Sei repliche in due giorni, per un migliaio di spettatori, con cuffie e traduzione simultanea
Le parole di Primo Levi continuano a vivere in tutte le lingue, tradotte simultaneamente nella sede del Senato del Belgio, trasformato in un’insolita platea teatrale di fronte alla quale la compagnia ravennate Fanny & Alexander porterà il progetto “Se questo è Levi”, ospite per due giorni, il 7 e l’8 maggio, del prestigioso Kunstenfestivaldesarts di Bruxelles.
Fino a fine maggio il festival presenta artisti selezionati da tutto il mondo nell’ambito di teatro, danza e arti performative, in scena in oltre 30 sedi convenzionali e non della capitale europea. Per l’occasione Fanny & Alexander è stata invitata a presentare in un luogo d’eccezione lo spettacolo che nel 2019 è valso il Premio Ubu come Migliore attore ad Andrea Argentieri e il Premio speciale Ubu alla compagnia ravennate per l’intero progetto.
Gli spettatori, insediati nell’emiciclo del Senato, vedranno Argentieri interpretare Primo Levi assumendone la voce, le gestualità, le posture, i toni e i discorsi. Una sorta di incontro a tu per tu con lo scrittore italiano, durante il quale il pubblico è invitato a fare delle domande a partire da un elenco di quesiti realmente posti a Primo Levi nel corso della sua vita. Le risposte sono frutto di una ricerca fra documenti audio e video delle teche Rai: Andrea Argentieri le sente scorrere in cuffia e le trasmette al pubblico, che le rivive come se fossero pronunciate per la prima volta, rispettando quel vincolo di verità che ha ispirato, nelle opere di Levi, la testimonianza dell’esperienza nei lager. Gli spettatori, dotati delle cuffie fornite su ogni scranno del Senato, potranno scegliere di seguire lo spettacolo nella lingua desiderata – inglese, francese o fiammingo – tradotta simultaneamente.
Nelle due giornate del 7 e dell’8 maggio sono previste sei repliche, per circa un migliaio di spettatori complessivi. La drammaturgia è curata da Chiara Lagani mentre la regia è di Luigi De Angelis, fondatori della compagnia ravennate che quest’anno festeggia i 30 anni di attività.
La tournée a Bruxelles della compagnia è realizzata con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, della Regione Emilia-Romagna e di ATER Fondazione.
A Foce Reno in totale più di 4 tonnellate tra pneumatici, bombole Gpl, bottiglie, un televisore…
C’era anche una protesi di un arto artificiale tra i rifiuti raccolti in una settimana sulla spiaggia del poligono militare “Foce Reno” nei pressi di Casalborsetti. In totale 4 tonnellate: galleggianti per maricoltura, bombole di Gpl, ruote e pneumatici di automobili e di autocarri, calze in plastica utilizzate negli allevamenti dei mitili, una boa metallica per ormeggi, numerose bottiglie di plastica, polistirolo di cassette per il pesce, vetro, un televisore e ingombranti vari. Si tratta per lo più di materiale portato a terra dalle periodiche mareggiate.
Le attività di pulizia si sono svolte dal 7 al 14 marzo, per non interferire con la nidificazione dell’avifauna, nell’ambito di una campagna ecologica coordinata dal consulente ambientale, il colonnello Renato Tampieri, con la collaborazione del reparto carabinieri per la biodiversità di Casalborsetti. La novità di quest’anno è stata il coinvolgimento in una giornata di volontari di alcune associazioni ambientaliste come Wwf e Plastic Free che hanno affiancato i militari. Il tutto è fatto per operare in sicurezza e nel rispetto delle normative nazionali per l’incolumità del proprio personale, la salvaguardia della popolazione e la tutela dell’ambiente. Hera si è occupata del carico e smaltimento, a titolo gratuito, dei rifiuti raccolti.
Lo scorso 11 aprile il deputato Alberto Pagani (Pd), il sindaco Michele de Pascale e il comandante Salvatore Casillo hanno conferito gli attestati di merito e di partecipazione ai militari dell’esercito, ai carabinieri e ai volontari.
Occorre rimuovere un tubo in corrispondenza del cavalcaferrovia riaperto un anno fa. Strada chiusa dall’8 al 10 maggio
Il nuovo ponte Teodorico a Ravenna, inaugurato da un anno dopo un cantiere durato quasi dieci mesi, resterà chiuso per due notti per lavori. Sono necessari interventi da parte di Rfi per la rimozione del ponte tubo in corrispondenza del cavalcaferrovia. Il transito sarà vietato nelle notti tra l’8 e il 9 e tra il 9 e il 10 maggio.
