Il sindaco e la rievocazione: «Non sono d’accordo con le femministe. Ma Ancarani…»

De Pascale entra nella polemica sollevata dalla Casa delle Donne e risponde al consigliere di Forza Italia

Corteo Legio I 3«Non condivido la riflessione sollevata dalla Casa delle Donne relativa alla rievocazione storica dello scorso fine settimana». Lo dichiara il sindaco Michele de Pascale, tirato in ballo dalle stesse femministe ravennati in una lettera aperta che contestava la rievocazione organizzata per lanciare l’apertura del nuovo museo Classis e la mostra in corso al Mar.

«L’iniziativa – scrive De Pascale – ha avuto un importante ruolo storico-documentale e fa parte del programma della mostra in corso al Mar che indaga appunto il tema della guerra in maniera ampia, in tutti i suoi aspetti, non solo relativi a come è stata interpretata dall’arte, ma anche storici, etici ed estetici. Ci farebbe piacere confrontarci con le rappresentanti della Casa delle Donne dopo aver visitato la mostra insieme ai curatori».

Allo stesso tempo, come prevedibile, De Pascale ritiene «un errore molto più grave l’attacco del consigliere Ancarani alla Casa delle Donne. Mi spaventa – termina il sindaco – l’idea che gli spazi pubblici debbano venire concessi sulla base della condivisione o meno delle politiche dell’amministrazione. Mi preme sottolineare che qualsiasi associazione deve sentirsi totalmente libera di esprimere la sua opinione – naturalmente, come in questo caso, nel rispetto delle norme che regolano il vivere civile – e di criticare le scelte di questo Comune senza temere che questo possa determinare vendette o ripicche».

 

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