lunedì
28 Luglio 2025

A Tagliata saranno demolite 4 colonie Diventeranno un complesso alberghiero?

Via libera dal consiglio comunale. L’assessore: «Stop degrado»

Il consiglio comunale di Cervia ha approvato l’adozione del Piano Urbanistico Attuativo, in variante al Piano Città delle Colonie, relativo ad un’area a Tagliata, compresa tra viale Italia, via Val D’Ossola e viale Abruzzi, e contestualmente la variante al Piano Unitario Città delle Colonie.

Il progetto prevede la completa demolizione delle quattro colonie abbandonate esistenti (La Speranza, Mater Divinae Gratiae, Infanzia Serena e Val Camonica) e la ricostruzione della volumetria attuale, che verrà destinata totalmente a ricettivo, mediante la realizzazione di un unico grande complesso alberghiero, articolato in due strutture di cui una destinata ad albergo e l’altra a Rta.

Contestualmente il piano prevede interventi di riqualificazione della città pubblica: per quanto attiene le opere di urbanizzazione, è prevista la cessione del 25% della Superficie territoriale oggetto di intervento, da destinare alla realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili, aiuole e parcheggi pubblici, nonché alla realizzazione di un’area a parcheggio pubblico.

«La proposta – dichiara l’Assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici Natalino Giambi – consente l’avvio del processo di riqualificazione di una zona di Tagliata, interessata dal degrado e dall’abbandono delle colonie esistenti, attualmente in disuso, con conseguenti problemi anche di ordine sociale, attraverso soluzioni volte a arricchire l’offerta turistica della zona, con l’insediamento di una struttura alberghiera, nonché attraverso interventi di miglioramento e sistemazione delle aree pubbliche».

«Nel nuovo Psc, sul quale stiamo lavorando, – dichiara il sindaco Luca Coffari- vogliamo aprire su quell’area un ampio confronto con la città e le imprese per studiare normative nuove che possano consentire un innovativo sviluppo della località di Tagliata e della zona delle ex colonie».

L’ultimo Natale da sindaco di Matteucci: «Regalate un po’ di gentilezza…»

«Tante volte si urla vergogna, anche a sproposito, poche volte si dice
grazie. Ma viviamo in tempi di precarietà e la crisi è stata disastrosa»

Fabrizio Matteucci si appresta a vivere l’ultimo Natale da sindaco di Ravenna e così la sua lettera di auguri a tutti i ravennati si fa riflessiva, con tanto di una piccola analisi dei tempi che stiamo vivendo.

«Nel corso del mio lavoro quotidiano svolto in questi ormai dieci anni che sono sindaco di Ravenna ho incontrato migliaia di persone – si legge nel testo –. Tutte mi hanno lasciato o regalato qualcosa, un segno, un’emozione, un momento di riflessione. Le parole sono importanti. Oggi, istintivamente, la maggior parte di noi è contro qualcosa. E la parole si adeguano a questo sentimento. Poche volte si dice grazie. Tante volte si urla vergogna, spesso anche a sproposito. E spesso si grida anche di peggio. La crisi economica, la più dura dal dopoguerra che ha effetti umanamente incalcolabili, il terrorismo internazionale, paesi in guerra dai quali si apre un esodo migratorio di proporzioni anch’esse non calcolabili: ecco, tutto questo non contribuisce certo a promuovere buoni incontri. Se poi l’incontro è con la politica, con le istituzioni, talvolta è ancora peggio: viviamo nei palazzi della politica e delle istituzioni una crisi profonda di autorevolezza e di prestigio, legata certamente ai fattori che ho richiamato e che ci rendono molto difficile svolgere il nostro lavoro, ma anche dal fatto che nei partiti pieni di gente e di dirigenti onesti sono riusciti a infilarsi troppi ladri».