Per il periodo dei lavori verrà istituito il divieto di transito e sosta con rimozione su entrambi i lati per tutti i veicoli in via delle Industrie (nel tratto tra via Darsena e circonvallazione alla rotonda dei Goti) e circonvallazione alla rotonda dei Goti (nel tratto tra via Rocca Brancaleone e via delle Industrie). Il divieto va dalle 22 dell’8 alle 5 del 9 maggio e dalle 22 del 9 alle 5 del 10 maggio.
In queste giornate e orari sarà temporaneamente istituito il senso unico di marcia in circonvallazione alla rotonda dei Goti, nel tratto e nella direzione da via Falier a via Sant’Alberto. Inoltre sarà sempre garantita la svolta in via Darsena ai veicoli provenienti da via delle Industrie.
Si potranno utilizzare i seguenti percorsi alternativi: i veicoli provenienti da via delle Industrie e diretti in via Sant’Alberto, Zalamella e Faentina potranno seguire il percorso costituito da via Darsena, via Candiano, via Alberoni, viale Pallavicini, piazzale Farini, viale Farini, piazza Mameli, via Rocca Brancaleone, circonvallazione alla rotonda dei Goti, via Sant’Alberto, via Antica Popilia, Via Zalamella e via Cavina.
I veicoli provenienti invece da via Maggiore e circonvallazione San Gaetanino e diretti in via Darsena, via Trieste e mare e potranno seguire il percorso costituito da: via Sant’Alberto, via Antica Popilia, via Teodora, via Mattei, via Romea Nord, via delle Industrie e via della Chimica.
In due anni quattro incidenti (uno mortale) con caduta di carichi o pinze: il consigliere comunale Haxhibeku chiede al sindaco e alla giunta di attivarsi con l’Osservatorio per la sicurezza
Partendo dalla constatazione che nello stabilimento di Marcegaglia a Ravenna negli ultimi due anni è capitata per quattro volte la caduta di pinze di sollevamento o del carico, causando la morte di un operaio (luglio 2021), il consigliere comunale Renald Haxhibeku (Pd) presenterà un question time sulla sicurezza per i lavoratori nell’azienda di via Baiona. «È evidente che questi sinistri non possono che essere conseguenti ad una insufficiente vigilanza e manutenzione dell’attrezzatura da parte dello stabilimento stesso».
La richiesta rivolta a sindaco e giunta è di attivarsi con l’Osservatorio per la legalità e la sicurezza sul lavoro, assieme a tutti i soggetti interessati e alla Prefettura, a seguito dell’ulteriore incidente verificatosi alla Marcegaglia nei giorni scorsi.
Haxhibeku ricorda che per arginare il grave problema delle morti bianche occorre investire maggiormente su tre aspetti: «La prevenzione, la valutazione dei rischi e i controlli. Aspetti che si sintetizzano in un’applicazione rigorosa, da parte dei datori di lavoro e degli organi preposti alla vigilanza, della normativa antinfortunistica contenuta nel Dlgs. 81/2008, oltre nelle Direttive europee in materia e nei principi della Costituzione».
La giunta ha approvato il piano attuativo presentato dalla Eurospin: prenderà il posto di altri edifici in disuso all’incrocio tra via Trieste e via Lussino. Siepi e alberi copriranno la vista dell’edificio dalle strade
Nel lotto di terreno all’incrocio tra via Trieste e via Lussino a Ravenna sorgerà un nuovo supermercato Eurospin, il secondo della catena in città, con una superficie di vendita di 1.300 mq. La società si assume in carico anche la realizzazione di un parco verde pubblico di 3.700 mq (rispetto ai 1.634 richiesti dal Comune), un parcheggio pubblico di 1.500 mq (rispetto a 1.090 richiesti) e parcheggi propri esterni all’edificio. Si prevede l’occupazione di una ventina di addetti. Sono i dettagli di un nuovo Piano urbanistico attuativo (Pua 17b dx) nelle immediate vicinanza dello scolo Lama, approvato dalla giunta comunale nella riunione del 21 aprile scorso. Lo rende noto il consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lpr).
La facciata principale dell’edificio commerciale è su via Trieste, introdotta visivamente da una siepe di confine, interrotta solamente dagli accessi ciclopedonali sfruttando la viabilità di questo genere che fiancheggia la carreggiata. Il piano terra ospiterà un parcheggio da 68 posti, essendosi dimostrato problematico costruirne e gestirne uno interrato, data la notevole altezza della falda acquifera. Al primo piano sarà posta l’area di vendita, accessibile con scala mobile o ascensore.
