giovedì
28 Agosto 2025

Girone in Italia, il vicesindaco Mingozzi: «Speranze per i nostri marò»

La notizia del rientro di Salvatore Girone in Italia arriva ad un anno esatto dal XIX raduno nazionale dei marinai d’Italia che si è svolto lo scorso anno a Ravenna dal 2 al 10 maggio. «Oggi – afferma Giannantonio Mingozzi, candidato alla comunali di Ravenna per il Pri – si riapre la speranza per il ritorno a casa definitivo di Salvatore Girone e la permanenza nel nostro paese di Nicola Latorre». Proprio lo scorso anno, ricorda ancora Mingozzi «uno striscione apriva il raduno dei marinai d’Italia a Ravenna, il messaggio era semplice e chiedeva libertà e ritorno a casa per i nostri marò. Oggi con la notizia del ritorno di Girone per l’arbitrato il tema è più che mai attuale. Alla luce delle notizie di questi giorni e nella speranza che il giudizio dell’arbitrato vada nel senso che tutti noi auspichiamo e che prosegua una fattiva collaborazione dell’Unione Europea».

«Mi auguro – conclude Mingozzi – come ravennate e come italiano che finalmente questa vicenda così delicata sotto il profilo giuridico e diplomatico, ristabilisca una conclusione dignitosa per il nostro paese, rispettosa dell’onore e del diritto che i nostri marò meritano».

Girone in Italia, il vicesindaco Mingozzi: «Speranze per i nostri marò»

La notizia del rientro di Salvatore Girone in Italia arriva ad un anno esatto dal XIX raduno nazionale dei marinai d’Italia che si è svolto lo scorso anno a Ravenna dal 2 al 10 maggio. «Oggi – afferma Giannantonio Mingozzi, candidato alla comunali di Ravenna per il Pri – si riapre la speranza per il ritorno a casa definitivo di Salvatore Girone e la permanenza nel nostro paese di Nicola Latorre». Proprio lo scorso anno, ricorda ancora Mingozzi «uno striscione apriva il raduno dei marinai d’Italia a Ravenna, il messaggio era semplice e chiedeva libertà e ritorno a casa per i nostri marò. Oggi con la notizia del ritorno di Girone per l’arbitrato il tema è più che mai attuale. Alla luce delle notizie di questi giorni e nella speranza che il giudizio dell’arbitrato vada nel senso che tutti noi auspichiamo e che prosegua una fattiva collaborazione dell’Unione Europea».

«Mi auguro – conclude Mingozzi – come ravennate e come italiano che finalmente questa vicenda così delicata sotto il profilo giuridico e diplomatico, ristabilisca una conclusione dignitosa per il nostro paese, rispettosa dell’onore e del diritto che i nostri marò meritano».

Chiedono il pizzo alla prostituta 25enne Lei rifiuta e in tre la picchiano e rapinano

Arrestata e poi finita ai domiciliari una faentina, ricercato il fidanzato

L’hanno avvicinata in auto, mentre si prostituiva lungo la via Emilia, tra Faenza e Forlì. Poi dal veicolo è scesa un’altra donna che l’ha minacciata di andarsene o in alternativa di pagare una sorta di pizzo per poter continuare a lavorare in quel posto. La giovane (25 anni) prostituta romena ha rifiutato e a quel punto tre uomini sono scesi dall’auto e l’hanno picchiata violentemente, strappandole anche dal collo un prezioso collier. In ospedale le è stato diagnosticato un trauma cranico, oltre che contusioni su tutto il corpo dovute ai calci ricevuti.

L’episodio risale alla scorsa estate e i carabinieri, dopo una lunga indagine scaturita in seguito alla denuncia della ragazza, sono riusciti a risalire a due presunti colpevoli. Si tratta di una 29enne italiana, faentina, e del fidanzato di 26 anni dell’epoca, romeno (anche gli altri due complici pare siano dell’est Europa), con svariati precedenti penali per reati contro il patrimonio. La prostituta li ha riconosciuti entrambi dalle foto che le hanno mostrato i carabinieri dopo essere risaliti a loro grazie in particolare alla descrizione dell’automobile utilizzata.

Il tribunale di Ravenna ha emesso quindi un mandato di cattura per i due rapinatori identificati: a loro carico sono stati ipotizzati reati molto gravi che vanno dalla tentata estorsione alla rapina in concorso nonché lesioni personali aggravate. Qualche giorno fa il Gip ha emesso a carico dei due un’ordinanza di custodia cautelare. La donna è stata arrestata a faenza e sottoposta agli arresti domiciliari mentre il 26enne romeno è tuttora ricercato.

Dal carabiniere al chirurgo I sette tecnici di Guerra (Cambierà)

La candidata sindaco rimasta orfana del simbolo pentastellato
presenta il team di esperti per la creazione del programma elettorale

Un carabiniere, un albergatore, un ex preside, una leggenda della pallavolo, una giornalista, un chirurgo, un geometra: nessuno di loro ha tessere di partito, non hanno mai ricoperto incarichi politici e ora hanno deciso di mettere le loro competenze a disposizione di Cambierà, la lista civica nata per sostenere la candidatura di Michela Guerra a sindaco di Ravenna dopo la mancata certificazione dello staff centrale del Movimento 5 Stelle, andando a comporre il tavolo tecnico che sta sviluppando il programma elettorale. La maggior parte di loro ha ammesso che non avrebbe accettato l’invito di Guerra sotto la bandiera grillina e alcuni di loro potrebbero essere i futuri assessori di una eventuale giunta.

