mercoledì
27 Agosto 2025

Parte la nuova vita del Kursaal Lido: investimento da 300mila euro

Aggiudicato il bando comunale: lo storico locale sul lungomare in concessinoe per 20 anni a un raggruppamento di imprese

È un progetto di riqualificazione con un investimento di oltre 300mila euro quello che ha vinto il bando del Comune di Cervia per la concessione ventennale del Kursaal Lido, lo storico locale sul lungomare D’Annunzio che ha contribuito allo sviluppo del turismo nella località balneare. L’assegnazione è andata a un raggruppamento di imprese formato da Voilà Caffè, Remo Biserni e Mirko Bettoli. Due le offerte giunte all’amministrazione comunale.

La struttura rientra tra i beni demaniali marittimi gestiti dall’amministrazione comunale a seguito dell’avvenuto trasferimento delle funzioni amministrative dallo Stato alle Regioni e agli enti locali. La concessione riguarda una superficie di circa 2.120 metri quadri, con un canone concessorio annuo che nel 2016 era di 65.900 euro, e la durata della concessione partiva da un minimo di 12 anni per un investimento di 150mila euro fino ad un massimo di 20 anni per un valore di 300 mila euro e valori intermedi in proporzione per durate di 14 anni (superiore a 150mila ed inferiore a 200mila euro), 16 anni (superiore a 200mila ed inferiore a 250mila euro), 18 anni (superiore a 250mila ed inferiore ad 300mila euro).

La proposta elaborata dall’architetto Fabrizio Fontana valorizza la storia del locale e la sua identità, cercando di farne un luogo di suggestione e di incontro. Viene recuperata la storia della musica e del ballo come elemento culturale. Il locale resterà principalmente un dancing e la musica continuerà ad essere la protagonista. Nella valutazione delle offerte pervenute, i punteggi più alti sono stati riservati alla ristrutturazione dell’immobile e alla valorizzazione dell’area demaniale e agli aspetti socio culturali.

Il sindaco Luca Coffari e l’assessore Rossella Fabbri hanno commentato: «Prende il via un’altra opera strategica del percorso di rigenerazione di luoghi e strutture che hanno fatto la storia di Cervia. In particolare la riqualificazione del Kursaal Lido contribuirà a valorizzare un asse portante della città, quello del comparto del Lungomare».

Lancia bici contro la compagna che non vuole dargli 8mila euro per spese di casa

Denunciato un 29enne: pretendeva i soldi dalla donna come rimborso per averla mantenuta in un anno di convivenza

Dopo un anno di convivenza voleva 8mila euro dalla compagna come rimborso spese per averla mantenuta e quando lei si è rifiutata è scoppiato un litigio concluso solo con l’arrivo delle forze dell’ordine a cui la donna ha raccontato che l’uomo le aveva lanciato addosso una bicicletta. Un 29enne tunisino, in regola con le norme sul soggiorno, è stato denunciato perché non ha esibito un documento di identitià. Dagli accertamenti è risultato che lui aveva precedenti per spaccio, percosse e minacce mentre lei per rapina, resistenza e percosse. I due convivono in un appartamento di Ravenna.

Il segretario comunale Baroncini esce dal partito: «Non è più la mia bandiera»

Altre defezioni verso il nuovo soggetto Mdp, a breve anche un gruppo consiliare. Il capogruppo Barattoni tra i papabili per la sostituzione

Essendo assessore comunale al Decentramento aveva deciso di non rilasciare dichiarazioni prima del voto per i consigli territoriali di domenica 12 marzo e così ha fatto. Ma mercoledì 15, in una riunione della direzione comunale del Partito democratico, Gianandrea Baroncini ha formalizzato le proprie dimissioni da segretario comunale, intenzionato ad aderire al nuovo soggetto politico fondato da Pierluigi Bersani e che vede tra gli aderenti a Ravenna personalità di spicco come Vasco Errani e Miro Fiammenghi.

«Lascio con la serenità di chi ha sempre fatto quel che ha potuto per tenere la bandiera del Pd alta e in prima fila, con impegno e generosità… quella bandiera che vi rimetto tra le mani perché purtroppo non sento più mia», ha dichiarato durante la relazione in direzione Baroncini, che ha poi esplicitato: «Con la tenacia di chi crede in quello che fa, inizia da oggi per alcuni di noi una nuova avventura di costruzione di “Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista” (Mdp) che presenteremo nelle prossime settimane sotto forma di associazione per provare ad intercettare la voglia di cambiamento e di nuova elaborazione, per contribuire a scrivere un pensiero forte che dia risposte a una società che cambia e che rilanci un centrosinistra aperto e di governo».

