martedì
12 Agosto 2025

Ammutinamenti: esserci e partecipare, danzando ad alto volume

A Ravenna dal 9 al 17 settembre la rassegna di danza urbana e d’autore. Ne parlano le tre curatrici artistiche Giulia Melandri, Christel Grillo e Francesca Serena Casadio

Masako Matsushita Vibes#3
“Vibes#3” di Masako Matsushita (foto Tommy Pascal)

Il Festival “Ammutinamenti” di Cantieri Danza celebra quest’anno la 24esima edizione. Il programma così come la poetica della manifestazione, “specchio” di questo particolare momento storico, sono stati definiti dal gruppo curatoriale tutto al femminile, formato da Giulia Melandri, Christel Grillo e Francesca Serena Casadio. Tutte e tre sono cresciute all’interno dell’associazione grazie alla stima e fiducia riposte dalle fondatrici Monica Francia e Selina Bassini.

Giulia Melandri, qual è lo spirito dell’edizione 2022 del Festival Ammutinamenti?
«Lo esprime al meglio l’esortazione scelta: “Dancing Out Loud” è un invito a “danzare ad alto volume”, a percepire il clamore dei corpi che danzano e affermano la propria presenza, la propria potenza, il proprio esserci. Il festival declina questa urgenza invitando i corpi – tutti i corpi – a unirsi, mescolarsi e allearsi in una danza che faccia rumore, partecipando a laboratori, pratiche corporee e performance partecipate negli spazi pubblici della città».

Cosa vi ha ispirato particolarmente?
«Due anni fa la pandemia fermava il mondo e l’immobilità diventava una condizione globale. Nel progressivo processo di riappropriazione dello spazio pubblico e della prossimità tra i corpi, avvertiamo ancora gli strascichi che hanno reso i corpi portatori di un pericolo. Ammutinamenti si unisce a questo processo con il desiderio di riportare al centro del pensiero sociale il tema della corporeità quale strumento di connessione, scoperta personale e dialogo con l’altro».

Francesca Foscarini Punk Kill Me Please
“Punk Kill me please” di Francesca Foscarini (foto Elisa Nocentini)

Christel Grillo, guardando alla prima parte degli spettacoli del festival, cosa può aspettarsi il pubblico?
«Oltre a scegliere la pratica artistica più incline alle proprie velleità, nel primo weekend il pubblico potrà scoprire la poliedrica struttura della danza di Gil Kerer; esplorare gli Antichi Chiostri Francescani insieme ai giovani performer guidati da Monica Francia; perdersi tra gli stand del Garage Sale lungo la banchina della Darsena di città; conoscere le creazioni delle vincitrici di Danza Urbana XL, Valeria Nappi e Marianna Moccia, e del bando L’Italia dei Visionari Ravenna, Francesca Foscarini, entrare in contatto con l’atmosfera del valzer insieme ai danzatori di Laura Gazzani. A chiudere la settimana, ci sarà la performance collettiva di Masako Matsushita, che inviterà i partecipanti a muoversi sulla base di comandi audio inviati tramite cuffie e la performance Pastorale di Daniele Ninarello. Molto suggestivo anche lo spettacolo The Halley Solo di Fabrizio Favale, una danza in forma di assolo che proietterà il pubblico verso l’infinito in un ciclico ritorno».

Quali sono le principali novità di questa edizione?
«Per quanto riguarda i luoghi, per la prima volta siamo state accolte in un nuovo spazio, la Fondazione Sabe per l’arte, in via Giovanni Pascoli, che vuole diventare un punto di riferimento per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea in città. Inoltre, le serate della Vetrina della giovane danza d’autore saranno ospitate quest’anno nel rinnovato Teatro Rasi. Dal punto di vista dei contenuti, abbiamo scelto di ampliare la sezione inaugurata lo scorso anno dedicata alle pratiche aperte alla cittadinanza. Da segnalare anche la pubblicazione dell’ultimo volume Anticorpi per la danza, un’analisi approfondita dei valori e dei bisogni della giovane danza d’autore nell’ultimo quadriennio di attività di rete».