Il comandante della compagnia carabinieri di Ravenna, Giovanni Morgese, è il referente per la sicurezza. Il titolare dell’hotel Diana e presidente nazionale di Asshotel Confesercenti, Filippo Donati, si sta occupando di turismo. L’ex preside del liceo artistico, Marcello Landi, è la figura dedicata alla cultura. La palleggiatrice della Teodora che vinse undici scudetti di fila negli anni Ottanta, Manuela Benelli, seguirà lo sport. La giornalista e imprenditrice Viviana Cippone, fondatrice di Romagnamamma.it e madre di due bambini, sta contribuendo in tema di scuole, infanzia e maternità. Il chirurgo Domenico Basilio Poddie è il consulente per la sanità. Il geometra Valerio Calistri è il referente per l’urbanistica. Altri professionisti si aggiungeranno al tavolo dei tecnici e verranno svelati nei prossimi giorni.

L’ambizione del gruppo è quella di tenere fede al nome del movimento civico: Cambierà. E uno dopo l’altro, in una conferenza stampa trasmessa in streaming perché l’imprinting grillino della trasparenza e del web è rimasto, hanno presentato le proprie idee. Morgese: «Non sono un esperto teorico ma un esperto pratico. La criminalità è cambiata. Sulla sicurezza bisogna ristrutturare la polizia municipale adeguandola a un nuovo sistema più moderno di contrasto ai reati predatori che a Ravenna sono particolarmente diffusi con l’invasione di comunitari romeni che fanno razzie e portano i bottini all’estero rendendo difficile individuare i ricettatori». Donati: «Basta con l’improvvisazione, il turismo va considerato una materia economica con una pianificazione seria e strutturata. Se il turismo non funziona è anche colpa mia che mi sento complice del Comune per aver partecipato a tavoli inutili e vuoti fatti solo per scambiarsi sorrisi. Ora si cambia». Landi: «In questa città le idee migliori si perdono perché manca programmazione complessiva in campo culturale. Negli ultimi vent’anni hanno distrutto l’eredità del Novecento. Questa città nella culturà non è né innovativa e né conservativa, si tiene in un limbo». Benelli: «Dobbiamo pensare a un sistema che consenta di attribuire un bollino di qualità alle società sportive che raggiungono certi criteri e queste devono essere tenute in considerazione per l’attività sportiva e la gestione degli spazi. Poi è tempo che Ravenna abbia un suo palazzetto da utilizzare sempre». Cippone: «Stiamo pensando all’idea di una delega alla Maternità, trasversale alla futura squadra di governo, che riguardi la maternità in tutti i suoi aspetti con azioni per i più piccoli e le mamme in attesa ma anche subito dopo il parto, per rendere Ravenna una città accogliente nei confronti dei bambini, con progetti strutturati a sostegno delle neomamme, che ne favoriscano l’incontro, con spazi ripensati alla condivisione del tempo e delle esperienze». Poddie: «Impegni per la realizzazione effettiva delle case della salute, per la trasparenza delle liste di attesa online di tutte le strutture pubbliche e accreditate, valorizzazione del medico di famiglia».

I temi verranno approfonditi durante quattro incontri in piazza Unità d’Italia, attraverso i quali sarà data la possibilità ai tecnici di raccogliere spunti dai cittadini e rispondere alle domande: il 13 maggio sulla sicurezza, il 18 su cultura e turismo, il 26 sullo sport e il 27 alla Rocca Brancaleone sull’infanzia.

Imprenditori, liberi professionisti, sportivi I 31 nomi di Ixc per il consiglio comunale

Presentati i candidati della lista civica promossa da Poggiali a sostegno
di De Pascale (Pd). C’è anche Affatigato, ex capitano del Ravenna Calcio

Lo sport è il filo rosso principale che unisce gran parte dei trentuno candidati al consiglio comunale per la lista civica Insieme per cambiare (Ixc) che appoggia la corsa a sindaco di Michele de Pascale, segretario provinciale del Pd. Ci sono dirigenti sportivi, allenatori, ex atleti e anche l’assessore uscente allo Sport nella lista dei nomi guidata da Giovanni Poggiali, a sua volta da tempo impegnato in prima persona nell’ambiente sportivo. Ci sono poi anche organizzatori di eventi culturali, insegnanti, liberi professionisti, imprenditori, architetti. Professionalità varie, dal medico all’albergatore, fino allo studente universitario.

Ad annunciare i nomi della squadra è stato lo stesso Poggiali – affiancato da Maria Rita Sartoni, presidente di Ixc Faenza, e Annalisa Ricci, vicepresidente di Ixc Ravenna – ribadendo i temi cardine della lista: «Vogliamo che la politica parli del progetto di una Romagna con un’unica voce. Ampliando l’esperienza vincente di Insieme per Cambiare Faenza, vogliamo costruire con Ravenna una federazione di liste civiche radicate nel territorio romagnolo, che comprendano anche Forlì e Cesena, senza l’obbligo di rispondere a Roma o Bologna».

Famiglia, scuola, sport e cultura sono il fulcro delle competenze presenti nella lista, che si allargano al settore alberghiero, per arricchire un’identità in via di formazione: «Faremo proposte anche sul fronte della sicurezza – prosegue Poggiali -. Soprattutto nel forese, ascoltando i problemi della campagna e dei lidi. Su questi temi ci saranno iniziative e incontri durante la campagna elettorale. Del resto ci occuperemo crescendo».

