro il contributo solitamente convergono i Repubblicani e la parte più a sinistra del Pd ma la convenzione, oltre a qualche fibrillazione politica, non è mai stata in dubbio. Secondo il Comune l’apporto delle Fism è necessario ai fini dell’offerta: «Scuole e nidi d’infanzia comunali, statali, aderenti alla Fism e ad altri gestori privati sono tutti soggetti che concorrono, senza fini di lucro, allo svolgimento di una funzione pubblica» spiega Bakkali, rivendicando la qualità dell’offerta comunale.
La nuova convenzione – precedentemente ne erano state stipulate due, una per le scuole dell’infanzia, l’altra per le sezioni primavera, ora si passa ad una unica – è stata recentemente adottata dalla giunta e dopo il passaggio in commissione consiliare arriverà in consiglio comunale. In totale le scuole Fism sono 15 con 41 sezioni di scuola dell’infanzia e 10 sezioni primavera. Le sezioni di scuola dell’infanzia coprono attualmente circa il 27 per cento dell’offerta complessiva e le sezioni primavera annesse il 13 per cento, per un totale di oltre mille posti.
Tra le novità dell’intesa, un aiuto alle famiglie in difficoltà: «Le scuole aderenti alla convenzione si impegnano infatti all’adozione di un regolamento su rette e modalità di pagamento che evidenzi la possibilità per le famiglie in condizioni economiche disagiate di richiedere l’abbattimento della retta sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente previsto dal Regolamento di assistenza economica e sociale applicato dai servizi sociali, che al momento prevede una soglia per l’ottenimento dei contributi economici non superiore a 7.500 euro». Si aggiunge poi una convenzione che prima era sin essere con l’Asp: un contributo di 8.200 euro annui per ciascun bambino frequentante con certificazione per l’integrazione scolastica, tenuto conto di una stima di sei bimbi in questa situazione.
Sono le aziende e le loro storie che possono raccontare concretamente lo stato di salute del mondo offshore ravennate. Abbiamo preso due casi significativi come Hydro Drilling e Western Atlas
L’unico impianto di perforazione ancora attivo nel mare Adriatico è di proprietà di una società di Ravenna, la Hydro Drilling che opera su commissione di Eni. La struttura è operativa da oltre vent’anni in vari possi e oggi è sulle piattaforme del giacimento Barbara, circa 50miglia al largo di Ancona. Qualche anno fa impianti come quello erano quattro-cinque nelle acque adriatiche. Un segno della crisi che sta vivendo il settore delle estrazioni.
La società fino a qualche anno fa aveva sede legale ad Alessandria e base operativa a Ravenna ma una ristrutturazione complessiva, a seguito di vicende che hanno riguardo solo la capogruppo, ha modificato l’assetto: entro il 2017 l’azienda sarà pienamente ravennate. Il biennio più difficile è stato il 2014-15: tra prima e dopo, pur restando sempre in attivo, il fatturato della Hydro è passato da 80 milioni all’anno alla metà. Oggi conta circa un centinaio di addetti (per cui è stato fatto ricorso agli ammortizzatori sociali in attesa che il settore si rimetta in moto) e si occupa di manutenzione e operazioni anche a terra.
Dagli uffici Hydro, ovviamente presente con il suo stand tra i padiglioni di Omc al Pala De Andrè, si guarda con impazienza al ruolo di Eni: il Cane a sei zampe è il vero ago della bilancia avendo la possibilità di investire capitali importanti.
Il futuro? Potrebbe svilupparsi lungo tre strade. Da una parte il decomissioning, cioè la dismissione degli impianti, la nuova frontiera: solo al largo di Ravenna ci sono un centinaia di pozzi da chiudere. Che significa operazioni tecniche specializzate. Aprendo anche scenari nuovi di riutilizzo delle piattaforme: non mancano i progetti nell’offshore italiano per trasformare piattaforme dismesse in una sorta di musei dell’attività, attrazioni turistiche fuori dagli schemi. L’altra ipotesi è invece l’investimento in nuove tecnologie per riaprire giacimenti chiusi ma che possono tornare produttivi grazie alle nuove conoscenze. Un esempio: la profondità raggiunta dagli impianti è andata crescendo con il passare degli anni e questo ha permesso di raggiungere altre sacche di idrocarburi.
