Lpr segnala: «Finestre aperte a scuola contro il virus, studenti con le coperte»

Lista per Ravenna raccoglie gli sfoghi di alcuni studenti e di un parente di una studentessa che ogni giorno siede in aula con scaldamani e sciarpa: «Mancano sistemi di ventilazione ma non possiamo rischiare problemi di salute da raffreddamento»

Rientro ScuolaLista per Ravenna, formazione politica di opposizione, segnala il disagio vissuto da molti studenti, in alcune scuole di Ravenna, costretti a stare seduti in classe con coperte e giubbotti perché si fa lezione con le finestre aperte per favorire il ricambio d’aria contro la diffusione del coronavirus. «Gli edifici delle scuole superiori sono di proprietà della Provincia – conclude Christian Orselli, responsabile del gruppo giovani di Lpr – a cui si chiede di intervenire con urgenza per controllare la temperatura dei locali e portarla, se al di sotto della norma,  a livelli tollerabili per lo svolgimento regolare delle lezioni, risparmiando agli studenti e al corpo scolastico disagi e malesseri, se non patologie da raffreddamento».

Orselli riporta i commenti ricevuti via Instagram da molti alunni contattati per sondare la situazione nelle rispettive classi: «Le risposte sono state tutte dello stesso tenore: “le aule sono gelide”, “fa più freddo dentro che fuori”, “le temperature sono sotto zero”, “la mattina si sta in classe con le coperte”, “sembra di stare in Siberia”». Una segnalazione più circostanziata sarebbe arrivata stamani, 19 ottobre, da una persona nota agli esponenti della lista civica: «Mia nipote – scrive il cittadino – frequenta il liceo e gli studenti devono stare in classe con le finestre aperte tutto il tempo delle lezioni. Ogni giorno va a scuola con la coperta e lo scaldamani, tenendo costantemente giubbotto e sciarpa. Inoltre, avranno orario di lezione dalle 9 alle 14 e due giorni la settimana usciranno alle 15, saltando anche il pasto. È possibile una situazione del genere?».

Orselli è consapevole che il Covid è quanto mai presente in questo periodo, «però può bastare qualche sbalzo termico per produrre un’influenza da raffreddamento, magari lieve, ma che di questi tempi è meglio non avere, anche per non essere allontanati da scuola e finire in isolamento. Bisogna risolvere in fretta questo problema». Le proposte: «Si alzino i gradi del riscaldamento, si effettuino cicli diversi per il ricambio dell’aria, ad esempio aprendo le finestre prima dell’entrata in classe e tra una lezione e l’altra, tenendole aperte per pochi minuti durante le lezioni. In ogni caso si eviti di rendere le aule dei congelatori».

La segnalazione diventerà una interrogazione al sindaco di Ravenna in veste anche di presidente della Provincia.

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