domenica
14 Settembre 2025

Pesca illegale: sequestrate e messe all’asta 29 tonnellate di cefali

Confiscati anche tre attrezzi. Multe per un totale di 6mila euro

Sequestro Cefali Guardia Costiera

Durante una recente operazione di controllo, i militari della Guardia costiera di Ravenna hanno sequestrato circa 29 tonnellate di cefali pescati illegalmente. Le ispezioni, eseguite nelle prime ore del mattino, si sono concentrate sull’attività di sei motopescherecci che lavoravano in coppia al loro rientro in banchina dopo che avevano pescato lungo la fascia costiera tra Goro, Porto Garibaldi, Ravenna e Cervia.

Durante i controlli sono emerse irregolarità significative: due coppie di pescherecci sono state sanzionate per aver utilizzato una rete da traino pelagica con maglie di dimensioni inferiori a quelle previste dalla normativa per quel tipo di pesca, mentre un’altra è stata multata per aver effettuato operazioni di prelievo del pesce all’interno della fascia protetta delle 4 miglia nautiche dalla costa.

Il pesce confiscato è stato destinato alla vendita all’asta al mercato ittico e i relativi proventi verranno depositati su un conto della tesoreria dello Stato a beneficio dell’erario pubblico. Sono stati sequestrati anche tre attrezzi da pesca. Le sanzioni comminate ai responsabili delle infrazioni ammontano a un totale di 6mila euro.

Guardia Costiera Sequestro Cefali

Sondaggio Pro loco: il 57% è contro il senso unico in viale delle Nazioni

Hanno risposto in 554. Il presidente Moroni: «La misura ha causato molte difficoltà, ci aspettiamo un confronto con il Comune»

Senso Unico Marina Viale Nazioni

In 554 hanno risposto al sondaggio on line della Pro loco di Marina di Ravenna sul senso unico per le auto in viale delle Nazioni nel weekend. Il 57% dei votanti valuta negativamente la misura, il 36,1% positivamente e il 6,9% non ha notato differenze. La raggiungibilità del centro – va ricordato che il senso unico per le auto è in uscita – è peggiorata per il 48,9%, è migliorata invece per il 30,7%. Per il 20,4% la raggiungibilità è rimasta la stessa dello scorso anno. I rallentamenti al traffico sono stati notati soprattutto in serata, al rientro (49,8%). In pochi hanno indicato la mattina come punto critico (13,7%) mentre il 36,5% delle persone che ha risposto non ha avuto problemi di questo tipo.

Per gli esercenti di Marina di Ravenna, gli affari sono peggiorati con il senso unico: una grande maggioranza ritiene che la misura abbia impattato negativamente (42%) o molto negativamente (36,4%). A preoccupare è anche la risposta alla domanda: “Tornerai a Marina?”. Il 30,2% delle persone ha risposto “no a causa delle condizioni del traffico e dei parcheggi”. Nonostante le difficoltà evidenziate, le persone che hanno risposto al sondaggio si dividono sul futuro del senso unico: per il 51,3% delle persone deve essere eliminato, il 32,5% ritiene debba rimanere e il 16,2% vorrebbe delle modifiche ad orari o direzione.

Diversi i commenti arrivati. C’è chi fa notare la necessità di maggiori controlli per far rispettare la misura, chi lamenta l’assenza della possibilità di fare un abbonamento per i parcheggi a pagamento chi fa notare un palpabile calo dei turisti nel 2024, con il centro di Marina deserto «perché poco raggiungibile o con pochi parcheggi». Uno sguardo anche al campione delle persone che hanno risposto: si tratta soprattutto di turisti pendolari (49%), dato seguito dai residenti (26%) e dai proprietari di seconde case o comunque stagionali (20%). Il 2,7% è costituito da esercenti, l’1% da lavoratori e lo 0,6% dai gestori di stabilimenti balneari.

