«Molte società sportive rischiano l’estinzione, il Comune cercherà di impedirlo»

L’assessore Fagnani (Sport) elenca le misure di sostegno a livello locale: «Contributi alle famiglie tariffe ridotte per l’affitto delle palestre alle squadre, più rimborsi delle utenze, 700mila euro extra per la manutenzione dei nostri impianti in gestione»

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L’assessore Roberto Fagnani impegnato in una riunione in videoconferenza durante il periodo di lockdown

«Una stima del Coni dice che il 30-40 percento delle società sportive rischia di scomparire per effetto della crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria del coronavirus. Tutte le istituzioni devono fare la propria parte per la sopravvivenza di realtà che hanno un ruolo importante nel tessuto sociale». Da questa considerazione parte la fase 2 per Roberto Fagnani, assessore comunale a Ravenna con delega allo Sport.

Assessore, cosa farà il Comune per evitare la morìa di società?
«Stiamo preparando diverse misure per sostenere la pratica sportiva a tutti i livelli, da quella intesa come strumento per il benessere a quella agonistica. Agiremo per aiutare sia le società che chi fa attività».

Nel 2019 il Comune ha accolto 302 domande su 330 richieste di contributi per l’attività sportiva di ragazzi tra 6 e 18 anni per un totale di 62mila euro erogati. Il bando sarà ripetuto?
«Ci sarà ancora il bando per contributi ai ragazzi di famiglie con Isee fino a 15mila euro, ci stiamo lavorando con l’assessorato al Bilancio. Cerchiamo così di aiutare le persone per cui diventerà più difficile permettersi la retta di una società sportiva. La stessa ragione con cui la Regione ha predisposto dei voucher per chi ha Isee fino a 17mila euro: di questi dovrebbero beneficiarne circa 700 famiglie in provincia».

E per le società cosa avete previsto?
«Ridurremo le tariffe degli affitti delle nostre palestre per gli sport indoor. E abbiamo già dato disponibilità alle palestre private di espandersi in spazi verdi pubblici».

Premiazione Bacchi Assessore Fagnani

La capitana della Teodora, Lucia Bacchi, con l’assessore Roberto Fagnani (foto D. Ricci)

Le società chiedono aiuto per ridurre i costi…
«Abbiamo già deciso di alzare la percentuale delle utenze degli impianti a carico delle nostre casse: oggi è il 20 percento e arriveremo al 30 che è il massimo concesso dal regolamento comunale in vigore. Ma c’è la volontà di andare in consiglio comunale per modificare il testo e alzare quella percentuale».

La gestione e la manutenzione degli impianti sono altre voci di spesa importanti.
«Abbiamo definito un fondo straordinario da 700mila euro per interventi sugli impianti di nostra proprietà per dare più risorse alle società. E poi stiamo pensando alla possibilità di ulteriori finanziamenti agevolati per chi avrà bisogno di risorse».

A proposito di impianti, il lockdown ha fatto saltare la tabella di marcia del nuovo palazzetto?
«Il cantiere era partito da poco e, come tutti i lavori pubblici che non erano di somma urgenza, si è fermato. Tre mesi sono andati persi. L’obiettivo che ci eravamo dati era di essere pronti per la prossima edizione di Omc (la fiera dei petrolieri in programma dal 23 marzo 2021, ndr) e ospitare le prime gare della stagione 2021-22. Al momento resta quello l’obiettivo ma c’è anche un piano B per accogliere comunque l’Omc al Pala De Andrè anche in caso non sia concluso il cantiere. Ci sarà da riorganizzare gli spazi ma è presto per parlarne».

Arrampicata sportiva via del Marchesato

Roberto Fagnani sulle pareti dell’arrampicata sportiva a Marina di Ravenna

Il nuovo impianto dovrà essere la casa di pallavolo e pallacanestro, con tante ambizioni. In questi giorni c’è fermento a proposito di ripescaggi e iscrizioni per queste discipline. In che categoria saranno le squadre della città?
«Ovviamente mi auguro la massima serie possibile. Tutte le società sono al lavoro per riorganizzarsi».