Gil Kerer Concerto... By Vivaldi
“Concerto For Mandolin and Strings in C Major by Vivaldi” di Gil Kerer (foto Eli Katz)

Francesca Serena Casadio, com’è cambiato il mondo della danza contemporanea in questi ultimi anni, anche a seguito della pandemia?
«Lavorando in un ambito in cui il corpo è lo strumento principale del nostro linguaggio, l’impatto è stato molto forte. Ricordiamo tutti la lunga chiusura dei teatri e l’impossibilità di incontrarsi… Nonostante la drammaticità del momento, sono nati nuovi sodalizi, nuovi confronti, modi nuovi di fare spettacolo, utilizzando la tecnologia per condividere, comporre, elaborare. Nel nostro lavoro di cura e attenzione verso gli artisti più giovani, ci pare emerga inoltre la tendenza a rivendicare con più forza la presenza del corpo e della corporeità, portatori di materia, di movimento, di forza e potenza, di energia vitale, con una maggiore attenzione verso aspetti più legati alla poetica e all’estetica del lavoro coreografico nonché verso il tema, attuale e importante, dell’identità».

Il festival è stato uno dei primi in Italia dedicato alla danza urbana, con l’idea di avvicinare alla danza un pubblico non abituato a vedere la danza fuori dal teatro… L’obiettivo è stato raggiunto? In quale misura il festival è cambiato in questi anni?
«In questi 24 anni il festival ha sperimentato varie forme di “avvicinamento” allo sguardo del pubblico e possiamo dire di avercela fatta. Mentre all’inizio il pubblico era spesso casuale, chi capitava in piazza, saliva sull’autobus o faceva un giro in banchina di Darsena, oggi viene apposta a vedere gli eventi del festival sia fuori che dentro i teatri. Il festival negli anni non ha mai perso di vista questa sua vocazione nonostante si sia ampliato anche con proposte di altro tipo, ospitate dentro gli spazi teatrali della città, ma continua e continuerà sempre a pensare allo spazio urbano e pubblico come contenitore per quella danza che può invaderlo, riempirlo e portare i cittadini e cittadine a sentirsi comunità di fronte ad uno spettacolo che si offre ai loro occhi».

Il programma dettagliato è pubblicato nellarticolo sul festival della sezione Cult

Azione e Italia Viva con il Pri: alla Camera una candidata che ha lasciato l’Edera

All’uninominale a Ravenna il terzo polo schiera Chiara Francesconi, consigliera comunale in contrasto con i vertici repubblicani locali che è passata con Calenda prima del patto tra i partiti

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Le candidate del terzo polo nei due collegi uninominali (a sinistra Sylvia Kranz, a destra Chiara Francesconi) con il coordinatore provinciale a Ravenna di Azione, Filippo Govoni

Seguendo le peripezie nazionali, anche sul territorio è nato ovviamente il cosiddetto terzo polo composto da Azione di Calenda e Italia Viva di Renzi e che qui conta anche l’adesione del Pri. Fatto questo piuttosto non scontato visto che a luglio l’ex capogruppo dell’Edera Chiara Francesconi aveva annunciato di abbandonare il partito (che allora si pensava potesse entrare in una lista con Luigi di Maio) per andare proprio con Azione, che all’epoca sembrava dover essere alleata al Pd e correre con Più Europa. Oggi invece il terzo polo rischia di essere la spina nel fianco (destro) dei democratici e Chiara Francesconi è la candidata all’uninominale per la Camera della nuova formazione.

Se questo porterà più o meno voti del Pri locale al simbolo resta da vedere, visti i duri contrasti della consigliera con la dirigenza del partito locale. Misteri e bizzarrie della politica locale a cui si aggiunge anche il fatto che il terzo polo (così come i grillini, del resto) è a livello locale nella coalizione che sostiene i vari sindaci del territorio, mentre ora dovrà necessariamente fare una campagna che prenda le distanze dal Pd.

