domenica
02 Novembre 2025

Costruire il paesaggio ai tempi del cambiamento climatico, spunti di riflessione

Il romanzo “Gli uomini pesce” di Wu Ming 1 è il punto di partenza per un dialogo a più voci organizzato dall’Ordine degli architetti di Ravenna con il circolo Arci Dock 61 e Arci Ravenna. Appuntamento il 18 gennaio

Allerta Meteo AlluvioneQuali sono i principi che muovono o potrebbero muovere l’agire umano nella costruzione dei paesaggi in cui abitiamo e che vediamo trasformati dalle conseguenze dei cambiamenti climatici cui contribuisce l’azione dell’uomo? È la domanda su cui si incentra un incontro pubblico a Ravenna organizzato dall’Ordine degli architetti in collaborazione con i circoli Arci Dock61 e Arci Ravenna. L’appuntamento dal titolo “Ecologia dell’azione. Territori e cambiamenti climatici” si terrà sabato 18 gennaio alle 17.30 nella sala Ragazzini di largo Firenze (ingresso gratuito).

Riflettono insieme e con il pubblico in sala Wu Ming 1, autore de “Gli uomini pesce” (Einaudi, 2024), Rita Rava, presidente degli architetti, Alessandro Iannucci, professore di letteratura greca dell’Università di Bologna e Veronica Rinasti, attivista del circolo Arci Dock 61. Modera l’incontro Saveria Teston, esperta in processi di rigenerazione.

«Un incontro con relatori e relatrici dalle competenze e storie molto eterogenee – si legge in una nota diffusa dall’Ordine degli architetti – ha lo scopo di discutere di crisi del paesaggio non tanto in termini scientifici per arrivare alle relative soluzioni tecniche, che è quanto oggi prevale, ma piuttosto aprire lo sguardo a molteplici punti di vista diversi, per introdurre argomenti inconsueti e offrire riflessioni più ampie, spalancando percorsi mentali inesplorati, suggestivi e ricchi di spunti».

Commentano in tal senso Rava e Rinasti: «Cambiamenti climatici, territori umidi, ecologia sono argomenti non solo attuali, ma da noi particolarmente sentiti. Crediamo che ci sia un gran bisogno di interrompere e arricchire un dibattito ormai focalizzato su un unico filone, quello della ricerca e dell’innovazione tecnica come unici strumenti in grado di immaginare soluzioni. Non sarà la tecnica in mano ai tecnici a darci soluzioni possibili – campo troppo stretto, costi troppo elevati -, ma è la visione multipla di tecnica e umanesimo, ragione, arte ed etica, che potrà condurci all’individuazione di nuovi orizzonti».

Il tema dell’azione dell’uomo sul paesaggio e delle conseguenze è particolarmente sentito dal collettivo Wu Ming. Nel giugno del 2023, poche settimane dopo l’alluvione, Ravenna&Dintorni intervistò Wu Ming 4: a questo link potete leggere l’intervista.

Due daini intrappolati in un fosso: uno muore, l’altro viene liberato – VIDEO

L’intervento delle guardie zoologiche di Legambiente Ravenna, su segnalazione di un cittadino

Nel pomeriggio di ieri, domenica 12 gennaio, una pattuglia di Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente è intervenuta (su segnalazione di un cittadino) per liberare due daini che avevano i palchi legati tra loro da legacci di Tnt (tessuto non tessuto) e materiale plastico, riversi in un fosso.

In attesa degli operatori del Cras (Centri di Recupero Animali Selvatici Esotici) i volontari hanno provveduto a liberare i due animali, uno dei quali, risvegliandosi dal torpore, si è dato immediatamente alla fuga, come si può vedere dal video qui sopra, pubblicato sui social da Legambiente.

L’altro daino, invece, è morto. 