Questi i candidati (nel pdf l’elenco dettagliato con una breve sintesi biografica per ognuno di loro): Giovanni Poggiali, Angelo Affatigato, Piergiorgio Anzelmo, Maria Gabriella Baldassarre, Federica Bendoni, Alberto Biolo, Claudia Burnacci, Anna Livia Collini, Roberto Costa, Nicola Dapporto, Luana Deluca, Gianni Giugni, Guido Guerrieri, Emanuele Mingolini, Silvia Pagliai, Andrea Patrignani, Anna Pelosi, Francesco Plazzi, Annalisa Ricci, Livia Ridolfi, Chiara Rosetti, Vito Sanguedolce, Maria Rita Sartoni, Laura Savioli, Silvia Sirri, Simona Trerè, Paolo Valenti, Simon Valvassori, Marco Zatti, Graziella Zecchini.

«Troppa speculazione immobiliare» Cgil e l’edilizia in crisi: «Una ecatombe»

Il responsabile del sindacato di categoria: «Settore da reinventare
verso le ristrutturazioni. E la politica locale poteva fare di più»

«Veniamo da una ecatombe». Dice proprio così, per essere chiaro quando deve descrivere l’ultimo periodo vissuto dall’edilizia in provincia di Ravenna: Davide Conti è il responsabile della Fillea-Cgil, il sindacato di categoria che tutela i lavoratori del settore costruzioni. Con lui guardiamo al panorama ravennate.

Siamo ancora in piena crisi?
«Dal 2007 le imprese e i posti di lavoro si sono dimezzati. Oggi da un anno all’altro c’è una certa stabilità ma una stabilita sui livelli più bassi che si ricordino da molto tempo. Con questa situazione è difficile essere ottimisti per il futuro».

Ci sono stati errori che le aziende avrebbero potuto evitare avendo avuto più lungimiranza?
«Parlare col senno di poi è sempre facile e le previsioni delle crisi non sono mai semplici ma forse a un certo punto bisognava rendersi conto che non poteva continuare per sempre la corsa a costruire nuovi progetti. Nella mentalità italiana la casa era un bene rifugio da comprare come capitale e si è continuato a fare palazzine e villette come se non ci fossero già i segnali di un mercato saturo. Così sulle spalle di molte aziende è rimasto tutto l’invenduto delle speculazioni immobiliari».

Cosa avrebbe potuto tamponare la crisi?
«Il settore dell’edilizia è cambiato: non si costruisce più nuovi immobili ma si va avanti con ristrutturazioni e piccoli lavori. Questa doveva essere la mossa da fare in anticipo per pianificare una nuova edilizia capace di andare avanti in un contesto dove grandi appalti pubblici non ce ne sono più».

E l’occupazione ne ha risentito.
«Non solo in termini numerici ma anche qualitativi. Si è passati sempre più da forme di lavoro dipendente a forme di lavoro autonomo che in realtà sono finte autonomie ma si tratta di dipendenti spinti a prendere la partita Iva. In teora un artigiano avrebbe dei costi più alti di un dipendente ma il dipendente ha dei minimi garantiti di retribuzione mentre con l’artigiano si può tirare sul prezzo e si finisce a sfiorare lo sfruttamento».

Cosa può dare una boccata d’ossigeno?
«Bisognerebbe partire dallo sblocco delle politiche di austerità degli enti locali per rilanciare l’iniziativa pubblica, non tanto per le grandi opere pubbliche ma anche semplicemente quelle ordinarie. Poi in secondo luogo quello di cui parlavo prima: una politica di ristrutturazione e riqualificazione sia del residenziale che del pubblico migliorando i parametri ambientali ed energetici. Dovrebbe muoversi per primo lo Stato sui propri beni e poi incentivare il privato a fare altrettanto».

Nel periodo di crisi la forma cooperativa ha facilitato la tenuta?
«Il contrario. Per come si è presentata questa crisi le coop hanno avuto difficoltà maggiori perché avevano un grupo di dipendenti fissi, e di fronte al calo di commesse hanno avuto maggiore difficoltà ad ammortizzare».

I sindacati che parte possono fare ora?
«Servirebbero politiche diverse per cambiare il sistema di ammortizzatori sociali che sono stati ridotti anche con l’ultima riforma del Jobs Act. Cassa integrazione straordinaria e in deroga hanno durate minori ora e viene pagata con sei o sette mesi di ritardo, i contratti di solidarietà sono diventati più onerosi per i lavoratori. I sindacati possono continuare a tenera alta l’attenzione su questi aspetti».

E la politica, anche quella locale, si è dimostrata attenta?
«Se prendiamo come esempio gli ultimi due casi più noti, Iter e Acmar, ho visto una certa differenza. Nel primo caso ho notato molta attenzione con l’istituzione di un tavolo regionale e un confronto provinciale. Mentre nel secondo caso, anche se siamo ancora in una fase più iniziale, vedo poca attenzione dalla politica. Mi sono chiesto i motivi e non mi sono saputo dare una risposta. Diciamo che l’azienda ha tutta la volontà di tenere basso il clamore e forse ha la capacità di influire sulla politica, che non gli sta dando il dovuto risalto».

