domenica
16 Novembre 2025

Torna a settembre il festival Ammutinamenti, si parte domenica 1 con l’anteprima

In scena ai giardini pubblici la performance del collettivo Parini Secondo incentrata sul salto della corda

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Torna dal 6 al 14 settembre “Ammutinamenti”, il festival organizzato dall’associazione Cantieri Danza. Tra le novità di questa 26esima edizione, l’anteprima prevista per domenica 1 settembre, realizzata in collaborazione con la rassegna teatrale Ra-dici35 di Spazio A, per confermare la vocazione del Festival, e di Cantieri Danza, nell’intrecciare relazioni e progettualità.

Alle ore 18 i Giardini Pubblici saranno la cornice di do-around-the-world del collettivo emiliano-romagnolo Parini Secondo, performance che trasforma il salto della corda in una pratica meditativa acustica e visiva.

Partendo dal salto della corda, concepito sia come pratica atletica che come elemento ritmico, prende forma una partitura coreografica per due saltatrici – supportata e condotta dai sottili interventi elettronici del musicista e artista sonoro Glauco Salvo – in cui corpo e corda si fondono diventando un’unica tecnologia sonora, trasformandosi così in una spirale inesorabile che parabola il tempo dal reale al rituale.

Le tracce della performance del collettivo saranno ripercorribili anche durante il Festival attraverso l’installazione video che sarà presentata il 7 settembre alle Artificerie Almagià, un archivio che narra i progressi tecnici nell’attività del salto di Parini Secondo e ripercorre la geografia del suo percorso di ricerca e dei luoghi attraversati dal progetto.

Si schianta contro un’auto sulla Reale: motociclista grave al Bufalini

La Volvo stava svoltando a sinistra su via dello Zuccherificio, a Mezzano

Un motociclista è ricoverato in gravi condizioni al Bufalini di Cesena a causa di un incidente avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì lungo la “Reale”, all’altezza dell’incrocio con via Zuccherificio, all’altezza di Mezzano.

L’uomo, di circa 60 anni, che stava viaggiando in direzione Alfonsine in sella a una Triumph, si è scontrato con un’auto (una Volvo guidata da un 69enne) che stava svoltando a sinistra in via dello Zuccherificio, provenendo dalla direzione opposta e che di fatto gli ha tagliato la strada.

Sul posto per i rilievi e per cercare di ricostruire la dinamica, la polizia locale di Ravenna. L’uomo è stato trasportato al Bufalini in elicottero.

Le foto sono di Massimo Argnani.

Una mostra di foto storiche delle saline italiane, alcune ormai non esistono più

Dall’1 settembre al 27 ottobre a Musa l’esposizione curata dal Gruppo Culturale Civiltà Salinara

1. 1908.Cervia. Raccolta Sali Nelle R.R. Saline Il Musa, museo del sale di Cervia, espone una serie di foto storiche in bianco e nero che illustrano alcune delle saline d’Italia. L’esposizione sarà visitabile dall’1 settembre al 27 ottobre e si inserisce nell’ambito della manifestazione Cervia Sapore di Sale, che celebra la tradizione salinara della città.

Fra le immagini, tratte da cartoline d’epoca, si trovano saline ancora esistenti e saline che nel tempo sono diventate parchi naturalistici o che sono state completamente smantellate. In alcuni casi restano solo detti e tradizioni popolari in riferimento all’antica presenza di saline produttive.

La mostra è a cura del Gruppo Culturale Civiltà Salinara e segue gli orari di apertura di Musa. Fino al 15 settembre compreso tutte le sere dalle 20.30 a mezzanotte. Nelle giornate di Cervia Sapore di Sale (5-8 settembre ) orario di apertura ampliato: dalle 11 alle 12.30, dalle 15 alle 19.30 e dalle 20.30 a mezzanotte. Dal 16 settembre orari invernali: sabato, domenica e festivi dalle 14.30 alle 19.

Cordoglio nel mondo dello sport ravennate per la morte di Vittorio Marani

Un’istituzione nel campo dell’atletica leggera

Vittorio MaraniCordoglio a Ravenna per la scomparsa di Vittorio Marani, noto allenatore di atletica leggera e insegnante di educazione fisica in pensione.