In 600 firmano per salvare il festival d’organo: «”Sfrattati” da San Vitale»

Appello alla Curia dell’Associazione Polifonica. Si dimette la direttrice artistica Elena Sartori

Festival Organo

Hanno superato quota 600 i sottoscrittori della petizione lanciata on line dall’Associazione Polifonica per riottenere l’accesso alla Basilica di San Vitale e proseguire così il tradizionale Festival Internazionale di Musica d’Organo che, nel 2025, arriverebbe alla 64° edizione. La petizione è rivolta alla Curia arcivescovile che lo scorso 11 settembre, con una decisione inaspettata, ha revocato alla Polifonica la concessione della Basilica per l’organizzazione e la realizzazione dello storico festival ravennate. Alla richiesta di potere spostare in Duomo la rassegna, don Lorenzo Rossini  ha opposto un ulteriore no, rifiutandosi  per 4 mesi  di ricevere i rappresentanti della Polifonica per un confronto – si legge in una nota della stessa associazione.

«L’Associazione Polifonica di Ravenna, fondata nel 1960 assieme alla storica corale che molti ricordano, è l’Associazione musicale più antica e longeva della città – si legge in una nota inviata alla stampa -. Il Festival d’Organo di San Vitale è il più antico Festival organistico italiano e fu creato da Monsignor Gino Bartolucci, organista del Duomo di Ravenna, nel 1961. La direzione artistica del Festival fu poi ripresa dagli allievi concertisti d’organo  di Monsignor Bartolucci: prima il professor Andrea Berardi, che lo ha diretto fino al 2004 e dopo di lui, successivamente, la professoressa Elena Sartori, che si è occupata del Festival  dal 2004 a oggi, affrontando personalmente la lunghissima fase di impoverimento, di taglio di finanziamenti  e di disinteresse della politica che ha costretto la Polifonica a ricorrere a  raccolte di fondi, interpellanze in Comune e donazioni  personali da parte dei soci attivi».

Ormai consapevole di «non essere una controparte gradita alle autorità curiali», Elena Sartori ha annunciato le proprie dimissioni da qualsiasi carica organizzativa e artistica inerente il festival, «nell’auspicio che questo passo indietro possa favorire  la ripresa di un dialogo tra la Curia e la Polifonica, il cui consiglio direttivo  provvederà a individuare una nuova figura di Direttore Artistico per il Festival ravennate così noto e celebrato nel mondo».

Incidente in A14, un indagato per omicidio stradale. Cordoglio per Luca Guerrini

Strazianti le parole della moglie della vittima: «Ogni giorno ricordava il pericolo dell’autostrada»

Foto Vigili Del Fuoco Autostrada

È indagato per omicidio stradale il camionista che venerdì 10 gennaio avrebbe causato la morte del 51enne Luca Guerrini, operaio di Lugo, in quel momento al lavoro in un cantiere dell’A14, nel tratto tra Cesena e Valle del Rubicone. L’inchiesta, aperta dalla Procura di Forlì, servirà anche a fare luce sull’esatta dinamica e sulla causa dello schianto mortale.

Guerrini lascia la moglie Ilenia e due figli, Cristian di 13 anni e Davide di 5, con cui viveva a Lugo, dopo essersi trasferiti sei anni fa da Bagnacavallo, dove invece Luca era cresciuto insieme ai genitori Angelo e Ivana, edicolanti.

Strazianti le parole della moglie, riportate dal Corriere Romagna di domenica 12 gennaio: «Ogni giorno Luca ricordava la pericolosità del trovarsi in autostrada e mi salutava tutte le mattine alle 5.30 come se dovesse essere l’ultima volta. Era sempre angosciato dalle notizie degli incidenti stradali».

Guerrini era stato assunto da qualche anno da una ditta ravennate di manutenzioni autostradali; in precedenza era stato il gestore di un distributore prima in una frazione lughese e poi nel piazzale di via Piratello vicino al Divino Cafè.

Il Ravenna vince con il minimo sforzo e resta a un punto dalla capolista Forlì

Battuta 1-0 la Sammaurese ultima in classifica. Debutto del neo acquisto Ilari

Ravenna Sammaurese Gol
L’esultanza del Ravenna dopo il gol segnato alla Sammaurese

La peggiore versione del Ravenna di mister Marchionni (che con oggi fa comunque 11 vittorie e 1 pareggio su 12 panchine in campionato) batte a stento il fanalino di coda Sammaurese – apparsa comunque squadra ordinata e con qualche buona individualità – e continua il proprio inseguimento alla capolista Forlì che ha superato agevolmente (3-0) il Riccione al termine della 19esima giornata del campionato di serie D.

