mercoledì
17 Settembre 2025

Un incontro a Ravenna per i lavoratori ex Gkn e una fabbrica “popolare”

Allo Spartaco con la presentazione di un libro e la partecipazione del collettivo toscano

Collettivo Gkn

Oggi, venerdì 10 maggio, a partire dalle 17.30 al centro sociale Spartaco di via Chiavica Romea, a Ravenna, è in programma un incontro di solidarietà (organizzato da circolo Arci Dock 61, Arci provinciale e Csa Spartaco) con il collettivo di fabbrica della ex Gkn.

L’iniziativa sosterrà la campagna di azionariato popolare per la reindustrializzazione socialmente integrata e sostenibile del sito di Campi Bisenzio e la mobilitazione del 18 maggio “Con tutta la dignità del corpo”, che chiederà l’intervento pubblico per rendere reale questo progetto.

Il programma prevede alle 17.30 la presentazione del libro “Le imprese recuperate in Italia. Da un lavoro di inchiesta del Collettivo di Ricerca Sociale“ con l’autore Romolo Calcagno e la partecipazione di alcuni membri del collettivo Gkn che si occupa della campagna di azionariato popolare “100 per 10.000” in supporto del progetto.

Alle 19 “Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto”. La storia dell’incontro tra una compagnia di teatro e un gruppo di operai metalmeccanici in una fabbrica occupata. Dialogo fra Nicola Borghesi (autore, attore, regista) e Lorenzo Donati (ricercatore) a partire dai testi dello spettacolo (pubblicati per Luca Sossella Editore, 2023).

Pubblichiamo qui di seguito quello che è successo, nella versione del collettivo.

«Il 9 luglio 2021 dopo aver ricevuto una mail di licenziamento che lasciava a casa più di 450 famiglie, abbiamo varcato i cancelli della ex GKN Driveline di Campi Bisenzio, lasciandoli aperti a chiunque volesse inserirsi in quel varco, dandoci la possibilità di iniziare insieme un nuovo percorso.

La SOMS Insorgiamo nasce lo scorso novembre 2022, in concomitanza con l’assedio da parte della proprietà della Ex GKN, ovvero il mancato pagamento degli stipendi e dell’anticipo della Cig ai lavoratori e alle lavoratrici. Si tratta di un’associazione creata dalle lavoratrici e dai lavoratori della ex GKN per suggellare l’abbraccio solidale del territorio e promuovere insieme: la fabbrica pubblica e socialmente integrata.

La fabbrica pubblica, perché dopo due anni di assemblea permanente e con una proprietà assente, la fabbrica è ed è stata curata e manutenuta dai lavoratori e lavoratrici, con le numerose e generose erogazioni fatte dall’intero territorio nazionale e dal sostegno al reddito fatto solo di soldi pubblici, ma non da enti pubblici e istituzioni.

La fabbrica socialmente integrata, perché essa è la fabbrica del territorio fiorentino e non solo, essa è la fabbrica di una grande famiglia allargata che parte da Bari e finisce a Pinerolo per sconfinare in Europa e oltreoceano. Il 10 luglio 2023 è stata fondata Gff, cooperativa che nasce dal crowdfunding exGkn For Future e dall’unione tra il Collettivo e lз solidali che hanno supportato fin dall’inizio la lotta e il progetto di reindustrializzazione».

Il Ravenna Festival inaugura con il concerto dei Wiener in un Pala De André sold out

Sul podio il maestro Riccardo Muti che con la Filarmonica di Vienna collabora da oltre mezzo secolo

Wiener Philharmoniker Riccardo Muti
Il Maestro Riccardo Muti sul podio dei Wiener Philharmoniker

È senza dubbio al rapporto privilegiato che lega la città di Ravenna e il suo festival a Riccardo Muti che si deve l’opportunità preziosa di poter assistere, ancora una volta, all’esibizione di quella che è forse la migliore orchestra del mondo: i Wiener Philharmoniker. Alla celebre compagine viennese spetta il compito di inaugurare la XXXV edizione di Ravenna Festival, sabato 11 maggio, alle 21 in un Pala De André gremito di oltre 3.500 spettatori (il concerto è infatti già sold out).

