venerdì
22 Agosto 2025

Coldiretti e Confartigianato donano la statuina della florovivaista alla diocesi

Il personaggio da aggiungere al presepe rappresenta l’operosità artigiana e la conoscenza della natura dell’agricoltore

Vescovo RASi rinnova la tradizionale donazione da Coldiretti alla Diocesi di un personaggio simbolo per il presepe; quest’anno è stata posta in evidenza la sostenibilità promossa da chi lavora per curare il verde, i parchi e i giardini, per lasciare un segno di rispetto per la natura e di cura per la comunità. La statuina per il Presepe 2022 è la “florovivaista” che rappresenta l’operosità artigiana e la conoscenza della natura dell’agricoltore, coniugando il lavoro con la cura dell’ambiente e la sostenibilità. Una figura che racchiude il messaggio della necessità di prendersi cura della natura e della comunità. È stata donata al vescovo di Ravenna e Cervia, Lorenzo Ghizzoni, da parte di Coldiretti e Confartigianato.

L’obiettivo dell’iniziativa è di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. Il momento è stato l’occasione per riflettere insieme sul modo di occuparsi della comunità e dell’ambiente, con agricoltori e artigiani che da sempre sono protagonisti di un modello di economia integrale e di sostenibilità sociale. Alla consegna al Vescovo erano presenti Nicola Dalmonte, Presidente della Coldiretti di Ravenna e per Confartigianato Ravenna la Presidente provinciale Emanuela Bacchilega e il Segretario provinciale Tiziano Samorè.

«Inserire questa nuova figura è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata – commenta il Presidente Dalmonte, un’agricoltura che non produce solo cibo, ma che si prende anche cura del territorio, dell’ambiente e che quindi contribuisce ad elevare la qualità della vita di tutti noi».

«Quest’anno – hanno detto la Presidente Bacchilega e il Segretario Samorè – portiamo nel presepe un simbolo della sostenibilità espressa dagli artigiani e dalle piccole imprese, poiché ben radicati nei territori di appartenenza dove intrattengono rapporti e relazioni di scambio cruciali per il benessere delle comunità locali. Anche per noi è strategica e importante la difesa del Made in Italy e in quest’ottica la sinergia tra associazioni è davvero importante e preziosa».

Sospeso perché donò sangue senza il permesso di Marcegaglia, operaio vince ricorso

L’azienda aveva inflitto una sanzione disciplinare a un lavoratore ma ora l’Ispettorato del lavoro riconosce che non si possono addurre esigenze produttive per impedire la donazione

SangueIl datore di lavoro non può rifiutare la richiesta di permesso per donazione sangue adducendo esigenze organizzative o produttive. È la posizione espressa dall’Ispettorato territoriale del lavoro di Ravenna che ha accolto il ricorso presentato da un operaio del locale stabilimento Marcegaglia che, insieme a un collega, era stato sanzionato con un giorno di sospensione per essere andato a donare sangue alla fine dello scorso agosto. Marceaglia era stata regolarmente informata con un congruo preavviso ma si era rifiutata di concedere il permesso.

L’Arbitro dell’Ispettorato, fa sapere il sindacato Usb, ha ritenuto illegittimo il provvedimento disciplinare e lo ha annullato. «Come Usb ci riteniamo soddisfatti di questa sentenza poiché non si preclude un diritto inalienabile dei lavoratori, quello della solidarietà».

Le donazioni in Marcegaglia sono regolamentate da un accordo tra le parti, inserito nel contratto integrativo aziendale fin dal 2016. Ssono ben 160 i dipendenti che risultano donatori per le associazioni presenti sul territorio (Avis e Advs) e grazie ai quali è stato possibile raccogliere in questo 2022 già oltre 130 unità di sangue.

Due nuove microcar elettriche per i servizi in centro storico della polizia locale

I piccoli veicoli sono costati circa 30mila euro, in parte coperti da un contributo della Regione

PHOTO 2022 12 22 12 02 01La polizia locale di Ravenna ha presentato stamani, 22 dicembre, le due nuove microcar elettriche da impiegare nei servizi in centro storico. I due veicoli, costati 15mila euro ognuno e acquistati con un contributo parziale della Regione, sono stati esposti in piazza del Popolo sotto le finestre del municipio insieme agli altri mezzi ecosostenibili già in dotazione ai vigili, alcuni tra auto, segway e biciclette a pedalata assistita, a disposizione dei cittadini che volessero saperne di più.