«La partecipazione al sondaggio è andata oltre le nostre aspettative – dice Marino Moroni, presidente della Pro Loco di Marina di Ravenna – e l’unico appunto che mi sento di fare riguarda la scarsa partecipazione degli esercenti rispetto a residenti e turisti. I dati lasciano comunque pochi spazi ad interpretazioni e confermano le nostre impressioni: la misura su viale delle Nazioni ha causato molte difficoltà. Siamo pronti a confrontarci con il Comune, incrociando i nostri dati con quelli a loro disposizione, per studiare delle migliorie per il prossimo anno. Da parte nostra non c’è preclusione, anche se ci piacerebbe che la misura fosse studiata e commentata insieme a persone che vivono e lavorano nel paese. Ci preoccupa molto, in una stagione non esaltante dal punto di vista dei numeri, il fatto che un terzo delle persone dica di non voler tornare a Marina di Ravenna a causa delle misure del traffico. Speriamo naturalmente non sia così ma credo che questo dato debba fare riflettere».

L’autunno del Fem Garden tra incontri con le autrici e letture collettive

Continuano nei mesi di settembre e ottobre gli eventi culturali promossi dalla Casa delle Donne al “giardino femminista” di Ravenna

Il Fem Garden riparte con Amelia Cavarzan

Continuano gli appuntamenti culturali organizzati dalla Casa le Donne di Ravenna, tra il Fem Garden (finché il tempo lo consentirà), il giardino femminista di via Rocca ai Fossi 20, in zona Rocca Brancaleone, e la sede della Casa in via Maggiore 120.

Il calendario di settembre al Fem Garden si apre martedì 10 (ore 20.45) con il gruppo di lettura “Stregate dai libri” e la discussione collettiva sul libro “La vita delle ragazze e delle donne” di Alice Munro. Domenica 15, ore 10.30, si terrà invece il reading collettivo del libro postumo di Michela Murgia “Dare la vita”. Per partecipare alla lettura collettiva e prenotare il proprio brano, basterà scrivere  entro giovedì 12 all’indirizzo asadelledonneravenna@gmail.com o al numero 3534039888.

Venerdì 20 (ore 18), l’incontro a cura del gruppo Donne in Nero di Ravenna, con Alessandra Mecozzi e Gabriella Rossetti su “Palestina Israele. Parole di donne”.  Un’occasione per riflettere sul genocidio in corso in Palestina, sulle cause storiche e sulle voci delle donne che continuano ad attraversare confini difficili, apparentemente (ma non sempre) impossibili per cercare salvezza. Paola Elia Cimatti interverrà sul suo libro “Lo sguardo di Bianca”, martedì 24, ore 18. Gli eventi di settembre si concluderanno venerdì 27, ore 18 con l’incontro in collaborazione con Fmp con  Jessy Simonini, curatore del romanzo “La costola di Adamo” di Sfinge (Eugenia Codronchi Angeli).

Gli incontri continuano anche per buona parte del mese di ottobre, con luogo da definire in base alle condizioni atmosferiche. Si parte venerdì 11 (ore 17.30) insieme a Laura Montanari, per una chiacchierata sul libro “Ravenna. Arrivi e partenze. La solidarietà a misura di bambino”. Il 18 (sempre alle 17.30) l’incontro è con Giorgia Serughetti sul libro “Potere di altro genere. Donne, femminismi e politica”. Il calendario resta tuttavia in aggiornamento, ed è possibile restare aggiornati sulle date dei prossimi appuntamenti sul sito.

Al via le domande di contributo per il pagamento dei canoni di locazione

Dal 19 settembre al 15 ottobre sarà possibile presentare domanda online

Compravendite Casa

Il Comune di Ravenna, in associazione con i comuni di Cervia e Russi, sono pronti per l’erogazione delle risorse provenienti dal Fondo regionale per l’accesso alle case in affitto. Dalle 12 di giovedì 19 settembre e fino a martedì 15 ottobre è possibile presentare la domanda per ottenere contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione nel mercato privato.

I fondi saranno versati direttamente al richiedente tramite conto corrente e per accedere al programma è necessario rispondere a requisiti specifici e possedere un Isee non superiore agli 8000 euro. Il contributo avrà un importo variabile da 1.500 a 2.000 euro a seconda dell’incidenza del canone sull’Isee. I Comuni si riservano debiti controlli sulle istanze presentate, con specifico riferimento alle istanze che presentano dichiarazioni con Isee zero, considerato non adeguato a sostenere un canone di locazione in mancanza di ulteriori sostegni.