Sul podio, naturalmente il Maestro Muti che con la Filarmonica di Vienna collabora da oltre mezzo secolo. In programma due capolavori, di quelli capaci di mettere in luce al meglio le peculiarità di quel suono unico, inconfondibilmente “viennese” che contraddistingue questa straordinaria orchestra: prima Wolfgang Amadeus Mozart, con la Sinfonia n. 35 in re maggiore “Haffner” K 385; poi Franz Schubert, con la Sinfonia n. 9 in do maggiore “La grande” D 944.  Il concerto è possibile grazie al sostegno di Eni, partner principale di Ravenna Festival.

Di nuovo i Wiener Philharmoniker a Ravenna, dunque: l’ultima volta è stata nel 2021 (due concerti quando ancora erano attivi i “protocolli Covid”), ma la prima esibizione ravennate risale a molti anni prima, al 1992, mentre qualche anno dopo, nel 1996, proprio a Ravenna sarebbero per la prima volta scesi in buca al di fuori del proprio teatro, con Così fan tutte, primo tassello della trilogia Mozart-Da Ponte poi portata a termine nel giro di qualche anno. Sul podio sempre Riccardo Muti che, come si diceva, ai filarmonici viennesi è legato da profonda stima e amicizia reciproche fin dal 1971, da quando Herbert von Karajan lo chiamò a dirigerli a Salisburgo. Da allora Muti li ha guidati in più di 500 occasioni, tra opere e concerti: non è certo un caso che il prossimo primo gennaio Muti sia chiamato per il suo settimo Capodanno al Musikverein e soprattutto che in questi giorni proprio lui sia stato scelto dai filarmonici viennesi per celebrare il bicentenario della Nona Sinfonia di Beethoven. Perché se, da una parte, il presidente dell’Orchestra Daniel Froschauer non esita a riconoscere a Muti «un ruolo eccezionale nella storia dei Wiener» e a sottolineare come egli «con il suo lavoro ne abbia plasmato in modo unico il repertorio e il suono»; dall’altra, Riccardo Muti (che ne è anche Membro onorario) ha ribadito in più occasioni «di aver imparato molto dai Wiener: il senso del fraseggio, il timbro, il colore, la cultura mitteleuropea, un tipo di suono che unito alla mia cultura italiana costituisce quella combinazione che ho sempre cercato di trasmettere a tutte le orchestre che ho diretto».

Info: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

Navetta gratuita per il concerto con tre partenze dalla stazione (19.40, 20 e 20.20) e ritorno

Muore nel suo terreno agricolo, schiacciato da un albero che stava tagliando

 

Un 72enne è morto nel pomeriggio di ieri (9 maggio) schiacciato da un albero che stava cercando di tagliare nel terreno agricolo di sua proprietà, nel comune di Brisighella (in località Samoggia, a Marzeno).

La notizia è riportata sul Resto del Carlino in edicola oggi.

La vittima si chiamava Floriano Pretolani. Il primo a tentare di salvarlo, cercando di tagliare il tronco con una motosega, è stato il figlio, dopo l’allarme lanciato dalla moglie, non vedendo rientrare a casa il marito dopo le 17. Inutili, però, i tentativi di rianimazione dei medici e del personale del 118, giunti sul posto anche con l’elimedica.

Formula 1, il pilota della Mercedes George Russell a Faenza e Brisighella

Riceverà il Trofeo Bandini, mercoledì 15 maggio

George Russell

Mercoledì 15 maggio torna la cerimonia del Trofeo Lorenzo Bandini con il riconoscimento che verrà attribuito al pilota britannico George Russell della scuderia Mercedes Amg F1. La manifestazione, giunta quest’anno alla 31esima edizione, è dedicata al pilota della Ferrari, Lorenzo Bandini, scomparso durante il Gran Premio di Montecarlo nel 1967.

George Russell FbRussell arriverà a Faenza verso le 15 e dopo aver salutato la città, partirà da piazza del Popolo verso le 15.45, al volante di una Mercedes vincitrice della Targa Florio 1924. Percorrerà corso Matteotti, viale Stradone, via degli Insorti, via Canal Grande, via Firenze, per poi proseguire nella strada provinciale Brisighellese-Ravennate.