Classe 1939, da giovane fu buon mezzofondista, poi – come ricorda il Resto del Carlino in edicola oggi, 29 agosto – si è speso per la crescita dei giovani. Da poco celebrato anche dall’Atletica Ravenna, nel 2000 era stato insignito dal Coni della Stella di Bronzo per meriti sportivi.

A Ravenna arriva Kfc, la catena americana del pollo fritto

L’apertura del primo punto vendita romagnolo al centro commerciale Esp

Kfc

Arriva a Ravenna il primo punto vendita romagnolo di Kfc (sigla del nome storico Kentucky Fried Chicken, letteralmente “pollo fritto del Kentucky”), celebre catena di fast food americana nota per i cestini di pollo fritto, la seconda al mondo per volumi di vendita dopo McDonald’s.

Il ristorante aprirà al centro commerciale Esp ed è in corso il reclutamento del personale (si cercavano 24 dipendenti). Ancora non è stata annunciata la data di apertura, probabilmente all’inizio del 2025.

Michelle Hunziker a Milano Marittima: «Romagnoli siete forti, vi voglio bene»

Il post sui social della celebre conduttrice

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Michelle Hunziker con un post sui social lancia un nuovo saluto ai romagnoli, da Milano Marittima, che praticamente la ospita da anni, al Palace Hotel della famiglia Batani.

«Saluto l’estate da dove l’ho iniziata! – si legge nel post della Hunziker, con tanto di foto in costume dalla spiaggia cervese – Dalla Romagna! L’ospitalità, l’impegno costante di tutti coloro che fanno la stagione qui e lavorano con dedizione e passione per far stare bene tutti noi con la loro incredibile “cartola” come si dice qui! Siete forti romagnoli, vi voglio bene e grazie alle mie amiche super Paola e Cristina Batani. Donne meravigliose alle quale si può solo voler bene».

Mongol Rally, missione compiuta: Ravenna-Oskemen in 42 giorni parlando totocutugnese

In Kazakistan il traguardo della corsa non competitiva che raccoglie fondi per l’ambiente: i tre trentenni ravennati sono arrivati dopo 14mila km attraverso 15 Stati a bordo di una Yaris del 2003 con dialoghi al limite del surreale con cowboy e vecchiette al bazar e una notte in tenda accanto a un fiume con cena a base di fagioli. Il 30 agosto il rientro in Italia con un aereo: «Andremo fra un mese a Tallin a recuperare l’auto»

Photo 5938078143019598871 YSul cruscotto della Toyota Yaris del 2003 ribattezzata “la Fogna” si è accesa la spia dell’avaria motore il 23 agosto, giorno dell’arrivo al traguardo: 14mila km in 42 giorni, da Ravenna a Oskemen, città di 300mila abitanti Kazakistan e traguardo del Mongol Rally 2024. Missione compiuta per i tre ravennati che hanno preso parte alla corsa non competitiva ideata da una società inglese per raccogliere fondi a scopo benefico. Non vinceva chi arrivava per primo, ma chi arrivava. Ce l’ha fatta la metà dei circa 50 equipaggi che hanno messo in moto alla partenza ufficiale di Praga il 14 luglio scorso. I tre “Topi di fogna”, soprannome scelto prendendo spunto dal film Rat Race, rientreranno in Italia in aereo da Almaty il 30 agosto.

Photo 5942610308474453814 Y«Quella spia che si accesa è sembrato un segnale evidente del limite raggiunto dall’auto – racconta Massimiliano Farina che sta viaggiando con Antonio Capone e Luca Senni, tutti trentenni –. Abbiamo dovuto portarla da un meccanico per fare un altro migliaio di km per raggiungere Almaty da dove l’auto verrà spedita a Tallin in Estonia. Arriverà là fra un mese e penseremo come andarla a riprendere: ci siamo affezionati dopo questo viaggio e poi è piena di scritte e dediche ci hanno lasciato sulla carrozzeria tante persone incontrate sul percorso attraverso 15 Stati».