Tra gli interventi si sono anche chiarite le posizioni di alcuni membri della direzione comunale che seguiranno l’ex segretario nella nuova avventura tra cui diversi segretari di circolo, il segretario dei Giovani Democratici e la consigliera comunale Mariella Mantovani che darà quindi vita a un nuovo gruppo consiliare a Palazzo Merlato.

Altri hanno lasciato il partito nel Faentino, in particolare la coordinatrice dell’area, e anche nel consiglio comunale di Faenza sta nascendo un nuovo gruppo consiliare.

Cosa succederà ora al partito nel capoluogo? Dopo le direzioni dei circoli l’assemblea dovrebbe essere convocata entro la fine del mese per eleggere il nuovo segretario comunale che dovrà portare il partito fino al congresso che comunque dovrà svolgersi in autunno. Nel frattempo a fare le veci sarà il vice Libero Asioli, che potrebbe portare il partito fino appunto al prossimo congresso anche se c’è chi invece vorrebbe un’accelerazione e individuare già qualcuno poi da riconfermare. Ma chi sarà il nuovo segretario? C’è da scommettere che si punterà su una persona di simpatie renziane ma in grado anche di parlare alla sinistra (il ticket Renzi/Martina sta raccogliendo consensi importanti sul territorio) e magari non identificabile come “ex” qualcosa e con una professione slegata della politica. Sulla stampa è circolato il nome dell’attuale capogruppo Alessandro Barattoni.

Intanto, non ci sono dubbi sulla tenuta della maggioranza e della giunta, Baroncini infatti resterà saldamente al proprio posto come assessore ad Ambiente e Decentramento.

Il tutto mentre nel Pd ci si prepara alle primarie del 30 aprile. Due gli incontri in calendario: il 17 marzo alle 20.45 al circolo di Piangipane una riunione per chi voglia sostenere la candidatura di Renzi; il 21 marzo, sempre alle 20.45, nel secondo circolo di Ravenna (in via San Mama) una chiacchierata con Lorenzo Gottarelli (segretario del circolo), Fabio Sbaraglia, consigliere comunale che sostiene la candidatura di Orlando, e l’assessore renziano Roberto Fagnani.

Basket, cucina, un orto, bici a noleggio e cinema all’aperto in Darsena Pop Up

I progetti dell’imprenditore Monduzzi per l’area riqualificata con i container affacciata sul canale di Ravenna

Dopo aver portato in banchina quasi diecimila persone per la Festa della Birra che si è tenuta nel fine settimana tra il 10 e il 12 marzo, Darsena Pop Up guarda al futuro con nuovi progetti che stanno per partire. Ad illustrarli, nel corso di una conferenza stampa, è stato Paolo Monduzzi, presidente di Naviga In Darsena.

Tra i progetti in via di sviluppo, c’è quello del campo da basket ad un canestro, finanziato grazie all’accordo con la società Basket Ravenna. La società ravennate ha messo all’asta le divise ad edizione limitata indossate durante la sfida con Virtus e Fortitudo. Con i proventi ha finanziato il canestro che sarà posizionato tra l’area parkour e quella dedicata al beach volley.
Questo è il primo progetto dei tanti annunciati da Monduzzi.

Tra le attività che potrebbero trovare posto in Darsena c’è un’enoteca in cui, a rotazione, dodici cantine del territorio potranno presentare le loro etichette. L’imprenditore ha annunciato anche l’intenzione di creare uno spazio per un laboratorio artigianale di gelato e per una pizzeria. «Completeremo l’opera», spiega Monduzzi.

Nel comparto sono presenti al momento il bar Ristretto e il bistrot di Akami Casa&Bottega mentre nella seconda metà del 2016 ha aperto i battenti anche la Scuola di Cucina Saperi&Sapori che ha appena presentato il programma dei corsi per la seconda metà dell’anno, a cui si aggiungeranno show cooking di tre grandi chef italiani (vedi articoli correlati). Insieme alla Scuola si sta realizzando anche un orto verticale.