I veicoli hanno una autonomia di circa 160 km e un sistema di alimentazione che consente la sostituzione rapida della batteria in modo tale da non avere tempi morti per la ricarica.

In particolare, le due microcar elettriche rappresentano una nuova tipologia di mezzi, compatti, in grado di consentire spostamenti veloci e a basso impatto ambientale; permetteranno agli agenti della polizia locale di presidiare e intervenire più efficacemente in aree pedonali e densamente frequentate, anche in occasione di eventi e manifestazioni pubbliche. Dotate di defibrillatore, le microcar rappresentano un ulteriore passo in avanti nel percorso di rinnovamento dei servizi e dei mezzi pubblici avviato dall’Amministrazione comunale, in un’ottica di sempre maggiore sostenibilità ambientale e vicinanza ai cittadini.

I servizi che saranno svolti attraverso questi due mezzi saranno oggetto nei prossimi mesi di una campagna di promozione e comunicazione dedicata, promossa a sua volta grazie al contributo regionale e accompagnata da un’indagine di gradimento, per raccogliere opinioni e suggerimenti riguardo al miglioramento dei servizi stessi.

Il sindaco Michele de Pascale e il comandante della polizia locale Andrea Giacomini hanno sottolineato il messaggio legato a questi mezzi: «Vogliamo dare il buon esempio per primi, facendo ricorso a veicoli a basso impatto ambientale quando è necessario il ricorso a mezzi di trasporto in centro storico. Ci auguriamo che questo sia un segnale anche per quelle attività che devono fare uso di mezzi per la gestione della propria attività».

Cinque interventi da 57mila euro per migliorare la viabilità pedonale a Bagnacavallo

Opere finanziate in parte dalla Regione. In particolare verranno migliorati i collegamenti tra centro, stazione, scuole e aree artigianali

Ha preso il via nei giorni scorsi un nuovo progetto di ampliamento e riqualificazione di alcuni percorsi ciclo-pedonali di Bagnacavallo. Finanziati in parte con il contributo della Regione Emilia-Romagna “Bike to work 2021” per il sostegno alla mobilità sostenibile, i lavori si differenziano in cinque principali interventi. L’importo totale è di circa 57mila euro, il termine dei lavori è previsto entro i primi mesi del 2023, eseguono le opere le ditte Coromano di Bertinoro e Gamie di Lugo.

La prima e più importante opera consiste nella realizzazione di un nuovo attraversamento ciclo-pedonale dotato di illuminazione dedicata sulla via Albergone nei pressi dell’area artigianale di via Ca’ del Vento.

Gli altri interventi riguardano invece il miglioramento e la manutenzione di alcuni tratti di percorsi ciclo-pedonali esistenti, fondamentali per i collegamenti fra il centro cittadino, la stazione, le scuole e altri punti attrattivi del territorio. In particolare si effettua la manutenzione di tratti ciclo-pedonali di via Albergone e via Sinistra Canale Superiore, vengono sistemati cordoli e aiuole in un tratto ciclo-pedonale di via Marconi ed è in programma il miglioramento dell’illuminazione dedicata e della segnaletica luminosa degli attraversamenti ciclo-pedonali di largo de Gasperi.

«Prosegue – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Ravagli – il progetto di ampio respiro che vede la nostra Amministrazione impegnata da tempo nella realizzazione di una città basata sulla mobilità sostenibile e priva di barriere, che permetta a chiunque di muoversi in maniera sicura ed ecologica all’interno del territorio comunale».

Finissage per la mostra personale di Bulgarelli alla biblioteca Oriani

Chiude venerdì 23 dicembre la rassegna dell’artista ravennate. Dalle 15 alle 18.30 visite guidate con i curatori dell’esposizione

Vittorio Bulgarelli, “Il genio del sentiero”, 2018
Vittorio Bulgarelli, “Il genio del sentiero”, 2018

Venerdì 23 dicembre si conclude la mostra di Vittorio Bulgarelli “Rentrée”. Ceramiche e dipinti, a cura della Cooperativa Culturale “G. Mazzini e Case Repubblicane”, con il patrocinio del Comune di Ravenna e il sostegno di Assicoop Romagna Futura SpA e di UnipolSai Assicurazioni, aperta presso lo spazio espositivo della Fondazione Casa di Oriani, in via Corrado Ricci 26 a Ravenna. Nel pomeriggio di venerdì, dalle ore 15 alle ore 18:30, l’artista Vittorio Bulgarelli, Novella Sacchetti, Alberto Giorgio Cassani e Cetty Muscolino, accoglieranno chi vorrà visitare di nuovo, o per la prima volta, l’esposizione, prima della sua chiusura. Ingresso libero.

