giovedì
18 Dicembre 2025

Una mostra su Dante tra documenti storici e intelligenza artificiale

L’esposizione alla basilica di Sant’Agata si ispira alla lettera apostolica Candor Lucis Aeternae di Papa Francesco e al rapporto tra il poeta e Ravenna. In occasione del Dantedì saranno organizzate visite guidate gratuite

289) PASCOLI, DANTE, PINETA

Dante Alighieri tra documenti storici e intelligenza artificiale. La basilica di Sant’Agata a Ravenna, in via Mazzini, ospita la mostra “Dante, profeta di Speranza. Candor Lucis Aeternae e Dante a Ravenna”: inaugurazione venerdì 22 marzo (ore 18), visitabile fino al 31 maggio.

L’esposizione, voluta dall’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia e curata da “Dante in rete”, è un viaggio nell’opera di Dante e nella Ravenna del Sommo Poeta, con la chiave di lettura della lettera apostolica pubblicata il 25 marzo 2021, in occasione del 700esimo anniversario della morte dell’Alighieri.

«Papa Francesco ce l’aveva preannunciata quando eravamo stati in udienza, come delegazione ravennate, nell’ottobre del 2020 – spiega Manuela Mambelli, principale curatrice della mostra assieme a Piergiorgio Benini, Silvia Perini e Ruggero Cornacchia –. Avevamo quasi un debito morale nei suoi confronti. E così abbiamo pensato a questa mostra per divulgare e far conoscere meglio i contenuti di questa lettera apostolica. La Candor Lucis Aeternae ha tanto da dire agli uomini e alle donne del nostro tempo».

La mostra consiste in 24 pannelli avvolgibili ed è divisa in due sezioni: la prima specificamente sulla Candor Lucis Aeternae, che verrà illustrata attraverso immagini dei mosaici di Ravenna e descritta, capitolo per capitolo, con brani del testo e Qr code per approfondire.

La seconda sezione invece sarà incentrata su Dante a Ravenna: «Qui – aggiunge Mambelli – abbiamo voluto parlare di com’era Ravenna al tempo del Poeta, dei suoi figli, del “cenacolo degli amici” e dei mosaici nella sua Commedia. Ci sarà anche un focus su Rinaldo da Concorrezzo, il vescovo di Dante». In questa parte del percorso, i curatori hanno cercato di valorizzare il patrimonio dei documenti dell’Archivio arcivescovile e del Centro Dantesco, utilizzando anche l’intelligenza artificiale per ricostruire un ritratto della famiglia di Dante e dei suoi amici.

All’inaugurazione del 22 marzo saranno presenti l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni e Manuela Mambelli, coordinatrice di Dante in Rete. La mostra sarà aperta al pubblico il venerdì e sabato dalla 9 alle 13, domenica dalle 9 alle 17. In occasione del Dantedì sono in programma alcune visite guidate gratuite: sabato 23 marzo, alle 11 e domenica 24 marzo, alle 15.15 e alle 16.

Opera falsa nella mostra di Banksy? Il Comune: «La responsabilità è dei curatori»

L’amministrazione comunale interviene nella vicenda sul prsunto falso in esposizione al Magazzino del Sale

IMG 20240229 172552 2048x1536Il Comune di Cervia prende le distanze dalla vicenda della presunta opera falsa in esposizione alla mostra di Banksy nel Magazzino del Sale. «L’amministrazione comunale ha stipulato una convenzione con Metamorfosi Eventi, prestigiosa associazione che ha organizzato la mostra e ha la piena responsabilità del progetto di allestimento generale, della selezione delle opere e pertanto dell’autenticità e della validità delle stesse e di quanto esposto. Metamorfosi Eventi ha deciso di ritirare l’opera contestata dalla mostra».

Il Comune ricorda che quella dedicata a Banksy è la mostra che completa la trilogia dedicata alla street art che prese inizio nel 2022 con Keith Haring e proseguì nel 2023 con Obey. «Le opere esposte sono di indubbio valore artistico e stanno riscuotendo un notevole successo di pubblico, rappresentando un importante momento di crescita culturale per la città e un’occasione in più da offrire ai tanti turisti nel periodo primaverile».