Il 24 agosto i tre della Yaris non erano gli unici ravennati al party promosso dagli organizzatori con i partecipanti arrivati al traguardo. «Accanto all’auto parcheggiata ci siamo trovati una coppia, Gilberto e Natalia, lui di Punta Marina e lei di Oskemen». Carramba, che sorpresa!, direbbe qualcuno. «Vivono a Ravenna, si sono conosciuti quando lui lavorava in Kazakistan e tutti gli anni in agosto ci tornano in vacanza a trovare la famiglia di lei. Hanno saputo del nostro viaggio e ci hanno trovato con il tracciamento gps di tutte le auto sul sito del Rally. Sono venuti apposta a salutarci e offrirci un pranzo, sono stati veramente gentilissimi».

Tra i luoghi simbolici del viaggio vanno citati i luna park di memoria sovietica: «In quasi ogni città ci sono giostre e attrazioni nei parchi pubblici. È una cosa che ritorna spesso, c’è proprio una passione per queste attrazioni dentro alle città. Non abbiamo potuto fare a meno di salire sulle montagne russe e sul bruco mela».

Il diario di bordo dell’ultima fetta di viaggio (qui le puntate precedenti: uno, due e tre) si è arricchito di un paio di pernottamenti da ricordare. Quello nell’albergo di Ayagoz con il sottofondo delle zampette di topi nel controsoffitto della camera. Ma soprattutto quello in tenda accanto a un fiume, con una cena a base di fagioli cotti sul fuoco acceso tra i sassi. Un pizzico di wild in più per dare pepe al viaggio? No, una soluzione di ripiego dopo aver sbagliato strada seguendo il navigatore. «Eravamo diretti verso la capitale Biskek e secondo il racconto di tante persone dovevano essere strade asfaltate dopo le mulattiere del Kirghizistan. Invece ci siamo trovati in un sentiero. A un certo punto dei pastori a cavallo, dei cowboy kazaki che conducevano un gregge di pecore, ci hanno spiegato che dovevamo tornare indietro. Ormai era troppo tardi per farla in auto prima del buio e non c’è stata altra soluzione che montare le tende». Vi starete chiedendo come sia avvenuto lo scambio comunicativo tra pastori e viaggiatori. «A gesti siamo riusciti a farci capire».

Deve essere stata particolarmente coinvolgente anche la conversazione con un’anziana al bazar di Ayagoz. In quel caso è venuta in soccorso la musica italiana: «Noi non parliamo una parola di russo o di kazako e lei continuava a ripeterci “totocutugno, totocutugno”. In quel bazar ci siamo sentiti dei vip, ci hanno fermato tutti per farsi foto e salutarci».

Lavoratori socio assistenziali in presidio per il mancato rinnovo dei contratti

La manifestazione si è tenuta nei davanti al centro diurno Pallavicini Baronio, in attesa dello sciopero nazionale del 16 settembre

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Il Cra – Centro diurno Pallavicini Baronio ha ospitato ieri (martedì 27 agosto) il presidio dei lavoratori socio-assistenziali per la protesta  contro il contratto Uneba scaduto dal 2019. Dallo scorso 12 aprile infatti, i sindacati hanno indetto lo stato di agitazione, riconfermato durante l’assemblea ravennate. In provincia il settore da impiego a diverse centinaia di persone.

Il contratto è scaduto nel lontano 2019, e le organizzazioni sindacali pretendevano un rinnovo in linea con gli altri contratti siglati nel settore socio sanitario e assistenziale. Dopo 18 mesi di trattativa e a 28 mesi dalla presentazione della piattaforma le proposte giunte da Uneba sono state ritenute non all’altezza delle aspettative.

«Si tratta di proposte inammissibili e lesive della dignità di oltre 135mila lavoratrici e lavoratori nel Paese che quotidianamente si prendono cura delle persone a loro affidate.- Commentano i sindacati – Acconto di 50 euro lordi, riduzione dei Rol, aumenti subordinati al finanziamento pubblico sono proposte respinte al mittente dai sindacati di categoria, che le bollano come lesive della dignità di oltre 135mila lavoratrici e lavoratori nel Paese che quotidianamente si prendono cura delle persone affidate alle strutture in cui operano».

Lo stato di agitazione culminerà nello sciopero nazionale del 16 settembre, che vedrà anche in Emilia Romagna i lavoratori coinvolti in una grande manifestazione a Bologna.