Ciclismo: 70 km della seconda tappa del Tour de France 2024 in provincia di Ravenna

Il 30 giugno partenza da Cesenatico e arrivo al santuario di San Luca a Bologna dopo aver toccato Russi, Faenza, Brisighella e Riolo con le salite del Monticino e del Gallisterna

16003172 1564690856891750 2914771619342772797 NLa seconda tappa del Tour de France 2024 sarà il 30 giugno da Cesenatico a Bologna e si snoderà per 70 km in provincia di Ravenna. Il giorno precedente sarà in programma la Firenze-Rimini e il giorno successivo la Piacenza-Torino. La quarta tappa partirà da Pinerolo per andare Oltralpe. È questo l’incipit italiano della celebre corsa ciclistica francese (in passato la gara aveva già toccato l’Italia ma mai per la partenza).

L’ufficialità di qualcosa che era già noto da tempo è arrivata ieri, 21 dicembre, nel capoluogo toscano con la presentazione pubblica.

La frazione che riguarda il Ravennate è un omaggio a Marco Pantani (in maglia gialla a Parigi nel 1998). I ciclisti toccheranno Ravenna, Russi, Faenza, Brisighella e Riolo Terme (salendo il Monticino e il Gallisterna) per poi entrare in provincia di Bologna e puntare i 265 metri di altitudine del santuario di San Luca la cui salita verrà percorsa due volte (1,9 km con pendenza al 10 percento) per un totale di 200 km di percorso.

Troppe polveri sottili, due giornate di limitazioni di emergenza in provincia

È stato emesso il bollettino regionale relativo alla qualità dell’aria, che evidenzia una previsione di sforamenti del livello ammesso delle polveri sottili nel territorio provinciale.

Da giovedì 22 a venerdì 23 dicembre compresi (il 23 dicembre sarà emesso un nuovo bollettino) scattano pertanto le misure emergenziali antismog, in aggiunta alle misure ordinarie.

Le principali ulteriori limitazioni sono:

• dalle 8.30 alle 18.30 lo stop alla circolazione di tutti i veicoli diesel euro 4 (si aggiunge allo stop alla circolazione di tutti i veicoli diesel inferiori all’euro 4, di quelli a benzina fino all’euro 2 compreso, di quelli a metano-benzina e Gpl-benzina fino all’euro 1 compreso, dei ciclomotori e motocicli fino all’euro 1 compreso)

• divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli

• divieto di combustione all’aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d’artificio ecc.)

• divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili.

Un bando di tre anni per affidare la manutenzione delle strade del comune di Ravenna

Con la modalità del global service, per una spesa massima di 13,5 milioni di euro

Manutenzione StradeDotarsi di un efficace ed efficiente strumento di esercizio delle attività di manutenzione e gestione stradale è l’obiettivo con il quale l’Amministrazione comunale ha redatto e approvato il progetto, da affidare tramite gara per un periodo di tre anni, di global service manutentivo dell’intero patrimonio stradale del comune di Ravenna: oltre 918 chilometri di strade e 575 di marciapiedi.

«Quella del global service – spiega l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte – è una modalità di affidamento della manutenzione e gestione delle strade che questa Amministrazione ha ormai adottato da una decina di anni, superando il tradizionale appalto di manutenzione ordinaria e straordinaria attraverso strategie di pianificazione e programmazione delle attività manutentive, finalizzate a garantire sicurezza per l’utenza, per la circolazione e per la pubblica incolumità».

Rispetto alla manutenzione “normale”, il global service semplifica le procedure accentrando i vari passaggi. Il soggetto incaricato, infatti, gestisce tutte le fasi dell’intervento: dal censimento delle anomalie e dalla raccolta delle segnalazioni alla rendicontazione e verifica di quanto eseguito.

La spesa massima prevista per i tre anni ammonta a 13,5 milioni per le seguenti principali attività: monitoraggio e gestione delle segnalazioni e delle informazioni; messa in sicurezza e manutenzione in emergenza; manutenzione ordinaria o preservativa della rete stradale e relative pertinenze e componenti; mantenimento e ripristino delle normali condizioni di viabilità in presenza di ghiaccio e neve; servizio di emergenza per calamità naturali e di protezione civile.

