L’OraSì gioca a lungo alla pari con la capolista Fortitudo, ma poi cede nel finale Seguici su Telegram e resta aggiornato Basket A2 / Buona prestazione a Bologna dei giallorossi, che vengono piegati dai fortissimi avversari solo a quattro minuti dalla sirena Fortitudo Bologna-Ravenna 79-67 (23-21, 48-40, 59-56) FORTUTUDO BOLOGNA: Fantinelli 17 (5/7, 0/1), Hasbrouck 9 (2/3, 1/5), Rosselli 11 (2/5, 1/5), Leunen 11 (3/3, 1/1), Pini 6 (2/5), Mancinelli 2 (1/5), Cinciarini 8 (3/4, 0/5), Venuto 3 (1/2 da tre), Benevelli 12 (0/2, 4/5). Ne: Franco, Prunotto. All.: Martino. ORASI’ RAVENNA: Laganà 11 (2/7, 2/4), Smith 12 (4/13, 0/5), Cardillo 10 (3/5, 1/6), Masciadri 5 (1/1, 1/5), Hairston 6 (3/8), Montano 23 (4/5, 3/8), Jurkatamm, Gandini (0/1), Rubbini. Ne: Seck, Baldassi, Tartamella. All.: Mazzon. NOTE – Spettatori 5200. Bologna: tiri da due 18/34, da tre 8/24, liberi 19/26, rimbalzi 40. Ravenna: tiri da due 17/40, da tre 7/28, liberi 12/15, rimbalzi 38. Un time out del tecnico dell’OraSì Andrea Mazzon Una OraSì coraggiosa e mai doma, sicuramente sulla strada giusta per ottenere una maggiore continuità, fa soffrire fino a 4’ dalla fine l’imbattuta capolista Fortitudo. Poi, dal 61-62, nella bagarre del Pala Dozza sono emerse inevitabilmente la qualità di Bologna e l’incredibile profondità del suo roster, che ha supplito senza battere ciglio all’infortunio di Hasbrouck poco dopo metà gara con un break di 18-5 che ha chiuso il match, pur se con un vantaggio non consono perchè troppo severo rispetto all’andamento del match. Non è bastato per completare il colpaccio uno straordinario Montano, che ha ripetuto qui le sue migliori partite in maglia Fortutudo, ma i meriti di un’OraSì che ha fatto soffrire la migliore squadra dell’A2 sono parsi comunque evidenti. La Fossa dei Leoni riserva come del resto era prevedibile un’accoglienza trionfale a Luca Gandini, ex tra i più amati degli ultimi anni da queste parti. La Fortitudo trova buone soluzioni sotto canestro, con Pini in evidenza (12-4) . Buon impatto di Montano, che con quattro punti consecutivi al suo ingresso riduce lo svantaggio (13-10), poi la tripla di Masciadri costringe coach Martino al primo time-out (16-15). Prova ad allungare ancora Bologna con Benevelli e Hasbrouck ma Montano è in gas e con due triple ravvicinate porta l’OraSì al minimo distacco (23-21) al primo intervallo. Si riparte e Ravenna sorpassa con Laganà e poi Montano con un’azione da tre replica a Venuto. L’Aquila si aggrappa alle triple (Rosselli e due volte Benevelli) per tornare avanti 35-31 su un’OraSì che invece costruisce con pazienza e ruota sette giocatori. Ravenna perde qualcosa comunque a livello di precisione al tiro e così la Fortitudo può andare al riposo con un margine più ampio rispetto all’andamento del match (48-40). Si riparte con gli stessi quintetti che avevano iniziato il match e la speranza giallorossa che il terzo quarto rappresenti ancora il tallone di Achille dell’imbattuta capolista. E così va: le triple di Laganà e Cardillo riaprono subito i giochi (48-46). La Fortitudo perde un paio di palloni con Fantinelli ma l’OraSì non ne approfitta del tutto pur se Hairston pareggia a quota 50 e poco dopo Gandini stoppa Mancinelli. Torna Montano per Laganà al terzo fallo, si ferma dolorante Hasbrouck e ora è bagarre su ogni palla, ma a differenza dei primi due quarti Bologna non riesce a lavorare sotto canestro in modo produttivo. Un tecnico discutibile a coach Mazzon e due su tre di Rosselli dalla lunetta rimandano avanti i padroni di casa (55-52) ma la solita tripla da casa sua di Montano ristabilisce la parità. Altro tecnico, questa volta a Cardillo, poi tripla di Leunen, uno su due per Laganà dalla lunetta e si va all’ultimo e decisivo quarto. Che si apre con Rubbini e Jurkatamm in campo e con il tecnico a Martino, poi Montano pareggia a quota 59. Torna Hasbrouck ma non al meglio e presto torna in panchina, c’è un faccia a faccia tra Montano e Cinciarini, l’ex in maglia rossa fa tre su tre dalla lunetta ed è sorpasso (61-62), controsorpasso con Rosselli e poi Cinciarini in contropiede nella solita bolgia in cui si trasforma il Pala Dozza quando sente puzza di bruciato. Allungano Pini dalla lunetta e Fantinelli (70-64), che poi con un’azione da tre chiude in pratica i conti (73-64). Finisce con i 200 tifosi al seguito che riservano i meritati applausi ad un’OraSì che ha messo in grande difficoltà l’imbattuta Fortitudo. Dichiarazioni dopo-gara Andrea Mazzon (allenatore OraSì Ravenna): «Complimenti alla Fortitudo che ha giocato una gara molto fisica, abbiamo retto per tanto tempo ma alla fine non siamo riusciti a tenere fino in fondo. Come avevo detto prima della gara questa è una partita dalla quale c’era molto da imparare e così è stato. Credo che quando sei in trasferta su campi come questi per competere sempre devi fare canestro ma non sempre ci siamo riusciti, le disattenzioni a rimbalzo sono contate meno rispetto ai tiri sbagliati». Total0 0 0 0 Forse può interessarti... L'OraSì brilla in terra marchigiana nello scrimmage con la quotata Vuemme Pesaro L'OraSì termina il precampionato con il test contro la nobile decaduta Siena Silimbani vestirà la maglia della Rekico per la quinta stagione consecutiva Seguici su Telegram e resta aggiornato