Ecco la Sinistra che sta col Pd: candidati Pasi e Dradi, capolista l’assessora Morigi

Tra i nomi dei trentadue che correranno a sostegno di De Pascale
anche Vicari del Cisim di Lido Adriano. Età media 44 anni

È stata presentata ufficialmente alla città la lista di candidati che correranno con Sinistra per Ravenna, la lista che appoggia Michele De Pascale del Pd «da sinistra» e che conta tra i sostenitori personalità come l’oncologo Maurizio Marangolo, l’autore e regista teatrale Marco Martinelli, l’autore e attore Luigi Dadina e Laura Gambi della cooperativa Libra.

Capolista l’attuale assessore al Bilancio del Comune Valentina Morigi, entrata in quota Sel e oggi in rotta con il partito locale che ha invece scelto di appoggiare il progetto alternativo al Pd, Ravenna in Comune, che candida invece a sindaco Raffaella Sutter.

Non ci sarà invece tra i candidati l’attuale consigliera comunale eletta nelle file di Sel, Ilaria Morigi, che però appoggia e contribuisce attivamente alla realizzazione del progetto.

L’età media dei candidati è di 44 anni; il più giovane ha solo 20 anni; 17 donne e 15 uomini, alcuni sono alla loro prima esperienza politica, altri erano militanti di Sel, Pd o altre formazioni di sinistra. Tra i nomi noti alla politica locale c’è sicuramente quello di Guido Pasi, ex assessore comunale e regionale, e quello di Lisa Dradi, ex assessore comunale, mentre tra i volti noti della cultura giovanile c’è quello di Federica Vicari, del Cisim di Lido Adriano. In lista anche Elena Casadei, docente di danza. Ci sono poi insegnanti, medici, archeologi, l’astrofisico Mauro Dadina e lavoratori del porto. Una biografia articolata di tutti i trentadue candidati apparirà a breve sul sito in fase di realizzazione  www.sinistraperravenna.it dove si potrà consultare anche il programma che avrà al centro i temi presenti sul logo stesso della lista: diritti, sanità pubblica, lavoro, ambiente e cultura.

Di seguito tutti  i nomi con le bio in breve dei candidati così come sono state inviate dalla lista stessa.

1.Morigi Valentina: 39 anni, il Suo impegno politico inizia da adolescente nel movimento studentesco, prosegue in Consiglio Comunale e, dal 2011 in  Giunta sui temi della giustizia sociale, dei beni comuni, della partecipazione democratica e della creatività giovanile.

2.Babini Michele: 38 anni, pedagogista e formatore, si occupa di progettazione nel settore della disabilità. E’ socio della Coop nella quale lavora e si impegna per essere un bravo babbo

3.Baroncelli Dario: 21 anni, studente universitario  di scienze informatiche a Bologna e lavoratore con passione presso una startup innovativa come sviluppatore di software.

4.Bentivogli Valerio: 44 anni Dottore di ricerca in archeologia, laureato in Conservazione dei beni culturali. Ha collaborato con la fondazione Ravenna Antica, conduce attività di ricerca e insegna lettere alle scuole medie.

5.Bonaccorso Elisa: 32 anni,  laureata in scienze politiche  ha collaborato in numerosi progetti di cooperazione internazionale;

6.Casadei Elena: 37 anni insegnante di danza e coreografa e attivista per i diritti umani. Consigliera territoriale Darsena per Sel, da anni si occupa della spinosa questione dell’impianto SIC e della qualità dell’aria in Darsena

7.Cerioli Ilaria: 45 anni ex archeologa, oggi docente di scuola superiore. Nella sua veste d’insegnante ha sviluppato una particolare competenza nell’aiuto dei ragazzi che soffrono di dislessia. Madre di tre ragazzi in gamba. Candidata con Sel alle precedenti amministrative.

8.Cortesi Gianni: 69 anni, medico

9.Curabba Vincente: 56 ANNI artigiano edile nato in Argentina ed in Italia dal 1990. Alla prima esperienza politica.

10.Dadina Mauro: 47 anni laureato e dottorato in astronomia, ricercatore presso INAF (Istituto Nazionale d’Astrofisica) e IASF (Istituto d’Astrofisica spaziale e fisica cosmica) di Bologna

11.Dalmonte Loris: quasi ex dipendente della provincia,  già consigliere Ravenna centro per Sel, presidente dell’associazione storica “quelli del Ponte” ;

12.Dirani Maria Diva Carola:63 anni, pensionata, attiva nel volontariato culturale;

13.Del Ponte Manuel: 43 anni, Ingegnere, lavora nel campo delle telecomunicazioni. Dopo  100 città ha scelto di vivere a Ravenna per la sua gente e la sua bellezza

14.Distaso Michele, 44 anni, educatore professionale. Laureato in Sociologia, appassionato di cinema, rock d’autore ed informatica.

15.Dradi Lisa: 44 anni. Si occupa di gestione e organizzazione di nidi e scuole per l’infanzia. Volontaria attiva dell’associazione Letizia Onlus  e in un’associazione a tutela delle donne,  lettrice volontaria di Nati per leggere. Ex assessore comunale.

16.Drianovska Evelina: 61 anni, nata a Sofia in Bulgaria dove ha lavorato come regista ed attrice prima di trasferirsi a Ravenna dove insegna recitazione e produce spettacoli teatrali. È  presidente dell’associazione Italo Bulgara Cianove.

17.Durante Francesca: 20 anni, studentessa universitaria di Scienze della Comunicazione. Ha sempre svolto attività di volontariato con bambini e ragazzi

18.Li Causi Luisa: 60 anni disoccupata. Proviene da una storica famiglia comunista siciliana; 

19.Martini Jacopo Mattia: 35 anni laureato in storia contemporanea.