Tra i progetti culturali anche la volontà di proiettare film d’essai e creare una sorta di cinema sulla banchina e il sogno di aprire una postazione radio e una scuola di musica.

Continuano poi i contatti con l’associazione Istrice per portare l’arrampicata che si sta smantellando a Marina di Ravenna (sempre tra i correlati).

In generale l’intenzione è quella di utilizzare «tutti i container ancora disponibili».

Grazie ad una collaborazione con Bici Delta Po ci saranno due aree per il noleggio bici (una in via dell’Almagià e l’altra in piazzale Aldo Moro).

I progetti di Naviga in Darsena non si limitano al comparto accanto all’Almagià ma si allargano al sottopasso tra viale Pallavicini e piazzale Aldo Moro. L’associazione lo prenderà in gestione e lo abbellirà nei due ingressi, utilizzando pannelli che ricordano le opere d’arte e i mosaici bizantini.

Basket, cucina, un orto, bici a noleggio e cinema all’aperto in Darsena Pop Up

I progetti dell’imprenditore Monduzzi per l’area riqualificata con i container affacciata sul canale di Ravenna

Dopo aver portato in banchina quasi diecimila persone per la Festa della Birra che si è tenuta nel fine settimana tra il 10 e il 12 marzo, Darsena Pop Up guarda al futuro con nuovi progetti che stanno per partire. Ad illustrarli, nel corso di una conferenza stampa, è stato Paolo Monduzzi, presidente di Naviga In Darsena.

Tra i progetti in via di sviluppo, c’è quello del campo da basket ad un canestro, finanziato grazie all’accordo con la società Basket Ravenna. La società ravennate ha messo all’asta le divise ad edizione limitata indossate durante la sfida con Virtus e Fortitudo. Con i proventi ha finanziato il canestro che sarà posizionato tra l’area parkour e quella dedicata al beach volley.
Questo è il primo progetto dei tanti annunciati da Monduzzi.

Tra le attività che potrebbero trovare posto in Darsena c’è un’enoteca in cui, a rotazione, dodici cantine del territorio potranno presentare le loro etichette. L’imprenditore ha annunciato anche l’intenzione di creare uno spazio per un laboratorio artigianale di gelato e per una pizzeria. «Completeremo l’opera», spiega Monduzzi.

Nel comparto sono presenti al momento il bar Ristretto e il bistrot di Akami Casa&Bottega mentre nella seconda metà del 2016 ha aperto i battenti anche la Scuola di Cucina Saperi&Sapori che ha appena presentato il programma dei corsi per la seconda metà dell’anno, a cui si aggiungeranno show cooking di tre grandi chef italiani (vedi articoli correlati). Insieme alla Scuola si sta realizzando anche un orto verticale.

Tra i progetti culturali anche la volontà di proiettare film d’essai e creare una sorta di cinema sulla banchina e il sogno di aprire una postazione radio e una scuola di musica.

Continuano poi i contatti con l’associazione Istrice per portare l’arrampicata che si sta smantellando a Marina di Ravenna (sempre tra i correlati).

In generale l’intenzione è quella di utilizzare «tutti i container ancora disponibili».

Grazie ad una collaborazione con Bici Delta Po ci saranno due aree per il noleggio bici (una in via dell’Almagià e l’altra in piazzale Aldo Moro).

I progetti di Naviga in Darsena non si limitano al comparto accanto all’Almagià ma si allargano al sottopasso tra viale Pallavicini e piazzale Aldo Moro. L’associazione lo prenderà in gestione e lo abbellirà nei due ingressi, utilizzando pannelli che ricordano le opere d’arte e i mosaici bizantini.

Cinque ministri di Paesi mediterranei e 650 espositori all’Omc di Ravenna

Presentata a Roma la grande vetrina del comparto Oil & Gas

Dalla transizione verso un’economia low carbon, al ruolo del Mediterraneo come hub del gas.

Per soddisfare la crescente domanda di energia del futuro (più 30 percento al 2035) i rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo e alcuni tra i massimi vertici dell’industria dell’oil&gas internazionale si sono dati appuntamento all’Offshore Mediterranean Conference, l’evento biennale dedicato agli operatori dell’upstream, che si terrà a Ravenna, dal 29 al 31 marzo.