Il sindaco riflette poi su altre due parole «che danno il senso del tempo in cui viviamo»: velocità e precarietà. «Le nuove tecnologie – scrive Matteucci – hanno fatto irruzione nelle nostre vite, hanno modificato il nostro modo di stare con noi e con gli altri. Di informarci. Di vivere il tempo. La nuova rivoluzione culturale è segnata dalla velocità. L’angoscia del tempo che passa spinge le persone a sfiorare le cose più che a ricercare la profondità. Siamo spesso nella solitudine della nostra stanza, isolati dal mondo ma convinti di essere al centro di una serie di relazioni che sono virtuali, fittizie. D’altra parte solo chi ha un lavoro fisso, una famiglia solida dietro le spalle, può forse concedersi il lusso di progettare lentamente. Chi vive in una dimensione di permanente precarietà che investe i rapporti personali e il lavoro, ha come imperativo quello di sopravvivere e cercare oggi, qui, subito, soluzioni. Ed ancora: viviamo in un mondo in cui ha preso piede un’idea di libertà che ammazza il principio di responsabilità individuale. La vera libertà è riconoscere l’altro, è fare comunità. Io questo Natale vorrei augurarvi di fare buoni incontri, di riuscire a passare più tempo con chi vi sta a cuore ma anche con voi stessi, di regalare e di regalarvi un po’ di gentilezza».

Matteucci augura poi in particolare un buon Natale «a chi lavora anche in queste ore: donne e uomini delle Forze dell’Ordine, della Polizia Municipale, dei Vigili del fuoco, del nostro Ospedale, delle Case di riposo, dei ristoranti, degli alberghi, dei locali del nostro divertimento. Buon Natale a chi non sta bene. Buon Natale ai ravennati in vacanza. Buon Natale a chi, come me, trascorrerà questi giorni nella nostra bella Ravenna, nei borghi del forese, nei nostri 9 lidi, perle del nostro turismo. Buon Natale Ravenna».

L’ultimo Natale da sindaco di Matteucci: «Regalate un po’ di gentilezza…»

«Tante volte si urla vergogna, anche a sproposito, poche volte si dice grazie. Ma viviamo in tempi di precarietà e la crisi è stata disastrosa»

Fabrizio Matteucci si appresta a vivere l’ultimo Natale da sindaco di Ravenna e così la sua lettera di auguri a tutti i ravennati si fa riflessiva, con tanto di una piccola analisi dei tempi che stiamo vivendo.

«Nel corso del mio lavoro quotidiano svolto in questi ormai dieci anni che sono sindaco di Ravenna ho incontrato migliaia di persone – si legge nel testo –. Tutte mi hanno lasciato o regalato qualcosa, un segno, un’emozione, un momento di riflessione. Le parole sono importanti. Oggi, istintivamente, la maggior parte di noi è contro qualcosa. E la parole si adeguano a questo sentimento. Poche volte si dice grazie. Tante volte si urla vergogna, spesso anche a sproposito. E spesso si grida anche di peggio. La crisi economica, la più dura dal dopoguerra che ha effetti umanamente incalcolabili, il terrorismo internazionale, paesi in guerra dai quali si apre un esodo migratorio di proporzioni anch’esse non calcolabili: ecco, tutto questo non contribuisce certo a promuovere buoni incontri. Se poi l’incontro è con la politica, con le istituzioni, talvolta è ancora peggio: viviamo nei palazzi della politica e delle istituzioni una crisi profonda di autorevolezza e di prestigio, legata certamente ai fattori che ho richiamato e che ci rendono molto difficile svolgere il nostro lavoro, ma anche dal fatto che nei partiti pieni di gente e di dirigenti onesti sono riusciti a infilarsi troppi ladri».