A decidere la partita del Benelli – davanti ancora una volta a un pubblico numeroso, che non ha niente a che fare con la categoria – è bastato il diagonale vincente di Lordkipanidze al 19′ del primo tempo. Complice anche un terreno di gioco ancora pesante (reduce da una manutenzione straordinaria che dovrà dare i suoi esiti nelle prossime settimane) la partita si è poi spenta pian piano, con i padroni di casa che nel secondo tempo hanno lasciato il pallino del gioco in mano alla Sammaurese, senza riuscire mai a dare un cambio di ritmo alla partita. Gli ospiti anzi possono recriminare per un’occasione divorata da Maltoni nel finale e anche protestare per un possibile rigore in pieno recupero.

Nel Ravenna da segnalare il debutto del colpo di mercato Ilari, in campo nell’ultimo quarto d’ora.

Domenica prossima, 19 gennaio, servirà cambiare decisamente passo nell’insidiosa trasferta in terra toscana contro il Tuttocuoio, settimo in classifica. Il Forlì invece sarà ancora in casa contro il Zenith Prato, quintultimo e reduce dalla brutta sconfitta casalinga contro il San Marino.

Allerta arancione per vento e stato del mare. Previste onde fino a 4 metri

In vigore nella giornata di lunedì 13 gennaio nei comuni di Ravenna e Cervia

Onde

Dalla mezzanotte di oggi, domenica 12 gennaio, alla mezzanotte di domani, lunedì 13, sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna e di quello di Cervia l’allerta meteo numero 8, arancione per vento e stato del mare (e gialla per criticità costiera), emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna.

Nella giornata di lunedì 13 gennaio – si legge nel testo dell’allerta – è prevista «un’intensificazione della ventilazione nord-orientale, con venti di burrasca forte (75-88 km/h) sul crinale appenninico centro-occidentale e sulla fascia costiera meridionale e di burrasca moderata (62-74 km/h) anche sulla fascia costiera settentrionale. Sono possibili, in generale, anche raffiche di intensità superiore. È previsto mare da molto mosso sotto costa ad agitato al largo, con altezza dell’onda attorno ai 3 metri sul settore settentrionale e fino a 4 metri su quello meridionale. Le condizioni del mare sotto costa potranno generare localizzati fenomeni di erosione del litorale».

Incentivi per l’acquisto di bici e cargo bike a pedalata assistita: aperto il bando

Contributi fino al 50 percento dell’acquisto. In palio 2,6 milioni dalla Regione

Bici Elettrica

Prosegue l’impegno della Regione Emilia-Romagna a incentivare la mobilità sostenibile. È aperto dal 9 gennaio il bando che prevede un contributo fino al 50% per l’acquisto di biciclette e cargo bike a pedalata assistita, fino a esaurimento fondi. Le risorse finanziarie stanziate per il 2025 sono di 2 milioni e 655mila euro. Tutte le informazioni a questo link; domande aperte fino al 1° luglio

Il bando, che intende sostenere una misura concreta per migliorare la qualità dell’aria e incentivare uno stile di vita più sostenibile, è rivolto ai cittadini residenti nei comuni aderenti al Piano per la qualità dell’aria (tutti quelli della provincia di Ravenna tranne i tre montani, Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme). Tutte le informazioni sono disponibili nella pagina dedicata al bando.

Nelle precedenti edizioni sono state concesse 11.833 richieste di finanziamento, di cui 6.590 nel 2023 e 5.243 nel 2024, per un importo complessivo di oltre 6 milioni e 200mila euro.

La domanda di contributo deve essere presentata esclusivamente per via telematica, seguendo la procedura guidata dell’applicativo informatico. L’accesso al sistema informatico per la presentazione della domanda deve essere effettuato esclusivamente con credenziali di persona fisica Spid L2, Carta di Identità Elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns).