L’amministrazione comunale afferma di avere piena fiducia nell’operato delle indagini delle autorità competenti ed evidenzia ulteriormente l’importante valore culturale e artistico della mostra.

Salgado in mostra a Ravenna: 180 foto che raccontano la galassia delle migrazioni

Al Mar di Ravenna fino al 2 giugno la mostra fotografica Exodus di Sebastiao Salgado. L’evento fa parte del Festival delle Culture

 NGL7479La condizione di profugo, l’istinto di sopravvivenza, i momenti di esodo, i disordini urbani e le tragedie di continenti ormai alla deriva, la paura e la povertà, la volontà, la dignità e il coraggio: c’è tutto questo nelle 180 fotografie di Sebastiao Salgado che compongono la mostra “Exodus” inaugurata oggi, 21 marzo, al Museo d’arte della città di Ravenna (Mar) all’interno del calendario del Festival delle culture. L’esposizione curata da Lélia Wanick, moglie del fotografo, sarà visitabile fino al 2 giugno 2024.

Queste le parole del fotografo nato in Brasile 80 anni fa: «La mia speranza è riuscire – come individui, come gruppi, come società – a fermarci per riflettere sulla condizione dell’umanità alla soglia del nuovo millennio. Oggi più che mai, sento che il genere umano è uno. Vi sono differenze di colore, di lingua, di cultura e di opportunità, ma i sentimenti e le reazioni di tutte le persone si somigliano. Noi abbiamo in mano la chiave del futuro dell’umanità, ma dobbiamo capire il presente. Queste fotografie mostrano una porzione del nostro presente. Non possiamo permetterci di guardare dall’altra parte».

Nel 1993 Salgado ha iniziato il suo viaggio fotografico, fisico ed esistenziale nella galassia delle migrazioni. In sei anni il reporter brasiliano ha percorso quattro continenti con opere che catturano partenze e approdi, campi profughi dove milioni di persone vivono un destino incerto. Da allora la mappa del mondo appare cambiata, ma l’esodo di intere popolazioni è quanto mai attuale e le condizioni di profughi o migranti rappresentano uno scenario che assume dimensioni sempre più globali.

«Quasi tutto ciò che accade sulla Terra è in qualche modo collegato – afferma la curatrice, Lélia Wanick –. Siamo tutti colpiti dal crescente divario tra ricchi e poveri, dalla crescita demografica, dalla meccanizzazione dell’agricoltura, dalla distruzione dell’ambiente, dal fanatismo sfruttato a fini politici. Le persone strappate dalle loro case sono solo le vittime più visibili di un processo globale. Le fotografie che qui presentiamo catturano i momenti tragici, drammatici ed eroici di singoli individui. Eppure, tutte insieme, ci raccontano anche la storia del nostro tempo. Non offrono risposte, ma al contrario pongono una domanda: nel nostro cammino verso il futuro non stiamo forse lasciando indietro gran parte del genere umano?».

Come è organizzata la mostra Exodus di Salgado

La mostra si compone di varie sezioni a carattere geo-politico. La prima sezione, intitolata Migranti e profughi: l’istinto di sopravvivenza, tratta in particolar modo le motivazioni che tristemente accomunano i profughi: la povertà e la violenza, il sogno di una vita migliore, la speranza. Si prosegue poi con La tragedia africana: un continente alla deriva, si concentra sul trauma della sofferenza e disperazione di popoli profondamente segnati dalla povertà, dalla fame, dalla corruzione, dal dispotismo e dalla guerra nonostante l’Africa sia un continente con una storia importante per l’umanità, in grande fermento, ricco di energie e vitalità, oltre che di materie prime e ricchezze naturali. La terza sezione, L’America latina: esodo rurale, disordine urbano, racconta una parte del mondo segnata dalla migrazione di decine di milioni di contadini, spinti dalla povertà, verso le aree urbane come Città del Messico e San Paolo, circondate da baraccopoli, dove persino la vita privilegiata è assediata dalla violenza. La sezione Asia: il nuovo volto urbano del mondo si concentra sull’esodo di massa dalla povertà rurale alla creazione di megalopoli in cui i migranti vivono in condizioni precarie, pur credendo di aver fatto un passo verso una vita migliore. Chiude la mostra una sala dedicata ai ritratti di bambini, rappresentativi di altre decine di milioni che si possono incontrare nelle baraccopoli, nei campi profughi e negli insediamenti rurali di America Latina, Africa, Asia ed Europa. La particolarità di questi ritratti risiede nel fatto che hanno scelto di essere fotografati, scegliendo loro la posa da assumere davanti alla macchina fotografica del grande fotoreporter, compiendo così un fiero atto di autodeterminazione di quelle che sono le vittime principali dei fenomeni migratori, senza alcun controllo sul proprio destino.