Il sindaco riflette poi su altre due parole «che danno il senso del tempo in cui viviamo»: velocità e precarietà. «Le nuove tecnologie – scrive Matteucci – hanno fatto irruzione nelle nostre vite, hanno modificato il nostro modo di stare con noi e con gli altri. Di informarci. Di vivere il tempo. La nuova rivoluzione culturale è segnata dalla velocità. L’angoscia del tempo che passa spinge le persone a sfiorare le cose più che a ricercare la profondità. Siamo spesso nella solitudine della nostra stanza, isolati dal mondo ma convinti di essere al centro di una serie di relazioni che sono virtuali, fittizie. D’altra parte solo chi ha un lavoro fisso, una famiglia solida dietro le spalle, può forse concedersi il lusso di progettare lentamente. Chi vive in una dimensione di permanente precarietà che investe i rapporti personali e il lavoro, ha come imperativo quello di sopravvivere e cercare oggi, qui, subito, soluzioni. Ed ancora: viviamo in un mondo in cui ha preso piede un’idea di libertà che ammazza il principio di responsabilità individuale. La vera libertà è riconoscere l’altro, è fare comunità. Io questo Natale vorrei augurarvi di fare buoni incontri, di riuscire a passare più tempo con chi vi sta a cuore ma anche con voi stessi, di regalare e di regalarvi un po’ di gentilezza».

Matteucci augura poi in particolare un buon Natale «a chi lavora anche in queste ore: donne e uomini delle Forze dell’Ordine, della Polizia Municipale, dei Vigili del fuoco, del nostro Ospedale, delle Case di riposo, dei ristoranti, degli alberghi, dei locali del nostro divertimento. Buon Natale a chi non sta bene. Buon Natale ai ravennati in vacanza. Buon Natale a chi, come me, trascorrerà questi giorni nella nostra bella Ravenna, nei borghi del forese, nei nostri 9 lidi, perle del nostro turismo. Buon Natale Ravenna».

Rapinano con una pistola un’azienda: bottino misero e poi subito le manette

Arrestati prima di entrare in autostrada dopo il colpo alle Bassette

Partiti da Milano sono arrivati fino alle Bassette di Ravenna per rapinare un’azienda attiva nel settore dei bancali di legno e pallet. Magro il bottino, appena 300 euro, brevissima la fuga. I due, infatti, dopo essersi fatti consegnare da un dipendente i soldi  – puntandogli anche una pistola (risultata poi solo una replica) – sono ripartiti in direzione autostrada ma la loro auto senza targa anteriore è stata notata dalle forze dell’ordine che dopo un breve inseguimento li ha arrestati nell’area di servizioe Sant’Eufemia, sull’A14 bis.

Si tratta di due milanesi rispettivamente di 38 e 37 anni, Enzo Bono e Raffaele Bonaurio, quest’ultimo originario della Campania e per qualche tempo orbitante nel Ravennate. Dovranno rispondere di rapina aggravata.

La rapina è andata in scena nel pomeriggio di ieri, mercoledì 23 dicembre.

I Giovani del Pd di Ravenna hanno un nuovo segretario

L’impegno per il candidato sindaco Michele De Pascale

Si è svolto in questi giorni il quinto congresso dei Giovani Democratici di Ravenna, la “giovanile” del Pd. L’incontro ha visto la presenza e gli interventi del sindaco Fabrizio Matteucci, del segretario del circolo Marco Turchetti, del candidato sindaco, nonché segretario provinciale del Partito democratico Michele De Pascale, del segretario comunale del Pd Gianandrea Baroncini, dell’assessore Roberto Fagnani e di Lorenzo Margotti, attuale segretario provinciale della giovanile.

Numerosi i temi trattati, primo fra tutti l’elezione del nuovo segretario in sostituzione del dimissionario Roberto Vassura. Con un giudizio unanime, tutti gli iscritti presenti hanno votato a favore del candidato Domenico Antonio Esposito. 1La volontà di costituire fin da subito un forte attivismo politico dopo un lungo periodo di stallo», si legge nella nota dei Gd, è stata la prima volontà espressa dal neo segretario che subito dopo il voto ha ringraziato tutti i presenti. «Il termine “svolta” è quello comparso più volte in un discorso che ha visto il segretario riportare numerosi richiami ad esperienze personali – continua il comunicato –, citazioni di Enrico Berlinguer e menzioni frequenti a Enrico Liverani, quale esempio umano e politico da seguire».

