Il patron del Mei, il faentino Giordano Sangiorgi, reduce da una serie di riunioni nazionali con gli operatori del settore, lancia un appello per chiedere – oltre a bonus a fondo perduto per il fatturato perso, sgravi fiscali e cassa integrazione a tutti gli operatori – la possibilità per tutti i festival e tutti gli artisti di accedere a fondi di sostegno per promuovere la “musica a domicilio”.
«Portare cioè la musica nei cortili – scrive Sangiorgi –, secondo le norme di sicurezza igienico-sanitarie sul palco e “sotto”, dove più balconi potranno godere di un momento comune, oltre a farla circolare su richiesta magari insieme alle consegne del cibo a domicilio».
«Molti Comuni sia del Nord che del Sud – continua Sangiorgi – stanno aderendo a questa proposta che porteremo certamente al prossimo tavolo sui live a livello provinciale e regionale che si svolgerà a breve. Tutto questo infatti potrà avvenire se vi saranno tutti i necessari sostegni alla filiera tecnica e creativa musicale».
«Noi siamo disponibili a coordinare queste attività sul territorio fin da ora – termina Sangiorgi –, stiamo anche pensando a una Mei Apecar musicale per portare la musica magari insieme a una radio nei bagni e negli alberghi».