Di lato, all’aperto, parcheggi pertinenziali con 32 posti, coperti da pensiline ombreggiate grazie all’uso di una pianta rampicante, e con almeno una colonnina di ricarica per auto elettriche. Collegato ad esso sorgerà un parcheggio pubblico da 33 posti, con funzione anche di snodo ciclopedonale di collegamento con le vie Pirano e Lussino. Tutti i parcheggi esterni saranno pavimentati con masselli autobloccanti drenanti inerbiti.
A lato del parcheggio pubblico sarà creato un parco verde pubblico di vicinato fino al confine nord dell’insediamento. Una fascia alberata di mitigazione si staglierà sul fronte stradale tra l’edificio di progetto e il confine ovest. Via Lussino sarà dotata di un marciapiedi per tutta la lunghezza dell’intervento e verrà allargata a 7,5 metri, adeguandone anche l’illuminazione pubblica agli accessi carrabili dell’Eurospin.
«Si ripropone il tema della proliferazione senza fine, a Ravenna, dei supermercati, che penalizza i negozi di vicinato costringendoli spesso alla chiusura – afferma il decano dell’opposizione –. In questo caso si tratta di una tipologia discount che pratica per definizione prezzi più bassi. Dal punto di vista urbanistico, va però osservato che non ci sarà una nuova occupazione di suolo vergine, bensì ricostruzione di un lotto in cui sono esistenti edifici di varia natura, in maggior parte di carattere industriale-artigianale. Un’apprezzabile attenzione è inoltre rivolta al miglioramento dello stato ambientale».
Il sindacato provinciale di Confcommercio organizza la festa della categoria al teatro di Bagnacavallo, mentre le difficoltà di importazione e le scorte della Cina rendono sempre più scarsa la disponibilità della materia prima principale
Il prezzo del grano è schizzato a cifre mai raggiunte insieme a quello di altre materie prime, l’energia sempre più cara e le abitudini di consumo cambiano con una riduzione costante degli acquisti di pane. È lo scenario che i fornai lamentano alla vigilia dell’appuntamento in programma domenica 8 maggio dalle 10.30 al teatro Goldoni di Bagnacavallo: il sindacato panificatori artigiani di Confcommercio della provincia di Ravenna organizza “Fornai artigiani in festa”.
A quasi quattro anni di distanza dall’ultimo evento provinciale della categoria che si è svolto al Museo delle Ceramiche di Faenza, il Sindacato ha deciso di organizzare questa iniziativa per premiare il lavoro dei fornai e la fedeltà associativa.
«Anche in altri momenti abbiamo assistito ad aumenti, ma per brevi periodi – si legge in un comunicato –. Oggi purtroppo la situazione è diversa e nessuno sa quando si tornerà ad una condizione normale e per questo molti panifici saranno costretti ad aumentare i prezzi. Ai nostri clienti lo diciamo quotidianamente, non è colpa nostra se i prezzi aumentano, però noi per stare sul mercato, pur riducendo i margini, dobbiamo combattere questa congiuntura sfavorevole». Per due anni la lotta con le restrizioni dell’emergenza epidemiologica e ora la guerra in Ucraina che ha fatto ulteriormente lievitare i prezzi delle materie prime, «anche se a dire il vero l’aumento dei prezzi delle materie prime è già in atto da qualche mese».
Particolarmente preoccupante è oggi l’attuale e crescente scarsità di grano (sia tenero che duro), le cui importazioni coprono oltre il 60 percento del fabbisogno nazionale poiché l’Italia non è in grado di produrne più del 40. Il blocco delle importazioni da Russia, Ucraina e Kazakistan, le recenti decisioni di alcuni Governi produttori di grano quali Ungheria e Lituania di bloccare tutte le esportazioni di cereali per garantire il fabbisogno nazionale, hanno drasticamente ridotto le quote disponibili sia di mais che di grano, causando non solo aumenti fortissimi dei prezzi di acquisto ma, ciò che è ancor più grave, il rischio di indisponibilità di farina per la panificazione. A ciò si aggiunga l’ingente accumulo di scorte di mais e frumento da parte della Cina, che coprono oramai oltre il 50% delle disponibilità mondiali.
Sembra profilarsi una flebile speranza dall’osservazione dei consumi recenti, anche se è presto per affermare che c’è un cambio di tendenza dei consumatori. Secondo i dati forniti dal report Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) la spesa dei prodotti alimentari nei primi nove mesi del 2021 è cresciuta rispetto al 2020. Buone notizie arrivano anche per il comparto del pane che, insieme ai dolci da ricorrenza, segnano un recupero dei valori di spesa rispetto ai primi nove mesi 2020 (+8%). Il pane fresco che nei primi nove mesi 2020 aveva perso il 10% dei volumi si ritrova ora gradualmente a recuperarli (+15% i volumi nel terzo trimestre), mentre i sostituti del pane che nel 2020 avevano recuperato il 7% perdono ora l’1%, rimanendo comunque su livelli ancora largamente superiori a quelli del 2019. In sostanza, nel 2021, i consumi domestici di pane (+8,5% in volume), mostrano una ripresa più che proporzionale della perdita 2020 dovuta agli allentamenti delle misure restrittive.
