mercoledì
24 Dicembre 2025

Il residente in zona stadio: «In nome del “Dio pallone” si blocca un quartiere»

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la testimonianza di un lettore, residente in zona stadio, che lamenta le difficoltà di gestione dell’afflusso dei tifosi e dell’accessibilità al quartiere nelle giornate di campionato.
«Buongiorno, sono un residente della zona stadio e vorrei portare alla vostra attenzione i disagi che decine di famiglie subiscono ogni volta che c’è una partita. Tutte le testate si limitano a parlare del Ravenna calcio, del bel campionato e dei sui tifosi, nessuna ancora della situazione paradossale che si crea ad ogni partita.
Un quartiere intero, decine di famiglie, attività economiche prese in ostaggio nel nome del Dio pallone. Residenti che non possono rientrare in auto alla propria abitazione per ore prima e dopo la partita (anche durante a ridosso della fine), mercato cittadino che viene fatto sgombrare in anticipo, forze dell’ordine e polizia municipale schierata ad ogni incrocio della via San Mama (chiusa) neanche fosse il G8 di Genova, transenne ovunque che poi vengono recuperate a sera tarda  con rumore e disagio per i residenti.
E poi la vita di tutti i giorni che viene stravolta, non si possono invitare amici o parenti a cena perché le strade non sono accessibili, vengono rimossi i bidoni, non si può ordinare una pizza perché nemmeno i fattorini vengono fatti passare, persino i parenti degli anziani ospiti della casa di riposo che si affaccia su via Berlinguer non vanno a trovare i loro cari.
E tutto questo per meno di 5000 tifosi a partita, la capienza di palasport del basket in A, un quarto della tifoseria del Cesena in B con uno stadio altrettanto a ridosso del centro ma senza tutte queste restrizioni.
Sabato 8/11 per l’incontro con la Torres erano presenti circa 70 tifosi sardi (SETTANTA!) e sono potuto rientrare a casa alle 20.15 quasi un’ora dopo la fine della partita. Con me in attesa altre auto, una ragazza doveva dare un medicinale al cane, un signore voleva rientrare al b&b dove alloggiava perché il mattino dopo doveva correre la maratona. La settimana precedente per l’Ascoli partita a rischio (oltre 600 tifosi) è andata anche peggio ai residenti.
Dato che i tifosi ospiti vengono convogliati nei parcheggi dietro la questura, da lì incanalati e scortati verso via Punta Stilo fino al loro settore (lasciandosi alle spalle rifiuti e bottiglie di birra tra l’altro) e poi fatti uscire in sicurezza un’ora dopo la fine della partita che senso ha blindare tutto il resto del quartiere?
Chi paga e quali sono i costi di tutto questo personale delle forze dell’ordine impiegato, di chi sposta e rimette i bidoni, di chi transenna ecc?  Mi domando se sia possibile almeno un pass per i residenti da esibire ai controlli e poter accedere alla propria casa.
Se dovesse andare in serie B, e come sembra ristrutturino lo stadio non immagino cosa possa succedere, avremo gli elicotteri e i cecchini sui tetti.
Ho parlato con altri residenti e famiglie del quartiere, con titolari di attività di bar e ristorazione e il sentimento di rabbia e frustrazione è comune a tanti.
Abbiamo l’esempio di attività e bar che vengono chiuse perché sussiste il rischio di spaccio o di risse, allo stesso modo se esiste questo grande rischio per la sicurezza della città per i tifosi che il Sig. Questore chiuda il settore ospiti e il problema si risolve con risparmio di soldi e disagi per tutti. Ma come dicevo nel nome del Dio pallone…».

Servono 30 milioni per eliminare le barriere architettoniche negli spazi comunali

Ci vorrebbero circa trenta milioni di euro per cancellare tutte le barriere architettoniche negli spazi urbani e negli edifici pubblici di proprietà dei diciotto Comuni della provincia di Ravenna. Gli interventi da eseguire sarebbero circa 10-15mila, da quelli più leggeri a opere strutturali. Sono le cifre che si possono estrapolare dalla lettura dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) e dei piani di accessibilità urbana (Pau) di cui le pubbliche amministrazioni devono dotarsi.