Riprendono i lavori per la Ciclovia del Sale: il percorso sarà ultimato nel 2025

L’intervento, dal costo di oltre 2milioni finanziato in parte dal Pnrr, vuole fornire un’ulteriore attrattiva turistica e naturo-escursionistica alla salina

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Dopo lo stop forzato a causa della nidificazione della fauna della salina e terminata la pausa di ferragosto, sono ripartiti nel cervese i lavori della Ciclovia Anello del Sale. L’opera, dal costo complessivo di 2.550.000 euro, è finanziata in parte con contributo statale dal Pnrr, per un totale di 2.400.000 euro, mentre i restanti 150 mila sono a carico dell’Amministrazione comunale e la conclusione dell’intervento è prevista per il 2025.

Il progetto ha l’obiettivo di potenziare i percorsi turistico – naturalistici ed escursionistici nell’area del Parco del Delta del Po. Il percorso della ciclovia si svilupperà sul perimetro esterno della salina di Cervia, con partenza dal Centro visite Saline. La ciclabile fiancheggerà poi la vasca della Camillone per proseguire a fianco Strada Provinciale 254 fino all’Hotel Ficocle. In seguito costeggerà la Strada Provinciale n. 6 (Cervara) fino al canale circondariale, proseguendo nella carraia adiacente al canale circondariale fino alla via Ficocle e terminando all’incrocio con la Strada Statale Adriatica. Chiude l’anello il tratto che dalla via Ficocle arriva al Centro visite Saline.

L’obiettivo dell’amministrazione è quello di concludere completamente la ciclovia entro la fine del 2025, aprendo di volta in volta i tratti di ciclabile già completati. Sul progetto, l’assessore ai Lavori Pubblici Mirko Boschetti dichiara: «La ciclovia ha l’obiettivo di implementare l’offerta di percorsi ciclo naturalistici di cui è già dotato il nostro territorio. La nuova ciclabile offrirà la possibilità a turisti e cittadini di usufruire in sicurezza di nuovi percorsi all’interno di un contesto naturalistico di grande fascino e qualità ambientale».

Un ritorno a scuola solidale con la raccolta di cancelleria per gli alunni bisognosi

La colletta sarà attiva dal 7 settembre nei pressi delle cartolerie e dei supermercati che aderiscono all’iniziativa

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Dopo il successo degli scorsi anni torna a Russi l’iniziativa «Tutti i bambini e le bambine vanno a scuola!», grazie alla colletta del materiale scolastico promossa dall’Assessorato Welfare e  Politiche Educative, per permettere anche alle famiglie in difficoltà di mandare a scuola i propri figli con un corredo scolastico completo e adeguato.

Nel 2023, grazie alla generosità dei cittadini, è stato possibile preparare e consegnare 75 kit di materiale scolastico ad altrettanti  studenti, dalla prima elementare alla quinta superiore. Tra i materiali idonei alla donazione si citano maxi quaderni con e senza margini, copertine per quadernoni, raccoglitori ad anelli con buste, cartelline, pastelli (scatole da 12), pennarelli, gomme, matite e cancelleria in generale ma anche album da disegno, diari, compassi, goniometri, righe, righelli e squadre, forbici con la punta arrotondata.

La raccolta (che avviene con modalità simili a quelle della colletta alimentare) avrà inizio sabato 7 settembre e sarà attiva dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19,  davanti ad alcuni supermercati e cartolerie di Russi e frazioni limitrofe. I punti vendita che partecipano all’iniziativa sono la cartoleria “Milleidee” (corso Farini 57, Russi), la cartoleria “Zannoni” (Via Faentina 14, Godo), la Tabaccheria Cartoleria San Pancrazio (via Gino Randi 6, San Pancrazio e tutti i supermercati che ospitano la presenza dei volontari nelle aree esterne (nello specifico: Coop, via Giuseppe Ungaretti 60/62; Russi, Conad, via Salvo D’Acquisto 2, Russi; Conad City, via Gino Randi, 47, San Pancrazio; Conad City, via Faentina Nord, 282, Godo; Eurospin, Via Faentina Sud, Russi).