Il congresso ha visto anche la nomina di quattro deleghe all’interno della formazione: Michele Albicini, nominato vicesegretario con delega all’Organizzazione Politica, Burocrazia e Garante; Michelangelo Vignoli con delega alla Propaganda, alla Comunicazione e come Capo ufficio stampa; Alex Zamfir che affiancherà Vignoli nelle vesti di grafico alla Propaganda e alla Comunicazione; Luigi Tripoli con delega all’organizzazione territoriale e logistica; Andrea Rutigliano, nominato per la seconda volta consecutiva tesoriere.

La prima intenzione che il gruppo manifesta è naturalmente quella di affiancare il candidato sindaco De Pascale durante la campagna elettorale che partirà a gennaio, «impegnandosi ad informare soprattutto i giovani ravennati sull’importanza del voto e sulla scelta del candidato», scrivono i Giovani democratici.

Dal consiglio comunale di Ravenna il via libera all’appalto sulle mense scolastiche

Il consiglio comunale ha approvato gli indirizzi generali della gara d’appalto per l’affidamento del servizio di ristorazione scolastica di cui abbiamo ampiamente parlato negli articoli correlati qui a fianco.

Hanno votato a favore Pd e Sel (15 consiglieri); contrari Lista per Ravenna, Movimento 5 Stelle e Forza Italia (4 consiglieri).

Il servizio sarà affidato a seguito di gara europea, applicando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, all’offerente che avrà ottenuto il punteggio più alto risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai parametri tecnico qualitativi e al prezzo. Stante le caratteristiche del servizio – ha spiegato l’assessore Ouidad Bakkali – sarà attribuita importanza prioritaria agli aspetti qualitativi dell’offerta, con riferimento agli aspetti tecnico qualitativi e all’organizzazione aziendale; pertanto saranno assegnati fino a un massimo di 70 punti su cento alla parte qualitativa dell’offerta e fino a un massimo di 30 a quella economica.

La durata del contratto sarà di 9 anni e il valore dell’appalto è stimato in 55.769.541,60 euro più Iva (la proposta iniziale era di 6 anni prorogabili di 3; si è arrivati ai 9 in virtù dell’approvazione di un emendamento del consigliere Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, vedi documenti tra gli allegati in fondo all’articolo).
Le sedi scolastiche interessate dal servizio di ristorazione sono 80. Vengono erogati mediamente 6.500 pasti al giorno. Nell’anno scolastico 2014/2015 i pasti erogati sono stati 1.174.977.

Tra gli allegati qui sotto gli emendamenti presentati da Ancisi (Lista per Ravenna) e Santarella (Movimento 5 Stelle) con l’esito del voto, e anche gli interventi in consiglio comunale di assessore a altri consiglieri.

Dal consiglio comunale di Ravenna il via libera all’appalto sulle mense scolastiche

Il consiglio comunale ha approvato gli indirizzi generali della gara d’appalto per l’affidamento del servizio di ristorazione scolastica di cui abbiamo ampiamente parlato negli articoli correlati qui a fianco.

Hanno votato a favore Pd e Sel (15 consiglieri); contrari Lista per Ravenna, Movimento 5 Stelle e Forza Italia (4 consiglieri).

Il servizio sarà affidato a seguito di gara europea, applicando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, all’offerente che avrà ottenuto il punteggio più alto risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai parametri tecnico qualitativi e al prezzo. Stante le caratteristiche del servizio – ha spiegato l’assessore Ouidad Bakkali – sarà attribuita importanza prioritaria agli aspetti qualitativi dell’offerta, con riferimento agli aspetti tecnico qualitativi e all’organizzazione aziendale; pertanto saranno assegnati fino a un massimo di 70 punti su cento alla parte qualitativa dell’offerta e fino a un massimo di 30 a quella economica.