L’arrivo davanti al Comune di Brisighella è previsto verso le 16.15. Alle ore 18 avrà inizio la cerimonia nella rocca veneziana di Brisighella e, oltre alla presenza del vincitore del Trofeo Bandini George Russell, saranno premiati membri dello staff Mercedes (Riccardo Musconi, responsabile prestazioni in pista, Bradley Lord, direttore comunicazione, Rosa Herrero Venegas, responsabile gestione Piloti, Eugenio Blasetti, responsabile comunicazione, Evan Short, capo elettronica) oltre a Lucia Voltan, giornalista Rai sport, Ted Kravitz, giornalista Sky, e Carolina Tedeschi, content creator, specializzata in Formula 1.

Al Rasi un “monologo collettivo” sulla proprietà, con il coinvolgimento del pubblico

Nell’ambito del festival Polis, con il collettivo femminista berlinese She She Pop

Sheshepop ©Benjamin Krieg (2) (1)

Sabato 11 maggio a Ravenna (ore 21.30, Teatro Rasi) nell’ambito di Polis Teatro Festival (a questo link il programma completo della rassegna, in corso tutti i giorni dal 7 al 12 maggio con la direzione artistica di Davide Sacco e Agata Tomsic di ErosAntEros), va in scena, in prima nazionale, Posseduto – un monologo collettivo, di She She Pop, uno dei gruppi più provocatori della scena teatrale e artistica europea, un collettivo femminista di arti performative con sede a Berlino.

She She Pop segue l’idea della proprietà, «che è diventata un tema inquietantemente importante nella convivenza tra le persone» – si legge nella cartella stampa – e si fa avanti per suscitare un nuovo significato di “teatro senza pubblico”. Come proposto nella teoria brechtiana del Lehrstück, chi è in scena prova diversi atteggiamenti e imbastisce discorsi. Ne nasce un monologo polifonico, in cui la comunità dice la sua. Una comunità che si preoccupa della proprietà e delle distorsioni che ne derivano. In questo caso la comunità di Ravenna, per cui il testo è stato appositamente scritto grazie alla collaborazione di Agata Tomšič e, per la traduzione in italiano, grazie al coinvolgimento di sedici studentesse del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna, coordinate dalla professoressa Adele D’Arcangelo.

A seguire, un incontro con Gianni Manzella e la compagnia She She Pop. Anche in streaming sui canali del festival.

Torna “Bimbimbici”: pedalate (anche) per famiglie a Ravenna e Russi

L’iniziativa della Fiab anche nel Ravennate, domenica 12 maggio

FiabBimbinbici2024fotogruppo

Torna domenica, 12 maggio, la manifestazione “Bimbimbici”, promossa dalla Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta, in oltre 200 città d’Italia per promuovere la mobilità attiva tra i più giovani e diffondere l’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani in città, a partire dal tragitto casa-scuola-casa.

Anche la Fiab Ravenna aderisce all’iniziativa nazionale con una pedalata, di circa 10 chilometri, aperta a tutti, con partenza da Piazza del Popolo. Per partecipare all’evento è necessaria la preiscrizione al link https://www.eventbrite.it/e/bimbimbiciil-futuro-arriva-in-bicicletta-tickets-894606771937. Così, come negli anni scorsi, il centro di Ravenna sarà attraversato da un coloratissimo e festoso corteo in bici, per pedalare in sicurezza in famiglia o con gli amici. È consigliato a tutti l’utilizzo del casco.
Il programma prevede il ritrovo dalle 9.30 in Piazza del Popolo (dove la Fiab raccoglierà un contributo di 2 euro a persona che sarà poi utilizzato per iniziative di mobilità sostenibile) e partenza della pedalata alle 10. Il corteo sarà scortato dalla Polizia Locale e lungo il percorso verrà distribuita frutta di stagione messa a disposizione da Coldiretti/Campagna Amica. L’arrivo è previsto alle 11.30 circa al Parco Teodorico, dove è in programma una merenda e dove sarà possibile unirsi alle attività per bambini e famiglie organizzate nell’ambito dei ‘Green days’.

Sempre domenica, ma nel pomeriggio, “Bimbimbici” si svolgerà anche a Russi, con iscrizioni dalle 14 sotto i portici di piazza Dante e partenza alle 15 con una pedalata di circa 12 chilometri che terminerà in piazza Farini circa alle 16.30.