A tali attività potranno aggiungersi eventuali interventi opzionali per singoli progetti redatti dai servizi Strade o Mobilità e viabilità, che dovranno essere singolarmente approvati e finanziati, per un importo massimo di 7,5 milioni nei tre anni.

Il soggetto che risulterà aggiudicatario prenderà in consegna e in custodia tutti i beni riconducibili al patrimonio stradale del Comune e alle sue pertinenze, assumendosi la completa responsabilità civile e penale relativa a omissioni o erronee esecuzioni delle attività di gestione e manutenzione previste. L’affidamento triennale potrà essere confermato per un periodo di ulteriori tre anni.

«Nel 2022 i furti in casa in provincia sono stati il 41 percento in meno del 2019»

Un bilancio alla fine del primo anno di lavoro per il prefetto Castrese De Rosa con un confronto rispetto ai tempi pre Covid. Il comitato per l’ordine pubblico è diventato itinerante e si è riunito 44 volte. In arrivo un’ispezione antimafia in un cantiere: «I fondi del Pnrr attirano la criminalità»

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Il prefetto Castrese De Rosa

Ci sono due dei 90 indicatori nella ricerca de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita in Italia in cui Ravenna è all’ultimo posto tra le 107 province. Uno è “furti in abitazione” ed è così da anni. Da qui è partita l’intervista al prefetto Castrese De Rosa, insediatosi dieci mesi fa.

Ravenna non si scrolla di dosso quella maglia nera…
«Le classifiche non mi appassionano molto, in positivo e in negativo. Però se vogliamo parlarne si può dire che la classifica fa riferimento ai dati 2021 e il consuntivo 2022, che abbiamo appena completato (sarà presentato alla stampa il 22 dicembre, ndr), ci dice che la situazione è migliorata. Il confronto ha senso farlo con il periodo pre pandemico. Nel 2022 in provincia c’è stato un calo del 25,5 percento dei furti rispetto ai 7.700 del 2019 e del 41 percento se parliamo solo di quelli in abitazione. Il confronto fra le stesse annate per la città dice un calo del 31,3 percento per i furti complessivi e del 40,8 per quelli nelle case».

Il giorno del suo insediamento disse che le interessava di più la percezione della sicurezza da parte dei cittadini. Come sta quella?
«Da quello che posso vedere non c’è sensazione di allarme. È un territorio che non ha situazioni critiche che generano insicurezza. È un territorio dove si denuncia ogni piccolo reato ed è giusto che sia così, ma questo incide anche sulle classifiche».

Al tema della sicurezza è legato quello dello spegnimento dei lampioni pubblici di notte che non piace al comitato per l’ordine pubblico. Cervia ha detto no da subito, Ravenna ha fatto dietrofront, Faenza ci ha ripensato prima di iniziare, in Bassa Romagna alcuni Comuni li stanno spegnendo…
«È ovvio che non possiamo essere favorevoli a una misura del genere in line di principio, ma capiamo le esigenze di bilancio e abbiamo lasciato che le amministrazioni prendessero le proprie decisioni. Di sicuro una città al buio ha effetto sulla percezione della sicurezza, ma posso dire che nei 15 giorni in cui è stato così a Ravenna non abbiamo registrato un’impennata di furti anche perché di solito si commettono nelle ore precedenti, quando le persone ancora sono fuori casa. Sul lungo periodo sarebbe potuto diventare un incentivo in più per il ladro, ma c’è differenza tra grande città e capoluogo».

Prefettura RavennaPensa che il suo parere abbia avuto un peso nella retromarcia di Ravenna?
«Credo che abbia inciso di più la reazione dei cittadini».

Il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza che ha citato prima è diventato itinerante nelle sue riunioni. È una novità che ha importato dalla sua precedente esperienza a Lecco. Com’è andata?
«In totale 44 riunioni, la prima fu a Casola Valsenio. Credo che sia una dimostrazione della vicinanza delle istituzioni ai territori».

Quali sono stati i temi trattati nel corso dell’anno?
«Le principali sono state furti, pesca di frodo, degrado urbano, proteste contro le misure di contenimento Covid, il terminal crociere, la crisi energetica, normative antimafia…».

Le infiltrazioni della criminalità organizzata sono in aumento?
«Il rischio zero non esiste. Però al momento non risultano radicamenti, nonostante la presenza di famiglie che da sentenze sono state riconosciute vicine alla ‘ndrangheta».