20.Merlini Gianluca: 53 anni, infermiere presso Ausl Romagna, arte terapeuta, restauratore e libero docente di storia delle tecniche dei materiali artistici;

21.Molari Lorenza 45 anni sposata. Dipendente Asl. Svolge attività di volontariato (linea rosa, disabilità, minori, collabora con i servizi sociali di Ravenna)

22.Montani Federica: 40 anni, si occupa di social media e comunicazione. Crede nella tecnologia che azzera le distanze e crea connessioni perché “io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo”;

23.Nivellini Matteo: 43 anni, ingegnere;

24.Orlandini Laura: 35  è una studiosa di storia contemporanea e di storia locale, da tempo impegnata in progetti di ricerca e in percorsi didattici di educazione alla memoria storica.

25.Pasi Guido 66 anni: narratore di sinistra

26.Rambelli Gianluca: 42 anni. Per 13 anni ha lavorato occupandosi di minori e portatori di handicap. Da 9 anni lavora in Cooperativa Portuale come Responsabile della sicurezza;

27.Salti Cesare:58 anni, presidente del comitato cittadino di Carraie, lavora al Porto di Ravenna

28.Serafini Alessandra: anni 42, dipendente agenzia di assicurazioni. Attiva in associazioni di volontariato laiche.

29.Serri Emanuela:  55 anni docente di filosofia a Ravenna;

30.Spinazzi Samkhya: 41 anni, impiegata da sempre attiva nel volontariato laico con giovani, adolescenti e genitori.

31.Valli Valentina: 46 anni medico veterinario;

32.Vicari Federica Francesca: 28 anni, direttrice organizzativa, ha studiato arti visive con indirizzo contemporaneo.

L’outsider Neri si ritira dalla corsa: «La città non è pronta per cambiare»

La difficoltà è stata reperire le candidate consigliere. «Abbiamo
rifiutato ogni apparentamento. Alle elezioni lascerò scheda bianca»

Finisce qui la corsa dell’outsider Gian Battista Neri, che non sarà quindi tra i candidati a sindaco per Ravenna nelle elezioni di giugno. Il problema, ci spiega, «non sono state le firme da raccogliere, ne avrei avute ben più delle 400 necessarie (la consegna è prevista in settimana, ndr), il solo e unico motivo è che non sono riuscito a completare la lista delle candidate consigliere, pertanto lascio la parte dei minuti a me dedicati per i prossimi confronti ai candidati sindaco che continuano questo percorso, augurando a tutti di poter dare il meglio di loro per la città e per tutti i cittadini».

Un’esperienza politica fulminea quella del 54enne Neri, che aveva inizialmente annunciato l’intenzione di correre nel luglio 2015 per poi scomparire dalla scena pubblica fino a marzo, quando in città e nel forese iniziarono a campeggiare manifesti con il suo volto e il simbolo di una lista civica: “Fiducia al nuovo”. Aveva partecipato anche al primo incontro all’americana tra i candidati sindaco al cinema Corso il 1 aprile (vedi articoli correlati), la sua prima vera uscita pubblica dove si era detto deciso ad andare avanti. Ora, a pochi giorni dall’ufficializzazione delle candidature, l’annuncio del ritiro. «Io mi sono dato una linea sin dal principio – ci spiega ancora – condivisa da tutto il mio gruppo e abbiamo deciso di portarla fino alla fine per dimostrare veramente un cambiamento sotto tutti i punti di vista, rifiutando adesioni ad altre liste e sono state tante le offerte. La città non è ancora pronta e matura per credere di cambiare veramente».

Ma non si fermerà qui il suo impegno, dice ancora Neri. «Per quanto mi riguarda il mio treno, partito 50 anni fa, è passato per una stazione che si chiama Ravenna, dove io sono sceso, e quindi il bene e l’aiuto che voglio dare non si ferma qui, anzi, è solo iniziato e sono disponibile a dare l’idea sulla cultura che ancora non ho avuto modo di dire, a chi diventerà sindaco, già dal giorno dopo le elezioni. Idea – continua Neri – che comincerà a risollevare la città come inizio per poi proseguire su tante altre problematiche che dovremo assolutamente risolvere se vogliamo tutti uscire, mi si permetta, dalla palude».

Ma chi sceglierà Neri come nuovo sindaco di Ravenna tra i cinque rimasti a correre a questo punto (ossia Michele De Pascale del centrosinistra, Massimiliano Alberghini del centrodestra, Raffaella Sutter per Ravenna in Comune, Michela Guerra per Movimento civico CambieRà e Maurizio Bucci per La Pigna)? « Per quanto riguarda il mio voto ma non solo il mio – risponde Neri –, se non si cominceranno ad affrontare seriamente i veri problemi di questa città in questi ultimi 30 giorni, cosa che ancora non è stata fatta perché si è solo fatto uso indiscriminato di argomenti per infangarsi quotidianamente a vicenda, il mio comportamento sarà di andare al seggio, dare la mia carta di identità, prendere la scheda, entrare in cabina e riuscire immediatamente».

Dalla nuova pista ciclabile fino al sushi al porticciolo turistico: novità a Marina

Nella località di punta dei lidi ravennati anche un ristorante spagnolo
e la filiale marittima dell’Osteria della Sghisa di Faenza

In attesa di un clima davvero primaverile, si sta preparando alla nuova stagione con una vitalità forse andata persa negli ultimi anni quella che viene spesso definita come la regina dei nove lidi ravennati e che ne è perlomeno il più chiacchierato: Marina di Ravenna.