Il Ravenna Festival omaggia i luoghi dell’alluvione: al via “Romagna in fiore”

Rassegna solidale, ecosostenibile e diffusa con concerti gratuiti. Si parte con Vinicio Capossela. Il programma

Viniciocapossela
Vinicio Capossela

Una dedica d’amore in otto appuntamenti gratuiti: è questa Romagna in fiore, la rassegna solidale, ecosostenibile e diffusa che Ravenna Festival porta in alcune delle località più duramente colpite dall’alluvione nel 2023; quattro fine settimana nel segno del green per scoprire e riscoprire quei territori e celebrarne lo spirito di resilienza e comunità. Per la prima tappa è già stata esaurita la capienza e sono state chiuse le iscrizioni: venerdì 10 maggio, alle 18, il viaggio comincia a Faenza dalle Canzoni terrestri che Vinicio Capossela propone con la complicità di Don Antonio, al secolo Antonio Gramentieri (l’opening act delle 17.30 è affidato a Pietro Bandini, ovvero il “vignaiol compositore” faentino Quinzân).

Fenza CastelRaniero
Castel Raniero

La scenografia è Castel Raniero, dove fu costruita una colonia elioterapica fra gli anni Venti e Trenta e che oggi è “casa” dell’ormai storico festival folk La Musica nelle Aie.

L’accesso al luogo dell’evento è consentito dalle ore 15 e le strade di accesso a Castel Raniero saranno chiuse al traffico dalle 10, consentendo il passaggio solo a pedoni e ciclisti; solo il primo tratto di via Castel Raniero, accedendo da via Firenze, sarà percorribile per le auto dirette al parcheggio di Villa Rotonda (a 2,5 km da Castel Raniero) fino a esaurimento dei 400 posti disponibili.

Rinunciando a ingombranti palcoscenici e luci artificiali, Romagna in fiore continua fino al 2 giugno in spazi all’aperto – raggiungibili solo a piedi o in bicicletta dalle aree designate – nei territori di Riolo Terme, Brisighella e Modigliana, Tredozio, Galeata, Conselice, Sarsina e Ravenna.

Il secondo evento è in programma domenica 12 maggio con Neri Marcorè alla Casetta del Vento a Riolo Terme, mentre sabato 18 maggio il testimone passa a Ferretti LG e Simone Beneventi, che danno voce al dolore di un territorio in località Olimpo di Monte Fregnanello (tra Brisighella e Modigliana). Domenica 19 maggio l’appuntamento a Tredozio è doppio: mentre Elena Bucci propone un frammento dal suo Canto alle vite infinite con Christian Ravaglioli alla fisarmonica, Paolo Benvegnù ci regala brani dal suo ultimo disco È inutile parlare d’amore; la località scelta è l’Agriturismo Pian di Stantino, ai confini del Parco delle Foreste Casentinesi. Sabato 25 maggio presso la millenaria Abbazia di S. Ellero, raggiungibile da Galeata, si alternano Moder, affiancato dall’ensemble d’archi de La Corelli, e Murubutu con la Moon Jazz Band; più tardi Luisa Cottifogli ed Enrico Guerzoni ci guidano fra musica sacra e popolare. Domenica 26 maggio è la volta di Daniele Silvestri (con l’opening act di Casadilego) alla Torraccia di Ravenna, in uno dei terreni della cooperativa Cab Terra. Sabato 1 giugno il concerto è quello di Manuel Agnelli e la meta è Conselice, dove l’evento è ospitato nei terreni della Cab Massari. Domenica 2 giugno l’ultimo appuntamento è con Dardust e il Sunset String Quintet presso l’Abbazia di San Salvatore in Summano, nel territorio di Sarsina.

Info 0544 249244, iscrizione obbligatoria fino a esaurimento capienza su www.ravennafestival.org

Missiroli, candidato sindaco Pd: «Servono case a prezzi calmierati per i giovani»

Il candidato sindaco del centrosinistra a Cervia presenta alcune proposte per «creare una comunità giusta e solidale verso tutte e tutti»

Mattia Missiroli CerviaPrevedere abitazioni a prezzi calmierati e convenzionati destinate esclusivamente a giovani coppie, introdurre la nuova figura dell’infermiere di comunità, ampliare la casa di riposo e mantenerla a gestione pubblica: sono tre proposte di Mattia Missiroli, candidato sindaco del centrosinistra a Cervia, per aiutare giovani, famiglie e anziani. «La nostra città ha bisogno di compiere un passo nuovo per essere sempre più comunità. Dobbiamo creare una comunità giusta e solidale verso tutte e tutti».