Peba e Pau, quindi, sono strumenti per l’analisi, la progettazione e la pianificazione degli interventi finalizzati al raggiungimento dell’accessibilità e usabilità degli spazi e degli edifici pubblici da parte di tutti i cittadini. Il Peba è previsto da una legge addirittura del 1986 che concedeva un anno di tempo alle pubbliche amministrazioni. Una legge del 1992 ha introdotto il Pau.
Sono passati quasi quarant’anni, eppure il Comune ravennate più virtuoso ha provveduto solo nel 2020. Altri lo stanno facendo in questi mesi, uno solo (Cervia) non l’ha ancora fatto. E va ricordato che arrivare all’approvazione è solo il primo passo: poi andrebbero eseguiti gli interventi. Se ve lo state chiedendo la risposta è no, non sono previste sanzioni per chi non ha approvato i piani e nemmeno per chi li ha approvati ma non li esegue. Insomma, tutto è demandato al risultato dell’incrocio tra disponibilità di risorse e sensibilità degli amministratori.

I piani sono costituiti da una relazione generale che fotografa le problematiche emerse in un’area circoscritta e può riguardare edifici pubblici o porzioni di spazi pubblici urbani (strade, piazze, parchi, giardini, elementi di arredo urbano). Devono tenere conto delle esigenze di chiunque, in maniera permanente o temporanea, si trovi ad avere delle difficoltà nei movimenti o nelle percezioni sensoriali, nonché, delle persone con difficoltà cognitive e psicologiche. Le più recenti classificazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e delle Nazioni Unite hanno operato un cambio concettuale del termine disabilità, non più definita come condizione derivante da una limitazione della persona, ma determinata dalla presenza di elementi o situazioni ambientali che impediscono l’autonomia e la partecipazione di ciascuno. Per ogni barriera architettonica rilevata e analizzata vengono individuate delle soluzioni tecniche con relativa stima dei costi per la sua risoluzione.

Il primo a mettersi in regola è stato il Comune di Lugo: novembre 2020. Gli altri otto comuni dell’Unione della Bassa Romagna ci hanno pensato a maggio 2025: l’approvazione è avvenuta dopo un percorso di circa un anno, durante il quale sono state raccolte le osservazioni da parte dei cittadini rispetto alle bozze iniziali, e sono state organizzate iniziative pubbliche di presentazione e condivisione con le associazioni di categoria e portatori di interesse in generale. Per gli otto comuni la spesa complessiva degli interventi sarebbe di 11 milioni. Per Lugo non c’è una stima: è stata predisposta una modulistica per le segnalazioni da parte dei cittadini al Comune. «Ad oggi non ne sono pervenute – fanno sapere da Lugo –. Ogni qual volta emerge una necessità specifica anche per effetto di ricognizione dei tecnici comunali si interviene puntualmente».
A Ravenna l’approvazione del Peba è arrivata nell’agosto del 2021, uno degli ultimi atti della prima giunta De Pascale. Secondo i tecnici ci sarebbe bisogno di quattromila interventi negli edifici e poco più di cinquecento negli spazi urbani. Spesa complessiva 7,5 milioni di euro. Il tema è particolarmente delicato: un’interrogazione specifica dall’opposizione è ancora in attesa di risposta e la giunta sta definendo la linea da adottare.
Lo scorso marzo a Russi il consiglio comunale ha approvato il piano redatto dalla società Netmobility di Verona. La spesa complessiva per aggiustare tutte le barriere supera di poco i tre milioni di euro.

In Darsena una giornata tra arte contemporanea, performance e design

Le Artificerie Almagià si preparano a trasformarsi in un “cantiere artistico” per l’undicesima edizione di Visibile.

Domenica 16 novembre, dalle ore 11 alle 19, torna in Darsena l’evento che unisce arte indipendente e design, spaziando tra tra arti visive, tecniche di lavorazione e arte performativa e offrendo un ampio scorcio sul panorama dell’arte contemporanea.