La domanda può essere presentata esclusivamente sotto forma di autocertificazione attraverso l’utilizzo di credenziali Spid/Cns/Cie, tramite la piattaforma regionale online. Chi è sprovvisto di identità digitale o ha difficoltà ad utilizzare il portale potrà rivolgersi alle organizzazioni sindacali Uniat, Sunia, Sicet e Acli. L’istanza può essere presentata da un qualunque componente del nucleo Isee maggiorenne, anche se non intestatario del contratto di affitto, purché residente nell’alloggio.

Nel caso di una stessa unità immobiliare utilizzata da più nuclei familiari, ciascun nucleo Isee può presentare domanda di contributo separatamente per la propria porzione di alloggio o per la propria quota di canone.

Per eventuali informazioni è possibile contattare l’Ufficio Casa – gestito da Acer Ravenna ai seguenti contatti: 0544.210119 – 0544.210136 nei seguenti orari lunedì, martedì, mercoledì, venerdì dalle 9 alle 11.30, giovedì dalle 15 alle 17 o consultare il bando online.

Caduto un pino di 90 anni nella rotonda Primo Maggio: colpita un’auto, nessun ferito

Cedimento improvviso di un albero alto circa 18 metri poco prima dell’arrivo del maltempo. L’assessora: «Piante indebolite da due trombe d’aria, caldo estremo e piogge intense. Servirà un piano di abbattimento per la sicurezza pubblica»

Pino Caduto Milano Marittima 8 Settembre 2024È caduto un pino nella centralissima rotonda Primo Maggio di Milano Marittima e ha colpito una vettura in transito senza causare feriti. È accaduto ieri, 8 settembre, verso le 15, prima  della perturbazione che ha portato forti piogge per molte ore. Il Comune di Cervia fa sapere che l’albero è un esemplare di circa 90 anni di età e 18 metri di altezza e ha avuto un cedimento improvviso.

La rotatoria è rimasta chiusa per qualche ora: i vigili del fuoco e della ditta appaltatrice del servizio comunale hanno lavorato in modo congiunto per eliminare le parti dell’albero caduto e ripristinare il traffico veicolare e pedonale.

È il secondo caso che avviene nella rotonda in meno di due mesi. Il 16 luglio la pianta non aveva colpito cose o persone.

Il Comune sottolinea che il centro di Milano Marittima è stato interessato negli ultimi anni da eventi meteorologici estremi, in particolare le due trombe d’aria del 2019 e del 2023: «Gli episodi, che si ripetono ormai molto frequentemente, di venti intensi, unitamente a caldo estremo e piogge intense possono creare dei cambiamenti anche impercettibili nell’assetto del terreno in prossimità di alberi, tali poter determinare cedimenti improvvisi e inaspettati di alberi in città, soprattutto di piante giunte a maturità vegetativa, anche in assenza di eventi meteorologici avversi».

L’assessora al Verde, Federica Bosi, ricorda che è stata avviata una ricognizione dei siti più critici, incaricando i tecnici che collaborano con l’amministrazione di elaborare un piano straordinario di verifica dello stato di stabilità delle alberature pubbliche ritenute più a rischio, e programmerà entro la prossima stagione autunnale interventi di messa in sicurezza anche mediante l’eliminazione di una serie di alberature ritenuta necessaria per garantire l’incolumità pubblica.

Più Europa visita il carcere: «49 posti, ma 80 detenuti, spazi da ristrutturare»

Una delegazione di Più Europa è entrata a Port’Aurea per un dialogo con il direttore Stefano di Lena

20240905 172123[2]Il carcere di Ravenna ha una disponibilità di 49 posti ma i detenuti sono stabilmente 78-80, la polizia penitenziaria è sottorganico (cinque in meno secondo i dati del ministero) ma i funzionari giuridico-pedagogici sono aumentati recentemente. Sono dati forniti da Più Europa che nei giorni scorsi ha inviato una delegazione formata da Maria De Lorenzo e Nicoletta Zampriolo in visita nella casa circondariale di via Port’Aurea incontrando il direttore Stefano di Lena ed altri operatori penitenziari.