La durata del contratto sarà di 9 anni e il valore dell’appalto è stimato in 55.769.541,60 euro più Iva (la proposta iniziale era di 6 anni prorogabili di 3; si è arrivati ai 9 in virtù dell’approvazione di un emendamento del consigliere Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, vedi documenti tra gli allegati in fondo all’articolo).
Le sedi scolastiche interessate dal servizio di ristorazione sono 80. Vengono erogati mediamente 6.500 pasti al giorno. Nell’anno scolastico 2014/2015 i pasti erogati sono stati 1.174.977.

Tra gli allegati qui sotto gli emendamenti presentati da Ancisi (Lista per Ravenna) e Santarella (Movimento 5 Stelle) con l’esito del voto, e anche gli interventi in consiglio comunale di assessore a altri consiglieri.

Dai presepi viventi alla tombola: ecco tutti gli eventi natalizi

A Ravenna animazioni per bambini in piazza del Popolo

Ecco le iniziative principali in programma in questi giorni a Ravenna e dintorni in occasione delle feste natalizie.

Per i bambini, nella piazza del Popolo grazie alla collaborazione con Advs l’appuntamento oggi, giovedì 24 dicembre, dalle 15.30 alle 18 è con i misteriosi tubi animati che anche quest’anno si aggireranno fra le bancarelle e le vie del centro. Per il giorno di Natale dalle 15,30 alle 18 lo spettacolo (a ripetizione) di giocolieri e fuoco “Skizzo e JF in Circus Off”. Il giorno successivo, sempre in Piazza del Popolo, divertimento garantito con gli spettacoli (a ripetizione) di burattini “Le farse di arlecchino e Sganapino”. Si comincia alle 15,30 e si conclude alle 18.

Sarà naturalmente aperta la pista di pattinaggio sul ghiaccio allestita in piazza San Francesco (orari 10-13 e 14-18 e la sera dalle 19 alle 23 nei giorni festivi).

La sera di Natale è in programma alle Artificerie Almagià l’evento musicale Rock’n’ Roll Xmas Ball (con The Good Fellas e special guest Marco Pandolfi armonicista), a cura di Associazione Culturale Norma e Yeob Records. L’inizio è fissato dalle ore 21.30. Prezzo del biglietto d’ingresso 12 euro.

Alle 15 del giorno di Santo Stefano, il Teatro Rasi di Via Di Roma ospita la 37^ edizione del concerto “Rumagna int e tu cor”, diretto dal maestro Matteo Unich. L’evento conclude le iniziative per il 50° anniversario della costituzione della Società Canterini Romagnoli Gruppo Corale Pratella Martuzzi, creata nel 1961 per volontà e opera di un gruppo di appassionati del folklore romagnolo. L’ingresso è a offerta libera.

Oltre alla possibilità di visitare i tanti Presepi allestiti nelle chiese della città e del forese va segnalato il presepe di sabbia a Marina di Ravenna (aperto fino al 25 gennaio) e per il periodo natalizio il “presepe del mare” allestito nel bacino pescherecci. Appuntamento anche con le suggestive rappresentazioni dei presepi viventi: a Classe saranno oltre cento i figuranti impegnati (in un vero e proprio villaggio a tema) dalle 19.30 alle 23.45 del 24 dicembre (si replicherà poi il 6 gennaio dalle 15.30 alle 18) mentre a Gambellara viene ricreato un villaggio tipico dell’epoca, sempre il 24 dicembre dalle 20.30 e poi nei pomeriggi del 3 e del 6 gennaio.

Fuori dal territorio comunale, da segnalare poi lo spettacolare presepe vivente di Brisighella, in programma il 26 dicembre alle 17, mentre si concentrano quest’anno senza dubbio tra Cervia e Milano Marittima gli appuntamenti natalizi in provincia di Ravenna: il 24 dicembre in piazza Garibaldi a Cervia torna come di consueto la tombola, dalle 21, con dj-set e brindisi; il 26 dicembre si avvia il presepe vivente itinerante da viale Roma alle 15.30 con una sfilata di figuranti che si snoderà lungo il centro storico, in piazza Garibaldi e lungo il porto canale; a Milano Marittima alle 17 in viale Gramsci arriva lo spettacolo Scuola di Polizia con l’emozionante parata degli stuntmen.

