Tornano a Ravenna gli “Ammutinamenti” della danza urbana e d’autore

La XXI edizione della rassegna dell’associazione Cantieri Danza. dal 7 al 15 settembre

Deriva Traversa Dewey Dell Ph. By Eva Castellucci.1

Deriva Traversa, di Dewey Dell

Dal 7 al 15 settembre Ravenna ospita la XXI edizione di Ammutinamenti – festival di danza urbana e d’autore a cura dell’Associazione Cantieri Danza, realtà culturale che da più di 20 anni promuove la danza come strumento di ricerca artistica, politica e sociale. Il festival, come da tradizione, promuove la parte più giovane e innovativa delle arti performative, ponendo fra i suoi obiettivi anche la promozione e la formazione inclusiva attraverso progetti site specific e partnership con le realtà di ricerca più sperimentali a livello nazionale.

Il centro gravitazionale del festival è da sempre la Vetrina della giovane danza d’autore (12 – 14 settembre), dove i protagonisti sono selezionati da un importante gruppo di operatori della danza nazionale che fanno parte del network Anticorpi XL, la rete che dal 2007 ha come focus principale la giovane danza d’autore italiana e che attualmente coinvolge 37 operatori di 15 regioni.
I giovani coreografi e coreografe protagonisti di questa edizione e provenienti da tutta Italia sono: Pablo Girolami, Ottavia Catenacci, Giselda Ranieri, Fabio Novembrini, Maria Vittoria Feltre e Luca Zanni, Adriano Bolognino, Nicolas Grimaldi Capitello, Roberta Ferrara, Giovanni Napoli, Greta Francolini, Claudia Gesmundo e Vera Sticchi, Maria Focaraccio e Maria Giulia Serantoni, Giada Vailati, Sara Sguotti.
La Vetrina della giovane danza d’autore presenta due sezioni IN e OUT, con creazioni di formato short e, in via sperimentale per l’edizione 2019, di formato lungo con una durata superiore ai 20 minuti. Novità di questa edizione, oltre agli spazi dell’Almagià, le sale di Palazzo Rasponi dalle Teste e della Biblioteca classense, la Vetrina trova un nuovo spazio al Socjale di Piangipane, storico e glorioso teatro nel forese ravennate.

Gribaudi Graces PhGiovanni Chiarot Zeroidee

Graces di Gribaudi

Accanto alle performance e agli spettacoli della Vetrina si alternano i lavori di coreografi già affermati sulla scena della danza nazionale.
Il coreografo Nicola Galli presenta De rerum natura (spettacolo con cui vince il premio Danza&Danza 2018, come miglior coreografo emergente lavoro che si ispira all’opera di Lucrezio (9 settembre, Artificerie Almagià, ore 21). Nicola Galli porta al festival anche Genoma scenico teens, una performance danzata basata sulla relazione interattiva tra spettatore e danzatore che nasce dal lavoro svolto nel laboratorio intensivo per giovani danzatrici in formazione (8 settembre, Artificerie Almagià, ore 15.30 e 17).

Silvia Gribaudi, entrata a pieno titolo tra i coreografi più significativi a livello nazionale, presenta Graces, spettacolo vincitore di CollaborAction #4 2018/2019, azione del Network Anticorpi XL. Il lavoro, che si ispira ad una scultura del Canova, vede in scena tre corpi maschili dentro un’opera scultorea, che simboleggia la bellezza e dove maschile e femminile si incontrano. In scena anche la stessa Gribaudi “autrice del corpo”, perché con la sua poetica trasforma, in modo costruttivo, le imperfezioni (10 settembre, Artificerie Almagià, ore 21).

Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi, giovane e talentuosa compagnia emergente, presentano un lavoro di grande suggestione dal titolo Harleking, nome di un demone dall’identità ambigua e multipla, una sorta di Arlecchino della Commedia dell’arte (11 settembre, Artificerie Almagià, ore 21).

Di grande impatto il lavoro del coreografo giapponese Hisashi Watanabe che, negli spazi degli Antichi Chiostri Francescani (7 settembre, ore 16), è in scena con Inverted tree, creazione dedicata all’esplorazione del nostro corpo e di come nasconde in sé le possibilità di proprie forme di vita.

