Frattura del tendine d’Achille: il giro del mondo in bicicletta si prende una pausa

Grave infortunio per Giovanni Gondolini, il ravennate protagonista del Magio Bike Tour. Ma dopo l’intervento, l’avventura proseguirà…

Fausto Piazza Giovanni Gondolini Marco Meini Magiobiketour

Il direttore Fausto Piazza nella redazione di R&D – Ravennaedintorni con Giovanni Gondolini (al centro) e Marco Meini

Si è fermato dopo quasi cinque anni il viaggio intorno al mondo in bicicletta di Giovanni Gondolini, il giovane ravennate partito nel febbraio del 2013 insieme all’amico Marco Meini per portare a compimento un’impresa senza dubbio da queste parti con pochi precedenti. Ora, dopo 1.750 giorni sui pedali, quasi 165mila chilometri percorsi e oltre 40 Paesi attraversati (tra Europa, Asia, Oceania e America), cause di forza maggiore hanno bloccato l’avventura, che però non è ancora finita, ci assicura lo stesso Giovanni, che abbiamo ricevuto in redazione (R&D li ha accompagnati durante questo viaggio ospitando sul settimanale e su questo sito i loro reportage) pochi giorni prima l’intervento chirurgico che lo aspetta. Gondolini infatti è stato costretto a tornare in Italia dopo che, in Cile, si è rotto il tendine d’Achille quasi per scherzo, giocando a calcio con alcuni bambini del posto. Un grave infortunio che gli ha impedito di proseguire naturalmente il viaggio. «Inizialmente mi ero imposto di non tornare in Italia, ma in ospedale in Cile non mi sono trovato per nulla bene e alla fine sono riuscito a mettere da parte l’orgoglio e a prendere l’aereo, piangendo…». Ma il suo giro del mondo non è finito. «È solo una pausa, ho già parlato con l’ortopedico e in pochi mesi potrò tornare in sella». Ad aspettarlo, in Sudamerica, c’è il fratello Francesco, che quest’anno lo ha raggiunto per accompagnarlo nell’impresa, dopo essersi licenziato. «Ora sta pedalando con un ragazzo basco che si è unito a noi nell’ultimo periodo – ci dice ancora Giovanni –: mi aspettano, ma in fondo il Magio Bike Tour sta già continuando. Non è il mio viaggio, ma il viaggio di chi ci legge, di chi si unisce a noi, un viaggio alla scoperta del mondo e anche per sensibilizzare su quanto noi umani lo stiamo rovinando, questo mondo…». L’obiettivo è quindi quello di raggiungere presto il fratello e completare il giro del Sudamerica per poi passare all’ultimo continente previsto, l’Africa, e tornare (questa volta in sella alla bicicletta) a Ravenna, presumibilmente nel 2019.

A farci visita in redazione anche Marco Meini che, per un’incredibile coincidenza, proprio in questi giorni in cui è tornato il suo vecchio amico si trova a Ravenna in vacanza, lui che invece ora vive con la compagna e i due figli piccoli in Canada. Partito nel febbraio del 2013 con Giovanni (da qui l’acronimo Ma-Gio del “Bike Tour”), Marco ha abbandonato il giro del mondo in bicicletta, appunto, per amore, nel 2016, dopo aver conosciuto la ragazza con cui ha messo su famiglia in Canada.

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