Start risponde ai sindacati nel giorno di sciopero:«Non risparmiamo sulla sicurezza»

Secondo la società di trasporti la protesta, nata dopo l’incidente degli scorsi giorni nel ravennate, richiede qualche chiarimento

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Dopo l’incidente di qualche giorno fa, che ha visto la ruota di un autobus staccarsi dal mezzo e rotolare in un campo nell’area di Porto Fuori, i sindacati hanno indetto lo sciopero delle corse su bacino ravennate per oggi, mercoledì 28 agosto. Proprio nella giornata di protesta, la società di trasporto risponde alle associazioni sindacali, che avevano precedentemente accusato in una nota stampa la società di favorire il risparmio alla sicurezza, criticando le scelte dirigenziali. In una nota diffusa alla stampa, Start Romagna precisa che «Lo sciopero di 24 ore proclamato a Ravenna dalle organizzazioni sindacali impone un chiarimento, al fine di dare un contorno più preciso rispetto a quanto comunicato dai sindacati». E continua:

«Il tema della sicurezza del trasporto pubblico è un punto basilare per Start Romagna, l’azienda lo affronta con coscienza, senso di responsabilità e piena trasparenza, a tutela di lavoratori e fruitori del servizio, rigettando categoricamente l’idea che voglia risparmiare riducendo i costi della sicurezza.

I casi di minor durabilità di alcuni mozzi sono da ricondursi ad un aspetto strutturale, riconosciuto anche dalla società costruttrice Industria Italiana Autobus. Riguarda una tipologia di mezzi urbani da 8 metri presenti in azienda, si tratta di 48 autobus su una flotta di circa 600 mezzi. Il problema come più volte dibattuto coi sindacati e ancor più con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, non è dovuto alla mancata o ritardata manutenzione da parte aziendale. Dal primo evento del 2018 è stata coinvolta la società costruttrice, che ha approfondito la problematica e fornito delle misure correttive puntualmente adottate, a partire dalla totale sostituzione dei mozzi, forniti dal costruttore stesso, su tutti i 48 veicoli.

Sono seguite prescrizioni, ulteriori istruzioni sono state fornite recentemente dall’Ausl di Ravenna. L’azienda si è puntualmente attenuta alle indicazioni ricevute, senza registrare nuovi episodi di rotture dei mozzi in linea dal 2022 fino a sabato scorso.

A prescindere dall’esito delle verifiche, delle more delle nuove ed ulteriori azioni nei confronti del costruttore, l’azienda adotterà da subito una più frequente azione di monitoraggio sullo stato dei mozzi. Quanto all’organizzazione delle officine, l’azienda ha sottoscritto un accordo con le organizzazioni sindacali maggioritarie con l’obiettivo di incrementare l’efficienza attraverso l’omogeneizzazione delle 4 officine presenti in Start; tale accordo ha determinato l’inserimento di 12 nuovi lavoratori. Auspichiamo che quanto prima in tutti i territori venga accettata questa nuova organizzazione che vuole guardare all’evoluzione che le officine dovranno avere per rispondere alla flotta che la transizione ecologica prevede».

Faenza si prepara per Argillà: un weekend dedicato all’arte della ceramica

Mostre, mercati, incontri e performance dal vivo: l’ottava edizione del festival torna nella città delle maioliche dal 30 agosto al 1 settembre

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È tutto pronto per l’ottava edizione di Argillà Italia, uno dei più importanti festival dedicati al mondo della ceramica su territorio nazionale. Dal 30 agosto al 1 settembre Faenza ospiterà oltre 200 espositori da tutto il mondo e 90 eventi tra artigianato, arte e design, tra tradizione e innovazione.

Oltre ad ammirare e acquistare opere in ceramica, sarà possibile partecipare a laboratori per bambini, workshop, conferenze, dimostrazioni di formatura, cottura e performance d’arte contemporanea, oltre che visitare i Musei e i monumenti della città dedicati all’arte della terracotta.
L’edizione 2024  sarà caratterizzata da un’attenzione particolare alle produzioni provenienti dai Paesi Baltici, scelti come Paesi ospiti di quest’anno e presenti con una ventina di espositori alla mostra mercato e una ricca mostra al Teatro Masini dal titolo “Baltic Connections” (inaugurazione il 30 agosto, ore 11) a cura di Valentins Petjko (Lettonia), Aivars Baranovskis (Lettonia), Agne Šemberaitė (Lituania), Pille Kaleviste (Estonia). In esposizione, le opere di oltre sessanta artisti in grado di offrire uno sguardo sulla vivace scena ceramica contemporanea dei Paesi baltici.

