domenica
06 Luglio 2025

Il terremoto scuote il centro Italia Due scosse avvertite anche a Ravenna

Magnitudo 5,4 e 5,9. Epicentro tra Umbria e Marche Il sindaco De Pascale: «Nessun danno, segnalazioni al 0544-485939»

Sono state avvertite distintamente anche a Ravenna le due scosse di terremoto che a distanza di due ore una dall’altra, alle 19.11 e alle 21.22, hanno avuto epicentro tra le Marche e l’Umbria con magnitudo di 5,4 e oltre 6. Al momento numerose telefonate al centralino dei vigili del fuoco di Ravenna ma nessuna per segnalare danni: solamente tanta paura.

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, è intervenuto via Facebook: «Al momento non risultano problemi nel territorio ravennate, per qualsiasi segnalazione potete contattare la centrale della polizia municipale al numero 0544-485939. Siamo tutti vicini alle popolazioni del centro Italia nuovamente colpite».

Dopo Gorino presidio della Lega Nord a Marina Romea per cacciare i profughi

A pochi giorni dal caso ferrarese, manifestazione nel paese sulla costa per impedire l’accoglienza di una ventina di richiedenti asilo

La segreteria provinciale della Lega Nord a Ravenna annuncia per le 15 del 29 ottobre un presidio davanti all’hotel Solaria di Marina Romea per dire no all’accoglienza di una ventina di profughi che da alcuni giorni sarebbero stati sistemati nella struttura alberghiera nell’ambito della rete di accoglienza coordinata dalla prefettura. La manifestazione promossa dal Carroccio arriva a distanza di pochi giorni dai fatti di Gorino, il piccolo paese del Ferrarese dove una parte della cittadinanza è scesa in strada bloccando le vie d’accesso alla frazione per impedire l’arrivo di undici donne richiedenti asilo.

Sulla pagina Facebook della Lega Nord di Ravenna si legge: «Ci hanno scaricato 26 presunti richiedenti asilo: quasi tutti maschi dai 20 ai 30 anni di corporatura robusta, stanno ciabattando in lungo e in largo per i lidi nord alla faccia delle promesse e rassicurazioni ricevuti dal prefetto non meno di due anni fa. Dal business all’accoglienza coatta e irresponsabile: i ravennati dicono no».

Il riferimento all’episodio di due anni fa è quello della raccolta firme che partì per opporsi all’arrivo di profughi in un altro albergo della stessa località, salvo poi emergere che l’albergo in questione non aveva mai partecipato ad alcuno dei bandi indetti dalla prefettura per reperire posti disponibili dove collocare stranieri immigrati. «Una petizione sintomo del malessere che già da mesi serpeggiava tra cittadini e residenti e che oggi, complici le scellerate politiche del Viminale, è carta straccia – dichiara Gianfilippo Rolando, residente e consigliere comunale della Lega Nord – firme ignorate e messe nel cestino per assecondare le priorità del Governo Renzi e del Ministro Alfano che a tutto pensano fuorché al benessere e alla sicurezza dei territori. Per questo motivo sabato prossimo manifesteremo davanti all’Hotel Solaria per lanciare un segnale forte anche contro l’amministrazione De Pascale, rea di aver prestato il fianco al business dell’accoglienza».

Piazza Baracca: i lavori per rifare il parcheggio inizieranno a febbraio

Le pressioni dei commercianti fanno cambiare idea al Comune che aveva in programma di aprire il cantiere prima di Natale

«Partiranno il prossimo febbraio i lavori di riqualificazione del parcheggio di piazza Baracca». Lo affermano il sindaco Michele de Pascale e l’assessore ai Lavori pubblici e Mobilità Roberto Fagnani al termine dell’incontro che si è tenuto di oggi in municipio con le associazioni di categoria, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e Cna. «Di comune accordo con commercianti e associazioni – continuano de Pascale e Fagnani – abbiamo assunto la decisione di posticipare la realizzazione del progetto per andare incontro alle esigenze dei negozi presenti nell’area nel periodo natalizio, favorendo così la sosta per lo shopping». I lavori saranno a cura di Azimut che sosterrà i costi dell’intervento, che ammontano a circa centomila euro.