Questo il programma della giornata di domenica 8 maggio a Bagnacavallo:
Apertura con i saluti di Giancarlo Ceccolini, presidente del Sindacato Panificatori Artigiani Confcommercio provincia di Ravenna; Mauro Mambelli Presidente Confcommercio provincia di Ravenna; Eleonora Proni Sindaco di Bagnacavallo; Fabrizio Fabbri Direttore Generale Coap; Roberto Capello Presidente Federazione Italiana Panificatori. A seguire Premiazione di tutti i fornai presenti. Sarà presente Beppe Braida comico storico di ‘Zelig’ e conduttore di ‘Colorado’. Al termine buffe al ristorante Giardino dei semplici.
Gli appuntamenti con le nuove frontiere delle sonorità jazzistiche fra Alighieri, Socjale, Cisim, Bronson e Mama’s club. Il 7 maggio concerto del celebre chitarrista con la formazione “Side-Eye”
Pat Metheny (foto Giampaolo Solitro)
Il festival Ravenna Jazz entra nel vivo con i concerti in programma, fino al 13 magggio, al teatro Alighieri e nei club ravennati.
Il 7 maggio il chitarrista per eccellenza del jazz crossover, Pat Metheny, tornerà a Ravenna al teatro Alighieri, dopo il clamoroso successo raccolto in occasione dell’edizione 2017 del festival. Questa volta presenterà il format “Side-Eye”: un set musicale che, da un concerto all’altro, prevede un cast a rotazione attorno alla chitarra del leader. Metheny accoglierà nel suo trio nuove e promettenti leve che hanno attirato la sua attenzione. Si ascolteranno così alcuni classici del repertorio di Metheny affrontati da una prospettiva completamente inedita, oltre a brani originali composti sotto lo stimolo di questi nuovi compagni di musica. La versione di “Side-Eye” che approderà a Ravenna Jazz vede la partecipazione di Chris Fishman a pianoforte e tastiere e di Joe Dyson alla batteria.
Anche quello dell’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti è un ritorno ma aggiornato, con nuovi solisti ospiti (le preziose e celebri voci di Nick The Nightfly e Sarah Jane Morris svetteranno sopra l’ampio organico classico-jazzistico) e un diverso repertorio (in omaggio a Frank Sinatra). Questa produzione originale che rivista le canzoni di “The Voice” si preannuncia ambiziosa nelle dimensioni orchestrali come nei contenuti e nelle modalità multimediali della messa in scena (13 maggioall’Alighieri).
La monumentale produzione originale “Pazzi di Jazz” Young Project sarà dedicata quest’anno al leggendario trombettista Chet Baker (9 maggio, a ingresso gratuito, sempre all’Alighieri). Sul palco salirà uno stuolo di giovanissimi esecutori affidati alle cure di affermati musicisti come il direttore e arrangiatore Tommaso Vittorini, il trombettista Enrico Rava, il trombonista Mauro Ottolini e il beatboxer Alien Dee. In qualità di solisti e direttori affiancheranno l’enorme distesa di giovani allievi da loro stessi preparati nel corso di svariati mesi nell’ambito del progetto didattico “Pazzi di Jazz”.
Il Festival nei club.
Al Bronson di Madonna dell’Albero il jazz prende la via del futuro: i 75 Dollar Bill sono il missing link tra rock-blues, psichedelia, jazz, minimalismo e avanguardia – si esibiranno il 6 maggio– . l’11 maggio, invece, con il Khalab Live Quartet, gli echi della musica africana saranno convogliati in un acceleratore di bit sonori: musica elettronica di ricerca e jazz contemporaneo indistricabilmente interconnessi. Khalab è il nome d’arte di Raffaele Costantino, conduttore dello storico programma Musical Box su Rai Radio 2, dj, compositore, produttore, divulgatore musicale e ‘“agitatore culturale”. Con i suoi lavori, promuove la black music di origine afroamericana, le sue infinite contaminazioni, influenze e declinazioni.