Tra gli eventi collaterali alla manifestazione, anche il Mondial Tornianti, l’avvincente competizione di tornio a cui parteciperanno professionisti provenienti da tutto il mondo, la Pottery Bicycle Argi-bike di Thomas Benirschke, Davide Brini con il Tornio magico, e il grande forno all’aperto, progettato e coordinato dal gruppo “Made in Nove: ante impression” che si cimenterà in una cottura ceramica sperimentale a legna.

La mostra mercato inaugurerà sabato 31 agosto (ore 16) davanti al Museo Mic, le mostre ufficiali invece prenderanno il via già da mercoledì 28 agosto, restando visitabili, in alcuni casi, anche al termine del weekend di festa.

Si comincia alle ore 17 di mercoledì, alla Casa Museo Ivo Sassi, con l’opening della mostra “I grossi spessori di Ivo Sassi” che espone grandi cerchi e pannelli che sono la testimonianza di una ricerca tecnica e di una sperimentazione continua e costante dello scultore faentino.

Si prosegue alle 17.30 all’Isia di Faenza con l’inaugurazione di tre progetti espositivi: “Faenza Mia, Faenza Mia, Faenza Mia” a cura di Alessandro Gori con il coordinamento di Daniela Lotta. Il progetto vede la collaborazione dei ceramisti di Ente ceramica con gli studenti dell’istituto ed è concepito come un gioco di scatole cinesi, focus molteplici che cambiano a seconda del punto di vista di chi guarda, senza dare a nessuno di essi una preminenza definita; poi “Ceramica Virtuosa” a cura Sabrina Sguanci con il coordinamento tecnico di Mirco Denicolò e “Solchi dell’Appenino” di Enrico Versari.

Alle ore 18, ci si sposta al Salone delle Bandiere con “Poloniato/Polloniato – Una famiglia di ceramisti a Nove”. La mostra racconta gli esiti in ceramica realizzati da diverse generazioni di membri delle famiglie Poloniato/Polloniato nell’ultimo secolo e ripercorrere attraverso una accurata selezione di opere l’attività decorativa e plastica in ambito artigianale, in particolare in relazione con la manifattura Barettoni, già Antonibon, ma anche la ricerca artistica più recente. Sempre al Salone delle Bandiere, in concomitanza verrà inaugurata “Cerartotto” a cura della Korea Women Ceramist Association.
Infine, alle ore 19, ultima inaugurazione della giornata con la mostra “Oltre il fango” a cura di Claudia Casali e Matteo Zauli che espone opere di artisti legati all’alluvione che ha colpito la Romagna a maggio del 2023. In mostra opere di Maria Laura Argnani, Cristina Bagnara, Francesco e Marco Bondi, Wei Bao, Richard Betti, Silvia Camporesi, Andrea Salvatori, Ivo Sassi, Guerrino Tramonti e Carlo Zauli.
La giornata si conclude alle 20, con “Post Fata Resurgo – opere di Felice Samorè” alla Riunione Cattolica Torricelli.

Si riparte giovedì 29 agosto alle ore 11, nella Chiesa di Santa Maria dell’Angelo, con la preview di due progetti: il primo è “Caos e il suo contrario. Materia animata: morfogenesi Morigi, il cinquantenario” a cura di Giovanni Gardini, che celebra il lavoro di Mirta Morigi e della sua storica bottega faentina tutta al femminile. Il secondo, sempre a cura di Gardini si intitola ”La casa della via lattea” con opere di Antonello Ghezzi.

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Alle ore 18, opening della mostra “Ceramics at the Palace, visioni contemporanee sull’alto artigianato artistico europeo”, a cura di Viola Emaldi. Un viaggio nel mondo della ceramica artigianale artistica europea, organizzata dalla European Route of Ceramics.