La Fondazione Cetacea: «Gravi danni alla fauna ittica con il rigassificatore»

Secondo il direttore Sauro Pari saranno pesanti le conseguenze anche per i pescatori

BW Singapore

«Il rigassificatore al largo di Punta Marina creerà grandissimi problemi sia alla fauna ittica che ai pescatori». L’allarme arriva dalla storica Fondazione Cetacea di Riccione.

Il direttore Sauro Pari, intervistato dal Tgr di Rai 3, denuncia quanto potrebbe succedere con l’arrivo della nave rigassificatrice, che sarà operativa dal prossimo aprile e di cui abbiamo parlato nel dettaglio in un nostro articolo recente a questo link, sottolineando in particolare i rischi derivanti dallo scambio di calore che abbasserà la temperatura dell’acqua di circa 7 gradi (ma che tornerà alla temperatura normale già a poche decine di metri dalla nave, secondo quanto riferito da Snam, l’azienda che si fa carico dell’investimento) e dall’immissione in acqua di cloro (si tratta di ipoclorito di sodio, quella che in casa chiamiamo varechina o candeggina, sempre secondo Snam però in quantità impercettibili che non avranno conseguenze).

Secondo la Fondazione Cetacea, l’impatto sarà simile a quello registrato una decina d’anni fa per il rigassificatore di Porto Viro, dove fu registrata una morìa anomale di tartarughe marine. La nuova diga che dovrà essere realizzata per proteggere l’attività del rigassificatore di Ravenna, inoltre, secondo l’esperto creerà una sorta di sconvolgimento nelle correnti, che porterà a danni soprattutto per i pescatori.

Volley, A2: Ravenna vince lo scontro al vertice del Pala De André

La Consar sola in testa alla classifica aspettando la partita di Brescia

Ravenna Prata

Dopo oltre due ore di una partita sempre emozionante, il Pala De André ha festeggiato la vittoria della Consar Ravenna nell’anticipo del sabato sera del campionato di A2 di volley. Uno scontro al vertice tra due delle tre capolista che ha visto la Consar piegare per 3-1 la Tinet Prata di Pordenone, centrando così l’ottava vittoria di fila e issandosi al primo posto solitario in classifica, in attesa della partita di Brescia contro Siena.

Domenica prossima, 19 gennaio, Ravenna è attesa dalla trasferta di Porto Viro.

Il Ravenna ospita la Sammaurese: prima al Benelli del 2025

Serie D: nei padroni di casa pronto a debuttare il neo acquisto Ilari

Curva Ravenna

Il Ravenna Fc (secondo nel girone D del campionato di calcio di serie D) si prepara ad affrontare domenica 12 gennaio la prima partita casalinga del 2025 ospitando al Benelli la Sammaurese, ultima in classifica, in una sfida che mette di fronte due squadre con obiettivi molto diversi.

I giallorossi, reduci dalla netta e mai in discussione vittoria esterna contro il Prato, arrivano a questo appuntamento con il morale alle stelle. Superato in settimana qualche problema di natura influenzale i giallorossi si presentano praticamente al completo, out solo i lungodegenti Nappello e Drapelli. Curiosità per il nuovo arrivato Carlo Ilari, pezzo pregiato del mercato invernale del Ravenna che si candida fin da subito ad una maglia da titolare.

Di fronte troveranno una Sammaurese determinata a fare punti per uscire dalle zone basse della classifica. La squadra di San Mauro Pascoli ha recentemente cambiato guida tecnica, affidandosi nuovamente a Stefano Protti, allenatore con il quale ha ottenuto ottimi risultati in passato. La società ha inoltre rafforzato l’organico nel mercato invernale, inserendo elementi di grande esperienza come Merlonghi, Ferrani e Forte. Proprio Daniele Forte rappresenta un ex dal passato significativo: con il Ravenna ha conquistato la Serie D nella stagione 2016/2017, contribuendo con ben 11 reti.

Il Ravenna, forte di una classifica che lo vede ad un solo punto dalla capolista Forlì (impegnato contro un Riccione invece allo sbando, travolto dai problemi socetari), vuole dare continuità al rendimento stellare offerto sotto la guida di mister Marchionni. In campionato, infatti, i giallorossi hanno lasciato punti solo al Tau, allora capolista, in un pareggio a reti inviolate. Per il resto, la squadra ha raccolto solo vittorie nelle 11 gare disputate.