Durante la giornata sarà possibile acquistare manufatti dagli stand (tra design, pittura, mosaico, collage, ceramica, incisione, fotografia e illustrazione) o dialogare con gli artisti, scoprendo le storie che animano ogni creazione.
«Visibile celebra così un rapporto diretto e non mediato tra chi crea e chi osserva – spiegano gli organizzatori -. fondato sulla curiosità e sulla scoperta reciproca».

I venti artisti selezionati dallo staff curatoriale quest’anno sono: Altes, Gina Babić, Isabella Catino, Benny De Papa, Fernanda Eleias, Michele Fesani, FussiFussi, Luna Grasso, Dan Bardloom, Marna, Riccardo Neri, Parmilesregards, Giulia Petronio, Maddalena Re, Snowine, Nunzia Tarantino, Jessica Incerti Telani, Tiratura, Icaro Tuttle, Yuyu Zhao.

All’interno di Visibile sarà fruibile l’installazione Rezdora/Azdora – La Restituzione, opera site specific di Barbara Bernardi, curata da Sabina Ghinassi. L’opera raccoglie le esperienze di una comunità attraverso gesti, parole e ricordi condivisi, esplorando il tema del corredo, riflettendo su ciò che ereditiamo e trasmettiamo in linea femminile dalla nostra famiglia attraverso parole e ricordi condivisi.

Un’altra delle novità di quest’anno è “Visibile Open Eyes” uno spazio dedicato a giovani artisti selezionati che esporranno i loro progetti in diverse discipline, dalla fotografia al graphic design, fino all’arte performativa e alla poesia visiva. In questo caso si parla di Teresa Valentina Caiati, Manuel De Marco, Alice Dicembrinoe Federica Tassi, che offriranno uno sguardo sulle nuove geografie della ricerca artistica contemporanea.

L’edizione 2025 segna anche l’ingresso dell’arte performativa all’interno dell’evento. Chantal Invernizzi presenterà la performance interattiva Spit it out, un’azione collettiva che invita il pubblico a liberare ciò che è rimasto non detto, scrivendo messaggi e pensieri su una superficie trasparente che unisce, separa e mette in relazione. Visibile ospiterà inoltre la mostra del Collettivo Colleria, che presenterà Lettrismi – La Restituzione, esito del laboratorio di collage svoltosi presso lo Studio 73 di Ravenna.

Infine, la giornata sarà arricchita da due talk tematici di approfondimento. Nel primo incontro, la critica d’arte Sabina Ghinassi, anche presidentə di Rete Almagià, dialogherà con il Collettivo Colleria, esplorando storia, ruoli e riflessioni tra analogico e digitale (. Il secondo talk offrirà invece una conversazione sulle pratiche artistiche contemporanee, coinvolgendo Teresa Caiati, Alice Dicembrino, Chantal Invernizzi, Federica Tassi e Manuel De Marco, con una riflessione sulle direzioni della ricerca visiva tra corpo, percezione e linguaggio.

Nell’ambito dell’evento, si svolgerà un laboratorio condotto dalla designer e calligrafa Valentina Fussi, intitolato Scrivere, che magia! (11.30-13). Questo incontro è pensato per coinvolgere sia bambini che adulti, offrendo loro l’opportunità di esplorare la meraviglia del segno scritto. I partecipanti creeranno il proprio strumento di scrittura e sperimenteranno il movimento della mano sulla carta.

«L’edizione 2025 di Visibile consolida così il suo ruolo di piattaforma artistica inclusiva e multidisciplinare: un evento da vivere in tutte le sue sfumature, dai linguaggi tradizionali come pittura e scultura fino alle espressioni più transdisciplinari e attuali – concludono dall’organizzazione -. Visibile si conferma un polo di creatività e rigenerazione culturale, capace di integrare sperimentazione, dialogo e partecipazione, aprendo le porte a una continua evoluzione dell’arte contemporanea»

L’evento è a ingresso libero e gratuito, ed è promosso da Norma Aps in collaborazione con Appunti per un Terzo Paesaggio di Rete Almagià.

