Ecco il terzo parco urbano di Ravenna: nove ettari di verde (e un altro laghetto)

Tra le vie Don Carlo Sala e Antica Milizia nasce il “Cesarea”. Al “Baronio” invece in arrivo nuove piazzette, aspettando gli arredi definitivi e il bar-ristorante

4. ANTICA MILIZIA 1 2

La mappa del nuovo parco Cesarea (a sinistra in verde)

Si va completando quanto previsto nel lontano 1993, quando il Comune di Ravenna, in occasione della variante generale del Piano Regolatore, adottò per la prima volta un Piano di settore del Verde. Prevedendo in particolare la costituzione di tre parchi urbani, il Teodorico (inaugurato poi effettivamente a fine anni novanta), il Baronio – la cui realizzazione (partita nel 2013) è ancora in corso ma è già da diverso tempo frequentato, soprattutto dagli amanti delle camminate – e il Cesarea, al momento invece ancora solo sulla carta. I lavori partiranno però a breve, entro pochi mesi, con il progetto esecutivo del primo stralcio in fase di approvazione.

Si tratta di un’area complessiva di circa 9 ettari (quasi come il parco Teodorico) ricompresa tra via Antica Milizia, via Don Carlo Sala e lo scolo Lama, tra i campi sportivi del Dribbling e il nuovo centro Kirecò. Si tratta anche del primo intervento di un vasto programma di urbanizzazione dell’area che dovrà andare avanti di pari passo, proposto dal consorzio Antica Milizia Stradone, che sta dunque realizzando uno dei (pochi) cosiddetti “articolo 18” (un accordo tra pubblico e privato previsto dalla legge regionale del 2000) che impone ai costruttori (in questo caso di un’area che sarà prettamente residenziale) investimenti anche di pubblica utilità. Come appunto il parco Cesarea, che dopo il primo stralcio di lavori (da circa 900mila euro, su un progetto complessivo da 2,2 milioni) passerà comunque in mani comunali. Così come accaduto con il parco Baronio, si partirà anche in questo caso con la realizzazione di un piccolo lago artificiale che servirà anche – ci spiega il progettista Antonio Stignani, dello studio ravennate di architettura del paesaggio Paisà – per movimentare il terreno e alzare una sorta di filtro tra la città e il parco stesso, con l’obiettivo anche di insonorizzarlo. Sempre nell’ambito del primo stralcio verrà quindi realizzato anche il percorso principale e il primo dei tre giardini di quartiere (da 10mila metri quadrati ognuno circa) previsti nel progetto complessivo – elaborato in collaborazione con lo studio Zucchi di Milano – particolarmente innovativo grazie ai percorsi ciclopedonali che li attraverseranno trasversalmente, direttamente accessibili dalle case. Nel progetto del parco è prevista anche un’area ristoro (che si andrà quindi ad affiancare al già presente, nei pressi, centro Kirecò) fondamentale per dare vera “vita” a un parco, secondo Stignani, che ne auspica la realizzazione presto anche nel Baronio, progettato sempre dal suo studio. «Il parco Baronio è ormai maturo per cercare di sfruttare tutte le sue potenzialità – dice Stignani –. Mi auguro che si faccia presto un bando pubblico per la realizzazione di un’area ristoro che potrà diventare un punto di riferimento per le famiglie e non solo».

Parco Baronio

I nuovi alberi al Parco Baronio

L’assessore all’Ambiente del Comune, Gianandrea Baroncini – confermando comunque l’intenzione dell’Amministrazione di realizzare il bar-ristorante come da progetto – rimanda però la questione al 2020, insieme a quella relativa all’area giochi, annunciando invece un nuovo stralcio per il 2019 da circa 150mila euro per la realizzazione del collegamento ciclopedonale con via Fiume Montone Abbandonato e di sei nuove piazzette lungo il percorso ad anello, che in futuro dovranno ospitare gli arredi definitivi del parco. Da poco è stato invece completato un altro stralcio da quasi 150mila euro che ha permesso di piantare altri circa 390 alberi e di realizzare l’impianto di irrigazione.

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