A giugno ha emesso un’interdittiva antimafia per una società di costruzione e ristrutturazione di immobili.
«È stata l’unica del 2022, altre 52 sono state emesse da Ravenna negli anni passati e di queste ce ne sono 44 ancora attive perché sono trascorsi i termini per opporsi o perché i ricorsi sono stati respinti. Durante l’anno abbiamo ricevuto quasi 3.500 richieste da pubbliche amministrazioni della provincia per fare accertamenti sulla regolarità di aziende. E abbiamo ricevuto 913 richieste da imprese del territorio per il rilascio dell’iscrizione nella white liste che garantisce i rapporti con il pubblico».

Prefetto De RosaQuali specificità del tessuto economico locale sono più appetibili per le mafie e quindi più a rischio?
«Turismo e pubblici esercizi sono osservati speciali perché hanno risentito di più della crisi e possono essere investimenti facili per chi ha capitali da riciclare. Poi c’è il porto che muoverà molti milioni per il progetto Hub e tutti i fondi del Pnrr. A gennaio faremo un’ispezione preventiva in un cantiere con il gruppo interforze antimafia per verificare il rispetto delle disposizioni. Per il rigassificatore invece dovremo fare attenzione a possibili movimenti di protesta anche fuori dal nostro territorio che potrebbero convogliare su Ravenna quando partiranno i lavori».

Quali mosse possono ostacolare la criminalità?
«Di recente con il presidente di Confindustria Romagna è stato firmato un protocollo per la legalità per rafforzare la cooperazione istituzionale contro le infiltrazioni criminali. Il ricorso alla documentazione antimafia è un obbligo nei rapporti economici tra pubblico e privato, l’accordo estende la procedura ai rapporti economici tra imprese private. Le associate a Confindustria potranno accedere alla Banca dati nazionale unica per la documentazione. Per fornitori e subappaltatori nei settori maggiormente esposti al rischio infiltrazioni, potrà essere consultata la white list degli esecutori. Le imprese aderenti si impegnano quindi a stipulare contratti solo con soggetti di cui sia verificata la legalità. Un protocollo analogo è stato firmato di recente con Ance Romagna».

Il suo primo anno di lavoro a Ravenna è coinciso anche con la gestione dei profughi dall’Ucraina. Come è andata?
«Al 29 novembre 2.287 cittadini ucraini si sono rivolti alla questura per fare domanda di accoglienza. La maggior parte alloggiano da amici, parenti o nella rete di solidarietà sul territorio. Ce ne sono 272 tra i 1.251 di varie nazionalità che sono attualmente ospitati nei centri di accoglienza straordinaria (Cas) in attesa di una risposta alla domanda di protezione internazionale. Di quei 1.251 abbiamo pronti 140 preavvisi di revoca della permanenza».

 

Castrese De Rosa è nato a Arzano (Napoli) nel 1959. Laureato in Giurisprudenza nel 1984, ha superato gli esami di idoneità per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato ed è giornalista pubblicista dal 1983 (prima di entrare nell’amministrazione civile del ministero dell’Interno nel 1987, De Rosa ha collaborato per anni con “Il Mattino” di Napoli). Fino al 1998 alla prefettura di Terni dove è stato vicecapo di gabinetto; tra 2019 e 2020 è stato viceprefetto vicario a Perugia; a novembre 2020 è stato nominato prefetto di Lecco. Il 7 marzo 2022 si è insediato alla prefettura di Ravenna.

L’inverno alla Biblioteca Classense veste i colori di Alessandro Sicioldr

Appuntamento con “Ascoltare la bellezza” per salutare il solstizio d’inverno, il 21 dicembre, alla presenza dell’artista

Alessandro Sicioldr Dipinto

Mercoledì 21 dicembre, alle 17, alla Biblioteca Classense di Ravenna viene presentato al pubblico il nuovo grande lavoro pittorico di Alessandro Sicioldr, creato e pensato in dialogo con il prezioso elemento musivo pavimentale del VI secolo ospitato nella Sala del Mosaico e che saluta l’inizio della stagione invernale, nell’ambito del ciclo di eventi artistici “Ascoltare Bellezza”.
Sicioldr, che sarà presente al momento inaugurale, è nato nel 1990 a Tarquinia ed è considerato uno dei pittori più interessanti della sua generazione. I suoi soggetti dipinti sono immagini provenienti dall’inconscio, che rappresenta con una miscela di tecniche contemporanee e tradizionali.
Sarà possibile ammirare il suo lavoro, a ingresso gratuito, fino al 21 febbraio, da martedì a sabato, dalle 9 alle 18.30 (sabato 24 e 31 dicembre 9-14).

