I naufraghi sono stati visitati dal personale medico e identificati per la distribuzione fra le province della regione. Il nono attracco di una nave ong a Ravenna in 15 mesi, in totale 939 persone
Sono durate due ore, a partire dalle 8.45 di oggi 21 marzo, le operazioni di sbarco dei 71 migranti dalla Life Support, la nave della ong Emergency che ha attraccato al terminal crociere di Ravenna dopo il soccorso dei naufraghi nel Mediterraneo.
Appena raggiunta la banchina di Porto Corsini, sono saliti a bordo i medici dell’Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), il personale del 118 e della Croce Rossa Italiana per le prime visite e personale della questura per gli adempimenti di rito.
Tra i primi migranti a scendere dalla nave, un giovane per il quale si è reso necessario il trasporto al pronto soccorso per ulteriori accertamenti, poi i tre minori di cui uno accompagnato e l’unica donna a bordo.
Con mezzi della Croce Rossa Italiana i migranti sono stati poi trasferiti al Pala de Andrè per le ulteriori visite mediche da parte del personale dell’Ausl Romagna e per l’effettuazione di tutti gli adempimenti di identificazione e fotosegnalamento.
Appena ultimate le visite e le procedure identificative il programma di trasferimento prevede la seguente ripartizione: 4 migranti rimarranno a Ravenna (3 minori e il fratello maggiorenne di uno di loro), 9 a Forlì-Cesena; 5 a Rimini, 53 a Bologna per la redistribuzione tra le restanti Provincia dell’Emilia (16 rimarranno a Bologna, 9 a Reggio Emilia, 5 a Ferrara, 11 a Modena, 7 a Parma e 5 a Piacenza).
Per la Life Support è stato il secondo attracco a Ravenna. In totale sono stati nove gli sbarchi a Ravenna dal 31 dicembre 2022 per un totale di 939 persone.
Le risorse saranno destinate all’acquisto e all’installazione di porte tagliafuoco. Oltre alle donazioni online (attive fino al 7 aprile) anche una lotteria a sostegno dell’iniziativa
In poco più di un mese dal lancio della campagna, la raccolta fondi online a favore del nuovo dormitorio di Santa Teresa ha superato la cifra di 11mila euro, grazie alla generosità di cittadini, associazioni, banche, studi professionali e aziende del territorio, che hanno scelto di sostenere l’opera di carità e accoglienza a favore della comunità.
Il ricavato della campagna online “Apri le porte dell’accoglienza” è destinato a sostenere le spese per l’acquisto di 24 porte tagliafuoco (dal costo di circa 800 euro ciascuna, compreso il servizio di montaggio), che saranno predisposte negli spazi del nuovo dormitorio, come richiesto dalla normativa di prevenzione incendi. La raccolta fondi si chiuderà il 7 aprile, fino a quel giorno sarà possibile effettuare liberamente donazioni sulla piattaforma dedicata.
Il nuovo dormitorio si inserisce nel più articolato progetto di ampliamento della Casa della Carità di Santa Teresa, che dai 25 alloggi attuali passerà a 66, di cui 18 destinati al dormitorio. Già nel corso del 2023 la Casa della Carità ha accolto gratuitamente, per un periodo transitorio, 76 persone, tra individui e nuclei familiari, affiancati dall’Opera in collaborazione con la Caritas diocesana e i servizi sociali del Comune in percorsi di reinserimento lavorativo e sociale.
A sostegno dell’iniziativa è partita anche una lotteria di beneficenza, anche grazie al contributo di molte attività commerciali di Ravenna. Chi volesse partecipare può ritirare i biglietti (del costo di 2 euro ciascuno) in via S. Teresa 8, dal lunedì al venerdì, (ore 8-13) o richiederli chiamando il 335 1450154.
L’estrazione dei numeri vincenti è in programma venerdì 19 aprile, alle ore 10, nel teatro dell’Opera di Santa Teresa, mentre sul sito dell’Opera è già possibile consultare i premi in palio.