Nei giorni delle Atp Finals, a Torino anche i giovani talenti della provincia di Ravenna

In concomitanza con le attesissime Atp Finals (ribattezzate Nitto per ragioni di sponsorizzazione), in cui si sfidano gli 8 migliori tennisti al mondo (secondo l’attuale ranking), a Torino saranno protagonisti anche i più promettenti giovani italiani.

Dal 9 al 14 novembre infatti andranno in scena i Master del circuito “Junior Next Gen”, promossi dalla Federazione Italiana Tennis e Padel. A ottenere la qualificazione anche diversi giovanissimi talenti della provincia di Ravenna: nell’Under 10 femminile Micol Foggia (Club La Meridiana); nell’Under 12 maschile Gabriele De Vita (Club Atletico Faenza) e Robert Sebastian Cadar (Ct Massa Lombarda); nell’Under 12 femminile Anna Foschini (Ct Zavaglia Ravenna); nell’Under 14 maschile Diego Tarlazzi (Club Atletico Faenza) e nell’Under 14 femminile Emma Lanzoni (Club Atletico Faenza).

Mentre i tornei di singolo si svolgeranno sui campi dei circoli tennis della zona, le gare di doppio saranno disputate nella suggestiva cornice del Fan Village delle Nitto Atp Finals.

L’Olimpia Teodora fa cinque su cinque e resta in testa alla classifica

Ancora una vittoria per l’Olimpia Teodora, la quinta in altrettante partite di campionato nel girone C della B1 di volley femminile.

Nel palazzetto del Centro Volley Reggiano le ravennate si impongono per 3-0 (23-25; 17-25; 22-25) e restano solitarie in testa alla classifica.

Sabato prossimo, 15 novembre, al Pala Costa di Ravenna big match (oer 17) contro una delle piu’ dirette inseguitrici, Valdarno.

Le pagelle del Ravenna che ha battuto la Torres: Spini crea, Anacoura “conserva”

Le pagelle del Ravenna che ha battuto la Torres (qui formazioni e cronaca).

ANACOURA 7,5: sicuro nell’unica occasione in cui è stato impegnato nel primo tempo (facile), si supera due volte nella ripresa, la prima evitando il pareggio della Torres. Ancora una volta decisivo.

SCARINGI 6: scambia bene con Donati in fase offensiva, un paio di ingenuità difensive che potevano costare caro, ma fondamentalmente piuttosto sicuro.

ESPOSITO 6: fatica negli scontri aerei con Diakite, qualche rischio in fase di impostazione, una grande chiusura nell’uno conto uno. Meno dominante del solito, ma ancora una prova da difensore importante.

SOLINI 6: sempre attento, non si avventura in iniziative che non gli competono, continua a dare sicurezza al reparto.

DONATI 6,5: qualche inaspettata ingenuità difensiva (in un paio di occasioni si fa sorprendere all’interno), è molto intraprendente in fase offensiva, oltre che decisivo nell’azione del primo gol. Una sicurezza del Ravenna (momentaneamente) capolista (35′ st Corsinelli sv).

TENKORANG 6: si fa vedere come ai “vecchi” tempi in fase di inserimento, sfiora un gol (reclamando un fallo di mano) e si guadagna il rigore. In altre occasioni impreciso e sembra quasi non avere troppa forza nelle gambe (35′ st Di Marco sv).

LONARDI 6: molto prezioso in fase difensiva, un paio di sanguinose palle perse ma finalmente anche un paio di verticalizzazioni impotanti, l’ultima a Spini in occasione del 2-0 (40′ st Mandorlini sv).

ROSSETTI 6,5: lo speaker gli attribuisce il primo gol (che in realtà è un autogol) e se lo meriterebbe pure per il lavoro sporco e la concretezza. Arriva spesso al cross inserendosi negli spazi.

RRAPAJ 6,5: quando la squadra sembra un po’ troppo gigioneggiare, dà la scossa, da capitano, alzando il ritmo e portandosi dietro i compagni. Meno preciso del solito con la palla nei piedi, ma è una delle anime di questo Ravenna.

