Pennabilli, museo diffuso tra poesia, arte, razionalismo e natura

Una piccola comunità che nasconde dei piccoli gioielli per l’esperienza visiva, sensoriale e intellettuale

Museo Naturalistico

Museo Naturalistico

Pennabilli è un po’ la nostra piccola Budapest: anche il borgo del riminese infatti ha un nome doppio, che nasce dalla fusione di Penna e Billi, probabilmente i nomi originari delle due colline che lo compongono. È anche l’ultimo lembo di Romagna, anzi la Romagna per elezione, visto che fino al 2009 era invece incluso nelle Marche. Ci sono voluti tre anni dal referendum del 2006 per passare alla nostra Regione. Si tratta quindi della Romagna più giovane in assoluto…
Conosciuto dal largo pubblico per la Mostra mercato nazionale di antiquariato, in realtà questa piccola comunità nasconde dei piccoli gioielli per l’esperienza visiva, sensoriale e intellettuale.

Santuario dei pensieri di Tonino Guerra

Santuario dei pensieri di Tonino Guerra

Innanzitutto il suo cittadino d’elezione (eh sì, ritorna la scelta libera di essere di un paese) Tonino Guerra pensò e organizzò uno dei più originali musei diffusi del nostro originale stivale, il museo “I luoghi dell’anima”. L’idea del cammino come esperienza meditativa, filosofica, di trasformazione, è oggi molto in auge, ma certo il poeta santarcangiolese ne ha fatto una chiave per realizzare interventi evocativi, lievi e sospesi che rendono l’esperienza del camminare un’esperienza di indagine interiore, attraverso l’incontro con le tracce e i paesaggi.
Dall’Orto dei frutti dimenticati, con il biricoccolo e il sorbo, ubicato in uno squarcio raffaellesco del paesaggio collinare, ci si incammina attraversando opere fantasiose e giocose, che rimandano alle relazioni di Guerra (con Fellini e Tarkovskji ad esempio) e che risuonano della nostalgia di quanto già visto e ascoltato. Una nostalgia senza amarezza, vissuta come occasione per rendere il tempo più pieno. E proprio il tempo è scandito dalle formelle dell’artista faentina Muky nell’ex Lavatoio che nell’opera “Le parole dei mesi” ha riportato le frasi di Guerra sul calendario: novembre ad esempio è “Con le sciarpe di nebbia attorno al collo”.
La strada delle Meridiane ci riporta di nuovo alla misurazione di questo “reo tempo” e, attraversato il Santuario dei pensieri, si può completare il percorso e continuare nelle tappe che non sono tutte racchiuse nel perimetro del paese. A Bascio c’è infatti il Giardino pietrificato, una istallazione di sette tappeti di ceramica, dedicati ad altrettante persone che da questi luoghi nei secoli sono transitate: come ad esempio Dante, a cui è dedicato Il tappeto dei pensieri chiari “che vide questa torre fuggendo da Firenze per raggiungere il rumore del mare di Ravenna”. O il tappeto dei pensieri oscuri, che ricorda il poeta Ezra Pound, vissuto per un breve periodo a Pennabilli, che disse del Marecchia “dove la melma è piena di sassi”…

Museo Mateureka

Museo Mateureka

Se accanto alla poesia volete affiancare un po’ di sano razionalismo, Pennabilli ospita un’altra originale esposizione, il Museo Mateureka (museo del calcolo). Si tratta di uno dei pochi musei non ospitati all’interno delle Facoltà universitarie e dedicato alla matematica. Realizzato da un docente del luogo, Renzo Baldoni, è un museo narrativo, ma anche emotivo, visto che invita a sperimentare e giocare con i numeri. Ci sono quindi oggetti che raccontano le storie del calcolo, come un cono di fondazione e tavolette sumere di 4.500 anni fa, lapidi romane ed iscrizioni etrusche, abachi, suan pan cinesi, soroban giapponesi, schoty russi, un astrolabio, una tavola per contare medioevale, quipù inca e chimpù peruviani, la “Summa” di Luca Pacioli, cilindri e bastoni di Nepero, compassi di proporzione, la ricostruzione della Pascalina, ma anche regoli e nomogrammi, aritmografi, calcolatrici meccaniche, elettromeccaniche, elettroniche e programmabili… Ma la parte sicuramente più entusiasmante sono le sale laboratorio dove ci si può immergere nel teorema di Pitagora animato, si può rimanere stupefatti dalla visione dello zero o perdersi nel viaggio emozionante dentro un frattale.

Infine, per chi invece ama la natura, è curioso degli animali e si ricorda che non ci siamo solo noi uomini come abitanti di questo mondo, il museo naturalistico del parco Sasso Simone è uno spazio inaugurato nel 2004, con intenti didattici, che oltre ad ospitare una mostra permanente di animali imbalsamati del territorio (tra cui un raro gatto selvatico), promuove un’ampia gamma di attività indirizzate alle scuole di ogni ordine e grado. Esplorare la natura in libertà, attraverso un apprendimento informale, sono gli obiettivi dei percorsi che si possono prenotare, e che possono comprendere delle belle esplorazioni del parco naturale. Ma anche valide esperienze per adulti curiosi, come il Workshop Paesaggi Migranti che si è tenuto a maggio tra land art, architettura e ricerca, indirizzato a giovani creativi di tutta Europa. Un modo diverso per muoversi e stare in un territorio, praticare l’ecologia dei gesti e della mente.

 

Museo I luoghi dell’anima
www.museoiluoghidellanima.it
Mateureka – Museo del calcolo
Piazza Garibaldi, Pennabilli (Rimini), Tel. +39 0541 928659; www.mateureka.it

MUSSS Museo naturalistico del Parco Sasso Simone; viale dei Tigli 5, Pennabilli (Rn)
Tel. 0541 928047 – 320 4510733 – email: info@musss.it; www.musss.it

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