«Abbiamo trattato per primo l’argomento del sovraffollamento – racconta De Lorenzo, componente dell’assemblea nazionale di Più Europa –. La dirigenza cerca di ovviare al problema con un’ampia apertura delle celle, 8/10 h per il regime aperto, 5 h per il regime chiuso. Naturalmente con numeri diversi sarebbe più semplice svolgere meglio tutte le attività. Anche perché gli spazi del carcere sono stati adattati e parzialmente ristrutturati nel corso degli anni ma occorrono ancora diversi interventi».

Con le temperature dei mesi estivi, il problema del caldo nelle celle è stato particolarmente opprimente: «Sono stati acquistati, dai detenuti o dal carcere, ventilatori e c’è stato un monitoraggio dell’Ausl. Certamente sugli spazi servirebbero però interventi strutturali più efficaci».

Più Europa afferma di aver avuto rassicurazioni sul rispetto senza ghettizzazioni delle diverse religioni (cibi, orari preghiere) e sui diritti Lgbt.

«La nostra delegazione – afferma Zampriolo di Più Europa Ravenna – ha potuto verificare che ci sono anche molti richiedenti asilo ex minori non accompagnati che, quando diventano maggiorenni; rischiano di essere abbandonati dallo Stato, non esistendo una rete territoriale di sicurezza e finiscono quindi per tornare a delinquere. Anche per reati che prevederebbero i domiciliari vengono mandati in carcere perché non hanno un posto dove alloggiare. Complessivamente abbiamo verificato che esiste una buona collaborazione tra polizia penitenziaria e i funzionari giuridico pedagogici. Gli operatori in questi anni sono riusciti ad intercettare molti finanziamenti che hanno potuto utilizzare per potenziare le attività artigianali, sportive e di formazione professionale. Nonostante questo, a noi è risultato evidente anche la necessità di maggiori investimenti per adattare al meglio questa struttura storica che ha certamente bisogno di ulteriori interventi».

Rivolta Carcere Ravenna 1Il disegno di legge sui carceri, secondo Più Europa, non conteneva alcuna misura efficace sul sovraffollamento: liberazione anticipata speciale, provvedimento sul numero chiuso o misure alternative. «In Italia ogni mese entrano più di 400 persone in carcere, peggiorando la situazione. Questo governo, inoltre, sistematicamente ricorre al Codice penale per regolare qualsiasi fenomeno sociale, l’approccio ossessivo al tema di ogni sostanza stupefacente persino per i reati di lieve entità, il carcere come unica risposta all’immigrazione, la repressione verso i giovani e il giustizialismo urlato che non risolve i problemi esistenti nelle comunità».

Più Europa ha depositato una proposta di legge affinché chi ha meno di un anno di pena da scontare possa farlo nelle case di reinserimento sociale, strutture volte alla formazione lavorativa e alla formazione professionale. «Inoltre, chiediamo sia rispettata la sentenza della Corte Costituzionale sull’affettività in carcere: i detenuti devono poter godere di questo diritto quando questo non costituisce elemento di pericolosità».

L’influencer di letteratura classica: «Da grande voglio fare l’umanista»

Edoardo Prati riceverà a Ravenna il premio Dante Web: «Il Poeta per me è stato anche un catalizzatore amoroso… Sono visto come una mosca bianca, ma è il frutto di una discriminazione anagrafica pesantissima»

Edoardo Prati Foto Di Isma Cristiano Scaled

Nell’ambito del festival “Prospettiva Dante”, sarà a Ravenna anche Edoardo Prati, il ventenne riminese balzato agli onori delle cronache come sorta di influencer di letteratura classica, con milioni di visualizzazioni su TikTok e quasi 600mila follower su Instagram.

A Prati verrà assegnato per la prima volta il Premio Dante Web, un riconoscimento per chi contribuisce a far “viaggiare” il Poeta anche attraverso la rete, giovedì 12 settembre dalle 21.30 al mercato coperto di Ravenna. In autunno sarà invece impegnato nel suo primo spettacolo, Cantami d’amore, un itinerario letterario e musicale da Lucrezio a Battiato – “nella convinzione che l’amore sia la cosa più politica e meno fascista che esista”.