La XIII edizione di OMC 2017, presentata mercoledì a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico, sarà inaugurata il 29 marzo, alle ore 10.30, con la sessione plenaria sul tema “Transizione verso un mix energetico sostenibile: il contributo dell’industria dell’Oil&gas” dal ministro Carlo Calenda, con i ministri delle Risorse Energetiche di Egitto, Iraq, Cipro, Libano e Grecia, e i Ceo di Eni, Claudio Descalzi, e Edison, Marc Benayoum.
Sarà un’importante occasione di confronto tra le politiche energetiche e climatiche dei Paesi del Mediterraneo ma anche un momento di sintesi e di approfondimento sul contributo che l’industria energetica potrà dare nelle politiche nazionali e mediterranee per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

«Proprio al riguardo, l’Italia – ha dichiarato il direttore generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche (DGS-UNMIG) del Mise, Franco Terlizzese – sta finalizzando l’aggiornamento della strategia clima-energia, che risulterà nella SEN 2017, quale strumento per definire le priorità di azione, gestire il ruolo chiave del settore energetico nell’ambito della crescita sostenibile, tenendo conto dei nuovi obiettivi europei del Clean Energy Package e mirando a traguardare obiettivi di sicurezza sempre più sfidanti».

«Omc di Ravenna – ha detto il presidente di Omc 2017, Innocenzo Titone, – è da sempre attenta e sensibile all’evoluzione dello scenario energetico internazionale, e si conferma l’evento più importante di tutto il Bacino del Mediterraneo con un ricco programma articolato dal taglio nuovo rispetto al passato. Si affrontano i temi di maggiore attualità: la transizione verso un mix energetico sostenibile, l’importanza di un nuovo hub di gas nel Mediterraneo per la sicurezza di approvvigionamento in Europa, la capacità delle società energetiche a rimodellarsi per fronteggiare i mutamenti e le volatilità del mercato e infine le misure e gli interventi per avviarci verso un’economia a basso contenuto di carbonio. Parteciperanno ai vari panel ben cinque ministri dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo».

Una sfida che parte proprio da Ravenna e dalle oil company per la ripresa dell’attività di esplorazione anche in Italia e, in particolare in Adriatico, come hanno ribadito Pietro Cavanna, presidente del Settore idrocarburi e geotermia di Assomineraria, il presidente del Board di Omc, Renzo Righini, il presidente della Camera di Commercio di Ravenna, Natalino Gigante, il presidente di Ravenna Offshore Contractors Association (Roca), Franco Nanni, il consigliere regionale dell’Emilia Romagna, Gianni Bessi.

L’Offshore Mediterranean Conference and Exhibition, principale vetrina dell’Oil & Gas nel bacino del Mediterraneo, che vedrà la partecipazione di oltre 1.300 delegati, dei rappresentanti di paesi produttori non solo del Mediterraneo, ma anche dell’Africa Subsahariana e del Medio Oriente, si sviluppa al Pala De André su un’area espositiva di 30 mila metri quadrati e ospiterà 650 espositori provenienti da 30 Paesi, la presenza di tutte le maggiori Oil Companies europee, del Nord Africa e del Medio Oriente.

Cinque ministri di Paesi mediterranei e 650 espositori all’Omc di Ravenna

Presentata a Roma la grande vetrina del comparto Oil & Gas

Dalla transizione verso un’economia low carbon, al ruolo del Mediterraneo come hub del gas.

Per soddisfare la crescente domanda di energia del futuro (più 30 percento al 2035) i rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo e alcuni tra i massimi vertici dell’industria dell’oil&gas internazionale si sono dati appuntamento all’Offshore Mediterranean Conference, l’evento biennale dedicato agli operatori dell’upstream, che si terrà a Ravenna, dal 29 al 31 marzo.