Motocross, il circuito Monti Coralli verrà rilanciato da Andrea Dovizioso

La società del pilota si è aggiudicata il bando. A breve al via i lavori di ampliamento, con fondi del Pnrr

Andrea Dovizioso
Una foto di qualche anno fa di Dovizioso impegnato nel Motomondiale

La società Rpm del forlivese Andrea Dovizioso, grande protagonista in questi anni del Motomondiale, si è aggiudicata il bando per la gestione ventennale del circuito da motocross di Monte Coralli, nel Faentino, che ora prenderà il nome di “04 Park – Monte Coralli di Faenza”. Un impianto che sarà rinnovato completamente grazie anche ai fondi messi a disposizione dal Pnrr “Sport e Inclusione- Cluster3”.

Il progetto generale prevede un grande lavoro di ampliamento delle strutture sportive e i relativi servizi di ospitalità, oltre a una nuova pista con elevati standard di qualità per piloti di ogni livello. Caratteristiche che saranno cruciali anche per i programmi del futuro Centro Tecnico Federale dedicato al fuoristrada che, grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto con il Comune di Faenza, vedrà protagonista anche la Federazione Motociclistica Italiana. Gli spazi all’interno del Monte Coralli dedicati al futuro Centro Fmi prevedono un ufficio, un’aula didattica con vari utilizzi e un ricovero moto che saranno utilizzati per la formazione di piloti e tecnici, dedicati ai raduni collegiali dei talenti azzurri e ai progetti educativi della federazione, che collabora anche con le istituzioni scolastiche.

Il progetto di Dovizioso e del Comune è quello di creare un’area polifunzionale per offrire servizi alla comunità non solo sportiva. All’inizio del 2023 è previsto l’inizio dei lavori.

«Questo è un sogno che ho da anni – commenta Dovizioso -. E quando hai la possibilità di realizzare un sogno così, su una pista come Monte Coralli, che per me è sempre stata un riferimento (oltre ad essere vicino a casa), sembra davvero che tutti i pezzi per completare quel desiderio, si siano incastrati alla perfezione. Monte Coralli è un park esagerato, molto grande e nel quale vogliamo realizzare dei progetti importanti. Vorrei diventasse un luogo in cui appassionati, e non solo, di off-road si possono incontrare, interagire e condividere esperienze, divertendosi. Organizzeremo eventi e gare. Ci si potrà venire per girare o semplicemente per passare una giornata diversa, in un ambiente fatto di e con passione. Monte Coralli è un progetto ambizioso, un terreno nel quale off-road, mini cross e pub track convivranno ed evolveranno insieme ad altissimo livello, in un’atmosfera ‘full gas’».

Gli addobbi dei bimbi portano l’atmosfera del Natale nel reparto di Oncologia

Le creazioni dagli asili nido e dalle materne danno un piccolo tocco di colore all’ambiente vissuto dai pazienti in ospedale

Addobbi Al Reparto Di Oncologia Dell'ospedale Di Lugo, Natale 2022 (1)Il Natale nel reparto di oncologia dell’ospedale di Lugo quest’anno ha un’atmosfera un po’ più colorata grazie agli addobbi realizzati dai  bambini e dalle bambine di asili nido e scuole materne comunali, grazie alla collaborazione tra il personale sanitario, lo Ior e i Servizi educativi dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

L’iniziativa ha permesso di portare il tocco di bambini e bambine in un luogo di cura e allietare le giornate dei pazienti attraverso decorazioni, piccoli manufatti e disegni: un importante esempio di lavoro di rete che, da un lato, sostiene il protagonismo dei bambini, dall’altro promuove solidarietà e benessere.

Addobbi Al Reparto Di Oncologia Dell'ospedale Di Lugo, Natale 2022 (2)Gli addobbi sono stati inaugurati sabato 17 dicembre, alla presenza di Enea Emiliani, sindaco di Sant’Agata e referente per le Politiche educative dell’Unione: «Faccio mio il sentimento dei sanitari che esprime come in quel luogo di cura i lavori dei bambini portino speranza. A nome delle amministrazioni della Bassa Romagna ho espresso profonda gratitudine per tutti coloro che hanno ideato e realizzato questa bellissima iniziativa».

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