 

Aperto il bando per rifare piazza XIII giugno, il Comune stanzia 1,4 milioni di euro

L’annuncio del sindaco per lo spazio al centro di una vicenda giudiziaria tra amministrazione e una società privata

Piazza XIII GiugnoÈ aperto il bando pubblico di gara per il rifacimento di piazza XIII giugno a Lugo. Lo annuncia il sindaco Davide Ranalli in un video sui propri social. Il bando di gara sarà aperto fino al 22 aprile e il Comune di Lugo finanzia in proprio con 1,4 milioni di euro. La piazza, realizzata alla fine degli anni 2000, è al centro di una lunga querelle giudiziaria che contrappone l’Amministrazione e la società Foro Boario srl.

«In questi anni abbiamo agito per tutelare il Comune in una vicenda che abbiamo ereditato. Abbiamo cercato di chiudere la partita giudiziaria con un risarcimento adeguato per la nostra Amministrazione – ha spiegato il sindaco Ranalli -. Il Tribunale Amministrativo Regionale ci ha dato ragione a metà ed proprio per questo, perché pensiamo che le nostre ragioni siano fondate che agiremo al Consiglio di Stato. Nel frattempo, però per noi la piazza va rifatta. Risolvere questo problema, sapevamo non essere cosa facile, e infatti non lo è stato, ma noi abbiamo cercato come è nostro dovere di essere parte di questa soluzione».

In due ore completato lo sbarco dei 71 migranti dalla nave di Emergency

I naufraghi sono stati visitati dal personale medico e identificati per la distribuzione fra le province della regione. Il nono attracco di una nave ong a Ravenna in 15 mesi, in totale 939 persone

 NGL7406Sono durate due ore, a partire dalle 8.45 di oggi 21 marzo, le operazioni di sbarco dei 71 migranti dalla Life Support, la nave della ong Emergency che ha attraccato al terminal crociere di Ravenna dopo il soccorso dei naufraghi nel Mediterraneo.

Appena raggiunta la banchina di Porto Corsini, sono saliti a bordo i medici dell’Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), il personale del 118 e della Croce Rossa Italiana per le prime visite e personale della questura per gli adempimenti di rito.

Tra i primi migranti a scendere dalla nave, un giovane per il quale si è reso necessario il trasporto al pronto soccorso per ulteriori accertamenti, poi i tre minori di cui uno accompagnato e l’unica donna a bordo.

Con mezzi della Croce Rossa Italiana i migranti sono stati poi trasferiti al Pala de Andrè per le ulteriori visite mediche da parte del personale dell’Ausl Romagna e per l’effettuazione di tutti gli adempimenti di identificazione e fotosegnalamento.

Appena ultimate le visite e le procedure identificative il programma di trasferimento prevede la seguente ripartizione: 4 migranti rimarranno a Ravenna (3 minori e il fratello maggiorenne di uno di loro), 9 a Forlì-Cesena; 5 a Rimini, 53 a Bologna per la redistribuzione tra le restanti Provincia dell’Emilia (16 rimarranno a Bologna, 9 a Reggio Emilia, 5 a Ferrara, 11 a Modena, 7 a Parma e 5 a Piacenza).

Per la Life Support è stato il secondo attracco a Ravenna. In totale sono stati nove gli sbarchi a Ravenna dal 31 dicembre 2022 per un totale di 939 persone.