L’architetto Missiroli assicura la volontà di investire nelle strutture scolastiche e migliorare l’offerta formativa, dando massima priorità al sostegno degli alunni con difficoltà di apprendimento. «Per aiutare le famiglie vogliamo confermare i buoni per centri estivi, libri di testo, trasporto e scuole e con queste ultime dobbiamo potenziare gli insegnanti di sostegno per gli alunni con fragilità nell’apprendimento».

Garantire alle giovani coppie cervesi di potersi acquistare un’abitazione è definita «una urgenza e necessità».

Poi c’è il sostegno dei più fragili: «Vogliamo inoltre introdurre la nuova figura dell’infermiere di comunità e ottimizzare i servizi alla persona, migliorando ed innovando il concetto della “presa in carico”».

Capitolo anziani: «Dobbiamo inoltre migliorare i servizi a bassa intensità assistenziale a domicilio anche utilizzando strumenti innovativi, come la telemedicina».

La coalizione di Missiroli è composta da Alleanza Verdi Sinistra; lista civica Coraggio e Innovazione; lista civica Per Cervia con Gianni Grandu; Movimento 5 Stelle; Partito Democratico; Partito Repubblicano

Piccoli inventori di giochi premiati da Confindustria

La scuola elementare di San Zaccaria si aggiudica la tappa romagnola del concorso “Eureka! Funziona!” per avvicinare al saper fare i bambini: i due progetti vincitori presentati all’evento nazionale a Torino il 16 maggio

Una zattera battente bandiera della pace e una pista per biglie ballerina: sono i progetti creati dai giovanissimi inventori della scuola elementare di San Zaccaria che si sono aggiudicati la tappa romagnola del concorso “Eureka! Funziona!” promosso da Confindustria Romagna e Federmeccanica, per avvicinare al saper fare i bambini che inventano, progettano e costruiscono un giocattolo meccanico utilizzando un kit con materiali vari (motorini, elastici, ruote, porta batterie, bastoncini, tondini di legno e ferro, filo elettrico).

Nella sede dell’istituto sono stati premiati gli alunni e le alunne delle classi quarta e quinta che hanno realizzato giocattoli tecnologici (v. descrizione sotto) valutati da una giuria composta da Stefano Gismondi, presidente dell’ente di formazione Il Sestante Romagna, Antonella Bandoli, presidente del comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio, e Filippo Emiliani di Cemi.

Le attività sono state effettuate in squadra per stimolare la cooperazione e il lavoro di gruppo, impegnando gli alunni per venti ore nell’arco di circa otto settimane. L’edizione 2024, dedicata alla meccanica, è stata sviluppata in collaborazione con l’Associazione Insegnamento Fisica e l’Istituto Italiano di Tecnologia. I due progetti vincitori, uno per classe, saranno presentati all’evento nazionale conclusivo che si svolgerà a Torino il 16 maggio, insieme a quelli delle scuole di tutta Italia che hanno aderito all’iniziativa. Confindustria Romagna ha consegnato alla scuola un buono da mille euro per materiali scolastici.

Alla premiazione sono intervenuti l’assessore comunale alla Cultura, Fabio Sbaraglia, la dirigente scolastica Pierangela Izzi, Edera Fusconi, presidente del Consiglio territoriale di Castiglione e Graziano Foschi, presidente del comitato cittadino di San Zaccaria e promotore del progetto nella scuola.

«L’inventiva e la creatività che tutti abbiamo da bambini è una risorsa naturale preziosissima: crescendo viene un po’ messa da parte, quando invece ne abbiamo molto bisogno anche sul luogo di lavoro, nel percorso di studi, in tutto l’arco della nostra vita – afferma Tomaso Tarozzi, vicepresidente di Confindustria Romagna con delega all’Education – un patrimonio che va mantenuto vivo e rispolverato: dopo le esperienze nelle scuole superiori, volentieri abbiamo ospitato questa iniziativa nazionale che guarda ai più piccoli».

DESCRIZIONE PROGETTI

Classe quinta

Elefantia: Il giocattolo rappresenta un elefante che cammina e gira in tondo. Dalla sua schiena si articola una pista per biglie, le quali finiscono nella proboscide che funge da scivolo: una sorta di parco giochi.