Il 10 maggio invece, al Cisim di Lido Adriano, si farà luce sulle più attuali tendenze del pianoforte jazz e più in generale sulla forza propositiva delle nuove leve della musica improvvisata con il quartetto del pianista israeliano Shai Maestro. In lui convivono una vena improvvisativa, la capacità di non perdere mai di vista l’aspetto melodico, la ricerca di un momento di simbiosi tra jazz, classica, folclore mediorientale e dell’Europa dell’Est.
Nel ravennate, sua terra d’origine, Alessandro Scala è un sax hero: capace di esprimere gli impulsi più brillanti e coinvolgenti della grande scuola sassofonistica jazz, li applica poi anche al funk, la bossa nova e il boogaloo. Scala si esibirà con un quintetto dalla line up altamente propositiva, con Fabrizio Bosso alla tromba. In concerto l’8 maggio al Mama’s Club).
Da segnalare infine il concerto del 12 maggio al teatro Socjale di Piangipane: sul palco la band del cantante portoghese Salvador Sobral, balzato all’onore delle cronache musicali internazionali nel 2017, con la vittoria dell’Eurovision Song Contest: merito certamente del suo essere estraneo al pop di rapido consumo; Salvador appartiene piuttosto al fronte dei cantautori, gli arrangiamenti flirtano con sonorità ricercate, jazz-compatibili.
Altri 4,5 milioni per nuove palestra e biblioteca alla Olivetti-Callegari e 3,3 milioni per il Comune di Alfonsine
Un rendering del progetto della scuola di Ponte Nuovo che vinse il bando nel 2011
Dal Piano nazionale di ripresa e resilienza sono in arrivo per il Comune e la Provincia di Ravenna 12,85 milioni di euro per la nuova scuola elementare di Ponte Nuovo e per l’istituto Olivetti – Callegari.
Nel dettaglio, il Comune di Ravenna sì è aggiudicato 8,3 milioni, pari all’intero investimento necessario per la primaria di Ponte Nuovo, e la Provincia 4,55 milioni, anche in questo caso pari all’intero finanziamento necessario, per la demolizione e la ricostruzione di due corpi di fabbricato dell’istituto professionale statale Olivetti-Callegari (sede di via Umago 18) da destinare principalmente a nuova palestra e biblioteca.
La notizia è stata ufficializzata ieri, con la pubblicazione, sul sito del ministero dell’Istruzione, della graduatoria degli interventi candidati alla “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici” all’interno della missione 2 del Pnrr “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, componente 3 “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici”. Sono solo due degli interventi candidati dagli enti del territorio della provincia di Ravenna in materia di edilizia scolastica. Per gli altri si è in attesa dell’uscita delle relative graduatorie.
Secondo quanto stabilito dal ministero, la progettazione preliminare di tutti gli interventi all’interno della graduatoria uscita ieri, che dovranno essere scuole particolarmente innovative, sarà affidata a tecnici individuati dal ministero stesso, sulla base di linee guida improntate principalmente al più basso impatto ambientale possibile e alla sostenibilità. Gli enti beneficiari dei fondi si avvarranno poi dei medesimi progettisti per lo sviluppo delle fasi definitiva ed esecutiva delle progettazioni.
Sostenibilità ambientale e risparmio energetico sono comunque tematiche che hanno già ispirato i tecnici comunali e provinciali nell’elaborazione degli studi di fattibilità e delle stime dei costi necessari per la candidatura degli interventi.
«Una notizia – dichiara il sindaco e presidente della Provincia Michele de Pascale – che ci rende immensamente felici; si tratta di risorse importanti per la costruzione di una nuova scuola a Ponte Nuovo e per l’ammodernamento e l’ampliamento dell’istituto professionale statale Olivetti-Callegari. Gli studi di fattibilità elaborati dai tecnici della struttura comunale e di quella provinciale sono stati premiati per il loro alto grado di innovatività e sostenibilità e, una volta realizzati, garantiranno ai nostri ragazzi e ragazze spazi educativi accessibili e all’avanguardia, con grande attenzione al risparmio energetico e al benessere scolastico».
La nuova scuola di Ponte Nuovo sarà realizzata all’angolo tra via del Pino e via 56 Martiri, accanto al polo per l’infanzia 0 – 6 in corso di progettazione e che sarà finanziato con fondi Inail. Sostituirà le due scuole esistenti Ceci, che accoglie le prime e le seconde classi, e Gulminelli, in via del Pino, frequentata dalle classi terze, quarte e quinte. I nuovi spazi potranno anche accogliere, qualora ce ne sia la necessità, un terzo numero di corsi oltre ai due attualmente attivati. La struttura architettonica si svilupperà a due piani; sono inoltre previsti una mensa con relativa cucina e una palestra che potrà essere utilizzata anche a servizio dalla collettività.