La raccolta fondi per il dormitorio di Santa Teresa supera 11mila euro in un mese

Le risorse saranno destinate all’acquisto e all’installazione di porte tagliafuoco. Oltre alle donazioni online (attive fino al 7 aprile) anche una lotteria a sostegno dell’iniziativa

Dormitorio S. Teresa

In poco più di un mese dal lancio della campagna, la raccolta fondi online a favore del nuovo dormitorio di Santa Teresa ha superato la cifra di 11mila euro, grazie alla generosità di cittadini, associazioni, banche, studi professionali e aziende del territorio, che hanno scelto di sostenere l’opera di carità e accoglienza a favore della comunità.

Il ricavato della campagna online “Apri le porte dell’accoglienza” è destinato a sostenere le spese per l’acquisto di 24 porte tagliafuoco (dal costo di circa 800 euro ciascuna, compreso il servizio di montaggio), che saranno predisposte negli spazi del nuovo dormitorio, come richiesto dalla normativa di prevenzione incendi. La raccolta fondi si chiuderà il 7 aprile, fino a quel giorno sarà possibile effettuare liberamente donazioni sulla piattaforma dedicata.

Il nuovo dormitorio si inserisce nel più articolato progetto di ampliamento della Casa della Carità di Santa Teresa, che dai 25 alloggi attuali passerà a 66, di cui 18 destinati al dormitorio. Già nel corso del 2023 la Casa della Carità ha accolto gratuitamente, per un periodo transitorio, 76 persone, tra individui e nuclei familiari, affiancati dall’Opera in collaborazione con la Caritas diocesana e i servizi sociali del Comune in percorsi di reinserimento lavorativo e sociale.

A sostegno dell’iniziativa è partita anche una lotteria di beneficenza, anche grazie al contributo di molte attività commerciali di Ravenna. Chi volesse partecipare può ritirare i biglietti (del costo di 2 euro ciascuno) in via S. Teresa 8, dal lunedì al venerdì, (ore 8-13) o richiederli chiamando il 335 1450154.

L’estrazione dei numeri vincenti è in programma venerdì 19 aprile, alle ore 10, nel teatro dell’Opera di Santa Teresa, mentre sul sito dell’Opera è già possibile consultare i premi in palio.

«È stato un bel viaggio, a tratti impegnativo, ma che ha dato vita a meravigliose sinergie tra la nostra Fondazione e chi ha scelto di starci accanto lungo il percorso. Abbiamo avuto il privilegio – afferma Erika Digiacomo, responsabile della comunicazione e della raccolta fondi – di incontrare i nostri donatori, di parlare con loro, di conoscere nuove realtà e di consolidare i rapporti già acquisiti con alcune aziende. Ringraziamo i nostri sostenitori per il loro contributo economico e per il tempo che hanno voluto dedicarci. Ora il viaggio continua: chiediamo a quanti ci hanno sostenuto e a quanti vorranno farlo di raccontare, condividere questo progetto e di continuare a supportarci. Insieme, possiamo aprire nuove porte dell’accoglienza».

Ristrutturazione da 630mila euro per riportare i carabinieri in caserma fra 18 mesi

Il Comune anticipa il pagamento dei lavori e sarà rimborsato ricevendo il canone di affitto versato dalla prefettura alla proprietà privata dell’immobile in via Fratelli Bedeschi. Dal 2019 i militari sono ospitati a Traversara

Stazione Carabineri Bagnacavallo 2024 ILa caserma dei carabinieri a Bagnacavallo sarà ristrutturata. Con un intervento del costo di 630mila euro e 18 mesi di durata, l’immobile di via Fratelli Bedeschi tornerà ad ospitare i militari che dal 2019 si sono trasferiti nella vicina frazione di Traversara.

La ristrutturazione fa parte di un accordo, coordinato dalla prefettura di Ravenna, fra il Comune di Bagnacavallo e la proprietà privata della palazzina. Il Comune si farà carico delle spese che saranno poi rimborsate dal ministero dell’Interno con il canone di locazione dovuto alla proprietà, fino al raggiungimento dell’intero importo delle spese sostenute. In base all’accordo sottoscritto, la proprietà si impegna a concedere in locazione l’immobile per un periodo non inferiore a dodici anni, sottoscrivendo il contratto di affitto con la prefettura di Ravenna e autorizzando il Comune all’effettuazione delle attività e dei procedimenti necessari per l’esecuzione dei lavori.

I lavori comprenderanno in particolare l’impermeabilizzazione del tetto, il rifacimento parziale degli impianti idraulico ed elettrico, la sistemazione dei pavimenti e la realizzazione di pareti divisorie, oltre a migliorie puntuali dove necessario.

Conf Stampa 1L’accordo è stato presentato alla stampa dalla sindaca Eleonora Proni, dal prefetto Castrese De Rosa, dal comandante provinciale dei carabinieri Andrea Lachi, dal capitano Cosimo Friolo, comandante della compagnia dei carabinieri di Lugo, dal luogotenente Giuseppe Lettini, comandante della stazione dei carabinieri di Bagnacavallo e da Paolo Contarini per la proprietà dell’immobile.

«Il rientro nella caserma di Bagnacavallo è un obiettivo strategico per esercitare quel ruolo di prossimità che è importantissimo per i carabinieri – hanno affermato il colonnello Lachi, il capitano Friolo e il luogotenente Lettini –. Ringraziamo tutti coloro che hanno portato a questo risultato e continueremo a garantire, ancora più motivati, il nostro servizio e la nostra presenza come abbiamo fatto in questi anni».

La sindaca è soddisfatta: «Siamo grati agli uomini delle stazioni di Bagnacavallo e Traversara, il cui contributo non è mai venuto meno, anche in un tempo che sappiamo essere stato complesso. La presenza della caserma nel capoluogo è un elemento fondamentale per continuare ad alimentare il rapporto di fiducia con la cittadinanza e per proseguire assieme il lavoro di prevenzione».

«La sicurezza parte dall’avere strutture logistiche efficienti e funzionali – ha aggiunto il prefetto Castrese De Rosa. – Ci siamo spesi in questi mesi affinché si arrivasse all’accordo, confrontandoci con la proprietà e il Comune, che ha fatto uno sforzo importante che va riconosciuto. Tutto è stato fatto nell’interesse di continuare a garantire sicurezza alla cittadinanza».

In auto con 31 kg di cocaina, arrestato un 40enne imbianchino incensurato

L’uomo viaggiava a bordo di una Volvo, la droga era nascosta in due vani laterali e poteva valere tre milioni di euro

Un 40enne residente a Godo, frazione del comune di Russi, è stato trovato con circa 31 kg di cocaina in auto, una partita del valore di circa tre milioni di euro. L’uomo, un imbianchino di origini albanesi finora incensurato, è stato arrestato in flagranza alle porte di Ravenna nella tarda serata del 18 marzo. L’autorità giudiziaria (pm Francesca Buganè Pedretti) ha disposto la custodia precautelare in carcere in attesa dell’udienza di convalida fissata per oggi, 21 marzo (avvocato Luca Donelli). L’operazione antidroga è stata condotta dalla guardia di finanza e riportata sull’edizione odierna del quotidiano il Resto del Carlino in un articolo a firma di Andrea Colombari che ricostruisce alcuni dettagli della vicenda. È uno dei più ingenti sequestri di droga mai fatti in provincia di Ravenna.

Interventi per oltre 13milioni in quattro istituti del Faentino

I lavori interessano l’adeguamento sismico, l’abbattimento di barriere architettoniche e l’ampliamento e rinnovo delle palestre e sono stati resi possibile grazie all’utilizzo di fondi del Pnrr e risorse provinciali

Rendering Nuova Palestra Istituto Persolino Strocchi
Un rendering della nuova palestra dell’Istituto Persolino Strocchi

Negli ultimi cinque anni la Provincia di Ravenna ha convogliato sul territorio faentino oltre 13 milioni di euro tra fondi statali e provinciali, insieme alle risorse necessarie per gli interventi manutentivi e gestionali. Tali investimenti hanno permesso di garantire l’apertura di tutte le sedi scolastiche all’inizio dell’anno scolastico 2023/2024 dopo le alluvioni dello scorso maggio e ieri (mercoledì 20 marzo) è stato presentato il programma completo degli interventi in corso di esecuzione o prossimi all’avvio sugli edifici scolastici di Faenza.