Dai presepi viventi alla tombola: ecco tutti gli eventi natalizi

A Ravenna animazioni per bambini in piazza del Popolo

Ecco le iniziative principali in programma in questi giorni a Ravenna e dintorni in occasione delle feste natalizie.

Per i bambini, nella piazza del Popolo grazie alla collaborazione con Advs l’appuntamento oggi, giovedì 24 dicembre, dalle 15.30 alle 18 è con i misteriosi tubi animati che anche quest’anno si aggireranno fra le bancarelle e le vie del centro. Per il giorno di Natale dalle 15,30 alle 18 lo spettacolo (a ripetizione) di giocolieri e fuoco “Skizzo e JF in Circus Off”. Il giorno successivo, sempre in Piazza del Popolo, divertimento garantito con gli spettacoli (a ripetizione) di burattini “Le farse di arlecchino e Sganapino”. Si comincia alle 15,30 e si conclude alle 18.

Sarà naturalmente aperta la pista di pattinaggio sul ghiaccio allestita in piazza San Francesco (orari 10-13 e 14-18 e la sera dalle 19 alle 23 nei giorni festivi).

La sera di Natale è in programma alle Artificerie Almagià l’evento musicale Rock’n’ Roll Xmas Ball (con The Good Fellas e special guest Marco Pandolfi armonicista), a cura di Associazione Culturale Norma e Yeob Records. L’inizio è fissato dalle ore 21.30. Prezzo del biglietto d’ingresso 12 euro.

Alle 15 del giorno di Santo Stefano, il Teatro Rasi di Via Di Roma ospita la 37^ edizione del concerto “Rumagna int e tu cor”, diretto dal maestro Matteo Unich. L’evento conclude le iniziative per il 50° anniversario della costituzione della Società Canterini Romagnoli Gruppo Corale Pratella Martuzzi, creata nel 1961 per volontà e opera di un gruppo di appassionati del folklore romagnolo. L’ingresso è a offerta libera.

Oltre alla possibilità di visitare i tanti Presepi allestiti nelle chiese della città e del forese va segnalato il presepe di sabbia a Marina di Ravenna (aperto fino al 25 gennaio) e per il periodo natalizio il “presepe del mare” allestito nel bacino pescherecci. Appuntamento anche con le suggestive rappresentazioni dei presepi viventi: a Classe saranno oltre cento i figuranti impegnati (in un vero e proprio villaggio a tema) dalle 19.30 alle 23.45 del 24 dicembre (si replicherà poi il 6 gennaio dalle 15.30 alle 18) mentre a Gambellara viene ricreato un villaggio tipico dell’epoca, sempre il 24 dicembre dalle 20.30 e poi nei pomeriggi del 3 e del 6 gennaio.

Fuori dal territorio comunale, da segnalare poi lo spettacolare presepe vivente di Brisighella, in programma il 26 dicembre alle 17, mentre si concentrano quest’anno senza dubbio tra Cervia e Milano Marittima gli appuntamenti natalizi in provincia di Ravenna: il 24 dicembre in piazza Garibaldi a Cervia torna come di consueto la tombola, dalle 21, con dj-set e brindisi; il 26 dicembre si avvia il presepe vivente itinerante da viale Roma alle 15.30 con una sfilata di figuranti che si snoderà lungo il centro storico, in piazza Garibaldi e lungo il porto canale; a Milano Marittima alle 17 in viale Gramsci arriva lo spettacolo Scuola di Polizia con l’emozionante parata degli stuntmen.

