Non basta una prova generosa all’OraSì per compiere lo sgambetto a Verona

Basket A2 / Giallorossi sconfitti dalla lanciata Tezenis al termine di una partita sempre a inseguire. Gli arbitri fanno arrabbiare più volte i tifosi di casa

Ravenna-Verona 76-88
(12-19, 39-46, 57-63)
ORASI’ RAVENNA: Laganà 15, Smith 22, Cardillo 6, Masciadri 3, Hairston 16, Montano 5, Jurkatamm 3, Gandini 6, Rubbini 2. Ne: Seck, Baldassi, Tartamella. All.: Mazzon.
TEZENIS VERONA: Amato 16, Henderson 7, Severini 3, Udom 9, Candussi 20, Quarisa, Ferguson 27, Maspero 3, Ikangi 3. All.: Dalmonte.
ARBITRI: Salustri, Chersicla, Amerigagna.
NOTE – Spettatori 2400. Ravenna: tiri da due 17/34, da tre 8/32, liberi 18/24, rimbalzi 41. Verona: tiri da due 16/30, da tre 14/34, liberi 14/16, rimbalzi 30.

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Hairston in azione nel match tra OraSì e Tezenis

Niente da fare per l’OraSì contro la lanciata Tezenis, che passa al Pala De Andrè con margine e dopo una gara sempre condotta avanti vince per la sesta volta consecutiva. A Ravenna non è bastata una prova generosa, le percentuali di tiro poco soddisfacenti hanno influito in modo decisivo sul risultato.

Dopo la tripla iniziale di Laganà si mette in moto Verona con un break di 15-2 (tre bombe di Amato) e l’OraSì è costretta al time-out. Ravenna si riprende e riduce il gap anche se nell’ultimo minuto non sfrutta due opportunità per riportarsi più a contatto. Secondo quarto con l’OraSì che non riesce mai a segnare dalla lunga distanza mentre dall’altra parte Ferguson dà il cambio ad Amato nelle bombe realizzate e Candussi non flette mai. Si va allora al massimo svantaggio (23-37) dopo 6’, ma Ferguson è scatenato e si inventa anche un 3+1 per il +15. Scossa OraSì nel finale (39-46) con Jurkatamm, Laganà e Smith, nel mezzo anche un paio di falli abbastanza netti ignorati dagli arbitri. Ravenna, comunque, è in partita all’intervallo lungo.

Terzo quarto con l’OraSì che inizialmente recupera terreno ma la Tezenis fa valere adesso la sua fisicità sotto le plance e torna ad allungare (47-58). Gandini mette un po’ le cose a posto, Hairston e Smith piazzano un 7-0 e riaprono tutto (55-58) dopo 28’. Ultimo quarto con Ravenna che non riesce ad accorciare e subìsce poi tre decisioni assurde arbitrali che scatenano il pubblico, incluso un tecnico inesistente a Mazzon che dopo aver chiamato tempo era andato a prendere in campo Montano che si stava lamentando per un incredibile fallo subìto e non fischiato. E’ l’ultimo segnale negativo di una partita tutta in salita contro un avversario che comunque ha confermato di essere la squadra probabilmente più in forma del campionato. L’OraSì deve ripartire senza eccessivi rimpianti e guardare avanti.

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