Come ha preso l’intenzione della federazione basket di non tenere in considerazione l’Orasì per una promozione a tavolino in A1?
«Ammetto che ci ha stupito molto. Non perché le altre società scelte non abbiano meriti, ma perché mi sembra che Ravenna ne abbia altrettanti. In campo ha fatto una stagione straordinaria (capolista del suo girone di A2 al momento dell’interruzione, ndr), è ben considerata a livelli federali come dimostra l’assegnazione per ospitare le finali di coppa Italia (al momento previste per settembre dopo lo slittamento da marzo, ndr) e soprattutto non so quante città in Italia in questo momento stiano realizzando un palazzetto da 15 milioni di euro con seimila posti. Mi sembrano che abbia tutte le carte in regola per farsi valere. E lo farà. A metà giugno dovrebbe arrivare la decisione finale».

Nel calcio invece sembra prospettarsi un finale da paura per il Ravenna: tutta la stagione da decidere in 90 minuti.
«La ripartenza del campionato di calcio, in particolare della serie A, è un’ottima notizia, ma che il campionato di serie C possa chiudersi con una partita secca mi lascia molto perplesso. Mi auguro che il consiglio federale possa arrivare ad una soluzione condivisa con i club che, oggettivamente, non hanno le stesse risorse economiche di quelli della massima serie in termini di sponsor e diritti televisivi per poter concludere nella stessa maniera il campionato, assicurando come è giusto situazioni di sicurezza per tutti».

Parlando di impianti sportivi è inevitabile chiederle a che punto è l’iter per la nuova piscina. Ormai è di dominio pubblico l’esistenza di almeno due proposte di privati per realizzare l’impianto con un project financing. A marzo il sindaco ci disse che auspicava di arrivare all’apertura del cantiere entro la fine della legislatura. A che punto siamo?
«A differenza del palazzetto, qui l’iter non si è fermato: in questi mesi è andata avanti l’attività istruttoria degli uffici. Ma di questo non posso dire nulla come impone la normativa sugli appalti. Posso solo dire che il Comune ha acquisito il terreno adiacente all’impianto attuale e questo ci permette di avere gli spazi di manovra per arrivare all’impianto nuovo senza mai interrompere l’attività, come richiesto espressamente dalle società del nuoto che abbiamo tenuto in considerazione. Per i tempi non si possono fare previsioni e non si può nemmeno ipotizzare quale sarà l’esito dell’istruttoria. Nel caso venga accolta una proposta, dovrà essere il consiglio comunale ad approvare l’inserimento nel piano triennale dei lavori pubblici. E a quel punto ci sarà un bando. Ma tutto dipende da cosa uscirà dall’istruttoria».

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Alberto Servidei e Mara La Neve della Ravenna Boxe assieme all’assessore Fagnani

Completiamo il viaggio fra gli impianti facendo tappa allo stadio. Le ultime notizie di stampa dicono che il Bologna costruirà un impianto temporaneo nel capoluogo per rimpiazzare il Dall’Ara durante la ristrutturazione. È quindi tramontata la possibilità che il Benelli diventi il campo di gioco sostitutivo dei rossoblù in serie A?
«Ci sono stati contatti nei mesi scorsi. Da parte della nostra amministrazione e della società Ravenna Calcio c’è disponibilità se c’è un progetto che coinvolge la struttura e la progettazione sportiva della squadra. Nelle ultime settimane non ci sono stati aggiornamenti ma a breve ci risentiremo con il Bologna».

Adesso che l’attività motoria si sta rimettendo in pista, alla polizia locale spetterà anche il compito di fare controlli sul rispetto delle nuove norme definite dai protocolli?
«In questo periodo difficile la città ha dimostrato un comportamento molto valido e chi viene dal mondo sportivo ha una disciplina di fondo significativa. Ma certamente anche su questo fronte potranno essere fatti controlli».

I principali eventi sportivi restano confermati? Ad esempio la maratona di novembre si farà?
«In questo momento è confermata perché novembre è ancora lontano. Ma proprio per questo è difficile fare previsioni».

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