Edoardo, che effetto fa essere premiato in un festival dantesco? Cosa rappresenta per te Dante?
«Sono onorato di essere premiato proprio a Ravenna, il mio ego non può che giovarne… Dante è la mia vita, la mia passione, i miei studi, il mio lavoro: è totalizzante – Dante così come tanti altri autori – e anche ingombrante, in senso positivo. In passato è stato per me anche un catalizzatore amoroso, grazie alle sue parole nella Vita nova sono riuscito a dare un senso a quello che stavo provando».

Quanto credi sia attuale l’opera di Dante?
«Non so se mi piace fare discorsi sull’attualità delle opere. C’è un bellissimo saggio di Alessandro Giammei, Gioventù degli antenati, che affronta il tema. Non sappiamo quanto sia attuale Dante o quanto siamo noi a essere ancora un po’ nel Trecento. Dante in fondo è rappresentante dell’umano ed è interessante notare come l’umano si ripeta e come sia un po’ sempre uguale a se stesso. Questo ci deresponsabilizza un po’ dal dover essere originali a tutti i costi, che oggi è un tema diventato quasi asfissiante. Dante ti dimostra che essere originale non è così importante. Che se ti tremano i polsi nel 2024 mentre ti innamori è come se ti tremassero nel 1300».

Come sarà il tuo primo spettacolo? Vorresti continuare a fare teatro?
«Non posso che dire che sarà bello. Per me, almeno, è molto bello. E sì, spero sia il primo di una serie: diciamo che il teatro risponde a un’idea che mi è sempre appartenuta, quella di essere totalmente a servizio degli autori e dei testi. Mettermi a servizio della carta stampata per me è bellissimo ed è un modo pratico per “agire” le cose che studio e che amo. Il teatro è proprio una parte di me».

Ma cosa vorresti fare “da grande”?
«Bella domanda. Quello che faccio adesso, probabilmente, anche se mi risulta complesso dare una definizione. La mia è figura relativamente nuova. Non posso definirmi un divulgatore perché non ne ho i titoli, ma non si può neanche minimizzare quello che faccio. Credo che la definizione migliore sia “umanista”, una persona che legge libri, parla di libri, studia libri. Anzi, credo non serva proprio una definizione in più: cosa voglio fare da grande? L’umanista».

Rappresenti comunque una “mosca bianca”, un influencer che parla in latino su TikTok…
«Forse sì, ma non per merito mio e nemmeno per demerito di altri. Solo perché vado in maniera più evidente contro quello che ci si aspetta dalla mia generazione. Ho la faccia di bronzo che mi permette di aprire il telefono e fare quello che faccio. Ci sono tanti che non hanno il mio modo, ma che sono della stessa pasta. Sono visto come una mosca bianca perché è più facile pensare che io sia un fenomeno o chissà quale genio piuttosto che rendersi conto che ci si è sbagliati nei confronti di una intera generazione. Non mi fa piacere essere visto così, credo sia frutto di una discriminazione anagrafica pesantissima. Semplicemente, ho avuto la possibilità di studiare, che non è così scontato, e poi ho il mio modo di essere che mi permette di emergere di più rispetto ad altri».

Ma la tua generazione ha un problema con i libri?
«No, non abbiamo problemi con i libri, affatto. Non più degli anni passati. Anzi, a livello numerico leggiamo molto di più di certe generazioni del secolo scorso. Quello che penso è che sicuramente bisogna anche educare un pubblico di lettori a un determinato tipo di letture. C’è bisogno di qualcuno che ne parli. Ma siccome se ne parla poco, noi siamo nella condizione di trovare da soli la nostra passione, il nostro genere. L’unico modo per aumentare i lettori è parlarne di più e “darli”, i libri. Quindi in primis in famiglia: è importante ce ne siano in casa. Un ragazzo che non legge di solito viene da una famiglia che non legge. Io ho avuto la fortuna di crescere circondato da libri».