Fondali, il presidente di Ap si difende: «Vuoto di amministrazione»

Nell’incontro di fine anno Di Marco, ormai sfiduciato dagli enti locali e da Confindustria, replica alle accuse e sottolinea l’anomalia di Sapir  

Il progetto per due casse di colmata adiacenti al lato interno delle dighe foranee a Marina di Ravenna e Porto Corsini, con un capienza totale di 2,3 milioni di metri cubi, resta la soluzione migliore per consentire il dragaggio del porto di Ravenna potendo destinare lì buona parte dei fanghi scavati. Di questo è fermamente convinto Galliano Di Marco, presidente dell’Autorità portuale e l’ha sottolineato ancora una volta quest’oggi, 23 dicembre, in occasione di un incontro con la stampa che di fatto ha assunto i toni dell’addio: pur avendo dato la propria disponibilità, la frattura con le istituzioni e le organizzazioni locali che si muovono attorno alle banchine appare ormai insanabile per ipotizzare che all’ingegnere abruzzese venga rinnovato il mandato quadriennale in scadenza fra due mesi. «A mezzanotte del 2 marzo e fino a quel momento sarò qui a lavorare, a fare la mia parte per il porto», ha specificato Di Marco in un passaggio di un discorso durato un’ora e mezza (dal link in fondo alla pagina il pdf con il testo integrale del discorso) e trasformato, come suo stile, in uno show tra inglese e romanesco in cui non ha trattenuto la commozione sul finale dopo essersi tolto dalle scarpe macigni più che sassolini. Dito puntato contro i repentini, e per lui inspiegabili, cambi di rotta del Comune proprio in tema di casse a mare. Ma anche contro «l’assordante silenzio del sindaco» dopo l’attacco frontale mosso da Confindustria a Di Marco meno di una settimana fa. E proprio su questo il massimo dirigente di Ap ha confezionato le parole più taglienti: «L’unico dato conclamabile pare essere dato dalla concessa investitura al rappresentante di un’associazione imprenditoriale del ruolo di governo che dovrebbe competere solo ed esclusivamente agli enti territoriali rappresentativi della collettività quasi che non vi fosse di che meravigliarsi se a tale entità, e solo ad essa, venga attributo il compito di disegnare la linea politica e dettare, quasi con impronta padronale, l’agenda delle stesse istituzioni politiche». Di Marco arriva a parlare di «vuoto di amministrazione».

Le casse di colmata a mare, da immaginare come due sarcofagi a tenuta stagna con un coperchio che lascia una superfice di 30 ettari, per Di Marco sarebbero una valida opportunità turistica. All’esempio di South Beach di Miami oggi ha aggiunto Rio De Janeiro con il nuovo museo di Calatrava appena inaugurato su un molo artificiale. Entro febbraio ci sarà da decidere, e spetterà soprattutto agli enti locali, se la strada di queste due enormi penisole è la via maestra per curare il porto. «Non andrò mai contro il sindaco della città, chiunque esso sia, se dovesse essere contrario alle casse perché il sindaco è eletto e rappresenta i cittadini». E allora siccome Matteucci – non è sfuggita la sua assenza in sala così come di qualunque altro membro della giunta ma anche del candidato sindaco Pd mentre erano presenti gli altri tre sfidanti già ufficialmente in corsa – ha già più volte ribadito una ferma contrarietà al progetto, Di Marco si presenterà al tavolo tecnico del ministero delle Infrastrutture con un tris di soluzioni. Pur avendo riconosciuto che forse è stata una mossa infelice battezzare “Progettone” il piano per l’Hub portuale, il numero uno di via Antico Squero non resiste alla tentazione di affibbiare un nome ai tre piani e così nascono «la soluzione Madre, la soluzione Figlia e la soluzione Figliastra». In sintesi. La prima costa 280 milioni di euro: è quella che porta il canale fino a 13,5 metri di profondità in alcuni punti e per sistemare i fanghi ha bisogno di casse a mare e casse a terra da fare nelle aree Logistica 1 e Logistica 2 a ridosso di Porto Fuori (che il piano regolatore portuale del 2007, documento che traccia la rotta, indica con quella destinazione) e nelle Bassette espropriando una ventina di privati. La seconda costa 170 milioni: si scende fino a 12,5, si usano solo le casse a mare. La terza costa 230 milioni: si scava fino a 12,5 e le aree Logistica 1 e 2 sono solo provvisorie per finire alle Bassette.

