Salute mentale: interrogazione al sindaco per valutare il servizio pubblico

Casi in aumento e l’associazione familiari chiede misure adeguate. Ancisi vuole affrontare il tema in commissione consiliare

DepressioneLa denuncia dell’associazione Porte Aperte era stata lanciata sulle nostre pagine qualche mese fa e oggi il consigliere di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi torno sull’argomento delle difficoltà di accesso a cure adeguate per gli adulti che soffrono di disagio mentale nel territorio con un’interrogazione al sindaco Michele de Pascale. “In questi ultimi anni – si legge nella nota inviata alla stampa che riprende proprio le parole del presidente di Porte Aperte in questa nostra intervista – le risorse umane, strumentali e finanziarie per la salute mentale non sono state adeguate alla crescita della presa in carico dei pazienti, in particolare a causa della notevole diffusione delle malattie depressive. Si temono altri tagli pesanti, particolarmente del personale medico. Dopo la partenza della dr.ssa Carozza, è scemata  l’attenzione alla riabilitazione psichiatrica. Le esperienze di valore che in proposito sono state compiute a Ravenna nel precedente decennio, oggi, nel contesto dell’ Ausl Romagna, sembrano non essere più di interesse. Pur riconoscendo il valore del servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Ravenna e del suo direttore, l’influenza decisiva è del Dipartimento di salute mentale dell’AUSL di Romagna, il cui direttore è ora di Forlì, allo stesso modo per cui sono quasi tutti di Rimini, Forlì o Cesena gli altri direttori dei dipartimenti e delle unità operative aziendali (come se Ravenna fosse la sorella povera della famiglia romagnola e non disponesse di specialisti più che validi per  ricoprire posizioni dirigenziali di vertice). In ogni caso, ritenendo che l’adeguatezza e la qualità del servizio di salute mentale a Ravenna debba interessare profondamente il consiglio comunale, e dunque, in fase preparatoria, la commissione Salute pubblica che presiedo, chiedo al sindaco, quale membro della Conferenza Sociale e Sanitaria, organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’Ausl Romagna, se intende richiedere alla Direzione generale dell’Ausl Romagna una sua propria relazione di base sul tema in oggetto, utile per avviare a tutto campo, nella commissione stessa, un confronto aperto, volto a produrre risultati proficui”.
I dati riportati da Valerio Cellini di Porte aperte parlano di circa 18 mila pazienti che soffrono in Romagna un disagio mentale, con patologie che vanno dalla psicosi alla depressione, di cui circa 6 mila residenti nella provincia di Ravenna e di medici che arrivano ad avere fino a 300 pazienti.

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