Sul campo del Benelli fresco di manutenzione straordinaria effettuata per ovviare agli atavici problemi di drenaggio, i giallorossi di Marchionni vogliono inaugurare al meglio il 2025 casalingo ed offrire una prestazione che scaldi il pubblico giallorosso, appuntamento fissato alle 14,30.

«Emergenza topi in alcune zone di Ravenna: colpa della raccolta porta a porta»

La denuncia di Rosanna Biondi di Lista per Ravenna

Un paio di topi fotografati da Rosanna Biondi

«Da quando a Ravenna è in atto la raccolta porta a porta dei rifiuti, si è diffusa, in molte parti del territorio urbanizzato, la presenza di topi, anche di grosse dimensioni, fenomeno mai verificatosi in precedenza». La denuncia, con tanto di foto, arriva dall’ex consigliera comunale della Lega, Rosanna Biondi, oggi con Lista per Ravenna.

«La raccolta (non di rado carente) dei rifiuti organici, che ne provoca la permanenza su strada in sacchetti e contenitori spesso traboccanti, e l’utilizzo, da parte di Hera, anche di cassonetti con varchi facilmente accessibili, e comunque numericamente insufficienti, forniscono ai topi una fonte inesauribile di cibo», continua Biondi, secondo la quale «questo fenomeno rischia di diventare, se sottovalutato, un’emergenza. Con le loro deiezioni, i topi
contaminano l’ambiente, contribuiscono al degrado urbano e producono danneggiamenti, a volte anche agli impianti elettrici. Essendo molto agili, risalgono le grondaie e passano attraverso fessure molto strette, anche di soli 6/7 centimetri, riuscendo ad entrare nelle case anche nei piani sopraelevati. Come noto da secoli, questi roditori rappresentano una minaccia per la salute umana, essendo veicolo di infezioni. Già in alcune zone della città è stato necessario effettuare delle derattizzazioni, che tuttavia si impongono ormai largamente, anche perché il fenomeno aumenta in maniera esponenziale».

Biondi parla poi nel dettaglio della zona di via Maggiore e strade laterali, dove anche noi abbiamo visto un topo risalire una grondaia poco prima la pubblicazione di questo articolo. «Essendo la mia abitazione nei pressi, il mio gatto rientra ripetutamente nel cortile con topi in bocca».

Tutto sul rigassificatore: come funziona, la candeggina in mare e la diga al largo

L’impianto di rigassificazione al largo delle coste di Ravenna di fronte a Punta Marina entrerà in funzione dai primi giorni di aprile, solo tre anni dopo le prime autorizzazioni. La trasformazione del metano da liquido a gas rilascia in mare acqua più fredda con 0,2 milligrammi di candeggina per litro

BW Singapore

Il rigassificatore in mare di fronte a Punta Marina (8,5 km dalla costa) sarà operativo dai primi giorni di aprile 2025. È autorizzato per 25 anni. Riceverà metano allo stato liquido via nave e lo riporterà allo stato gassoso per l’immissione nella rete nazionale. Servirà per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico dell’Italia.

Tempi record per il rigassificatore di Ravenna

L’opera è realizzata da Snam, società di infrastrutture energetiche con sede a Milano e controllata per il 30 percento dallo Stato italiano tramite Cassa Depositi Prestiti (Cdp). Snam non commercia gas ma, in parole povere, vende l’utilizzo dell’infrastruttura: in gergo si dice che vende slot per lo scarico delle navi gasiere. Il percorso autorizzativo e realizzativo è durato meno di tre anni (tutto cominciò a giugno 2022 quando l’ex presidente della Regione, Stefano Bonaccini, fu nominato commissario straordinario con un decreto del governo Draghi). Per il rilascio dei permessi sono stati sufficienti 120 giorni. Sono tempi da record se si considera che un impianto analogo – collocato a circa 15 km al largo di Porto Viro (Rovigo) – entrò in funzione nel 2009 quando erano passati 14 anni dal primo studio di fattibilità.