Il nuovo parcheggio, su un’area di 1.600 metri quadri, sarà perimetrato da barriere metalliche non valicabili e conterrà 65 posti auto, 15 in meno rispetto agli attuali. Avrà ingresso e uscita separati, regolati da sbarre, e sistema di pagamento a consumo calcolato tramite controllo automatico mediante lettura della targa, come il parcheggio di via Guidarelli. Il parcheggio sarà dotato di un sistema di videocontrollo in remoto e un display esterno indicherà in tempo reale il numero effettivo dei posti auto disponibili.

«Il futuro per l’economia Ict del territorio? Fare rete»

Salimbeni, responsabile Cna del settore Information communication technology

A parte qualche eccezione, molto del mondo lavorativo che ruota intorno al cosiddetto settore Ict (Information Communication Technology) è “catalogabile” come artigianato digitale. Non a caso Cna è tra i sindacati di impresa che ne associa di più: 265 imprese (tra cui molte sono quelle individuali) oltre a più di un centinaio di cosiddette “partite Iva”, ossia liberi professionisti. Un mondo in continuo mutamento dove gli osservatori raccontano di aziende che faticano a crescere e restare sul mercato, dove non sono mancate vere e proprie “polverizzazioni”.

Il responsabile per Cna è Nevio Salimbeni che ci spiega: «È un settore che ha vissuto una fase di crisi e ora però sta vedendo segnali positivi: fa numeri economicamente interessanti, ma è difficile da descrivere con esattezza perché è in continuo mutamento. Ciò a cui abbiamo assistito in questi anni è una continua rimodulazione delle aziende, scioglimenti, riduzioni, tanti che si sono messi in proprio per ridurre i costi. Si tratta di un settore dove fondamentali sono le competenze del singolo e le specializzazioni, ma dove purtroppo il mercato, almeno qui, è ancora vittima dell’idea che l’informatica si possa anche gestire con un “fai da te”, magari con l’aiuto dell’amico e del cugino. Per questo come Cna abbiamo lavorato molto sull’alfabetizzazione informatica delle imprese non del settore per cui tuttavia la digitalizzazione è fondamentale. Per le imprese del settore stiamo lavorando e incentivando il più possibile l’idea di rete, proprio per sopperire alla mancanza di grandi aziende strutturate, e troppo costose. Oggi diverse competenze devono unirsi in una rete per offrire al mercato un servizio completo e complesso di cui c’è bisogno». E che, però, par di capire, deve rimanere a costi molto bassi e quindi non permette lo sviluppo di aziende di dimensioni maggiori. «Purtroppo i margini sono sempre più ridotti, per questo la rete di imprese è uno strumento valido; non possiamo limitarci a dire alle aziende che devono crescere, ci vuole una cultura d’impresa più aperta e dinamica dove la collaborazione sia di casa. Senza contare che anche in questo settore scontiamo la provincia, e che non siamo riusciti a trattenere qui tanti talenti, perché manca il tessuto in cui crescere».

Aiuti dalle istituzioni? «In quasi tutti i bandi c’è anche una voce che parla di digitalizzazione, ma al momento non ce ne sono aperti di specifici. Eppure ne servirebbero, per incentivare le reti anche tra piccole aziende, e anche per grandi infrastrutture più aggiornate e veloci per la trasmissione dati perché scontiamo un grave ritardo come Paese: spesso le aziende devono sostenere questi importanti costi in proprio per poter competere globalmente». E a livello locale, una smart city cosa dovrebbe fare per le aziende dell’Ict del territorio? «Intanto sarebbe bene capire cosa si intende esattamente per smart city, una riflessione che vada oltre i semafori sincronizzati e si occupi delle connessioni sociali di una comunità. Intanto, di concreto ma non trascurabile, ci potrebbe essere un coordinamento maggiore dei progetti di continuità scuola-lavoro e di formazione per le startup perché queste aziende Ict sono tra le più consapevoli del valore della formazione».

Dietro al battiscopa i pizzini dei debiti dei clienti: barista arrestato per spaccio

Il market della cocaina era in casa: riceveva gli acquirenti in bagno dove i carabinieri hanno trovato un bilancino

I clienti più affezionati aprivano il cancello di casa senza bisogno di suonare il campanello, lui li riceveva nel bagno di casa: è dove i carabinieri hanno trovato il bilancino di precisione ancora sporco di cocaina. I carabinieri della stazione Borgo Urbecco di Faenza hanno arrestato un 40enne che gestisce un bar della città e molto conosciuto anche nel mondo delle discoteche: da un anno aveva messo in piedi un giro di spaccio attraverso una fitta rete fiduciaria di acquirenti abituali, non solo del Faentino ma anche molti frequentatori di sale da ballo della riviera.