Quali sono i “classici” che consiglieresti a un ragazzo o a una ragazza a cui non piace leggere?
«In realtà se a uno non piace leggere forse la letteratura classica può provocare l’effetto contrario. Io ho un libro “mio”, in mente, che può rappresentare uno sblocco dal punto di vista della lettura ed è una tragedia: Lettera di una sconosciuta di Stefan Zweig ti distrugge l’anima e il corpo; a quel punto devi leggere per forza qualcos’altro. Per quanto riguarda i classici, consiglio il De vita beata e il De brevitate vitae di Seneca, che sono più impegnativi ma suscitano riflessioni importanti. E poi Le metamorfosi di Apuleio, che sono simpatiche, così come il Satyricon di Petronio Arbitro. Passando al greco, consiglio le tragedie, soprattutto quelle di Euripide, che sono più vicine alla nostra sensibilità, quindi Medea, Alcesti, Elena: si leggono in fretta e sono arricchenti».

Arrestati finti carabinieri con ancora i 2mila euro di un pensionato appena truffato

Stavano cercando di raggirare un’altra anziana, ma sono stati fermati dai militari veri

Cc1

Dopo aver truffato un anziano pensionato con la tecnica del “finto carabiniere” a Forlì, si erano spostati a Faenza per mettere in atto un’ulteriore truffa con le stesse modalità ai danni di una anziana. Ma sono stati arrestati in flagranza dai carabinieri. Si tratta di un uomo e una donna, entrambi disoccupati di origine campana e già noti alle forze dell’ordine.

I due contattavano telefonicamente le proprie vittime, fingendosi per l’appunto appartenenti all’arma dei carabinieri e ingenerando così un senso di soggezione che spingeva l’anziano di turno a cedere alle richieste di soldi con le scuse più svariate, dal risarcimento del danno per un incidente stradale provocato da un nipote alla cauzione per il rilascio di un parente in stato di arresto.

I due sono stati fermati a bordo di un’auto dai militari dell’arma di Faenza, mentre erano ancora in possesso dei circa duemila euro provento della truffa effettuata a Forlì poco prima. I carabinieri poi hanno subito scoperto la truffa che i due avevano tentato di effettuare a Faenza e hanno proceduto a tutti gli accertamenti connessi, ricevendo la denuncia da parte del cittadino faentino che era stato contattato dai due.

L’intervento tempestivo dei militari ha quindi permesso non soltanto di evitare la seconda truffa ma anche la restituzione dei soldi alla vittima del primo episodio, mentre per i due “falsi carabinieri” oltre ad essere scattate le manette si sono poi aperte le porte del carcere dove resteranno in attesa del processo.

“Cinefood”, tra film e riflessioni alla cucina popolare di Cervia

Cervia Social Food

Torna per il terzo anno l’evento Cinefood – La cucina popolare di Cervia, ma per la prima volta la manifestazione potrà utilizzare la cucina aperta a Cervia dal dicembre 2023.

Si tratta di tre serate che cercano di unire un momento di riflessione, la condivisione di una cena e la visione di un film legata al mondo del food.

Si inizia lunedì 9 settembre alle ore 19 con l’incontro dal titolo “Un pasto e un sorriso: alimenti indispensabili per tutti noi”, un dialogo fra il sindaco di Cervia Mattia Missiroli, l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni e Romina Maresi, presidente della cooperativa sociale San Vitale. Dopo la cena a cura di Tipiko e Luca Roda, sarà possibile seguire la proiezione del film “Un’ottima annata”.

Martedì 10 settembre si inizia alle ore 18.30 con il concerto dell’orchestra Ologramma; poi ci sarà la cena inventata dai volontari del Circolo “Amicizia” di Fosso Ghiaia e infine la proiezione del film “Sideways”.

L’evento terminerà mercoledì 11 settembre con questo programma: alle ore 19 Vincenza Pellegrino e Giulia Rodeschini dialogheranno con Daniela Poggiali, presentando il volume di recente pubblicazione “Il welfare pubblico partecipato”, all’interno del quale un capitolo descrive l’esperienza del Welfare dell’aggancio di Cervia. Seguiranno la cena a cura dell’Osteria La Ciurma e la proiezione del film “La cena perfetta”.

Come nell’esperienza della cucina popolare, il servizio sarà curato dai ragazzi del centro socio-occupazionale Ikebana e dai volontari di Cervia Social Food.