SPINI 7,5: il cross che porta all’autogol che sblocca la partita, l’assist a Luciani solo da spingere in porta per il 2-0 e il gol su rigore del 3-0. In mezzo, tante piccole giocate di qualità, che impreziosiscono una prestazione finalmente completa (29′ st ZAGRE 6: riparte in un paio di occasioni dando respiro alla manovra).

LUCIANI 6: in ombra fino al gol del 2-0 facile facile che chiude la partita e che ha il merito di costruire anche recuperando un pallone fondamentale sulla tre quarti (35′ st Okaka sv).

Il Ravenna batte 3-0 la Torres e si regala (almeno) una notte da capolista solitaria

RAVENNA FC-TORRES 3-0
RAVENNA (3-5-2): Anacoura; Scaringi, Esposito, Solini; Donati (35′ st Corsinelli), Tenkorang (35′ st Di Marco), Lonardi (40′ st Mandorlini), Rossetti, Rrapaj; Spini (29′ st Zagre), Luciani (35′ st Okaka). A disp.: Stagni, Borra, Falbo, Calandrini, Bianconi, Ilari, Da Pozzo, Menegazzo. All.: Marchionni.
TORRES (3-4-1-2): Zaccagno; Idda, Antonelli, Mercadante; Fabriani (11′ st Di Stefano), Giorico (31′ st Brentan), Sala, Zambataro; Mastinu (31′ st Carboni); Musso (11′ st Masala), Diakite (31′ st Starita). A disp.: Marano, Biagetti, Lunghi, Bonin, Dumani. All.: Marco Sanna.
ARBITRO: Palmieri da Brindisi.
RETI: 13′ pt Idda (aut.), 15′ st Luciani, 27′ st Spini.
AMMONITI: Donati, Luciani, Idda, Okaka.
Angoli: 3-6.

QUI LE NOSTRE PAGELLE

È stato più faticoso di quanto non dica il risultato, per il Ravenna, superare una buona (a dispetto della classifica) Torres. Una partita gestita dai giallorossi in maniera molto matura, sbloccata dopo pochi minuti grazie a un autogol sul velenoso cross di un ottimo Spini e poi portata a casa nella ripresa. Con il contributo anche in questa occasione di un ritrovato Anacoura, che sull’1-0 si supera su Diakite (in una parata simile al miracolo contro l’Ascoli). Pochi minuti dopo arriverà il raddoppio di un Luciani fino a quel momento in ombra, ottimamente servito da Spini. Lo stesso Luciani si “sdebita”, lasciando il rigore (fallo in area su Tenkorang sugli sviluppi di un corner) al suo compagno di reparto, che non sbaglia.

Tra le buone notizie di giornata, anche il ritorno di Di Marco, dopo l’infortunio alla caviglia di inizio campionato. Ora il Ravenna (che ha vinto 11 partite su 13, un dato davvero difficile da prevedere nell’estate del ripescaggio) potrà trascorrere (almeno) una notte in testa al girone B di serie C, aspettando Perugia-Arezzo di domenica pomeriggio (i toscani con una vittoria tornerebbero in testa a +1 sui giallorossi) e allungando comunque sull’Ascoli terzo in classifica (ora a -5 dal Ravenna dopo il pareggio casalingo con il Gubbio di venerdì sera).

Prossimo impegno domenica prossima, 16 novembre a Livorno.

Il Pd chiede una seduta straordinaria del consiglio per discutere di Sanità

È in programma per martedì 11 novembre una seduta straordinaria del consiglio comunale di Lugo dedicata al tema della Sanità, alla presenza del direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori.

La convocazione è stata richiesta dal gruppo comunale del Pd, che nelle scorse settimane ha presentato alla Presidenza del consiglio un’istanza formale sul tema. Il consiglio è convocato alle ore 19 e il tema della sanità sarà affrontato subito dopo la trattazione di alcuni punti ordinari (indicativamente quindi a partire dalle 20). La seduta è come sempre pubblica e sarà visibile anche in diretta streaming sul canale YouTube del comune di Lugo.

