Alla Sagra delle Erbe Palustri tra laboratori d’intreccio, mercatini e “azdore”

Musicanti San Crispino 2022

I Musicanti di San Crispino alla Sagra 2022

Entra nel vivo sabato 9 settembre la trentanovesima edizione della Sagra delle Erbe Palustri, in programma da oggi (8 settembre) e fino a lunedì 11 settembre a Villanova di Bagnacavallo.

L’iniziativa, che celebra la creatività di una comunità che ha saputo tradizionalmente basarsi su un’economia totalmente rispettosa dell’ambiente, vuole essere un modo originale e autentico di rievocare le antiche arti dell’intreccio, dell’utilizzo delle erbe di valle e del legno nostrano.

In questo senso, nelle giornate di sabato 9 e domenica 10 la sagra viene caratterizzata dai laboratori dimostrativi d’intreccio e degli antichi mestieri, offrendo l’opportunità di vedere dal vivo l’abilità delle sportaie e seggiolaie villanovesi del “Cantiere Aperto”, dei cestai e di intrecciatori italiani e artigiani ospiti della manifestazione.
Sempre nelle giornate di sabato e domenica, il centro del paese ospita una grande mostra-mercato con numerosi espositori di antiquariato, modernariato, collezionismo, opere dell’ingegno, produttori agricoli, associazioni di volontariato e privati arrivando per un totale di circa trecento espositori. Inoltre, al parco pubblico c’è il “Mercatino delle pulci” che offre la possibilità ai ragazzi delle scuole di scambiare e vendere i loro giocattoli, cose vecchie e cose strane. La giornata di domenica viene animata poi da artisti che dal mattino intrattengono i visitatori con spettacoli itineranti: in programma c’è anche l’esibizione dei Musicanti di San Crispino.

La sagra offre la possibilità di visitare liberamente la collezione dell’Ecomuseo delle Erbe Palustri, che si è appena arricchito di un nuovo murale all’ingresso, e l’Etnoparco “Villanova delle Capanne”. Diverse mostre della creatività e della memoria sono ospitate all’interno dell’Etnoparco e della sede museale. Quest’anno si è voluta dedicare ulteriore attenzione agli eventi alluvionali che hanno messo a dura prova il paese, con la mostra “La rotta del Lamone” a cura del Consorzio di Bonifica. Altre mostre sono: “Intrecci d’autore”, disegni di nature morte di Lorenzo Dell’Anna; “La creatività d’Miglio”, legno, plastica e “quarcì”, l’arte del riciclo di Emilio Amadori; “Grasse e succulente”, esposizione di piante grasse a cura di Aias; “Le case del tempo” sull’uso dei materiali di filiera corta dalla preistoria ai giorni nostri. Le mostre sono aperte durante tutta la manifestazione.

Come sempre è possibile gustare la cucina delle “azdóre” alla Locanda dell’allegra mutanda, all’interno dell’Ecomuseo, che lunedì 11 propone anche una Cena Slow Food con menu a cura dello chef Federico Scudellari.

Il programma completo è disponibile sul sito www.erbepalustri.it

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