Cori razzisti, schiaffi all’arbitro e pugni alla sua auto: caos a Santerno

Mano pesante del giudice sportivo in Seconda Categoria, penultima serie nazionale. E l’Aia decide di non mandare più arbitri al torneo del paese…

Cibox Santerno

Uno scatto prima dell’inizio della gara tra Santerno e Cibox

Erano molto attesi nel mondo del calcio dilettantistico ravennate i verdetti del giudice sportivo all’indomani della sconfitta del Santerno di domenica scorsa, 13 maggio, nella finale dei playoff di Seconda Categoria (penultima serie nazionale) giocata sul proprio terreno di gioco contro i forlivesi del Cibox. Finale che metteva in palio un posto in Prima Categoria e che è stata vinta ai supplementari (2-1) dai forlivesi con accese proteste dei padroni di casa, in un campo di gioco già in passato balzato agli onori delle cronache locali per momenti un po’ troppo “caldi”.

E così al Santerno è stata comminata una multa da 1.500 euro (una cifra decisamente elevata per una società di Seconda Categoria) – si legge nel comunicato della Figc – “per non avere impedito a persone non autorizzate l’ingresso nel terreno di gioco e non avere impedito che i propri sostenitori accerchiassero la terna arbitrale”; “per gravi intemperanze della propria tifoseria tali da mettere concretamente in pericolo l’incolumità della terna arbitrale”; e anche “per cori razzisti da parte dei propri sostenitori all’indirizzo di giocatori di colore”.

Il Giudice sportivo ha inoltre disposto un risarcimento del danno a carico della società ravennate (“se ed in quanto richiesto”) in quanto alcuni suoi sostenitori avrebbero tentato di forzare la portiera dell’auto dell’arbitro e “altri colpivano l’auto con pugni e calci”.

Il segretario Fabrizio Bezzi è stato inoltre inibito a svolgere qualsiasi attività per un anno “perché entrava nel recinto di gioco nonostante non fosse autorizzato e correva verso l’arbitro rivolgendo allo stesso frasi gravemente minacciose”. Per gli stessi motivi (anche se autorizzato a entrare in campo) è stato squalificato fino a novembre anche il presidente del Santerno, Massimiliano Vannelli.

Due anche i calciatori squalificati, di cui uno fino a gennaio “perchè al termine della partita, colpiva l’arbitro prima con uno schiaffo al volto e successivamente lo colpiva alla mascella provocandogli forte dolore”, si legge ancora nel comunicato della Figc.

E in seguito ai fatti di domenica, infine, la sezione ravennate dell’Aia ha deciso di interrompere le designazioni arbitrali per il torneo di calcio giovanile “Città di Santerno”, di fatto boicottando la società incriminata, “non essendoci più le condizioni per proseguire”.

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