La capogruppo dei democratici lughesi, Elisa Andraghetti, illustra in una nota le ragioni dell’iniziativa: «Il tema di un servizio sanitario efficiente e veramente universalistico è uno dei cardini della proposta politica del Partito Democratico, a tutti i livelli. Per questo sentiamo l’esigenza di dedicare uno specifico approfondimento alla situazione della nostra sanità in un’apposita seduta del consiglio comunale. Siamo consapevoli di vivere in un territorio dove la qualità della vita è ancora alta, anche grazie a una sanità pubblica di livello molto avanzato. Tuttavia, a causa del sottofinanziamento cronico del settore da parte del governo nazionale nonché dei cambiamenti nella società e del conseguente emergere di nuovi bisogni assistenziali, si stanno manifestando anche nel nostro territorio problematiche complesse che vanno adeguatamente affrontate. Ci aspettiamo pertanto un proficuo confronto con la dirigenza Ausl, nell’ottica di rispondere in maniera sempre più efficace alle aspettative che i nostri concittadini nutrono nei confronti del servizio sanitario pubblico».

Si masturba sul treno per Rimini davanti a una passeggera: arrestato dalla polizia

Si masturbava in treno, importunando una passeggera seduta a poca distanza da lui: la tempestiva segnalazione da parte del capotreno e l’arrivo degli agenti della polizia di stato del commissariato di Lugo a bordo del treno  hanno permesso di mitigare la situazione, arrestando l’uomo con l’accusa di violenza sessuale.

L’episodio è avvenuto nella serata di ieri (sabato 8 novembre), lungo la tratta ferroviaria Lugo-Rimini. L’uomo, un 46enne di nazionalità marocchina irregolare sul territorio era già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. In evidente stato di alterazione psicofisica, si è dimostrato fin da subito collaborativo alle richieste degli agenti, che per più volte lo avevano invitato a scendere dal treno.

Una volta accompagnato al commissariato di Lugo per gli accertamenti di rito, l’uomo avrebbe dato in escandescenza, rompendo alcune apparecchiature degli uffici. Alla luce dei comportamenti riottosi e dei precedenti, all’accusa di violenza sessuale si sono aggiunte quelle di resistenza, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. Attualmente, il soggetto si trova in carcere, in attesa del giudizio per direttissima.

Premiata Natalia Baraghin dopo il terzo posto alle competizioni mondiali di trucco permanente

Massa Lombarda premia la sua cittadina Natalia Baraghin, 34enne titolare del Colour Studio Tattoo di Massa Lombarda, che si è distinta a livello mondiale nel campo del trucco permanente, conquistando il terzo posto assoluto al Wulop 2025, la competizione internazionale più prestigiosa del settore, svoltasi ad Antalya, in Turchia.

Il sindaco Stefano Sangiorgi le ha consegnato in Municipio una pergamena di merito «per aver rappresentato con passione, impegno e professionalità il nome di Massa Lombarda in un contesto internazionale». Originaria della Moldavia e residente in Italia da oltre vent’anni, Natalia Baraghin ha conseguito la formazione in una delle accademie più prestigiose d’Italia, quella di Verona, per poi proseguire un percorso di perfezionamento anche all’estero.

«Questo risultato – ha raccontato Natalia – rappresenta per me la sintesi di anni di studio, dedizione e amore per il mio lavoro. La soddisfazione più grande resta quella dei miei clienti, che ogni giorno mi spingono a migliorare e a cercare la perfezione». Alle semifinali mondiali del Wulop, ha ottenuto una doppia vittoria nella categoria Microblading, imponendosi sia nella prova su modella che su pelle sintetica, fino a raggiungere il podio mondiale nella finale turca.

«La storia di Natalia è un esempio di come talento e determinazione possano trasformare una passione in un’eccellenza riconosciuta nel mondo — ha detto il sindaco Sangiorgi — Siamo orgogliosi che una professionista come lei porti il nome di Massa Lombarda in un ambito così competitivo e creativo».