Per informazioni e iscrizione scrivere a cerviasocialfood@sanvitale.ra.it oppure telefonare al 334 3298097.

Finisce con l’auto nel canale: muore un 67enne

L’incidente alle porte di Voltana. Le foto

Un uomo di 67 anni è morto poco dopo le 13 di oggi in un incidente avvenuto alle porte di Voltana. Alla guida di una Toyota Yaris, per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, l’uomo ha perso il controllo della propria auto in via Lunga Inferiore – all’altezza dell’incrocio con via Traversagno – finendo in un canale.

Sul posto i vigili del fuoco hanno estratto l’automobilista dall’abitacolo, affidandolo alle cure dei sanitari (giunti sul posto anche con l’elimedica), ma per il 67enne non c’è stato nulla da fare.

In tanti in centro a Ravenna per celebrare il 703° Annuale di Dante – FOTO

Chiara Muti ha recitato il Paradiso dal balcone del Palazzo della Provincia. Si è rinnovata la tradizione dell’Olio alla Tomba

In tanti – ravennati e turisti – hanno partecipato domenica mattina (8 settembre) in centro a Ravenna alle celebrazioni del 703° anniversario della morte di Dante. Dopo la prolusione del giornalista Aldo Cazzullo (qui la nostra intervista) al teatro Alighieri, la manifestazione è entrata nel vivo nella zona dantesca con l’itinerario della Divina Commedia portato in scena da Ermanna Montanari e Marco Martinelli del Teatro delle Albe.

L’attrice Chiara Muti ha invece recitato il Canto 33° del Paradiso dal balcone del Palazzo della Provincia che si affaccia su piazza San Francesco; l’intervento canoro è stato a cura del Coro di voci bianche Ludus Vocalis Ragazzi, guidato da Elisabetta Agostini.

La mattinata è poi terminata con la messa alla basilica di San Francesco e la cerimonia dell’Olio, la tradizionale offerta al sepolcro del poeta da parte del Comune di Firenze: si tratta della rappresentazione concreta dell’unione delle due città nel commosso ricordo di Dante, un evento che si tiene a partire dal 1908.

Un Ravenna sprecone stecca la prima in casa: il Prato vince senza neanche attaccare

Subito una sorpresa al Benelli con i giallorossi che devono arrendersi ai toscani al debutto in campionato

Ravenna Prato

Un Ravenna impreciso e sfortunato stecca la prima in campionato contro il Prato davanti al pubblico di casa del “Benelli”. I toscani vincono 2-1 praticamente senza aver mai attaccato, mentre i giallorossi grandi favoriti del campionato di serie D (gruppo D) possono recriminare per una mezza dozzina di palle gol sprecate (due tirate abbastanza clamorosamente addosso al portiere da bomber Di Renzo, apparso ancora indietro di condizione), nonostante una manovra piuttosto prevedibile, con la carta del dribbling e cross di D’Orsi che è sembrata a un certo punto l’unica soluzione offensiva. Proprio su un cross dello stesso D’Orsi arriva il (bel) gol nel finale del primo tempo dell’altro attaccante, Lo Bosco, che permette al Ravenna di pareggiare il vantaggio iniziale del Prato arrivato con un gran tiro di Marino su una brutta respinta (centrale) della difesa.

Nella ripresa i giallorossi ci provano, anche se senza molta brillantezza, e la girandola dei cambi non ha dato i risultati sperati da mister Antonioli. Nel finale arriva anche la beffa, con il gol di Giusti che sfrutta una brutta uscita del giovane portiere di casa, Fresia. All’ultimo istante il Ravenna reclama anche un rigore sugli sviluppi di una mischia, ma l’arbitro si limita a fischiare tre volte per mandare tutti negli spogliatoi.

Anche l’altra grande favorita del girone D, il Piacenza, parte con una sconfitta (in casa del Cittadella Vis Modena), mentre un’altra big come la Pistoiese si deve accontentare di un pareggio a Fiorenzuola. Spicca invece la vittoria dell’Imolese a Corticella.

Domenica prossima, 15 settembre, il Ravenna farà visita alla Sammaurese.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi