Una mostra su Dante tra documenti storici e intelligenza artificiale

L’esposizione alla basilica di Sant’Agata si ispira alla lettera apostolica Candor Lucis Aeternae di Papa Francesco e al rapporto tra il poeta e Ravenna. In occasione del Dantedì saranno organizzate visite guidate gratuite

289) PASCOLI, DANTE, PINETA

Dante Alighieri tra documenti storici e intelligenza artificiale. La basilica di Sant’Agata a Ravenna, in via Mazzini, ospita la mostra “Dante, profeta di Speranza. Candor Lucis Aeternae e Dante a Ravenna”: inaugurazione venerdì 22 marzo (ore 18), visitabile fino al 31 maggio.

L’esposizione, voluta dall’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia e curata da “Dante in rete”, è un viaggio nell’opera di Dante e nella Ravenna del Sommo Poeta, con la chiave di lettura della lettera apostolica pubblicata il 25 marzo 2021, in occasione del 700esimo anniversario della morte dell’Alighieri.

«Papa Francesco ce l’aveva preannunciata quando eravamo stati in udienza, come delegazione ravennate, nell’ottobre del 2020 – spiega Manuela Mambelli, principale curatrice della mostra assieme a Piergiorgio Benini, Silvia Perini e Ruggero Cornacchia –. Avevamo quasi un debito morale nei suoi confronti. E così abbiamo pensato a questa mostra per divulgare e far conoscere meglio i contenuti di questa lettera apostolica. La Candor Lucis Aeternae ha tanto da dire agli uomini e alle donne del nostro tempo».

La mostra consiste in 24 pannelli avvolgibili ed è divisa in due sezioni: la prima specificamente sulla Candor Lucis Aeternae, che verrà illustrata attraverso immagini dei mosaici di Ravenna e descritta, capitolo per capitolo, con brani del testo e Qr code per approfondire.

La seconda sezione invece sarà incentrata su Dante a Ravenna: «Qui – aggiunge Mambelli – abbiamo voluto parlare di com’era Ravenna al tempo del Poeta, dei suoi figli, del “cenacolo degli amici” e dei mosaici nella sua Commedia. Ci sarà anche un focus su Rinaldo da Concorrezzo, il vescovo di Dante». In questa parte del percorso, i curatori hanno cercato di valorizzare il patrimonio dei documenti dell’Archivio arcivescovile e del Centro Dantesco, utilizzando anche l’intelligenza artificiale per ricostruire un ritratto della famiglia di Dante e dei suoi amici.

All’inaugurazione del 22 marzo saranno presenti l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni e Manuela Mambelli, coordinatrice di Dante in Rete. La mostra sarà aperta al pubblico il venerdì e sabato dalla 9 alle 13, domenica dalle 9 alle 17. In occasione del Dantedì sono in programma alcune visite guidate gratuite: sabato 23 marzo, alle 11 e domenica 24 marzo, alle 15.15 e alle 16.

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