Locomotiva Team Red: Locomotiva realizzata in modo semplice, effettua movimenti: avanti e indietro. Dipinta di rosso e nero; presenta ruote, fumaiolo e punta.

Pista Crollina (vincitore): Il progetto deve dare l’impressione di una pista che crolla, poiché sono stati legati al motorino due pezzi di stecco di ghiacciolo. Le biglie utilizzate fungono da auto. Questa pista è un flipper da manovrare.

Classe quarta

La zattera dei pescatori (vincitore): Il giocattolo è stato realizzato partendo dal foglio di metallo presente nel Kit, tenuto a galla dalle quattro palline di polistirolo tagliate a metà; queste ultime determinano il galleggiamento insieme ad altri oggetti incollati sotto il foglio di metallo. È dotato infine di una piccola tettoia per riparare pescatori e pescatrici, e di una rete da pesca.

La macchina del tempo: Il giocattolo è formato da una base in doppio cartone sulla quale è stato incollato un tubolare sempre in cartone all’interno del quale è stato posizionato il motorino che fa muovere un’elica formata da bastoncini di legno, posizionata anch’essa all’estremità del tubolare in cartone.

Il razzo canestro: Il giocattolo ha la base formata da un foglio in metallo, mentre la struttura che si sviluppa verso l’alto è stata realizzata con diversi bastoncini di legno, abbellita da tappi di plastica che fungono da finestre. Il movimento è rotatorio e permette al razzo di muoversi in tal senso.

La Regione sta cambiando le regole per cacciare cinghiali, caprioli, daini e cervi

Nuovo regolamento approvato dalla giunta, ora un passaggio in commissione e poi il voto dell’assemblea legislativa per arrivare al decreto del presidente entro fine maggio

Daini Pineta Classe Ph Willy Maurizio Cazzanti
Foto di Willy Maurizio Cazzanti

La giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato un nuovo regolamento per la caccia degli ungulati (fondamentalmente cinghiali, caprioli, daini, cervi). I punti principali riguardano semplificazione della caccia collettiva, gestione più efficace degli ungulati sul territorio regionale, possibilità di interventi maggiormente incisivi in situazioni di emergenza come nel caso del contrasto alla diffusione della peste suina. I prossimi passi prevedono un passaggio prima in Commissione e poi l’approdo in Aula per il parere di conformità dell’Assemblea legislativa. Successivamente verrà approvato con decreto del presidente della Regione entro la fine di maggio.

Il nuovo regolamento sostituisce quello del 2008 ed è frutto di un lungo confronto realizzato dalla Regione con enti locali, associazioni venatorie, mondo dell’agricoltura, fino alle associazioni ambientaliste e del territorio.
Ha ottenuto parere positivo dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dal Consiglio delle autonomie locali, l’organo di coordinamento tra la Regione e gli Enti locali.

Gli aggiornamenti, oltre a recepire le principali indicazioni fornite nel Piano faunistico venatorio regionale, tendono anche a rendere più efficace la gestione degli ungulati, in un quadro di forte necessità di individuare misure per il contenimento della fauna selvatica con conseguenze legate all’impatto ambientale ed economico.

Le principali novità consistono in una più razionale gestione dei cinghiali con la semplificazione delle modalità di caccia collettiva, interventi in situazioni di particolare criticità, per esempio diminuendo il numero di componenti delle squadre di braccata (da 40 a 30 e aumentando gli invitati da 5 a 8). Ancora, saranno introdotte in casi straordinari azioni collettive ridotte che prevedono l’autorizzazione della Regione a battute o braccate con un numero inferiore di partecipanti e cani, nel caso di particolari esigenze del territorio.

Il regolamento prevede inoltre l’adeguamento alle norme nazionali, in materia di armi utilizzabili e aggiorna le modalità di intervento in controllo faunistico.

Per quanto riguarda i cervidi, principalmente capriolo e daino, saranno garantiti gli obiettivi del Piano faunistico venatorio in termini di compatibilità con l’ambiente, tutela della biodiversità e della sostenibilità dell’agricoltura, e l’adeguamento all’attuale contesto di gestione delle due specie. Sarà garantita inoltre una gestione del cervo maggiormente in linea con la presenza della specie a livello regionale e aderente alle previsioni recentemente modificate dalla Regione Toscana, con la quale si condivide la gestione delle popolazioni animali che si trovano tra le due regioni.