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La nave Bw Singapore

L’impianto viene indicato anche con l’acronimo Fsru, dall’inglese Floating Storage and Regasification Unit, cioè unità di stoccaggio e rigassificazione galleggiante. Si tratta di una nave chiamata Bw Singapore (ma probabilmente verrà ribattezzata prima di entrare in esercizio) entrata in funzione nel 2015 in Egitto: 300 metri di lunghezza, 43 di larghezza e 44 di altezza che equivalgono circa a un palazzo di dieci piani. La nave può immagazzinare circa 170mila metri cubi di gas liquefatto con una capacità di rigassificazione di 5 miliardi di mc l’anno, una quantità pari a circa un sesto dei volumi importati negli ultimi anni dalla Russia ossia l’8 percento del fabbisogno nazionale. Snam ha portato la nave in cantiere a Dubai e ora, gennaio 2025, si trova nel cantiere navale Fincantieri di Palermo, dove si fermerà fino alla fine di gennaio per operazioni di rifinitura tecnica. Tali attività sono finalizzate alla preparazione della nave rigassificatrice alle successive operazioni di messa in gas e raffreddamento, previste al terminal di Cartagena, in Spagna. A marzo l’arrivo a Ravenna con la ricezione del primo carico di Gnl per le fasi di test.

Impianto senza trasformazioni chimiche

La Bw Singapore sarà ormeggiata a una piattaforma per ricevere – da altre navi, dette gasiere – gas naturale liquefatto (Gnl), cioè metano allo stato liquido perché conservato alla temperatura di 162 gradi sottozero, e riportarlo allo stato gassoso per immetterlo nella rete di distribuzione nazionale per l’uso in Italia. A bordo non avvengono processi o trasformazioni di natura chimica, ma solo cambiamenti di stato derivanti da scambio termico.

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Come funziona un rigassificatore

La nave opera a ciclo aperto e la rigassificazione avviene nel modo seguente: il gas naturale liquefatto viene fatto transitare attraverso una serpentina immersa in un cosiddetto “scambiatore di calore”, cioè in una vasca riempita di acqua marina. Senza che l’acqua di mare e il Gnl vengano mai a contatto, la differenza di temperatura fra le due sostanze consente al gas di tornare alla sua forma originaria. Snam spiega che l’acqua utilizzata per lo scambio termico viene restituita al mare con una temperatura inferiore di circa 7 gradi rispetto a quando era stata immessa dentro la nave, ma torna alla sua temperatura originaria già a venti metri dalla nave.

I rigassificatori offshore rilasciano candeggina in mare

Per evitare incrostazioni nei tubi attraverso cui viene fatta scorrere, l’acqua marina viene sterilizzata con l’aggiunta di ipoclorito di sodio (quella che in casa chiamiamo varechina o candeggina). Snam considera come termine di paragone l’attività della nave rigassificatrice Olt di Livorno, in esercizio da dieci anni: nelle simulazioni eseguite dall’Università di Genova l’acqua che si reimmette dopo la lavorazione in nave ha un contenuto di ipoclorito uguale a quello previsto per legge per le acque potabili ossia pari a 0,2 milligrammi per litro (cioè 0,2 parti di ipoclorito ogni milione di parti d’acqua).

Più di un miliardo di euro

L’investimento complessivo di Snam vale circa un miliardo di euro: la metà per acquistare e aggiornare la nave, il resto per adeguare la piattaforma offshore dopo un decennio in disuso, la stesura di 40 km di metanodotto interrato che aggira la città da sud e 25 milioni per opere mitigative (tra cui un bosco di cento ettari e la riqualificazione del viale di Punta Marina). Per la costruzione sono stati assegnati contratti a imprese del territorio ravennate per un valore di 300 milioni di euro (una buona fetta a Micoperi e Rosetti Marino). Snam stima che, ogni anno, l’esercizio del rigassificatore si tradurrà in circa 30 milioni di euro di ordini e commesse al territorio, con relative ricadute occupazionali. La piattaforma sarà gestita da personale Snam con l’ausilio di società contrattiste, mentre l’unità navale sarà gestita da organizzazioni armatoriali.