Nella sede di via Santa Maria dell’Angelo del liceo “Torricelli-Ballardini” sono stati recentemente avviati i lavori di miglioramento sismico, suddivisi in due lotti, della porzione di fabbricato attualmente non utilizzata dal liceo, che porteranno alla fruibilità di nuovi spazi dove saranno collocati la biblioteca e quattro nuove aule. L’intervento, inizialmente previsto all’interno dell’annualità 2019 del Piano Regionale per l’edilizia scolastica 2018-2020, è confluito all’interno dei finanziamenti Pnrr e comporta una spesa complessiva di oltre 1 milione e 800.000 euro. Anche la sede di via Pascoli 4 è interessata (dalla scorsa estate) da lavori di miglioramento sismico. L’intervento sarà completato anche con un nuovo ascensore, rendendo l’edificio completamente accessibile dagli utenti con disabilità. Questo intervento era invece inizialmente previsto all’interno del primo Piano Province e Città Metropolitane nell’anno 2020, ed è confluito all’interno dei finanziamenti Pnrr comportando una spesa complessiva di 1 milione e 540.000 euro, di cui 1 milione e 400.000 mila euro con fondi Pnrr e 140.000 euro con le risorse di cui al Fondo Opere Indifferibili.

Per quanto riguarda l’Istituto tecnico industriale e professionale “L. Bucci”, i lavori coinvolgono due delle tre sedi della scuola. La sede di via San Giovanni Battista ha visto ultimato all’inizio del 2023 un intervento di adeguamento sismico dell’intera porzione occupata dalla scuola, compresa la palestra, finanziato per l’intero importo di 1.238.733,86 euro con Mutui Bei – annualità 2018.
Sempre a inizio 2023 stati avviati i lavori di adeguamento sismico della porzione storica della sede di via Camangi, la cui ultimazione è prevista all’inizio dell’anno 2025, con una spesa di 3 milioni di euro, inizialmente previsti anch’essi nel primo Piano Province e Città Metropolitane dell’anno 2020, poi confluito all’interno dei finanziamenti Pnrr.

Partirà prima dell’estate il primo stralcio dei lavori di adeguamento sismico dell’Istituto Tecnico “Oriani” in via Manzoni, che riguarderanno l’ala più a sud dell’edificio, con una spesa prevista di 2.300.000,00 euro finanziati per 1.816.156,36 con fondi Pnrr e per 483.843,64 con fondi propri della Provincia.

Sono invece prossimi alla partenza, che avverrà durante il periodo di interruzione delle attività didattiche per le festività pasquali, i lavori di sostituzione edilizia del corpo palestra della sede di via Medaglie D’Oro dell’Istituto Professionale “Persolino – Strocchi”, attraverso i quali si realizzerà una palestra più funzionale e sismicamente adeguata alle normative vigenti. La nuova palestra, della superficie di 811 metri quadrati, avrà le dimensioni utili per ottenere l’omologazione Coni per i campionati di pallavolo e pallacanestro. L’intervento prevede una spesa complessiva di 3 milioni e 200.000 euro, finanziati per 2 milioni di euro con fondi Pnrr, per 500.000 con le risorse di cui al Fondo Opere Indifferibili e per 700.000 con fondi propri della Provincia.

«Non si arresta l’attenzione dell’amministrazione provinciale volta alla tutela e al rinnovamento degli edifici scolastici del nostro territorio – spiega il presidente della Provincia Michele de Pascale -. Anche questi importanti interventi, che vedono coinvolti gli edifici di quattro istituzioni scolastiche del faentino, sono volti alla modernizzazione e alla messa in sicurezza delle strutture, per realizzare ambienti sicuri, privi di barriere architettoniche, in regola con le norme antincendio e antisismiche. L’obiettivo è quello di offrire a studenti, studentesse e a tutto il personale scolastico spazi condivisi e luoghi di apprendimento sempre più funzionali, moderni e accoglienti».