Detto delle iniziative della pro loco al bacino pescherecci (mercatini e stand gastronomici nei weekend) e dell’impegno di Marina Flower (l’associazione che sta organizzando la pista di biglie sulla sabbia più grande del mondo, rinviata a causa del maltempo delle scorse settimane al weekend del 7-8 maggio), fermo restando un locale (il Matilda) tra i più rinomati nel mondo del divertimento nazionale (come testimoniano alcune premiazioni di questi anni), la Marina al di fuori dal mondo della spiaggia da questa estate può contare, come noto, sul sempre affollato Localito Clandestino (il locale latino sullo stile della celebre Pousada di Milano Marittima nato questo inverno al posto del Larrys dove sorgeva una volta il XXXX). A questo si aggiungerà, sempre in pineta, poche centinaia di metri più avanti, a ridosso del paese, il nuovo pub-bar Don Carlos – di cui avevamo parlato alcune settimane fa (vedi articoli correlati) – che aprirà nelle prossime settimane sulle ceneri dell’ex pizzeria Santana, locale che era tristemente chiuso ormai da diversi anni. Restando in tema di cibo etnico, da segnalare l’apertura per la prima volta a Marina (ma anche in generale nel Ravennate) di un ristorante spagnolo con tanto di tapas e paella: si chiama Sabores ed è in viale delle Nazioni 70, non troppo distante da Marinara, dove è in procinto di aprire invece un punto ristoro giapponese (Sushi Samura, in particolare d’asporto, con consegne anche in spiaggia), con in arrivo – si legge sulla pagina Facebook – «due Sushiman norvegesi con 15 anni di esperienza nella cucina di lusso giapponese».

A Marinara (dove continua da alcuni anni anche l’attività ristorante di pesce La Rosa dei Venti, vicino alla torretta simbolo del tanto discusso porticciolo) si è trasferita anche la libreria di viale delle Nazioni e desta curiosità una nuova apertura di una gelateria, così come un’altra ne aprirà in viale delle Nazioni, tanto che questa estate saranno una mezza dozzina nel giro di davvero pochi metri.

Nel cuore della località, sempre su viale delle Nazioni, sta aprendo anche un supermercato Crai, che si affianca così alla Coop di Marinara e al Despar vicino al centro civico, dove in futuro verrà realizzata la nuova caserma dei carabinieri (vedi articoli correlati).

Ultimo accenno per i locali e il tempo libero: entro il mese aprirà a Marina di Ravenna (al posto del ristorante toscano Antica Maremma) la versione marinara di una vera e propria istituzione a Faenza come l’Osteria della Sghisa. Si chiamerà Sghisa Marina e l’inaugurazione è già fissata per il 29 maggio.

LAVORI PUBBLICI. Intanto, continuano i lavori di realizzazione della pista ciclabile a Marina di Ravenna, che comporterà la perdita di circa 250 posti auto lungo il lato di viale delle Nazioni dell’ex colonia. L’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Roberto Fagnani, ha assicurato che sarà pronta entro la fine del mese di maggio, annunciando anche l’installazione sul lungomare tra Punta e Marina in via sperimentale di cinque posti moto con tanto di bauletto per deposito di casco e giubbotto. In futuro (ma non certo per questa stagione) il Comune (almeno se Fagnani continuerà a essere assessore…) potrebbe valutare la realizzazione di una piccola area di parcheggio alternativa a fronte della perdita di posti auto, che però al momento non verrà compensata.
Verranno completati in questi primi giorni di maggio, invece, i lavori del secondo stralcio delle passerelle sulla duna tra Marina di Ravenna e Punta Marina. Prima dell’inaugurazione, il 7 maggio si terrà una giornata ecologica aperta a tutti i cittadini per pulire la duna. L’intervento prevede anche il coinvolgimento dell’Università e, in futuro, la piantumazione di specie vegetali autoctone.

Dalla nuova pista ciclabile fino al sushi al porticciolo turistico: novità a Marina

Nella località di punta dei lidi ravennati anche un ristorante spagnolo
e la filiale marittima dell’Osteria della Sghisa di Faenza

In attesa di un clima davvero primaverile, si sta preparando alla nuova stagione con una vitalità forse andata persa negli ultimi anni quella che viene spesso definita come la regina dei nove lidi ravennati e che ne è perlomeno il più chiacchierato: Marina di Ravenna.

Detto delle iniziative della pro loco al bacino pescherecci (mercatini e stand gastronomici nei weekend) e dell’impegno di Marina Flower (l’associazione che sta organizzando la pista di biglie sulla sabbia più grande del mondo, rinviata a causa del maltempo delle scorse settimane al weekend del 7-8 maggio), fermo restando un locale (il Matilda) tra i più rinomati nel mondo del divertimento nazionale (come testimoniano alcune premiazioni di questi anni), la Marina al di fuori dal mondo della spiaggia da questa estate può contare, come noto, sul sempre affollato Localito Clandestino (il locale latino sullo stile della celebre Pousada di Milano Marittima nato questo inverno al posto del Larrys dove sorgeva una volta il XXXX). A questo si aggiungerà, sempre in pineta, poche centinaia di metri più avanti, a ridosso del paese, il nuovo pub-bar Don Carlos – di cui avevamo parlato alcune settimane fa (vedi articoli correlati) – che aprirà nelle prossime settimane sulle ceneri dell’ex pizzeria Santana, locale che era tristemente chiuso ormai da diversi anni. Restando in tema di cibo etnico, da segnalare l’apertura per la prima volta a Marina (ma anche in generale nel Ravennate) di un ristorante spagnolo con tanto di tapas e paella: si chiama Sabores ed è in viale delle Nazioni 70, non troppo distante da Marinara, dove è in procinto di aprire invece un punto ristoro giapponese (Sushi Samura, in particolare d’asporto, con consegne anche in spiaggia), con in arrivo – si legge sulla pagina Facebook – «due Sushiman norvegesi con 15 anni di esperienza nella cucina di lusso giapponese».