La XIII edizione di OMC 2017, presentata mercoledì a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico, sarà inaugurata il 29 marzo, alle ore 10.30, con la sessione plenaria sul tema “Transizione verso un mix energetico sostenibile: il contributo dell’industria dell’Oil&gas” dal ministro Carlo Calenda, con i ministri delle Risorse Energetiche di Egitto, Iraq, Cipro, Libano e Grecia, e i Ceo di Eni, Claudio Descalzi, e Edison, Marc Benayoum.
Sarà un’importante occasione di confronto tra le politiche energetiche e climatiche dei Paesi del Mediterraneo ma anche un momento di sintesi e di approfondimento sul contributo che l’industria energetica potrà dare nelle politiche nazionali e mediterranee per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

«Proprio al riguardo, l’Italia – ha dichiarato il direttore generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche (DGS-UNMIG) del Mise, Franco Terlizzese – sta finalizzando l’aggiornamento della strategia clima-energia, che risulterà nella SEN 2017, quale strumento per definire le priorità di azione, gestire il ruolo chiave del settore energetico nell’ambito della crescita sostenibile, tenendo conto dei nuovi obiettivi europei del Clean Energy Package e mirando a traguardare obiettivi di sicurezza sempre più sfidanti».

«Omc di Ravenna – ha detto il presidente di Omc 2017, Innocenzo Titone, – è da sempre attenta e sensibile all’evoluzione dello scenario energetico internazionale, e si conferma l’evento più importante di tutto il Bacino del Mediterraneo con un ricco programma articolato dal taglio nuovo rispetto al passato. Si affrontano i temi di maggiore attualità: la transizione verso un mix energetico sostenibile, l’importanza di un nuovo hub di gas nel Mediterraneo per la sicurezza di approvvigionamento in Europa, la capacità delle società energetiche a rimodellarsi per fronteggiare i mutamenti e le volatilità del mercato e infine le misure e gli interventi per avviarci verso un’economia a basso contenuto di carbonio. Parteciperanno ai vari panel ben cinque ministri dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo».

Una sfida che parte proprio da Ravenna e dalle oil company per la ripresa dell’attività di esplorazione anche in Italia e, in particolare in Adriatico, come hanno ribadito Pietro Cavanna, presidente del Settore idrocarburi e geotermia di Assomineraria, il presidente del Board di Omc, Renzo Righini, il presidente della Camera di Commercio di Ravenna, Natalino Gigante, il presidente di Ravenna Offshore Contractors Association (Roca), Franco Nanni, il consigliere regionale dell’Emilia Romagna, Gianni Bessi.

L’Offshore Mediterranean Conference and Exhibition, principale vetrina dell’Oil & Gas nel bacino del Mediterraneo, che vedrà la partecipazione di oltre 1.300 delegati, dei rappresentanti di paesi produttori non solo del Mediterraneo, ma anche dell’Africa Subsahariana e del Medio Oriente, si sviluppa al Pala De André su un’area espositiva di 30 mila metri quadrati e ospiterà 650 espositori provenienti da 30 Paesi, la presenza di tutte le maggiori Oil Companies europee, del Nord Africa e del Medio Oriente.

Nascondeva 750 grammi di droga nella cantina del palazzo: arrestato

Alle forze dell’ordine ha negato di avere le chiavi per il locale ma è risultato il contrario. Trovato in possesso anche di un tirapugni

Un uomo di 33 anni è stato arrestato a Faenza perché trovato in possesso di 750 grammi di droga. Controllato dalle forze dell’ordine nel pomeriggio del 15 marzo in zona Borgo Urbecco, l’uomo – un albanese classe ’84 – è stato trovato in possesso di un tirapugni di acciaio e di un grinder. Di fronte alla richiesta sul permesso di soggiorno, ha potuto solo mostrare un passaporto albanese.

Le divise l’hanno accompagnato al domicilio, intestato alla convivente romena, e in casa non c’era traccia di droga. Gli uomini delle forze dell’ordine hanno notato però che nel palazzo c’era uno scantinato. L’uomo in un primo momento ha negato di avervi accesso ma è stato accertato il contrario, tanto che nel mazzo di chiavi del 33enne c’era anche quella utile ad aprire la porta. Nascosti all’interno c’erano 750 grammi di marijuana. Il giovane è stato arrestato per il possesso di droga e denunciato per il tirapugni. La banca dati ha poi rivelato che il 33enne aveva un alias col quale era finito nei guai per altri reati, tra cui le lesioni personali. Risultato irregolare sul territorio, domani mattina comparirà davanti al giudice e al pm Stefano Stargiotti per la direttissima.

«Nel reparto di Medicina solo un medico per la guardia notturna di 120 posti letto»

Il presidente provinciale dell’ordine segnala le carenze di personale: «Il pubblico non investe. La soluzione sta nelle risorse dei privati»

«Nel reparto di Medicina dell’ospedale di Ravenna c’è un solo medico a coprire il turno di guardia notturno per 120 posti letto. È evidente che si lavora sotto organico e una situazione simile, anche se qualche assunzione è stata fatta, si vive in Chirurgia». Il presidente dell’ordine provinciale dei medici, il dottor Stefano Falcinelli, si fa portavoce della segnalazione contenuta in una lettera inviata dai reparti citati all’Ausl e alle istituzioni competenti.

Dottore, come è possibile questa situazione?
«La criticità non è dovuta solo all’Ausl. Va detto che dipende anche dagli effetti delle ultime due Leggi di Stabilità: abbiamo il blocco delle assunzioni e il turn over dei pensionamenti è consentito con una percentuale del 25 percento, per una nuova assunzione servono quattro uscite».

Il pubblico non investe…
«Abbiamo un servizio sanitario che aveva l’ambizione di garantire tutto. Forse questo andrebbe ripensato perché la percentuale di Pil messa nel servizio sanitario non basta. A mio parere l’unica possibilità è che risorse private entrino nel servizio pubblico in maniera virtuosa».

Non dovremmo invece augurarci che sia il pubblico a investire per evitare che la salute diventi una merce sul mercato?
«Se ci fossero i soldi… Credo vada fatto un ragionamento su cosa il pubblico possa garantire e magari affidare a convenzioni con il privato alcune prestazioni in modo che tra i due regimi non ci sia concorrenza».

Di recente è stata modificata la normativa sulla responsabilità professionale. La categoria attendeva da tempo qualcosa in questo senso.
«La cosa più importante è la definizione di linee guida: un riferimento ben preciso fissato da esperti che dà garanzie al medico ma anche al cittadino. Chi si attiene a quelle procedure non è perseguibile. Questo dovrebbe ridurre il contenzioso medico-paziente. Come ordine professionale abbiamo apprezzato molto anche la revisione dei livelli essenziali di assistenza (Lea). E infine è incoraggiante che il Parlamento stia affrontando un discorso sulle dichiarazioni anticipate di trattamento: non possiamo approvare nessuna forma di eutanasia o suicidio assistito ma l’articolo 32 della Costituzione ci ricorda che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario. Credo sia una questione di civiltà che il paziente possa dire dove fermarsi: in certe situazioni non si deve sconfinare nell’accanimemtno terapeutico».

Parlando di temi che coinvolgono anche l’etica del medico, ha fatto un certo effetto la critica dell’ordine dei medici del Lazio per un ospedale che ha cercato due ginecologici non obiettori.
«Mi pare una polemica fuori luogo. C’è un’azienda pubblica che deve garantire il rispetto di una legge per garantire un diritto al cittadino e quindi ha bisogno di personale capace di farlo. È un requisito necessario. Come l’azienda sanitaria di Bolzano richiede la conoscenza del tedesco perché è necessario per curare i pazienti di quella comunità».

«Vigilanza in ospedale anche di giorno»

L’Ausl corre ai ripari dopo i recenti casi di aggressioni al personale del pronto soccorso

Il dottor Stefano Busetti è il direttore dei presidi ospedalieri di Ausl Romagna e direttore del presidio ospedaliero di Ravenna. A lui abbiamo rivolto alcune domande sulle questioni più recenti riguardanti l’azienda pubblica.

Il personale lamenta in generale carenze che portano alla difficile copertura dei turni, costringendo spesso a saltare ferie e riposi. Non è forse necessario aumentare ulteriormente la dotazione organica?
«Da un confronto tra il personale in servizio al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2016 nell’ambito di Ravenna si riscontra un incremento di 139 figure. Più precisamente si tratta di 16 medici, 8 appartenenti alla dirigenza sanitaria, 75 operatori sanitari, 48 figure tecniche tra cui Oss e autisti di ambulanza. Ulteriori 75 assunzioni, riferite particolarmente alla conclusione dei processi di copertura del turn over 2016, sono state attivate a partire dall’inizio del 2017 e sono in corso. Questi numeri dimostrano che la direzione ha aggredito il problema del potenziamento del personale da subito. Ciò non significa che non permangano ancora aree di sofferenza, sulle quali siamo impegnati a valutare ipotesi riorganizzative di respiro aziendale».