A monte di tutto c’è una linea di indirizzo emersa e caldeggiata dal ministero: invertire la rotta rispetto a quanto fatto fino dal 1998 con le casse di colmata fatte su aree in affitto che comportavano canoni pagati sempre allo stesso soggetto, Sapir, e evitare di inserire aree oggetto di indagini della procura. A proposito di questo secondo fronte si spiega perché Ap abbia citato Sapir chiedendo la restituzione di affitti che ritiene pagati in maniera illegittima per una cassa di colmata che era ritenuta regolare da Sapir ma è poi risultata senza il rinnovo delle opportune autorizzazioni al punto da far scattare un’inchiesta per una presunta discarica abusiva e il sequestro dell’area.

Di Marco si era insediato con una missione ben precisa: devo dragare. Ma il primo mandato di Di Marco si chiuderà con un nulla di fatto su questo fronte, per quanto riguarda il cosiddetto Progettone «ma le colpe non sono tutte di Ap come qualcuno vuole raccontare». Di Marco riassume in fretta: «Il progetto preliminare di Sapir Engineering commissionato da Confindustria e donato a Ap era sbagliato, la mia proposta di espropri è stata bocciata, l’idea delle casse a mare pure, l’impianto di trattamento fanghi viene ostacolato… insomma, che devo fare?».

Perché secondo Ap occorre cambiare l’approccio: «L’idea sostenuta dal presidente di Confindustria e da Sapir è che il materiale di escavo debba in qualche modo essere reimmesso sul mercato. Ma per questo serve un mercato che ora non c’è più». Ma forse il peccato originale sta in una parolina che è un acronimo: Pua, piano urbanistico attuativo. Le difficoltà di realizzazione sono emerse in corso d’opera e si è quindi arrivati alla impossibilità di collocare i materiali ora presenti nelle casse di colmata piene: «Un’opera di interesse strategico è stata considerata subordinata all’effettivo interesse e convenienza di soggetti privati di attivare le previsioni urbanistiche comunali. Ma non è possibile che il porto paghi le conseguenze della crisi del mercato immobiliare».

Moria di pesci in valle della canna Analisi per scoprire le cause  

Un campione di acque e alcuni animali inviati al Centro Ricerche di Cesenatico. Raccolti due quintali di animali morti in una sola giornata

Il Servizio Ambiente del Comune si è attivato presso la valle della Canna dove è stata riscontrata una moria di pesci nella giornata odierna, 23 dicembre.

Sul problema è stato allertato il servizio veterinario dell’Ausl. Un campione di acque e alcuni esemplari di pesci sono state consegnati al Centro Ricerche marine di Cesenatico per essere analizzati ai fini dell’identificazione della causa che ha determinato questo evento anomalo.

Il quantitativo di pesce morto raccolto è di circa due quintali.

Camera ardente e funerali il 24 dicembre per Tonino Batani

La messa funebre sarà celebrata al Sacro Cuore di Pinarella

La camera ardente per Tonino Batani, il noto imprenditore alberghiero scomparso improvvisamente nella giornata del 22 dicembre, è stata aperta fino alle 17 del 23 dicembre nell’Obitorio accanto all’Ospedale di Cervia e domani mattina, giovedì 24 dicembre, riaprirà dalle 9 alle ore 15, orario in cui si svolgeranno i funerali con partenza dall’Obitorio verso la Chiesa del Sacro Cuore di Pinarella di Cervia dove si svolgerà la Messa funebre. La salma sarà tumulata nel Cimitero di Cervia.

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