Per quanto riguarda l’istituto Olivetti-Callegari l’intervento prevede la demolizione di due corpi di fabbricato, uno attualmente destinato a deposito e uno principalmente a palestra, e dei relativi locali di servizio. Si prevede la realizzazione di nuovi spazi dedicati a diverse attività, con la creazione di cinque laboratori polifunzionali al servizio di una didattica di eccellenza per una scuola professionale, una nuova palestra, con relativi servizi, di dimensioni maggiori rispetto all’esistente, in grado di ospitare contemporaneamente due classi, e una nuova biblioteca in sostituzione di quella attuale, anch’essa posta in uno dei due corpi di fabbricato da demolire. Si prevede infine la realizzazione di un nuovo locale tecnico in adiacenza alla centrale termica e la conseguente rivisitazione dell’impianto di riscaldamento.
Nel territorio della provincia di Ravenna anche il Comune di Alfonsine ha ricevuto un finanziamento per un intervento di edilizia scolastica pari a 3,29 milioni con i quali verrà completamente rinnovato il plesso di Corso Matteotti, dove attualmente ha sede la Scuola dell’Infanzia.
Fra teatro Rasi, Socjale di Piangipane e Artificerie Almagià, fino a domenica 8 maggio, ecco gli spettacoli da non perdere, tutti da partecipare. Anche con incontri con gli artisti e …un piatto di cappelletti
Una scena da “8 Ensemble” di Pascal Rambert (foto di Antoine Legond)
Prosegue a Ravenna Polis, il festival del teatro e della partecipazione, ideato e curato e organizzzato dalla compagnia ErosAntEros. Ecco il programma del fine settimana in conclusione della rassegna internazionale di teatro contemporaneo.
Venerdì 6 maggio. alle 18.30, dopo il debutto sold out, prosegue nel ridotto del Rasi, la prima nazionale, dello spettacolo Con la carabinadella Compagnia Licia Lanera (in replica anche il 7 e 8 maggio, in diversi orari), dal testo della talentuosa drammaturga Pauline Peyrade (À la carabine ha ricevuto il Grand Prix de littérature dramatique Artcena 2021). Licia Lanera dirige Danilo Giuva ed Ermelinda Nasuto, affondando nella strada della violenza attraverso il potere evocativo della parola.
Nello stessa serata, il Teatro Socjale di Piangipane ospita Due volte Tito-Sopravvivere alla tragedia, di Virginia Landi, Francesca Mignemi, Eleonora Paris, il primo degli spettacoli scelti dai cittadini Visionari di Ravenna. Il lavoro nasce dall’urgenza di portare alla luce gli aspetti violenti del nostro presente attraverso un’operazione di riscrittura del Tito Andronico di Shakespeare. In scena, un coro di quattro attori appartenenti alla generazione dei millennial ripercorre criticamente la tragedia.
Sempre venerdì (ore 21.30, Teatro Rasi), proseguendo il filo rosso della drammaturgia francese, va in scena uno degli spettacoli più attesi del festival, 8 ensemble di Pascal Rambert, autore e regista pluripremiato, considerato uno dei massimi esponenti del teatro contemporaneo, che ha scelto Ravenna per la prima italiana della sua nuova produzione. Testo e regia sono di Pascal Rambert, in scena i giovani attori Souad Arsane, Sekhou Drame, Felipe Fonseca Nobre, Yu ming Hey, Liora Jaccottet, Jisca Kalvanda, Mouradi M’Chinda e Marie Rochand. Lo spettacolo (in francese con soprattitoli) si esprime così nelle parole di Rambert: «In realtà, ho pensato: ci sono molte storie che non sento, molte vite, molti corpi che mi mancano, molte storie che non posso raccontare perché non vado nei luoghi dove queste storie hanno luogo, perché mi perdo dei momenti, perché sono sempre al lavoro e questi corpi ballano e vivono da qualche parte do- ve io non sono perché non abbiamo la stessa età, la stessa educazione, lo stesso posto nella società… tutto qui: 8 ensemble è prendere otto corpi distanti per aprire la parola e portarli agli occhi del mondo». La serata si conclude con un incontro con Pascal Rambert, Chiara Elefante e Nicola Arrigoni.
Sabato 7 maggio (ore 21.30, Teatro Rasi) ancora nell’ambito del focus internazionale sulla drammaturgia francese, debutta in prima nazionale La Machine de Turing, spettacolo del regista croato Ivica Buljan, altro grande protagonista della scena teatrale europea. Una personalità che si rispecchia in diverse culture, dalla mediterranea alla mitteleuropea, da quella francese, che ha scelto per la sua formazione, a quella tedesca. Ospite di Polis con un lavoro tagliente e spiazzante dal testo del drammaturgo francese Benoit Solès sulla vita del geniale matematico Alan Mathison Turing, con Nejc Cijan Garlatti, Timon Šturbej e Nika Korenjak (spettacolo in sloveno con soprattitoli). A seguire incontro con Ivica Buljan, compagnia Mini teater e Anna Maria Monteverdi.
Nel pomeriggio (ore 18) il Teatro Socjale di Piangipane accoglie Jekyll lu dutturi, una produzione Dimore Creative di Pietro Cerchiello, con lo stesso Cerchiello e Marina Boselli, il secondo degli spettacoli scelti dai Visionari di Ravenna. Una storia che ha luogo nella Sicilia degli anni ’20, che il protagonista racconta a un agente di polizia. A seguire incontro con le due compagnie scelte dai Visionari e, per finire, cena con i cappelletti preparati dai volontari del Teatro Socjale.
Nicola Borghesi e Lodo Guenzi / Kepler-452
Domenica 8 maggio (alle ore 12.30) il Socjale ospita Capitalismo magico, di e con Nicola Borghesi e Lodo Guenzi / Kepler-452. Soli in scena, i due ripercorrono all’alba dei trent’anni il cammino delle proprie vite all’interno del capitalismo, ricercando ciò che nella realtà ancora pulsa di una viva, inspiegabile, perturbante magia. E a seguire spazio a dibattito e cappelletti.
La giornata continua alle ore 15, nella sala Mandiaye N’Diaye del Teatro Rasi, con un incontro realizzato in collaborazione con Ateatro, con Oliviero Ponte di Pino e Stefano Romagnoli (Spettatoreprofessionista) sul “Manifesto dei diritti e doveri degli spettatori”. Un’occasione unica in cui sono gli spettatori a essere gli indiscussi protagonisti, mentre gli operatori culturali del territorio sono invitati ad ascoltare e a porre “domande dal pubblico”.
Alle ore 18, al Teatro Rasi la compagnia CapoTrave presenta Piccola Patria di Lucia Franchi e Luca Ricci, con Simone Faloppa, Gabriele Paolocà, Gioia Salvatori. Un testo – spiegano gli autori – per tre attori, ambientato nel nostro presente, diviso in tre parti, cioè il giorno prima, il giorno stesso e il giorno successivo a un referendum locale dove si chiede agli abitanti di un luogo non specificamente identificato se vogliono staccarsi dall’Italia e proclamare di nuovo l’indipendenza della loro Repubblica.
Alle ore 21, l’ultimo appuntamento del festival Polis con la performance di una delle compagnie italiane più interessanti e affermate nel panorama internazionale, i romagnoli Motus con You Were Nothing But Wind, con Silvia Calderoni, negli spazi delle Artificerie Almagià, grazie all’ideazione e regia di Daniela Nicolò, Enrico Casagrande e Silvia Calderoni.
Un filmato di un’ora realizzato da Isplora che produce materiale per la formazione degli architetti
La storia ventennale di Nuovostudio, realtà progettuale fondata a Ravenna dall’architetto Emilio Rambelli e dall’ingegner Gianluca Bonini, è protagonista di un documentario di un’ora realizzato da Isplora, un progetto nato per aiutare la formazione permanente degli architetti tramite la realizzazione di filmati.
Monografie complete sui progetti dei più noti nomi dell’architettura contemporanea (ma anche sui giovani più promettenti), condensate in video di un’ora, e caratterizzate da una narrazione accattivante: documentari che vengono poi caricati sul sito del progetto e la cui visione permette agli architetti di acquisire crediti formativi.
Nelle scorse settimane la troupe di Isplora ha fatto tappa a Ravenna intervistando non solo Rambelli e Bonini ma anche diversi degli architetti che fanno parte dello studio: i capiprogetto Grazia Poli Carmen Minafra e Andrea Guardigli, e i giovani Nico Calandrini, Francesco Rambelli, Mirco Boresi e Federico Lucchi.
Il risultato è “Espressioni dal territorio” che evidenzia alcuni dei più importanti progetti realizzati da Nuovostudio nel corso degli anni: fra i quali il Palazzo degli Affari (dove c’è anche la sede dello studio), il progetto di recupero del sigarone della Darsena (primo premio IQU 2014), l’Archivio Arcivescovile e la Biblioteca Diocesana a Ravenna; gli uffici di Tozzi Industries a Mezzano (progetto premiato all’EXPO 2015); il la Galleria Lercaro a Bologna (primo premio IBC 2011); le numerose boutique realizzate per conto del marchio Giuseppe Zanotti Design; o i molteplici interventi progettuali legati al tema “caro” delle case a patio.
L’intervento rientra tra quelli programmati verso il 2026 con le celebrazioni dei 1.500 anni dalla morte del re ostrogoto
Nuovo impianto di illuminazione interna per il mausoleo di Teodorico a Ravenna. L’inaugurazione è prevista per le 20.30 del 14 maggio, in occasione della Notte europea dei musei. L’intervento consiste nella realizzazione di una nuova illuminazione interna e nell’integrazione di quella esterna che permetterà di percepire i volumi dell’imponente architettura in maniera migliore e con grande suggestione.
Dopo l’inaugurazione è prevista una visita guidata a cura dei Servizi educativi. Al termine buffet a cura della società cooperativa sociale San Vitale. L’apertura serale del monumento, prevista dalle 20 alle 23 (ultimo accesso ore 22:30) rientra nell’ambito delle iniziative della Notte Europea dei Musei che prevede, in tutti i siti del Ministero della Cultura aderenti, un biglietto al costo simbolico di 1 euro.
«La luce sembra uscire dal monumento rivelando gli intagli e le sfaccettature dei blocchi di pietra – commenta Sandra Manara, direttrice del sito Unesco – che si esaltano come un diamante, mentre la cupola e la vasca di Teodorico vengono esaltate dalla nuova illuminazione in un modo del tutto nuovo. È stato un percorso minuzioso che ha messo in campo professionalità ed artigiani di grande valore tenendo sempre in conto sia le esigenze estetiche dell’intervento che quelle legate alla lettura filologica del monumento».
In vista delle celebrazioni dei 1500 anni dalla morte del re ostrogoto Teodorico sono molti gli interventi messi in cantiere dalla direzione Musei Emilia-Romagna per il 2026. «Dopo l’illuminazione esterna multicolor realizzata e l’intervento di riqualificazione delle pertinenze e dei servizi del sito con i fondi assegnati dall’Unesco nel 2020 – dice Giorgio Cozzolino, direttore regionale Musei Emilia-Romagna – adesso il mausoleo si illumina anche all’interno con una soluzione scenografica di grande effetto e suggestione»
La realizzazione del progetto è stata affidata alle ditte Lectron di Lugo e Jenius-Roversi di Ferrara. Il servizio di progettazione illuminotecnica e direzione lavori è stato curato dallo studio I-Dea di Imola con la consulenza artistica di Francesco Ambrosino. Il progetto ha ricevuto l’approvazione della Soprintendenza Archeologia, Beni Artistici e Paesaggio nel 2021.
Appuntamento con la scrittrice il 7 maggio, sotto i portici della libreria del quartiere Sant’Agata a Ravenna, per la rassegna curata da Ivano Mazzani
Ilaria Cerioli, docente di scuola superiore, scrittrice e blogger
Sabato 7 maggio, alle 18, la rassegna “I Sabati da Scattisparsi”, curata da Ivano Mazzani, propone un appuntamento fra storia e narrativa. Sotto i portici della libreria Scattisparsi, nel quartiere Sant’Agata di Ravenna, l’autrice Ilaria Cerioli presenta Il viaggio di Ausonia (Foschi editore), un intrigante romanzo storico che darà alla scrittrice anche l’occasione per parlare dell’impresa di Fiume e delle artiste del periodo futurista.
Ilaria Cerioli, nata a Fidenza e residente a Ravenna, è archeologa ed etruscologa, laureata in lettere classiche, oggi docente di materie letterarie in una scuola superiore della città. Come autrice ha collaborato per diverse testate on line, come “Pangea”, “Satisfiction”, “Mob magazine”, “Orlando magazine”. A maggio 2020 ha pubblicato per la casa editrice Pizzo Nero (Rusconi editore) il Diario erotico sentimentale di una signora perbene.
Nel 2021 con Andrea Baravelli, docente di storia contemporanea presso l’università di Ferrara, ha scritto Il viaggio di Ausonia, un romanzo storico per la casa editrice Foschi. Fonda nel 2015 il blog Spocchiosamenteilare da cui ha tratto il format Evulvendo in collaborazione con l’attrice Francesca Viola Mazzoni. Nel 2017 pubblica insieme a Baravelli il manuale Venti lezioni di storia contemporanea per l’editore universitario Volta La carta di Ferrara. Nel 2022 ha partecipato a Romagnoli per sempre, un’antologia dedicata alla Romagna, curata da Stefano Ravaglia per Becco Giallo. Da anni pubblica racconti per le antologie curate dall’editore Perrone.
Come sempre, l’appuntamento è a ingresso libero.