«È stato un bel viaggio, a tratti impegnativo, ma che ha dato vita a meravigliose sinergie tra la nostra Fondazione e chi ha scelto di starci accanto lungo il percorso. Abbiamo avuto il privilegio – afferma Erika Digiacomo, responsabile della comunicazione e della raccolta fondi – di incontrare i nostri donatori, di parlare con loro, di conoscere nuove realtà e di consolidare i rapporti già acquisiti con alcune aziende. Ringraziamo i nostri sostenitori per il loro contributo economico e per il tempo che hanno voluto dedicarci. Ora il viaggio continua: chiediamo a quanti ci hanno sostenuto e a quanti vorranno farlo di raccontare, condividere questo progetto e di continuare a supportarci. Insieme, possiamo aprire nuove porte dell’accoglienza».
Il Comune anticipa il pagamento dei lavori e sarà rimborsato ricevendo il canone di affitto versato dalla prefettura alla proprietà privata dell’immobile in via Fratelli Bedeschi. Dal 2019 i militari sono ospitati a Traversara
La caserma dei carabinieri a Bagnacavallo sarà ristrutturata. Con un intervento del costo di 630mila euro e 18 mesi di durata, l’immobile di via Fratelli Bedeschi tornerà ad ospitare i militari che dal 2019 si sono trasferiti nella vicina frazione di Traversara.
La ristrutturazione fa parte di un accordo, coordinato dalla prefettura di Ravenna, fra il Comune di Bagnacavallo e la proprietà privata della palazzina. Il Comune si farà carico delle spese che saranno poi rimborsate dal ministero dell’Interno con il canone di locazione dovuto alla proprietà, fino al raggiungimento dell’intero importo delle spese sostenute. In base all’accordo sottoscritto, la proprietà si impegna a concedere in locazione l’immobile per un periodo non inferiore a dodici anni, sottoscrivendo il contratto di affitto con la prefettura di Ravenna e autorizzando il Comune all’effettuazione delle attività e dei procedimenti necessari per l’esecuzione dei lavori.
I lavori comprenderanno in particolare l’impermeabilizzazione del tetto, il rifacimento parziale degli impianti idraulico ed elettrico, la sistemazione dei pavimenti e la realizzazione di pareti divisorie, oltre a migliorie puntuali dove necessario.
L’accordo è stato presentato alla stampa dalla sindaca Eleonora Proni, dal prefetto Castrese De Rosa, dal comandante provinciale dei carabinieri Andrea Lachi, dal capitano Cosimo Friolo, comandante della compagnia dei carabinieri di Lugo, dal luogotenente Giuseppe Lettini, comandante della stazione dei carabinieri di Bagnacavallo e da Paolo Contarini per la proprietà dell’immobile.
«Il rientro nella caserma di Bagnacavallo è un obiettivo strategico per esercitare quel ruolo di prossimità che è importantissimo per i carabinieri – hanno affermato il colonnello Lachi, il capitano Friolo e il luogotenente Lettini –. Ringraziamo tutti coloro che hanno portato a questo risultato e continueremo a garantire, ancora più motivati, il nostro servizio e la nostra presenza come abbiamo fatto in questi anni».
La sindaca è soddisfatta: «Siamo grati agli uomini delle stazioni di Bagnacavallo e Traversara, il cui contributo non è mai venuto meno, anche in un tempo che sappiamo essere stato complesso. La presenza della caserma nel capoluogo è un elemento fondamentale per continuare ad alimentare il rapporto di fiducia con la cittadinanza e per proseguire assieme il lavoro di prevenzione».
«La sicurezza parte dall’avere strutture logistiche efficienti e funzionali – ha aggiunto il prefetto Castrese De Rosa. – Ci siamo spesi in questi mesi affinché si arrivasse all’accordo, confrontandoci con la proprietà e il Comune, che ha fatto uno sforzo importante che va riconosciuto. Tutto è stato fatto nell’interesse di continuare a garantire sicurezza alla cittadinanza».