La diga di 900 metri di lunghezza

Da poche settimane è cominciata la costruzione di una diga in mare aperto che dovrà consentire il pieno esercizio della Fsru anche a fronte di condizioni meteomarine particolarmente avverse, condizioni che fanno riferimento a scenari la cui ripetibilità è stimata una volta ogni cento anni. L’opera consiste in una banchina verticale in cemento armato, con una lunghezza di 880 e una larghezza di 22 metri. Il costo è di 216 milioni di euro, questo interamente finanziato dal committente, l’Autorità portuale, con fondi concessi da Cdp (in totale, quindi, quasi 1,3 miliardi di euro). La diga sarà pronta, salvo imprevisti, a fine 2026. Questo significa che nei primi due anni di attività del rigassificatore, in caso di condizioni meteomarine avverse, sarà necessario disormeggiare la nave dalla piattaforma. Per questo sarà sempre operativa una squadra di ormeggiatori.

Piattaforma

Cinque rigassificatori in Italia

Quello di Ravenna sarà il quinto rigassificatore italiano (una trentina in Europa). Al momento sono in funzione l’impianto a terra a Panigaglia (La Spezia), l’isola artificiale di Porto Viro (Rovigo), il rigassificatore galleggiante di Livorno e, ultimo attivato, la nave rigassificatrice ormeggiata alla banchina del porto di Piombino da luglio 2023. Per il 2026 è atteso un ulteriore impianto a Porto Empedocle (Agrigento). Gli impianti di Piombino e Ravenna, come noto, rispondono alla decisione presa nei primi mesi del conflitto in Ucraina per differenziare l’approvvigionamento energetico e diminuire la dipendenza dalle importazioni di gas proveniente dalla Russia.

La capacità di rigassificazione in Italia

Con l’entrata in esercizio del rigassificatore offshore Bw Singapore, la capacità italiana annua di rigassificazione salirà fino a 28 miliardi di metri cubi, valore che – secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore – corrisponde al gas importato nel 2021 attraverso Tarvisio proveniente dalla Russia. La quota di Gnl importata oggi dall’Italia si attesta a circa un quarto degli approvvigionamenti di gas del Paese, in linea con il 2023 e in crescita rispetto al 18 percento del 2022 e all’11 percento del 2021. Nel 2023 l’Unione europea ha importato oltre 120 miliardi di metri cubi di Gnl (fonte Ue) e gli Stati Uniti sono stati il principale fornitore coprendo quasi il 50 percento.

Piombino nel 2024 ha ricevuto 39 navi gasiere

Un articolo della testata indipendente Irpimedia riporta che otto terminal Gnl in Europa hanno operato al di sotto del 50 percento della capacità nel 2024. Tra questi otto viene citato anche quello – fotocopia dell’impianto ravennate – entrato in funzione a Piombino a luglio 2023. Il mese scorso la nave Italis ormeggiata alla banchina del porto in Toscana ha ricevuto la 50esima nave gasiera in un anno e mezzo: la Ougarta dall’Algeria ha scaricato 164mila mc di Gnl e il totale immesso in rete in diciotto mesi è stato pari a circa 4,3 miliardi di metri cubi di gas. I volumi giunti fino ad adesso a Piombino provengono prevalentemente da Usa e Algeria, ma anche da Qatar, Egitto e Congo. Interpellata sul tema, Snam precisa che l’Italis è entrata ufficialmente in esercizio nel luglio del 2023, ma i suoi slot sono stati prenotati a partire dall’inizio dell’anno termico (1 ottobre 2023). Considerando solo le 39 navi gasiere che nel corso del 2024 hanno scaricato Gnl a Piombino (42 era il numero massimo raggiungibile), l’impianto è stato impiegato al 93 percento delle sue possibilità. Va inoltre ricordato che la capacità potenziale di rigassificazione è superiore al reale utilizzo in condizioni ordinarie proprio per avere un margine da sfruttare qualora ci siano problematiche per gli approvvigionamenti nazionali “via tubo”.

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