Il blitz è avvenuto la sera del 22 ottobre e si è concluso all’alba del giorno seguente. L’uomo è stato arrestato per detenzione illecita di stupefacenti ma dovrà rispondere anche di spaccio continuato. Il pubblico ministero ha disposto che l’uomo fosse sottoposto ai domiciliari fino a lunedi mattina. Il giudice ha convalidato l’arresto ravvisando l’esistenza di un’attività di spaccio «rudimentale» ma ben organizzata, valutando la vicenda di «non modesta gravità». Il processo è stato rinviato a novembre per richiesta dei termini a difesa, nel frattempo il giudice ha disposto che l’uomo debba presentarsi per l’obbligo di firma alla mattina ed alla sera alla caserma dei carabinieri.

I clienti compravano le dosi di cocaina da portare via oppure le consumavano sul posto. Dalla perquisizione in casa sono stati trovati quasi sei grammi di cocaina suddivisa in dosi, oltre a materiale per il confezionamento fra cui una termosaldatrice per sigillare le bustine. In una cassettina metallica nascosta dietro al battiscopa in cucina c’erano 700 euro in contanti e numerosi pizzini con trascritti i nominativi degli acquirenti di fiducia, almeno una decina, che avevano ricevuto la droga a credito e quindi la pagavano volta per volta a rate.

Sostituisce il padre al test di italiano per il permesso di soggiorno: denunciati

Entrambi indagati per truffa, il più giovane anche per sostituzione di persona: si è presentato con il passaporto del genitore

La polizia ha denunciato due senegalesi, padre e figlio di 42 e 20 anni, per truffa in concorso e il giovane per sostituzione di persona: il figlio si è presentato con i documenti del padre, spacciandosi per lui, all’istituto comprensivo statale Ricci-Muratori di Ravenna dove il 22 ottobre si svolgevano i test finalizzati ad accertare la comprensione della lingua italiana da parte degli extracomunitari che hanno presentato un’istanza di permesso di soggiorno per dimoranti di lungo periodo.

I sospetti di un componente della commissione esaminatrice sull’identità di una persona, si sono concretizzati quando quest’ultima ha esibito un passaporto la cui immagine ritraeva una persona evidentemente diversa. È stato richiesto l’intervento di una volante che, giunta sul posto ha proceduto all’identificazione del ragazzo. Gli accertamenti effettuati dai poliziotti hanno confermato che il giovane non era l’intestatario del documento esibito in precedenza, risultato poi essere del padre, al quale si era sostituito nel test.

Mirabilandia in centro a Ravenna con una parata di zombie

Per Halloween sono in programma anche visite guidate in stile dark

Ravenna si sta preparando al lungo weekend dedicato a Halloween che prenderà il via la sera di venerdì 28 ottobre. A partire dalle 21, quella di venerdì, sarà infatti la notte più terrificante dell’anno per Ravenna: gruppi di zombie, direttamente da Mirabilandia, non risparmieranno momenti di sconcerto e paura a curiosi e passanti nel centro storico.

Tra questi i più “arditi” potranno tentare di fotografarli, condividendo poi l’immagine su Instagram con il tag #HalloweenRavenna. Le cinque foto più terrificanti che parteciperanno al contest su Instagram “Keep Calm and Take a Picture with the Zombies!” vinceranno due ingressi omaggio al parco di divertimenti di Mirabilandia.

Dalla giornata di venerdì partirà anche il ciclo di visite guidate alla scoperta del lato dark di diversi luoghi del centro storico a cura di Mauro Marino e Silvia Togni e Roberta Ballardini, differenziate per tema, e secondo questo calendario: venerdì 28 ottobre e sabato 29 “Giallo-Rosso Sangue” ispirata al testo storico di Mauro Mazzotti “Ravenna in 28 delitti”; domenica 30 ottobre e martedì 1 novembre “Occhio al fantasma?”: alle 19 la visita è adatta ai bambini; la sera alle 21 agli adulti. Lunedì 31 ottobre “Ravenna, città di tombe” alla scoperta di sepolcri e sarcofaghi.