Il 30 agosto, alle ore 11, inaugurano tutte le mostre allestite al Ridotto e al Foyer del Teatro Masini. Oltre alla mostra dei Paesi Baltici aprono “Ceramisti dall’india” della Golden Bridge Pottery che è stata fondata da Deborah Smith e Ray Meeker nel 1971 e da allora produce grès funzionale cotto a legna. Ray sperimenta la costruzione di case in argillacotte in situ e con maestria realizza sculture monumentali in ceramica e collabora con studenti di tutto il mondo, la mostra “Possibility” di pezzi unici del gruppo giapponese Kyototto che combinano tradizione e innovazione e tendenze contemporanee,“50anni di arte e design in ceramica” una personale del maestro di Albisola Ernesto Canepa con una lunga carriera alle spalle; “Sulle Rive del Lamone : un intreccio fra ceramica ed erbe palustri” di Milano Makers, in collaborazione con il Museo delle Erbe Palustri di Bagnacavallo e la ceramista Maria Elena Boschi, per la direzione artistica Maria Christina Hamel, che mette in relazione la celeberrima ceramica di Faenza, anticamente realizzata con l’argilla del fiume Lamone, con le erbe palustri che crescono lungo i suoi argini; e infine la mostra “Primedicopertina”, con le opere ceramiche pubblicate nell’ultimo biennio sulle copertine delle riviste La Ceramica Moderna & Antica e D’A. Alle ore 18, a Palazzo Milzetti, apre la mostra “Oltre il Neoclassico. Kéramos”. La mostra, promossa da Gulliarte, è presentata da Domenico Iaracà ed è realizzata in collaborazione con Mic Faenza ed espone, in dialogo con le decorazioni di Felice Giani e dei suoi collaboratori sculture di grandi dimensioni e pannelli in ceramica di Sandro Lorenzini, Marian Heyerdahl, Ole Lislerud e Renza Sciutto. In ultimo, alle 19.30, al Museo Guerrino Tramonti apre la mostra ”Collezioni ceramiche da Casa Museo Remo Brindisi” con opere della collezione di Lido di Spina che testimoniano il dialogo costante tra i due amici nel passato.

Il 31 agosto, alle ore 10, al Muat – Museo Settore Territorio l’opening di “Figulinae” di Karin Putsch-Grassi. Recentemente una sua colonna è entrata a fare parte del Must e verrà inaugurata ufficialmente nell’ambito di Argillà.

Alle ore 11 ci sposta al Museo Diocesano con il taglio del nastro di “Ortografie grammaticali” a cura di Giovanni Gardini e Claudia Casali con opere di Nicola Boccini, Marino Ficola, Nicola Renzi. Alle ore 12, allo Spazio Ceramica Faenza è la volta della mostra “Interra project” a cura di Nuria Pozas Corredera. Alle ore 17 la Casa Museo Raffaello Bendandi inaugura “Un’arte in scala per Bendandi”. Alle ore 18 ci sposta al Museo Carlo Zauli per l’inaugurazione nel giardino della scultura “Am plesso” di mCLp Studio: un vaso che contiene una pianta di Tillandsia, si lascia attraversare dai venti e protegge uno specchio d’acqua il nutrimento per il suo cuore vegetale. In concomitanza al Museo Zauli verranno aperte “Tecnologia e Madre Terra” di Kelly Newcomer, realizzata in collaborazione con Esperienza Italia. Newcomer, con sede a Minneapolis, espone alcune opere realizzate al Museo Zauli durante un progetto di scambio e residenza e “Immersioni”, mostra personale di Patrizio Bartoloni con oggetti e sculture frutto di una continua sperimentazione in cui i saperi, le pratiche e le atmosfere culturali si inseriscono in visioni tipiche dell’arte contemporanea. Alcune opere sono realizzate in collaborazione con Dalila Innocenti e Maria Palmieri.

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Il programma completo e aggiornato delle esposizioni è consultabile sul sito di Argillà. Nell’ambito della manifestazione nasce anche un calendario di mostre collaterali, “Argillà Off”:

Giovedì 29 agosto alla Bottega Bertaccini inaugurerà alle 16 “Intime Percezioni” con opere di Aida Bertozzi e Tiziana Del Vecchio; nello stesso orario, allo Studio Lemure invece la presentazione di “Sorsi d’Arte 2024 intreccio tra terra e sapori”.