All’uninominale alla Camera questo aspetto sarà particolarmente evidente visto che a sfidarsi saranno due donne che siedono nello stesso consiglio comunale, quello di Ravenna, da alleate e qui si trovano avversarie (Bakkali e Francesconi). Una donna ravennate, precisamente di Conselice, è anche candidata all’uninominale al Senato, si tratta di Sylvia Kranz (presente anche in ultima posizione al proporzionale). Per quanto riguarda gli altri nomi alla Camera troviamo Matteo Richetti, Emma Fattorini, docente universitaria nata a Cervia e da tempo residente a Roma, Luca Ferrini e Alessandra Cusumani.

Al Senato invece capolista è lo stesso Carlo Calenda seguito da Lisa Noja. Il terzo posto, inizialmente lasciato per l’ex sindaco di Parma ed ex grillino Federico Pizzarotti, è rimasto vuoto, dopo che quest’ultimo, in polemica con i dirigenti che hanno definito le candidature, ha deciso di non correre. A sorpresa, non è candidato nemmeno l’ex parlamentare renziano Marco di Maio, di Forlì. Per Renzi e Calenda sarà una prima volta al voto con il loro simbolo da queste parti, i loro esponenti infatti nelle ultime tornate elettorali locali si sono sempre presentati in liste civiche o, nel caso delle Regionali, nella cosiddetta lista del Presidente.

Calenda in particolare fu candidato qui alle scorse Europee come capolista del Pd, poco prima di fondare il suo partito in polemica con i democratici che avevano deciso di stringere un patto di governo con l’M5s. Tra i messaggi elettorali che il terzo polo sostiene con più forza c’è la forte continuità con il governo di Mario Draghi e la sua cosiddetta “agenda”.

Interrogazione di Europa Verde in Regione per non macellare i daini di Classe

Si chiede alla giunta se il Parco del Delta abbia adottato già tutte le misure ecologiche alternative per ridurre il nucleo di 700 esemplari in pineta

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Europa Verde interroga la giunta regionale dell’Emilia-Romagna per sapere se il Parco del Delta del Po abbia adottato tutte le misure ecologiche alternative alla soppressione dei daini di Classe e di Lido di Volano (circa 1.150 esemplari stimati in totale di cui 700 nel Ravennate), come la cattura incruenta tramite reti e il successivo trasferimento in strutture disposte ad accogliere gli esemplari catturati nonché la somministrazione di farmaci per la sterilizzazione.

La richiesta arriva dopo la pubblicazione da parte dell’ente di un’indagine di mercato per la ricerca di operatori interessati alla cattura per macellazione: l’avviso pubblico infatti specifica che il ricavato per chi svolgerà le operazioni sarà dalla carne stessa degli animali di cui fornisce una valutazione per maschi e femmine.

«L’ente di gestione del parco del Delta del Po – ricorda Europa Verde – ha emanato un bando per l’affidamento in concessione della cattura e delocalizzazione di esemplari di daino. Attualmente è stata stimata la presenza di oltre mille esemplari nelle pinete di Classe e di Volano e il bando consente di prelevare, durante i tre anni di concessione, fino a 1.150 esemplari, ossia fino alla completa eradicazione della specie. Alla luce di questi dati, Enpa e l’associazione Rete a tutela dei daini di Classe e di Lido di Volano hanno avanzato pubblicamente il sospetto che in realtà il bando sia finalizzato ad attrarre industrie del settore delle carni macellate».

Europa Verde sollecita da tempo la Regione perché operi a favore dell’istituzione di un unico ente parco Delta del Po nazionale che comprenda l’area protetta che insiste su Veneto ed Emilia-Romagna, dotandolo di adeguati finanziamenti «che sarebbero stati utili anche in questa circostanza per risolvere in maniera incruenta il soprannumero dei daini».

Sulla vicenda è già intervenuta la Lav con una diffida al Parco e in procura a Ravenna è stato aperto un fascicolo conoscitivo dopo un esposto.

Alla fiera si può creare l’identità Spid in tre serate con l’assistenza dei Comuni

Operazione gratuita tramite l’operatore Lepida. È necessario avere a disposizione un indirizzo email e il proprio numero di cellulare, un documento di identità e la tessera sanitaria o codice fiscale in corso di validità

Adult Business Computer 374720Nell’ambito della biennale “Bassa Romagna in fiera”, a Lugo, ci saranno tre appuntamenti in cui i cittadini potranno creare in maniera assistita la propria identità digitale Spid, gratuitamente e in tempo reale, grazie agli operatori dei Comuni della Bassa con il fornitore regionale Lepida.

L’identità digitale (Spid) è ormai fondamentale per accedere alla maggior parte dei servizi delle amministrazioni pubbliche e sarà sempre più la modalità privilegiata di identificazione nei servizi online di prossimo sviluppo. Per questa ragione l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e gli operatori abilitati presso i Comuni scendono in piazza per aiutare chi ancora non ha Spid.

Gli appuntamenti saranno nelle giornate di domenica 11 e sabato 17 settembre dalle 18 alle 20, venerdì 16 settembre dalle 20 alle 22, nell’ufficio degli assistenti civici in largo della Repubblica a Lugo. Per attivare l’identità digitale è necessario avere a disposizione un indirizzo email e il proprio numero di cellulare, un documento di identità e la tessera sanitaria o codice fiscale in corso di validità.

Un corso formativo gratuito di 10 ore per chi vuole gestire meglio il proprio cane

Iniziativa promossa da Comune, Ausl e canile: 30 posti a disposizione

Cane GuinzaglioConoscere meglio il proprio cane e a gestirlo in modo responsabile è l’obiettivo di un corso formativo gratuito a Cervia per i proprietari di cani e chi ha intenzione di prenderne uno. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Cervia in collaborazione con il Servizio Veterinario dell’Ausl e con l’Associazione Arca 2005-Canile di Cervia.

Il fine è quello di consentire l’integrazione dell’animale nel contesto sociale, conoscere le responsabilità civili e penali dei proprietari e dei detentori nonché le regole di convivenza e di pubblica sicurezza. Le iscrizioni si raccolgono entro il 26 settembre 2022 (a questo link) e il numero massimo è di 30 partecipanti. Gli incontri si svolgono nella saletta di piazza XXV Aprile dalle 20.30 alle 22.30 tutti i giovedì dal 6 ottobre al 3 novembre con prova pratica e test finale venerdì 4 novembre.

Questi i relatori del corso: Andrea Malmerenda (Medico veterinario specializzato in comportamento animale); Cristina Liverani (Medico veterinario Servizio Veterinario AUSL della Romagna-Ravenna); Silvia Tonon (Educatore cinofilo professionista riconosciuto dal CSEN e OPES cinofilia); Matteo Galliani (Medico veterinario-Direttore Sanitario del Canile di Cervia); Maria Adinolfi (Presidente Associazione Arca 2005 -OdV)

Ai primi 15 iscritti che frequentano il corso e superano il test finale viene offerto uno sconto su un pacchetto di lezioni pratiche al Centro Cinofilo BdogS-Cannuzzo di Cervia, che si tengono nei mesi autunnali.

Per informazioni: Ufficio Anagrafe Canina viale Roma 33, 0544 979221 (orari 8.30-13.00 dal lunedì al venerdì, il giovedì anche 15,00-17,00) anagrafecanina@comunecervia.it

All’Ironman anche il “paziente 1” di Codogno: «Il Covid non ha lasciato strascichi»

Mattia Maestri, 40 anni: «Dalla malattia ho imparato a godermi molto di più quello che ho»

Mattia MaestriTra le migliaia di partecipanti all’Ironman, la gara di triathlon estrema in programma nel weekend  del 17-18 settembre a Cervia, ci sarà anche Mattia Maestri, il cosiddetto “paziente 1” di Codogno, il primo italiano a cui è stato diagnosticato il Covid-19, oltre due anni fa.

40 anni, Maestri ha spiegato la sua decisione al quotidiano La Repubblica in edicola ieri, 7 settembre. «Da tutta questa esperienza, dalla malattia, ho imparato a godermi molto di più quello che ho – ha dichiarato -. È questo il messaggio che mi sento di dare alle persone: vivete la vita giorno per giorno, dedicatevi alle vostre passioni – che siano la famiglia, lo sport o il lavoro – non rimandate a domani quello che potete fare oggi».

Maestri ha iniziato la preparazione per l’Ironman circa un anno fa, «è un sogno nel cassetto che ho ripreso in mano. In un certo senso per me è un simbolo di rinascita».

Ricoverato per tre settimane in rianimazione, «ho la fortuna di non avere nessun tipo di strascico – ha detto a Repubblica -, la malattia non ha lasciato nessun segno sul mio corpo. Dopo due anni sono tornato come prima, sto bene e mi sento bene».

Un pensiero particolare sarà rivolto al padre, morto a causa proprio del Covid. «Come spesso succede ho iniziato ad appassionarmi allo sport – al calcio, per prima cosa – tramite mio padre ed è una passione che condividevo con lui. Anche se lui forse avrebbe gradito che mi dedicassi a sport un po’ più “tranquilli”. Comunque era sempre contento di quello che facevo. E quando scenderò in gara, tra qualche giorno, il mio primo pensiero sarà per lui».

Ponte Grattacoppa, fine a lavori entro dicembre? L’opposizione chiede ristori

Demolito il vecchio a marzo 2021, il sindaco aggiorna le tempistiche per l’apertura del nuovo. Lega e Pigna sottolineano i disagi per residenti e imprese della zona

Ponte Di Grattacoppa
Il sopralluogo al ponte del 17 febbraio 2022

Secondo le ultime dichiarazioni pubbliche del sindaco di Ravenna, il nuovo ponte sul fiume Lamone a Grattacoppa potrebbe aprire al traffico entro fine 2022 quindi a distanza di quasi due anni dalla demolizione del vecchio.

Intanto le forze politiche di opposizione si fanno portavoce dei disagi vissuti dagli abitanti della zona. «Dai 5 ai 10 km in più per raggiungere Ravenna, questa è la triste realtà che chi abita a Savarna e dintorni deve affrontare ogni giorno – dice Giacomo Ercolani della Lega –. Con una stima molto approssimativa, i costi aggiuntivi per chi deve recarsi in città 5 giorni alla settimana, andata e ritorno, si aggirano tra i 500 e i 1000 euro annui. Quasi 2500 gli abitanti nella zona di Savarna, Grattacoppa, Conventello e Torri direttamente coinvolti dai disagi, per non parlare delle attività che certamente sono state penalizzate dal minore traffico».

Il Carroccio chiede un intervento del Comune entro la fine dell’anno che tenga conto dei costi aggiuntivi sostenuti dalle famiglie e delle perdite sostenute dalle imprese indennizzandoli nella loro interezza, per tutti i mesi di ritardo a partire dalla data del 2 marzo 2021, data in cui il progetto avrebbe dovuto essere terminato».

Anche la lista civica la Pigna è intervenuta: «Abbiamo da poco depositato due atti con i quali chiediamo al Consiglio comunale di votare favorevolmente la nostra proposta di ristori, nella speranza di poterli discutere in aula il prima possibile».

Lav: «Daini al macello, rischio reati per il Parco». Presidio in piazza e petizione

L’associazione animalista diffida il Delta a proseguire nella ricerca di operatori per la cattura degli animali nella pineta di Classe. Il 10 settembre manifestazione a Ravenna con raccolta firme

Daini Pineta Classe Ph Willy Maurizio Cazzanti
Foto di Willy Maurizio Cazzanti

Dare il via libera alla cattura per la macellazione dei daini nella pineta di Classe potrebbe configurare diversi reati a carico dei rappresentanti del Parco del Delta che ha aperto un’indagine di mercato per la ricerca di operatori interessati. Di questo è convinta l’associazione animalista Lav: «Dal maltrattamento e uccisione di animali non necessitati, al furto venatorio nonché al danno erariale – scrive Massimo Vitturi, responsabile nazionale Lav, Animali Selvatici –: abbiamo già inviato un atto di diffida al Parco perché cessi immediatamente qualsiasi attività nei confronti dei Daini e nel caso non ricevessimo risposta soddisfacente, siamo pronti ad informare la procura della Repubblica, chiedendo il sequestro preventivo degli animali».

La vicenda è nota: il 15 settembre scadono i termini per la manifestazioni di interesse per un eventuale futuro bando che serva a individuare chi dovrà catturare i daini per ridurre la presenza (se ne stimano circa 700). L’ente non mette soldi sul tavolo: il guadagno per gli operatori sarà dalla vendita della carne.

«Il Parco regionale si è trasformato in un banco di macelleria del mercato rionale – attacca Lav –. In tre anni un valore equivalente a 83.700 euro. Un’operazione di una crudeltà inaudita che, oltre a prevedere un vero e proprio massacro di animali innocenti, mortifica, ad opera dei suoi stessi amministratori, il valore intrinseco del Parco inteso come nucleo fondamentale di tutela della biodiversità».

Lav ha letto le carte che il Parco cita a supporto dell’operazione: «I Daini non creano danni all’agricoltura: solo 1.050 euro denunciati nel 2018. Non rappresentano un concreto pericolo per la circolazione veicolare: ultima segnalazione, un incidente nel 2017. Non sono responsabili di alcuna alterazione degli equilibri ecologici del Parco, unico motivo che giustificherebbe un piano di abbattimento ai sensi della Legge nazionale sulle aree protette».

Il gruppo ambientalista ricorda che i daini sono stati introdotti in molte aree del Paese per l’interesse dei cacciatori: «Chiediamo quindi che i cacciatori mettano mano ai loro portafogli per organizzare la messa in sicurezza degli animali e la loro sterilizzazione, facendoli così diventare parte integrante della biodiversità tipica del Parco».

Le associazioni ambientaliste che fanno parte della Rete a tutela dei daini hanno inviato a tutti i gruppi consiliari del Comune di Ravenna una loro proposta di mozione per salvare gli ungulati. Si chiede che il consiglio comunale dia pieno mandato al sindaco de Pascale, sentite le ragioni dell’assessore Gallonetto (M5s, titolare della delega agli Animali), a presentare al Parco del Delta – e quindi anche alla Regione – le richieste di tutela e di soluzioni incruente. Per sabato 10 settembre è organizzato un presidio in piazza del Popolo a Ravenna sotto al palazzo comunale dalle 18 alle 20 con raccolta firme.

Infortunio mortale durante la potatura, «gravi lacune nella manutenzione dei mezzi»

Esito allarmante della consulenza meccanica. Chiesta l’interdizione dall’esercizio dell’attività d’impresa per l’allora legale rappresentante della ditta

Infortunio Mortale Cervia PotaturaLa procura di Ravenna ha chiesto l’interdizione dall’esercizio dell’attività d’impresa per l’allora legale rappresentante della Deltambiente, l’azienda ravennate che ha in appalto dal Comune di Cervia l’attività di potatura dei pini e per la quale lavorava il 44enne Pierantonio Ferraresi, morto in un infortunio sul lavoro lo scorso 18 febbraio.

L’uomo cadde a terra da un’altezza di circa 10 metri a seguito della rottura della piattaforma su cui stava appunto potando alcuni pini in via Capua, a Cervia. E dalla consulenza meccanica – affidata dal tribunale all’ingegnere Carlo Farina – sarebbe emerso un quadro allarmante, ossia una manutenzione praticamente inesistente sul mezzo su cui stava lavorando Ferraresi (con una crepa che si sarebbe pian piano formata nel corso del tempo) e su altri quattro utilizzati da Deltambiente, poi sequestrati dai carabinieri, con conseguenti gravi mancanze dal punto di vista della sicurezza.

Lo scrive con ulteriori dettagli il Corriere Romagna in edicola oggi, 8 settembre.

L’allora legale rappresentante della ditta, attualmente indagato per omicidio colposo, si era dimesso lo scorso maggio, lasciando l’azienda.

 

Paolo Olmi dirige la Young Musicians European Orchestra alla basilica di San Vitale

L’11 settembre, con l’incasso che sarà devoluto alle iniziative ravennati dell’Istituto Oncologico Romagnolo

Ravenna Basilica San VitaleLa giornata dell’11 settembre, nella quale Ravenna celebrerà i 701 anni dalla morte di Dante, sarà conclusa alle ore 21 da un grande concerto della Young Musicians European Orchestra diretta da Paolo Olmi nella Basilica di San Vitale.

La serata sarà significativa anche dal punto di vista della solidarietà perché tutto l’incasso sarà devoluto alle iniziative ravennati dell’Istituto Oncologico Romagnolo.

«Il programma – ha dichiarato il Maestro Olmi – è stato pensato per dare la massima attenzione ai nostri giovanissimi solisti, ormai famosi a livello mondiale». Si inizia con Achille Fait, che si sta affermando come uno dei migliori cornisti del momento, impegnato nel Concerto K495 di Mozart; si continua con i violinisti Paolo Tagliamento e Indro Borreani che eseguiranno il Concerto in re minore per due violini e Orchestra di Bach. Il programma sarà concluso da Ettore Pagano, 19 anni, che eseguirà il Concerto in do maggiore per violoncello e Orchestra di Haydn. Prima dei tre brani solistici, in omaggio al luogo sacro in cui avviene il concerto, verrà eseguita una trascrizione orchestrale dell’Ave Verum di Mozart.

Biglietti a 30 euro, su Vivaticket oppure su erconcerti1@yahoo.it, o telefonando al numero 0544/33835.

Bagnacavallo, cantiere al cimitero per un nuovo fabbricato da 80 loculi

Intervento da 150mila euro del Comune. Saranno pronti nei primi mesi del prossimo anno

Lavori Ampliamento Cimitero 1Proseguono le opere presso i cimiteri del territorio bagnacavallese con il più importante degli interventi in programma, l’ampliamento del cimitero di Bagnacavallo, grazie alla realizzazione di un nuovo fabbricato con ottanta loculi.

Il fabbricato è in fase di costruzione nella parte nuova del cimitero, di fronte a una struttura della quale riprenderà la tipologia architettonica, riproponendo le medesime finiture, forme e materiali.

Le dimensioni della nuova costruzione sono tali da rendere possibile la realizzazione di ottanta “loculi a colombari”, permettendo uno sviluppo verticale di quattro loculi. Per il nuovo blocco loculi è prevista, inoltre, la realizzazione di un portico anteriore a protezione del camminamento, sostenuto da pilastrini tubolari in acciaio.

La nuova struttura sarà realizzata con pareti in calcestruzzo armato a vista sul retro, tamponato ai lati con mattoni faccia a vista e sul fronte con lapidi di loculi in pietra naturale chiara, come anche le cornici.

La struttura dei loculi verrà invece realizzata con moduli prefabbricati, costituiti ciascuno da quattro loculi in calcestruzzo armato e vibrato.

L’impresa appaltatrice è il Consorzio Fercem, le ditte esecutrici sono Focaccia e Minguzzi di Russi e Cementisti di Cesena.

L’importo delle opere è di circa 150mila euro.

La fine dei lavori è prevista per i primi mesi del prossimo anno.

Coltivava marijuana in casa: arrestato 28enne disoccupato

Sequestrati dalla polizia due chili e mezzo di droga già confezionata

Coltivazione MarijuanaDopo l’arresto di un imprenditore agricolo di Massa Lombarda di fine agosto, con relativo sequestro di quattro chili di droga, la polizia ha individuato nella stessa zona una seconda coltivazione illegale di marijuana.

A finire in manette è stato un 28enne italiano, con alcuni precedenti e attualmente disoccupato, che aveva adibito parte della sua abitazione alla coltivazione di 24 piante di marijuana. In particolare, aveva allestito una stanza con impianto di irrigazione, illuminazione, coibentazione e sistema di arricchimento dell’anidride carbonica, utile quest’ultimo all’efficace sviluppo delle piante.

Nell’abitazione sono stati inoltre trovati e sequestrati circa due chilogrammi e mezzo di marijuana, già preparata in una cinquantina di confezioni di varie tipologie e peso.

L’arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica di Ravenna, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, a seguito della richiesta dei termini a difesa.

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