Le modifiche proposte consentiranno quindi alla Regione una razionalizzazione della gestione degli ungulati su scala regionale nel rispetto dei principali principi di conservazione e compatibilità con le attività agricole, ambientali ed economiche.

Addio alla leggenda Steve Albini: nel 2017 suonò con gli Shellac a Marina di Ravenna

Lo staff di Bronson e Beaches Brew ricordano quel concerto memorabile, nel mezzo di una tempesta di sabbia

Beaches Brew17
Una foto di Francesca Sara Cauli del concerto degli Shellac a Beaches Brew nel 2017

Cordoglio nel mondo della musica per la morte di Steve Albini, figura di culto nel rock alternativo americano, per molti una vera e propria leggenda. Il chitarrista e storico produttore discografico – lavorò tra gli altri a In Utero dei Nirvana – è morto a 61 anni per un infarto.

Steve Albini
Steva Albini a Marina di Ravenna in una foto postata dal Bronson

A ricordarlo (definendosi «distrutti» dalla notizia) anche lo staff del club Bronson e del festival Beaches Brew, dove Albini insieme ai suoi Shellac fu protagonista di un concerto memorabile nel 2017 nel mezzo di una tempesta di sabbia (ne parlava il nostro Francesco Farabegoli a questo link). «Un pioniere sotto molti aspetti» – sottolineano dal Bronson, salutando «una vera leggenda».

A parlare di Albini su queste pagine, ormai dieci anni fa, anche Luca Manservisi nella sua rubrica musicale: a questo link (oltre ad augurargli «lunga vita»…) consigliava anche alcuni dischi tra i tantissimi da lui prodotti.

Ipnosi invece dell’anestesia: per l’Ausl i test in Cardiologia funzionano

Il personale medico e infermieristico del reparto ha seguito un percorso formativo: sollecitazioni verbali, uditive e tattili portano i pazienti alla modificazione voluta dello stato di coscienza. Si prevede di ampliare l’uso della tecnica

infermiere assistenza malatiIpnosi al posto dell’anestesia per alcune procedure nel reparto di Cardiologia di Ravenna. È la novità introdotta da qualche tempo dall’Ausl Romagna. Le tecniche, già da tempo applicate in varie strutture nazionali e internazionali, sono state recentemente utilizzate in due pazienti da sottoporre a ecocardiogramma transesofageo.

L’ecocardiogramma transesofageo richiede l’inserimento di una sonda nell’esofago che può arrecare fastidi al paziente e anche una vera e propria intolleranza alla procedura. Per questo motivo è pratica comune procedere alla sedazione del paziente, tramite la somministrazione di farmaci che, a loro volta, possono però presentare effetti collaterali, e richiedere un periodo di osservazione dopo l’esame che pregiudica l’immediato rientro al domicilio.

Ecco perché da qualche tempo in Cardiologia a Ravenna è stato intrapreso un percorso formativo del personale sia medico che infermieristico, coordinato rispettivamente dal dottor Andrea Rubboli e dalla dottoressa Daria Drudi, che ha portato all’acquisizione di «tecniche di comunicazione ipnotica – si legge nella nota dell’Ausl – in grado di controllare l’ansia e il dolore eliminando così la necessità di sedazione farmacologica per effettuare varie procedure cardiologiche».

Così Ausl spiega nel dettaglio la procedura che sostituisce la sedazione: «Una volta distesi sul lettino e acquisito il loro consenso, i pazienti sono stati invitati a focalizzare l’attenzione su un punto preciso creando con essi un contatto multisensoriale attraverso sollecitazioni verbali, uditive e tattili che hanno portato entro pochi minuti alla modificazione voluta dello stato di coscienza. È stato così possibile effettuare l’ecocardiogramma transesofageo senza necessità di sedazione farmacologica e con un’ottima tollerabilità da parte dei pazienti che hanno poi riferito un eccellente vissuto emotivo caratterizzato dall’assenza di ansia e dolore».

L’Ausl prevede un sempre più ampio utilizzo dell’ipnosi nell’attività clinica della Cardiologia di Ravenna, anche nell’ambito di procedure invasive, e quindi più dolorose quali l’impianto di pacemaker e la coronarografia, dove sono già stati dimostrati ottimi risultati.

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