
Novità a Ravenna per Halloween: giovedì 31 ottobre infatti si terrà la prima festa del quartiere dello stadio Benelli, ribattezzata “Stadihorror”. In programma varie iniziative che hanno visto il coinvolgimento di diverse attività del quartiere, che collaborano in particolare per realizzare una sorta di caccia al tesoro (bisognerà trovare 13 pipistrelli…).
La più classica delle attività a tema, il “dolcetto o scherzetto”, sarà arricchita da un percorso “pauroso” allestito a cura di Nicole Ravaioli e Ilaria Valentini nei pressi di via Stelvio 27, dalle 17 alle 23.
Al parco sul retro di via Berlinguer 11 sarà invece preparata una tavola condivisa che si potrà sfruttare per mangiare insieme (ognuno è chiamato a portare ciò che preferisce).
La serata sarà arricchita anche da iniziative culturali. Alla galleria Buzzi di via Berlinguer 11 sarà allestita dalle 10 del mattino alle 23 una mostra d’arte dedicata alla paura con opere di Fabio Fenati, Davide Manzoni, Adriano Venturi, Alice Farinelli, Angelica Ghirotti, Luisa Riceci, William Salmin e Olmeryclay (la mostra aprirà al pubblico anche il 4 e il 5 novembre dalle 8 alle 12.30).
Nell’adiacente sala Buzzi si terranno invece presentazioni di libri a tema (con firmacopie con gli autori): dalle 18.30 alle 20 sarà il turno di Graziano Lonardi con “Il lupo sotto la pelle” e Angelo Berti con “Sibyllae” (modera Erika Prati); dalle 20.30 alle 22.30 invece protagonisti Emanuela Valentini con il suo “Le lacrime delle sirene” e Scilla Bonfiglioli con “La sposa del vento” (modera Miller Gorini).
A organizzare, le artiste Maria Clara Mazzilli e Olga Sedina, in arte “Olmeryclay” (tra le protagoniste della mostra): «In collaborazione con “Storie Infinite” degli scrittori Emanuela Valentini e Lorenzo Crescentini e a Ilaria Valentini e Nicola Ravaioli, abbiamo dato vita a un’iniziativa che non vuole essere solo un evento per celebrare Halloween, ma una vera occasione di aggregazione e di valorizzazione del quartiere, oltre che di promozione del commercio e delle attività del quartiere, con l’intento di abbattere quella barriera che sentiamo tra noi e lo stadio, portando non solo divertimento ma anche arte, cultura, condivisione e socialità. Qusta – continuano le due organizzatrici – è una zona con un grande potenziale, che andrebbe valorizzata: nel nostro piccolo vogliamo portarla in luce avvicinando le persone, le attività e le associazioni. Ci siamo resi conto che già in questa fase di organizzazione le barriere si stanno sgretolando, ne sono la prova i sorrisi che stiamo incontrando in questi giorni tra le persone del quartiere, e questo ci appaga profondamente».
Per avere ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina instagram @Stadihorror.