A Marinara (dove continua da alcuni anni anche l’attività ristorante di pesce La Rosa dei Venti, vicino alla torretta simbolo del tanto discusso porticciolo) si è trasferita anche la libreria di viale delle Nazioni e desta curiosità una nuova apertura di una gelateria, così come un’altra ne aprirà in viale delle Nazioni, tanto che questa estate saranno una mezza dozzina nel giro di davvero pochi metri.

Nel cuore della località, sempre su viale delle Nazioni, sta aprendo anche un supermercato Crai, che si affianca così alla Coop di Marinara e al Despar vicino al centro civico, dove in futuro verrà realizzata la nuova caserma dei carabinieri (vedi articoli correlati).

Ultimo accenno per i locali e il tempo libero: entro il mese aprirà a Marina di Ravenna (al posto del ristorante toscano Antica Maremma) la versione marinara di una vera e propria istituzione a Faenza come l’Osteria della Sghisa. Si chiamerà Sghisa Marina e l’inaugurazione è già fissata per il 29 maggio.

LAVORI PUBBLICI. Intanto, continuano i lavori di realizzazione della pista ciclabile a Marina di Ravenna, che comporterà la perdita di circa 250 posti auto lungo il lato di viale delle Nazioni dell’ex colonia. L’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Roberto Fagnani, ha assicurato che sarà pronta entro la fine del mese di maggio, annunciando anche l’installazione sul lungomare tra Punta e Marina in via sperimentale di cinque posti moto con tanto di bauletto per deposito di casco e giubbotto. In futuro (ma non certo per questa stagione) il Comune (almeno se Fagnani continuerà a essere assessore…) potrebbe valutare la realizzazione di una piccola area di parcheggio alternativa a fronte della perdita di posti auto, che però al momento non verrà compensata.
Verranno completati in questi primi giorni di maggio, invece, i lavori del secondo stralcio delle passerelle sulla duna tra Marina di Ravenna e Punta Marina. Prima dell’inaugurazione, il 7 maggio si terrà una giornata ecologica aperta a tutti i cittadini per pulire la duna. L’intervento prevede anche il coinvolgimento dell’Università e, in futuro, la piantumazione di specie vegetali autoctone.

Dalla nuova pista ciclabile fino al sushi al porticciolo turistico: novità a Marina

Nella località di punta dei lidi ravennati anche un ristorante spagnolo e la filiale marittima dell’Osteria della Sghisa di Faenza

In attesa di un clima davvero primaverile, si sta preparando alla nuova stagione con una vitalità forse andata persa negli ultimi anni quella che viene spesso definita come la regina dei nove lidi ravennati e che ne è perlomeno il più chiacchierato: Marina di Ravenna.

Detto delle iniziative della pro loco al bacino pescherecci (mercatini e stand gastronomici nei weekend) e dell’impegno di Marina Flower (l’associazione che sta organizzando la pista di biglie sulla sabbia più grande del mondo, rinviata a causa del maltempo delle scorse settimane al weekend del 7-8 maggio), fermo restando un locale (il Matilda) tra i più rinomati nel mondo del divertimento nazionale (come testimoniano alcune premiazioni di questi anni), la Marina al di fuori dal mondo della spiaggia da questa estate può contare, come noto, sul sempre affollato Localito Clandestino (il locale latino sullo stile della celebre Pousada di Milano Marittima nato questo inverno al posto del Larrys dove sorgeva una volta il XXXX). A questo si aggiungerà, sempre in pineta, poche centinaia di metri più avanti, a ridosso del paese, il nuovo pub-bar Don Carlos – di cui avevamo parlato alcune settimane fa (vedi articoli correlati) – che aprirà nelle prossime settimane sulle ceneri dell’ex pizzeria Santana, locale che era tristemente chiuso ormai da diversi anni. Restando in tema di cibo etnico, da segnalare l’apertura per la prima volta a Marina (ma anche in generale nel Ravennate) di un ristorante spagnolo con tanto di tapas e paella: si chiama Sabores ed è in viale delle Nazioni 70, non troppo distante da Marinara, dove è in procinto di aprire invece un punto ristoro giapponese (Sushi Samura, in particolare d’asporto, con consegne anche in spiaggia), con in arrivo – si legge sulla pagina Facebook – «due Sushiman norvegesi con 15 anni di esperienza nella cucina di lusso giapponese».

A Marinara (dove continua da alcuni anni anche l’attività ristorante di pesce La Rosa dei Venti, vicino alla torretta simbolo del tanto discusso porticciolo) si è trasferita anche la libreria di viale delle Nazioni e desta curiosità una nuova apertura di una gelateria, così come un’altra ne aprirà in viale delle Nazioni, tanto che questa estate saranno una mezza dozzina nel giro di davvero pochi metri.