Venerdì 30 agosto al Liceo Torricelli Ballardini dalle ore 15 sarà possibile ammirare “Bertozzi & Casoni dai manufatti scolastici alla produzione attuale”; e dalle 17,  “Ceramica Futuro” alla sede del Borgo Durbecco e “Ceramica Faentina Rest in peace” al Fontanone – Rotonda F. Lama. Si prosegue alle 18  con “Brutal Toys” di Marco Ceroni al Ceroki Lab Shop; e con “Fragilissimo” al Latte Project Space. Dalle 18,30 il Circolo Prometeo aprirà le porte di “Bricks of Sisterhood”; dalle 19 inaugureranno invece le mostre di Marina Rodriguez e di Piefrancesco Solimene al Nove100; dalle 20 si potrà ammirare “Salon des Refuses” negli spazi di Another Fucking Gallery.

Sabato 31 agosto si parte con due eventi alle 11: allo studio Studio Calycanthus aprirà la mostra di Evandro Gabrielli, mentre all’Hotel Vittoria quella di Bruno Grisolia; dalle 12 allo Spazio Ente Ceramica al via la mostra “Interra Project”. Dalle 15 alle 19 la giornata sarà animata da “Cat Ceramic Art Tour” inaugurazioni itineranti a partire dalla sede del Facc che ospita due mostre “Fortune Street n. infinito” di Marianna Limarova e “A Trick of prospective” di Giulia Guerra, per proseguire, alle ore 16, in via Emiliani 2, con la mostra “Future Archeologies 2049” di Virginia San Fratello, alle ore 17 alla Bottega Bertaccini con “Intime Percezioni”, concludendo alle ore 18, in via Severoli 12, con “Orange is the new green” di Elizabeth Dychter.

Durante le giornate di Argillà, il Mic rimarrà aperto straordinariamente fino alle 20 con biglietto ad ingresso ridotto per tutti e visite guidate alla mostra di Gio Ponti. Inoltre sarà possibile visitare la mostra “L’arte di Simone Crespi” e un nuovo allestimento nella sala Europa dal titolo “Pillole contemporanee” che espone opere di autori internazionali selezionati alle varie edizioni del Premio Faenza dell’ultimo quarantennio. Anche la Pinacoteca comunale offre due speciali appuntamenti con visita guidata, sabato 31 agosto e domenica 1 settembre. Palazzo Muky invece sarà aperto in visita serale dalle 19 alle 21. Il Museo Carlo Zauli propone una visita guidata in bicicletta (31 agosto, ore 10) alla scoperta degli studi ceramici divenuti musei d’artista. Infine, anche il Teatro Masini effettuerà aperture speciali con visite guidate (30 agosto dalle 16 alle 19 e il 31 agosto e 1 settembre dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19).

In chiusura degli eventi collaterali alla mostra mercato, una serie di talk con esperti del settore: giovedì 29 agosto l’incontro “Mani in pasta. Art Therapy” alle ore 17.30 negli spazi del Teatro Filodrammatici. Venerdì 30 agosto, alla Sala Bigari l’incontro “Le arti applicate e Guerrino Tramonti, un esempio di grande attualità” dalle 9 alle 11; mentre alle ore 20.30 si terrà il concerto della Scuola Sarti nella Chiesa di Santa Maria dell’Angelo. Sabato 31 agosto a Palazzo Milzetti  il convegno “Le Case Museo 2.0” dalle 9,30 alle 12,30. Alle 11 partiranno altri due eventi: il talk di Diego Galizzi e Paolo Bertozzi al Liceo Torricelli Ballardini  e  l’evento “Fare Comunità a cavallo di un tornio” al Cortile Morigi. Alle ore 18 il concerto “Ti racconto di lei” mentre alle ore 19, in Sala Conferenze del Mic di Faenza, verrà proiettato “Il sottobosco”, una pellicola biografica su Giovanni Poggi, storico ceramista albisolese ancora in attività.

Gli eventi si concluderanno domenica 1 settembre alle 10.30, con la presentazione in Sala Bigari della guida “Villa Case Grandi. Parco – Villa – Oratorio – Museo Ceramico Ferniani” a cura di Carmen Ravanelli Guidotti con la collaborazione di Marcella Vitali. Oltre alle autrici intervengono Oliva Rucellai dell’Archivio Richard Ginori e Daniele Pascale Guidotti Magnani del Dipartimento Architettura dell’Università di Bologna.

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