L’uomo viaggiava a bordo di una Volvo, la droga era nascosta in due vani laterali e poteva valere tre milioni di euro
Un 40enne residente a Godo, frazione del comune di Russi, è stato trovato con circa 31 kg di cocaina in auto, una partita del valore di circa tre milioni di euro. L’uomo, un imbianchino di origini albanesi finora incensurato, è stato arrestato in flagranza alle porte di Ravenna nella tarda serata del 18 marzo. L’autorità giudiziaria (pm Francesca Buganè Pedretti) ha disposto la custodia precautelare in carcere in attesa dell’udienza di convalida fissata per oggi, 21 marzo (avvocato Luca Donelli). L’operazione antidroga è stata condotta dalla guardia di finanza e riportata sull’edizione odierna del quotidiano il Resto del Carlino in un articolo a firma di Andrea Colombari che ricostruisce alcuni dettagli della vicenda. È uno dei più ingenti sequestri di droga mai fatti in provincia di Ravenna.
I lavori interessano l’adeguamento sismico, l’abbattimento di barriere architettoniche e l’ampliamento e rinnovo delle palestre e sono stati resi possibile grazie all’utilizzo di fondi del Pnrr e risorse provinciali
Un rendering della nuova palestra dell’Istituto Persolino Strocchi
Negli ultimi cinque anni la Provincia di Ravenna ha convogliato sul territorio faentino oltre 13 milioni di euro tra fondi statali e provinciali, insieme alle risorse necessarie per gli interventi manutentivi e gestionali. Tali investimenti hanno permesso di garantire l’apertura di tutte le sedi scolastiche all’inizio dell’anno scolastico 2023/2024 dopo le alluvioni dello scorso maggio e ieri (mercoledì 20 marzo) è stato presentato il programma completo degli interventi in corso di esecuzione o prossimi all’avvio sugli edifici scolastici di Faenza.
Nella sede di via Santa Maria dell’Angelo del liceo “Torricelli-Ballardini” sono stati recentemente avviati i lavori di miglioramento sismico, suddivisi in due lotti, della porzione di fabbricato attualmente non utilizzata dal liceo, che porteranno alla fruibilità di nuovi spazi dove saranno collocati la biblioteca e quattro nuove aule. L’intervento, inizialmente previsto all’interno dell’annualità 2019 del Piano Regionale per l’edilizia scolastica 2018-2020, è confluito all’interno dei finanziamenti Pnrr e comporta una spesa complessiva di oltre 1 milione e 800.000 euro. Anche la sede di via Pascoli 4 è interessata (dalla scorsa estate) da lavori di miglioramento sismico. L’intervento sarà completato anche con un nuovo ascensore, rendendo l’edificio completamente accessibile dagli utenti con disabilità. Questo intervento era invece inizialmente previsto all’interno del primo Piano Province e Città Metropolitane nell’anno 2020, ed è confluito all’interno dei finanziamenti Pnrr comportando una spesa complessiva di 1 milione e 540.000 euro, di cui 1 milione e 400.000 mila euro con fondi Pnrr e 140.000 euro con le risorse di cui al Fondo Opere Indifferibili.
Per quanto riguarda l’Istituto tecnico industriale e professionale “L. Bucci”, i lavori coinvolgono due delle tre sedi della scuola. La sede di via San Giovanni Battista ha visto ultimato all’inizio del 2023 un intervento di adeguamento sismico dell’intera porzione occupata dalla scuola, compresa la palestra, finanziato per l’intero importo di 1.238.733,86 euro con Mutui Bei – annualità 2018.
Sempre a inizio 2023 stati avviati i lavori di adeguamento sismico della porzione storica della sede di via Camangi, la cui ultimazione è prevista all’inizio dell’anno 2025, con una spesa di 3 milioni di euro, inizialmente previsti anch’essi nel primo Piano Province e Città Metropolitane dell’anno 2020, poi confluito all’interno dei finanziamenti Pnrr.
Partirà prima dell’estate il primo stralcio dei lavori di adeguamento sismico dell’Istituto Tecnico “Oriani” in via Manzoni, che riguarderanno l’ala più a sud dell’edificio, con una spesa prevista di 2.300.000,00 euro finanziati per 1.816.156,36 con fondi Pnrr e per 483.843,64 con fondi propri della Provincia.
