Giovanni Paglia di Leu non ce l’ha fatta: non tornerà in Parlamento

Il deludente risultato di lista non ne ha permesso l’elezione, nonostante una candidatura che sembrava “blindata”

PagliaNon ce l’ha fatta Giovanni Paglia, candidato nelle liste di Leu al proporzionale alla Camera. Il quarantenne ravennate, che usciva dal suo primo mandato da parlamentare dopo l’elezione nel 2013 tra le file di Sel, si è distinto in questi cinque anni per il lavoro fatto all’opposizione dei governi a guida Pd ed è stato tra coloro che hanno dato vita al progetto di Sinistra Italiana (di cui è tesoriere) che ha poi aderito al progetto Leu guidato da Pietro Grasso e insieme agli ex Pd in vista di queste elezioni. Come noto il nuovo simbolo della sinistra ha ottenuto un risultato ampiamente al di sotto delle aspettative sia a livello nazionale, sia a livello regionale. E così, nonostante Paglia fosse candidato in più collegi in quella che doveva sembrare una posizione sicura anche in caso di un risultato deludente, il ravennate bancario non ce l’ha fatta. Il complesso conto dei resti ha fatto scattare l’elezione di Pierluigi Bersani, candidato a Bologna. Leu è riuscito comunque  a portare un ravennate in Senato, l’ex Pd Vasco Errani, che è invece stato eletto.

Sempre in casa Leu un altro ravennate non è riuscito nell’impresa di tornare in Parlamento, Andrea Maestri che era candidato al Senato in Umbria in una posizione già dall’inizio più incerta. Maestri già ieri in un post su Facebook ha ringraziato tutti quelli che hanno condiviso con lui la campagna elettorale, parlando del risultato di Leu alle urne come «obiettivamente disastroso in tutta Italia». E auspicando per il futuro una sterzata di «radicalità e freschezza che finora sono mancate» al progetto.

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