Nel cuore della località, sempre su viale delle Nazioni, sta aprendo anche un supermercato Crai, che si affianca così alla Coop di Marinara e al Despar vicino al centro civico, dove in futuro verrà realizzata la nuova caserma dei carabinieri (vedi articoli correlati).

Ultimo accenno per i locali e il tempo libero: entro il mese aprirà a Marina di Ravenna (al posto del ristorante toscano Antica Maremma) la versione marinara di una vera e propria istituzione a Faenza come l’Osteria della Sghisa. Si chiamerà Sghisa Marina e l’inaugurazione è già fissata per il 29 maggio.

LAVORI PUBBLICI. Intanto, continuano i lavori di realizzazione della pista ciclabile a Marina di Ravenna, che comporterà la perdita di circa 250 posti auto lungo il lato di viale delle Nazioni dell’ex colonia. L’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Roberto Fagnani, ha assicurato che sarà pronta entro la fine del mese di maggio, annunciando anche l’installazione sul lungomare tra Punta e Marina in via sperimentale di cinque posti moto con tanto di bauletto per deposito di casco e giubbotto. In futuro (ma non certo per questa stagione) il Comune (almeno se Fagnani continuerà a essere assessore…) potrebbe valutare la realizzazione di una piccola area di parcheggio alternativa a fronte della perdita di posti auto, che però al momento non verrà compensata.
Verranno completati in questi primi giorni di maggio, invece, i lavori del secondo stralcio delle passerelle sulla duna tra Marina di Ravenna e Punta Marina. Prima dell’inaugurazione, il 7 maggio si terrà una giornata ecologica aperta a tutti i cittadini per pulire la duna. L’intervento prevede anche il coinvolgimento dell’Università e, in futuro, la piantumazione di specie vegetali autoctone.

La radio di Gene Gnocchi

Nuovo progetto musicale del comico
«Il pubblico sarà protagonista»

C’era una volta un certo Eugenio Ghiozzi: avvocato, ma anche cantante e calciatore. Forse più calciatore e cantante che avvocato. Poi gli anni passano e quel tizio scopre altre passioni e talenti tali da trasformarlo in uno dei personaggi più poliedrici – non solo un comico come potrebbe pensare il grande pubblico – del mondo dello spettacolo italiano degli ultimi trent’anni.

Lo abbiamo intervistato in occasione del suo nuovo progetto (realizzato in collaborazione con Bronson Produzioni e agenzia di comunicazione TuCo) assieme al figlio Ercole, “Radio Gnocchi”, che partirà il prossimo 4 maggio proprio dal Bronson di Madonna dell’Albero.

Come è nata l’idea? Che tipo di show ci si può aspettare?
«In realtà non si tratta di un qualcosa strutturato come un vero e proprio spettacolo. Sarà piuttosto una sorta di seduta d’ascolto intervallata da qualche considerazione ironica. Io e mio figlio metteremo i pezzi e, tra un brano e l’altro, si faranno due chiacchiere dando qualche informazione sulle canzoni, ovviamente sempre in chiave ironica. Si tratta, in fin dei conti, di un pretesto per far scoprire della musica che magari non si conosce o che non viene veicolata abitualmente».
E il pubblico potrà interagire, giusto?
«Be’, essendo una proposta musicale chiaramente il pubblico è chiamato a decidere se una cosa è di suo gradimento o meno, in un modo un po’ inconsueto che però non posso rivelare».
Ci parli un attimo anche di suo figlio dato che, rispetto a lei, è meno sotto la luce dei riflettori.
«Lavora a Milano, fa editing e mixing per una casa discografica. È appassionato e siamo un po’ sulla stessa lunghezza d’onda. Mi faceva piacere coinvolgerlo anche perché solitamente ci vediamo poco. E in più è molto ferrato dal punto di vista musicale…».
Quali sono i suoi musicisti preferiti o perlomeno quelli che ascolta maggiormente negli ultimi tempi?
«In questo periodo sto facendo la scelta per questo evento perciò ascolto un po’ di tutto: dall’americana della Graham Colton Band al rock n’ roll di Paul Westerberg (ex leader dei Replacements, ndr) il cui nuovo disco è molto bello e lo proporremo al Bronson, passando per i Cheap Trick o ancora Gregg Alexander dei New Radicals, molto sottovalutati».
Invece un genere o un periodo storico musicale che proprio non le piace?
«Faccio molta fatica con sintetizzatori e moog. Per me il rock è chitarra, basso e batteria. Diciamo che gli anni 80, nonostante siano l’epoca della new wave che è la madre di molte cose che apprezzo (come ad esempio il brit-pop), mi piacciono un po’ di meno. O ancora il periodo del progressive e delle suite lunghe 13-14 minuti non fa per me».
Lei ha fatto e fa tante cose: attore, conduttore, comico, calciatore, cantante, scrittore… Ma c’è una cosa che attualmente preferisce fare più delle altre?
«Al momento spero solo di migliorare il dritto nel tennis perché voglio partecipare agli “over 60” e cercare di portare a casa un risultato positivo. Però devo ammettere che con dei maestri come Sangiorgi e Casadei faccio molta fatica…».
Come ultima domanda le chiedo di unire due sue passioni e quindi di accostare una canzone al suo Parma, dato che è appena stato promosso matematicamente tra i professionisti dopo il fallimento…
«Una canzone da associare al Parma? Mi viene in mente “I Want You To Want Me” dei Cheap Trick. Voglio che tu mi voglia. Perché è un inno al rapporto reciproco che mi lega al Parma: io voglio che tu mi voglia bene perché io te ne voglio molto».

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