Sono invece prossimi alla partenza, che avverrà durante il periodo di interruzione delle attività didattiche per le festività pasquali, i lavori di sostituzione edilizia del corpo palestra della sede di via Medaglie D’Oro dell’Istituto Professionale “Persolino – Strocchi”, attraverso i quali si realizzerà una palestra più funzionale e sismicamente adeguata alle normative vigenti. La nuova palestra, della superficie di 811 metri quadrati, avrà le dimensioni utili per ottenere l’omologazione Coni per i campionati di pallavolo e pallacanestro. L’intervento prevede una spesa complessiva di 3 milioni e 200.000 euro, finanziati per 2 milioni di euro con fondi Pnrr, per 500.000 con le risorse di cui al Fondo Opere Indifferibili e per 700.000 con fondi propri della Provincia.
«Non si arresta l’attenzione dell’amministrazione provinciale volta alla tutela e al rinnovamento degli edifici scolastici del nostro territorio – spiega il presidente della Provincia Michele de Pascale -. Anche questi importanti interventi, che vedono coinvolti gli edifici di quattro istituzioni scolastiche del faentino, sono volti alla modernizzazione e alla messa in sicurezza delle strutture, per realizzare ambienti sicuri, privi di barriere architettoniche, in regola con le norme antincendio e antisismiche. L’obiettivo è quello di offrire a studenti, studentesse e a tutto il personale scolastico spazi condivisi e luoghi di apprendimento sempre più funzionali, moderni e accoglienti».
La gara abusiva è stata sventata sul nascere anche grazie a precedenti segnalazioni analoghe nei pressi del centro commerciale Esp
La polizia locale di Ravenna, nel corso di controlli specifici per contrastare il fenomeno delle corse clandestine, ha sorpreso un ragazzo mentre effettuava impennate e manovre azzardate a bordo di un motociclo verso le 23 del 19 marzo nell’area di un autolavaggio di viale Europa. Nella stessa area era presente anche un gruppo di giovani (con veicoli e motocicli in sosta), che gli agenti hanno riscontrato essere gli stessi già identificati in occasione di altri controlli nel parcheggio del centro commerciale Esp. I vigili urbani hanno identificato 37 persone (tutti giovani, dai 18 ai 25 anni) e sottoposto a controllo altrettanti veicoli. Per il protagonista delle impennate sono arrivati sanzioni e il fermo amministrativo del mezzo.
Agli operatori turistici e ai residenti nella località è stato illustrato il progetto del Comune di Ravenna per riorganizzare il traffico a partire da giugno per il periodo estivo
Il Comune di Ravenna sta definendo la riorganizzazione della viabilità sul lungomare di Marina di Ravenna, nel tratto degli stabilimenti balneari, per il periodo estivo a partire già da quest’anno. Sulla corsia in direzione del centro abitato di Marina solo autobus, motocicli e mezzi di soccorso. Qualunque altro veicolo solo sulla corsia nel senso opposto, cioè verso Punta Marina. La modifica riguarda il tratto di 2,5 km di viale delle Nazioni compreso tra la rotonda dell’ex colonia e l’incrocio con via Menotti. La parallela via Trieste tra la rotonda dei Pinaroli e via Menotti non avrebbe modifiche. Il piano entrerebbe in funzione dal 10 giugno e sarebbe attivo H24 fino alla fine di agosto.
Il progetto è stato illustrato alla cittadinanza ieri sera, 19 marzo, nel corso di una riunione molto partecipata nel consiglio territoriale. Non sono mancate le perplessità espresse da alcuni dei presenti, proprietari di attività turistiche ma anche semplici residenti.
Innanzitutto la corsia preferenziale per gli autobus non aumenterebbe più di tanto la qualità del servizio navetto dai parcheggi scambiatori perché i bus nel percorso ad anello dovrebbero comunque utilizzare la parallela via Trieste spesso congestionata dal traffico in uscita dalla località.
La possibilità per le auto dei turisti di viaggiare solo verso sud preoccupa le attività commerciali nel centro abitato di Marina che temono una riduzione della clientela: chi esce dalla spiaggia potrebbe essere scoraggiato dall’idea del nuovo percorso per raggiungere la piazza del paese e vie limitrofe.
Permangono perplessità sulla risposta delle tre rotonde coinvolte da questa rivoluzione di cui si parla da vent’anni: riusciranno a smaltire i flussi?
Al momento la giunta comunale appare intenzionata ad applicare l’idea anche sulla scorta della sperimentazione fatta con il concertone di Jovanotti.
Poco prima delle ore 12.30 di oggi (20 marzo) sulla A14 Bologna-Taranto è stata disposta la chiusura del tratto compreso tra Forlì e Faenza verso Bologna a causa di un incidente avvenuto all’altezza del km 70, in cui è rimasto coinvolto un mezzo pesante, che si è ribaltato.
Sul luogo dell’evento, dove sono intervenuti i soccorsi sanitari, i Vigili del Fuoco, la Polizia Stradale, sono in corso le operazioni di rimozione e messa in sicurezza del mezzo da parte dei soccorsi meccanici e del personale della Direzione di Tronco di Bologna di Autostrade per l’Italia.
All’interno del tratto chiuso il traffico è bloccato con 4 km di coda (aggiornamento delle 13.27). In direzione opposta, si registrano 2 km di coda. All’uscita obbligatoria di Forlì si sono formati 2 km di coda.
Per chi è diretto verso Bologna, si consiglia di uscire alla stazione di Cesena nord, percorrere la SS9 Via Emilia e rientrare in autostrada alla stazione di Faenza.
Infortunio sul lavoro in viale Leonardo. Sul posto anche i carabinieri
Infortunio sul lavoro nella mattinata di oggi, 20 marzo, a Lido Adriano.
Un lattoniere di 37 anni, per cause in corso di accertamento, è caduto da un’impalcatura, da un’altezza di 6-7 metri, mentre era impegnato a montare grondaie in un cantiere di viale Leonardo.
Sul posto anche l’elicottero del 118, che ha trasportato il 37enne al Bufalini di Cesena, con il codice di massima gravità. L’uomo è rimasto sempre cosciente e vigile e anche per questo le sue condizioni non sono considerate al momento critiche.
I rilievi sono a cura di carabinieri e Medicina del lavoro, che cercheranno di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
Il movimento ha annunciato l’inizio di una campagna di sabotaggio verso Israele e i suoi finanziatori, attraverso l’informazione e la sensibilizzazione sui prodotti e le aziende che sostengono la guerra in Palestina
Una delle iniziative pro Palestina organizzate a Ravenna nelle scorse settimane, anche da Potere al Popolo
Potere al Popolo organizza un presidio davanti alla Farmacia Comunale n.8 di via Fiume Montone Abbandonato (Ravenna), oggi, mercoledì 20 marzo (ore 18-19), invitando la cittadinanza al boicottaggio di Teva Pharmaceutical Industries, la multinazionale farmaceutica israeliana specializzata nella produzione di farmaci equivalenti.
Il movimento politico ha annunciato l’inizio di una campagna di boicottaggio verso Israele e i suoi finanziatori, attraverso l’informazione e la sensibilizzazione sui prodotti e sulle aziende israeliane e che sostengono la guerra in Palestina: «Questa è solo la prima azione, continueremo a mobilitarci per la campagna di boicottaggio dell’economia dello Stato genocida di Israele, e i suoi gangli nel tessuto sociale e produttivo italiano», dicono i promotori in una nota inviata alla stampa, sottolineando come «la multinazionale farmaceutica israeliana, monopolista di farmaci generici, trae profitto dall’occupazione della Palestina ed è responsabile della negazione del diritto alla salute del popolo Palestinese, limitando l’accesso a farmaci e cure sanitarie».