Avranno la precedenza ai tour – in programma alle 19 alle 21 – i turisti alloggiati nelle strutture ricettive del territorio; in caso di richieste eccedenti è prevista un’altra visita alle 20 per i ravennati al costo di 6 euro. La partenza delle visite è dallo Iat di Piazza S. Francesco.

Per informazioni e prenotazioni contattare lo 0544 35404 oppure lo 0544 482838.

Mirabilandia in centro a Ravenna con una parata di zombie

Per Halloween sono in programma anche visite guidate in stile dark

Ravenna si sta preparando al lungo weekend dedicato a Halloween che prenderà il via la sera di venerdì 28 ottobre. A partire dalle 21, quella di venerdì, sarà infatti la notte più terrificante dell’anno per Ravenna: gruppi di zombie, direttamente da Mirabilandia, non risparmieranno momenti di sconcerto e paura a curiosi e passanti nel centro storico.

Tra questi i più “arditi” potranno tentare di fotografarli, condividendo poi l’immagine su Instagram con il tag #HalloweenRavenna. Le cinque foto più terrificanti che parteciperanno al contest su Instagram “Keep Calm and Take a Picture with the Zombies!” vinceranno due ingressi omaggio al parco di divertimenti di Mirabilandia.

Dalla giornata di venerdì partirà anche il ciclo di visite guidate alla scoperta del lato dark di diversi luoghi del centro storico a cura di Mauro Marino e Silvia Togni e Roberta Ballardini, differenziate per tema, e secondo questo calendario: venerdì 28 ottobre e sabato 29 “Giallo-Rosso Sangue” ispirata al testo storico di Mauro Mazzotti “Ravenna in 28 delitti”; domenica 30 ottobre e martedì 1 novembre “Occhio al fantasma?”: alle 19 la visita è adatta ai bambini; la sera alle 21 agli adulti. Lunedì 31 ottobre “Ravenna, città di tombe” alla scoperta di sepolcri e sarcofaghi.

Avranno la precedenza ai tour – in programma alle 19 alle 21 – i turisti alloggiati nelle strutture ricettive del territorio; in caso di richieste eccedenti è prevista un’altra visita alle 20 per i ravennati al costo di 6 euro. La partenza delle visite è dallo Iat di Piazza S. Francesco.

Per informazioni e prenotazioni contattare lo 0544 35404 oppure lo 0544 482838.

I migliori cappelletti della Romagna? All’Osteria del Tempo Perso di Ravenna

Il ristorante di via Gamba vince la “Disfida” di Slow Food  

Il migliore cappelletto della Romagna è quello dell’Osteria del Tempo Perso di Ravenna (in via Gamba). Almeno questo è il risultato emerso dal gran finale della “Disfida del Cappelletto” di Slow Food, con i vincitori delle sette edizioni svolte in questi anni (con la partecipazione di 49 ristoranti) che si sono sfidati lunedì sera al Mariani di Ravenna.

Oltre al Tempo Perso, gli altri cappelletti in gara erano quelli dell’Hostaria 900 di Imola, del Radicchio Rosso di Ravenna, dei Dù Cantòn di Camerlone, del Molinetto di Punta Marina e della Mascotte di Russi.

Al vincitore è stata consegnata la zuppiera in ceramica della Bottega Lega di Faenza su disegno di Tonino Guerra, che resterà per sempre in bella vista sugli scaffali dell’Osteria.

I migliori cappelletti della Romagna? All’Osteria del Tempo Perso di Ravenna

Il ristorante di via Gamba vince la “Disfida” di Slow Food  

Il migliore cappelletto della Romagna è quello dell’Osteria del Tempo Perso di Ravenna (in via Gamba). Almeno questo è il risultato emerso dal gran finale della “Disfida del Cappelletto” di Slow Food, con i vincitori delle sette edizioni svolte in questi anni (con la partecipazione di 49 ristoranti) che si sono sfidati lunedì sera al Mariani di Ravenna.

Oltre al Tempo Perso, gli altri cappelletti in gara erano quelli dell’Hostaria 900 di Imola, del Radicchio Rosso di Ravenna, dei Dù Cantòn di Camerlone, del Molinetto di Punta Marina e della Mascotte di Russi.