In programma ad Ammutinamenti negli spazi urbani della città: Fabrizio Favale con Argon (7 settembre, Piazza Kennedy, ore 17.30); Dewey Dell/Teodora Castellucci con lo spettacolo Deriva traversa porta in scena la condizione di solitudine della figura del pastore (7 settembre, Palazzo Rasponi dalle Teste, ore 18).

Attesa per il progetto Sedimenti che, dopo il recente debutto a Matera e il percorso in Giovani artisti per Dante a Ravenna, dove il progetto ha preso forma, approda ad Ammutinamenti, in piazza San Francesco, il cuore della città. In scena il coreografo libanese Bassam Abou Diab, lo spagnolo originario del Nicaragua Yeinner Chicas e gli italiani Olimpia Fortuni e Leonardo Maietto in Who cares? Ecologia del dialogo (13 settembre, ore 17).
Sedimenti è un percorso creativo che si è sviluppato in quattro tappe e che ha portato alla realizzazione di uno spettacolo di danza nato dalla collaborazione fra quattro artisti provenienti da differenti paesi del Mediterraneo.

Si conferma il crescente interesse per Prove d’Autore, che dà a coreografi emergenti della scena coreutica contemporanea italiana la possibilità di misurare le proprie capacità autoriali confrontandosi con l’ideazione e la scrittura coreografica per ensemble numerosi. Anche quest’anno sono tre le compagnie che hanno lavorato con i coreografi selezionati dai partner della rete: Marco D’Agostin con Balletto di Roma, Francesca Foscarini con Balletto di Toscana, Moreno Solinas & Igor Urzelai con MM Contemporary Dance Company (14 settembre, Artificerie Almagià ore 21).

Appuntamento fisso di Ammutinamenti per le famiglie è sia con CorpoGiochi OFF, laboratorio di movimento per adulti e bambini dai 5 anni (8 settembre dalle ore 10 alle ore 13 – Artificerie Almagià) sia con Invito alla danza per il quale, quest’anno, le scuole di danza e i gruppi informali della città in apertura del festival presentano il progetto Re:Rosas: danzatori, danzatrici, coreografe e insegnanti coinvolti ripropongono la celebre scena delle sedie della creazione Rosas danst Rosas della coreografa belga Anne Terese de Keersmaker, rispondendo all’invito della compagnia belga di imparare la coreografia e riproporla in diversi contesti per mantenere viva la storia dello spettacolo (7 settembre, Piazza San Francesco, ore 17). Sempre nella giornata di apertura il progetto Device, esito finale del laboratorio condotto da Monica Francia nell’ambito di CorpoGiochi dedicato a giovani del territorio tra i 12 e i 22 anni (7 settembre, Antichi Chiostri Francescani, ore 16.30).

Novità di questa edizione lo spettacolo di danza contemporanea pieno di magia e acrobazie dedicato ai bambini: Simposio del silenzio (studio) di Lucrezia Maimone/Zerogrammi, spettacolo vincitore di CollaborAction Kids 2018/19 (15 settembre, Artificerie Almagià, ore 12).

La compagnia ravennate gruppo nanou presenta Alphabet et Ultra – esito del percorso di formazione rivolto a danzatori e danzatrici (apertura pubblica del progetto 15 settembre, Artificerie Almagià, ore 15 e in replica ore 16).

Tra gli incontri, si segnala Le danze delle residenze – racconti e visioni dai percorsi di residenza dei coreografi selezionati per il progetto Residance XL 2019, dialoghi a cura di Francesca Giuliani (14 settembre, Teatro Rasi, ore 15).

Attraversa il Festival il progetto Nuove Traiettorie (7-15 settembre), una comunità artistica di formazione di coreografi emergenti caratterizzato da incontri, confronti, allenamenti e visioni di spettacoli.

Da segnalare l’ormai tradizionale appuntamento con Garage Sale, mercatino in cui si incontrano hand made, second hand, vintage, musica e fotografia. La giornata si completa con i “Dialoghi” curati da Sabina Ghinassi per il progetto Appunti per un terzo paesaggio, in collaborazione con Rete Almagià (8 settembre, area urbana Artificerie Almagià & Darsena di città, dalle ore 10 alle 19).

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