Secondo Potere al Popolo, «ogni azione individuale è importante. Partecipare a un corteo, prendere parte a un presidio, aiutare la diffusione delle notizie che provengono dalla Palestina, sensibilizzare amici e partenti, contestare la complicità del proprio governo nel sostegno ai crimini di Israele, indossare la kefiah o una spilletta “Free Palestine”,esporre la bandiera palestinese dal balcone, ma soprattutto boicottare le aziende complici del massacro cercando di ostacolare la filiera militare ed economica che foraggia Israele in tutti i modi possibili è quello che stanno facendo migliaia di persone in tutto il mondo. Si tratta multinazionali e prodotti presenti in tutti il mondo: quindi anche sotto casa nostra! Come già spontaneamente sta avvenendo in tutti i paesi in cui sono presenti, portiamo avanti il boicottaggio, dal punto di vista concreto, smettendo di comprare in questi luoghi e questi prodotti».
Il Comune ha deciso di intervenire utilizzando donazioni e la disponibilità di alcune imprese visti i ritardi degli indennizzi dallo Stato
Il Comune di Sant’Agata sul Santerno ha avviato i primi lavori di ripristino del parco Vatrenus e della relativa area sgambamento cani, danneggiati pesantemente dall’alluvione di maggio 2023. L’area di oltre due ettari infatti si trova a ridosso dell’argine del fiume nei pressi del cimitero. I lavori saranno completati entro la fine della primavera.
Data la lunga attesa per gli indennizzi dello Stato e la mancanza di certezze, l’amministrazione comunale ha deciso di seguire direttamente l’esecuzione delle opere, che potranno essere realizzate grazie alle donazioni ricevute, alla disponibilità e alla benevolenza di alcune imprese.
L’area non è ancora accessibile al pubblico, proprio per consentire lo svolgimento dei lavori, ed è ancora in vigore l’ordinanza 11 del 15 maggio 2023 che vieta l’accesso. I giochi non sono ancora utilizzabili perché la loro funzionalità deve ancora essere collaudata.
«Continua la lunga opera di ricostruzione del nostro paese, che interessa anche le aree per lo svago e il tempo libero – ha dichiarato il sindaco Enea Emiliani -. I lavori sono stati calendarizzati tenendo conto delle priorità, compatibilmente con le risorse umane ed economiche disponibili, e contiamo di portarli a termine entro la primavera. Il parco Vatrenus è un’area di recente creazione, ma già molto amata e apprezzata da tutti i santagatesi, e abbiamo intenzione di restituirle la piena funzionalità».
Le accuse, in un esposto alla procura, del critico Stefano Antonelli. Il “Love Rat” è stato rimosso preventivamente
L’opera contestata è quella alle spalle dei promotori della mostra di Cervia, con il numero 20 ben visibile
Alla mostra “Banksy a Cervia“ è esposta un’opera «certamente falsa». Lo ha dichiarato Stefano Antonelli, tra i massimi esperti al mondo dello street artist inglese, mettendolo anche nero su bianco in un esposto al vaglio della procura di Ravenna.
Si tratta dell’opera denominata “Love Rat”, «grossolanamente falsa», che «se originale, varrebbe tra i 2 e i 4 milioni di euro», dichiara Antonelli in un articolo sul tema sull’autorevole rivista di settore Artribune.
La denuncia è rivolta ai danni l’associazione culturale MetaMorfosi Eventi di Roma, diretta da Pietro Folena, che ha prodotto la mostra in corso a Cervia, che ha già annunciato di aver dato mandato ai propri legali per procedere con una querela nei confronti di Antonelli. «L’esposto che riporta notizie false – dichiarano da MetaMorfosi, come riportato sempre da Artribune -, le dichiarazioni rese in questi giorni ai mezzi di comunicazione e le azioni messe in atto da Antonelli – non nuovo a comportamenti di questo tipo – configurano una gravissima lesione della credibilità del nostro gruppo».
MetaMorfosi ha comunque deciso di ritirare l’esposizione dell’opera contestata, per «senso di responsabilità e di rispetto per l’opinione pubblica» e «per metterla a disposizione delle autorità competenti al fine di compiere le verifiche necessarie».