Al vincitore è stata consegnata la zuppiera in ceramica della Bottega Lega di Faenza su disegno di Tonino Guerra, che resterà per sempre in bella vista sugli scaffali dell’Osteria.

Sequestrate dai finanzieri nove stecche di sigarette di contrabbando al porto

Marittimo che si era finto turista rischia una multa fino a 30mila euro

Nei giorni scorsi i militari della Guardia di Finanza di Ravenna hanno individuato e sequestrato nove stecche di sigarette di contrabbando occultate all’interno di un’autovettura in uscita dai varchi portuali.

L’attività si inquadra nell’ambito dei servizi di vigilanza e riscontro che le Fiamme Gialle ravennati attuano quotidianamente nei confronti delle navi che attraccano nel porto, al fine di quantificare i tabacchi e gli alcolici presenti a bordo in regime di esenzione fiscale e verificare l’eventuale presenza di prodotti in eccesso.

In quest’occasione i finanzieri hanno notato un’auto di grossa cilindrata che si stava immettendo imprudentemente nella corsia d’uscita riservata agli automezzi pesanti, superando il varco con il chiaro intento di eludere i controlli. I militari hanno quindi inseguito e fermato il veicolo ritrovano poi nel successivo controllo, nascoste tra i bagagli, nove stecche di sigarette. Alla guida un italiano che, sulle prime, si è dichiarato turista, ma che poi è risultato essere un marittimo imbarcato su una nave commerciale in quel momento attraccata presso lo scalo ravennate.

A conclusione degli accertamenti, i militari hanno sequestrato per “contrabbando” le sigarette prive di contrassegno di Stato, provenienti dalle “provviste di bordo” della nave su cui era imbarcato il marittimo. Infatti, i tabacchi lavorati destinati al personale imbarcato sulle navi sono sprovvisti del contrassegno in virtù del loro speciale regime di esenzione daziaria e, pertanto, devono essere consumati a bordo nel rispetto di rigorosi quantitativi personali stabiliti dalla legge. Il trasgressore è stato segnalato all’Autorità competente (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) per violazione degli articoli 282 e 291-bis del Testo Unico Doganale e, oltre al recupero dei diritti evasi, dovrà ora corrispondere una sanzione amministrativa che può variare da 5mila a 30mila euro.

Sequestrate dai finanzieri nove stecche di sigarette di contrabbando al porto

Marittimo che si era finto turista rischia una multa fino a 30mila euro

Nei giorni scorsi i militari della Guardia di Finanza di Ravenna hanno individuato e sequestrato nove stecche di sigarette di contrabbando occultate all’interno di un’autovettura in uscita dai varchi portuali.

L’attività si inquadra nell’ambito dei servizi di vigilanza e riscontro che le Fiamme Gialle ravennati attuano quotidianamente nei confronti delle navi che attraccano nel porto, al fine di quantificare i tabacchi e gli alcolici presenti a bordo in regime di esenzione fiscale e verificare l’eventuale presenza di prodotti in eccesso.

In quest’occasione i finanzieri hanno notato un’auto di grossa cilindrata che si stava immettendo imprudentemente nella corsia d’uscita riservata agli automezzi pesanti, superando il varco con il chiaro intento di eludere i controlli. I militari hanno quindi inseguito e fermato il veicolo ritrovano poi nel successivo controllo, nascoste tra i bagagli, nove stecche di sigarette. Alla guida un italiano che, sulle prime, si è dichiarato turista, ma che poi è risultato essere un marittimo imbarcato su una nave commerciale in quel momento attraccata presso lo scalo ravennate.

A conclusione degli accertamenti, i militari hanno sequestrato per “contrabbando” le sigarette prive di contrassegno di Stato, provenienti dalle “provviste di bordo” della nave su cui era imbarcato il marittimo. Infatti, i tabacchi lavorati destinati al personale imbarcato sulle navi sono sprovvisti del contrassegno in virtù del loro speciale regime di esenzione daziaria e, pertanto, devono essere consumati a bordo nel rispetto di rigorosi quantitativi personali stabiliti dalla legge. Il trasgressore è stato segnalato all’Autorità competente (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) per violazione degli articoli 282 e 291-bis del Testo Unico Doganale e, oltre al recupero dei diritti evasi, dovrà ora corrispondere una sanzione amministrativa che può variare da 5mila a 30mila euro.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi