martedì
12 Agosto 2025

Libertà di stampa: si discute a Conselice tra incontri e il nuovo osservatorio

Il giornalista Paolo Berizzi, presidente del neonato organismo, ospite il 2 maggio con il libro “È gradita la camicia nera”

Osservatorio Libertà Stampa Conselice
La fondazione dell’Osservatorio per la libertà di stampa, a Conselice l’1 ottobre 2021

A Conselice sono in programma due giornate per le celebrazioni della Giornata mondiale della libertà di stampa, lunedì 2 e martedì 3 maggio. Da anni Conselice ha intitolato una sua piazza alla «Libertà di stampa», e la pedalina lì esposta, utilizzata dalla resistenza per la stampa clandestina in epoca fascista, è diventata un monumento-simbolo del Paese.

Nel dettaglio, lunedì 2 maggio alle 20.30 nell’auditorium comunale si terrà la presentazione del libro di Paolo Berizzi, scrittore e giornalista di “Repubblica”, È gradita la camicia nera, dialogherà con l’autore il segretario Aser, Vittorio Pastanella. Martedì 3 maggio alle 10.30, nella sala consigliare del Comune di Conselice, ci sarà la presentazione al pubblico del portale dell’Osservatorio sulla libertà di stampa. Saranno presenti, oltre allo stesso Berizzi, presidente dell’Osservatorio di Conselice, la sindaca di Conselice, Paola Pula, il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, Davide Baruffi, i vertici di Aser, Matteo Naccari, e Fnsi, Raffaele Lorusso e rappresentanti dell’ordine dei giornalisti nazionale e regionale.

Lo scorso 1 ottobre, nell’anniversario dell’inaugurazione del monumento, è stato infatti costituito l’Osservatorio nazionale sulla libertà di stampa, del quale sono soci fondatori il Comune di Conselice, la Federazione nazionale della stampa (Fnsi) e l’Associazione della stampa Emilia Romagna (Aser). Il portale è un nuovo strumento pratico contro chi molesta il diritto di cronaca e la libertà di espressione: «sarà uno strumento per non lasciare soli i cronisti e avere informazioni sui casi di minacce ai giornalisti, in Emilia Romagna e non solo – scrivono in una nota gli organizzatori –. L’obiettivo è quello di far sentire la vicinanza di sindacato, società civile e istituzioni a quegli operatori dell’informazione il cui lavoro è contrastato da intimidazioni, querele-bavaglio, minacce fisiche e digitali, odio in rete in un contesto in cui fenomeni di precariato limitano la libertà dei giornalisti e quindi il diritto dei cittadini di essere informati al meglio».

In moto lungo 7.200 km per sostenere i “Piccoli Grandi Cuori”

Protagonista del tour il ravennate Nicola Scanferla partito per raccogliere fondi a favore dell’associazione che si occupa di cardiopatici congeniti e delle loro famiglie

Piccoli Grandi Cuori Nicola Scanferla
La partenza da Ravenna del tour “Piccoli Grandi Cuori in Sella con Nicola” (Nicola Scanferla è secondo da sinistra)

È un centauro ravennate, il paladino motorizzato dell’organizzazione di volontariato “Piccoli Grandi Cuori” che a Bologna si occupa ed accoglie cardiopatici congeniti e le loro famiglia, partito sabato 30 aprile, proprio da Ravenna, per un lungo tour sulle strade italiane con l’obiettivo di raccogliere fondi per il progetto “Mettici il cuore”.

Le spese per portare avanti questo importante servizio di accoglienza, nato nel 2015, sono rilevanti: ospitare una famiglia ha un costo medio pari a circa 5 mila euro. Per sostenere queste famiglie è molto importante la macchina della solidarietà, che ancora una volta si è mossa attraverso il grande gesto d’amore di Nicola Scanferla, mobility manager del Comune di Ravenna. Nicola, 62 anni a luglio, è partito da casa sua, in via Campania, in sella alla sua moto Yamaha TDM 900 per portare il vessillo dei Piccoli Grandi Cuori attraverso una sorta di “Giro d’Italia”: 7.200 km di percorso in 26 tappe.

A fare il tifo per lui un folto gruppo di amici di Marina Romea con la quale l’associazione è gemellata. Tutti possono viaggiare con Nicola donando sul sito web dell’associazione i km che servono ad accogliere una famiglia per un anno al “Polo dei Cuori” di Bologna. Ogni 30 euro donati al progetto “Mettici il cuore” corrisponderanno simbolicamente a 50 km del “motogiro d’Italia. Sui profili social dell’associazione sarà possibile seguire il racconto aggiornato del viaggio: Nicola porterà con sé tutti i piccoli e grandi cuori che l’associazione bolognese sostiene dal 1997.

Il suo viaggio terminerà il 25 maggio, con la sosta finale alla casa di accoglienza bolognese: «L’idea è nata durante il lockdown: un viaggio perché il viaggio è l’essenza della vita. Il viaggio è una cura che viene portata alle persone che hanno bisogno. Un viaggio è speranza, è vita – sottolinea Scanferla –. Ho sentito forte il desiderio di spendere un messaggio a favore di chi non sta bene, dalla vita ho avuto tanto, ora è il momento di restituire. Parlando con Livia Santini, socia e ideatrice della rassegna benefica a favore dell’associazione Piccoli Grandi Cuori “Un Mare di solidarietà”, la cosa ha preso concretezza ed ora voglio essere un megafono per le esigenze dell’associazione e delle famiglie che accoglie e sostiene. A viaggiare con me ci sarà la mia stella, che mi ha regalato mia moglie quando ho compiuto 60 anni. La stella è un segno di speranza».

Il Mar e la mirabolante vicenda dell’opera d’arte che “deve essere distrutta”

Dal deposito del museo ravennate esce in esposizione un dipinto del 1988 di Sol LeWitt, e una polemica contradditoria. Ecco la ricostruzione dei fatti, con finale più che mai aperto

Sol Le Witt Opera Mar
Il pannelo dipinto da Sol LeWitt (foto di Marco Parollo)

Dal magazzino del Museo d’arte di Ravenna (Mar) escono un’opera di 34 anni fa e un polverone di polemiche. Wall Drawing #570 è una creazione dell’americano Sol LeWitt, una pittura realizzata su sette pannelli lignei per una dimensione complessiva di dodici metri per tre, intonacati e colorati da inchiostri e miscele, proprio come negli affreschi quattrocenteschi. La realizzazione risale al 1988 per la mostra collet- tiva “Viaggio in Italia” che si svolse a Ravenna. Da allora è rimasta nei depositi dell’istituzione museale. Fino al 5 aprile scorso quando la direzione del Mar dà l’annuncio: torna in esposizione, fruibile al pubblico.

«Si tratta di un recupero storico di valore su cui sono impegnata da diverso tempo – dichiara la conservatrice Giorgia Salerno –. Insieme al progetto complessivo di riallestimento delle collezioni permanenti, mira a ridefinire l’identità, anche internazionale, del museo, attraverso il suo stesso patrimonio, determinante per comprendere il contesto culturale della città».

Il ritorno in mostra solleva una domanda spontanea: chi ha guidato il Mar dal 1988 in poi, perché ha tenuto un’opera di questa caratura in cantina? Claudio Spadoni, critico d’arte affermato e direttore del museo per tredici anni (ma non ancora nel 1988), non ci sta a fare la figura di quello che ha tenuto un tesoro sotto alla polvere e scrive una lettera ai quotidiani locali: «Per tassative disposizioni dell’artista il lavoro avrebbe dovuto essere distrutto. Quel lavoro non è da intendere come opera ma come intervento temporaneo: riproporne ora le spoglie, significa non aver capito la scelta concettuale e non rispettare le sue direttive».

Il direttore in carica Maurizio Tarantino replica: «Abbiamo informato e ricevuto l’assenso della Fondazione LeWitt – è il virgolettato riportato dal quotidiano locale “Il Resto del Carlino” il 7 aprile – con la quale verranno concordate le future modalità di fruizione dell’opera. Il dovere di un’istituzione è valorizzare le opere d’arte e noi abbiamo scelto di rendere il lavoro fruibile al pubblico».
Sul “Corriere Romagna”, Tarantino cita contatti anche con la figlia dell’artista. La volontà di LeWitt di distruggere l’opera e i contatti con gli eredi sono tutti dettagli di cui non era stata fatta menzione alcuna prima della reazione di Spadoni.

Sol Le Witt Ritratto
Un ritratto di Sol LeWitt all’opera

Poi interviene anche l’opposizione politica in consiglio comunale. La lista civica Pigna non si accontenta e fa un accesso agli atti. Viene fuori il carteggio delle comunicazioni fra museo e eredi dell’americano morto nel 2007 a New York. E la lettura alimenta qualche dubbio, quantomeno di possibili incomprensioni. Anzi, misunderstanding. L’ok dalla figlia per l’esposizione è arrivato via email ma solamente alla vigilia del nuovo allestimento, quando cioè tutto era già stato fatto. Con la richiesta annessa di distruggere l’opera alla fine dell’esposizione. Le parole originali sono: «It’s fine that you expose», che non lasciano dubbi sul consenso. Poi però Sofia LeWitt scrive anche «should be destroyed», al termine dell’esposizione.
Qui sta il fulcro: l’allestimento del Mar è permanente, quindi non è esclusa la volontà di distruggerlo alla fine, ma la fine non è prevista.

A questo punto della vicenda, il 27 aprile dal Mar ci tengono a ricordare che l’opera «appartiene al patrimonio del museo come risulta da sua inventariazione del 1994. Contestualmente a tale inventariazione, o risalenti ad anni successivi, non risultano al momento all’istituzione note a margine o allegati atti formali circa l’ipotesi di eventuale distruzione/imbiancatura dell’opera o sua non esposizione. La titolarità dell’opera è di esclusiva competenza del museo che è giuridicamente l’unico soggetto abilitato a disporne nell’ambito dei criteri di conservazione e fruizione e pertanto si è ritenuto di coinvolgere gli eredi LeWitt al fine di condividerne il progetto di valorizzazio- ne e non per richiederne autorizzazione all’esposizione, così come avviene per tutte le opere in possesso dei musei».

Sembra in contraddizione con le dichiarazioni iniziali. E alla luce di tutto, ci si chiede perché al momento della nuova esposizione non siano state dette da subito le cose aggiunte in seguito. Bastavano poche parole: riteniamo che l’opera sia del Mar e a noi spetti il diritto di esporla.

Cantiere infinito: da 9 anni attende riparazione il molo di Porto Corsini

Dopo l’impatto con Eurocargo nel 2013, lavori aggiudicati a gennaio 2021 con la previsione di metterci 150 giorni. L’ultimo rinvio richiesto per Covid e Baiona chiusa. A metà giugno scade l’ultima proroga

Nave A Porto Corsini Contro Banchina

Sono trascorsi nove anni da quando la nave Eurocargo Catania sbagliò la manovra in uscita dal porto di Ravenna e andò a colpire la banchina nord nei pressi dell’attracco del traghetto del trasporto pubblico che fa la spola tra Porto Corsini e Marina di Ravenna con pedoni e veicoli. Nove anni ma il danno al molo non è stato ancora riparato.

Da allora il traghetto di Start attracca in un altro punto più a valle. La fine dei lavori dovrebbe essere poco distante. Almeno sulla carta: il 16 giugno prossimo, a dieci giorni dal nono anniversario dell’incidente, è fissata la scadenza della seconda proroga concessa dall’Autorità portuale all’azienda che ha in appalto i lavori da 2,7 milioni di euro. Percorrendo la via Molo Sanfilippo che costeggia il canale, anche a un occhio poco esperto di lavori portuali, appare difficile immaginare che fra sei settimana sarà tutto completato.

Il cantiere si è aperto solamente a gennaio 2021 con la consegna dei lavori al raggruppamento di imprese guidato da Cgx (Costruzioni generali Xodo di Porto Viro). L’aggiudicazione era avvenuta grazie a un ribasso del 10,33 percento sull’importo dei lavori e una riduzione del 44,44 percento sui tempi previsti di 270 giorni. Insomma, l’appaltatore stima di finire i lavori in 150 giorni naturali e consecutivi.

A luglio del 2018 il presidente dell’Autorità portuale, Daniele Rossi, aveva risposto così alle richieste sui tempi di intervento presentate dal comitato cittadino Lidi Nord: «Provvederemo quanto prima ad avviare la relativa procedura di gara al fine di poter auspicabilmente concludere i lavori prima dell’estate 2019. Abbiamo impiegato piu tempo del previsto – spiega Rossi in una comunicazione ai richiedenti – perché il progetto non si limita alla sola riparazione del danno, ma prevede anche la riqualificazione di quel tratto di via Molo Sanfilippo in coerenza con quanto già fatto più a monte. Il progetto aggiornato, che prevede significativi maggiori interventi rispetto a quelli strettamente necessari per il ripristino del danno, ha un importo lavori da mettere a gara di circa tre milioni di euro».

Ma non è andata così. Da notare che i lavori sono cominciati con una previsione di 150 giorni ma sono poi state richieste e concesse due proroghe: da 108 e da 120 giorni. La seconda risale a due mesi fa. Tra le motivazioni viene citato il Covid – che non sarebbe stato un problema nei 2.300 giorni trascorsi tra 2013 e 2020 – e la chiusura della Baiona perché ha richiesto tempi più lunghi per i permessi di transito ai mezzi su altri itinerari.

Due gallerie d’arte in contemporanea per opere inedite di Giorgia Severi

Torna a Ravenna l’artista cervese, con il progetto “Another Ghost Landscape”  in mostra a Monogao21 e MAG, a cura di Luca Donelli. Inaugurazione il 30 aprile

Giorgia Severi Another Ghost Landscape 2Dopo anni torna a Ravenna, con un progetto inedito, intitolato “Another Ghost Landascape”, l’artista cervese Giorgia Severi. Questo lavoro creativo è articolato in una mostra, a cura di Luca Donelli, allestita in due diverse gallerie d’arte cittadine: Monogao21  (in via Alberoni 21), aperta recentemente dallo stesso Donelli e il MAG-Magazzeno Art Gallery (in via Mazzini 35), gestito di Alessandra Carini. L’inaugurazione è prevista in contemporanea nei due spazi, alle ore 18 di sabato 30 aprile.

Le due gallerie, diverse per ricerca ed estetica, si incontrano per questa mostra dove la diversità è la caratteristica principale, come nelle stesse opere di Severi: l’artista presenta la ricerca realizzata su alcune specie arboree in estinzione in Macaronesia (quella vasta porzione di arcipelaghi dell’Atlantico settentrionale che va dalle Azzorre a Madera e dalle Canarie alle isole di Capo Verde, ndr).
Luoghi, paesaggi e tradizioni che vanno scomparendo per motivazioni climatiche o antropiche, generando interferenze e paesaggi fantasma sospesi nel tempo.

Giorgia Severi Another Ghost Landscape 1Per questa doppia esposizione Giorgia Severi ha lavorato con scultura, disegno e fotografia per catalogare luoghi considerati ormai effimeri per la loro fragilità ambientale, includendo opere su carta anche di grande formato, monocromie che identificano vuoti e texture che aleggiano nella nebbia, così come colori fluorescenti che simboleggiano la necessità di attenzione verso quei luoghi in pericolo.

Il catalogo, edito da MonoGAO21, parte del progetto editoriale della galleria, verrà presentato dopo l’inaugurazione, durante i mesi della mostra, con i testi di Luca Donelli, Giovanni Gardini, Sabina Ghinassi, Gioele Melandri, Eleonora Savorelli e Federico Spadoni.

La rassegna resterà aperta in entrambe le gallerie fino al 30 giugno con apertura venerdì, sabato e domenica.

Viaggio fra i poeti romagnoli con Spadoni e Pagani alla libreria Scattisparsi

Appuntamento il 30 aprile sotto i portici di via Sant’Agata intorno ai versi rievocati dal volume “Vivi nella parola”, con gli autori e Piero Mazzucca

Vivi Nella ParolaSabato 30 aprile, alle 18, la rassegna “I Sabati da Scattisparsi”, curata da Ivano Mazzani, propone un viaggio ideale sulle ali della poesia. Appuntamento come sempre sotto i portici della libreria Scattisparsi, nel cuore del quartiere Sant’Agata di Ravenna, con il volume Vivi nella parola (L’arcolaio) di Nevio Spadoni e Fabio Pagani che, accompagnati da Piero Mazzucca, ci condurranno alla scoperta dei sepolcri dei poeti romagnoli. I tre saranno così i portatori raffinati della lingua delle nostre origini, in un viaggio con i poeti in un luogo che si misura con il tempo.

Il tema della morte, molto spesso descritto nella vasta produzione italiana e straniera, rappresenta un topos letterario di sicuro impatto. Nell’antologia Vivi nella parola, lo si è voluto affrontare in maniera particolare, partendo da un ricco corredo fotografico inerente le tombe dei poeti romagnoli ed evidenziando come questi scrittori abbiano saputo trattare il tema del passaggio. La ratio dell’opera, quindi, segue una linea che prende in considerazione alcuni versi e frammenti, li analizza e contestualizza nella poetica di riferimento e li esamina con note critiche. Si è pensato di proporre non le poesie complete, in quanto già fruibili in altri testi, ma di offrire al lettore spunti e idee da cui partire per approfondire gli autori e per stimolarne la visita dei sepolcri. L’antologia affronta sia la produzione in vernacolo che quella in lingua e comprende quei poeti della nostra terra considerati più significativi tanto dalla critica quanto dai curatori stessi. Con questo lavoro, quindi, si è cercato di organizzare un viaggio ideale che, partendo dalla fotografia delle tombe, porti a conoscere il pensiero e le relative inquietudini di questi scrittori sulla morte, percorrendo, con delicatezza e rispetto, i sentieri metrici e semantici insiti nelle loro poesie.
Ingresso libero.

Architettura e potere: al Salone dei Mosaici si parla dell’era staliniana

Lo studioso Alessandro De Magistris il 30 aprile a Ravenna per il ciclo di conferenze di “Tessere del 900” e dell’Ordine degli Architetti, a cura di Alberto Giorgio Cassani

Boris Iofan, “Palazzo dei Soviet”, 1933
Boris Iofan, “Palazzo dei Soviet”, Mosca 1933

Secondo appuntamento con il ciclo di conferenze “Architettura e Potere”, a cura di Alberto Giorgio Cassani, dell’Associazione “Tessere del ’900” e dell’Ordine degli Architetti di Ravenna. L’incontro è previsto sabato 30 aprile, alle 17.30, al Salone dei Mosaici di Ravenna con lo studioso Alessandro De Magistris dedicato a “L’architettura dell’era staliniana. Semplificazioni totalitarie e complessità sovietiche”.

Un monumento «fatto di acciaio, vetro e rivoluzione». Così Victor Šklovskij, teorico russo del formalismo, definì, nel 1923, il progetto del Monumento alla Terza Internazionale di Vladimir Tatlin, vera e propria icona delle speranze innescate dalla Rivoluzione d’Ottobre.
La parabola seguita a quella fase eroica, che vide una generazione di giovani artisti, architetti e poeti bruciare via via le loro utopie avanguardistiche, a fronte di un “ritorno all’ordine” da parte delle gerarchie culturali insediatesi con la salita al potere di Stalin, porterà, da un lato, al ritorno a un certo stile vernacolare russo – il progetto di Ivan A. Fomin per la ricostruzione della Piazza Sukharevskaya a Mosca –, dall’altro, al linguaggio ufficiale neoaccademico di Boris Iofan e Ivan Zholtovskij – il cui massimo esempio rimane il progetto irrealizzato del Palazzo dei Soviet a Mosca.

Emblematica, fra tutte, la figura di Vladímir Majakóvskij, la cui vicenda di impegno a fianco della rivoluzione termina tragicamente col suo suicidio il 14 aprile 1930, dopo aver sperimentato l’impossibilità di una «nuova bellezza» in un’Unione Sovietica in cui «la stessa de- crepita e contorta bellezza» del passato borghese «si diffonde tra le masse […] avvelena di nuovo il nostro cervello e snatura la nostra conce-zione dell’arte» (Venti anni di lavoro, conferenza del 25 marzo 1930).

Di tutto questo parlerà Alessandro De Magistris, ordinario di Storia dell’architettura al Politecnico di Milano, uno dei massimi esperti di architettura sovietica, facendo il punto su «una vicenda che nel suo svolgersi comprende le tarde espressioni dell’avanguardia, gli esiti tutt’altro che lineari della svolta culturale e la radicale riorganizzazione delle forme della vita professionale impresse dal regime agli inizi degli anni Trenta – scrive De Magistris – e che, attraversando il periodo bellico e la ricostruzione, porterà alla svolta rivoluzionaria impressa da Nikita Khrushchev, le cui premesse erano già contenute nella tarda fase del regime di Stalin».

Oltre 30 appuntamenti in tre settimane verso la Giornata marittima europea

Ravenna designata dalla Commissione Europea per ospitare l’European Maritime Day che promuove economia blu e sviluppo sostenibile del mare. Il 30 aprile comincia il calendario di avvicinamento

PaguroL’edizione 2022 della Giornata marittima europea, l’evento European Maritime Day (Emd) promosso dalla Commissione Europea sullo sviluppo sostenibile del mare e dell’economia blu, è stata assegnata a Ravenna e si svolgerà il 19 e 20 maggio. Il Comune di Ravenna, con il Centro Europe Direct della Romagna, ha promosso per il mese di maggio Ravenna Seaside Events, una articolata rassegna che si rivolge sia agli addetti ai lavori, sia a cittadini e cittadine e al pubblico internazionale che convergerà su Ravenna in occasione di Emd.

Ravenna Seaside Events si articola innanzi tutto in una serie di incontri, conferenze e appuntamenti di scambio, approfondimento, dibattito dei tanti temi ambientali, economici e socio-culturali connessi al mare, per far sì che la città diventi un’ampia piattaforma di scambio, conoscenza e approfondimento con il coinvolgimento attivo di tutta la “comunità del mare”. Il calendario dei convegni, incontri e open day prevede oltre 30 appuntamenti da domani, sabato 30 aprile, fino al 24 maggio, che si svolgeranno a palazzo Rasponi dalle Teste e in molte altre sedi.

Grazie alla partecipazione di enti, associazioni, università e imprese si terranno approfondimenti sulle politiche europee connesse con la cosiddetta “crescita blu” e su come incidono sul nostro territorio e quali sono le prospettive future, ma si affronteranno anche la dimensione sociale e geo-politica dello sviluppo dell’Adriatico e del Mediterraneo. Oltre a ciò una serie di incontri e open day consentiranno di conoscere la “gente del mare”: storie e competenze, ma anche professionalità e sbocchi professionali legati alla portualità e ai tanti settori economici dell’economia blu. La conoscenza del mare, della sua storia, delle sue fragilità, del suo ecosistema e della sua tutela passeranno anche da iniziative di visita, laboratori ed esperienze di intrattenimento educativo. Nei weekend di maggio si concentreranno iniziative sportive, ludiche, educative ed emozionali sempre all’insegna della conoscenza del mare.

Ecco le prime iniziative. Questo weekend Seaside Events salpa all’insegna della vela: domani, sabato 30 aprile, alle 17,30 al Mercato Coperto, in piazza Andrea Costa, il Circolo Velico Ravennate organizza il talk show Il Moro e l’evoluzione tecnologica in Coppa America. Una serata, moderata dal giornalista Antonio Vettese, in compagnia dei protagonisti delle imprese che hanno segnato la storia della vela italiana. L’evento è organizzato in collaborazione con la Fondazione Raul Gardini, il Mercato Coperto e l’Europa Yacht club. Il 1° maggio l’appuntamento è a Marina di Ravenna, molo Dalmazia 39, per il Trofeo Festivela 2022, regata riservata alle barche d’altura nello specchio d’acqua davanti al Circolo Velico Ravennate. Partenza alle 14.

Il mese di maggio è il anche mese di Croce Rossa e quest’anno il Comitato di Ravenna lo festeggia con due incontri dedicati alla storia, all’impegno delle crocerossine e al mare che entrano nella rassegna. Si prosegue dunque il 3 maggio con l’incontro a cura di Croce Rossa Italiana su Le navi ospedale e le infermiere volontarie di Croce Rossa, alle 18.30 alla Casa del Mutilato di Guerra, Sala dei mosaici, cui seguirà le Navi bianche il 17 maggio. Due conversazioni per raccontare come Croce Rossa abbia preso parte a missioni di soccorso per mare durante la seconda guerra mondiale, sostenendo sempre i valori di umanità e neutralità nel conflitto. I due incontri, alla Casa del Mutilato di Guerra, sono realizzati con la collaborazione di Tessere del 900 e di Fidapa Ravenna. È consigliata la prenotazione al numero 339.3130423 o all’indirizzo info@tesseredel900.it. È prevista anche la diretta streaming.

Nell’ambito del 9 maggio, giornata dell’Europa, si ragiona del presente e del futuro delle politiche dell’Unione europea con le scuole e con la comunità del mare. Il 6 maggio si svolgerà a palazzo Rasponi dalle Teste l’annuale simulazione di parlamento europeo con ragazze e ragazzi e si proseguirà il 7 maggio in streaming alle 11.30 con un confronto tra giovani e istituzioni sul futuro dell’Unione europea, a cura del Centro Europe Direct della Romagna. Quest’anno, tra i tanti temi da discutere, un’attenzione particolare sarà dedicata agli “affari marittimi” dell’Ue.

E nella giornata del 9 maggio dalle 9.30 alle 16.30 sempre a palazzo Rasponi, con il convegno Crescita Blu, Ravenna in Europa si intende restituire una visione d’insieme di come la strategia europea per la crescita sostenibile connessa al mare trovi una declinazione sul territorio ravennate. Saranno numerosi gli esperti e stakeholder presenti ad approfondire i progetti di valorizzazione della costa e del mare. A cura del Comune di Ravenna e del Centro Europe Direct della Romagna. Per informazioni e iscrizioni: europedirectromagna@comune.ra.it

A seguire, dalle 18 alle 20, presentazione del Progetto WORLD per la green, blue economy & cultura, a cura di Cisvam – Centro Internazionale di Studio per la Valorizzazione del Mare e dell’Ambiente. Si parlerà di  ecoporti galleggianti, idrovie e set navale innovativo comprendente nave Igea (ospedale multifunzionale), nave Humanitas (pronto intervento migranti, naufragi, eventi pandemici), nave PlastiClean (nave ecologica oceanica per recupero plastiche e inquinanti galleggianti con immediata trasformazione in biocarburanti).

European Maritime day è promosso da Commissione Europea – DG MARE- e Comune di Ravenna, con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, d’intesa con Regione Emilia-Romagna, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale e Camera di Commercio di Ravenna. Durante l’evento governi, istituzioni pubbliche, ONG, università e professionisti di aziende dell’Unione europea si riuniranno a Ravenna per confrontarsi sui temi riguardanti l’economia blu e l’ambiente marino, mettendo in campo soluzioni e progettualità per il futuro.

La Pubblica Assistenza rinnova il consiglio direttivo: Renzo Angeli è il presidente

Incarichi per il quadriennio 2022-25. Angeli è socio dalla costituzione e ha rivestito incarichi nella protezione civile

 DSC8602L’assemblea dei soci della Pubblica Assistenza di Ravenna ha rinnovato gli organi dell’associazione per il quadriennio 2022-25, eleggendo i nuovi componenti del consiglio direttivo e attribuendo le cariche statutarie. Presidente è stato designato Renzo Angeli, affiancato dai due vicepresidenti Claudio Fucchi e Giovanni Maiorana, con Lorenzo Martini segretario e Ivan Saragoni tesoriere. A completare il consiglio ci sono Massimo Gambi, Matteo Manca, Mario Pagano e Roberto Talenti che avranno incarichi operativi (consiglieri supplenti sono Alessandro Zanolli e Daniele Zanotti).

Residente a Ravenna e socio della Pubblica Assistenza dalla sua costituzione, Renzo Angeli ha svolto servizio attivo in ambulanza e tra le fila della Protezione Civile, ricoprendo anche diversi ruoli all’interno dei consigli direttivi che si sono succeduti negli anni. È attivamente impegnato in Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue) dove attualmente ricopre gli incarichi di segretario provinciale a Ravenna e vicepresidente vicario Emilia-Romagna.

«La Pubblica Assistenza è una bella realtà nel panorama della città di Ravenna – afferma il neoeletto presidente – ringrazio il precedente consiglio perché si è trovato a dover affrontare anni difficili come gli ultimi due. La pandemia ha colpito non solo la popolazione, ma anche la nostra Associazione: molti volontari hanno avuto difficoltà nel continuare a dare il proprio contributo ma, nonostante tutto, abbiamo superato queste difficoltà, grazie anche alla vicinanza della città, che mai ci ha fatto mancare il suo sostegno, e che ringrazio di vero cuore. È stato grazie a loro che abbiamo potuto garantire i nostri tradizionali servizi di trasporto con ambulanza, supporto al 118 per le emergenze sanitarie, l’assistenza sanitaria in occasione di eventi o manifestazioni e il supporto socio-assistenziale nei confronti degli utenti disabili. Ma anche i numerosi corsi che vengono organizzati durante l’anno (sono stati 40 nel 2021). Tutte attività che vengono erogate grazie al sostegno e alle risorse dei cittadini e al tempo dei volontari».

Due assunzioni in Comune per gestire i 5 milioni del Pnrr per Pinarella e Tagliata

Incarichi a tempo determinato per seguire la realizzazione della riqualificazione urbana del waterfront

L’amministrazione comunale di Cervia assumerà due persone a tempo determinato per seguire la realizzazione del progetto “Riqualificazione e rigenerazione urbana del waterfront di Pinarella-Tagliata”, finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Con decreto del 30 dicembre 2021, il Comune di Cervia è risultato assegnatario per tale progetto, di un contributo di 5 milioni di euro, ripartiti in 6 anni dal 2021 al 2026.

Le figure professionali sono inquadrate nel profilo “Istruttori direttivi tecnici cat. D” per una durata di 3 anni, eventualmente prorogabile, fino alla termine dell’attuazione del relativo progetto di competenza e comunque non oltre il 31 dicembre 2026.

La copertura dei posti suddetti avverrà tramite la duplice modalità dello scorrimento di graduatorie di altri enti, con i quali il Comune di Cervia formalizzerà accordi di collaborazione, e/o  con procedura di concorso pubblico semplificato.

Cristina D’Avena a Marina: pace fatta tra mister e squadra dopo il “caso salsiccia”

Canale 5 al campo sportivo degli amatori rossoneri: la cantante sfoggia una canzone scritta apposta per portare le scuse dell’allenatore che seguiva tutto dallo studio del programma “Big Show” di Enrico Papi

279557493 1690687597975254 1321387414126294715 NUna salsiccia ai ferri sotto a un tergicristallo per goliardia spaccò lo spogliatoio della squadra di calcio degli amatori a Marina di Ravenna, una canzoncina cantata da Cristina D’Avena davanti alle telecamere di Canale 5 al campo sportivo ha riportato la pace. È già consegnato alla storia del lido ravennate – il lettore sceglierà in quale capitolo dopo aver visto il video al link in fondo alla pagina – quanto mostrato il 28 aprile nella puntata del programma televisivo “Big Show” condotto da Enrico Papi. Una perla purissima della migliore trash tv.

Era verso mezzanotte quando è andata in onda la gag registrata alcuni giorni prima. La 58enne cantante bolognese, voce di tante sigle di cartoni animati, ha indossato panni luccicanti da fatina ed è salita sul cestello di una gru per essere innalzata sopra la recinzione del campo da allenamento dei rossoneri e intonare le scuse dell’allenatore ai giocatori. Testo di D’Avena sulle musiche della hit “Mila e Shiro”. Ci sono tutti i requisiti per farne un tormentone da happy hour per l’estate 2022. Il coach intanto era in studio, accanto a Papi, più sofferente che dopo un ko 5-0 in casa.

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La squadra in gruppo per la visione della puntata

Per capire il tutto occorre aggiungere solo un breve sunto dei fatti antecedenti. Si va indietro all’epoca pre Covid. Il casus belli fu un pezzo di salsiccia cotta alla griglia e lasciata sul parabrezza della vettura del coach a guisa di sfottò da parte dei giocatori. Apriti cielo. Il mister non la prese bene. Reazione scomposta con gragnuola di insulti a voce e via chat: una mitragliata ad alzo zero contro i giocatori, le loro stirpi e i futuri discendenti. Dimissioni immediate e fine dell’amalgama. Un po’ alla volta è tornato il sereno fino alla scenetta di ieri sera: pace fatta.

Guarda il video tratto da “Big Show”: 279590337 150834357431732 4372303135070414835 N

Lavori a Lido Adriano: 210mila euro per 30mila mc di sabbia su un tratto di 1,7 km

Intervento del Comune che si affianca a quello finanziato dalla Regione. Completamento previsto per il 22 maggio

RipascimentoSono iniziati oggi, venerdì 29 aprile, i lavori di ripascimento della spiaggia a Lido Adriano, nei tratti compresi fra i bagni Oasi e Cesar e fra il bagno Cristallo e la spiaggia libera a sud, per un totale di circa 1.700 metri di litorale interessato dall’intervento per proteggere il territorio dai fenomeni di ingressione marina dovuti alle mareggiate che normalmente insistono durante il periodo invernale.

L’intervento, che sarà realizzato dal Comune di Ravenna, andrà a completare i lavori di ripascimento che la Regione Emilia-Romagna ha già realizzato a Lido di Dante e Punta Marina con l’intervento appena terminato, denominato “progettone 4”, che ha previsto il prelievo di sabbie relitte da giacimenti sottomarini (antiche linee di costa), per il ripascimento delle coste interessate dall’erosione marina. La sabbia è stata prelevata a 70 chilometri al largo della costa ravennate grazie all’impiego di una draga e poi, tramite un sistema di tubazioni, distribuita nei tratti di spiaggia in erosione.

I lavori di completamento del Comune consisteranno nel trasporto con autocarri e distribuzione dei 30mila metri cubi di sabbia depositati sulla spiaggia libera di Lido Adriano nei punti di maggiore erosione per una durata presunta di tre settimane. I lavori dovrebbero terminare, condizioni meteo permettendo, entro il 22 maggio.

La giunta comunale aveva approvato a fine marzo la delibera di ripascimento della spiaggia di Lido Adriano, per un impegno di spesa di 210mila euro, e già aggiudicato il bando per l’esecuzione dei lavori proprio per essere pronti appena il cantiere della Regione sarebbe stato chiuso e iniziare subito le operazioni di trasferimento della sabbia accumulata.

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