Vaccinata e vaccinatrice: «Una grande emozione. Stiamo tutti bene»

La testimonianza della direttrice della Sanità pubblica dell’Ausl Romagna, Raffaella Angelini

Raffaella Angelini Ausl Romagna«È stata una grande emozione. E stiamo tutti bene». Lo dichiara la dottoressa Raffaella Angelini, direttrice della Sanità pubblica dell’Ausl Romagna, tra le prime persone a essersi vaccinate in provincia (e in Italia) e che sarà lei stessa “vaccinatrice”.

«Ci siamo sentiti coinvolti in qualcosa di veramente grande, di mai successo nella storia dell’umanità – ha dichiarato durante una diretta Facebook con il sindaco di Ravenna Michele de Pascale –, una grande gioia per una nuova impresa della scienza. A neppure un anno dalla comparsa di un virus sconosciuto è arrivato il vaccino: è qualcosa di inaudito».

Ma questa velocità, potrebbe comportare dei rischi? Chiede il sindaco rilanciando le domande dei suoi fan su Facebook. «No, è stato fatto tutto rapidamente ma non in “fretta”. Non è stato saltato alcun passaggio tra quelli indispensabili per mettere a punto e autorizzare un vaccino. Piuttosto, non era mai successo di aver visto investire così tante risorse su un vaccino, pubbliche e private, mai sono stati coinvolti così tanti scienziati, così tanti volontari, 44mila nel caso dello studio dietro il vaccino Pfizer».

Angelini ha commentato anche l’andamento della curva dei contagi, che a Ravenna nelle ultime settimane non si è abbassata come auspicato. «Stiamo pagando il prezzo dell’intensa circolazione delle persone nei primi fine settimana di dicembre. Le persone che si sono affollate per esempio in centro a Ravenna l’8 dicembre non devono essere colpevolizzate, hanno fatto quello che era permesso fare, ma dobbiamo essere tutti consapevoli che anche passeggiare in vie affollate ci espone a un rischio, se pensiamo a chi fuma con la mascherina abbassata, a chi cammina mangiando un gelato…».

L’appello di sindaco e direttrice dell’Ausl è quindi uno solo: non abbassare la guardia, nonostante il vaccino. «Potremo farlo solo quando la maggior parte della popolazione sarà vaccinata». Ma ci vorrà tempo.

Angelini infatti ricorda che la previsione è quella di terminare il primo step di vaccinazione – quello che riguarda solo il personale sanitario e i degenti delle case di riposo, circa 7-8mila persone – entro la terza settimana del mese di febbraio. Sui successivi step, ancora non ci sono date certe.

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