Diversa invece la vicenda Western Atlas, l’ultima azienda a sparire dal panorama offshore ravennate dopo trent’anni di radicamento nel territorio. Alla fine del 2016 l’azienda del gruppo Baker Hughes ha presentato quello che riteneva essere il piano di gestione dell’impatto sociale offrendo cinquemila euro a ognuno dei 45 lavoratori licenziati. I primi 27 dipendenti sono stati licenziati a novembre, gli altri 19 nei 120 giorni previsti dalla procedura. E nonostante vi fossero ancora a disposizione mesi di cassa integrazione e contratti di lavoro acquisiti, ancora da onorare. La conferma della chiusura della sede di Ravenna arrivò dall’Abruzzo dove l’azienda ha sede. Tutti i licenziamenti sono stati impugnati davanti al giudice e i sindacati hanno ribadito l’incomprensibilità delle scelte aziendali, «totalmente incoerenti – dice Cgil – con il percorso di riorganizzazione attuato dall’azienda stessa per affrontare la crisi che ha colpito l’intero settore negli ultimi anni». Il cambio di rotta è avvenuto con il passaggio del management nelle mani di un gruppo russo: «Logiche da multinazionale».
La raccolta e lo spazzamento a un raggruppamento temporaneo di imprese composto da Ciclat, Formula e Astra. Deserta la gara per il trasporto. Intanto approvate le tariffe Tari. E a Lido Adriano c’è un problema con i rifiuti ingombranti
Rifiuti: assegnati due appalti su tre
Hera ha assegnato i servizi di raccolta rifiuti e spazzamento, deserto invece il bando del trasporto rifiuti mentre la gara per il servizio di pulizia dell’arenile è tuttora in corso. È quanto fa sapere la multiutility che risponde alla Cgil sul futuro dei lavoratori spiegando che rispetterà le norme previste dal nuovo codice degli appalti come «ribadito in occasione dell’incontro del 23 marzo 2017».
Quello relativo ai servizi di raccolta è stato assegnato ad un raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) composto da Ciclat, Formula e Astra; il bando relativo ai servizi di spazzamento meccanizzato è stato assegnato a un Rti composto da Ciclat e Formula. Per tutti i servizi aggiudicati sono già state avviate le attività formali e operative per il passaggio di consegne dall’attuale gestore integrato ai singoli aggiudicatari individuati, da concludersi nel più breve tempo possibile, entro il mese di aprile.
Per il quarto bando, riferito ai servizi di trasporto rifiuti, non essendo stata presentata alcuna offerta, Hera procederà ad una ulteriore verifica di mercato, nel pieno rispetto del quadro normativo vigente e nei tempi più celeri al fine di individuare anche in questo caso un aggiudicatario. Il servizio sarà nel frattempo garantito attraverso l’attuale operatore.
Il Comune intanto ha approvato le tariffe per il 2017. La Tari varrà 29,6 milioni di euro, al netto della sanzione da quasi 232mila euro che Hera paga per i disservizi dell’aprile dello scorso anno. Il Comune ha discusso e approvato le nuove tariffe, presentate dall’assessore all’Ambiente Gianandrea Baroncini, decise da Atersir. Il 60,24 per cento di questa cifra viene coperto dalle utenze domestiche. Le tariffe aumenteranno in media dell’1,2 per cento a causa di «maggiori costi relativi ad attività e progetti di efficientamento e potenziamento dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti». La delibera è passata ma l’opposizione ha contestato il costo del servizio, a suo dire eccessivo, chiedendo una nuova politica di gestione dei rifiuti e di determinazione delle tariffe.
Lista per Ravenna segnala poi un caso a Lido Adriano che riguarda la gestione dei rifiuti ingombranti. Secondo la lista civica con il rinnovo delle strutture vacanziare, la frazione viene invasa puntualmente da divani, mobili e materassi lasciati accanto ai cassonetti. Ad una prima segnalazione Hera ha risposto anticipando l’apertura della discarica in via Bonifica ma il fenomeno continua, come si vede nella gallery, e ora il capogruppo di Lpr Alvaro Ancisi chiede che si intervenga prima di Pasqua anche con l’ausilio della polizia municipale.