Controlli contro le corse clandestine, 37 giovani identificati dalla polizia locale

La gara abusiva è stata sventata sul nascere anche grazie a precedenti segnalazioni analoghe nei pressi del centro commerciale Esp

La polizia locale di Ravenna, nel corso di controlli specifici per contrastare il fenomeno delle corse clandestine, ha sorpreso un ragazzo mentre effettuava impennate e manovre azzardate a bordo di un motociclo verso le 23 del 19 marzo nell’area di un autolavaggio di viale Europa. Nella stessa area era presente anche un gruppo di giovani (con veicoli e motocicli in sosta), che gli agenti hanno riscontrato essere gli stessi già identificati in occasione di altri controlli nel parcheggio del centro commerciale Esp. I vigili urbani hanno identificato 37 persone (tutti giovani, dai 18 ai 25 anni) e sottoposto a controllo altrettanti veicoli. Per il protagonista delle impennate sono arrivati sanzioni e il fermo amministrativo del mezzo.

Lungomare Marina, idea nuova viabilità: bus e moto verso il paese, auto al contrario

Agli operatori turistici e ai residenti nella località è stato illustrato il progetto del Comune di Ravenna per riorganizzare il traffico a partire da giugno per il periodo estivo

Schermata 2024 03 20 Alle 14.37.54Il Comune di Ravenna sta definendo la riorganizzazione della viabilità sul lungomare di Marina di Ravenna, nel tratto degli stabilimenti balneari, per il periodo estivo a partire già da quest’anno. Sulla corsia in direzione del centro abitato di Marina solo autobus, motocicli e mezzi di soccorso. Qualunque altro veicolo solo sulla corsia nel senso opposto, cioè verso Punta Marina. La modifica riguarda il tratto di 2,5 km di viale delle Nazioni compreso tra la rotonda dell’ex colonia e l’incrocio con via Menotti. La parallela via Trieste tra la rotonda dei Pinaroli e via Menotti non avrebbe modifiche. Il piano entrerebbe in funzione dal 10 giugno e sarebbe attivo H24 fino alla fine di agosto.

Il progetto è stato illustrato alla cittadinanza ieri sera, 19 marzo, nel corso di una riunione molto partecipata nel consiglio territoriale. Non sono mancate le perplessità espresse da alcuni dei presenti, proprietari di attività turistiche ma anche semplici residenti.

Innanzitutto la corsia preferenziale per gli autobus non aumenterebbe più di tanto la qualità del servizio navetto dai parcheggi scambiatori perché i bus nel percorso ad anello dovrebbero comunque utilizzare la parallela via Trieste spesso congestionata dal traffico in uscita dalla località.

La possibilità per le auto dei turisti di viaggiare solo verso sud preoccupa le attività commerciali nel centro abitato di Marina che temono una riduzione della clientela: chi esce dalla spiaggia potrebbe essere scoraggiato dall’idea del nuovo percorso per raggiungere la piazza del paese e vie limitrofe.

Permangono perplessità sulla risposta delle tre rotonde coinvolte da questa rivoluzione di cui si parla da vent’anni: riusciranno a smaltire i flussi?

Al momento la giunta comunale appare intenzionata ad applicare l’idea anche sulla scorta della sperimentazione fatta con il concertone di Jovanotti.

Si ribalta un camion in autostrada: chiuso il tratto tra Forlì e Faenza

Chilometri di coda. Le uscite consigliate

camion
Foto di repertorio

Poco prima delle ore 12.30 di oggi (20 marzo) sulla A14 Bologna-Taranto è stata disposta la chiusura del tratto compreso tra Forlì e Faenza verso Bologna a causa di un incidente avvenuto all’altezza del km 70, in cui è rimasto coinvolto un mezzo pesante, che si è ribaltato.

Sul luogo dell’evento, dove sono intervenuti i soccorsi sanitari, i Vigili del Fuoco, la Polizia Stradale, sono in corso le operazioni di rimozione e messa in sicurezza del mezzo da parte dei soccorsi meccanici e del personale della Direzione di Tronco di Bologna di Autostrade per l’Italia.

All’interno del tratto chiuso il traffico è bloccato con 4 km di coda (aggiornamento delle 13.27). In direzione opposta, si registrano 2 km di coda. All’uscita obbligatoria di Forlì si sono formati 2 km di coda.

Per chi è diretto verso Bologna, si consiglia di uscire alla stazione di Cesena nord, percorrere la SS9 Via Emilia e rientrare in autostrada alla stazione di Faenza.

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