Taglio del nastro per la nuova scuola primaria di Barbiano: l’investimento da 1,5 milioni

Taglio del nastro a Barbiano, dove è stata inaugurata nella mattinata di oggi (8 novembre) la nuova scuola primaria “Giosuè Carducci” in via Nettore Neri 3, a fianco della scuola dell’infanzia.
I lavori per la realizzazione della nuova scuola, iniziati nel 2023, sono costati 1,5 milioni di euro, finanziati per 295mila euro da fondi del Pnrr.

La nuova scuola 
è dotata di cinque aule di circa 40 mq l’una, una mensa pensata per accogliere contemporaneamente tutti gli studenti, un atrio utilizzabile come spazio polivalente, un’aula informatica con biblioteca, un’aula insegnanti, un’aula morbida, un deposito e uno spazio per lo sporzionamento del cibo. Il plesso è conforme alle più recenti normative di sicurezza sismica ed efficienza energetica ed è dotato di un impianto fotovoltaico sulla copertura, il riscaldamento è a pavimento, mentre è presente un sistema di ricambio dell’aria meccanizzato. Tutte le aule hanno accesso diretto al giardino per incoraggiare lo svolgimento di attività all’aperto, così come la sala mensa, dotata di una grande vetrata sul cortile interno della scuola, protetta da un porticato con frangisole.
Il vecchio edificio sarà invece demolito per compensare il consumo di suolo della nuova struttura: al suo posto sarà realizzata un’area verde.
L’inaugurazione odierna si è svolta alla presenza del sindaco di Cotignola Federico Settembrini, della deputata Ouidad Bakkali e della dirigente dell’istituto comprensivo “Don Stefano Casadio” Monica Betti. La mattinata si è aperta con una performance musicale dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Cotignola, seguita dalla lettura Dove nascono i sogni: la scuola e le storie, a cura della biblioteca comunale Luigi Varoli.
«Raramente si ha l’opportunità di inaugurare una nuova scuola – sottolinea Settembrini -. Il Comune di Cotignola ha scelto di investire in questa progettazione, approfittando delle risorse straordinarie messe a disposizione dal Pnrr, perché avere un nuovo plesso scolastico non significa solo avere nuovi muri, ma avere spazi e strumentazioni in grado di garantire una formazione di qualità e al passo coi tempi. Aggiungo inoltre che fra pochi mesi, a Cotignola, inaugureremo un nuovo asilo: si tratta quindi di due nuovi plessi per il nostro territorio comunale, realizzati parallelamente, sia come tempistiche che come scelte strategiche: anche per l’asilo di Cotignola infatti abbiamo potuto beneficiare di fondi Pnrr».

Madre e figlio occupano l’appartamento di un 48enne con disabilità: lo sgombero della polizia locale

È stato sgomberato l’appartamento di Punta Marina illegalmente occupato da due persone, madre e figlio, che ne avevano preso illecitamente possesso. L’abitazione era l’unico bene immobiliare di un 48enne con disabilità, che ha potuto riottenere le chiavi lo scorso 29 ottobre grazie all’intervento della polizia locale di Ravenna.

L’operazione ha avuto origine dalla segnalazione di una possibile violazione di domicilio ai danni di una persona in condizione di fragilità: una volta giunti sul posto, gli agenti hanno trovato sul posto un 33enne sua madre, 55enne, italiani, che dichiaravano di essere in difficoltà abitativa, ma senza essere in grado di fornire una valida giustificazione per la loro permanenza nell’immobile. Uno degli occupanti utilizzava persino una rimessa (accatastata come locale accessorio) come giaciglio notturno, in condizioni igienico-sanitarie inadeguate.
Vista la situazione di evidente illegalità e la vulnerabilità della vittima, gli operatori sono intervenuti subito liberando l’abitazione. I due occupanti sono quindi stati invitati a raccogliere le proprie cose e lasciare l’immobile. Per evitare nuove intrusioni, la Polizia Locale ha anche disposto la sostituzione delle serrature di porta d’ingresso e garage.

I due soggetti allontanati sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per invasione di edifici, circonvenzione di incapace, e per “occupazione arbitraria di un immobile destinato a domicilio altrui”, reato introdotto dal recente Decreto Sicurezza. Erano già noti alle autorità per reati analoghi.

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