Secondo i sindacati c’è un ricorso troppo spinto al contratto a tempo determinato. Sono in programma stabilizzazioni di personale a breve? Se sì, si utilizzeranno le graduatorie in vigore o si farà un nuovo concorso?
«Il ricorso al tempo determinato è stato uno strumento utile per consentire la rapida acquisizione di risorse, nel rispetto delle necessità e delle disposizioni in materia di reclutamento. L’azienda accoglierà ogni occasione prevista a livello normativo per la stabilizzazione del personale utilizzando le vigenti graduatorie e valutando l’opportunità di attivare eventuali procedure selettive specificamente previste dalle disposizioni di legge».

Negli ultimi tempi si sono verificate alcune aggressioni ai danni del personale, specie quello nei reparti di emergenza. In che modo l’azienda può tutelare i propri dipendenti?
«L’ospedale è un luogo aperto e quindi è impensabile di presidiare tutti gli accessi che avvengono quotidianamente. È chiaro che fra le zone più sensibili vi sono i pronto soccorso che richiedono particolare attenzione anche per la tutela degli operatori. Per questo dall’1 marzo abbiamo esteso il servizio di vigilanza anche nelle ore diurne. Sono stati presi inoltre contatti con la questura per verificare le possibilità di potenziamento del posto di polizia presente all’interno all’ospedale».

C’è molta attenzione sugli ospedali di Faenza e di Lugo. C’è chi segnala carenze in particolare riguardo a pediatria, dove si teme la chiusura del reparto e ostetricia. Qual è in generale la situazione delle due strutture?
«Come avevamo annunciato, dall’1 marzo abbiamo ripristinato la presenza del pediatra nei due punti nascita di Faenza e Lugo, che adesso è presente in queste strutture nell’intero arco delle 24 ore. Mi pare che questa scelta vada in tutt’altra direzione di quanti ancora oggi ci accusano di depotenziare i due ospedali. Nulla è variato nei due reparti di Ostetricia e Ginecologia, che lavorano in stretta integrazione con quello dell’ospedale di Ravenna».

Nata con una paralisi cerebrale: la famiglia chiede 2,7 milioni di euro all’Ausl

La ragazzina ora ha 13 anni. Il parto all’ospedale di Lugo Riscontrate negligenze anche secondo il medico legale

La famiglia di una ragazzina tredicenne, affetta da paralisi cerebrale dalla nascita, ha citato in giudizio davanti al tribunale civile di Ravenna l’Ausl della Romagna, chiedendo un risarcimento danni per 2,7 milioni di euro: la causa è stata affidata al giudice Alessia Vicini.

Nell’atto di citazione presentato dagli avvocati Chiara Rinaldi e Francesca Giardini, difensori dei genitori, si fa riferimento ai “seri profili di responsabilità” e a negligenze del personale sanitario dell’ospedale di Lugo, dove la ragazzina nacque il 2 novembre 2003, evidenziati anche dal medico legale Emanuela Segreto nell’ambito di un accertamento tecnico preventivo.

Nella cartella clinica, si fa notare, diversamente da quanto annotato non risulta presente un tracciato di un’ora e mezza che avrebbe dovuto acclarare il benessere del feto e quindi determinare l’applicazione dei protocolli necessari, per evitare o contenere i danni cerebrali riportati da un neonato asfittico, come nel caso in questione. (Ansa.it)

Al centro accoglienza rifiutano di dargli 50 euro di pocket money e lui spacca tutto con una spranga

Prima ha chiesto 50 euro come “pocket money”, poi – dopo il diniego da parte del responsabile della cooperativa che gestisce i servizi di accoglienza per conto del Comune di Cervia – ha distrutto l’ufficio con una spranga e danneggiato quattro veicoli parcheggiati nel cortile esterno.

Il protagonista dell’episodio è un 29enne maliano richiedente asilo domiciliato in un centro accoglienza cervese.

I carabinieri lo hanno arrestato per i reati di danneggiamento aggravato e violenza a pubblico ufficiale, essendosi opposto inizialmente al fermo.

Dal 2014 – sottolineano i carabinieri in una nota –, da quando sono arrivati i primi richiedenti asilo a Cervia, è la prima volta che succede un fatto del genere.

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